Yu-Gi-Oh! Dual

[AVVENTURA][SERIO][SHONEN][VM 13]

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    Lista Capitoli:

    Saga I - Neo Domino City


    Capitolo 0 - Prologo
    Capitolo 1 - Il Trentasettesimo Decennale
    Capitolo 2 - Kyle, il Duellante Musicista
    Capitolo 3 - Tecnologia e Natura contro la Tirannia di Gagagigo
    Capitolo 4 - I Cavalieri dell'Apocalisse
    Capitolo 5 - Rivalità e Alleanze, Parte I
    Capitolo 6 - Rivalità e Alleanze, Parte II
    Capitolo 7 - Rivalità e Alleanze, Parte III
    Capitolo 8 - Gli Emissari Oscuri, Parte I
    Capitolo 9 - Gli Emissari Oscuri, Parte II
    Capitolo 10 - Ipernova

    Saga II - Gli Emissari di Atum


    Parte I
    Capitolo 11 - Iniziano le Finali
    Capitolo 12 - Duello sopra le Nuvole
    Capitolo 13 - Il Duello della Vendetta
    Capitolo 14 - I Giardini di Skaia
    Capitolo 15 - Karnak
    Capitolo 16 - Zaker, il Duellante Infernale

    Parte II
    Capitolo 17 - Le Semifinali, Parte I
    Capitolo 18 - Le Semifinali, Parte II
    Capitolo 19 - Le Semifinali, Parte III
    Capitolo 20 - Le Finali, Parte I

    Intermissione I


    Sezione I
    Sezione II
    Sezione III

    Interlogo I



    Saga III


    Capitolo 21 - L'ultima Città, Parte I
    Capitolo 22 - L'Ultima Città, Parte II
    Capitolo 23 - L'Ultima Città, Parte III
    Capitolo 24 - L'Ultima Città, Parte IV
    Capitolo 25 - L'Ultima Città, Parte V
    Capitolo 26 - Duello strategico
    Capitolo 27 - Duello contro la Morte, Parte I
    Capitolo 28 - Duello contro la Morte, Parte II
    Capitolo 29 - Duello contro la Morte, Parte III
    Capitolo 30 - Duello contro la Morte, Parte IV
    Capitolo 31 - Kyle contro Zaker / Il Duellante Infernale
    Capitolo 32 - Kyle contro Zaker / I due Draghi
    Capitolo 33 - Kyle contro Zaker / Il Drago Cremisi
    Capitolo 34 - Kyle contro Zaker / Il Miracolo dell'Evoluzione
    Capitolo 35 - Yuuki contro Zaker / Il Guerriero Aureo

    Epilogo


    Sezione I
    Sezione II
    Sezione III

    Saga Extra - La Leggenda di Elika e Rael


    Capitolo Ex 1
    Capitolo Ex 2
    Capitolo Ex 3


    Pack allegati:


    Ebbene, come avevo precedentemente annunciato a Xivren, oggi ho intenzione di pubblicare il primo capitolo della mia Fan Fiction. Senza dilungarmi troppo, metto sotto Spoiler alcuni dettagli su di essa:
    - Yu-Gi-Oh! Dual è ambientato a Neo Domino City, in un meglio precisato tempo futuro;
    - La Fiction può essere vista come una serie anime indipendente dalle altre;
    - Per chi avesse intenzione di partecipare ad essa, è possibile farlo inviandomi un MP, con le seguenti restrizioni:
    - Essendo indipendente dalle altre serie anime, non si potranno usare carte che influiscono con la continuità di altri anime, come ad esempio Numeri, Signer Dragons etc.;
    - Non potete usare Deck utilizzati da altri personaggi della Fic;
    - Ciò implica che non potrete utilizzare archetipi provenienti da mie espansioni, in quanto essi sono già stati assegnati a qualche personaggio;
    - Tra la continuità della trama e i personaggi interpretati dagli utenti, la prima ha la precedenza: Personaggi il cui ruolo mi costringerebbe a riscrivere la trama non potranno quindi essere accettati;
    - L'autore si scusa per tutte queste limitazioni, necessarie però per evitare che la trama, già complessa di suo, perda di significato;
    - Nella Fic vi saranno alcuni avvenimenti non adatti ai minori di tredici anni. In concordanza con il Regolamento della Sezione tale limite è stato trascritto nel sottotitolo del topic, ma il resto della Fan Fiction è adatta ad un pubblico di qualsiasi età;
    - Alcune carte avranno un effetto diverso da quello ufficiale;
    - Questo include anche carte create dal sottoscritto, il cui effetto potrebbe essere diverso da quello che hanno nelle rispettive espansioni (vedi Pack Allegati).



    Saga I - Neo Domino City



    Capitolo 0 - Prologo

    ---



    "Uff, lo sapevo che ci sarebbe stato da aspettare... Però che noia!"
    Un ragazzo sulla ventina si trovava in quello che a prima vista si direbbe l'interno di un magazzino. La stanza, alta cinque metri, ne era larga venti e si estendeva per una lunghezza che probabilmente raggiungeva i cinquanta metri. Né i muri né il soffitto erano stati verniciati, facendo presupporre che il luogo non era inteso come aperto al pubblico, ma che fosse bensì un deposito di oggetti. Tale ipotesi era confermata dagli innumerevoli gruppi di scatoloni disposti in maniera ortogonale per tutta la superficie della stanza, formando vere proprie file di strade perpendicolari fra loro che passavano attraverso gli oggetti, i più grandi dei quali non erano stati impacchettati in alcun modo, ma erano bensì semplicemente poggiati sul pavimenti.
    A quest'ultima categoria apparteneva una grossa sfera di quella che a prima vista si sarebbe detta pietra, di colore grigio chiaro, avente un diametro di circa due metri, dotata inoltre di tre piedi alla base disposti a triangolo allo scopo di impedirle di rotolare per la stanza.
    A dire il vero, nella stanza regnava il buio quasi totale, essendo l'unica fonte di luce proveniente da dietro una porta di vetro a pochi metri di distanza.
    Il ragazzo era seduto su uno degli scatoloni, tolto dalla pila a cui apparteneva originariamente e riutilizzato come sedia, con lo sguardo rivolto verso la sfera. Aveva le gambe incrociate, con il piede libero che colpiva ritmicamente lo scatolone; il braccio sinistro era appoggiata sulle gambe, mentre l'altro serviva come appoggio per la testa, inclinata da un lato a causa della lunga attesa. Aveva i capelli corti arancioni, e portava un paio di pantaloni viola, insieme una giacca di colore rosso.
    "Sarà un'ora che aspetto. Che non è molto, considerando che possono passare letteralmente ere geologiche fra un'apertura di questo coso e quella successiva, ma forse avrei dovuto informarmi meglio sul momento esatto dell..." pensò a voce alta il ragazzo, evidentemente in attesa di un non meglio specificato evento riguardante la sfera dinanzi a lui.
    Non finì tuttavia, di formulare il suo pensiero, in quanto una luminosa linea bianca orizzontale incominciò a formarsi al centro dell'oggetto in questione, dividendolo letteralmente in due parti uguali, e attirando consecutivamente l'attenzione dell'unica persona presente nella stanza.
    La semisfera superiore si separò letteralmente dall'altra metà, incominciando a fluttuare fino a raggiungere una distanza di circa un metro, prima di fermarsi a mezz'aria, rivelando così l'interno dell'oggetto. Questo era, diversamente dalla superficie esterna grigia, di colore bianco puro, emanante una luce sufficientemente forte da non permettere di vedervi attraverso finché le due metà non si furono separate a sufficienza. Quando questo avvenne, fu possibile vedere un globo di luce al centro della struttura, del diametro di una trentina di centimetri, a metà strada fra le due semisfere.
    "Bingo!" esclamò il ragazzo, con un'evidente espressione di soddisfazione, alzandosi dallo scatolone su cui era seduto.
    Dopo pochi istanti la luce emanata dal globo incominciò ad affievolirsi, mentre questo assumeva la forma di un oggetto sempre più delineato. In pochi istanti tale oggetto smise di emanare luce, e cessò contemporaneamente di fluttuare a mezz'aria, cadendo al centro della semisfera inferiore, da dove fu immediatamente raccolto dal ragazzo.
    Questi incominciò ad esaminare ciò che a prima vista si sarebbe detto una catenina, ma si fermò non appena la sfera attirò per l'ultima volta la sua attenzione: le sue metà superiore incominciò difatti a scendere di quota, fino a appoggiarsi sull'altra semisfera così come vi si era inizialente separata, tornando esattamente com'era quando il ragazzo era arrivato.
    "Magari fra qualche milione di anni sputerà fuori un altro oggetto, ma sfortunatamente io non sarò lì per vederlo. Pazienza" pensò il ragazzo, tornando ad esaminare ciò che aveva in mano. Si trattava di un ciondolo dorato a forma di stella a quattro punte. Vi erano cinque cristali trasparenti, simili a diamanti, uno al centro e uno su ognuna delle quattro punte. Da una di queste partivano i due estremi di una cordicella marrone, evidentemente atta a permettere di portare il ciondolo al collo.
    "Bene, il mio dovere è compiuto" disse, mettendosi l'oggetto in tasca, e dirigendosi verso la più vicina fra le quattro uscita di quella stanza, una per ogni parete.
    Si arrestò tuttavia dopo pochi passi, notando una cosa che prima non aveva visto, e che certamente non avrebbe voluto vedere: Davanti la porta c'era una persona con la schiena appoggiata alla suddetta e le braccia incrociate al petto. Essendo l'unica fonte di illuminazione alle sue spalle, non era possibile vederne nel dettaglio né il volto né i vestiti, sebbene di questi ultimi si potevano vedere il colore, bianco, e i contorni, che risultavano alquanto "singolari", per così dire. I capelli, biondissimi, gli arrivavano sino alle spalle.
    "Mi stavo giusto chiedendo quando ti saresti accorto di me..." esordì il misterioso individuo, staccando la schiena dalla porta, e facendo scivolare le braccia lungo i fianchi.
    "Oh, no... E questo qui che vuole?!" pensò il ragazzo, fra sé e sé, salvo poi intuire da solo la risposta alla propria domanda.
    "Aspetta, fammi indovinare... Tu sei qui per il ciondolo, vero?" chiese, e non dovette aspettare molto per la risposta.
    "Beh, sì, effettivamente è così" disse la persona vestita di bianco. "E ti posso dire che la soluzione migliore per entrambi sarebbe che tu mi dessi quell'oggetto e te ne andassi. Ma so già che non lo farai" aggiunse, mentre alzava il braccio destro al cielo; una luce avvolse tale braccio, la quale si condensò subito dopo in un Duel Disk a forma di ala.
    Il ragazzo, in risposta, portò il braccio in avanti, generando attorno ad esso una serie di particelle di luce viole, le quali condensarono in poco tempo nella forma di un Duel Disk.
    "Se vuoi giocartela con un Duello, a me sta bene. Ma spero tu non pensi di potermi battere con facilità, perché rimarresti alquanto deluso. DUEL!"
    LP Jack: 4000
    LP Ra: 4000
    "Inizio io, pesco!" urlò il ragazzo, il cui nome era Jack, estraendo una carta dal Deck, e dando ufficialmente il via al Duello.
    "Comincio il Duello chiamando in campo Re Nebbia, in Posizione di Attacco" annunciò, mentre un mostro faceva la comparsa sul campo da gioco. Si trattava di un guerriero rivestito interamente da un'armatura argentata, avvolto da un mantello di nebbia quasi solido che nascondeva parzialmente la spada di cui era armato (Re Nebbia Lv: 7 ATK: 0).
    "Prima che tu me lo chieda: Re Nebbia è un mostro di Livello 7, ergo in condizioni normali sarebbe necessario offrire due mostri come Tributo per la sua Evocazione. Tuttavia, il suo potere speciale mi consente di Evocarlo con un Tributo in meno del necessario, o addirittura senza alcun Tributo. Tutto ciò, ovviamente, ha un prezzo: Il suo Attacco è pari alla somma dei punti di Attacco di tutti i Tributi offerti per la sua Evocazione, e non essendocene stati, il suo ATK resta 0" spiegò Jack, accingendosi a giocare una seconda carta.
    "Attivo ora la Carta Magia Doppia Evocazione, la quale mi consente di effettuare un'Evocazione Normale addizionale nel turno corrente, permettendomi di Evocare quindi un secondo mostro... Che nel mio caso, altro non è che una seconda copia di Re Nebbia" annunciò, mentre un secondo mostro identico al primo faceva la sua comparsa sul Terreno di gioco (Re Nebbia Lv: 7 ATK: 0).
    "A questo punto, io sovrappongo i miei due Re Nebbia, entrambi di Livello 7: OVERLAY!" esclamò Jack in tono solenne, mentre i suoi due mostri si trasformavano in due sfere di luce azzurra e un portale dall'apparenza "galattica" si formava sul campo di gioco.
    "Con questi mostri, costruisco la Rete di Sovrapposizione: EVOCAZIONE XYZ! Discendi, Emissario degli Abissi... DRAGO LEGGENDARIO NERO!"
    Dopo aver volteggiato in aria, le due sfere penetrarono all'interno del portale, generando un'esplosione multicolore. Da essa fuoriuscì un drago dal corpo ricoperto di scaglie nerissime, e dagli occhi di colore rosso, attorno al quale orbitavano due lucciole rosse, simboleggianti le Unità Sovrapposte a sua disposizione. Spalancò le sue grosse ali, anch'esse nere, e fece la sua entrata sul Terreno di gioco con un possente ruggito (Drago Leggendario Nero Rank: 7 ATK: 2400).
    "Non è consentito attaccare durante il primo turno di un Duello, ma in tutta franchezza non sono mai stato un tipo molto ligio alle regole..." disse Jack, preparandosi ad attivare l'effetto del proprio mostro.
    "Attivo l'effetto di Drago Leggendario Nero! Una volta per turno, al prezzo di un'Unità Sovrapposta, il suo potere speciale mi consente di infliggere al mio avversario un danno pari a quello di un'eventuale attacco diretto, ovverosia un danno uguale ai punti di Attacco correnti del mio Drago. Ed attualmente il suo ATK è di 2400 unità, per cui vai, Drago Leggendario Nero: Attacco diretto!"
    Il drago di Jack generò all'interno della sua bocca una palla di energia rossa, che quindi scagliò contro il suo avversario. L'esplosione fu non poco violenta, ma con grande stupore di Jack quando la polvere si diradò notò che il suo avversario, che a quanto pare rispondeva al nome di Ra, non solo era rimasto in piedi, ma addirittura non aveva fatto nulla per pararsi dal colpo, rimanendo esattamente nella stessa posizione.
    "Bene, direi che posso dirmi soddisfatto. Posiziono una carta coperta, e termino il turno"
    LP Jack: 4000
    LP Ra: 4000
    "E' il mio turno. Pesco dal Deck" disse poi quest'ultimo, estraendo la prima carta del suo Deck e mostrandola successivamente al suo avversario. "La carta che ho pescato è Stella Auros, il ché mi consente di attivare il suo potere speciale: Quando passa dal Deck alla mano, mi è concesso Evocarla Specialmente sul mio Terreno".
    Come per il drago di Jack, sul Terreno di Ra si formarono tante particelle di luce che successivamente si condensarono in una piccola sfera bianca con decorazioni dorate, due occhi azzurri e due braccia tozze (Stella Auros ATK: 0).
    "E tu vorresti battere il mio Occhi Rossi con un cosino privo di punti di Attacco? Vado di fretta, per cui se vuoi puoi dichiarare direttamente la resa e farla finita qui" lo provocò il suo avversario, sebbene Ra non sembrò averlo nemmeno sentito.
    "Procedo dunque con l'Evocazione Normale di Stella Caporis, in Posizione di Attacco. Il suo potere speciale, inoltre, mi permette di chiamare un mostro Stella direttamente dal Deck; la mia scelta ricade su Stella Spartos".
    Sul suo Terreno si formò un buco dal quale lentamente uscì un guerriero dall'armatura argentea. Col braccio destro reggeva uno scettro del medesimo colore, e inoltre presentava un mantella di colore blu (Stella Caporis ATK: 1600). Quindi, lo stesso mostro alzo al cielo il suo scettro, la cui punta brillo di una strana luce celeste; in seguito a tale gesto, con l'animazione delle Evocazioni Speciali che ormai ben conosciamo, sul Terreno di gioco comparve un mostro dalla forma simile a quella di uno scudo; era principalmente di colore bianco con varie decorazioni in oro, aveva due braccia ai lati e in diverse sue parti era formato da quello che a prima vista era uno strano minerale simile al quarzo (Stella Spartos ATK: 100).
    "Procedo il mio turno con l'attivazione della Carta Magia Continua Luce Stellare, il cui effetto regala ai mostri "Stella" che controllo un bonus di 400 punti di Attacco. In più, come regalo extra, la mia Carta Magia aumenta di 1 anche il Livello dei mostri Tuner che controllo. E ora..."
    Il mostro Tuner Stella Auros, ora di Livello 2, si scompose in due anelli di energia, del diametro di circa due metri, che si disposero a formare una colonna alle spalle di Ra. Stella Caporis, dal canto suo si scisse in quattro sfere che si disposero allineatamente al centro di tale colonna. Subito dopo, una vera colonna di luce si formò alle sue spalle.
    "Le stelle del cielo formano le luce che illumina il cammino degli uomini: Evocazione Synchro! Appari, Emissario del Firmamento: Stella Gemnis!"
    Un'ombra si forma all'interno della colonna. E quando quest'ultima scomparve, l'ombra al suo interno si rivelò un guerriero rivestito interamente da un'armatura argentea. Fece istantaneamente un balzo verso il campo di gioco del suo controllore, dove tirò due fendenti orizzontali con la sua spada bilama, che impugnava con entrambe le mani. Il mostro Synchro di Ra fece così la sua comparsa sul Terreno di gioco (Stella Gemnis Lv: 6 ATK: 2200).
    "E poiché è un mostro Stella, Gemnis riceve quindi il bonus di ATK offerto da Luce Stellare. In più, si attiva ora il potere speciale di Stella Gemnis, con il quale posso equipaggiargli un mostro Stella di Tipo Psichico che controllo. Scelgo l'unico altro mostro sotto il mio controllo, ovvero Stella Spartos".
    La spada di Gemnis si dissolse in particelle di luce, e per contro Stella Spartos si trasformò in un'arma. Si trattava nello specifico di una lancia dorata, la cui punta era formata dello stesso minerale che componeva il corpo di Spartos, la quale venne saldamente impugnata da Gemnis (Stella Gemnis ATK: 2600).
    "E adesso che il mio mostro ha superato il tuo, decido di passare alla fase di battaglia: Stella Gemnis, attacca Drago Leggendario Nero! Star Spartos Shot!"
    Dopo aver ricevuto l'ordine di attacco, il mostro di Ra spicco un grande salto, formando con la lancia una cicatrice che tagliava a metà il corpo del drago nemico, quindi con un altro salto tornò al punto di partenza. Dopo pochi secondi, il drago di Jack esplose, e il suo proprietario fu costretto a ripararsi il volto per l'esplosione (Jack LP: 3800).
    "Dannazione, è riuscito a distruggere il mio mostro!" rifletté Jack, guardando però la propria carta coperta. "Tuttavia, la mia carta coperta è Rinascita Xyz, il cui effetto mi consente di Evocare un Mostro Xyz dal Cimitero e di attaccargli come Unità Sovrapposta la stessa Rinascita, anziché mandarla al Cimitero come una normale Carta Trappola. Questo vuol dire che al prossimo turno potrò infliggerli un nuovo danno di 2400 Life Points, più che sufficiente a sconfiggerlo" ragionò Jack, oramai sicuro della sua vittoria.
    Nel frattempo, Ra spiegò: "In questo momento si attiva il potere speciale di Spartos: Quando un mostro equipaggiato con essa distrugge un mostro avversario in battaglia, questi subisce, oltre al danno da combattimento, un danno addizionale pari all'Attacco originale del mostro distrutto. Inoltre, per il proprio effetto, Gemini guadagna un attacco addizionale per ogni mostro equipaggiato ad essa. In sintesi, il danno complessivo è pari al doppio dell'Attacco di Gemini, e cioè 5200 Life Points"
    "Che cosa?! NO, ASPETTA, STAI SCHERZANDO, VERO?!?" imprecò il suo avversario, realizzando la propria immanente sconfitta. Il mostro di Ra, dal canto suo, tirò due fendenti obliqui con la sua lancia, formando così una X in aria, e con la stessa lancia generò un'onda d'urto che la lanciò contro il suo nemico, del tutto impossibilitato a difendersi da un danno di 5000 punti. Questi venne violentemente scagliato all'indietro, andando a sbattere contro una pila di scatoloni alle sue spalle, e perdendo i sensi nel processo.
    LP Jack: 0
    LP Ra: 1600
    Vincitore: Ra
    Il vincitore si avvicinò con calma, abbassandosi per raccogliere da terra il ciondolo che l'avversario aveva perso nell'urto.
    Fece appena in tempo a raccoglierlo, tuttavia, che tutte le luci della stanza si accesero contemporaneamente. Da ciascuna delle quattro porta entrarono violentemente altrettanti gruppi di persone, il cui aspetto lasciava facilmente intuire che si trattasse di poliziotti, i quali puntavano le proprie pistole contro di Ra.
    "Butta a terra la refurtiva e voltati lentamente" intimò un poliziotto alle sue spalle. Ra, per nulla preoccupato dalla situazione si voltò verso gli agenti, anche se non lentamente come gli era stato imposto.
    "Potrei spiegarvi come stanno le cose ..." cominciò a parlare, rivolgendosi ai poliziotti con un tono per nulla preoccupato dalla situazione in cui si trovava. Mentre diceva queste parole, però, accadde un fatto che lasciò letteralmente basiti gli agenti: alle sue spalle cominciò a formarsi un vero e proprio "strappo" nell'aria. Quando il taglio ebbe raggiunto l'altezza di due metri circa, cominciò ad allargarsi, formando dopo pochi secondi un vero e proprio "buco" di forma circolare del medesimo diametro, dal cui interno fuoriusciva una strana luce bianca.
    "... ma non ho intenzione di farlo" concluse infine, facendo dunque qualche passo indietro entrando in quella specie di portale. Quando fu scomparso in mezzo alla luce, quella misteriosa porta, così com'era apparsa, scomparve, senza lasciare alcuna traccia se non lo sguardo incredulo dei cinque spettatori di quel fenomeno.

    Capitolo 1 - Il Trentasettesimo Decennale



    Edited by Ipercubo - 21/5/2017, 20:59
     
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    Eccola!
    Allora, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per essere riuscito persino a migliorare il prologo, se paragonato a quello che mi avevi spedito (che poi non era assolutamente mal scritto).
    In seguito, ti avevo già detto le mie considerazioni sul testo, in specie la prima parte che ha la funzione di "introduzione" e sulla realtà in cui la tua Fan Fiction si sviluppa.
    Passando al veloce duello, c'è da chiedersi come mai un parente (ma lo sarà davvero?) di Crow utilizzi un deck basato su Drago Nero Occhi Rossi. Inoltre Ra si è rivelato davvero capace, in termini di duellante, e poi c'è ancora quello strano strappo nell'aria.
    Ebbene, posso solo dirti che aspetto il primo capitolo.

    Ah, tanti auguri di buon compleanno!
     
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    Ah, finalmente la fanfiction di Ipercubo. Lieto di poterla leggere.
    Meno lieto del fatto che sono stato violentemente buttato via dalla cima degli scrittori di questo forum, ma vabbe' :asd:

    Sulla forma non ho niente da dirti, forse complice il fatto che non ho dato troppa importanza alle varie lettere (?) e, beh, nemmeno sulla trama, essendo questo un prologo. Quindi non posso far altro che aspettare il primo capitolo.
     
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    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 18:03) 
    Eccola!
    Allora, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per essere riuscito persino a migliorare il prologo, se paragonato a quello che mi avevi spedito (che poi non era assolutamente mal scritto).
    In seguito, ti avevo già detto le mie considerazioni sul testo, in specie la prima parte che ha la funzione di "introduzione" e sulla realtà in cui la tua Fan Fiction si sviluppa.
    Passando al veloce duello, c'è da chiedersi come mai un parente (ma lo sarà davvero?) di Crow utilizzi un deck basato su Drago Nero Occhi Rossi. Inoltre Ra si è rivelato davvero capace, in termini di duellante, e poi c'è ancora quello strano strappo nell'aria.
    Ebbene, posso solo dirti che aspetto il primo capitolo.

    Effettivamente potevo anche evitare di dargli lo stesso cognome di un personaggio di un altro anime. Come ho scritto fra i dettagli sotto Spoiler, non c'è alcun collegamento fra questa fic e le altre serie di Yugioh. Fatti e avvenimenti visti sulle televisioni saranno solo menzionati (così come in Zexal vengono menzionati i personaggi delle serie precedenti).
    In conclusione, non ha niente a che vedere con Crow (anche perché se così fosse non avrebbe perso :asd:).
    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 18:03) 
    Ah, tanti auguri di buon compleanno!

    :flower:
    CITAZIONE (Nossy @ 14/12/2013, 18:13) 
    Ah, finalmente la fanfiction di Ipercubo. Lieto di poterla leggere.
    Meno lieto del fatto che sono stato violentemente buttato via dalla cima degli scrittori di questo forum, ma vabbe' :asd:

    Sulla forma non ho niente da dirti, forse complice il fatto che non ho dato troppa importanza alle varie lettere (?) e, beh, nemmeno sulla trama, essendo questo un prologo. Quindi non posso far altro che aspettare il primo capitolo.

    Mi sbaglierò, ma non credo che, almeno a livello di abilità di scrittura, stia sopra di te.
    Il prossimo capitolo comunque arriva domani, ma quando avrò finito i capitoli già completati (oltre al Prologo ne ho altri tre) penso di pubblicarne uno ogni 2-3 giorni, indicativamente.

    Ah, e per chi si stesse chiedendo il perché del titolo... Beh, continuerà a chiederselo ancora per un bel po'.
     
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    CITAZIONE (Ipercubo @ 14/12/2013, 18:19) 
    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 18:03) 
    Eccola!
    Allora, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per essere riuscito persino a migliorare il prologo, se paragonato a quello che mi avevi spedito (che poi non era assolutamente mal scritto).
    In seguito, ti avevo già detto le mie considerazioni sul testo, in specie la prima parte che ha la funzione di "introduzione" e sulla realtà in cui la tua Fan Fiction si sviluppa.
    Passando al veloce duello, c'è da chiedersi come mai un parente (ma lo sarà davvero?) di Crow utilizzi un deck basato su Drago Nero Occhi Rossi. Inoltre Ra si è rivelato davvero capace, in termini di duellante, e poi c'è ancora quello strano strappo nell'aria.
    Ebbene, posso solo dirti che aspetto il primo capitolo.

    Effettivamente potevo anche evitare di dargli lo stesso cognome di un personaggio di un altro anime. Come ho scritto fra i dettagli sotto Spoiler, non c'è alcun collegamento fra questa fic e le altre serie di Yugioh. Fatti e avvenimenti visti sulle televisioni saranno solo menzionati (così come in Zexal vengono menzionati i personaggi delle serie precedenti).
    In conclusione, non ha niente a che vedere con Crow (anche perché se così fosse non avrebbe perso :asd:).

    Infatti lo avevo messo tra parentisi, ma poteva anche essere un tuo tributo verso un personaggio che ti piace, o simile. Infondo è normale omaggiare i propri favoriti. Comunque la sola cosa che ha importanza è che i due non sono legati, ed effettivamente se lo fossero stati Jack avrebbe potuto duellare meglio (anche se dice il detto: "Il figlio di un genio è un cretino").

    CITAZIONE
    CITAZIONE (Nossy @ 14/12/2013, 18:13) 
    Ah, finalmente la fanfiction di Ipercubo. Lieto di poterla leggere.
    Meno lieto del fatto che sono stato violentemente buttato via dalla cima degli scrittori di questo forum, ma vabbe' :asd:

    Sulla forma non ho niente da dirti, forse complice il fatto che non ho dato troppa importanza alle varie lettere (?) e, beh, nemmeno sulla trama, essendo questo un prologo. Quindi non posso far altro che aspettare il primo capitolo.

    Mi sbaglierò, ma non credo che, almeno a livello di abilità di scrittura, stia sopra di te.
    Il prossimo capitolo comunque arriva domani, ma quando avrò finito i capitoli già completati (oltre al Prologo ne ho altri tre) penso di pubblicarne uno ogni 2-3 giorni, indicativamente.

    Ah, e per chi si stesse chiedendo il perché del titolo... Beh, continuerà a chiederselo ancora per un bel po'.

    Perbacco, io ci impiego una settimana a scrivere un capitolo, tu soltanto in 2-3 giorni... Uhm, ne ho ancora di strada da fare.
    Riguardo al titolo, ti ringrazio per avermi risposto ancor prima che io potessi chiedertelo perché, effettivamente, non ho la più pallida idea di cosa possa significare. Ma infondo è proprio questo il bello...
     
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    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 18:55) 
    CITAZIONE (Ipercubo @ 14/12/2013, 18:19) 
    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 18:03) 
    Eccola!
    Allora, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per essere riuscito persino a migliorare il prologo, se paragonato a quello che mi avevi spedito (che poi non era assolutamente mal scritto).
    In seguito, ti avevo già detto le mie considerazioni sul testo, in specie la prima parte che ha la funzione di "introduzione" e sulla realtà in cui la tua Fan Fiction si sviluppa.
    Passando al veloce duello, c'è da chiedersi come mai un parente (ma lo sarà davvero?) di Crow utilizzi un deck basato su Drago Nero Occhi Rossi. Inoltre Ra si è rivelato davvero capace, in termini di duellante, e poi c'è ancora quello strano strappo nell'aria.
    Ebbene, posso solo dirti che aspetto il primo capitolo.

    Effettivamente potevo anche evitare di dargli lo stesso cognome di un personaggio di un altro anime. Come ho scritto fra i dettagli sotto Spoiler, non c'è alcun collegamento fra questa fic e le altre serie di Yugioh. Fatti e avvenimenti visti sulle televisioni saranno solo menzionati (così come in Zexal vengono menzionati i personaggi delle serie precedenti).
    In conclusione, non ha niente a che vedere con Crow (anche perché se così fosse non avrebbe perso :asd:).

    Infatti lo avevo messo tra parentisi, ma poteva anche essere un tuo tributo verso un personaggio che ti piace, o simile. Infondo è normale omaggiare i propri favoriti. Comunque la sola cosa che ha importanza è che i due non sono legati, ed effettivamente se lo fossero stati Jack avrebbe potuto duellare meglio (anche se dice il detto: "Il figlio di un genio è un cretino").

    Non si può non omaggiare uno che usa gli Alanera, ma neanche Crow avrebbe potuto battere Ra. Non avrebbe perso in un turno, ma avrebbe perso.
    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 18:55) 
    CITAZIONE
    CITAZIONE (Nossy @ 14/12/2013, 18:13) 
    Ah, finalmente la fanfiction di Ipercubo. Lieto di poterla leggere.
    Meno lieto del fatto che sono stato violentemente buttato via dalla cima degli scrittori di questo forum, ma vabbe' :asd:

    Sulla forma non ho niente da dirti, forse complice il fatto che non ho dato troppa importanza alle varie lettere (?) e, beh, nemmeno sulla trama, essendo questo un prologo. Quindi non posso far altro che aspettare il primo capitolo.

    Mi sbaglierò, ma non credo che, almeno a livello di abilità di scrittura, stia sopra di te.
    Il prossimo capitolo comunque arriva domani, ma quando avrò finito i capitoli già completati (oltre al Prologo ne ho altri tre) penso di pubblicarne uno ogni 2-3 giorni, indicativamente.

    Ah, e per chi si stesse chiedendo il perché del titolo... Beh, continuerà a chiederselo ancora per un bel po'.

    Perbacco, io ci impiego una settimana a scrivere un capitolo, tu soltanto in 2-3 giorni... Uhm, ne ho ancora di strada da fare.
    Riguardo al titolo, ti ringrazio per avermi risposto ancor prima che io potessi chiedertelo perché, effettivamente, non ho la più pallida idea di cosa possa significare. Ma infondo è proprio questo il bello...

    Tu però i capitoli li scrivi un filino meglio di me.
     
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    CITAZIONE (Ipercubo @ 14/12/2013, 19:30) 
    Non si può non omaggiare uno che usa gli Alanera, ma neanche Crow avrebbe potuto battere Ra. Non avrebbe perso in un turno, ma avrebbe perso.

    Uhm, allora la faccenda è seria, se neppure lui avrebbe potuto vincere... Sarebbe ancora più seria se si scoprisse che Ra agisce per esseri persino più potenti di lui.
     
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    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 19:44) 
    CITAZIONE (Ipercubo @ 14/12/2013, 19:30) 
    Non si può non omaggiare uno che usa gli Alanera, ma neanche Crow avrebbe potuto battere Ra. Non avrebbe perso in un turno, ma avrebbe perso.

    Uhm, allora la faccenda è seria, se neppure lui avrebbe potuto vincere... Sarebbe ancora più seria se si scoprisse che Ra agisce per esseri persino più potenti di lui.

    Stavo per rispondere, ma poi mi sono reso conto che stavo spoilerando troppo. E ho cancellato tutto.
     
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    CITAZIONE (Ipercubo @ 14/12/2013, 20:10) 
    CITAZIONE (Xivren @ 14/12/2013, 19:44) 
    Uhm, allora la faccenda è seria, se neppure lui avrebbe potuto vincere... Sarebbe ancora più seria se si scoprisse che Ra agisce per esseri persino più potenti di lui.

    Stavo per rispondere, ma poi mi sono reso conto che stavo spoilerando troppo. E ho cancellato tutto.

    Hai fatto bene, la mia era solo una supposizione, certamente non una domanda di cui volevo già la risposta.
     
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    Ebbene, procediamo. Nel Prologo abbiamo visto come un misterioso duellante di nome Ra abbia rubato un'altrettanto misteriosa carta. Abbiamo inoltre avuto modo di osservare i festeggiamenti per l'imminente Trentasettesimo Decennale. In questo Capitolo approfondiremo ulteriormente i fatti avvenuti nel Prologo. Vi anticipo inoltre che non ci saranno duelli.

    Capitolo 1 - Il Trentasettesimo Decennale

    ---



    Non si sentiva alcun rumore. Per terra era possibile osservare, in qualsiasi direzione si volgesse lo sguardo, macerie di quegli che un tempo erano edifici. Sebbene la luce fosse praticamente assente, le sagome indistinguibili di quelle che un tempo erano abitazioni avrebbero fatto rabbrividire qualunque essere umano si trovasse nella zona. Tuttavia, la sua attenzione sarebbe presto stata richiamata da un particolare ancor più lugubre e spettrale. Sarebbe bastato alzare lo sguardo per poter osservare un'enorme strappo che attraversava il cielo da parte a parte. Solo guardando ai lati di tale strappo si avrebbe potuto osservare il firmamento, o quel che ne rimaneva. Le poche stelle ancora accese e la luna pallida che si apprestava a tramontare era tutto ciò che rimaneva di ciò che un tempo meravigliava chiunque lo guardasse.
    L'unica fortuna di questo mondo era che ormai non c'era più nessuno ad ammirare un simile spettacolo. Né mai più ci sarebbe stato.
    Senza cambiare ambientazione, la nostra attenzione si sposta ora su due figure completamente avvolte dall'oscurità. La prima era un ragazzo, avvolto nella più totale oscurità. L'altra, alta sui dieci metri, ne era larga quasi altrettanti. Al posto delle braccia aveva due cannoni, largi circa tre metri, mentre sul petto vi erano alcune linee illuminate di rosso, unico dettaglio facilmente distinguibile. Ad un certo punto la figura portò il cannone destro in direzione del ragazzo, generando all'interno dell'arma una fioca luce bianca, sufficientemente forte tuttavia da permettere di intravedere in maniera migliore i colori e i contorni delle due figure.
    Il ragazzo aveva i capelli neri spettinati, i cui ciuffi sembravano quasi percorrere la sua testa in senso antiorario. I suoi vestiti erano molto poco in tema con l'atmosfera da film horror che era possibile respirare in tale situazione: Egli indossava infatti un pigiama, azzurra con le maniche viola, sebbene la luce rossa lo facesse sembrare tutto viola. L'altra figura era un enorme robot, di colore arancio-marrone.
    Il ragazzo non si muoveva. Alla fine, il robot lanciò il colpo.

    --


    Ci spostiamo ora in un luogo completamente diverso, ovvero quella che a priva vista sembrava la camera di un ragazzo. Guardando fuori dalla finestra si poteva osservare leggermente in lontananza una città in festa, piena di luci e con il cielo pieno di quelli che in apparenza erano enormi draghi e altri mostri, davanti ad un cielo stellato senza nuvole. Come avrete capito, non solo siamo ancora a Neo Domino City, ma addirittura ci troviamo a poche ora di distanza dagli avvenimenti del Prologo, e a un istante da quelli di inizio capitolo. In quel momento, il ragazzo che dormiva in quella stanza si alzò di scatto. Guardò alla sua sinistra, dove c'era un piccolo dispositivo che proiettava a mezz'aria un vero e proprio "schermo virtuale" su cui era possibile leggere un orario: 4:12.
    "Di nuovo lo stesso sogno..." pensò il ragazzo, per poi ributtarsi fra le lenzuola del suo letto.

    --


    Siamo sempre a Neo Domino, circa quattro ore dopo. Un uomo, vestito da poliziotto, è seduto ad un tavolino davanti a un bar. Sul tavolino c'è una tazza mezza piena di un liquido marrone facilmente identificabile come caffè, vicina ad un piattino con delle briciole. Il poliziotto in questione è lo stesso che aveva parlato al megafono al misterioso Ra quella stessa notte, poco prima che quest'ultima si dileguasse con un sistema ancora ignoto.
    "Botole nel pavimento: Niente. Proiettori di ologrammi: Nada. Tecnologia aliena per il teletrasporto: Zero" pensò, mentre finiva il caffè nella tazza. "Ma come cavolo avrà fatto?"
    E interrompere i suoi pensieri ci pensò la voce di un uomo lì vicino: "Mi scusi...". Il poliziotto alzò lo sguardo dalla tazza, rivolgendolo alla persona che aveva parlato. Era un uomo piuttosto giovane, avente poco più di una trentina d'anni. I capelli neri erano pettinati all'indietro, con l'eccezione di alcuni piccoli ciuffi che tuttavia non gli toccavano la fronte.
    "È lei l'Ispettore Wheel?" continuò poi lo stesso individuo che aveva parlato.
    "La notizia si è sparsa subito eh? Mi dispiace amico, ma non possiamo divulgare nessuna informazione fino alla fine delle indagini. Non ci è concesso rispondere alle domande dei giornalisti" disse quindi il suo interlocutore, per poi fare l'ultimo sorso di caffè.
    "Oh, sono spiacente, ma temo di non essere un giornalista. Ho un documento, se le interessa" disse quindi, negando di essere un giornalista e porgendo quindi un documento all'Ispettore. Questo se lo portò davanti agli occhi per leggerlo, e dopo un po' i suoi occhi si fermarono a guardare un immagine. La fissò per diversi secondo, per poi abbassare istintivamente tale documento. Il perché di tale improvvisa reazione si capisce presto: Egli sputò immediatamente tutto il caffè che aveva in bocca, tanto era lo stupore per quello che aveva visto, per poi porgere il documento al suo interlocutore con entrambe le mani.
    "S-S-Sì? D-Desidera qualcosa? N-Non lo so la mia colazione la mia sedia il mio cappotto?" chiese quindi, senza prendere nemmeno un attimo per respirare, preoccupandosi di non far prendere freddo a quello che, molto evidentemente, doveva essere un superiore di Wheel. Ma molto superiore.
    "N-No grazie" rispose questi con aria leggermente imbarazzata per l'eccessiva reazione dell'Ispettore, il quale si stava già sbottonando la giacca. "Desidero solo avere informazioni sugli avvenimenti di ieri sera, come le avevo già accennato"
    "Uh? Oh s-sì. Assolutamente" gli rispose l'Ispettore, alzandosi e porgendo al suo molto superiore la propria sedia.

    --


    Contemporaneamente, nella periferia di Neo Domino, tre ragazzi apparentemente tutti della stessa età, ovvero quattordici-quindici anni circa, stavano camminando per le strade della città.
    Uno di essi aveva i capelli castani, con ciuffi che gli ricadevano sulla fronte, sulle orecchie, dietro il collo, alcuni verso l'alto, e gli occhi verdi. Indossava una maglia a maniche corte e un pantaloncino anch'esso corto, e camminava tenendo le mani dietro la testa. La seconda, una ragazza, era bionda, con i capelli che le arrivavano alle spalle, aveva gli occhi castani ed era vestita allo stesso modo del suo amico sopra descritto. Il terzo, infine, era in realtà lo stesso ragazzo che aveva avuto quel singolare sogno a inizio capitolo. Come i suoi amici portava una magia a maniche corte, bianca con uno strano motivo ad ingranaggi azzurri, ma diversamente dal loro portava una tuta, nera con alcune linee blu che la percorrevano verticalmente.
    "Ah, che bello passeggiare con questa piacevole brezza! Vero Kyle?" disse il primo dei tre, senza però ottenere risposta. "Terra chiama Kyle" continuò ironicamente, una volta notato lo sguardo basso del suo amico. Fu quindi la ragazza a prendere la parola: "Di nuovo quel sogno, non è vero?".
    Il ragazzo (o Kyle, che è il suo nome) alzò lo sguardo e lo posò sugli occhi della sua amica. "Ho controllato nei database delle Industrial Illusions, nei siti Internet più disparati... Niente! Quel mostro sembra non esistere".
    "Sicuro che sia un Duel Monster?" chiese l'amico, senza togliere le mani da dietro la testa. "Sicuro di chiamarti Noah?" fu la risposta ironica di Kyle, che evidentemente sapeva cosa aveva sognato.
    "A questo punto non rimane che una soluzione: Te lo sei immaginato. Mettiti il cuore in pace" concluse Noah, con un leggero sorriso.
    Vedendo che Kyle stava guardando il suo amico in maniera poco piacevole, la ragazza decise di intervenire per evitare lo scontro armato: "Scusate, sbaglio o non siamo qui per discutere su chi ha sognato cosa? Vi siete dimenticati che giorno è oggi?"
    A quelle parole Kyle ritrovò subito il buonumore: "Fra otto giorni è il trecentosettantasettesimo anniversario della nascita del Duel Monsters, e quindi oggi..."
    "E quindi oggi inizia il Trentasettesimo Decennale!" concluse la frase Noah. Bastò quel pensiero per far riappacificare i due contendenti. D'altronde entrambi ricordavano bene il Trentaseiesimo Decennale, sebbene allora avessero solo quattro anni.
    "Già. A proposito, miei cari Noah ed Emily, vi ricordate il giorno del trecentosessantesimo anniversario, il giorno della finale del Trentaseiesimo Decennale?" cominciò a stuzzicare Kyle.
    "Ancora con questa storia? SI, ME LO RICORDO! Io e Noah tifavamo per il precedente Campione Mondiale, Cameron Brown, e tu per Edward Smith" gli rispose Emily.
    "E chi vinse?"
    "Vinse Edward Smith, e da dieci anni ci torturi con questa storia! Avevi ragione tu, contento?"
    "Moltissimo, Emily cara. D'altra parte..."
    "Non per fare il guastafeste ..." si intromise Noah, guardando un piccolo "schermo virtuale" proiettato da un dispositivo simile ad un orologio che teneva in mano. "... ma mancano 21 secondi all'inizio del discorso, e la piazza più vicina è a cinque minuti da qui"
    Emily si passò la mano dietro la testa, rifletté un attimo e poi disse: E' impossibile tentare di raggiungere la piazza in così poco tempo. Temo che ci toccherà vederlo qui" e dopo aver detto questo estrasse dalla tasca un congegno del tutto identico a quello di Noah e, dopo aver premuto qualche pulsante, lo posò a terra. I tre fecero qualche passo indietro, e dopo alcuni secondi questo proiettò a mezz'aria un altro schermo virtuale (molto comuni a Neo Domino, come avrete capito), ben più grande però di quello su cui Noah aveva letto l'orario. Sullo schermo vi era un uomo sulla cinquantina, vestito in abiti formali; sullo sfondo si poteva vedere una grande scrivania, e dietro di essa una finestra dalla quale si potevano vedere tetti di grattacieli e solo in lontananza si poteva scorgere il suolo. La persona in questione era infatti il Sindaco di Neo Domino, che ogni Decennale faceva un discorso ai cittadini. Parlava dal suo ufficio, all'ultimo piano del CBMD (Centro della burocrazia e della Magistratura di Neo Domino), un enorme grattacielo di centocinquanta piani dove avveniva tutto ciò che aveva a che fare con la burocrazia.
    "Cittadini di Neo Domino" cominciò a parlare "è con profondo sentimento che mi rivolgo a voi, per la prima volta nella mia carriera, in un'occasione così importante. Per questa ragione non esito oltre a dare ufficialmente il via al simbolo della competizione e del confronto sociale: Il Trentasettesimo Decennale! Nella prima fase, avrete l'intera città come arena. Per passarla dovrete sfidare gli altri partecipanti, e vi invito a dare il meglio di voi stessi perché in caso di sconfitta sarete immediatamente eliminati. Questa avrà termine fra tre giorni, dopo i quali i trentadue giocatori con il maggior numero di vittorie passeranno alla seconda fase del torneo. Inoltre, se trentadue partecipanti dovessero ottenere almeno sei vittorie ciascuno, la prima fase avrebbe ugualmente termine. Infine, se doveste rimanere solo in trentadue, anche in questo caso terminerebbe. Per evitare scorrettezze e antisportività, non potrete togliere il bracciale che conta le vittorie fino alla fine del torneo. Inoltre se verrete sfidati a duello non potrete rifiutare, pena la squalifica. Come sapete le regole cambiano di fase in fase e verranno svelate gradualmente, ergo non mi è concesso indicarvi ciò che aspetterà chi oltrepasserà la prima fase. Una cosa però ve la posso dire: Buona fortuna e che vinca il migliore"
    Appena ebbe finito di parlare, lo schermo scomparve istantaneamente.
    "Peccato, avrei voluto seguire il discorso in piazza come tutti" disse Noah, per poi allacciarsi il bracciale al polso, facendo sentire un suono simile ad uno scatto. "Ecco fatto, ora questo affare non si può più togliere"
    Emily mimò i suoi gesti, seguita a ruota da Kyle.
    "Signori ..." disse Noah rivolto ai suoi compagni "... Il Trentasettesimo Decennale ha inizio".

    --


    Ci spostiamo ora nell'ufficio del Sindaco, al centocinquantesimo piano del CBMD. In questo istante il Sindaco aveva da poco terminato il suo discorso, trasmesso tramite gli schermi virtuali in tutte le piazze di Neo Domino, oltre che in TV e via Internet. La porta automatica si aprì, facendo entrare un uomo vestito da agente di Polizia. Il Sindaco, che il quel momento stava guardando dalla finestra, si voltò e disse, dopo aver dato un'occhiata al suo interlocutore: "Ispettore Wheel, se non erro"
    "Esattamente. Sono venuto qui per parlarle di una questione che ritengo piuttosto urgente. Riguarda gli avvenimenti di ieri sera"
    "Si riferisce al furto al museo, per caso?"
    "Precisamente. Ho motivo di pensare che la cosa sia molto più seria di quanto non appaia"
    "E cosa glielo fa pensare, di preciso?"
    "Beh, ecco, è piuttosto ridicolo, ma... Questo non glielo posso dire" disse l'Ispettore, con un leggero imbarazzo per l'aver appena detto una cosa del genere.
    "Cosa vuole che io faccia, se non so nemmeno cosa le fa pensare ciò?"
    Questa domanda sarebbe stata l'ultima a cui l'Ispettore avrebbe voluto rispondere. Dopo un attimo di indecisione, si avvicinò al Sindaco e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Questo, dopo averlo ascoltato, si tirò istantaneamente indietro e gli rispose: "COSA? Mi sta prendendo in giro? La avviso se è uno scherzo io...", evidentemente non molto contento di ciò che gli era appena stato sussurrato.
    "Uno di loro mi si è avvicinato stamani. So che non dovrei dirglielo ma..." spiegò, lasciando però la frase in sospeso. Il suo interlocutore si passò una mano sul volto, per poi chiedere all'Ispettore di lasciare la stanza. Quando fu rimasto solo, a mezz'aria si generò nuovamente uno schermo virtuale, raffigurante il volto di un uomo dall'età compresa fra i diciotto e i trent'anni, alla quale però era difficile dare un valore più preciso. Aveva gli occhi di un verde acceso; I suoi capelli, marroni, sembravano avere una tendenza ad andare verso l'alto, sebbene alcuni gli andavano sulla fronte, mentre quelli vicino alle orecchie gli arrivavano persino alle guance. Aveva inoltre una grossa cicatrice sulla guancia sinistra.
    Fu il Sindaco di Neo Domino a parlare per primo: "Zaker-sama, abbiamo un problema"
    Dopo pochi secondi, notando che il suo interlocutore non rispondeva, continuò a spiegare: "Ieri notte c'è stato un furto ad un Museo della città. Nulla che riguardi il Decennale, chiaramente, però..." e qui si prese una pausa "... 'Quelle persone' di cui le avevo parlato stanno indagando sull'accaduto. Non ne comprendo il motivo, visto che un banale furto dovrebbe essere ben meno grave delle questione per cui suppongo dovrebbero intervenire, fatto sta che ci sono."
    "Non mi sembra un così problema. Non vedo come questo potrebbe influire con i miei piani." esordì la figura oltre lo schermo.
    "Ecco... in realtà credo che lo sia. Dovrebbero essere qui per il furto, ma se scoprissero che cosa c'è dietro potrebbero benissimo annullare l'intero torneo. Rientra perfettamente nelle loro possibilità, e io non potrei fare nulla per fermarli. Nemmeno l'Imperatore potrebbe. Né lo vorrebbe."
    L'individuo al di là dello schermo pensò per due secondi e poi disse: "Se davvero costituiscono una minaccia tanto grave manderò qualcuno a tenerli d'occhio. Le mie priorità, e i miei nemici, sono ben altri in questo momento" e detto questo lo schermo svanì, chiudendo così la conversazione.
    Lasciamo ora l'ufficio del Sindaco, il cui proprietario non era molto fiducioso nell'ottimismo di Zaker, per andare nel luogo dove si trova quest'ultimo, e da dove ha partecipato alla conversazione. Si tratta di una stanza enorme, se stanza si poteva chiamare; La parete era di un colore indefinibile fra il nero e il viola, così come il pavimento. Delle altre tre pareti non vi era traccia, dal momento che l'unica visibile sembrava continuare all'infinito. Il pavimento, invece, una fine ce l'aveva, oltre la quale vi era un abisso anch'esso apparentemente senza fondo. Il pavimento stesso era in realtà niente più di un semicerchio, col diametro a contatto col muro e la semicirconferenza a strapiombo sull'abisso infinito. In questo luogo, oltre ovviamente a Zaker, non vi era nulla più che un trono vuoto, del medesimo colore di parete e pavimento, a contatto col muro e innalzato da alcuni gradini, quattro per l'esattezza.
    Nel muro, alla destra del trono, improvvisamente si delimitò il confine di un rettangolo, il quale scomparì poco dopo in una moltitudine di particelle viola, rivelandosi così di essere una porta. Zaker vi entrò, ritrovandosi così all'interno di un'altra stanza. Una vera, con quattro pareti, un pavimento e un soffitto. Al centro di essa vi era uno strano oggetto, all'apparenza di natura scientifica, riempita di quella che a prima vista si direbbe acqua.
    "Quegli impiccioni non riusciranno ad interferire con i miei piani. E nemmeno Quasar ci riuscirà. Affrontatevi pure nel Trentasettesimo Decennale; il vero vincitore sarò io"

    Capitolo 2 - Kyle, il Duellante Musicista



    Edited by Ipercubo - 4/9/2016, 17:00
     
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    Uhm, sono tutto perplesso...
    La prima parte, benché venga illustrata poco sotto da Kyle, non mi dice nulla, e neppure posso immaginare chi sia quel gigante di sei metri.
    Per quanto riguarda la seconda parte, immagino che il documento mostrato al Signor Wheel debba contenere la firma di qualcuno molto importante, specie se anche il Sindaco è rimasto sconvolto dalla cosa. Inoltre l'identità del misterioso personaggio che ha portato il documento è ancora più misteriosa: che sia un seguace di Zaker? O un suo nemico?
    Ed infine, che ruolo potrà mai avere questo "Quasar"? Solo il tempo (ovvero tu Ipercubo) potrà rivelarcelo.
    Sul testo, noto una spiccata capacità nel descrivere l'aspetto, ed in particolare i capelli, non comune: davvero notevole.

    E grazie per il riferimento ad Edward Smith (ecco cosa intendevi).
     
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    CITAZIONE (Xivren @ 15/12/2013, 14:24) 
    Uhm, sono tutto perplesso...
    La prima parte, benché venga illustrata poco sotto da Kyle, non mi dice nulla, e neppure posso immaginare chi sia quel gigante di sei metri.
    Per quanto riguarda la seconda parte, immagino che il documento mostrato al Signor Wheel debba contenere la firma di qualcuno molto importante, specie se anche il Sindaco è rimasto sconvolto dalla cosa. Inoltre l'identità del misterioso personaggio che ha portato il documento è ancora più misteriosa: che sia un seguace di Zaker? O un suo nemico?
    Ed infine, che ruolo potrà mai avere questo "Quasar"? Solo il tempo (ovvero tu Ipercubo) potrà rivelarcelo.
    Sul testo, noto una spiccata capacità nel descrivere l'aspetto, ed in particolare i capelli, non comune: davvero notevole.

    E grazie per il riferimento ad Edward Smith (ecco cosa intendevi).

    ???
    Giuro che nome e cognome gli ho scelti fra la lista dei nomi e cognomi americani più comuni. Non ho la più pallida idea di chi sia questo Edward. :rotfl:
    Certo che a volte il destino fa cose davvero assurde.
    EDIT: Controllando su Internet ho scoperto di aver chiamati il Re dei Giochi come il Capitano del Titanic. Triste coincidenza.

    Edited by Ipercubo - 15/12/2013, 14:50
     
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    CITAZIONE (Xivren @ 15/12/2013, 14:24) 
    Uhm, sono tutto perplesso...
    La prima parte, benché venga illustrata poco sotto da Kyle, non mi dice nulla, e neppure posso immaginare chi sia quel gigante di sei metri.
    Per quanto riguarda la seconda parte, immagino che il documento mostrato al Signor Wheel debba contenere la firma di qualcuno molto importante, specie se anche il Sindaco è rimasto sconvolto dalla cosa. Inoltre l'identità del misterioso personaggio che ha portato il documento è ancora più misteriosa: che sia un seguace di Zaker? O un suo nemico?
    Ed infine, che ruolo potrà mai avere questo "Quasar"? Solo il tempo (ovvero tu Ipercubo) potrà rivelarcelo.
    Sul testo, noto una spiccata capacità nel descrivere l'aspetto, ed in particolare i capelli, non comune: davvero notevole.

    E grazie per il riferimento ad Edward Smith (ecco cosa intendevi).

    Grazie per l'aiuto che mi hai dato via MP, che non specifico per non spoilerare più del dovuto.
    Per rispondere al resto del messaggio:
    Il sogno di Kyle è un sogno ricorrente che quest'ultimo fa da un po' di tempo a questa parte, e sul cui significato non posso ancora dire niente.
    Quanto al documento in realtà non è altro che una specie di Carta d'Identità, sulla quale però è scritto anche il "lavoro" svolto dal soggetto. Ancora una volta, evito di spoilerare troppo.
    Quanto ai capelli ti ringrazio. Kyle è ispirato al protagonista di Boys Empire (in quanto ad aspetto fisico, si intende), di cui pubblicherò un'immagine non appena ne avrò trovata una che non violi il Regolamento del forum.
     
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    Andiamo avanti. Nel Capitolo precedente hanno fatto la loro comparsa due misteriosi individui: Il primo di essi, di cui non sappiamo neppure il nome, sembra essere una persona talmente in alto da terrorizzare persino il Sindaco di Neo Domino City. Il secondo, Zaker, che sembra essere direttamente collegato a quest'ultimo, è stato visto per l'ultima volta affianco ad un misterioso macchinario scientifico, e sembra inoltre essere la mente dietro al tentato furto di una strana carta al Museo di Neo Domino. Hanno fatto inoltre la loro comparsa i tre protagonisti. In questo Capitolo e nel prossimo conosceremo i loro Deck. Inoltre, per non rendere i Capitoli troppo noiosi alla fine di essi andremo un po' avanti con la trama. Iniziamo.

    Capitolo 2 - Kyle, il Duellante Musicista

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    Periferia di Neo Domino, circa dieci minuti dopo l'inizio del torneo. Sebbene molto meno che nel centro della città, anche qui in qualsiasi direzione si volga lo sguardo vi sono duellanti di tutte le età che si scrutano l'un l'altro, cercando di trovare i più deboli fra di essi. Non tutti però prendono la competizione in questo modo. C'è anche chi aspetta che gli altri lo sfidino seduto su di una panchina. E c'è chi si guarda intorno per immergersi in quel clima di festa e di sportività, attendendo che la Divina Provvidenza procuri loro un avversario. Inutile dire dove vanno collocati i nostri tre amici, vero?
    "Cosa darei perché tutti i giorni siano come questo!" esclamò Kyle, che era sì emozionato dall'idea di partecipare ad un Decennale, ma non teso come la maggior parte degli altri partecipanti.
    "Forse dovremmo andare a cercare un avversario anziché rimanere qui a passeggiare" cominciava a preoccuparsi Emily, che non condivideva del tutto il sistema dei suoi due amici.
    "Rilassati" intervenne dunque Noah "Quando ti ricapiterà un'occasione come questa? Ci sono duelli ovunque ti giri. Quanto a..."
    Non riuscì però a completare la frase, in quanto la sua attenzione fu catturata da qualcos'altro. Verso di lui, infatti, stava un ragazzo sui tredici anni, inseguito a sua volta da un bambino di otto anni circa. Poiché il primo dei due stava guardando in ogni direzione fuorché avanti a lui, inevitabilmente andò a sbattere contro un membro del gruppo, per la precisione Kyle, che stava più avanti.
    Il tizio, rialzatosi immediatamente, ricominciò subito la sua corsa senza dire niente.
    "Scusa se ti fo fatto sbattere" gli disse Kyle, ironicamente visto che in teoria sarebbe stato l'altro a doversi scusare.
    "QUEL TIZIO MI HA RUBATO IL DECK!" gridò all'improvviso il bambino, facendo incupire subito il volto di Kyle, tuttora a terra, e dei suoi amici. Un gesto come questo sarebbe stato a dir poco orribile anche in condizioni normali. Ma considerando il periodo, e soprattutto che la vittima era un bambino, quel gesto era semplicemente vergognoso.
    All'improvviso...
    SBUMMM!!!
    L'inseguito cadde di nuovo, dando una sonora craniata contro l'asfalto. Stavolta a farlo cadere non fu un incidente, bensì uno sgambetto.
    "Ahi, che male! Chi di voi mi ha fatto lo sgambetto, eh?" chiese appena si fu rialzato, guardando in direzione di Kyle e Noah.
    "Sono stata io. Ebbene?"
    A rispondergli fu tuttavia Emily, che non era esattamente il tipo di ragazza docile e indifesa che si è abituati a immaginare. Anzi, probabilmente era la meno indifesa dei tre.
    Ma prima che l'interpellato potesse rispondere, Kyle prese la parola: "E' vero quello che dice questo bambino?"
    "No, non è vero" gli rispose il tredicenne "Semplicemente non avevo il tempo di sfidarlo, poiché andavo di fretta, ma poiché il risultato di un'eventuale sfida sarebbe stato scontato, ho deciso di saltare l'inutile fase del duello. Ma poiché così facendo non potevo registrare la mia vittoria, ho preso il suo Deck in cambio"
    Chiaramente i suoi discorsi non avevano il benché minimo senso, ma ebbero l'effetto di far arrabbiare Kyle più di quanto non lo fosse già.
    "Emily mi perdonerà se le rubo un avversario: Ti sfido a duello!"
    A queste parole il duello inizio automaticamente, senza aspettare il consenso dello sfidato, in quanto questo non avrebbe comunque potuto rifiutare, secondo le regole del torneo. A mezz'aria apparve uno schermo virtuale con i Life Points di entrambi i giocatori: "LP Kyle: 4000 - LP Bryson: 4000"
    "Molto bene, ho fatto trenta, farò trentuno. Sarà un vero piacere prendermi anche il tuo deck. E poiché sono stato sfidato, inizio io: Pesco!" disse quindi, dando ufficialmente inizio al duello e al suo turno.
    "Evoco Normalmente Capitano Saccheggiatore, attivando così il suo potere speciale: Quando questa carta viene Evocata Normalmente, io posso Evocare Specialmente un mostro di Livello 4 o inferiore dalla mia mano. Io scelgo un'altra copia di Capitano Saccheggiatore"
    Si formò un buco nel terreno, da quale fuoriuscì un guerriero in armatura verde, con due spade e un mantello. Subito dopo si formarono delle particelle di luce che si condensarono nella forma di un altro guerriero, del tutto identico al precedente. (2x Capitano Saccheggiatore ATK: 1200)
    "E qui arriva il bello: Se controllo Capitano Saccheggiatore il mio avversario non può scegliere altri mostri di Tipo Guerriero come bersaglio di un attacco. Poiché egli appartiene proprio a quel Tipo, una copia di Capitano Saccheggiatore protegge l'altra e viceversa. In breve, non puoi attaccarmi. Il duello è appena iniziato e tu sei già con le spalle al muro. Posiziono due carte coperte e termino il mio turno." disse Bryson, concludendo il suo turno.
    "Lo sai, quasi quasi mi sento in colpa verso Emily: Le ho sottratto un avversario facile come pochi" disse Kyle, provocando il suo avversario. "E' il mio turno: Pesco! Evoco Normalmente Esercito Astrale di Sirio"
    Dal buco formatosi sul terreno fuoriuscì un guerriero Astrale principalmente bianco. La parte inferiore del suo corpo era praticamente assente, mentre sul petto aveva incastonate quattro gemme verdi. Sulle spalle aveva una specie di protezione dorata, che arrivava fino al fondo del suo corpo. Le braccia, inoltre, erano dello stesso colore. (Esercito Astrale di Sirio ATK: 1400)
    "Si attiva ora il potere speciale di Sirio, grazie al quale una volta per turno posso effettuare un'Evocazione Normale addizionale per un mostro "Astrale". Scelgo quindi di Evocare Esercito Astrale di Vega"
    Sul terreno si formò un altro buco, dal quale fuoriuscì un mostro simile al precedente: Come lui era privo di gambe, e come lui aveva braccia e spalle dorate. Le gemme sul suo petto, tuttavia, stavolta erano viola. (Esercito Astrale di Vega ATK: 1300)
    Subito dopo, sul terreno di Kyle si formo un portale dall'apparenza "galattica".
    "Ed ora, con i miei due mostri, entrambi di Livello 4, costruisco una rete di Sovrapposizione: Evocazione Xyz! Direttore d'orchestra, appari: Il Djinn della Sinfonia, Maestroke!"
    I due mostri di Kyle si tramutarono in luci, l'una verde e l'altra viola, le quali penetrarono nel portale; subito dopo, dal suo interno si propagò un'esplosione multicolore. Ne fuoriuscì un guerriero vestito con un elegante completo nero. Indossava un paio di guanti bianchi, ed era armato di un fioretto. Sul cappello era raffigurato lo stemma dei Djinn: Un'ottava con il volto demoniaco. Il mostro di Kyle eseguì dunque alcuni movimenti col suo fioretto, i quali però più che colpi di spada sembravano i movimenti che fa un direttore d'orchestra. Maestroke fece così la sua comparsa sul Terreno di gioco. (Maestroke il Djinn della Sinfonia ATK: 1800)
    "Ed adesso, poiché controllo un mostro Djinn, posso attivare dalla mia mano la Carta Magia Continua Tamburo da Guerra dei Djinn, di cui attivo il potere speciale: Una volta per turno, se controllo un mostro Djinn, posso Evocarne Xyz un altro dal mio Extra Deck utilizzando come unico Materiale Xyz un mostro nella mia mano. Scelgo quindi di utilizzare Esercito Astrale di Rigel"
    Sul terreno di Kyle comparve un tamburo con un volto demoniaco e due braccia, ognuna delle quali reggeva un battente; Anche su di esso era presente lo stemma dei Djinn. Questo inizio quindi a battere a battere sé stesso a un ritmo di quattro colpi. Sul terreno si formò quindi un portale dall'apparenza "galattica"; una delle carte nella mano di Kyle si tramutò in una luce arancione, la quale penetrò all'interno del portale, generando un'esplosione multicolore.
    "Con quest'unico mostro creo una rete di sovrapposizione: Evocazione Xyz! Appari, Djinn della Chitarra: Muzurhythm!"
    Dall'esplosione fuoriuscì un chitarrista dall'apparenza demoniaca: La sua pelle era viola, ed indossava un completo di colore giallo-arancione. Il suo volto era coperto da un cappello del medesimo colore, da quale fuoriusciva un paio di corna e sul quale era presente una spilla raffigurante lo stemma dei Djinn, ma era ugualmente visibile una rosa che, con tutto probabilità, stringeva fra i denti. Stringeva una chitarra con due manici, e ne aveva una seconda dietro la schiena. Muzurhythm fece la sua entrata in scena con un assolo di chitarra, e solo allora il Tamburo da Guerra smise di battere (Muzurhythm il Djinn della Chitarra ATK: 1500).
    In più adesso si attiva il potere speciale di Maestroke: Una volta per turno, staccando un'Unità Sovrapposta, posso scegliere 1 mostro scoperto che controlli e metterlo coperto in Posizione di Difesa. E poiché l'effetto di Capitano Saccheggiatore non può attivarsi se è coperto, l'altra copia rimane indifesa.
    Una delle due lucciole che volavano attorno a Maestroke venne assorbita dalla punta del suo fioretto. Subito dopo, il Djinn della Sinfonia iniziò ad agitarlo come fa un direttore d'orchestra, facendo così sparire uno dei due Capitani Saccheggiatori e lasciando al suo posto l'ologramma di una carta coperta posizionata orizzontalmente.
    "No! La mia barriera! Maledizione!" incominciò ad imprecare Bryson, la cui unica protezione era appena andata in fumo.
    "Muzurhythm, attacca la carta coperta!"
    Ricevuto l'ordine di attacco, il Djinn della Chitarra incominciò a suonare il proprio strumento. La musica fuoriuscì sotto forma di note musicali, più precisamente ottave delle fattezza demoniache, uguali allo stemma dei Djinn, le quali andarono a schiantarsi contro la carta coperta, distruggendola.
    Ed ora, Maestroke, attacca Capitano Saccheggiatore! Symphony Blast!"
    Il direttore d'orchestra, si scagliò contro l'unico mostro di Bryson, puntando il suo fioretto contro di esso. Ma stavolta le cose non andarono altrettanto bene per il duellante musicista. "Attivo la carta coperta Potenziamento dell'Ego! essa mi permette di aumentare l'ATK di un mostro che sta combattendo di ben mille unità. Ovviamente io potenzio Capitano Saccheggiatore"
    Il mostro di Bryson aumentò leggermente di dimensioni, e quindi deviò il colpo nemico con la spada, per poi slanciarsi contro di esso per finirlo (Capitano Saccheggiatore ATK: 2200). Ancora una volta, però:
    "Attivo il potere speciale di Muzurhythm: Quando un Djinn che controllo attacca, staccando un Unità Sovrapposta, l'attacco di quel mostro raddoppia" (Meastroke il Djinn della Sinfonia ATK: 3600)
    "Cosa!? Mi stai prendendo in giro?" si meravigliò Bryson, stupito dal fatto che il suo avversario avesse sempre una contromossa pronta ad ognuna delle sue strategia. Prima aveva bloccato il lock di Capitano Saccheggiatore, e adesso ha vanificato l'effetto della sua trappola (che in realtà era una Magia Rapida).
    Il Djinn della Chitarra ricominciò a suonare, producendo delle note che si andarono a schiantare sul mostro nemico, bloccandone l'avanzata. Subito dopo, il direttore d'orchestra finì ciò che aveva iniziato, tirando un fendente orizzontale che distrusse il bersaglio (Bryson LP: 2600).
    "Termino il turno" disse infine Kyle, ponendo così fine al suo turno.
    "Ti farò pentire di avermi sfidato. E' il mio turno! Pesco! Evoco Normalmente Gagagigo in Posizione di Attacco. Quindi attivo la Carta Trappola Ultima Offerta, che, al costo di 500 Life Points, mi permette di effettuare un'Evocazione Normale addizionale. Io ne pago mille, così da poter Evocare altre due copie di Gagagigo!"
    Sul terreno di Bryson si formò un buco dal quale fuoriuscì un rettile verde simile ad una lucertola. Subito dopo, altri due mostri identici al primo comparvero nello stesso modo (3x Gagagigo ATK: 1850) (Bryson LP:1600).
    "Passo quindi alla fase di battaglia: Gagagigo, attacca Maestroke!"
    Il mostro di Bryson si slanciò contro il Djinn della Sinfonia, il quale però assorbì la sua ultima Unità Sovrapposta all'interno del fioretto, per poi usare quest'ultimo per parare il colpo di Gagagigo (Kyle LP: 3950).
    "Si attiva ora il potere speciale di Maestroke: Se un Djinn che controllo sta per essere distrutto, posso invece staccare un'Unità Sovrapposta da esso" spiegò Kyle, esplicitando il modo in cui è riuscito a cavarsela con soli 50 danni.
    "Ma così facendo hai usato l'ultima Unità di Maestroke. Essendo stato Evocato con un unico Materiale Xyz, attualmente anche Muzurhythm ne è sprovvisto, e io ho altri due Gagagigo pronti all'attacco. Andate!"
    A quell'ordine, le altre due copie di Gagagigo eseguirono lo stesso attacco che il loro compagno aveva effettuato poco fa, distruggendo entrambi i Djinn (Kyle LP: 3550). Subito dopo, sul terreno di Bryson si aprì un portale dall'apparenza "galattica"; i tre Gagagigo si tramutarono in luci verdi e penetrarono al suo interno, generando così un'esplosione multicolore.
    "Ed ora, con questi tre mostri, io creo una rete di sovrapposizione. Evocazione Xyz! Compari, Creatore di Legami: Gagagigo il Rinato!"
    Da quest'ultima esplosione fuoriuscì un maestoso rettile, all'apparenza una versione evoluto di Gagagigo. Come infatti era, saltando però gli stadi di Giga Gagagigo e Gogiga Gagagigo. La sua pelle era di colore verde, ma la sua lunga coda, cos' come pure le spalle, il petto, gli avambracci e le gambe, erano placcati d'argento, con diverse decorazioni in oro. Quelle dietro la schiena, in particolare, ricordavano piccole ali. Il suo muscoloso corpo, poi, era percorso da linee rosse che, unite allo sguardo fiero e indomito, gli davano un'aria regale (Gagagigo il Rinato ATK: 2950).
    Davanti all'aria maestosa del nuovo Gagagigo, persino Kyle dovette ammettere di aver sottovalutato il suo avversario.
    "Avendo oramai terminato la Battle Phase, non mi resta che terminare il mio turno" disse infine Bryson, ponendo fine al suo turno.
    Bryson LP: 2600
    Kyle LP: 3550
    "Molto bene. Adesso è arrivato il mio turno: Pesco dal Deck!" esclamò il duellante musicista, estraendo la prima carta del suo Deck e dando così inizio al proprio turno.
    "Evoco Normalmente Esercito Astrale di Rigel, di cui attivo il potere speciale. Quando questa carta viene Evocata Normalmente, mi è concesso richiamare un mostro "Astrale" direttamente dal mio Cimitero. Io scelgo una seconda copia di Rigel"
    Sul terreno di Kyle si formò un buco dal quale fuoriuscì un mostro di fattezze simili a quella dei due precedenti Eserciti Astrali. Tuttavia, se Sirio aveva un aspetto più lineare e Vega uno più fluido, Rigel era squadrato, e al posto delle placche sulle spalle egli aveva un paio di ali, anch'esse metalliche e dorate. Infine, le gemme che aveva sul petto erano arancioni. Subito dopo, si formarono delle particelle di luce che condensarono nella forma di un mostro identico a colui che l'aveva chiamato.
    "Sovrappongo ora i miei due mostri, entrambi di Livello 4. Con essi io costruisco la rete di Sovrapposizione Xyz. Appari, Djinn del Pianoforte: Musisol!"
    I due mostri di Kyle si trasformarono in lucciole arancioni che penetrarono nel portale, il quale esplose subito dopo in un'esplosione multicolore. Da questa usci uno strano pianista dalle fattezza demoniache: La sua pelle era blu ed indossava un lungo completo rosso, abbottonato per mezzo di bottoni del medesimo colore, ma una tonalità più accesa, che gli arrivava sino ai piedi, ai quali portava un paio di scarpe eleganti. Indossava un cappello anch'esso rosso, sul quale era presente una spilla con lo stemma dei Djinn e, come per Muzurhythm, gli oscurava completamente il volto, nel quale tuttavia brillavano due occhi azzurri. davanti a lui fluttuava un pianoforte di legno, anch'esso raffigurante lo stemma dei Djinn. Musisol fece così la sua apparizione sul terreno di gioco (Musisol il Djinn del Pianoforte ATK: 2000)
    "E, ancora una volta, attivo l'effetto di Tamburo da guerra dei Djinn: Se controllo un mostro Djinn posso Evocarne Xyz un altro dal mio Extra Deck utilizzando un mostro nella mia mano come unico Materiale Xyz; io scelgo Esercito Astrale di Vega"
    Una delle carte nella mano di Kyle si tramutò in una luce viola che penetrò nel varco appena formatosi. Da esso fuoriuscì l'unico membro femminile del gruppo dei Djinn, nonché l'unica a non portare un cappello: Ella era armata di un'enorme tromba su cui era seduta, e che raffigurava lo stemma dei Djinn. Indossava un paio di stivaletti bianchi e una gonna rosa, e dai suoi capelli verdi fuoriuscivano due piccole corna viola (Melomelody il Djinn della Tromba ATK: 1400).
    "Si attiva ora il potere speciale di Melomelody: Una volta per turno, staccando un Unità Sovrapposta, posso permettere ad un mostro "Djinn" che controllo di attaccare due volte; io scelgo Musisol, a cui ordino di attaccare Gagagigo il Rinato"
    "Ma ..." intervenne Bryson "... il tuo mostro è più debole di Gagaigo. Cosa pensi di..."
    Egli però si fermò non appena ebbe visto che dietro Musisol vi era un altro mostro: Muzurhythm. Kyle prese quindi la parola per eliminare i dubbi del suo avversario: "Attivo il potere speciale di Musisol: Una volta per turno, staccando un Unità Sovrapposta, Musisol può scegliere l'effetto di un Djinn sul mio Terreno o nel mio Cimitero e farlo suo. Io scelgo appunto Muzurhythm, il cui effetto mi consente di raddoppiare il valore di Attacco di un mostro Djinn che controllo. Quindi, se non hai altre domande, vai Musisol! Sol Shot!"
    A quest'ordine, Musisol premette uno dei tanti tasti del suo pianoforte, a fianco al quale c'era scritto "Chitarra", quindi si slanciò in avanti per poter sferrare la sua offensiva. Dietro di lui, Muzurhythm produceva ottave dalle fattezze demoniache suonando la sua chitarra, ottave le quali si andavano a schiantare contro Gagagigo (Musisol ATK 4000) (Bryson LP: 1550).
    "Melomelody, sferra ora un attacco diretto!"
    Il Djinn della Tromba fece uscire dal suo strumento note dall'ormai noto aspetto che colpirono direttamente Bryson, obbligandolo a coprirsi il volto col braccio (Bryson LP: 150)
    "E adesso, grazie all'effetto di Melomelody, Musisol potrà attaccare nuovamente. Vai, Djinn del Pianoforte, attacca! MELODY... SOL... SHOT!!!!!!!"
    Il mostro di Kyle, potenziato sia dall'effetto di Melomelody che da quello di Muzurhythm, incominciò a suonare il proprio strumento generando un fascio di note, e così fecero anche i Djinn della Tromba e della Chitarra. Questi tre fasci andarono a colpire tutti e tre lo stesso punto, ma non Bryson, bensì il terreno a circa cinque metri da lui. Successivamente, alzando il tiro, quella tempesta musicale raggiunse il suo obbiettivo, il quale fu violentemente sbalzato in aria, atterrando una decina di metri più in là.
    Kyle LP: 3550
    Bryson LP: 0
    Winner: Kyle

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    Ci spostiamo ora in un altro luogo, una stanza ampia e ben arredata. A mezz'aria vi era uno schermo virtuale che mostrava la stessa scena vista poco fa, ossia Kyle che vinceva il suo primo duello. A guardarlo vi erano due individui: Il primo di essi non era altri che Ra, che abbiamo già incontrato nel prologo. Diversamente, però, ora il suo aspetto era ben visibile: I lunghi capelli biondi gli arrivavano più o meno all'altezza della vita, o poco più in basso. La cosa interessante era che questi avevano tutti la stessa, medesima lunghezza, non uno che fosse più lungo di un altro; altre due ciocche di capelli gli ricadevano davanti alle orecchie, arrivando stavolta poco più in basso delle spalle. Assomigliava, in conclusione, alla forma umana di Misael, senza però quello strano ciuffo sul lato sinistro del volto. Le scarpe, bianche, presentavano qualcosa di simile ad una gemma incastonata al centro, senza però mostrare lacci, strappi o qualcosa del genere; i suoi pantaloni, del medesimo colore, arrivavano abbastanza in basso da non lasciar intravedere il punto in cui finiva la scarpa e iniziava la pelle. Indossava una giacca anch'essa bianca, con qualche decorazione azzurre, le cui maniche gli arrivavano fino alle mani, coperte da un paio di guanti sempre bianchi. La giacca, tuttavia, a prima vista non si sarebbe definita tale, in quanto fatta di un materiale all'apparenza molto sottile. Non aveva, inoltre, bottoni o zip, e di conseguenza era aperta sul davanti, lasciando vedere sotto di essa una maglia della stessa tonalità di azzurro delle decorazioni della giacca in questione.
    Il secondo individuo, che all'apparenza avrà avuto sedici anni o giù di lì, , aveva una folta capigliatura castana, con ciuffi di capelli di diversa lunghezza e direzione. In suoi occhi erano azzurri, e tale era anche la sua felpa, seppur con strane decorazioni sul davanti; uno dei due lacci del cappuccio gli ricadeva direttamente sul petto, mentre l'altro faceva il giro del collo e gli ricadeva sulla schiena. Portava quella che all'apparenza era una tuta grigia, e sotto di essa un paio di scarpe azzurre, anch'esse ornate con varie decorazioni, e anch'esse senza nessun sistema evidente per metterle e toglierle.
    "Il suo nome è Kyle Yukuro" spiegò Ra, senza distaccare gli occhi dallo schermo, sebbene il duello fosse già finito.
    "Il figlio di Mateus Yukuro?" domandò il suo interlocutore, voltandosi verso di Ra, il quale per risposta si voltò verso di lui e fece un cenno di approvazione con la testa.
    Il misterioso personaggio, senza dire alcuna parola, si spostò verso la parete alla sua sinistra, che in realtà altro non era che un'enorme finestra, dalla quale era possibile vedere la città di Neo Domino dall'alto. La lussuosa camera d'albergo, infatti, si trovava all'ultimo piano di un grattacielo di 124 piani, di cui gli ultimi sei adibiti ad hotel.
    Appoggiò la mano alla finestra e la lasciò lentamente strusciare verso il basso.
    "Mateus... Amico mio..." fu tutto ciò che disse.

    Capitolo 3 - Tecnologia e Natura contro la Tirannia di Gagagigo



    Edited by Ipercubo - 7/10/2014, 20:57
     
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    Uhm, molto bella l'idea di dare a Kyle i "miei" amati Astrali, ed al contempo i Djinn nell'Extra (approposito, il deck Astrale segue le Banned List che tu avevi scritto e creato, oppure no?).
    Inoltre è curioso come io mi sia soffermato sulla forma esteriore degli Eserciti Astrali, mentre tu invece hai giustamente fatto notare le differenti gemme.
    Il duello è stato molto interessante, benché l'avversario non fosse granché.

    Ah, grazie per il riferimento a Mateus.
     
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