la Dipendenza dai Videogiochi è Ufficiale

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    Spesso e parlato della dipendenza da videogiochi e in molti si sono espressi su questa problematica. Tra questi rientra anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, dopo tante discussioni, ha ufficialmente riconosciuto questo disturbo come una vera e propria malattia.

    La decisione è stata presa ieri durante la settantaduesima World Health Assembly e questi sono i sintomi elencati dalla OMS per riconoscere il gaming disorder:

    Incapacità di controllare l’attività di gioco (intensità, durata, capacità di concludere, contesto).
    Dare priorità ai videogiochi al punto da metterli davanti agli altri interessi e alle attività giornaliere.
    Prosecuzione dell’attività a prescindere da conseguenze negative, al punto da tradursi in disturbi della personalità, problemi familiari, sociali, educativi e occupazionali.
    Quello della dipendenza da videogiochi è un tema sicuramente delicato da affrontare; chissà se questa decisione porterà ad altre conseguenze in campo medico, sociale e politico.

    Giocare va bene basta che non diventi un ossessione, questo per noi player può essere considerata una buona notizia oppure no?
     
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    E' una buona notizia a prescindere, perchè gli estremi fanno male in qualsiasi caso.
    I giocatori "normali" non verranno intaccati da questo fatto, questa manovra serve anche ad aiutare i ragazzi di oggi che sono particolarmente reclusi socialmente e non riescono minimamente a regolarsi.
     
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    guarda io sono sicuro che questa notizia verrà usata contro i gamer di qualsiasi tipo.

    guarda io sono sicuro che questa notizia verrà usata contro noi visto anche che spesso dobbiamo abbattere molta chiusura mentale soprattutto in Italia.
     
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    Dare priorità ai videogiochi al punto da metterli davanti agli altri interessi e alle attività giornaliere

    Quindi chi fa Esport è un malato di mente e le società che investono nell'esport e tutto quanto stanno alimentando una malattia mentale, buono...
     
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    CITAZIONE (#Fire™ @ 27/5/2019, 15:12) 
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    Dare priorità ai videogiochi al punto da metterli davanti agli altri interessi e alle attività giornaliere

    Quindi chi fa Esport è un malato di mente e le società che investono nell'esport e tutto quanto stanno alimentando una malattia mentale, buono...

    aspetta bisogna fare un distinguo chi e dipendente pensa solo a quello mettendo il giocare prima di ogni altro bisogno come uscire, mangiare o altro.

    chi fa Esport li non diventa più un giocare, ma in parte diventa il loro lavoro e come dire che si sta allenando per determinato evento, poi voglio pensare che non mettano davanti a tutto il giocare.
     
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    Qualcuno che si fa prendere la mano per l'esistenza dell'esport c'è sicuramente. In qualche modo l'esistenza di una scena competitiva remunerata alimenta una malattia che magari non sarebbe mai nata in uno specifico individuo. Poi ovvio che siamo tutti diversi e non è così per tutti etc etc ma sono sicuro che più di 1 persona si è fritto il cervello per questa ragione che non significa per forza che tutti gli esport gamer siano malati di mente obv.
     
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    Sono un videogiocatore nato anche io, un ragazzo come lo siamo tutti ormai di questi tempi e sinceramente ad una certa età (di sicuro c'è gente molto più grande di me non lo metto in dubbio) sono parecchi anni che gioco solo agli stessi titoli e anche se esce un tripla A non mi ci faccio più tutte le seghe per giocarlo, anzi in genere se è un titolo single player lo installo ci faccio 2 partite e poi morta la' perchè non mi tira più quasi nessun gioco, ma come voi tutti, si inizia a videogiocare all'età di quanto? 10/12 anni? e sinceramente col passare del tempo videogiocare è sempre più noioso per me, è diventato solo un rito e mi dedico solamente a qualche partita multiplayer, ci sono parecchie cose più belle da fare tipo uscire, scoprire il sesso opposto, farsi una vita, siamo in un forum di figurine, e affronto sempre di più questo paradosso che vedo nel negozio che frequento, c'è gente che viene e fa tornei di duel links o di heartstone col cellulare in mano IN un NEGOZIO, è una delle cose più lontane il fatto che vengano fatti giochi videoludici sulle stesse piattaforme che prima si GIOCAVANO dal vivo con le carte in mano, perchè LA gente non esce di casa per giocare, ma per fortuna c'è ancora gente che esce e si ritrova tra amici, io preferisco 1000 volte uscire la sera e giocare tra amici che stare tutta la sera davanti a uno schermo, quindi non dico che sono CONTRO i videogiochi anzi, sono molto belli e istruttivi ed è un'ottimo passatempo però delle volte si esagera (e sono il primo ad ammettere che esagero, ho perso giorni se non mesi di vita che non mi ri-daranno più, però sono stati bei tempi)

    quindi dopo tutta questa cosa, io dico che come per tutte le cose c'è una via di mezzo e non bisogna esagerare uno spritz con amici il sabato ci sta, ma non puoi berlo ogni fatidico giorno magari anche 2-3 volte al giorno, bisogna sempre trovare la giusta via e stessa cosa per i videogiochi

    adesso come console ho la nintendo switch che pure io mi son portato in giro qualche volta, anche se ancora una cosa superata dato che le console portatili coi cellulari son morte, ma semplicemente perchè avevo il gamecube e pokemon e smash bros sono dei giochi che non riprendevo da anni (avendo saltato tutta la generazione wii e wiiU)

    Edited by Argòn - 29/5/2019, 02:32
     
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    ci sono parecchie cose più belle da fare tipo uscire, scoprire il sesso opposto, farsi una vita, siamo in un forum di figurine

    Questo è un luogo comune che non mi piace granchè.
    Cominciamo col dire che io in passato ho avuto delle brutte esperienze di solitudine, e cose come videogiochi sono stati sia la mia salvezza (perchè non mi facevano impazzire) che la mia rovina (perchè contribuivano ad isolarmi)

    E' stato un periodo del passato che sono riuscito a superare lavorando su me stesso, ma il fatto che abbia lavorato su me stesso, e mi sia "fatto una vita" (come da te menzionato) non implica che debba sputare sopra il mio lato nerd, dicendo "ho buttato tempo con Dragon Ball e cartoni animati, avrei dovuto farmi una vita e trovar la figa, bah".
    Vivere completamente in funzione dell'altro non è e non era tra le mie aspirazioni.

    Ci sono cose che mi annoiano a morte nella vita, come il calcio, la televisione, lo sport o i telefilm che guardano tutti. Io mi rifiuto di pareggiarmi coi gusti degli altri solo per avere "gusti normali", chi non sa accettare il fatto che semplicemente ho interessi per altri tipi di hobby è gente chiusa di mente.

    Mi piacciono i videogiochi, i cartoni animati, le figurine collezionabili, i social, il J-Pop.
    Non bastano? Amo anche il teatro, il ballo, la politica.
    Di argomenti ne ho a flotte. E' più uno spreco di tempo buttarmi in cose che NON mi interessano, piuttosto che godermi le mie passioni.

    Il "farsi una vita" non implica combattere quelle cose che ti piacciono perchè ti impediscono di avere amici, spesso quelli sono solo mezzi su cui ti sfoghi (salvo casi MOLTO particolari in cui è proprio il VG in se a crearti dipendenza, ma sarà una minoranza).
    Infatti secondo me questa malattia sarà spesso seguita da un consulto con uno psicologo, perchè è scontato che spesso il problema sarà più profondo del semplice "sono ossessionato coi VG". Di solito è solo sintomatico che quella persona non sta bene nel contesto in cui vive - Sta fuggendo.

    Il problema dei ragazzi di oggi è che hanno molte insicurezze, e non riescono a combatterle, chiudendosi a riccio. E' un lavoro molto più personale, e più che un annullamento dei loro hobby, ciò di cui hanno bisogno è essere spronati, da qualcosa o da qualcuno.
     
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