Sessualità adolescenziale

Fra libertà e castrazione

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  1. Sicario‚ Iettatore di Yuki
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    Mmh forse la parola gioco l'hai fraintesa, ma sono io che non mi son spiegato perfettamente. In ogni caso ogni persona può interpretare diversamente qualcosa :sisi:
     
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    Faccio una specie di up, con una notizia proveniente dalla Croazia. La puntualità non è mai stata il mio forte, i fatti sono relativamente vecchi, ma quando ho letto il dibattito creatosi non ho potuto fare a meno di postarlo (di nuovo, il grassetto è mio):
    CITAZIONE
    È scontro aperto tra la Chiesa cattolica croata e il governo di centrosinistra. Il tema conteso è l’educazione sessuale nelle scuole introdotta di recente in Croazia, nel quadro più ampio dell’educazione civica e alla salute
    Le tre ore di lezione nell’arco dell’anno in cui gli studenti, nell’ambito generale dell’educazione alla salute, dovranno acquisire le nozioni base sulla sessualità, la parità dei sessi e un adeguato comportamento in merito, hanno suscitato una guerra mai vista tra la Chiesa cattolica e il governo croato. La parola “guerra” non è affatto eccessiva: Valentin Pozaić, il vice del vescovo di Zagabria, ha invitato contro l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole ad una nuova “Oluja” (Tempesta) alludendo all’azione armata condotta dall’esercito croato nella regione di Knin nell’agosto 1995.

    Il vice vescovo chiama ad una nuova “Oluja”
    Per non lasciare alcun dubbio su chi si dovrebbe abbattere stavolta la “Tempesta”, Pozaić ha precisato: “Il nazismo è giunto al potere con elezioni democratiche, poi, abusando della legittimità del mandato ottenuto, ha imposto la dittatura, e si sa come è andata a finire. Serve ancora mettere in guardia sulla somiglianza con gli odierni comunisti in Croazia?”.
    Con appelli dagli altari, ma anche in dichiarazioni pubbliche, la Chiesa ha contrastato duramente l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, affermando che è una mera scusa dietro la quale sarebbero celate altre intenzioni: “Indottrinamento dei bambini con l’ideologia dell’omosessualità, dell'erotizzazione e della sessualità”.
    Alla Chiesa, ovviamente, ciò che dà più fastidio è che i bambini, in quelle tre ore di educazione alla salute, in cui si parla anche di sessualità, dovrebbero ricevere un sapere che contrasta con i fondamenti della Chiesa in merito. A scuola si insegnerà che la masturbazione non è peccato, l’omosessualità non è una malattia né una perversione sessuale e la contraccezione è la miglior soluzione per evitare una gravidanza indesiderata.
    L’arcivescovo di Zagabria, cardinale Josip Bozanić, ha dichiarato che il modello suggerito per l’educazione alla salute è pericoloso “perché in alcune sue parti distrugge l’uomo”. Bozanić non ha spiegato quali sarebbero le parti pericolose dell’educazione sessuale e in che senso distruggono l’uomo, ma ha ribadito che il governo non ha rispettato la procedura democratica e il diritto dei genitori di decidere se e come i propri figli studieranno educazione sessuale a scuola.

    Il ministro dell’Istruzione non cede
    Non è passato molto tempo prima che la Chiesa consigliasse ai genitori di far boicottare ai loro figli le lezioni di educazione sessuale. Il ministro dell’Istruzione, Željko Jovanović, il cui dipartimento è responsabile dell’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, ha dichiarato che gli studenti che non parteciperanno alle lezioni in questione verranno considerati assenti ingiustificati.
    La risposta è arrivata in fretta: “Jovanović, in nome di Dio, lascia stare i nostri bambini!”, urla un ragazzino, con tanto di maglia a scacchi bianchi e rossi, da un mega manifesto affisso per le strade della Croazia. Dietro questa gigantografia con la scritta: “Lasciamo perdere l’educazione alla salute” e la citazione della Costituzione croata su come i genitori “hanno il diritto e la libertà di decidere autonomamente sull’educazione dei figli”, vi è la rivista “patriottica cristiana” Nacija , nota per aver pubblicato articoli che mettono in guardia sul pericolo dello yoga, che sono favorevole alla scomunica delle donne che hanno avuto un aborto e rivista che offre ai propri lettori le confessioni di persone che si sono liberate dall’omosessualità.

    Nuovi fronti di conflitto
    E mentre la guerra sull’educazione alla salute non si è minimamente placata, ecco aprirsi un nuovo fronte che in modo analogo vuole dividere l’opinione pubblica croata. Un’innocua locandina teatrale per lo spettacolo “Fine mrtve djevojke” (Le belle ragazze morte), in scena al teatro zagabrese Gavella, è stata ritirata su richiesta dell’associazione cattolica “Vigilare”.
    Sulla locandina venivano mostrate due statuette della Vergine Maria abbracciate, allusione al tema lesbico dello spettacolo, immagine che a quanto pare avrebbe fortemente irritato i fedeli. Il sindaco di Zagabria, Milan Bandić, ha ordinato il ritiro delle locandine affermando che chiunque si fosse “messo nei panni dei fedeli” avrebbe fatto lo stesso.
    Le forti reazioni suscitate nel mondo islamico a seguito della pubblicazione in alcuni paesi occidentali delle caricature sul profeta Maometto, in Croazia erano state vissute con un sorriso e bollate come espressione di un cieco fanatismo religioso. Ora però qualcosa di simile è accaduto anche nel centro di Zagabria.

    Il monito del ministro della Cultura
    Tra gli artisti e gli intellettuali della capitale croata ci si chiede se ora, dopo la caccia alle streghe della Chiesa, seguiranno non solo i divieti per spettacoli inadeguati ma anche roghi pubblici di libri inadatti per i fedeli.
    Il ministro della Cultura, Andrea Zlatar Violić ha reso noto che in Croazia esiste un “problema di incomprensione per chi è diverso dalla maggioranza, che sia per motivi religiosi, di genere, o di qualsiasi altra forma di marginalizzazione”. La Violić ritiene la Croazia una “società con forti rigidità, che tende a spingere ai margini chi è diverso”.
    Ecco perché - conclude il ministro - locandine come quella che è stata vietata dal sindaco Bandić, sotto pressione delle associazioni ecclesiastiche, “sono quanto mai necessarie per insegnarci a rispettare chi, dal punto di vista della maggioranza, è diverso”.

    Fonte
    Interessandomi al caso e documentandomi ulteriormente ho scoperto che la Corte Costituzionale Croata ha annullato la legge in quanto "Il materiale didattico viola il diritto fondamentale dei genitori di educare i propri figli. Lo Stato deve rivedere il contenuto della legge."
    La Corte non avrà motivato la sua scelta con la difesa dei valori cristiani (e grazie a Dio), ma mi viene da chiedermi perché nessuno abbia mai criticato il fatto che la matematica sia obbligatoria.

    In parole povere la Chiesa, o meglio la morale cattolica, si è fortemente battuta contro l'educazione sessuale nelle scuole. Come spessissimo accade in questi casi, la critica è stata scagliata anche contro la lotta all'omofobia che tale educazione avrebbe permesso. È molto triste notare come nonostante tutto la Chiesa si ostini a condannare l'omosessualità, con conseguenze molto poco piacevoli per il 5% della popolazione mondiale.
    Non più condivisibile è la condanna alla masturbazione e ai contraccettivi. Forse sarà solo un mio parere personale, ma trovo a dir poco disdicevole come nel terzo millennio la Chiesa creda ancora che le persone arrivino vergini sino al matrimonio. Condannare l'autoerotismo e la contraccezione equivale esplicitamente a condannare qualsiasi forma di sessualità non aperta alla vita, e nello specifico anche qualsiasi forma di sessualità esterna al matrimonio.
    Il fatto che la Chiesa si ostini a portare avanti dei valori che già duemila anni fa erano considerati bigotti (persino tempi di Gesù vi erano culture molto più sessualmente libere della nostra, e parliamo di due millenni fa) mi sta davvero facendo ricredere su quanta fetta di responsabilità sia effettivamente attribuibile al Vaticano.
    A questo punto mi chiedo: Com'è possibile che ancora oggi i cristiani siano disposti a seguire i valori semplicemente repressivi offerti dalla Chiesa? Com'è possibile che nessuno noti quanto fragile siano le argomentazioni su cui si fondano? La gente è davvero incapace di distinguere fra i valori giusti (pace, uguaglianza, solidarietà e simili, valori che la Chiesa diffonde effettivamente in maniera positiva) e valori repressivi e liberticidi?
    Ma soprattutto, com'è possibile che la Chiesa possa influenzare la politica? Com'è possibile che ancora oggi ci sia chi condanna l'educazione sessuale (anche e soprattutto in Italia, dove l'influsso del Vaticano è più forte) in quanto contraria alle Sacre Scritture, pretendendo cioè che l'Italia sia un paese cristiano, quando la dimensione laica dello stato è uno dei concetti fondamentali relativi ad esso?
    In sintesi: Com'è possibile che il Vaticano possa influenzare tanto l'opinione pubblica (e politica) in materia di sessualità?
     
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  3. Sicario‚ Iettatore di Yuki
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    Ti rispondo io: la Chiesa riesce a influenzare così tanto la gente perchè nei Paesi Europei ci son più anziani che giovani e come ben sai fino a cinquant'anni fa religione la insegnava addirittura il parroco stesso della città. Gli anziani sono le fontamenta per le improponibili idee ecclesiastiche e per questo la Chiesa riesce ad influenzare così la nostra vita. Quanto alla masturbazione...Scusami, ma come fa ad essere peccato? Cioè io non posso farmi le seghe (scusatemi il termine) per capire se cazzarola produco sperma o ancora non ho gli organi maturi? Io non capisco come fa una masturbazione a far male a Dio, seriamente Ipercubo, non capisco come.
    Inoltre ci tocca notare che l'educazione sessuale DEVE avere il compito di far prendere coscienza, nei ragazzi, della serietà esistente in un rapporto sessuale: tu non puoi insegnare ad un ragazzo solo che esistono quegli organi, devi fargli capire come si applicano, accidenti! Purtroppo la Croazia, come altri Paesi dell'est, è abbastanza arretrata, ma cosa crede di fare la Chiesa, se ormai nell'altra metà dell'Unione Europea l'educazione sessuale viene applicata? Poi voglio ancora capire cosa c'entrava nel discorso il nazismo :OMG:
     
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  4. ~Livio
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    CITAZIONE (Sicario‚ Iettatore di Yuki @ 2/6/2014, 14:36) 
    Ti rispondo io: la Chiesa riesce a influenzare così tanto la gente perchè nei Paesi Europei ci son più anziani che giovani e come ben sai fino a cinquant'anni fa religione la insegnava addirittura il parroco stesso della città. Gli anziani sono le fontamenta per le improponibili idee ecclesiastiche e per questo la Chiesa riesce ad influenzare così la nostra vita. Quanto alla masturbazione...Scusami, ma come fa ad essere peccato? Cioè io non posso farmi le seghe (scusatemi il termine) per capire se cazzarola produco sperma o ancora non ho gli organi maturi? Io non capisco come fa una masturbazione a far male a Dio, seriamente Ipercubo, non capisco come.
    Inoltre ci tocca notare che l'educazione sessuale DEVE avere il compito di far prendere coscienza, nei ragazzi, della serietà esistente in un rapporto sessuale: tu non puoi insegnare ad un ragazzo solo che esistono quegli organi, devi fargli capire come si applicano, accidenti! Purtroppo la Croazia, come altri Paesi dell'est, è abbastanza arretrata, ma cosa crede di fare la Chiesa, se ormai nell'altra metà dell'Unione Europea l'educazione sessuale viene applicata? Poi voglio ancora capire cosa c'entrava nel discorso il nazismo :OMG:

    Pensi che l'Italia sia più avanti? Siamo ancora fermi all'idea che il sesso sia sbagliato, che l'omosessualità sia da perseguire e che l'educazione sessuale traumatica per i bambini. Siamo il paese dei crocifissi nelle aule dei tribunali, nelle scuole e nei seggi elettorali. Per quanto possa essere di parte la mia visione, la religione ha avuto un'influenza enormemente negativa sull'etica italiana. Faccio un piccolo esempio: nei paesi scandinavi, l'età media del primo rapporto è 13-14 anni. In Italia, 17 circa. Penso che i quattro anni di differenza siano parecchio significativi; infatti, paesi socialmente avanzati come quelli scandinavi, hanno una concezione totalmente differente del sesso. Inutile soffermarsi sulla maggiore conoscenza in materia, grazie ad un'efficiente educazione sessuale. Quando sento di ragazze incinte a 13 anni rimango quasi allibito, non per l'età, assolutamente, ma per la misconoscenza (neologismo arrandom) che hanno i giovani del sesso. Non è ignoranza, perchè sanno, ma in maniera errata. Per questo parlo di misconoscenza.
     
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    CITAZIONE (Sicario‚ Iettatore di Yuki @ 2/6/2014, 14:36) 
    Ti rispondo io: la Chiesa riesce a influenzare così tanto la gente perchè nei Paesi Europei ci son più anziani che giovani e come ben sai fino a cinquant'anni fa religione la insegnava addirittura il parroco stesso della città. Gli anziani sono le fontamenta per le improponibili idee ecclesiastiche e per questo la Chiesa riesce ad influenzare così la nostra vita. Quanto alla masturbazione...Scusami, ma come fa ad essere peccato? Cioè io non posso farmi le seghe (scusatemi il termine) per capire se cazzarola produco sperma o ancora non ho gli organi maturi? Io non capisco come fa una masturbazione a far male a Dio, seriamente Ipercubo, non capisco come.
    Inoltre ci tocca notare che l'educazione sessuale DEVE avere il compito di far prendere coscienza, nei ragazzi, della serietà esistente in un rapporto sessuale: tu non puoi insegnare ad un ragazzo solo che esistono quegli organi, devi fargli capire come si applicano, accidenti! Purtroppo la Croazia, come altri Paesi dell'est, è abbastanza arretrata, ma cosa crede di fare la Chiesa, se ormai nell'altra metà dell'Unione Europea l'educazione sessuale viene applicata? Poi voglio ancora capire cosa c'entrava nel discorso il nazismo :OMG:

    Sì e no.
    Sì perché il nostro paese è effettivamente vecchio, sia per quanto riguarda l'età anagrafica sia per quanto riguarda la mentalità.
    No perché questa da sola non è una spiegazione sufficiente. Mi rifiuto di credere che le persone nel nostro paese (e non solo) siano tutt'oggi incapaci di distinguere il bene dal male, affidando passivamente questi compito alla Chiesa. Non c'entra l'età, è una questione di saper ragionare con la propria testa, e a costo di essere ingenuo mi rifiuto di pensare che sia stato un fatto un simile lavaggio del cervello.
    Per quanto riguarda masturbazione e contraccettivi, la morale cristiana si basa fondamentalmente sulle Sacre Scritture, che a loro volta si rifanno alla società ebraica, che già all'epoca era una delle società più sessualmente rigide del mondo. Ma stiamo parlando di una cultura in cui si veniva date in spose da bambine in cui di conseguenza l'età media del primo rapporto sessuale era minore persino del mondo attuale, sebbene questo fosse tutt'altro che sinonimo di libertà sessuale.
    Di conseguenza la Chiesa condanna ogni forma di sessualità esterna al matrimonio e/o non aperta alla procreazione, una posizione quindi tutt'altro che condivisibile in una società pseudo-moderna.

    Per quanto concerne al nazismo il vescovo si dovrebbe essere riferito al fatto che sia il partito nazional socialista tedesco che quello comunista croato siano stati eletti democraticamente dal popolo, per poi abusare del loro potere imponendo leggi antidemocratiche fino a instaurare una vera e propria dittatura. Sul fatto che i comunisti croati siano stati eletti democraticamente non ci piove; sul fatto che l'educazione sessuale sia antidemocratica ci piove eccome.

    CITAZIONE (~Livio @ 2/6/2014, 22:36) 
    CITAZIONE (Sicario‚ Iettatore di Yuki @ 2/6/2014, 14:36) 
    Ti rispondo io: la Chiesa riesce a influenzare così tanto la gente perchè nei Paesi Europei ci son più anziani che giovani e come ben sai fino a cinquant'anni fa religione la insegnava addirittura il parroco stesso della città. Gli anziani sono le fontamenta per le improponibili idee ecclesiastiche e per questo la Chiesa riesce ad influenzare così la nostra vita. Quanto alla masturbazione...Scusami, ma come fa ad essere peccato? Cioè io non posso farmi le seghe (scusatemi il termine) per capire se cazzarola produco sperma o ancora non ho gli organi maturi? Io non capisco come fa una masturbazione a far male a Dio, seriamente Ipercubo, non capisco come.
    Inoltre ci tocca notare che l'educazione sessuale DEVE avere il compito di far prendere coscienza, nei ragazzi, della serietà esistente in un rapporto sessuale: tu non puoi insegnare ad un ragazzo solo che esistono quegli organi, devi fargli capire come si applicano, accidenti! Purtroppo la Croazia, come altri Paesi dell'est, è abbastanza arretrata, ma cosa crede di fare la Chiesa, se ormai nell'altra metà dell'Unione Europea l'educazione sessuale viene applicata? Poi voglio ancora capire cosa c'entrava nel discorso il nazismo :OMG:

    Pensi che l'Italia sia più avanti? Siamo ancora fermi all'idea che il sesso sia sbagliato, che l'omosessualità sia da perseguire e che l'educazione sessuale traumatica per i bambini. Siamo il paese dei crocifissi nelle aule dei tribunali, nelle scuole e nei seggi elettorali. Per quanto possa essere di parte la mia visione, la religione ha avuto un'influenza enormemente negativa sull'etica italiana. Faccio un piccolo esempio: nei paesi scandinavi, l'età media del primo rapporto è 13-14 anni. In Italia, 17 circa. Penso che i quattro anni di differenza siano parecchio significativi; infatti, paesi socialmente avanzati come quelli scandinavi, hanno una concezione totalmente differente del sesso. Inutile soffermarsi sulla maggiore conoscenza in materia, grazie ad un'efficiente educazione sessuale. Quando sento di ragazze incinte a 13 anni rimango quasi allibito, non per l'età, assolutamente, ma per la misconoscenza (neologismo arrandom) che hanno i giovani del sesso. Non è ignoranza, perchè sanno, ma in maniera errata. Per questo parlo di misconoscenza.

    Il problema di fondo di questo paese è che ti insegnano fin da piccolissimo/a che il sesso è un tabù, così che crescendo ci si va a informare con le due uniche fonti possibili: gli amici e Internet. I primi sono spesso e volentieri tremendamente ignoranti, in quanto essi stessi non hanno avuto un briciolo di educazione in materia, mentre Internet potrebbe essere potenzialmente uno strumento quantomeno utile (mai quanto un dialogo con i propri genitori, comunque, ovviamente a meno che essi non buttino tutto sul "sei troppo piccolo/a per queste cose"), peccato che non lo si sappia usare, e così alla fine quasi una ragazza su tre crede che si possa rimanere con un bacio, mentre una su quindici che la cocacola sia un metodo contraccettivo (secondo alcuni sondaggi volti proprio a mostrare quanto mostruose sia l'ignoranza in materia).
    Per le bambine incinta vale lo stesso: il sesso è tabù, ergo si colpevolizza la bambina che magari avrebbe pure bisogno di un po' d'aiuto, mentre lasciamo che i porno siano la principale fonte di educazione sessuale. E davvero resto allibito quando sento parlare i miei compagni di classe, che tralaltro sono pure convinti di essere degli esperti in materia.

    La mia domanda rimane sempre la stessa: Come si combatte tutto ciò? Con l'educazione sessuale a scuola? Sarà davvero sufficiente questo, oppure poi una volta usciti di scuola la società manterrà la stessa chiusura per quanto riguarda l'argomento?
    Oppure si risolve a monte, facendo educazione sessuale a chi in fondo in fondo ne ha più bisogno: gli adulti.
     
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    Vi invito a leggere questo (breve) articolo, molto interessante:
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    Bimbi che si sentono male in classe, vanno in iperventilazione, svengono. Genitori in carcere per non aver obbligato i figli a partecipare ai corsi sul gender.

    Succede nella Germania del 2014, dove chi osa anche solo dissentire dall'ideologia imperante del gender viene perseguito con determinazione, e a norma di legge. Al punto da rischiare di ritrovarsi la polizia sul pianerottolo di casa.

    A Borken, vicino a Munster, sei bimbi sono dovuti rimanere a casa da scuola per essersi sentiti male dopo che in classe erano state mostrate loro immagini esplicite a sfondo sessuale, nell'ambito di un progetto di educazione alla "diversità di genere". Dopo che un primo bambino ha dato segni di avere problemi di circolazione, si è scatenata una reazione a catena, con altri piccoli studenti che sono andati in iperventilazione e un alunno che è quasi svenuto, rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza. La polizia ha minimizzato l'episodio sostenendo che "non fosse successo niente" e che si trattasse di immagini e disegni "assolutamente normali". Le autorità mediche hanno comunque disposto le analisi del sangue per uno dei bimbi che si sono sentiti male.

    Negli stessi giorni a Eslohe, 170 chilometri a sudest di Borken, è scoppiato un caso analogo che sta letteralmente spaccando in due l'opinione pubblica in tutto il Paese: due coniugi di 37 anni, Eugen e Luise Martens, sono stati incarcerati per quaranta giorni perché la figlia, iscritta alle scuole elementari, si era rifiutata di partecipare ai corsi di educazione sessuale previsti dall'istituto. Eugen, che con sua moglie ha altri otto figli, era già stato arrestato l'anno scorso con la medesima accusa: in quell'occasione a Luise era stata risparmiato il carcere solo perché incinta.

    In tutta la Germania si stanno formando movimenti e comitati di solidarietà in appoggio ai coniugi Martens, per esprimere il dissenso contro una scuola che obbliga i bambini di sei anni a frequentare regolarmente lezioni di ideologia gender. In Germania i genitori dei bimbi che saltano la scuola possono essere denunciati dall'istituto e processati dal tribunale, anche se lo studente abbandona la lezione di propria iniziativa, come è stato nel caso della figlia dei Martens.

    "Il contenuto delle lezioni è perverso - spiega a Tempi Mathias Ebert, fondatore dell'associazione "Besorgte Eltern" ("Genitori preoccupati") - Non solo si mostra ai bimbi come funziona il sesso dei maschi e delle femmine, ma li si mette davanti alle varie pratiche sessuali: sesso orale, sesso anale molto altro. Si dice anche ai bambini, sin dalle elementari, che il loro genere non è determinato e che non possono sapere se sono maschietti o femminucce, che devono pensarci su."

    Ebert racconta anche che in Germania c'è molta paura a denunciare episodi come questo, perché "in questo Paese non appena si viene puniti si viene considerati dei criminali": "Chiediamo solo che non vengano turbati i sentimenti dei bambini. Non è giusto. È una violenza nei loro confronti."
     
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    CITAZIONE (RashFaustinho @ 16/11/2014, 20:19) 
    Vi invito a leggere questo (breve) articolo, molto interessante:
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    Bimbi che si sentono male in classe, vanno in iperventilazione, svengono. Genitori in carcere per non aver obbligato i figli a partecipare ai corsi sul gender.

    Succede nella Germania del 2014, dove chi osa anche solo dissentire dall'ideologia imperante del gender viene perseguito con determinazione, e a norma di legge. Al punto da rischiare di ritrovarsi la polizia sul pianerottolo di casa.

    A Borken, vicino a Munster, sei bimbi sono dovuti rimanere a casa da scuola per essersi sentiti male dopo che in classe erano state mostrate loro immagini esplicite a sfondo sessuale, nell'ambito di un progetto di educazione alla "diversità di genere". Dopo che un primo bambino ha dato segni di avere problemi di circolazione, si è scatenata una reazione a catena, con altri piccoli studenti che sono andati in iperventilazione e un alunno che è quasi svenuto, rendendo necessario l'intervento dell'ambulanza. La polizia ha minimizzato l'episodio sostenendo che "non fosse successo niente" e che si trattasse di immagini e disegni "assolutamente normali". Le autorità mediche hanno comunque disposto le analisi del sangue per uno dei bimbi che si sono sentiti male.

    Negli stessi giorni a Eslohe, 170 chilometri a sudest di Borken, è scoppiato un caso analogo che sta letteralmente spaccando in due l'opinione pubblica in tutto il Paese: due coniugi di 37 anni, Eugen e Luise Martens, sono stati incarcerati per quaranta giorni perché la figlia, iscritta alle scuole elementari, si era rifiutata di partecipare ai corsi di educazione sessuale previsti dall'istituto. Eugen, che con sua moglie ha altri otto figli, era già stato arrestato l'anno scorso con la medesima accusa: in quell'occasione a Luise era stata risparmiato il carcere solo perché incinta.

    In tutta la Germania si stanno formando movimenti e comitati di solidarietà in appoggio ai coniugi Martens, per esprimere il dissenso contro una scuola che obbliga i bambini di sei anni a frequentare regolarmente lezioni di ideologia gender. In Germania i genitori dei bimbi che saltano la scuola possono essere denunciati dall'istituto e processati dal tribunale, anche se lo studente abbandona la lezione di propria iniziativa, come è stato nel caso della figlia dei Martens.

    "Il contenuto delle lezioni è perverso - spiega a Tempi Mathias Ebert, fondatore dell'associazione "Besorgte Eltern" ("Genitori preoccupati") - Non solo si mostra ai bimbi come funziona il sesso dei maschi e delle femmine, ma li si mette davanti alle varie pratiche sessuali: sesso orale, sesso anale molto altro. Si dice anche ai bambini, sin dalle elementari, che il loro genere non è determinato e che non possono sapere se sono maschietti o femminucce, che devono pensarci su."

    Ebert racconta anche che in Germania c'è molta paura a denunciare episodi come questo, perché "in questo Paese non appena si viene puniti si viene considerati dei criminali": "Chiediamo solo che non vengano turbati i sentimenti dei bambini. Non è giusto. È una violenza nei loro confronti."

    Letto l'articolo sulla fonte originale.
    Ma siccome sono una persona curiosa sono andato a fare qualche ricerca in più. Pare che si trattasse di un normale corso di educazione sessuale, da tempo obbligatoria in Germania, e non della cosiddetta ideologia dei gender.
    Gender o non gender, comunque, posso credere che un bambino sentendo parlare di sesso per la prima volta possa andare in iperventilazione.
    Che durante una lezione di educazione sessuale per bambini delle elementari si sentano male e che uno di loro svenga, ognuno di essi in maniera indipendente dagli altri, no.
    Secondo alcune fonti (l'ho detto, sono curioso) i fatti risalirebbero addirittura a Giugno, il che oltre a farmi chiedere come mai il Giornale ripeschi l'accaduto a Novembre mi fa pensare che le cause siano da ricercare nel caldo e/o in qualche malattie. Mi pare più probabile.
    Oltre a ciò:
    CITAZIONE
    Genitori in carcere per non aver obbligato i figli a partecipare ai corsi sul gender.

    Quando si parla di media e comunicazione il linguaggio è importante quanto il contenuto, e un giornale nazionale lo sa bene.
    A parte che come detto sopra il gender non centra niente, ma l'educazione sessuale in Germania è da tempo una materia obbligatoria, al pari delle altre. I bambini non si "obbligano" ad frequentare i corsi di gender, i bambini vanno a scuola. E credo che dichiararsi contrario ai numeri non ti permetta di non fare matematica. I programmi scolastici non sbucano fuori dal nulla, dubito ci siano contenuti così scandalosi nel programma scolastico di educazione sessuale delle elementari.
    Quanto ai genitori, sono stati denunciati per aver fatto saltare la scuola ai bambini. Perché diversamente dal'Italia, in Germania non si può saltare la scuola arbitrariamente. E in tutta sincerità, dubito che i genitori non abbiano avuto nessun ruolo in tale comportamento dei figli. Se sono stati loro a non volere che i figli facciano tale materia, il fatto è più che comprensibile.

    Piccolo OT: Sono diversi mesi che sento continuamente parlare di questa fantomatica ideologia dei gender, ma non sono ancora riuscito a capire di cosa si tratti, probabilmente a causa del fatto che quando viene condannata dai vari articoli non si spieghi mai che cosa sia di preciso.
    TEORICAMENTE dovrebbe consistere nel fatto che non esistano gusti/caratteri/etc. "maschili" o "femminili", ma semplicemente esiste il genere biologico attorno al quale la società crea degli stereotipi di genere che inquadrano determinati comportamenti come "da maschio" o "da femmina". Ma...
    1) Riguarda gli stereotipi, non ha niente a che vedere con il sesso e la sessualità, al massimo è legata alla transessualità;
    2) Non è un'ideologia, almeno stando alla definizione di "ideologia" dei dizionari;
    3) Perché dei gender? L'inglese fa più paura?
    4) Negli articoli se ne parla in tutt'altro modo.
    5) Mi pare abbastanza innegabile che quello delle bambole e dei Power Rangers sia solo un mero stereotipo.
    Se mi sbaglio mi fareste un favore a scrivere in un post cosa sia tale ideologia. Grazie.
    Fine OT.
     
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  8. Katariken
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    Ritorno su sto topic dopo aver letto la discussione sui bimbi che si sono sentiti male dopo educazione sessuale, in Germania credo.

    Non si rischia di far diventare il sesso più grande di quello che è? Mi spiego meglio.
    Il sesso è una parte importante della vita, si prova piacere e non lo si prova da solo ma in compagnia. Fin qui tutti d'accordo.
    Esistono dei pericoli: malattie varie, infezioni, gravidanze non volute etc etc.
    Quindi a meno che tu non lo faccia con una donna/uomo che già frequenti da un po', servono le giuste precauzioni quali pillola e preservativo...anche fin qua tutti d'accordo.

    Ma è necessario mostrare immagini di porno ai bambini dell'elementari/asilo? Non si tende ad enfatizzare troppo il sesso?
    Il sesso è anche scoprire il proprio partner, ma se ad un bimbo dell'asilo gli fai vedere porno...non è eccessivo? Non è un po' troppo (mi chiedo)?
    Sono cose che scopriranno più avanti se avranno voglia di scoprirlo...al massimo gli spieghi che in certi punti (e con certi modi di fare) ci sono certi rischi di rottura del preservativo o il rischio di contrarre certe infezioni e così via.
     
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    Tu chiedi, Antinea risponde!


    I cattomofobi (e in generale i cretini) usano questa simpatica definizione: teoria (o ideologia o dittatura ad libitum di chi scrive) del gender. Sfato un piccolo mito:

    L'IDEOLOGIA DEL GENDER NON ESISTE!




    L'unica cosa che abbia nel mezzo la parolina gender sono quelli che in filosofia chiamiamo studi di genere, o gender studies come sono chiamati nel mondo anglofono (e qui ci sta, perché è una cosa quasi completamente americana).

    **FAQ Time sugli studi di genere!**



    Q: Antinea, cosa sono gli studi di genere?
    A: Gli studi di genere sono un campo di studi multidisciplinare (e in maggioranza filosofico, psicologico e sociologico, ma non solo) che analizzano la condizione maschile e femminile riguardo agli stereotipi, alla società, a determinate culture. Oltre a questo, non paghi, studiano anche i processi di interiorizzazione della componente sessuale dell'essere umano e la questione ancora più spinosa dell'identità di genere (ovvero il genere in cui una persona si identifica a prescindere dal suo corpo).

    Q: Quando sono nati?
    A: In realtà sono stati presenti - in forma talmente embrionale da non rendersene conto - già nell'antica Grecia (tanto per cambiare) dove, all'interno della cultura fortemente misogina, alcuni pensatori scrissero opere in cui ponevano la donna allo stesso piano dell'uomo, se non superiore. Ovviamente, di questi pensatori, ci sono arrivati sparuti frammenti.
    Oggi si è soliti dare partenza vera a questo tipo di studi nel 1990, quando Judith Butler, filosofa americana, diede alle stampe la sua opera Gender Trouble: Feminism and the Subversion of Identity, sebbene le radici di questo pensiero si possono trovare nel femminismo e nell'opera di filosofi come Foucault, Deridda e simili.

    Q: Ma alla fine a che servono?
    A: Un po' a quello che serve in generale la filosofia: a darti una maniera di interpretare il mondo e di vederlo più chiaramente. Un po' come gli occhiali.

    Q: Ma se mi dici che l'ideologia del gender non esiste ed esiste questa roba, perché continuano ad usare quella frase che tu mi dici scorretta?
    A: Perché sono persone fondamentalmente ignoranti che hanno una conoscenza superficiale e per sentito dire della cosa. Ho seri dubbi che un solo cattobigotto abbia letto solo una pagina della Butler, di Carla Lonzi e di altri pensatori estremamente ganzi e utili. Tra l'altro probabilmente fanno una traduzione anche sbagliata della cosa, o preferiscono mettere una parolina inglese perché fa figo eh.

    Q: Allora perché mettono in mezzo la loro teoria del gender quando si parla di educazione sessuale?
    A: Perché ritengono che l'educazione sessuale porti all'omosessualità (implicazione che non sussiste) o alla sua esaltazione perché si insegna ai bambini come si viene al mondo, come evitare di venire al mondo, e questo porterebbe senza dubbio alcuno alla deriva morale e alla distruzione della famiglia madre-padre-figlio/a/i perché si sa che la masturbazione è la principale causa del riscaldamento globale e forse anche della peste bubbonica del 1300.

    Q: ...'nzomma non c'entra un cazzo.
    A: Esattamente.

    Q: Perché allora si rifiutano di far seguire le lezioni di educazione sessuale sulla base di questo motivo e sul fatto che possono disporre dell'educazione dei figli come credono?
    A: In realtà la libertà a cui si appellano è circa il modo di educare dei genitori, nel senso: ho un figlio, lo educo a xyz valori. Tutto è perfetto e nessuno può dirti a che valori educare i tuoi figli (a meno che non siano distruttivi e deleteri per lui e gli altri!). Se tuttavia non sei d'accordo per il fatto che tuo figlio debba seguire un corso base che è necessario anche per la sua sicurezza (meglio sapere prima come usare un preservativo che avere dopo nove mesi un nipotino o peggio) e come motivazione adduci la tua fede, sei un coglione, detto senza mezzi termini. Ma in ogni caso rispetti la legge, perché prima di essere un credente sei un cittadino e un genitore, e hai doveri verso lo stato e soprattutto verso la salute e la sicurezza dei tuoi figli.

    Q: Grazie mille del tempo che ci hai concesso per fare tutto questo teatrino esplicativo :-)
    A: Figurati, sono sempre disponibile ad altri chiarimenti via mp o chat del forum quando mi vedete on se ne avete bisogno (o scrivete anche qui).

    Q: Un'ultima domanda: dove posso trovare dei siti che trattano gli studi di genere? Sia per saperne di più sia per avere info su eventuali eventi in merito
    A: Che io sappia quasi tutti i dipartimenti universitari dovrebbero avere dei siti sulla cosa. Ti consiglierei di cercare su google "studi di genere università degli studi di *tua città*", nel dubbio lascio comunque i due di cui sono a conoscenza, ovvero quello dell'università di Trento e della mia università qui a Bari.

    http://web.unitn.it/csg (Trento)
    www.cultura-di-genere.uniba.it/ (Bari)
     
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    CITAZIONE (Katariken @ 18/11/2014, 12:46) 
    Ritorno su sto topic dopo aver letto la discussione sui bimbi che si sono sentiti male dopo educazione sessuale, in Germania credo.

    Non si rischia di far diventare il sesso più grande di quello che è? Mi spiego meglio.
    Il sesso è una parte importante della vita, si prova piacere e non lo si prova da solo ma in compagnia. Fin qui tutti d'accordo.
    Esistono dei pericoli: malattie varie, infezioni, gravidanze non volute etc etc.
    Quindi a meno che tu non lo faccia con una donna/uomo che già frequenti da un po', servono le giuste precauzioni quali pillola e preservativo...anche fin qua tutti d'accordo.

    Ma è necessario mostrare immagini di porno ai bambini dell'elementari/asilo? Non si tende ad enfatizzare troppo il sesso?
    Il sesso è anche scoprire il proprio partner, ma se ad un bimbo dell'asilo gli fai vedere porno...non è eccessivo? Non è un po' troppo (mi chiedo)?
    Sono cose che scopriranno più avanti se avranno voglia di scoprirlo...al massimo gli spieghi che in certi punti (e con certi modi di fare) ci sono certi rischi di rottura del preservativo o il rischio di contrarre certe infezioni e così via.

    Wait.
    Si definisce pornografica un'immagine (o qualsiasi altra cosa) destinata a far eccitare sessualmente chi la vede. Mi permetto di dubitare che le immagini "incriminate" siano definibili tali.
    Nell'articolo, così come nelle altre fonti, si parla di bimbi. Non è specificato il grado scolastico, ma oltre le elementari non vanno di certo. E siccome l'educazione sessuale fa parte del programma scolastico, l'intero programma viene analizzato mille volte da personale competente, quindi si tratta sicuramente di qualcosa di adatto alla loro età (qualunque essa sia).
    Personalmente sono molto più protratto a pensare che la faccenda sia stata ingigantita e manipolata dai bigotti (curioso che ne parli come se fossero un partito politico) per essere usata come cavallo di battaglia contro la fantomatica ideologia dei gender (che è a sua volta frutto di manipolazioni, come spiega il buon Antinea).
    Checché ne dicano gli ignoranti, i programmi scolastici di educazione sessuale dovrebbero prevedere conoscenze finalizzate al sesso sicuro e alla libertà di scelta. Poi ci sono cose completamente diverse che però vengono confuse con l'educazione sessuale quali educazione all'affettività, alla parità fra i generi e roba varia, che col sesso non hanno nulla a che vedere.

    @Antinea: Grazie infinite per avermi chiarito le idee.
    In pratica quindi le motivazioni dei bigotti (o meglio, di buona parte di essi) si basano sulla disinformazione del lettore e non alcun fondamento né scientifico né niente, giusto?
     
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    CITAZIONE (Ipercubo @ 18/11/2014, 19:09) 
    @Antinea: Grazie infinite per avermi chiarito le idee.
    In pratica quindi le motivazioni dei bigotti (o meglio, di buona parte di essi) si basano sulla disinformazione del lettore e non alcun fondamento né scientifico né niente, giusto?

    Disinformazione unito a pregiudizi di matrice religiosa, poi ognuno ha le motivazioni del caso (che gira e rigira tornano qua).
     
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  12. Darren99
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    Io credo che non esista un età e quindi giudicare non ha senso. Ovvio bisogna dire che, giudizio o meno, 11 anni sono pochi.
    Questo non è un giudizio è un dato di fatto. Se uno a 15-16 anni è maturo e pronto per fare l'amore che male c'è? Questo è il mio modestissimo parere...
     
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    CITAZIONE (Darren99 @ 21/11/2014, 18:57) 
    Io credo che non esista un età e quindi giudicare non ha senso. Ovvio bisogna dire che, giudizio o meno, 11 anni sono pochi.
    Questo non è un giudizio è un dato di fatto. Se uno a 15-16 anni è maturo e pronto per fare l'amore che male c'è? Questo è il mio modestissimo parere...

    Che intendi per "sono pochi"?
    Da un punto di vista puramente fisiologico, senza tirare in gioco né la morale né niente, il corpo è "pronto" per fare sesso una volta raggiunta la pubertà, la cui età varia da individuo a individuo.
    Dal punto di vista della sicurezza posso anche darti ragione, in quanto raramente i giovanissimi sono informati in materia, il ché porta al rischio di incappare, oltre alle malattie sessualmente trasmissibili (MST) e alla gravidanza, in spiacevoli situazioni di natura medica. Ma di nuovo, questo varia da individuo a individuo, e soprattutto varia in base all'ambiente in cui tale individuo è cresciuto.
    Dal punto di vista della morale, ancora, ci può benissimo essere chi non condivide, e fin qui va bene, perché ognuno è libero di credere in ciò che vuole. Il problema sorge quando in base alle proprie credenze, religiose e non, si vuole impedire a qualcun altro di fare qualcosa che si ritiene sbagliato o immorale, ma che nonostante ciò non lede la libertà né i diritti di nessuno.
    In una cultura diversa non sarebbero pochi sotto nessun punto di vista.
    E la nostra cultura è sbagliata, puntoebbasta (e non solo sotto l'aspetto della sessualità, ovviamente).
     
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  14. Darren99
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    dico presto per mentalità ovviamente... Non sono un moralista, anch'io ho perso la verginità presto, ciò nonostante non cosi tanto presto...
     
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    Gentili utenti, volevo dirvi che ho molto scritto sull'argomento "spauracchio ideologia gender"

    La sintesi è in questo articolo, e in altri del blog
    contattatemi pure per qualsiasi dubbio

    https://progettogenderqueer.wordpress.com/...hiamano-gender/
     
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42 replies since 13/5/2014, 19:22   1512 views
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