Rispetto della patria (:

I fatti storici che ispirarono l'autore risalgono al giugno del 1918 quando l'Austria-Ungheria decise di sferrare un grande attacco sul fronte del Piave per piegare definitivamente l'esercito italiano, già reduce dalla sconfitta di Caporetto. La Landwehr (l'esercito imperiale austriaco) si avvicinò pertanto alle località venete delle Grave di Papadopoli e del Monte Montello, ma fu costretta ad arrestarsi a causa della piena del fiume. Ebbe così inizio la resistenza delle Forze armate del Regno d'Italia che costrinsero gli Austro-ungarici a ripiegare.
Tra il 2 e il 6 luglio del 1918, la 3a Armata del Regio Esercito Italiano occupò le zone tra il Piave vecchio ed il Piave nuovo. Durante lo svolgersi della battaglia, denominata battaglia del Solstizio, perirono 84.600 militari italiani e 149.000 militari austro-ungarici.
In occasione dell'offensiva finale italiana (Battaglia di Vittorio Veneto), avvenuta nell'ottobre del 1918, il fronte del Piave fu nuovamente teatro di scontri tra l'Austria-Ungheria e l'Italia. Ormai l'imperial-regio esercito si era già disgregato e gli Italiani poterono tranquillamente sfondare le linee nemiche.
[fonte del testo scritto: Wikipedia]

Nel 1798 l'ammiraglio Nelson, che combattè contro Napoleone in egitto, riuscirà a riportare nei territori della Sicilia e vicinanze i Borboni. I Borboni come ringraziamento offrirono a Nelson, quindi agli inglesi, territori in Sicilia. Tali terrotori furono utilizzati per la coltura dei vigneti, facendo nascere per la prima volta in Italia il commercio dei vini, e in particolare, del Marsala. In seguito di qualche decina d'anni, quando i Borboni imposero una tassa sul Marsala, e per il fatto che di per sè rappresentava una monarchia cattolica, l'Ingilterra decise di risolvere il problema distruggendo quel regno e non c'era modo migliore di quello di finanziare Garibaldi e la sua spedizione. Tale spedizione non fu spontanea, ma fu ben organizzata e segretamente manovrata dalle potenze straniere, in primis Inghilterra per i motivi citati prima. Tutti erano a conoscenza della spedizione, tranne il regno delle due Sicilie, a cui "stranamente" non arrivarono mai queste notizie. Molti documenti riportano le verità sporche dietro la spediozione, in primis fra questi il rapporto della fortezza inglese di Marsala. Quando arrivarono le navi, che facevano fatica a stare in piedi, la fortezza e i suoi soldati rimasero immobili, senza neanche un colpo di cannone, e come se ciò non fosse abbastanza, le navi s'incagliaroni vicino alla costa e la spedizione dovette percorrere un tratto di mare a piedi con le armi sopra le teste. Quando arrivarono tutti sulle spiagge, la fortezza sparò i primi colpi di cannone. Altre documentazioni del genere le ritroviamo nelle battaglie contro l'esercito brobonico. Come poteva una spedizione di mille persone con i fucili che esplodevano in mano dopo un colpo sconfiggere un esercito di 20.000 persone con i cannoni in cima ad una collina, e a totalizzare solo una perdita di 27 persone? I generali erano corrotti e non dichiaravano mai attacco aperto, solo la difesa e la ritirata. Senza contare il supporto di forze locali e di quelle inglesi. Le città si consegnavano liberamente ai Garubaldini, nonostante alla fine la spedizione dei Mille fu sono un "atto di pirateria internazionale". Tutto questo perchè dietro alla nascita dell'Italia vi erano troppi interessi, ma degli stati stranieri.
Questa è Storia.