Yu-Gi-Oh Planet's

Votes taken by Kelev

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    CITAZIONE ("Fawkes" @ 20/8/2015, 17:30) 
    è *solo* un Dante asceso alla santità che ha ottenuto poteri sacri (dal pugnale allo scettro), vestiti sacri e il tipo fata.

    Dante non ascende alla santità, e mantiene la condizione umana anche durante tutto il Paradiso, tanto da non riuscire a scorgere chiaramente i contorni dei beati. Ci hanno solo ricamato un po' su : P in più, il tipo non c'entra molto (Dante era un letterato e filosofo, però alla sua versione xyz gli hanno dato il tipo Guerriero che non c'entra molto visto che ha combattuto massimo due volte in tutta la sua vita).

    Avevo tuttavia pensato anche io a un suo possibile utilizzo data la carta usabile per evocarlo, ma mi sembra molto macchinosa e pesante da giocare in generale (oltre al fatto che bruci uno o più slot di extra).
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    CITAZIONE (G@briDrake @ 19/8/2015, 01:17) 
    Bisonga renderli meno tabù, ma sempre senza entrare nella perversione. Bisogna trovare un equilibrio (Siddartha Ghotama style, o come si scrive, non sono un teologo)

    Si scrive Gautama.

    Mi chiedevo un attimo cosa intendessi per perversione, e ho letto la tua risposta:

    CITAZIONE (G@briDrake @ 19/8/2015, 10:48) 
    Considero perversione non avere un limite. Mi spiego meglio. Es.:chiuso mentalmente si scandalizza, quello aperto no, il pervertito non ha un confine. Chi non ha un confine può andare oltre... vedesi femminicidio et simila

    (on a side note, che metto all'inizio: il femminicidio risponde a nozioni psicologiche di fondo completamente esecrabili. E se per oltre intendi roba come eccitarsi per mutilazioni, pedofilia e simili...quello non è un problema di non avere confini, ma sono disturbi mentali veri e propri.)

    Ecco, per me non è esattamente una definizione che lasci soddisfatti. Nel senso, se la prendo così, posso obiettarti che ciascuno ha un suo limite...quindi alcune pratiche a me potrebbero piacere, mentre a te far disgusto. Quindi, se per ipotesi fossi un feticista dei piedi (uso questa, perché è comunemente quella che causa più ribrezzo nella gente), e a te la cosa facesse schifo per xyz motivi io sarei un pervertito? E se quindi io lo fossi per questo motivo, cosa succederebbe? Dovrei smettere di farlo con il mio/i miei partner consenziente/i? Farmi curare?

    Insomma: la sessualità è terribilmente ampia, le persone possono eccitarsi per le cose più disparate. Ma le perversioni non fanno male in sé, quando si segue la regola del ssc. Ognuno fa sesso come vuole...e tu hai 13 anni. Nella tua vita sono certo che prima o poi troverai un partner dai gusti particolari almeno per una volta, o li svilupperai tu o qualcuno dei tuoi amici/che...l'eventualità è troppo grande in questo. Non essere troppo chiuso sulla cosa, e goditi questa sfera senza problemi quando ti sentirai più pronto.
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    Non vedo nell'artwork le virtù cardinali e quelle teologali *problemi da dantista*
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    Eccomi qui dopo giorni a rispondere alle vostre suggestioni. Me le sono lette un po' e vorrei provare a rispondervi puntualmente, e spero oltre a questo di rispondervi in maniera esauriente~


    CITAZIONE (unicodio @ 11/8/2015, 16:25)
    L' arte urbana rappresenta una delle infinite forme di espressione visiva del genere umano, tra le più violente forse. Chi crea un' opera in uno spazio pubblico costringe un gran numero di individui ad osservare, impone il suo pensiero, quando presente.
    Chi osserva non è uno spettatore volontario, consapevole, interessato. Un graffito ad esempio può suscitare stupore, rabbia, amarezza, disgusto, ammirazione...lo scopri e forzatamente ti stimola un sentimento, ti coglie impreparato.

    Secondo me, è proprio questo il migliore e più grande merito della cosa. Leggevo oggi sul Venerdì che, quando i visitatori vanno a vedere un quadro di Gauguin recentemente comprato dal Qatar per 250 milioni di euro, non vanno a chiedere dove posso trovare Nafea faa ipoipo/il quadro di Gauguin Quando ti sposi?, bensì chiedono dov'è il quadro più costoso del mondo?. Non si limitano a vederlo, esplorarlo con le proprie pupille (né ad esplorare il resto della sala, dove stanno esposti Picasso e Van Gogh), ma si limitano a farvici un autoscatto. Insomma, non vanno oltre la semplice curiosità / status del quadro.

    Il graffito invece può scuoterti. Il graffito invece ti sbatte in faccia un determinato pensiero, una determinata domanda. Ti costringe a svegliarti dal torpore e a tentare di dare una risposta alle domande che pone. Non esposto in un museo, è ancor più fruibile dell'opera d'arte intesa nel senso classico. Nell'impreparazione che segue, tu sei portato a pensare e, come vuole Lipovetsky, ti costringe ad assumere una posizione, a non essere inerme di fronte alla cosa. E ultimo, ma non per importanza, ti fa scoprire angoli di città che difficilmente sarebbero stati oggetto di qualsivoglia attenzione.

    CITAZIONE (unicodio @ 11/8/2015, 16:25)
    L' autoproclamata "ARTE di strada" è sempre arte ? Il discorso si fa complesso, un campo minato, dobbiamo stabilire il significato di "arte", penso che in questo contesto non sia fondamentale ne utile ne possibile, soprattutto rispetto ai risvolti del topic.
    La risposta più logica (e ovvia) al quesito è: non è sempre arte. Altra aggiunta logica e statisticamente probabile è: spesso non lo è.

    In realtà, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi in merito. Il topic non ha come argomento la sola notizia, quindi sarebbe interessante discutere anche in forma molto breve della cosa. Cosa rende una cosa un'opera d'arte? Perché alcune possono avere questo statuto e altre no pur essendo simili in tutto? Quali sono i suoi caratteri?

    Ovviamente non mi va una risposta estremamente impegnativa. Mi va bene anche una molto terra terra, magari poi si può arricchire la cosa tutti insieme.

    CITAZIONE (unicodio @ 11/8/2015, 16:25)
    Veniamo al caso preso in esame: un ragazzo è stato investito da un treno mentre vandalizzava un vagone, la gente sui social network esprime odio con violenza verbale estrema ed alcuni gioiscono per la sua triste fine.

    Non frequento social network, credo che queste "invenzioni" abbiano fatto più male che bene al genere umano, li considero un' estensione potenziata del bar di paese, un luogo dove chiunque si sente non solo in diritto ma addirittura in dovere di esprimere la propria opinione su questioni che spaziano dalla scienza alla cronaca nera, dall' arte al gol negato durante l'ultimo derby. Sono luoghi di affermazione personale in cui sfogare all' occorrenza le proprie frustrazioni, in ambiente protetto sia chiaro.

    Cosa spinge le persone a gioire virtualmente per la morte di un ragazzo che vandalizzava un treno e che è stato investito dall' oggetto delle sue attenzioni ? Semplificando, mi verrebbe da dire: frustrazione.
    Cosa può generare tanta frustrazione ed altrettanto odio virtuale ? Tra le possibili cause ci metto l' "impunità" ed il senso di impotenza che ne deriva: una persona non rispetta la legge > la legge non viene applicata da chi di dovere > nelle persone che subiscono un torto cresce la rabbia, l' impotenza e quindi la frustrazione > iniziano ad odiare la persona che non rispetta la legge e gli augurano pene ben peggiori di quelle che normalmente andrebbero applicate.

    ps. sono stato meno breve del previsto.

    Su questo condivido in toto. Ma pensare che, nel mondo, tutti rispettino la legge e l'osservino in maniera scrupolosa, è utopia. Altrettanto utopica, mi sembra, sia la diffusione di un briciolo di umanità in più.

    CITAZIONE (lolman94 @ 12/8/2015, 17:36)
    oppure le scritte... (e non intendo le tag,che per quanto ormai non abbiano più il significato criminoso di un tempo non sono comunque arte ma solo dei marchietti alla stregua delle pisciate sugli alberi che fanno i cani) ci possono stare, possono essere bellissime, ma almeno se vuoi fottere il sistema falle sulla parete di un deposito-magazzino o una casa abbandonata... non sulle pareti in marmo o cemento texturizzato dei palazzi storici per dio che se poi vai a levarli lasci comunque l'alone.

    Non tutte le cose mantengono lo stesso significato per sempre. Probabilmente si potrà vedere una rinascita delle tag, magari come agli inizi in cui erano più firme delle opere, o vere opere a sé stanti. Solo il tempo ce lo dirà.

    Sul palazzo storico non è vero e proprio graffitismo. Io lo vedo, senza troppi giri, come vandalismo (un writer serio, o con un briciolo di cervello, non va a colpire i centri storici. Per fortuna sono abbastanza rare le notizie di scritte su monumenti et similia).


    CITAZIONE (Katariken @ 12/8/2015, 18:18)
    Ma solo a me fanno cagare tutti i tipi di graffiti? Tutti, anche quelli più artistici.
    Non capisco il senso di rovinare degli edifici, anche abbandonati.
    Non capisco il come un murales dovrebbe riuscire a migliorare l'aspetto di un quartiere.
    Io non voglio criticare la figura del writer, non sono nessuno per farlo, però se devo essere onesto a me quest' "arte" non riesce minimanente a piacere.
    Gli agenti atmosferici rovinano i muri e di conseguenza rovinano i disegni, lo stile è spesso il medesimo: caricaturato e pieno di curve.
    Ci sono palazzine di un certo colore, fatte in un certo modo, e poi questi murales, graffiti o quel cazzo che sono, rovinano completamente l'atmosfera.

    Sul gusto: è comunque una tua opinione, un tuo giudizio estetico difficilmente contestabile, quindi non me la sento di toccarlo.

    Sul senso...va preso molto alla lontana. In origine, data la natura della sua subcultura, era più un modo per infrangere le regole e tentare di affermare se stessi (un po' a urlare in giro per strada io esisto, sono tra voi, respiro, vi guardo, voi potete guardarmi). Per il resto, mi riallaccio a quello che ho detto all'inizio rispondendo a unico, dato che la mia prima risposta e questa possono essere unite per la vicinanza.

    CITAZIONE (Katariken @ 12/8/2015, 18:18)
    Mi riallaccio a una frase di unicodio:
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    Chi osserva non è uno spettatore volontario, consapevole, interessato. Un graffito ad esempio può suscitare stupore, rabbia, amarezza, disgusto, ammirazione...lo scopri e forzatamente ti stimola un sentimento, ti coglie impreparato.

    Perchè dovrei essere obbligato a osservare lo stesso "quadro" ogni giorno?
    É vero che non si deve generalizzare, gli artisti veri che fanno graffiti veramente belli esistono. Per una volta però voglio generalizzare, perchè non puoi giustificare un'intera espressione "artistica" solo basandoti su un ago trovato nel pagliaio.

    Il ricambio è un ricambio più lento. Senza un'adeguata manutenzione, il muro e il disegno sopra stante possono incappare in una disgregazione (o per mano dell'uomo; per esempio, qualche settimana fa hanno grattato via dei graffiti bellissimi, che erano dei volti femminili molto futuristici, che sono comparsi in una strada per la quale passo spesso circa 15 anni fa). In un museo fanno più mostre, ogni tot mesi le installazioni possono cambiare, tu puoi andare a vedere lo stesso luogo con un contenuto diverso. Se non sei appassionato, o se non ti interessa il fenomeno in sé, l'abitudine di vedere la stessa cosa sullo stesso muro e il suo torpore inevitabilmente ti toccheranno.

    CITAZIONE (Katariken @ 12/8/2015, 18:18)
    Per il discorso "gioire sulla morte di una persona sui social media"...non credo che ci siano molti commenti da fare.
    C'è un mix di odio, ipocrisia, incoerenza, intolleranza, ignoranza e impazienza che permea l'aria dell'italia. Lo sai tu, lo so io, lo sappiamo tutti.
    Onestamente non mi stupisco nemmeno più di queste cose, è grave?

    No. Il mio professore di Morale diceva sempre che le persone si stancano a sentire ogni giorno gli effetti negativi del disastro ambientale, e che le coscienze si assopiscono sentendo sempre questo. Invece, basterebbe passare ad elencare con forza i punti a favore di un comportamento ecosostenibile per iniziare a mutare un po' la cosa.

    L'esempio in sé non è pertinente (a meno che ora non metta in mezzo la land art), però credo che il meccanismo sia lo stesso.
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    Thy Antichrist - Where is your God?
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    CITAZIONE (Lollo™ @ 30/7/2015, 11:05) 
    (vedi vicenda maro in India dove ci prendono per il culo da 3 anni pure loro che sono un paese del terzo mondo)

    Non vedo perché dovrebbe essere sinonimo di presa per i fondelli: la questione è incerta ed è strumentalizzata da ambo le parti (italiana e indiana). Indi per cui, non vedo perché mettere in mezzo il fatto, come moltissimi sono soliti fare sotto le notizie più disparate (e i marò? riportateli a casa, sono eroi!) quando la cosa riguarda questo argomento in alcuna parte.


    CITAZIONE
    L'Italia non è un hotel, o se li prendono tutti o nessuno

    Once again,

    • Se li prendono tutti -> tutto perfetto, collaborazione, fratellanza, Europa

    • O nessuno -> implica che si lascino persone a morire in mare, in condizioni da film di sopravvivenza senza la certezza che arrivino al giorno dopo e che tu, come quelli che non li vogliono, possano disporre della vita altrui senza troppe remore. Quindi a prescindere bisogna evitare che chiunque si avvicini, se poi partono in 300-400 e muoiono peggio per loro, in fondo se la sono cercata, ed è meglio aiutarli a casa loro che cercare di aiutare un'altra persona a dispetto di tutto, nevvero?



    Di qui le domande:

    1. Prevale la categoria del profugo/immigrato sul barcone o quella di persona?

    2. In caso prevalga quella di persona, perché non dovrei prima salvargli la vita, e poi rendermi conto se è effettivamente un profugo o uno che fugge la miseria? (cosa tra l'altro difficilissima: molti non hanno documenti o li perdono nel viaggio)

    3. Se invece prevale la prima, ancora una volta con che cuore e con che diritto dovrei lasciarlo morire di fame, sete e/o altro in mare, se mi accorgo della sua presenza? Sulla base di che diritto potrei compiere una simile cosa?
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    Salvini è l'immagine di un paese fondamentalmente conservatore e ignorante e che crede ancora che il fascismo non sia una piaga dalla quale liberarsi è dovere civico e morale (vedi suoi ultimi post sul sindaco di Rimini). Un po' ce lo meritiamo: siamo al vertice per analfabetismo funzionale e scarsi investimenti sulla cultura e lui non fa altro che riflettere quello che sventuratamente un buon 70% (se non di più!) della popolazione pensa.

    Quello che Salvini ha in mano alla fine è fuffa che ha presa solo su chi non ha una visione delle cose che vada oltre il suo stomaco. Quello che dice non ha effetto su una persona che ha un briciolo di buon senso, ogni cosa è ritorta a proprio vantaggio a prescindere, i suoi elettori sono ignoranti o fascisti (qui un piccolo assaggio), le sue priorità sono sempre per puro caso altre mai specificate, i suoi modi sono al limite e le sue dichiarazioni sufficienti per rimuovergli diritti di voto e parola.

    Il problema fondamentale non è lui però: sono tutte quelle persone a cui con la sua ignoranza dà voce. Sono tutte quelle persone che sono purtroppo disperate perché non hanno più lavoro, o di che vivere dignitosamente. E sono le stesse persone verso le quali la sfortuna si è particolarmente accanita e per le quali ogni cosa è potenzialmente un nemico e non una persona che merita dignità e rispetto esattamente come loro e che non hanno altro metro se non lo stomaco. È triste questa mancanza di empatia. Ancor più triste lo sfoggio di ignoranza.
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    A COSA SERVE TUTTO QUESTO, SE PRIMA O POI QUANTO STIAMO COSTRUENDO NON DOVESSE AVERE SUCCESSO, O PER QUALCHE RAGIONE NON POTREMO PORTARLO A COMPIMENTO? E NON CI SONO GARANZIE CHE QUANTO ABBIAMO COSTRUITO SIA POI CONTINUATO DA QUALCHE SUCCESSORE?

    Sei contingente, in un universo dove nulla è eterno se non il cambiamento e il mutamento continuo, non hai chiesto né scelto di nascere, nulla avrà mai un cavolo di senso se ti rapporti sempre alla morte come fine totale; questo ti dovrebbe essere sufficiente per risponderti, capire la cosa e non cedere ad un nichilismo facile di serie z. o/
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    Avendo una discreta passione per le carte da gioco, postare è obbligo.

    www.youtube.com/watch?v=w_M_aRtX-bA
527 replies since 24/10/2009
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