Conoscere una persona:quando si può dire questo?

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    Capita, in talune circostanze, di incontrare delle persone, si inizia dall'asilo, dacchè io ne abbia memoria, poi, se il caso/destino/quellochevoletevoi lo vuole, che si resti insieme elementari, medie, superiori, università/lavoro.
    Potrebbe capitare che due persone si incontrino per caso, inizino a frequentarsi, fino alla convivenza/matrimonio.
    La conoscenza potrebbe anche essere in un rapporto virtuale, esempio le persone che qui compongono questo forum, social network, servizi di chat...

    Ma quando si può dire di conoscere DAVVERO bene qualcuno?
    Esempio personale, quando reportavo i tornei alla ex lega, qualcuno mi ha confessato che pensava di me che fossi un pagliaccio fuggito da qualche circo che voleva attirare l'attenzione, qui la colpa è mia che non mi so spiegare e penso sempre che gli altri conoscano le cose che io conosco, lo dò per scontato e qui sbaglio, sto cercando di ponderare meglio le parole per cercare di farmi capire anche da chi non mi conosce di persona, spero di riuscire nell'intento (dovrei convincermi che sto scrivendo un libro e che chi legge le mie righe deve capire quello che voglio dire).

    Una persona, per quanto si fidi di noi, ci dirà tutto di lui/lei, oppure terrà nell'armadio qualche "scheletro" nascosto sotto delle "coperte"?
    Nel senso, ci dirà qualcosa, ma qualcos'altro se la porterà nella tomba?

    Personalmente credo che, per quanto possiamo fidarci di qualcuno/a, che non dobbiamo dirgli/le tutto subito, ma nel tempo, e solo se noi lo vogliamo, e "l'altra parte" non deve insistere e fare indagini private su di noi, altrimenti IO PENSO che tale azione comporterà una reazione tipo quella del Vaso di Pandora, o, se preferite, quando hanno aperto l'Arca dell'Alleanza in Indiana Jones, e potrebbero esserci problemi, da quella azione; certo, anche la sincerità conta molto nella conoscenza di qualcuno, ma in che misura attuarla? Esempio, tutti sanno che io gioco a Yugioh e non mi vergogno a parlarne, un mio amico invece non lo ha detto alla ragazza con cui stava iniziando ad uscire, anzi, le diceva che Yugioh lo trovava infantile, il caso/destino/quellochevoletevoi volle che la ragazza fosse appassionata di manga, entrasse alla ex lega, che è anche una fumetteria, e scoprisse il ragazzo giocare al torneo, immaginate voi la figura che fece quel ragazzo...

    In conclusione, sperando di essermi spiegato, quando possiamo dire di conoscere davvero una persona?
    Io penso che non possiamo dire di conoscere qualcuno/a nemmeno dopo una vita che stiamo al suo fianco, qualcosa ci sfuggirà sempre, speriamo, nel caso, che siano cose da poco conto, e non cose più serie...
     
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    - The Turbo Master -

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    Alla fine la risposta è più semplice di quel che si possa pensare: non si conosce mai del tutto una persona. E pensateci, quando pensate di sapere ogni cosa di lei, all'improvviso spuntano nuovi dettagli o situazioni che mai vi sareste aspettati.
    Tutto sommato questa cosa la reputo straordinaria, anche se a volte può rivelarsi un'arma a doppio taglio :sisi:
     
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  3. mentesorda
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    io sò di non sapere, così diceva socrate, e per lui questa era una verità assoluta,cosa piuttosto rara in quanto egli sosteneva che tutto è opinabile,puoi dire che una sedia è una sedia? ma se la usi per appenderci dei chiodi resta una sedia?se la rompi addosso a qualcuno è una sedia?o se usi una scalinata per sederti essa diventa una sedia? in breve egli sosteneva che noi non sappiamo un cazzo,quindi "volendo" ricollegarsi al filosofo greco, le persone sono proprio l'ultima cosa che potremmo mai pensare di conoscere.
     
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  4. Katariken
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    CITAZIONE (mentesorda @ 30/12/2016, 11:31) 
    io sò di non sapere, così diceva socrate, e per lui questa era una verità assoluta,cosa piuttosto rara in quanto egli sosteneva che tutto è opinabile,puoi dire che una sedia è una sedia? ma se la usi per appenderci dei chiodi resta una sedia?se la rompi addosso a qualcuno è una sedia?o se usi una scalinata per sederti essa diventa una sedia? in breve egli sosteneva che noi non sappiamo un cazzo,quindi "volendo" ricollegarsi al filosofo greco, le persone sono proprio l'ultima cosa che potremmo mai pensare di conoscere.

    Ognuno di noi reagisce per esperienze personali pregresse. In linea di massima ti aspetti che dopo aver frequentato una persona, questa reagisca più o meno sempre allo stesso modo.
    Tuttavia le nuove esperienze cambiano profondamente una persona e quindi da un secondo all'altro non puoi più dire di conoscerla.

    Quindi no, non si può conoscere una persona nella sua interezza.
    Non siamo tutti super-estroversi e anche volendo esserlo cambiamo qualcosa di noi ogni secondo che passa.
     
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3 replies since 4/11/2016, 00:09   281 views
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