Sareste pronti ad affrontare la morte dei vostri nonni?

...riflessione alle 3 di notte

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +5   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    ~ Reborn ~

    Group
    Member
    Posts
    1,216
    Reputation
    -38
    Location
    Italia

    Status
    Offline
    A Ottobre ho 16 anni.
    6 anni fa persi mio nonno, mio nonno paterno e ora che lo sto ricordando mi viene da piangere e probabilmente mi scenderá qualche lacrima
    Avevo 10 anni, tutto andava bene, sinceramente era un periodo davvero felice ora che ci penso il mio carattere é cambiato dopo la sua morte, sono pieno di astio nei confronti del mondo, ancora probabilmente non ho superato il fatto che sia morto, non mi riesce ancora andare al cimitero o a casa sua (dove abita ora da sola la sua al tempo "fidanzata") senza sentirmi morire letteralmente dentro e scoppiare in lacrime.
    Effettivamente anche quando, due anni fa, andai dallo psicologo per vari problemi e lui dopo il colloquio chiese a mia madre se avevo avuto dei traumi infantili perché, evidentemente, era evidente da come parlai quel giorno, che la mia infanzia mi avesse segnato in qualche modo.
    Le venne chiesto proprio se mi era morto qualcuno e la risposta fu "Sì, soo nonno"
    Ciò che più rimpiango é che quando lui mi chiamava, io non rispondevo o gli dicevo "nonno ho da fare" e vorrei tornare indietro e invece parlarci tutte le volte e godermelo di più.
    Ma ero piccolo, ero giustificato in qualche modo, come potevo pensare che un giorno qualunque, dopo essermi alzato dal letto, mio padre potesse ricevere una chiamata che mi avrebbe poi segnato nel profondo?
    Non potevo pensare che una persona potesse sparire così, dal nulla.

    Dopo la sua morte, da più grande, ho scoperto varie cose sul suo conto e ho profonda stima, affetto e orgoglio nell'averlo avuto come nonno (campione boxeur per 2 volte nazionale, uno dei migliori a livello mondiale)
    Tuttavia pur aver accettato il fatto che sia morto, non riesco, evidentemente, a superarlo, ovvero non pensarci più.

    Oltre a lui ho altri due nonni materni (nonno e nonna sposati con 4 figli) e i miei zii hanno un sacco di figli quindi hanno tanti nipoti e io tanti cugini.
    La nostra famiglia si basa su di loro, loro danno consigli, loro gestiscono tutto, loro accogliono mio zio e suoi 5 figli nella loro casa in modo che si godano l'estate per poi tornare in francia (mio zio abita lì)
    E anche io l'estate sto con i miei nonni e ogni volta ricevo dei consigli, delle consolazioni, delle perle di saggezza sulla vita.
    Da loro ho imparato ad amare la filosofia e la poesia, infatti sono grandi lettori, leggono sempre qualsiasi libro, hanno dizionari, enciclopedie su qualsiasi cosa e sono pozzi di sapienza, di conoscenza e di saggezza
    Intelligentissimi, 82 anni ma comunque VIVI al 100% camminando normalmente senza bastone ecc
    D'inverno li vedo più raramente, ma che gioia vederli, abbracci fortissimi e affettuosi e pranzi, merende e uscite fuori fantastiche
    Uscire da solo con mia nonna e ascoltare le sue esperienze ai tempi della guerra, stare con mio nonno sul divano e discutere di filosofia.
    Parlare mentre si mangia di immigrazione, razzismo e altri temi delicati
    Solo con loro posso affrontare certi argomenti (nulla da togliere ai miei genitori, ma i miei nonni son più profondi, empatici, filosofici e riflessivi mentre spesso ad esempio mio padre si lascia andare agli stereotipi vari) solo con loro posso imparare qualcosa

    E ora, quando li perderó? Sono pronto?
    Ci penso da tempo e mon sarei pronto, solo a pensarci mi crolla il mondo addosso come se mi morisse allo stesso tempo un genitore ma anche un amico e un professore a cui sono particolarmente affezionato
    Sarebbe un dolore veramente enorme e perderei veramente tantissimo della mia vita

    Voi sareste pronti? Mi rivolgo a chi ha nonni vivi

    Edited by GepiusTheReturn - 29/8/2016, 03:41
     
    Top
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Nick Cage all'apice della sua carriera nel ruolo di un tenente corrotto dell'fbi con il vizio del crack e delle puttane

    Group
    Member
    Posts
    548
    Reputation
    +210
    Location
    un paese mistico e confucio come quel film di Steven Seagal dove fa il monaco

    Status
    Offline
    Nessuno è mai veramente pronto. Essere pronti, ovvero pienamente consapevoli che la morte arriva per tutti e senza preavviso può solo cambiare il tuo approcccio verso di loro, ma è una lezione che sembra tu abbia già imparato, godendoti ogni momento con le persone che ancora ti rimangono.
    E' tutto quello che ci è dato fare, accettare la morte e comportarci di conseguenza.

    Certe gente vive come se non dovesse morire mai, come se la morte fosse qualcosa di lontano e rimandabile. Invece ogni momento può essere l'ultimo, quindi bisogna viverlo appieno, senza pensare al futuro, ma solo al presente.
     
    Top
    .
  3. Fowl02
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Io ho 14 anni fatti a giugno e 3 nonni: le due nonne e mio nonno materno. Non ho mai conosciuto mio nonno paterno, morto un anno prima che io nascessi, quindi di lui conosco solo quello che i miei mi hanno raccontato: mi hanno detto che era una persona splendida, onesta e un gran lavoratore, che ha dedicato la sua vita al benessere della sua famiglia. Con i miei nonni ancora in vita ho un legame profondissimo: quando ero più piccolo, infatti, mio padre e mia madre erano molto spesso via per lavoro, quindi ho passato lunghi periodi della mia infanzia a casa loro, di cui ho ricordi stupendi. La vera domanda di questo topic è: sarei pronto ad affrontare la loro morte? Se li perdessi sarebbe come se perdessi il mio cuore, la mia infanzia o una parte importantissima della mia vita: per un dolore così grande non ci sono consolazioni o attenuanti, dopo un po' ti ci abitui ma non ti lascerà mai del tutto. E di certo il dolore non è attenuato dai coglioni insensibili che ti dicono: "Tanto prima o poi doveva succedere...". Ma proprio non capiscono che non me ne frega un cazzo che la morte, prima o poi, arriva per tutti e bisogna accettarla perché con quella morte è come se fosse morta anche una parte di me, lasciandomi una cicatrice che non se ne andrà mai? A cosa serve vedere il lato positivo in una situazione come questa, a cui forse ti abituerai dopo alcuni anni? Per superare il dolore, secondo me, a volte bisogna viverlo, non continuare a rimandarlo con giustificazioni a cui, in fondo, non credi neanche tu.
     
    Top
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Planet-Supporter
    Posts
    41,229
    Reputation
    +1,311
    Location
    Umbria

    Status
    Offline
    Cazzo, non bisognerebbe pensare nemmeno a quel momento, pensate ad altro. Io stesso non so cosa mi succederà quando verrà a mancare mio nonno, che fortunatamente ha ancora "solo" 73 anni ed è in salute ma tutto può succedere. È la persona a cui voglio più bene in assoluto, un bene neanche paragonabile a quello che nutro verso i miei genitori e mia sorella. Lasciamo perdere che è meglio. Sono momenti della vita che ognuno prima o poi è costretto ad affrontare, il tempo è la cosa più spietata che esista.
     
    Top
    .
3 replies since 29/8/2016, 02:24   378 views
  Share  
.