Perdita di/della fede nelle nuove generazioni:come mai?

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    Ricordo, negli anni '70/80, quando "Alfredino" Rampi cadde nel pozzo, le persone che pregavano perchè si salvasse.
    Un tempo si pregava maggiormente e si bestemmiava meno, anzi, il bestemmiare era considerato da maleducati, a dir poco!
    Oggi, il contrario.
    Com'è che si sta perdendo la fede?
    Si va meno alle messe, anche a Natale/Pasqua, le preghiere sono praticamente dimenticate, è maggiore l'ateismo, e la bestemmia è spesso usata come un intercalare nelle frasi, e la si dice anche per scherzo?
    Personalmente questa è una cosa che mi dà fastidio


    Mi sembra di essere nel videogioco di Wild Arms, dove si dice che "gli umani hanno perso la fede nei guardiani", qui è praticamente uguale! Sta accadendo la stessa cosa!
    Poi, so che la Chiesa ha fatto parecchi errori, nella sua storia, l'errare è nella natura umana, ma oggi siamo ad un estremo!
    Ieri troppo rispetto per le cose sacre, oggi il contrario!
    L'equilibrio, dove è finito?
     
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  2. Sebyk
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    Perchè ne parli come se fosse una cosa negativa? E' un bene ed è auspicabile una continua perdita di "fede" di generazione in generazione. E' finito il tempo delle fiabe.
     
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  3. ~ Denko Sekka FTW ~
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    Penso di essermi innamorato di Sebyk (spiritualmente si intende...o forse no.. :asd: )

    Apparte gli scherzi, stra quoto, ora è tutto diverso ed è un bene
     
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    Perché? La risposta è ovvia.. L'ignoranza nei paesi sviluppati è in continuo decremento rispetto a 20-30 anni fa, adesso chiunque arriva/arriverà almeno al diploma.. Con un po' di cultura si arriva a capire quali cose hanno senso o meno. Sfortunatamente i vecchi sono tanti e quindi regna la stupidità nel paese, soprattutto quando si tratta appunto di religione e quando si va a votare.
     
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    Secondo me e sbagliato perdere la fede. Quelle che mi da fastidio e che ora tutti bestemmiano non per una ragione (che poi quelli che risponderanno -e io ho una ragione!- voglio sfotterli perche a sto punto tirate na parolaccia ma una bestemmia proprio no), ma per sentirsi fighi agli acchi degli altri imbecilli che lo fanno.

    Spero di non essere stato offensivo e spero che nessuno la prenda come un offesa, ma e sia uno sfogo e sia quello che penso
     
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  6. Sebyk
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    CITAZIONE (Capitan Findusss @ 2/12/2015, 21:33) 
    Secondo me e sbagliato perdere la fede. Quelle che mi da fastidio e che ora tutti bestemmiano non per una ragione (che poi quelli che risponderanno -e io ho una ragione!- voglio sfotterli perche a sto punto tirate na parolaccia ma una bestemmia proprio no), ma per sentirsi fighi agli acchi degli altri imbecilli che lo fanno.

    Spero di non essere stato offensivo e spero che nessuno la prenda come un offesa, ma e sia uno sfogo e sia quello che penso

    Non essere tragico,di solito bestemmio quando devo rompere il ghiaccio, così capisco subito da chi tenermi a distanza,una specie di "detector di incompatibilità sociale", e a quelli che mi rimproverano rispondo con qualcosa del tipo "Ti credi così importante da pensare che dio abbia bisogno delle tue difese?" oppure un sempreverde "Non ti intromettere, questa è una cosa tra me è lui *indica in alto*".

    Già, bestemmiare può essere molto divertente.
     
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    esatto perchè ne parli come se credere fosse nella norma? non è una cosa normale... tutti i miei amici attualmente credenti per esempio lo sono a causa di famiglie praticanti quasi all'ossessione...o per futili motivi come "mi sono reso conto che pregando i miei voti sono migliorati".... poi... che sia di moda andare CONTRO le cose quella è un'altra storia... ma logicamente parlando non vedo perchè una persona che studia storia, scienze e fisica debba avere fede in dio o in qualunque altro ente sovrannaturale.

    perchè io te lo dico con tutto il rispetto del mondo... ma secondo te... se davvero siamo stati creati volontariamente da qualche forma di vita o ente razionale a noi superiore.... ma è possibile che sia esattamente così come lo descrive labbibbia? dai guarda la bibbia e guarda il corano... e pensa che parlano dello stesso dio. e non dico che è meglio la bibbia eh... dico solo che gli esseri umani sono dei paraculo paurosi.

    effettivamente la preghiera può avere sintomi positivi sulla gente.... ma si tratta solo di autoconvinzione... nient'altro (imho)

    al posto di pregare dio potresti pregare il callo che hai sul ditone del piede e, con la giusta convinzione, avere gli stessi effetti.


    per quanto riguarda la bestemmia sono pienamente daccordo con te. nel senso... se offende non solo non è il caso ma è un gesto da coglioni.

    poi non vedo perchè in compagnia dove nessuno è credente non si possa guardare harry fotter tutti assieme e riderci sopra.... ma bestemmiare al prete che attraversa la strada o alla vecchia che ti chiede il posto è da cafoni.
     
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  8. Cadonga
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    Tolto il discorso ignoranza, che lo trovo piuttosto stupido in quanto molte delle menti più brillanti dei nostri giorni sono credenti, mi permetto di esprimere il mio punto di vista su tutto il resto, non linciatemi :asd:
    Le nuove generazioni sono meno fedeli? Si. Ed è più che normale, in quanto sono più sveglie. Televisione, videogiochi, metteteci un po in mezzo quel che vi pare perché tutto ha una forte influenza. I bambini sono come delle spugne e sono costantemente circondati da pubblicità eventi o oggetti a misura di teenager. Non a misura di adulto ma di teenager. Chiunque voglia rendere popolare qualcuno o qualcosa deve rivolgersi alla maggiore fetta di pubblico, e considerando che son sempre più gli adulti che si rifiutano di diventar tali rimanendo dei teenagers è proprio questa la fetta di pubblico maggiore. Ed ecco che con ampi spazi dedicati ai teenager e teenager fuori scala i bambini assorbono contenuti e insegnamenti che li portano a 3 anni a non credere più a babbo natale. Ed ecco che dopo la cresima incominciano a bestemmiare. Il problema però non è il processo, ma è la filosofia con cui si diventa atei. Sbattiamocelo in faccia senza troppi fronzoli, oggi si diventa atei perché si pensa che ateo= libero.
    Non tutti, ma moltissimi pseudo atei vedono la religione come un vincolo da cui l'ateismo riesce a liberare con estrema semplicità. Per come la vedo io è una cosa sbagliatissima. Personalmente sono agnostico, non mi pongo il problema dell'esistenza di Dio. Non credo al Dio che abbiamo costruito a Nostra immagine e somiglianza nei testi sacri, penso al contempo però che sia molto probabile esista una entità creatrice artefice della nostra esistenza, ma quale sia la verità non mi interessa né influenza. Bisogna essere realisti, e la realtà dei fatti ci dimostra che siamo in un pianeta con miliardi di nostri simili e non, e dobbiamo trovare il modo di convivere tutti insieme pacificamente e serenamente. Il fatto che non credo in Jesoo non mi giustifica a picchiare una nonnina, a mancare di rispetto ad una persona a minare la salute o l'integrità di chi mi circonda.
    Il vero problema non è la mancanza di fede, ma che questa mancanza spesso implichi una assenza parziale o totale di senso civico e rispetto per il prossimo.
     
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  9. Sebyk
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    Hai detto che molte persone sono atee perchè credono che questo le renda libere, hai detto che per te è una casa sbagliata da pensare, ma non hai spiegato il perchè secondo te questa cosa è sbagliata.
    Semplicemente un ateo è una persona che, per riprendere il pensiero di Freud, crede che la religione non è altro che un costrutto generato dalla mente umana per rispondere ai grandi interrogativi della vita. Interrogativi che un tempo erano tanti, a partire da "Cosa sarà mai tutta questa acqua che cade dal cielo?", ma che oggi, grazie alle scoperte scientifiche si sono ridotti.
    Mi piacerebbe discutere della storia della religione, ma non è l'argomento di questa discussione, ritornando al tema della "perdita di fede cristiana", vorrei capire cosa significano le ultime frasi che hai scritto.
    La perdita della fede o la bestemmia non è e non sarà mai sinonimo di inciviltà. E sfatiamo anche questo mito che la bestemmia offende i credenti. Quest'ultimi, quelli veri, non hanno bisogna di una compiacenza altrui per dar forza alla loro fede. Se te la prendi per una bestemmia, sei al pari di un tifoso che si arrabbia quando insulti la sua squadra del cuore.
     
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    Ragazzi per me ci puo stare che qualcuno non creda e di questo, francamente, non me ne puo fregar di meno. Il problema e che gli atei bestemmiano, cosa che secondo me non ha senso perche io non vado a bestemmiare contro qualcosa che non esiste, mica dico porco fantasma o elfo cane... ora, sotto questo punto di vista non credo di sbagliare, o no?
     
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  11. Cadonga
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    CITAZIONE (Sebyk @ 3/12/2015, 15:00) 
    Hai detto che molte persone sono atee perchè credono che questo le renda libere, hai detto che per te è una casa sbagliata da pensare, ma non hai spiegato il perchè secondo te questa cosa è sbagliata.
    Semplicemente un ateo è una persona che, per riprendere il pensiero di Freud, crede che la religione non è altro che un costrutto generato dalla mente umana per rispondere ai grandi interrogativi della vita. Interrogativi che un tempo erano tanti, a partire da "Cosa sarà mai tutta questa acqua che cade dal cielo?", ma che oggi, grazie alle scoperte scientifiche si sono ridotti.
    Mi piacerebbe discutere della storia della religione, ma non è l'argomento di questa discussione, ritornando al tema della "perdita di fede cristiana", vorrei capire cosa significano le ultime frasi che hai scritto.
    La perdita della fede o la bestemmia non è e non sarà mai sinonimo di inciviltà. E sfatiamo anche questo mito che la bestemmia offende i credenti. Quest'ultimi, quelli veri, non hanno bisogna di una compiacenza altrui per dar forza alla loro fede. Se te la prendi per una bestemmia, sei al pari di un tifoso che si arrabbia quando insulti la sua squadra del cuore.

    Hai ragione, per fretta non ho spiegato bene e mi scuso di questo. Vedrò di rispondere a ciò che mi hai chiesto. Lo trovo sbagliato perché ritengo sia una via troppo sbrigativa e menefreghista di interpretare la vita. Mi spiego. Molte persone, e con molte persone non intendo né generalizzare né accusare nessuno, ma semplicemente riportare le conclusioni a cui sono giunto in base alle mie esperienze personali, scelgono di essere atei come fosse una sorta fi giustificazione. Della serie "voglio trombarmi tanto quella tipa, quindi anche se è sposata/fidanzata non me ne sbatte niente, male che vada la stupro"
    Certo questo è un esempio molto estremista, ma credo sia efficace per far capire cosa intendo. Davvero tante persone fanno una associazione che è sbagliata. Pensano che religione=morale e che quindi assenza di religione=assenza di valori morali. Che è una cosa che reputo sbagliatissima. Per come la vedo io la religione e sempre stato uno strumento atto a guidare nel bene (talvolta purtroppo nel male, ma questa è un'altra grossa parentesi) le persone verso una pacifica convivenza con sé stessi e con gli altri. Ora siamo evoluti ed intelligenti, pertanto possiamo fare a meno della religione, ma non delle regole di convivenza che abbiamo maturato grazie ad essa. Sarebbe un po come tornare ad essere animali per come la vedo io. Però sono curioso di sapere come la pensi tu a riguardo.
    Ora invece ti spiego cosa intendevo dire con quelle ultime frasi, ma forse dovresti già averlo capito con quello che ho scritto sopra. Per dirlo in parole povere, con le mie ultime frasi intendevo dire che appunto molte persone spesso si sentono giustificate nel compiere certi gesti dichiarandosi atei. Gesti che al contrario un religioso non potrebbe fare. Vedono dunque la religione come un qualcosa di repressivo e quindi da eliminare per stare bene con se stessi, quando in realtà questa egoistica visione del mondo è sbagliata. O meglio, è sbagliata se si vuol vivere civilmente. Se si vuole tornare alla legge Darwiniana del più forte poi è un altro discorso.
    In parte condivido la tua ultima frase in parte no. Ritengo anche io che al vero fedele fotta ben poco di sentir bestemmie, e sono il primo a bestemmiare a scopo terapeutico (si bestemmie e parolacce hanno anche uno scopo terapeutico :asd:), tuttavia il tuo ragionamento lo reputo sbagliato. Se ad una persona da fastidio che si bestemmi, indipendentemente da tutto e sempre nei limiti del possibile, evito. Perché devo dare fastidio ad una persona in modo gratuito? Che senso ha? Se posso evitare di dar fastidio lo evito, così si comportano le persone civili.
     
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    CITAZIONE (Cadonga @ 3/12/2015, 19:58) 
    Hai ragione, per fretta non ho spiegato bene e mi scuso di questo. Vedrò di rispondere a ciò che mi hai chiesto. Lo trovo sbagliato perché ritengo sia una via troppo sbrigativa e menefreghista di interpretare la vita. Mi spiego. Molte persone, e con molte persone non intendo né generalizzare né accusare nessuno, ma semplicemente riportare le conclusioni a cui sono giunto in base alle mie esperienze personali, scelgono di essere atei come fosse una sorta fi giustificazione. Della serie "voglio trombarmi tanto quella tipa, quindi anche se è sposata/fidanzata non me ne sbatte niente, male che vada la stupro"
    Certo questo è un esempio molto estremista, ma credo sia efficace per far capire cosa intendo. Davvero tante persone fanno una associazione che è sbagliata. Pensano che religione=morale e che quindi assenza di religione=assenza di valori morali. Che è una cosa che reputo sbagliatissima. Per come la vedo io la religione e sempre stato uno strumento atto a guidare nel bene (talvolta purtroppo nel male, ma questa è un'altra grossa parentesi) le persone verso una pacifica convivenza con sé stessi e con gli altri. Ora siamo evoluti ed intelligenti, pertanto possiamo fare a meno della religione, ma non delle regole di convivenza che abbiamo maturato grazie ad essa. Sarebbe un po come tornare ad essere animali per come la vedo io. Però sono curioso di sapere come la pensi tu a riguardo.
    Ora invece ti spiego cosa intendevo dire con quelle ultime frasi, ma forse dovresti già averlo capito con quello che ho scritto sopra. Per dirlo in parole povere, con le mie ultime frasi intendevo dire che appunto molte persone spesso si sentono giustificate nel compiere certi gesti dichiarandosi atei. Gesti che al contrario un religioso non potrebbe fare. Vedono dunque la religione come un qualcosa di repressivo e quindi da eliminare per stare bene con se stessi, quando in realtà questa egoistica visione del mondo è sbagliata. O meglio, è sbagliata se si vuol vivere civilmente. Se si vuole tornare alla legge Darwiniana del più forte poi è un altro discorso.
    In parte condivido la tua ultima frase in parte no. Ritengo anche io che al vero fedele fotta ben poco di sentir bestemmie, e sono il primo a bestemmiare a scopo terapeutico (si bestemmie e parolacce hanno anche uno scopo terapeutico :asd:), tuttavia il tuo ragionamento lo reputo sbagliato. Se ad una persona da fastidio che si bestemmi, indipendentemente da tutto e sempre nei limiti del possibile, evito. Perché devo dare fastidio ad una persona in modo gratuito? Che senso ha? Se posso evitare di dar fastidio lo evito, così si comportano le persone civili.

    Non sai quanto io sia d accordo..
     
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  13. Bandit-94
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    Il problema e' che molti pensano che la religione sia cosa per ignoranti creduloni, mentre essere atei significhi aver abbattuto una barriera per elevarsi ad un piu' alto livello di conoscenza o quel che si vuole. Ma e' sbagliato.

    E' l'estremismo religioso (e no, non parlo di isis in particolare) ad essere piaga di ignoranza, non la religione in se'.

    Per me, e lo dico da non credente, bestemmiare davanti a chi da/puo' dar fastidio e' da maleducati.

    La bestemmia poi diventa anche prova di incoerenza e se chi bestemmia si definisce ateo.
     
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  14. Sebyk
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    CITAZIONE (Cadonga @ 3/12/2015, 19:58)
    CITAZIONE (Sebyk @ 3/12/2015, 15:00) 
    Hai detto che molte persone sono atee perchè credono che questo le renda libere, hai detto che per te è una casa sbagliata da pensare, ma non hai spiegato il perchè secondo te questa cosa è sbagliata.
    Semplicemente un ateo è una persona che, per riprendere il pensiero di Freud, crede che la religione non è altro che un costrutto generato dalla mente umana per rispondere ai grandi interrogativi della vita. Interrogativi che un tempo erano tanti, a partire da "Cosa sarà mai tutta questa acqua che cade dal cielo?", ma che oggi, grazie alle scoperte scientifiche si sono ridotti.
    Mi piacerebbe discutere della storia della religione, ma non è l'argomento di questa discussione, ritornando al tema della "perdita di fede cristiana", vorrei capire cosa significano le ultime frasi che hai scritto.
    La perdita della fede o la bestemmia non è e non sarà mai sinonimo di inciviltà. E sfatiamo anche questo mito che la bestemmia offende i credenti. Quest'ultimi, quelli veri, non hanno bisogna di una compiacenza altrui per dar forza alla loro fede. Se te la prendi per una bestemmia, sei al pari di un tifoso che si arrabbia quando insulti la sua squadra del cuore.

    Hai ragione, per fretta non ho spiegato bene e mi scuso di questo. Vedrò di rispondere a ciò che mi hai chiesto. Lo trovo sbagliato perché ritengo sia una via troppo sbrigativa e menefreghista di interpretare la vita. Mi spiego. Molte persone, e con molte persone non intendo né generalizzare né accusare nessuno, ma semplicemente riportare le conclusioni a cui sono giunto in base alle mie esperienze personali, scelgono di essere atei come fosse una sorta fi giustificazione. Della serie "voglio trombarmi tanto quella tipa, quindi anche se è sposata/fidanzata non me ne sbatte niente, male che vada la stupro"
    Certo questo è un esempio molto estremista, ma credo sia efficace per far capire cosa intendo. Davvero tante persone fanno una associazione che è sbagliata. Pensano che religione=morale e che quindi assenza di religione=assenza di valori morali. Che è una cosa che reputo sbagliatissima. Per come la vedo io la religione e sempre stato uno strumento atto a guidare nel bene (talvolta purtroppo nel male, ma questa è un'altra grossa parentesi) le persone verso una pacifica convivenza con sé stessi e con gli altri. Ora siamo evoluti ed intelligenti, pertanto possiamo fare a meno della religione, ma non delle regole di convivenza che abbiamo maturato grazie ad essa. Sarebbe un po come tornare ad essere animali per come la vedo io. Però sono curioso di sapere come la pensi tu a riguardo.
    Ora invece ti spiego cosa intendevo dire con quelle ultime frasi, ma forse dovresti già averlo capito con quello che ho scritto sopra. Per dirlo in parole povere, con le mie ultime frasi intendevo dire che appunto molte persone spesso si sentono giustificate nel compiere certi gesti dichiarandosi atei. Gesti che al contrario un religioso non potrebbe fare. Vedono dunque la religione come un qualcosa di repressivo e quindi da eliminare per stare bene con se stessi, quando in realtà questa egoistica visione del mondo è sbagliata. O meglio, è sbagliata se si vuol vivere civilmente. Se si vuole tornare alla legge Darwiniana del più forte poi è un altro discorso.
    In parte condivido la tua ultima frase in parte no. Ritengo anche io che al vero fedele fotta ben poco di sentir bestemmie, e sono il primo a bestemmiare a scopo terapeutico (si bestemmie e parolacce hanno anche uno scopo terapeutico :asd:), tuttavia il tuo ragionamento lo reputo sbagliato. Se ad una persona da fastidio che si bestemmi, indipendentemente da tutto e sempre nei limiti del possibile, evito. Perché devo dare fastidio ad una persona in modo gratuito? Che senso ha? Se posso evitare di dar fastidio lo evito, così si comportano le persone civili.

    Più che atei avrai conosciuto molte teste di cazzo. Sinceramente non ho mai conosciuto persone che giustificano le loro azioni incivili sul fatto di essere atei, di solito questa è una cosa da fondamentalisti religiosi. Per esempio, dalla deplorevole mancanza di rispetto da parte di una grossa fetta di cattolici ferventi nei confronti dei movimenti lgbt. Non vedo che collegamento ci possa essere tra la fede e l'educazione, se qualcuno pensa che siano collegate è un ignorante di quelli forti.

    Sulla bestemmia, sto giro cerco di rispondere seriamente :asd:, ho molti amici credenti che gli dà fastidio se sentono una bestemmia, e con loro cerco di tenerle a bada (dalla mia bocca escono senza controllo), non perchè riesca a capire da dove proviene tutta questa importanza che gli danno, ma perchè essendo persone a cui tengo, cerco di assecondarli. Ma sta sicuro che se a riprendermi fosse una persona che non conosco, lo manderei facilmente a quel paese, il fatto che ti diano fastidio delle parole, non ti dà il diritto di rompermi le scatole.
     
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  15. Katariken
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    Molte persone, e con molte persone non intendo né generalizzare né accusare nessuno, ma

    Ma lo hai fatto.


    Io sono ateo, lo sono diventato in periodo un po' amaro in cui ho messo in discussione tutto ciò in cui credevo e speravo.
    Non nascondo che all'inizio è stato un ateismo molto "intransigente". Non rispettavo nessun credente e l'ateismo in sè era nato come una mia opposizione alla religione cristiana. Una cosa molto discutibile e molto patetica, non lo nascondo.
    Il mio ateismo però è cresciuto con me e l'avversità verso la religione cristiana si è spostato verso l'istituzione Chiesa e più generalmente verso ogni sistema che si permette di dettare leggi morali, di dire cosa è giusto e cosa è sbagliato, di applicare il proprio potere costruito sulle favole sulla popolazione.
    Parlo solo di chiesa? No. Parlo anche di culti religiosi che vietano certe cure, che regolano certi comportamenti, che sono fusi e profondamente insidiati nello stato e che sono loro lo stato stesso.

    Mi piace dividere religione da istituzione religiosa.

    La prima è uno stile di vita, nè più ne meno. Credo.
    Un insieme di filosofie sulla vita più o meno sensate che comunque permette alle persone di ritrovare loro stesse venerando la loro divinità.
    Sotto quest'aspetto la religione, da ateo, la vedo come un'innocente bugia bianca.
    Può servire a qualcuno, può dare speranza...personalmente non la trovo utile anche perchè ho rinnegato così tanto la religione che non potrei credere nemmeno volendolo, senza sentirmi un falso ipocrita bugiardo.
    Chi VIVE la religione io lo ammiro; con coerenza segue il suo percorso spirituale.

    La seconda...è il cancro.
    Non credo che mi serva molto per spiegarlo. Bibbia, corano e altri testi sacri possono essere letti usando diverse chiavi di lettura. IMHO prenderli alla lettera è una minchiata, sono testi allegorici e metaforici!
    Ma andando oltre, dare corpo a questa spiritualità è da malati. Chi è il papa? Chi cazzo è il papa? Perchè deve avere certi seguaci? Perchè un vecchio dovrebbe parlare di cose che non gli competono in nome di un qualcosa scritto su un libro allegorico e preso per vero?
    Stiamo scherzando? Offerte obbligatorie, rituali, visite a domicilio. Che-cazzo-è-sta-roba?
    Vogliamo staccarci dal cristianesimo che è troppo mainstream?
    Parliamo della religione islamica allora, che è un mix di cultura retrograda, mentalità perversa e statalizzazione della religione (nei paesi in cui c'ho succede). Donne sfruttate o illuse, incredibile difficoltà nell'evoluzione morale della popolazione, causata dal fatto che la religione stessa è fusa alla perfezione con la struttura statale, rendendo la legge e la giustizia un calderone di puttanate antiche e atrocità.
    "Leaders" autoproclamati che pretendono pure con la forza di regnare su terre che palesemente non gli appartengono, ma che gli verranno comunque date perchè quelle popolazioni non hanno i coglioni di crescere moralmente.

    Mi piacerebbe allungare il discorso, perchè ce ne sarebbe da parlare.
     
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101 replies since 1/12/2015, 23:47   2942 views
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