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HeavyWeaponsGuy
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Partendo dal presupposto che sono contro l'uso ricreativo della cannabis, specie in questo paese; come uso terapeutico dico un "meh", ovvero se uno vuole alleviare il dolore perchè è un paziente in fase terminale mi starebbe bene, ma se uno vuole curare i mal di testa con la cannabis dico chiaro e tondo che vada a farsi un giro e si prenda una compressa piuttosto.
Ora, iniziamo con dire che di base, se non vediamo l'effetto psicoattivo della cannabis, entrambe hanno gli stessi identici difetti.
Entrambe producono le stesse sostanze cancerogene poichè avviene una combustione di una sostanza che produce pochissimo particolato (alias cenere) e dove va il resto della sostanza che non diventa cenere?
Ve lo dico io, va in due organi, pesanti in tutto 1 chilo e 100 presenti nel torace di ciascuno di noi, il resto va disperso nell'ambiente che, se chiuso e con altra gente nei dintorni, vedrà andare anche nei loro organi sopra accennati.
Ora aggiungiamo l'effetto psico-attivo dei THC, che hanno un emivita(presenza della molecola nell'organismo) altissima nell'organismo, senza però dare in continuo gli stessi effetti...Esistono dei test che ti dicono che hai fumato una canna anche dopo due-tre settimane senza averne ripresa una in mano.
Aggiungiamo che gli effetti dell'uso delle canne in maniera assidua e continuativa anche nel tempo sono cumulabili, ovvero non importa che qualcuno mi dica "Eh, ma me ne faccio una al mese", no è pure troppo, proprio perchè la molecola rimane nel corpo inattiva per molto tempo prima di essere completamente degradata e per il momentaneo effetto di euforia dato dall'assunzione fresca, avete bisogno di tempo per farla degradare in maniera decente dal corpo.
Voi mi dite che come tutte le cose va poi presa con moderazione, evitare gli eccessi ed annessi e connessi vari; vi potrei dare anche ragione su questo punto...
Ma non ho ancora sentito nessuno di quantificare questa moderazione, voi la conoscete?
Io dico di no.
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