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Guardi il soffitto con aria assente, non vedendolo davvero. Senti i ticchettii dell'orologio a pendolo sopra la tua testa, ma pargono arrivare da un luogo distante e confuso. Persino i tuoi respiri non paiono i tuoi.
Aspetti un altro istante, che ti sembra durare un'eternità, per poi staccare gli occhi da quella visione che, per tanti esempio della mondanità, per te è un idilliaco quadro della perfezione.
Poi ti alzi. Aspetti qualche minuto, per abituarti nuovamente a quel mondo perfettamente imperfetto in cui sei condannato a vivere. Ti guardi intorno, gli occhi vitrei e la bocca socchiusa. Un lieve sorriso.
Guardi, su uno scaffale, dei libri. Ne afferri uno, apparentemente a caso, e con la stessa modalità lo apri su una pagina. Un sospiro.
Guardi fuori dalla finestra. Una goccia. Poi un'altra. Poi una lacrima. Questo è il mondo in cui sei costretto a risiedere, con la sola compagnia reale dei tuoi libri. Ma chi non sa ribellarsi non è degno di vivere.
Vai a passo lento alla scrivania. Afferri qualche foglio. I poemi mai scritti, le frasi mai dette, le canzoni mai cantate. Vuoi ribellarti a questa vita. Ti avvicini alla finestra, la apri. Attendi che le goccie ti bagnino il volto, abbracciando le lacrime. Poi ti lasci cadere. Non appartieni più a questo mondo imperfetto. È la tanto agognata libertà.. -
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Toccante, Nossyno, molto toccante . -
biancoeblu.
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Molto bello . -
~Jacø.
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Guardi il soffitto con aria assente, non vedendolo davvero. Senti i ticchettii dell'orologio a pendolo sopra la tua testa, ma pargono arrivare da un luogo distante e confuso. Persino i tuoi respiri non paiono i tuoi.
Aspetti un altro istante, che ti sembra durare un'eternità, per poi staccare gli occhi da quella visione che, per tanti esempio della mondanità, per te è un idilliaco quadro della perfezione.
Poi ti alzi. Aspetti qualche minuto, per abituarti nuovamente a quel mondo perfettamente imperfetto in cui sei condannato a vivere. Ti guardi intorno, gli occhi vitrei e la bocca socchiusa. Un lieve sorriso.
Guardi, su uno scaffale, dei libri. Ne afferri uno, apparentemente a caso, e con la stessa modalità lo apri su una pagina. Un sospiro.
Guardi fuori dalla finestra. Una goccia. Poi un'altra. Poi una lacrima. Questo è il mondo in cui sei costretto a risiedere, con la sola compagnia reale dei tuoi libri. Ma chi non sa ribellarsi non è degno di vivere.
Vai a passo lento alla scrivania. Afferri qualche foglio. I poemi mai scritti, le frasi mai dette, le canzoni mai cantate. Vuoi ribellarti a questa vita. Ti avvicini alla finestra, la apri. Attendi che le goccie ti bagnino il volto, abbracciando le lacrime. Poi ti lasci cadere. Non appartieni più a questo mondo imperfetto. È la tanto agognata libertà.
bellissimo nossy,mi sn commosso. -
Yulin.
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Lo so benissimo che questo testo è di quasi un anno fa, ma non me ne importa nulla!
Perché io devo commentare!
Bravissimo Nossi! Davvero, sono commossa. Scrivine altre! Sei bravissimo!.