Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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    Il mio buon pomeriggio a tutti.
    In questo stesso momento un anno fa mi iscrissi al forum. Orbene, in questa data per me importante, ho deciso (come avevo già accennato ad alcuni utenti quali Kairos, Nonnetta e Nossi) di iniziare la pubblicazione della mia fan fiction.
    Prima del prologo, ci terrei a precisare alcuni piccoli punti nella mia fan fiction:
    - Fatti e personaggi realmente esistiti e/o accaduti sono stati liberamente modificati da me (certo, entro una piccola sfera);
    - La storia si svolge nel nostro mondo, benchè siano successi alcuni mutamenti che pian piano capirete;
    - Alcune carte, a mia indiscrezione (anche se cercherò di essere il più uniforme possibile) avranno l'effetto dell'Anime, ed userò carte presenti in esso non ancora pubblicate;
    - Altre carte verranno create dal mio cervelletto;
    - Avendo bisogno di un discreto numero di personaggi, e per rendere le cose più difficile a me e più interessanti a voi, accetterò (per chi fosse interessato) di far comparire un proprio personaggio: è sufficiente che mi inviate un MP con informazioni, storia, deck o tutto ciò che volete, ed io cercherò di farlo comparire nella fan fiction, finché non avrò il numero di personaggi necessari.

    Bene, spero di aver detto tutto a tutti, ed auspicando di aver messo tutti i sottotitoli correttamente, senza ulteriori indugi ecco il prologo di Yu-Gi-Oh! - La Catena dell'Inesistenza!



    PROLOGO – UNA LETTERA, CARTE MISTERIOSE -

    In una stanza un uomo era seduto su un divanetto di velluto nero. La stanza, ben illuminata, vantava un arredamento piuttosto semplice, in quanto oltre al divanetto prima citato, in essa non c'era nient'altro che un tavolo, di marmo, dalla forma circolare.
    Non si udiva alcun rumore, tranne il tranquillo respiro dell'uomo, sui trent'anni, con i capelli castani mossi, portati corti all'altezza della spalle ma con una treccia che gli arrivava fino al bacino, e occhi neri.
    Aveva in mano un pacco, una semplice busta marrone. La aprì, e da essa prese in mano tre fogli: il primo sembrava una lettera, mentre gli altri due, più piccoli, presentavano iscrizioni in una lingua che al momento l'uomo non conosceva.
    Mise sul tavolo i due foglietti, e cominciò a leggere la lettera.

    ---


    "Dal momento che, durante il nostro ultimo incontro, Lei mi ha chiesto di illustrarvi le loro origini non posso fare a meno di soddisfare la Sua curiosità. Signor Delver, La pregherei di evitare che le informazioni contenute in questo messaggio finiscano nelle mani sbagliate, per cui le riferisca solo a persone di Sua fiducia. Anzi, dopo che Le avrà lette, Le suggerisco di distruggerle.

    Mi ricordo ancora bene quando, quella mattina di luglio, li creai.
    Mancavano ormai pochi giorni alla scadenza che ci era stata imposta, e per il set completo dovevamo ancora creare tre carte su quelle che dovevano essere 60.
    Non sapevo assolutamente come avrei realizzato l'Artwork, il livello, l'effetto e tutti gli altri valori. Non sapevo neppure se sarebbero stati carte Mostro, Magia o Trappola. Insomma, non sapevo più da che parte sbattere la testa.
    Cominciai ad ad andare su e giù per il mio ufficio, privo di qualunque idea. Poi, guardando le innumerevoli carte sulla mia scrivania, notai una delle mie carte preferite: "Mostro Resuscitato", quella importantissima carta che permetteva di Evocare Specialmente un Mostro dal proprio Cimitero, o da quello avversario. Quando la creai non la reputai così influente, forse perchè i primi Mostri avevano tutti valori irrosori, ma con l'evoluzione del gioco, e l'arrivo di carte sempre più versatili, aveva dimostrato tutta la sua enorme potenzialità.
    Ecco allora che quella carta mi diede l'ispirazione: avrei creato tre carte capaci di contrastare l'effetto di carte come "Mostro Resuscitato".
    Mi misi subito al lavoro: volevo creare due creature che avessero la peculiarità di essere esteticamente molto belle, e scelsi due colori in eterna contrapposizione: bianco e nero.
    Così decisi di crearne uno Oscurità e uno Luce, ma il primo avrebbe dovuto avere qualche limitazione, magari nell'effetto o nei punti di Attacco e Difesa, a simboleggiare la superiorità della Luce, colei che rappresenta la pace e la giustizia, sull'Oscurità, colei che invece porta morte e tristezza.
    Anche qui mi sbagliai: è incredibile come certi valori, così radicati nell'animo e nella mente umana possano rivelarsi completamente opposti alla realtà, una realtà che purtroppo oggi tutto il mondo conosce, non crede?
    Dalla mia matita finalmente nacque il primo Mostro, di Attributo Luce, più potente e esteticamente anche migliore, e a seguito il secondo mostro, di Attributo Oscurità, con qualche minore limitazione ma esteticamente poco meno affascinante del primo. Dovetti quindi creare i loro nomi, ma volevo stare sul generico. Pensandoci bene, i due Mostri erano molto belli, e le persone belle, o che comunque hanno qualcosa in più rispetto alle altre, in genere si comportano con superiorità, tendendo a deridere chi non è come loro.
    Questa caratteristica, invece, abbiamo appreso che corrisponde alla realtà, specialmente se queste persone con quel "qualcosa" di speciale occupano una posizione di comando o se sono in grado di influenzare le decisioni altrui.
    Sapevo quindi quali nomi dare loro. Con i due Mostri completati, passai alla terza e ultima carta.
    Prima di crearla, decisi di proporre le altre due carte ai miei collaboratori, così uscii dal mio ufficio. Le due carte ottennero grande successo tra i miei colleghi, per cui, colmo di gioia perché finalmente avrei avuto un po' più di tempo libero, ritornai al mio ufficio, deciso di creare la terza e ultima carta sulla stessa scia delle precedenti due.
    Fu allora che il destino di tutti noi cambiò irreversibilmente, anche se allora non me ne resi subito conto.
    Il foglio sul quale avrei dovuto disegnare la terza e ultima carta era già stato usato e su di esso figurava il nome, l'effetto e l'Artwork della stessa, con una precisione e accuratezza tali che persino io stesso rimasi molto colpito.
    Subito rimasi un attimo a guardarla, non capendo come l'inchiostro fosse finito su quel foglio. Pensai subito che qualche mio collaboratore avesse voluto farmi un favore, e che forse era entrato nel mio ufficio e avesse creato quella carta. Mi accorsi però che l'Artwork era troppo elaborato: essendo stato via per circa dieci minuti, nessuno dei miei collaboratori, per quanto ne sapessi, era capace di disegnare così bene in così poco tempo.
    Quando mi avvicinai per prendere in mano il foglio, da sotto di esso cadde sul pavimento un biglietto.
    Mi chinai a raccoglierlo, mentre capivo sempre meno ciò che stava succedendo. Quando lo presi in mano, mi accorsi che era più soffice e candido degli altri miei fogli.
    Lo aprii, e vi lessi una serie di simboli di cui può vederne una riproduzione sul foglio aggiuntivo che Le ho spedito, numerato sul retro con il numero "II".
    Subito non ebbi la più pallida idea di ciò che vi fosse scritto: non corrispondeva a nessuna lingua che allora mi venisse in mente. Ma, guardandola meglio, mi sembrò di ricordare qualcosa... Avevo già visto quelle lettere, in passato... Anzi, le avevo usate per qualche motivo... Forse... Poteva essere...
    Mi catapultai sul mio PC, aprendo la cartella in cui avevo salvato tutte le carte che avevamo creato per la serie televisiva, ma che non erano mai state pubblicate.
    Non tutte, per la precisione.
    Comunque, questa mia piccola indagine diede subito i sui frutti: quella lingua era la stessa con cui avevamo creato le carte dell' Archetipo "Orichalcos": l'Enochiano.
    Decisi di cercare su Internet una tabella, una guida o quant'altro potesse aiutarmi a tradurre l'Enochiano in una frase che io potessi comprendere. Trovai finalmente un modo per tradurlo, non in giapponese, ma nell'alfabeto latino.
    Quando tradussi anche l'ultimo carattere, scoprì che il foglio recitava questa frase: "Usa questo potere per liberarci".
    Ora sapevo il significato di quelle parole, ma non comprendevo a cosa si riferissero: chi dovevo liberare, e come? Inoltre non mi capacitavo di come quel biglietto fosse finito sotto quel foglio su cui era disegnata la carta, di cui non capivo ancora la provenienza.
    Perché in quel momento non stracciai i due fogli, quello con il messaggio senza senso e quella terza carta che non era uscita dalla mia mano, ma che probabilmente non apparteneva al cervello di nessuno dei mie collaboratori ?
    Invece decisi di lasciar perdere la questione: tipico comportamento umano, mi permetto di aggiungere senza volerLa offendere. Sentivo una vocina: "Ma che t'importa? Ha la terza carta, consegnala assieme alle altre due e domani sarai a casa, in giardino, con le pantofole e una bella limonata!". Incredibilmente convenni che non serviva a nulla sapere chi e come avesse organizzato tutta quella messa in scena. Mi bastava colorare la terza carta, e poi basta.
    Se solo avessi saputo che la mia stanchezza avrebbe condannato questa intera realtà, e che tutto era ciò era un piano di lui per sfuggire al mio controllo...
    Fu solo allora che mi accorsi, al di là della sua provenienza, la carta rappresentata sul terzo foglio vantava di un effetto troppo vantaggioso e, come dire, troppo utile. Decisi quindi di limitarlo, togliendo alcuni degli aspetti più vantaggiosi e rendendo la carta più difficile da usare.
    Questa fu probabilmente l'idea migliore che mi venne in quella sciagurata giornata, in quanto seppur mi trovassi in una forma umana il mio potere in minima parte funzionò per quel compito. Tale decisione è probabilmente ciò che ci ha dato un po' di tempo prima che il loro piano si realizzi. Quanto tempo esattamente non posso però confermarlo.
    Colorai quindi l'ultima carta, e una volta fatto ciò, posai la matita e uscii dal mio ufficio.
    Comunicai ai miei colleghi che le ultime tre carte erano sulla mia scrivania, ed erano pronte per essere stampate e pubblicate assieme alle altre.
    Allora tornai a casa, dal momento che erano quasi le 19:30 e dovevo ancora prepararmi cena.
    Quella sera scoppiò anche un violento temporale, che continuò per diversi giorni, di cui i meteorologi non riuscivano a darsi una spiegazione, dal momento che fino a quel pomeriggio il tempo era stato piuttosto soleggiato. Notai che i lampi sembravano diversi, brillavano di una luce più scura, e la pioggia cadeva davvero molto forte, come se il cielo stesso stesse piangendo per qualche motivo.
    Solo oggi capisco che il cielo è stato il primo ad accorgersi di ciò a cui andavate in contro.
    Questo diluvio terminò lo stesso giorno in cui il mio assistente mi comunicò per telefono che era stata rilasciata l'ultima espansione. Mi dichiarai soddisfatto di ciò, ma prima di poter continuare il mio assistente mi chiese per quale motivo avessi lasciato i miei ultimi tre disegni sulla finestra del mio ufficio, con alcune altre carte sopra. Io gli dissi che l'ultima volta che avevo visto i tre fogli essi erano sulla mia scrivania, ma lui, scherzando, mi rimproverò perché avrei potuto esporre i disegni alla pioggia con le carte sopra di essi, che secondo lui erano molto belle.
    Allora gli chiesi quali fossero queste carte in questione, e dopo che lui me lo rivelò, non capì perché proprio quelle carte: erano Mostri con nulla in comune tra di loro.
    Terminai poco dopo la chiamata, non capendo niente di quello che era successo in quei pochi giorni.
    La mia vita, da allora, si svolse assolutamente tranquilla. Continuavo a creare carte, a scartarne altre, insomma il mio solito lavoro.
    O almeno così pensavo, perché quando lavorai al set successivo, accadde lo stesso fatto: stavo prendendo visione di alcune carte proposte dai miei collaboratori, per organizzarne la pubblicazione. Quando però distolsi lo sguardo dai loro progetti trovai sulla mia scrivania, in bella vista, un foglio di carta come quello della terza carta del set precedente: su di esso vi erano riportate le informazioni su ben quattro carte, e leggendolo scoprii che queste avevano molte caratteristiche in comune, come valori, effetto o Livello.
    Subito guardai il foglio: come potevano essermi sfuggito di vista? Avevo guardato e riguardato i progetti, eppure fino a quel momento non lo avevo visto.
    Non ci pensai molto, e presi subito in considerazione le carte in questione. Non mi dispiacevano come concetto, però per dare loro un senso come Archetipo avrei dovuto completarle con altri due Mostri, che ispirandomi alle carte appena viste creai io stesso.
    Subito non accadde nulla, ma la mattina successiva al rilascio dell'espansione io stesso trovai le sei carte disposte in perfetto ordine sul davanzale della mia finestra, ma qualcosa di strano era accaduto: le sei carte, create sulla base di quanto scritto sul foglio, erano in perfette condizioni, ma le due che aveva creato io erano invece state fatte a pezzi.
    Raccogliendo i frammenti e gettandoli nella spazzatura mi sedetti, e sulla mia scrivania trovai lo stesso biglietto in Enochiano, ovvero l'ultimo che Le ho spedito, il numero III, che significa "Grazie".
    Pensai che questa volta fosse uno scherzo di uno dei miei collaboratori, e nonostante il fatto che lo stesso caso si era appena ripetuto stracciai la lettera e mi misi al lavoro, come tutte le mattine, e così poi per molti anni a venire.

    Ecco, questo è tutto ciò che posso dirLe. Come mi avete chiesto nel Suo ultimo messaggio, ora voi dell'Ordine sapete come li ho creati e come sono nati in questa realtà. Spero che queste informazioni possono permettere una reciproca collaborazione, pur essendo io conscio della riluttanza del Suo Ierofante, e di conseguenza della vostra organizzazione, al supporto da fonti "esterne".
    Se posso permettermi, vorrei esprimere il mio dissenso circa il vostro probabile attacco di sabato 2 Novembre, ovvero quando ci sarà il loro consueto Torneo dell'Incoronazione a Finoma, nel Regno Europeo. Sono conscio del fatto che è l'occasione perfetta, dal momento che è vicina alla vostra attuale sede e sicuramente non è protetta come La Capitale, e che attualmente l'Impero di Sonsuza e gli Stati facenti parte dell'Other sono attualmente in una situazione di relativa quiete (che è esattamente ciò che voi volete distruggere), ma non pensiate che per questo motivo lui si sia indebolito: gli avvenimenti del 5 dicembre di due anni fa ne sono un esempio.
    Se ripenso a quelle povere vite...
    Comunque sono consapevole che Lei ignorerà il mio consiglio, dal momento che la vostra azione potrebbe rivelarsi una causus belli per ricominciare la guerra tra l'Impero e l'Other. Non deve però interpretare la mia riluttanza sopra citata come una critica all'operato della Sua organizzazione, non mi permetterei mai, ma come un'avvertimento: rischiate di aggiungere i vostri alla lista delle sue vittime.
    Ricordatevi che abbiamo ancora tempo prima che la Catena sia completata.
    In compenso Le posso assicurare che, nel caso Le succederà qualcosa, cercherò di fare il possibile per vendicarLa.
    Io non mi fermerò, non posso, benché il tempo concessomi da questo corpo stia ormai arrivando agli sgoccioli...

    Zhakia

    ---



    L'uomo spostò lo sguardo dalla lettera.
    Tanti erano i pensieri che in quel momento gli passavano per la testa.
    Fissò un'ultima volta la lettera e poi si alzò. Mentre camminava verso il tavolo, il foglio, nella sua mano destra, cominciò ad accartocciarsi, poi divenne marrone, ed infine si sbriciolò come polvere. Lo stesso fenomeno accadde anche quando prese in mano i due foglietti che aveva lasciato precedentemente sul tavolo.
    Dopo di che, sospirando commentò: «Uff, come sempre le sue lettere sono piene di divagazioni, però almeno abbiamo le informazioni che ci servono. Ora posso fare rapporto allo Ierofante, anche se so che gli avvertimenti di Zhakia gli entreranno da un orecchio e gli usciranno dall'altro... Sarà anche un genio, ma è un tale testardo!».
    L'uomo aprì la porta della stanza, giocherellando con la punta della sua treccia, concludendo: «Ma, infondo, non c'è da preoccuparsi: se tutto va come lo Ierofante ha previsto, il 2 novembre raggiungeremo il nostro obiettivo, includendo anche lui: così potremo tenere in scacco tutti i sistemi dell'Impero, anche se personalmente mi sarei orientato su ben altri individui. Inoltre, se anche quella persona parteciperà all'evento, la sua cattura farà la felicità del nostro Ierofante...», e la chiuse alle sue spalle.


    Bene, e così si conclude il prologo della storia.
    Spero che vi sia piaciuto, non esitate a commentare e criticare, grazie a tutti!


    ELENCO CAPITOLI


    CAPITOLO SPECIALE - RIASSUNTO + Personaggi + Glossario


    I PARTE - IMMORTALITA' E DOLORE


    Il Centoduesimo Torneo dell'Incoronazione



    L'Assalto a Villa Elger



    L'Ordine del Male



    La Parata della Pace



    Lo scontro con il Dottor Gren



    Nizlar, il Principe dell'Acqua




    Edited by Xivren - 17/7/2017, 00:05
     
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    Il titolo è figo. Stessa cosa per la "Prima parte" della storia. Spero sia anche azzeccato.
    Quando commentasti "Links Beyond the Magic" tu dicesti che, dopo averla letta, potevi sognarti di pubblicare la tua. Fortunatamente hai detto una bugia, perché questa storia ricade certamente tra quelle che mi piacciono assai, sia per premesse che per forma.

    La lettera, com'è scritta e cosa dice, è una cosa che reputo grammaticalmente perfetta (a parte uno spazio dopo un'apostrofo, non so se è una cosa voluta) e molto interessante, certamente.

    P.S: Cos'è uno Ierofante? Forse lo sto confondendo col Gerofante :asd:
     
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    CITAZIONE (Nossi‚ Correttore di Gabri @ 1/11/2013, 14:57) 
    Il titolo è figo. Stessa cosa per la "Prima parte" della storia. Spero sia anche azzeccato.
    Quando commentasti "Links Beyond the Magic" tu dicesti che, dopo averla letta, potevi sognarti di pubblicare la tua. Fortunatamente hai detto una bugia, perché questa storia ricade certamente tra quelle che mi piacciono assai, sia per premesse che per forma.

    La lettera, com'è scritta e cosa dice, è una cosa che reputo grammaticalmente perfetta (a parte uno spazio dopo un'apostrofo, non so se è una cosa voluta) e molto interessante, certamente.

    P.S: Cos'è uno Ierofante? Forse lo sto confondendo col Gerofante :asd:

    Grazie Nossy.
    Il titolo della prima parte, diciamo che si ricollega al personaggio chiave (o almeno quello che sarà in maggior luce) in questa parte.
    Riguardo al collegamento di Links Beyond the Magic, mi riferivo al fatto che, come nella tua fan fiction, c'è un Imperatore che sembra essere odiato da un certo gruppo di persone, o almeno dal fantomatico "Ordine" citato nella lettera, per cui non avrei mai voluto passare per un ladro di storie.
    Riguardo allo spazio, è uno dei più grandi misteri della mia vita: alle medie professore di Informatica: "Xivren, dopo l'apostrofo ci va lo spazio!", mentre professore delle superiori: "Xivren, dopo l'apostrofo non lasciare lo spazio!", per cui sono andato a come mi piaceva di più.
    Invece Ierofante, è praticamente lo stesso Gerofante, cioè lo stesso soggetto posto a guida dei Misteri Eleusi dell'Antica Grecia, e nella mia fan fiction è il massimo grado all'interno di questo "Ordine".
     
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  4. Neder08
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    Ed ecco che i miei Noble passano lentamente in secondo piano.. I hate you.
    Scherzi a parte, nulla da dire, veramente ben scritto.. sarà sicuramente un bel lavoro :).
     
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    CITAZIONE (Neder08 @ 1/11/2013, 15:38) 
    Ed ecco che i miei Noble passano lentamente in secondo piano.. I hate you.

    Non per fare lo stronzo, ma non sono mai stati in primo piano.
     
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  6. Neder08
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    CITAZIONE (Nossi‚ Correttore di Gabri @ 1/11/2013, 15:45) 
    CITAZIONE (Neder08 @ 1/11/2013, 15:38) 
    Ed ecco che i miei Noble passano lentamente in secondo piano.. I hate you.

    Non per fare lo stronzo, ma non sono mai stati in primo piano.

    ... *Si deprime e si mette in un angolino*
     
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  7. Kairos
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    Ed eccolo qua, finalmente! :lol:

    L'inizio è accattivante Xivren, ottimo l'espediente della lettera, ben elaborato e narrato con dovizia di particolari.
    Sono curioso più che mai di sapere chi sia "quella persona" di cui parla l'uomo alla fine; penso che egli sarà uno dei fulcri fondamentali della storia.
    Ho inoltre apprezzato molto l'utilizzo delle scritte sotto spoiler, dà alla fiction un qualcosa di Dan Brown :P

    E' chiaro che al momento nessuno di noi può sbilanciarsi troppo sulla trama, in quanto la storia vera e propria deve ancora cominciare. Quello che ti possiamo dire è se, leggendo il prologo, siamo incuriositi o meno da questa fanfic.
    Dal mio punto di vista, per forma e premesse, la tua opera è potenzialmente una delle migliori del Planet.
    Complimenti Xivvy! ^_^

    Ti faccio solo un appunto ... a volte i periodi sono un po' lunghi e appesantiscono la lettura.

    Vai, ora continua e non fermarti ;)
     
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    CITAZIONE (Kairos @ 1/11/2013, 16:24) 
    Ed eccolo qua, finalmente! :lol:

    L'inizio è accattivante Xivren, ottimo l'espediente della lettera, ben elaborato e narrato con dovizia di particolari.
    Sono curioso più che mai di sapere chi sia "quella persona" di cui parla l'uomo alla fine; penso che egli sarà uno dei fulcri fondamentali della storia.
    Ho inoltre apprezzato molto l'utilizzo delle scritte sotto spoiler, dà alla fiction un qualcosa di Dan Brown :P

    E' chiaro che al momento nessuno di noi può sbilanciarsi troppo sulla trama, in quanto la storia vera e propria deve ancora cominciare. Quello che ti possiamo dire è se, leggendo il prologo, siamo incuriositi o meno da questa fanfic.
    Dal mio punto di vista, per forma e premesse, la tua opera è potenzialmente una delle migliori del Planet.
    Complimenti Xivvy! ^_^

    Ti faccio solo un appunto ... a volte i periodi sono un po' lunghi e appesantiscono la lettura.

    Vai, ora continua e non fermarti ;)

    Grazie Kai.
    Sono contento che tu ti sia soffermato su "quella persona", che infatti sarà uno dei personaggi più importanti della storia, sia nel passato che nel presente.
    Per gli spoiler, li ho utilizzati per poter dare tutti gli elementi al lettore, così da porlo sullo stesso piano di Delver.
    Ora però con tutti questi complimenti tuoi e degli altri devo impegnarmi ancora di più per mantenere la stessa qualità.
    Grazie per il consiglio sui periodi, proverò a fare frasi più corte e ad andare a capo più volte, per non creare un mattone illeggibile.
     
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  9. dragogabri2002
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    bel prologo per il resto...
     
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  10. Nonnetta
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    La volevo questa fic, tanto tanto la volevo.
    E tu volevi ancor più ch'io la commentassi, ammettiamolo. :rotfl:
    Comunque, mi sono preso la briga di sottolineare alcuni errori/orrori che ho rintracciato, e sono sorpreso che Nossy il fantomatico grammar nazi non li abbia ancora evidenziati, quasi allibito.
    Ho sottolineato in rosso gli errori da bricconcello screanzato, mentre in blu il satanismo degli errori grammaticali.
    Ah, e hai fatto anche un po' di confusione mentre Zhakia si riferiva a ser Delver, un po' del Lei e un po' del Voi gli dava. Quello non l'ho contato perché faccio questo lavoro alle due del mattino e ci terrei tanto a dormire quanto a correggerti.


    CITAZIONE (Xivren @ 1/11/2013, 14:37) 
    PROLOGO – UNA LETTERA, CARTE MISTERIOSE -

    In una stanza un uomo era seduto su un divanetto di velluto nero. La stanza, ben illuminata, vantava un arredamento piuttosto semplice, in quanto oltre al divanetto prima citato, in essa non c'era nient'altro che un tavolo, di marmo, dalla forma circolare.
    Non si udiva alcun rumore, tranne il tranquillo respiro dell'uomo, sui vent'anni, con i capelli castani mossi, portati corti all'altezza della spalle ma con una treccia che gli arrivava fino al bacino, e occhi neri.
    Aveva in mano un pacco, una semplice busta marrone. La aprì, e da essa prese in mano tre fogli: il primo sembrava una lettera, mentre gli altri due, più piccoli, presentavano iscrizioni in una lingua che al momento l'uomo non conosceva.
    Mise sul tavolo i due foglietti, e cominciò a leggere la lettera.

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    "Dal momento che, durante il nostro ultimo incontro, Lei mi ha chiesto di illustrarvi le loro origini non posso fare a meno di soddisfare la Sua curiosità. Signor Delver, La pregherei di evitate che le informazioni contenute in questo messaggio finiscano in mani sbagliate, riferitele solo a persone di Sua fiducia. Anzi, dopo che Le avrete lette, Le suggerisco di distruggerle.

    Mi ricordo ancora bene quando, quella mattina di luglio, li creai.
    Mancavano ormai pochi giorni alla scadenza che mi era stata imposta, e per il set completo dovevo ancora creare tre carte su quelle che dovevano essere 60.
    Non sapevo assolutamente come avrei realizzato l'Artwork, il livello, l'effetto e tutti gli altri valori. Non sapevo neppure se sarebbero stati Mostri, Magie o Trappole. Insomma, non sapevo più da che parte sbattere la testa.
    Cominciai ad infuriarmi, ad agitarmi, ad andare su e giù per il mio ufficio, privo di qualunque idea. Poi, guardando le innumerevoli carte sulla mia scrivania, guardai una delle mie carte preferite: "Mostro Resuscitato", quella importantissima carta che permetteva di evocare Specialmente un mostro dal proprio Cimitero, o da quello avversario. Quando la creai non la reputai così influente, sarà perchè le mie prime carte erano tutti Mostri dai valori irrisori, però con l'evoluzione del gioco, e l'arrivo di carte sempre più versatili, avevamo deciso di bandirla.
    Ma ecco che quella carta mi aveva dato l'ispirazione.
    Come avevo fatto a non pensarci prima? Avrei creato tre carte che avrebbero potuto contrastare l'effetto di carte come "Mostro Resuscitato"!
    Mi misi subito al lavoro: volevo creare due creature che avessero la peculiarità di essere esteticamente molto belle, e scelsi due colori in eterna contrapposizione: bianco e nero.
    Così decisi di crearne uno Oscurità e uno Luce, ma il primo avrebbe dovuto avere qualche limitazione, magari nell'effetto o nei punti di Attacco e Difesa: insomma per simboleggiare la superiorità della Luce, colei che rappresentava la pace e la giustizia, sull'Oscurità, colei che invece portava a morte e tristezza.
    Anche qui mi sbagliai: è incredibile come certi valori, così radicati nell'animo e nella mente umana possano rivelarsi completamente opposti alla realtà, una realtà che purtroppo oggi tutto il mondo conosce, non crede?
    Dalla mia matita finalmente nacque il primo mostro, di Attributo Luce, più potente e esteticamente forse anche migliore, e a seguito il secondo mostro, di Attributo Oscurità, con qualche minore limitazione ma esteticamente bello quanto il primo, o poco meno. Dovetti quindi creare i loro nomi, ma volevo stare sul generico. Pensandoci bene, i due mostri erano molto belli, e le persone belle, o che comunque hanno qualcosa in più rispetto alle altre in genere si comportano con superiorità, tendendo a deridere gli altri.
    Questa caratteristica, invece, abbiamo imparato che corrisponde alla realtà, specialmente se queste persone con quel "qualcosa" di speciale occupano una posizione di comando, o comunque se essi sono in grado di influenzare le decisioni altrui.
    Sapevo quindi quali nomi dare loro. Con i due Mostri completati, passai alla terza e ultima carta.
    Prima di crearla, decisi di proporre le altre due carte ai miei collaboratori, così uscì dal mio ufficio. Le due carte ottennero grande successo tra i miei colleghi, per cui, colmo di gioia perché finalmente avrei avuto un po' più di tempo libero, ritornai al mio ufficio, deciso di creare la terza e ultima carta sulla stessa scia delle precedenti due.
    Fu allora che il destino di tutti noi cambiò irreversibilmente, anche se allora non me ne resi subito conto.
    Il foglio sul quale avrei dovuto disegnare la terza e ultima carta era già stato usato e su di esso figurava il nome, l'effetto e l'Artwork della stessa, con una precisione e accuratezza tali che persino io stesso rimasi senza parole.
    Subito rimasi un attimo a guardarla, non capendo come l'inchiostro fosse finito su quel foglio. Pensai subito che qualche mio collaboratore avesse voluto farmi uno scherzo, e che forse era entrato nel mio ufficio e avesse creato quella carta. Mi accorsi però che l'Artwork era troppo elaborato: essendo stato via per circa dieci minuti, nessuno dei miei collaboratori, per quanto ne sapessi, era capace di disegnare così bene in così poco tempo.
    Quando mi avvicinai per prendere in mano il foglio, da sotto di esso cadde sul pavimento un biglietto.
    Mi chinai a raccoglierlo, mentre capivo ancora meno di ciò che stava succedendo. Quando lo presi in mano, mi accorsi che era anche più soffice e liscio degli altri miei fogli.
    Lo aprì, e questo è ciò che vi trovai scritto, che trovate anche sul foglio che sul retro porta il numero II.

    Subito non ebbi la più pallida idea di ciò che ci fosse scritto: non corrispondeva a nessuna lingua che in quel momento mi venisse in mente. Ma, guardandola meglio, mi sembrò di ricordare qualcosa... Avevo già visto quelle lettere, in passato... Anzi, le avevo usate per qualche motivo... Forse... Poteva essere...
    Mi catapultai sul mio PC, aprendo la cartella in cui avevo salvate tutte le carte che avevamo creato per la serie televisiva, ma che non erano mai state pubblicate.
    Non tutte, per la precisione.
    Comunque, questa mia piccola indagine diede subito i sui frutti: quella lingua era la stessa con cui avevamo creato le carte dell' Archetipo "Orichalcos": l'NIENTESPAZIO Enochiano.
    Decisi di cercare su Internet una tabella, una guida o quant'altro potesse aiutarmi a tradurre l'Enochiano in una frase che io potessi comprendere. Trovai finalmente un modo per tradurlo, non in giapponese, ma nell'alfabeto latino.
    Quando tradussi anche l'ultimo carattere, scoprì che il foglio recitava questa frase: "Usa questo potere per liberarci".
    Ora sapevo il significato di quelle parole, ma non capivo ancora a cosa si riferissero: chi dovevo liberare, e come? Inoltre non mi capacitavo di come fosse finito sotto quel foglio su cui era disegnata la carta, di cui non capivo ancora la provenienza, e infine di come le mie ultime due carte fossero finite sopra di esso.
    Perché in quel momento non stracciai i due fogli, quello con il messaggio senza senso e quella terza carta che non era uscita dalla mia mano, ma che probabilmente non apparteneva al cervello di nessuno dei mie collaboratori ?
    Invece decisi di lasciar perdere la questione. Sentivo una vocina: "Ma che t'importa? Ha la terza carta, consegnala assieme alle altre due e domani sarai a casa, in giardino, con le pantofole e una bella limonata!". Incredibilmente convenni che non serviva a nulla sapere chi e come avesse organizzato tutta quella messa in scena. Mi bastava colorare la terza carta, e poi basta.
    Se solo avessi saputo che la mia stanchezza ci avrebbe reso tutti schiavi, mi sarei tirato un pugno sui denti.
    Fu solo allora che mi accorsi, al di là della sua provenienza, la carta rappresentata sul terzo foglio vantava di un effetto troppo vantaggioso e, come dire, troppo utile. Decisi quindi di limitarlo, togliendo alcuni degli aspetti più vantaggiosi e rendendo la carta più difficile da usare.
    Questa fu probabilmente l'idea migliore che mi venne in quella sciagurata giornata, ed è grazie ad essa se oggi abbiamo ancora un po' di tempo prima che il loro piano si realizzi.
    Quindi colorai l'ultima carta, e una volta fatto ciò, posai la matita e uscì dal mio ufficio.
    Comunicai ai miei colleghi che le ultime tre carte erano sulla mia scrivania, ed erano pronte per essere stampate e pubblicate assieme alle altre già create.
    Allora tornai a casa, dal momento che erano quasi le 7:30 e dovevo ancora prepararmi cena.
    Quella sera scoppiò anche un violento temporale, che continuò per diversi giorni, e di cui i meteorologi non riuscivano a darsi una spiegazione, dal momento che fino a quel pomeriggio il tempo era stato piuttosto soleggiato. Notai che i lampi sembravano diversi, brllavano di una luce più scura, e la pioggia cadeva davvero molto forte, come se il cielo stesso stesse piangendo per qualche motivo.
    Solo oggi capisco che il cielo è stato il primo ad accorgersi di ciò a cui andavamo in contro.
    Questo diluvio terminò lo stesso giorno in cui il mio assistente mi comunicò per telefono che era stata rilasciata l'ultima espansione. Mi dichiarai soddisfatto di ciò, ma prima di poter continuare il mio assistente mi chiese per quale motivo avessi lasciato i miei ultimi tre disegni sulla finestra del mio ufficio, con alcune altre carte sopra. Io gli dissi che l'ultima volta che avevo visto i tre foglio erano sulla mia scrivania, ma lui, scherzando mi rimproverò perché avrei potuto esporre i disegni alla pioggia, e anche le carte sopra essi, che secondo lui erano molto belle.
    Allora gli chiesi quali fossero queste carte in questione, e dopo che lui me lo rivelò, non capì (chi non capisce?) perché proprio quelle carte: avevano Attributi differenti, come i loro Tipi.
    Terminai poco dopo la chiamata, non capendo niente di quello che era successo in questi pochi giorni.
    La mia vita, da allora, si svolse assolutamente tranquilla. Continuavo a creare carte, a scartarne altre, insomma il mio solito lavoro.
    O almeno così pensavo, perché quando lavorai al set successivo, accadde lo stesso fatto: stavo prendendo visione di alcune carte proposte dai miei collaboratori, per organizzarne la pubblicazione. Quando però distolsi lo sguardo dai loro progetti, trovai sulla mia scrivania, in bella vista, un foglio di carta come quello della terza carta del set precedente: su di esso vi erano riportate le informazioni su ben quattro carte, e leggendolo scoprii che queste cinque carte avevano molte caratteristiche in comune, come valori, effetto o Livello. Quattro, cinque, deciditi! :asd:
    Subito guardai il foglio: come potevano essermi sfuggito di vista? Avevo guardato e riguardato i progetti, eppure fino a quel momento non lo avevo visto.
    Non ci pensai molto, e presi subito in considerazione le carte in questione. Mi piacevano, o per lo meno non mi dispiacevano, però per dare loro un senso avrei dovuto completarle con altri due mostri, che ispirandomi alle carte appena viste creai io stesso.
    Subito non accadde nulla, ma la mattina successiva al rilascio dell'espansione io stesso trovai le sei carte disposte in perfetto ordine sul davanzale della mia finestra, ma qualcosa di strano era accaduto: le sei carte, create sulla base di quanto scritto sul foglio, erano in perfette condizioni, ma le due che aveva creato io erano invece state fatte a pezzi.
    Raccogliendo i frammenti e gettandoli nella spazzatura, mi sedetti, e sulla mia scrivania trovai lo stesso biglietto in Enochiano, ovvero l'ultimo che Le ho spedito, il numero III:

    che significa "Grazie".
    Pensai che questa volta fosse uno scherzo di uno dei miei collaboratori, e nonostante il fatto che lo stesso caso si ripeteva per la seconda volta stracciai la lettera e mi misi al lavoro, come tutte le mattine, e così poi per molti anni a venire.

    Ecco, questo è tutto ciò che posso dirLe. Come mi avete chiesto nel Suo ultimo messaggio, ora sapete come li ho creati e come sono nati. Spero che queste informazioni possono permettere una reciproca collaborazione, pur essendo io conscio della riluttanza del Suo Ierofante, e di conseguenza del vostro caro Ordine, al supporto di fonti esterne.
    Se posso permettermi, vorrei esprimere il mio dissenso circa il vostro probabile attacco di sabato 2 Novembre, ovvero quandoSPAZIOci sarà il loro consueto incontro nella capitale europea di Finoma, in Italia. Sono conscio del fatto che è l'occasione perfetta, dal momento che è vicina alla vostra attuale sede e sicuramente non è protetta come La Capitale, e che attualmente l'Impero di Sonsuza e gli Stati facenti parte dell'Other sono attualmente in una situazione di relativa quiete (che è esattamente ciò che voi volete scongiurare), ma non pensiate che sia possibile eliminarlo semplicemente con qualche proiettile, lama o quant'altro: gli avvenimenti del 5 dicembre di due anni fa ne sono un esempio.
    Se ripenso a quelle povere vite...
    Comunque sono consapevole che Lei ignorerà il mio consiglio, dal momento che la vostra azione potrebbe rivelarsi una causus belli per ricominciare la guerra tra l'Impero e l'Other, ma non deve interpretarlo per un perdono dei suoi assassini, ma semplicemente rischiate di aggiungere i vostri alla lista delle sue vittime.
    Ricordatevi che abbiamo ancora tempo prima che la Catena sia completata.
    In compenso, Le posso assicurare che, nel caso Le succeda qualcosa, cercherò di fare il possibile per vendicarLa.
    Io non mi fermerò, non posso, benchè il tempo concessomi da questo corpo stia ormai arrivando agli sgoccioli.. .

    Zhakia
    ------------

    L'uomo alzò lo sguardo dalla lettera.
    Tanti erano i pensieri che in quel momento gli passavano per la testa.
    Fissò un'ultima volta la lettera e poi si alzò. Mentre camminava verso il tavolo, il foglio, nella sua mano destra, cominciò ad accartocciarsi, poi divenne marrone, ed infine si sbriciolò come polvere. Lo stesso fenomeno accadde anche quando prese in mano i due foglietti che aveva lasciato precedentemente sul tavolo. Dopo di che, sospirando commentò: “Uff, come sempre le sue lettere sono piene di divagazioni, però almeno abbiamo le informazioni che ci servono... Ora posso fare rapporto allo Ierofante, anche se so che gli avvertimenti di Zhakia gli entreranno da un orecchio e gli usciranno dall'altro... Sarà anche un genio, ma è un tale testardo verso chi non è un nostro membro...”.
    L'uomo aprì la porta della stanza, giocherellando con la punta della sua treccia, concludendo: “Ma, infondo, non c'è da preoccuparsi: se tutto va come lo Ierofante ha previsto, il 2 novembre potremo salvare loro la vita, includendo anche lui: così potremo tenere in scacco tutti i sistemi di difesa dell'Impero, oltre che a causare una faida interna tra Lasyrindes ed il suo Ministro più amato... Inoltre, se anche quella persona parteciperà all'evento, allora la sua cattura farà la felicità del nostro Ierofante...”, e la chiuse alle sue spalle. Qui sembra che Delver chiuda la treccia, e non la porta, se vogliamo essere precisissimi.

    Sappi che mi sono divertito tanto. Ma sopratutto, l'ho fatto perché tu DEVI fixarli.
     
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    >Nonnetta
    Non posso crederci, persino il correttore di Open Office mi ha tradito!
    Comunque grazie Marco, sia per il commento che per le correzioni. Mi permetterei soltanto di specificare che, alla fine della lettera, il "voi" si riferisce a "voi dell'Ordine", non più al singolo Delver, ma a tutta la sua organizzazione (infatti poi nella penultima riga torna a dargli del "Lei").
    Inoltre, gli errori in rosso mi fanno pensare che forse dovrei scrivere con più calma e soprattutto strapazzare meno i tasti della mia povera tastiera...
     
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  12. Nonnetta
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    Blocco note > qualunque cosa

    Comunque, anche all'inizio dà del voi a Delver, poi del Lei, di nuovo Voi, poi ancora Lei e così via. Sappi che però, non ho commentato l'effettiva trama dato che l'avevo già letta mesi fa. :rotfl:
    Certo, ho notato che è molto revisionata e stesa meglio, e mi piace, però già conoscevo l'introduzione e non me la sono sentita di, praticamente, ricommentare. Posso dirti che, però, è molto bella e la seguirò per sempre. :fifi:
     
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    Nossy il fantomatico grammar nazi non li abbia ancora evidenziati

    All'epoca sfruttai tutti i miei poteri da Grammar_Nazi su EFP, mi spiace
     
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  14. Nonnetta
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    Non ci posso pensare, hai prosciugato i poteri. Un vero Grammar nazi è ostinato quanto il calcare quando non usi il giusto detersivo sulle piastrelle della cucina, non si fa sconfiggere da una cavolata. Se fossi un GN come te, adesso sarei sepolto sotto cadaveri partigiani di ignoranti.
     
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    CITAZIONE (Nonnetta @ 3/11/2013, 19:51) 
    Non ci posso pensare, hai prosciugato i poteri. Un vero Grammar nazi è ostinato quanto il calcare quando non usi il giusto detersivo sulle piastrelle della cucina, non si fa sconfiggere da una cavolata. Se fossi un GN come te, adesso sarei sepolto sotto cadaveri partigiani di ignoranti.

    Sì, ma dopo cinquanta e passa recensioni negative da qualche centinaio di parole la ferocia sbiadisce <3
     
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407 replies since 1/11/2013, 14:37   8588 views
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