Supernatural

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  1. the jok3r
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    Si vede una flebo che gocciola regolarmente. Poi un monitor
    su cui sono visualizzate delle frequenze cardiache.

    Poi un lettino su cui è disteso un ragazzo con gli occhi
    chiusi (GIULIO). Allo stesso modo, ma in altre stanze, ve ne
    sono altri due: uno dove c'è una ragazza (SARA) e poi uno
    dove invece si vede un'altro ragazzo (ANDREA). Tutti e tre
    sono immobili, attaccati ai macchinari visti in apertura.

    Poi, lentamente, uno alla volta, GIULIO, SARA ed ANDREA,
    nelle rispettive stanze, a fatica, riaprono gli occhi e si
    guardano attorno perplessi, come non capendo dove si
    trovano.

    Infine, fugacemente, si vede una stanza buia, le finestre
    chiuse. Nella stanza vi sono un lettino con accanto da un
    lato una flebo e dall'altro un monitor per
    l'elettrocardiogramma. Sul lettino c'è un ragazzo di cui non
    si vedono chiaramente i tratti. Ma dorme e respira a fatica.

    EPISODIO 1

    SCENA 1

    Un mese dopo.

    E' sera. Sulla facciata di un palazzo lussuoso vi è un
    grande manifesto che riporta: "Lunedì 6 agosto 2011:
    Presentazione di giovani talenti emergenti".

    All'interno, in una sala sono sedute diverse persone.
    Diverse sedie, fra la gente, sono rimaste vuote. Tutti sono
    individui distinti, ben vestiti, chiacchierano fra loro a
    bassa voce. In prima fila, con un libro fra le mani, c'è
    GIULIO. Si guarda attorno come ansioso.

    Davanti a tutte le sedie vi è un palchetto su cui si trovano
    altre due sedie ai lati opposti di un tavolino sul quale vi
    è un microfono. Alle spalle del palchetto vi è una tenda da
    cui esce un uomo, elegante. Sale sul palchetto e prende il
    microfono in mano. E' il MODERATORE della presentazione.

    MODERATORE
    Bene, e allora adesso, dopo questo
    breve intervallo, siamo pronti a
    proseguire con le nostre
    presentazioni. Il prossimo ragazzo
    che invito a salire sul palco è un
    giovane scrittore, che oggi ci
    porta con lui alla scoperta del suo
    primo libro pubblicato appena
    qualche settimana fa e che nelle
    librerie di tutt'Italia non ha per
    nulla sfigurato in termini di
    vendite ed apprezzamento. E' quindi
    con piacere che invito a salire qui
    con me sul palco il nostro Giulio!

    GIULIO si alza dalla sua sedia in prima fila con il libro
    fra le mani e si avvicina lentamente al palchetto. Sale e il
    MODERATORE lo invita con un cenno a sedersi su una delle due
    sedie. Il MODERATORE stesso siede sull'altra.

    MODERATORE
    Allora Giulio, eccoti qui. Quello
    che ci proponi oggi è il tuo libro
    di esordio, diciamo, giusto?

    GIULIO
    Esattamente.

    MODERATORE
    Ed è un thriller, se non sbaglio.

    GIULIO
    Giusto, giusto.

    M0DERATORE
    Bene. Allora dai, parlacene un po',
    raccontaci come ti è venuta l'idea
    per questo romanzo e le tue prime
    emozioni all'idea di essere
    diventato a tutti gli effetti uno
    scrittore.

    SCENA 2

    Lungo una via scura rischiarata solo dai lampioni vi sono
    diverse villette monofamiliari e si sente a tutto volume
    della musica da discoteca.

    Poi si vede la facciata di una villetta in particolare, si
    va oltre e si scopre da dove proviene la musica: nel
    giardino sul retro della casa vi è una festa. Ci sono molti
    ragazzi che ballano tutti vicini gli uni agli altri, quasi
    schiacciati, e uno stereo a lato. Fra questa folla si vedono
    due, un ragazzo (DANIELE) ed una ragazza, SARA, che
    tenendosi per mano cercano di farsi spazio. Raggiungono un
    ragazzo che sta ballando e si fermano.

    SARA
    Ehi! Noi dobbiamo andare, adesso.
    Volevamo ringraziarti per la
    serata!

    PADRONE DI CASA
    (smettendo per un attimo di
    ballare)
    Ma come, di già?!

    DANIELE
    Eh sì guarda, domani abbiamo mille
    impegni ed è meglio se andiamo
    entrambi a riposarci.

    PADRONE DI CASA
    (ridendo)
    Va bene, va bene! Apprezzo la
    scusa! Ci vediamo dai, andatevi a
    divertire a vostro modo, voi che
    potete!

    SARA
    Dai scemo, dobbiamo andare davvero
    a casa!

    PADRONE DI CASA
    Sì sì, è evidente che qui in
    giardino sareste scomodi...
    (una risatina, poi)
    Allora ci vediamo presto, ok?

    DANIELE
    Benissimo! E grazie ancora per la
    festa! A presto!

    SARA
    Ciao! Ci vediamo!

    SARA e DANIELE tenendosi per mano si allontanano, mentre il
    PADRONE DI CASA ricomincia a ballare come un matto.

    Un istante dopo si vedono i due ragazzi che si baciano
    accanto ad una macchina, poi DANIELE prende le chiavi, la
    apre, i due salgono e partono.

    SCENA 3

    Un locale affollato, si alternano luci di ogni colore, la
    musica è forte, al bancone vi sono diversi ragazzi che fanno
    le loro ordinazioni. Si vede un tipo ubriaco che cammina
    sostenuto da altri due ragazzi; un ragazzo ed una ragazza si
    baciano in un angolo in maniera alquanto passionale, se non
    volgare. Altri sotto un palco cantano a squarciagola.

    Sul palco vi è un gruppo, il cantante del gruppo è ANDREA.
    Stanno suonando un pezzo e sono molto presi e calati nelle
    parti.

    ANDREA
    (cantando, con tutta la
    passione che ha in corpo) I'm
    strong on the surface... Not
    all the way througt... I've
    never been perfect... But
    neither have you...

    SCENA 4

    Nuovamente si vede la sala in cui GIULIO sta presentando il
    suo libro. Ha il microfono in mano e sta parlando.

    GIULIO
    Beh, sì, effettivamente in questa
    parte sì. W.K., il protagonista
    appunto, subisce come
    un'evoluzione... Potremmo quasi
    dire che questa ragazza lo cambia,
    in un certo senso...

    MODERATORE
    Ecco, hai accennato esattamente
    all'argomento di cui volevo parlare
    adesso. La figura di Sarah, la
    ragazza che il protagonista conosce
    e di cui si direbbe si
    invaghisce... E' ispirata da
    qualcuno, è pura fantasia, l'hai
    presentata solo per portare avanti
    la vicenda... Ecco, dicci un po'
    quello che ti è passato per la
    testa quando hai scritto questo
    personaggio.

    GIULIO
    Beh, Sarah senza dubbio...
    (mentre parla sembra notare
    qualcuno fra il pubblico che
    rapisce la sua attenzione)
    ... sì, dicevo... Sarah è ispirata
    in parte a...
    (con gli occhi segue i
    movimenti di quel qualcuno)

    MODERATORE
    Ehi, tutto bene?

    GIULIO
    Sì, certo... dicevamo... Sarah è...

    In fondo alla sala si vede una figura di spalle che esce e
    si chiude dietro la porta.

    GIULIO si alza in piedi di scatto.

    GIULIO
    (risoluto)
    Scusate. Scusatemi davvero tutti.
    Devo andare un attimo. Scusate
    davvero...

    Velocemente scende dal palchetto e si incammina lungo la
    sala. Non corre ma quasi. Esce dalla porta senza esitazioni
    e si allontana. Le persone in sala rimangono in silenzio,
    allibite. Anche il MODERATORE non sa che fare, si guarda
    alle spalle cercando consigli da qualcuno. Poi prende il
    microfono e si alza in piedi.

    MODERATORE
    Ecco, sì... Scusateci per il
    contrattempo, anche noi siamo stati
    presi in contropiede, ma
    evidentemente Giulio... --
    (pausa, poi)
    Allora direi che possiamo passare
    al prossimo talento emergente,
    sperando di non avere altri
    inconvenienti. Bene, allora invito
    a salire sul palco... --

    SCENA 5

    DANIELE e SARA sono sempre in macchina, nella periferia
    della città, evidentemente diretti verso casa. Nell'auto la
    radio è accesa su una qualche frequenza che trasmette
    musica. I due sono in silenzio. Lei ogni tanto lo guarda e
    lui quando può ricambia gli sguardi.

    Poi, dopo qualche altro istante, SARA sobbalza.

    SARA
    Lo hai visto anche tu?!

    DANIELE
    (perplesso)
    Che cosa?

    SARA
    Il tipo! Il tipo che è saltato in
    mezzo alla strada!

    DANIELE
    Ma dove?

    SARA
    (indica più avanti)
    Là! Là! Non ti sembrava Marco?!

    DANIELE
    Ma Marco chi?!

    SARA
    Il ragazzo scomparso tempo fa!

    DANIELE
    Ma che dici amore...?! Riposati un
    po' dai, ti sveglio quando siamo
    sotto casa tua...

    SARA
    No, ma che dici! Fermati! Dobbiamo
    inseguirlo!

    DANIELE
    Sara... Davvero... Riposati.

    SARA
    (irremovibile)
    Ferma questa macchina.

    DANIELE
    Ma...?!

    SARA
    Cazzo, ti ho detto di fermarti!

    DANIELE, allibito, accosta. SARA scende al volo. La strada è
    tutta buia.

    DANIELE
    Non vorrai davvero inseguire quel
    tipo...

    SARA
    Certo! Vieni cazzo! Se era lui
    dobbiamo trovarlo e avvisare
    qualcuno che l'abbiamo visto!

    DANIELE
    Sara, ma come fai a dire che era --

    SARA
    Senti, tu fai cosa vuoi, io vado.

    Senza dire una parola in più SARA si volta e si mette a
    correre lungo una via laterale. DANIELE, ora più arrabbiato
    che allibito, la guarda per un po' e poi con un cenno di
    disappunto rimette in moto e si allontana.

    SCENA 6

    Di nuovo il locale dove ANDREA ed il suo gruppo stanno
    suonando.

    ANDREA
    (cantando)
    I've become so numb... I can't feel
    you there... Become so tired so
    much more aware...
    (i suoi occhi si bloccano su
    qualcuno che ha visto fra il
    pubblico)

    ANDREA smette improvvisamente di cantare. I suoi compagni
    invece continuano a suonare guardandolo interrogativi. La
    musica va avanti a tempo ma senza parole.

    ANDREA
    (come distogliendo
    l'attenzione da chi guardava,
    riprende a cantare)
    Can't you see that you're
    smothering me? Holding too tightly,
    afraid to lose control...
    (nuovamente vede quel qualcuno
    fra il pubblico)

    Smette di nuovo di cantare, perde altri versi. La musica
    prosegue, i compagni del gruppo si guardano fra loro
    suonando ma senza sapere che fare.

    ANDREA salta giù dal palco fra la folla. Tutti lo guardano
    senza saper che dire e fare. Lui si fa spazio fra la gente
    sbracciandosi.

    ANDREA
    Scusate, scusate, fatemi passare.
    Fatemi passare, scusate!
    (si volta verso il palco dove
    i suoi compagni hanno smesso
    di suonare e lo guardano)
    Scusate, scusate davvero! Vi spiego
    poi tutto!

    E corre via fra la folla fino ad uscire dal locale.

    SCENA 7

    Si vede di nuovo GIULIO. Sta inseguendo qualcuno davanti a
    lui. L'individuo si vede soltanto di sfuggita in fondo alla
    strada. Svolta un angolo e scompare.

    Anche SARA sta correndo per la via dove si era infilata
    dietro a quel ragazzo che gli pareva di aver riconosciuto.
    L'individuo è parecchio distante ma davanti a lei.

    Allo stesso modo ANDREA insegue un tizio subito fuori dal
    locale. Dopo aver attraversato un parcheggio vede la figura
    davanti a lui svoltare in una via secondaria. Lui fa
    altrettanto.

    Si alternano i primi piani di GIULIO, SARA ed ANDREA che
    corrono a perdifiato.

    Corrono senza mai raggiungere la sagoma che inseguono.
    Quella continua ad imboccare stradine laterali o secondarie,
    svoltare agli angoli. Ma i tre, per le loro strade, non li
    perdono mai di vista.

    GIULIO vede scomparire il suo bersaglio dietro un angolo.
    Anche l'individuo che segue SARA gira ad un angolo. E così
    fa anche quello inseguito da ANDREA.

    GIULIO, SARA ed ANDREA si ritrovano in una piccola piazzetta
    desolata, scarsamente illuminata nel buio della notte. In
    lontananza, tutti e tre riescono a vedere soltanto due
    persone arrivate per altre strade ma nel loro stesso
    momento. Tutti di corsa. I tre riprendono fiato piegati
    sulle ginocchia.

    GIULIO
    Chi siete voi?!

    ANDREA
    Tu chi sei?!

    SARA
    E perchè siete qui?!

    ANDREA
    Io stavo inseguendo un tipo!

    GIULIO
    Anch'io...! Comunque piacere,
    Giulio!

    SARA
    Ma non mi dite! Anch'io! Avete
    visto passare nessuno per di qua?

    ANDREA
    Nessuno... Voi?

    GIULIO
    Nemmeno io... Siete i primi che
    incontro...

    SCENA 8

    GIULIO, ANDREA e SARA sono seduti su una panchina nella
    piazzetta. Attorno a loro non c'è assolutamente nessuno.
    Regna il silenzio più assoluto.

    GIULIO
    Merda. Domani mi faranno un culo...

    SARA
    Perchè?

    ANDREA
    (contemporaneamente a SARA)
    Non dirlo a me, guarda... Comunque
    piacere, Andrea.

    SARA
    Sara... Voi che stavate facendo?

    GIULIO
    Presentavo un libro...

    SARA
    Presentavi un libro? Perchè...? Di
    chi?

    GIULIO
    Mio.
    (SARA lo guarda stupita)
    Eh già, sono uno scrittore. O
    almeno ci provo... Solo che poi
    quando sono alle presentazioni dei
    miei libri... Scappo. Figo nè?
    (sorride, una pausa, poi,
    rivolto ad ANDREA)
    E tu? Tu che stavi facendo?

    ANDREA
    Cantavo con il mio gruppo. Ma ho
    visto un tipo fra il pubblico che
    se ne stava andando... Dovevo
    seguirlo... E ho mollato tutti lì a
    mezzo... Domani è meglio se non mi
    trovano, mi sa...

    GIULIO
    Capisco...
    (poi, a SARA)
    Tu invece?

    SARA
    Ero in macchina con il mio
    ragazzo... Tornavo a casa da una
    festa con degli amici... Ma ho
    visto uno saltare in mezzo alla
    strada e ho dovuto inseguirlo.

    GIULIO
    (perplesso)
    Ci è successo a tutti la stessa
    cosa, si direbbe... Strano, no?

    ANDREA
    E ci siamo tutti trovati qui... Da
    soli... Noi tre...

    SARA
    Ma voi chi stavate inseguendo?

    ANDREA
    Io un tipo... mmm... che non si
    faceva vivo da un po'. Un
    conoscente direi...

    GIULIO
    Idem. Ho visto un mio conoscente
    che i telegiornali davano per
    disperso da un po' di tempo. Ho
    pensato che non potevo lasciarlo
    andar via così. No? Cioè: è
    scomparso, lo vedo, cosa faccio...?
    Finta di niente?

    SARA
    (fra il perplesso e lo
    spaventata)
    Anch'io... La stessa cosa... Un
    tipo scomparso... Marco...

    GIULIO
    (sgrana gli occhi)
    Marco?!

    ANDREA
    (fa altrettanto)
    Mi pigliate per il culo?!

    SARA
    Perchè?

    ANDREA
    Anch'io inseguivo Marco. Quello di
    cui non si era saputo più nulla,
    no...?

    GIULIO
    Oh cazzo.

    SARA
    (è sbiancata)
    No, no, un momento. Cioè: in
    pratica tutti e tre stavamo
    inseguendo lo stesso ragazzo... --

    GIULIO
    ... Nello stesso momento... per
    strade diverse... --

    ANDREA
    ... E siamo arrivati nello stesso
    posto, dove però lui non c'era, ma
    c'eravamo solo noi tre?!

    Silenzio più assoluto. I tre si guardano senza fiatare,
    spaventati, perplessi ed increduli.

    GIULIO
    No no no, ragazzi no. Calma, calma,
    calmiamoci tutti. No. Non è
    possibile. E' evidente che non sia
    possibile, no...?
    (una pausa, poi)
    Forse è meglio se andiamo tutti a
    casa a dormirci su... Non
    trovate...?

    ANDREA
    E sì, direi che ne abbiamo proprio
    bisogno...

    I due ragazzi si alzano e porgono la mano a SARA che le
    afferra e si fa forza per alzarsi. I tre si ritrovano di
    fronte.

    ANDREA
    Allora... Andiamo...?

    GIULIO
    Sì sì, andiamo va'.

    SARA
    Va bene... Sì, ci... ci vediamo...
    in giro...

    Poi SARA sente una voce nella propria testa,
    improvvisamente, che dice: "Cazzo oh, non mi sembrava di
    essermi fatto stasera...". Rimane basita, immobile. E' certa
    che i due non abbiano parlato. Poi un'altra voce: "E ora che
    cosa mi invento con i miei?!".

    GIULIO ed ANDREA la guardano per un po' senza dire nulla
    vedendola assorta nei suoi pensieri, quasi spaventata dai
    suoi pensieri.

    ANDREA
    Ehi? Tutto bene?

    SARA
    Eh?! Sì sì...

    GIULIO
    Vuoi che ti accompagnamo a casa?

    SARA
    No, davvero... Sto bene... Ero
    assorta nei miei pensieri...

    Mentre lo dice sente un'altra voce: "In ogni caso, questa è
    più fatta di me". Cerca di non badarci.

    SARA
    (pallida in volto)
    Allora... Ci vediamo eh...

    GIULIO
    Bene. Io vado di là.
    (e indica una direzione)

    ANDREA
    Sì, anch'io di là.

    SARA
    Io dall'altra parte... Ciao.

    ANDREA
    Ciao...!

    I tre si dividono incamminandosi ognuno per la propria
    strada, GIULIO ed ANDREA da una parte, SARA dall'altra.
    Nella piazza regna sempre il silenzio.

    SCENA 9

    Si vede un angolo della stessa piazza, al buio, sotto un
    porticato.

    Appoggiato di spalle ad una colonna c'è un ragazzo che si
    accende una sigaretta. La fiamma dell'accendino gli illumina
    per un attimo il volto. Non si sa chi sia. Il tipo guarda
    GIULIO, SARA ed ANDREA che si salutano e prendono strade
    diverse, quindi, un attimo dopo, anche lui si muove
    allontanandosi dalla piazza.

    SCENA 10

    L'indomani mattina, il sole è già alto.

    GIULIO è in casa e sta scrivendo al computer qualcosa. Alle
    sue spalle la televisione è accesa ma nessuno la sta
    guardando, nè lui ci presta attenzione.

    ANDREA è a propria volta a casa e sta navigando su internet.
    Si vede la sua pagina di Facebook, poi passa ad altri siti.

    SARA invece è per strada, cammina mentre è al telefono con
    qualcuno.

    GIULIO di scatto si blocca nello scrivere. Ha sentito una
    notizia che sta passando in quel momento in televisione.

    ANDREA sgrana gli occhi immobilizzato davanti ad una notizia
    che legge sul sito dell'Ansa.

    SARA si ferma, bianca in volto ed allibita, con il telefono
    saldo all'orecchio. Fissa il vuoto davanti a lei.

    Contemporaneamente si vede la pagina internet che stava
    visualizzando ANDREA, con la foto di un ragazzo in primo
    piano, lo stesso che si era visto nell'angolo della piazza
    al buio la sera prima, accompagnata in sottofondo dal
    commento del GIORNALISTA che stava ascoltando GIULIO.

    GIORNALISTA
    E' stato trovato ieri, verso tarda
    serata, il cadavere di un ragazzo
    che da qualche tempo era scomparso
    e per il quale tutte le forze di
    polizia della zona si erano
    mobilitate.

    Poi si vede SARA, sempre immobile, sempre al telefono.

    SARA
    (pallida, con un filo di voce,
    al telefono)
    Sei proprio sicura che abbiano
    detto... abbiano detto che... che
    quello era il corpo di Marco?


    Edited by the jok3r - 8/8/2012, 16:29
     
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