Riflessioni casuali in un mondo casuale.

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    Salve ragazzi...apro la discussione pubblicando a caso piccoli sfizi e giri di testa improponibili ad una persona normale.
    Siete liberi di criticarli, sputarci sopra...approvarli...venerarli, portarli a qualche esame, pagarmeli...fateci quello che volete. (eccetto spacciarli per propri D:)


    Subconscio
    Uomo.
    Macchina perfetta o animale che non vuole essere tale?
    È questa la domanda che si pone l’uomo dall’inizio della sua esistenza.
    Ha creato dei monarchi assoluti per tutte le cose che non si spiegava. La morte, la vita, il senso.
    In quest’epoca noi siamo consci della nostra storia, abbiamo avuto i mezzi per osservare la storia ed abbiamo semplicemente rovinato il finale della nostra.
    L’uomo non ha senso, è frutto dell’evoluzione di milioni di anni. Si trova in uno spazio troppo grande, vasto e vuoto di altri uomini e così dominiamo inesorabili questo pianeta.
    Ma l’uomo non è solo questo, l’uomo è come un numero complesso…parte reale e parte immaginaria.
    La parte reale è la vita dell’uomo, la morte. È il ciclo della sua vita, in cui egli compie azioni non eseguendone di altre. Senza volerlo l’uomo costruisce il suo destino e modifica una serie di eventi che intrecceranno le azioni di altri uomini. Così si muove il mondo.
    La parte reale dell’uomo quindi è solo una serie di eventi scelti dall’uomo stesso, eseguiti sulle basi di altri eventi compiuti da altri uomini. Noi non siamo liberi realmente.
    La libertà è un altro limite dell’uomo, puoi fare quello che ti pare a patto che le tue azioni non ricadano negativamente su altri uomini. No, è sbagliato, non importa cosa tu faccia o non faccia, tu esisti e la tua esistenza condiziona altri uomini.
    Ci siamo dati delle regole, onde evitare di modificare troppo questo strambo equilibrio. Ci siamo dati una morale per non dubitare di queste regole. Esistiamo per rispettare queste regole.
    Ma arriva ad un certo punto…la notte. La notte dell’anima, quel momento in cui l’uomo reale viene accantonato per un attimo. Fuori dalle regole e dalla morale…fuori dal senso logico.
    La parte immaginaria dell’uomo rappresenta il subconscio.
    Quella parte della nostra mente inesplorata che ci differenzia da tutti gli animali. Noi sappiamo dell’esistenza del subconscio, ma non sappiamo descriverlo. Nemmeno io.
    Ma si può dire che il nostro subconscio non abbia regole, leggi, morali, senso. Già non ha senso.
    Non ha senso perché all’interno del nostro io, possiamo fare tutto ciò che vogliamo e non vogliamo, una voglia che sazia qualsiasi pensiero reale e non reale. Ed in quel momento, scopriamo la nostra singolarità!
    Nessun uomo è uguale, nessuno, nemmeno i cloni. In ogni uomo c’è quel qualcosa, completamente privo di senso, che descrive in modo univoco l’uomo in questione.
    Se non ci fosse questo qualcosa, la vita dell’uomo non avrebbe senso. Non parlo di emozioni…quelle sono il carburante del nostro io. Noi siamo un mix di tutto ciò che ci circonda, il quale viene mescolato alla nostra anima e crea il nostro subconscio.
    Non si può descrivere questo nostro lato, semplicemente perché l’uomo stesso non lo può descrivere, è talmente fuori dalla nostra portata logica, che non possiamo comprenderlo.
    Ha senso quindi descrivere l’indescrivibile? No, ma far conoscere l’esistenza di questo io…risveglia la propria singolarità.
    Ed in questo periodo si sente il bisogno di singoli uomini, non di masse.



    Dio denaro
    Accidenti! Scoprendo che la vita dell’uomo non è altro che l’insieme delle vite di altri…una persona non riesce a prendere decisioni proprie…perché è perennemente condizionato da eventi che lo circondano.
    Come si può vivere così? Sembra quasi di prendersi in giro da soli, guardandosi in uno specchio rotto. L’immagine riflessa è la nostra…le spaccature dello specchio formano le mille sfaccettature del destino. All’uomo servono cambiamenti radicali…a me servono cambiamenti.
    Mi piacerebbe vedere un mondo non più governato dal dio denaro.
    Il denaro…un dio ormai inespugnabile. Comanda incontrastato ogni cosa…pregiudica le persone…ci divide…è motivo di litigi…è motivo di morte.
    Il denaro doveva ripagare lo sforzo fatto…ora si fanno sforzi per non fare più sforzi, e guadagnare più denaro senza fare un beneamato cazzo.
    Per colpa di questo pezzo di carta verde, l’uomo non vede più oltre il suo io…perché è costretto a contare i suoi soldi, e deve farlo!
    L’utopia è un nostro limite…tutti la vogliono, tranne me.
    Essa non dev’essere mai raggiunta…la vita se non è perfetta non è vita…se fosse perfetta che senso avrebbe vivere?! La nostra esistenza sarebbe completamente inutile…viviamo per vivere ed occupare uno spazio di un mondo perfetto.
    Viviamo per costruirci una vita. Alle persone dovrebbe essere sempre garantito di arrivare comunque con un 6 in pagella…la pagella del destino.
    Questo non viene mai rispettato…perché? Perché il dio denaro è in agguato.
    In questo momento vorrei avere qualcuno da amare fino allo sfinimento, e viaggiare nei posti più remoti del globo…lontano dall’umanità, per riscoprire la VITA.
    La vera vita…la vita che va vissuta.
    Non una futile costruzione del proprio futuro, che si basa sul lavoro stabile, una bella casa, una bella moglie, una bella macchina.
    Stronzate. Da bambino volevo diventare un paleontologo, per studiare i dinosauri e per meravigliare tutti con le mie scoperte.
    La mia vita dev’essere incidente sulla vita degli altri, in positivo o in negativo non ha importanza. Bisogna essere ricordati, o la propria vita è una macchia da debellare dalla storia.
    Un inutile posto in più occupato al cimitero…tanto vale essere cremati ed essere sparati contro il sole.
    Perché nessuno la pensa come me? È questo che mi fa incazzare, che mi fa protestare. Mi sembra di urlare contro me stesso mentre guardo incazzato il mio riflesso su un lago.
    Vorrei trovarmi in un deserto freddo…con la mia donna ed un figlio la cui crescita costruirà un futuro uomo LIBERO dal dio denaro, dall’umanità e da tutta l’ipocrisia che esiste. Voglio uscire da questo mondo…i posti ci sono, ma come arrivarci? Con che volontà?...CON CHI?!



    Ipocrisia, quale meraviglia!
    Vogliamo parlare di quei bastardi che si drogano?!
    Gente ricca…gente vincente…che cade in depressione! L’apoteosi della stupidità umana.
    Perché ogni uomo è fatto così, i suoi problemi sovrastano quelli di ogni altro uomo. Non esistono più gli aiuti, chi aiuta troppo viene sfruttato! Chi aiuta poco lo fa per ottenere qualcosa in cambio!
    Si fa così? A me personalmente basta un grazie…basta sapere che grazie a me, ho cambiato qualcosa nella vita di una persona.
    L’uomo deve prendere coscienza dei propri problemi, deve imparare a parlarne. Deve urlarli!
    Solo così tira fuori le palle e dimostra di essere uomo. Non è il contrario. Aiutandosi si risolvono tutti i problemi, bando ai pregiudizi PRIVI DI SENSO.
    Come se un dio che non esiste potesse dividerci. Come se il colore della pelle determinasse reali differenze. Bando alle differenze usate come colpa di esistere!
    Perché i ricchi si drogano? Perché queste persone cadono in depressione? Io non posso…e francamente non voglio nemmeno saperlo, ma rimango del parere che sono dei bastardi.
    Bastardi che capiscono di avere buttato la vita per una società che vita non è.
    Si rendono conto di essere vincenti nella società, ma perdenti contro il proprio io.
    La società è una cosa futile. Un pretesto per vivere.
    Il deserto è la vita umana. Un uomo nel deserto, con una donna…VIVE!
    Vive perché riscopre la semplicità, riscopre l’animale che c’è in lui. Gli istinti vengono alla luce, si illuminano bruciando sotto i perenni fasci di luce solare. La semplicità animalesca è la vita passata, presente, futura. Eterna.
    La vita governata dalla società…è una vita inutile. Non cambiamo nulla al mondo, non aggiungiamo niente. La nostra esistenza è fine a se stessa. Noi non abbiamo senso. Non siamo nati per questo.
    Un uomo che non può cambiare la storia, non serve ad un cazzo.
    Anche solo risvegliare l’animo animalesco in altri uomini è una cosa positiva.
    Tanto non esiste paradiso o inferno, sono convenzioni che hanno costruito la morale umana.
    Della morte non si saprà niente, ma morire dopo aver cambiato la storia, e morire da NCP della società è ben diverso! È una sfida.
    La vita è questo…una sfida a tempo…troppo poco tempo.
    All’inizio devi ambientarti nel videogame…e quando cominci a giocare troverai sempre gente più esperta di te…ma sta a te posizionare la bomba nel luogo giusto per vincere la partita e salire in classifica.
    Se perdi è uguale…se la tua squadra ha perso, chi se ne frega! Hai cambiato in peggio la vita degli uomini…verrai ricordato per questo. Ciò che importa è solo questo: essere ricordati per sempre.
    Vincere farà si che la gente cerchi di emularti…perdere farà si che la gente cerchi di fare l’opposto di ciò che hai fatto tu. Perdere e spacciare la propria sconfitta per una vittoria è da bastardi.



    Felicità...
    Tutto va bene.
    La tranquillità ci fa stare bene. Siamo in pace con noi stessi, sembra che tutto il mondo intorno a noi sia migliore. Illusione.
    Già, siamo di fronte ad una bugia della vita. La vita ci pone di fronte ad un bivio, della solita strada del classico giorno quotidiano. Essa si biforca in bugia e realtà. La prima ci fa stare bene…va tutto bene, perché deve andare male?
    Chi se ne frega dei problemi del mondo, della gente che muore di fame, della crisi del mercato mondiale, della violenza per le strade, per i giri di prostituzione, per la mafia, per la deforestazione, per gli animali massacrati per le nostre pellicce, per lo sfruttamento dei lavoratori in asia, per il buco nell’ozono, per le guerre civili ed internazionali.
    Va tutto bene no?
    Finchè io sto bene cosa mi interessa a me dei problemi del mondo?
    Dobbiamo rimanere tristi al pensiero della situazione del mondo odierno?
    È una cosa giusta od una giustificazione per un qualche tipo di rimorso, la felicità?
    Noi siamo felici…a discapito di chi?
    Non sono dubbi nella mia testa, egoisticamente parlando se sono felice penso alla mia felicità. Godo di questo momento e proseguo la mia strada.
    Ma chissà…chissà chi ha ragione.
    Io che gioisco per un regalo di natale…o l’ormai stereotipato bambino povero africano che cerca l’acqua, con gli stereotipati programmi televisivi che si fanno promotori della pace e della bontà, ed ogni anno chiedono le donazioni a noi, che stiamo facendo lentamente e inesorabilmente, la stessa identica fine.
    Prima o poi le carte in tavola si gireranno…non oggi, non domani, non fra dieci anni…magari fra un secolo, ed il bambino africano ci lancerà un bottone sorridendo e noi cretini lo raccoglieremo pensando che esso sia una moneta.
    La felicità…chissà cosa è realmente. I momenti felici li abbiamo tutti, una battuta che ci fa morire dalle risate, una situazione piacevole in cui noi ne siamo i protagonisti.
    Se pensassimo ai problemi del mondo…non saremmo mai felici.
    Ma questi problemi vanno affrontati obbligatoriamente. Non ci sarà sempre il missionario a curare i bambini poveri, non ci sarà sempre la Greenpeace a salvare le balene…non ci sarà sempre un Bruce Willis che ci salverà dall’armageddon.
    È ora di darsi una svegliata, il mondo è in crisi, e non si può vivere di favolette temporanee, incazzandosi con chi non la pensa come dovrebbe pensarla.
    Vedete tutto rosa e fiori? Questo è quello che la gente vede? Anche io la vedo così in alcuni momenti…tutti la vediamo così, è nella natura umana.
    Ma rifletteteci su…nessun uomo è tanto piccolo da non poter fare nulla.
    Ogni uomo ha il potere di controllare enormi masse di uomini…una massa positiva fa cose positive;
    una massa negativa pensa alla felicità temporanea, ai soldi, alla cosiddetta “bellavita”, e poi sono i primi a deprimersi e a finire nei giri di droga. Mi chiedo il perché…



    Sesso
    Il tabù. La corruzione del corpo. Violenza corporea. Sudiciume della società. Il sesso.
    È divertente osservare come una madre cerchi di nascondere al proprio bambino cosa sia il sesso. Sono state inventate fantastiche leggende come quella del cavolo e della cicogna.
    Il sesso ora è trasgressione. Il sesso è immagine di un mondo sudicio. Errore.
    Il sesso è parte di noi. Senza di esso non ci sarebbe riproduzione.
    Ma aspetta…quindi il sesso va fatto solo per riprodursi? Errore.
    Il sesso non dev’essere un tabù, esso deve fare parte della nostra vita quotidiana e non essere malvisto perché esso è la normalità.
    Non c’è niente di trasgressivo nel fare il sesso, così si ottiene solo l’immagine che volgarmente definisce la “sgualdrina” per definizione.
    Il sesso in una coppia dev’essere la normalità, dev’essere un gioco fra uomo e donna in cui i piaceri sono condivisi.
    Ma ora come ora il sesso è un obbiettivo trasgressivo che la società richiede il prima possibile.
    È giusto o sbagliato farlo in tenera età? E chi lo sa. Io la trovo una cosa positiva sopra i 12/13 anni d’età. È stato compreso il proprio corpo e lo si mette in gioco, perché il sesso è questo…un gioco.
    Il sesso è visto in modo sbagliato perché nelle nostre radici, nelle nostre ossa c’è la puzza della religione che è fermentata dentro di noi da millenni e continua il suo inesorabile compito di fare della vita stessa un tabù. Errore.
    Senza sesso non c’è riproduzione. Senza sesso non c’è interazione reciproca fra uomo e donna.
    Sogno con occhi spalancati un mondo in cui il sesso sia alla portata di tutti e che non sia un tabù od un obbiettivo trasgressivo da raggiungere perché se si arriva prima si è più “figo”.
    Ma in una società in cui una parte normale di noi è vista come un tabù…come può questo trasformarsi in cosa quotidiana? Semplice. Bisogna esserne consapevoli con la propria anima gemella, condividere e divertirsi a sperimentarlo. Perché non è tabù, bensì scoperta dei propri piaceri corporei.
    Tutti questi programmi televisivi che sputano nella testa delle persone, una brutale visione del sesso vista come vergogna della società, e queste persone non si rendono conto di esser soggiogate da tale morbosità e trasgressione, che ne fanno il proprio tabù, da raggiungere per non essere esclusi dal mondo sociale.
    È realmente questo il sesso? No!
    Perché un uomo ed una donna non sono liberi di fare sesso con chi vogliono, quando vogliono e come vogliono? Perché si è obbligati a vedere una televisione sempre più sporca, perché il sesso ha raggiunto questo suo terribile apice?
    Non è meglio normalizzare il sesso come forma di divertimento quotidiano della coppia?
    Perché l’idea di sesso è associata a donne col seno rifatto o a sgualdrine raccattate dalla televisione quando il sesso vero non è così?
    Chiedetelo a chi sta in coppia con qualcuno. Si scopre una libertà sessuale che prima non si aveva.
    Ma il concetto generale è inzozzato da un pensiero ancor più zozzo sul sesso.
    Insomma, ciò che è la forma più banale di interazione fra due persone, è visto come tabù dal mondo sociale, ed appunto per questo lo si vuole abbattere. Abbattendolo però si corrompe un mondo che vive sull’illegalità e sulla morbosa voglia di apparire. Tutto questo per non accettare una cosa normalissima, non dell’uomo, ma dell’intero mondo animale.


    Edited by K a t a n a - 23/11/2011, 23:23
     
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    Che testi Stupendi! **

    Hai mai pensato di scrivere un libretto con varie riflessioni, all'incirca di questo tipo/lunghezza?
    il mio testo preferito è il primo ** comunque complimenti. ^^

     
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  3. saito-san
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    Complimenti ti fanno propio riflettere soprattutto il primo secondo me,comunque non credo che siano improponibili per una persona normale, anche se bisogna vedere cosa intendi con "normale".
     
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    Vai così Kata.. ù.ù t'ho già detto che trovo stupendi tutti e tre ma lo ridico anche qua. xD
     
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    CITAZIONE (Great™ @ 16/11/2011, 23:27) 
    Che testi Stupendi! **

    Hai mai pensato di scrivere un libretto con varie riflessioni, all'incirca di questo tipo/lunghezza?
    il mio testo preferito è il primo ** comunque complimenti. ^^

    Yes...lo farò però quando i testi saranno di un cospicuo numero...
    CITAZIONE (saito-san @ 16/11/2011, 23:38)
    Complimenti ti fanno propio riflettere soprattutto il primo secondo me,comunque non credo che siano improponibili per una persona normale, anche se bisogna vedere cosa intendi con "normale".

    No fidati...prendi uno a caso per strada e parlagli di questi testi...capirai...
    CITAZIONE (Teo` @ 16/11/2011, 23:47)
    Vai così Kata.. ù.ù t'ho già detto che trovo stupendi tutti e tre ma lo ridico anche qua. xD

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    Felicità...
    Tutto va bene.
    La tranquillità ci fa stare bene. Siamo in pace con noi stessi, sembra che tutto il mondo intorno a noi sia migliore. Illusione.
    Già, siamo di fronte ad una bugia della vita. La vita ci pone di fronte ad un bivio, della solita strada del classico giorno quotidiano. Essa si biforca in bugia e realtà. La prima ci fa stare bene…va tutto bene, perché deve andare male?
    Chi se ne frega dei problemi del mondo, della gente che muore di fame, della crisi del mercato mondiale, della violenza per le strade, per i giri di prostituzione, per la mafia, per la deforestazione, per gli animali massacrati per le nostre pellicce, per lo sfruttamento dei lavoratori in asia, per il buco nell’ozono, per le guerre civili ed internazionali.
    Va tutto bene no?
    Finchè io sto bene cosa mi interessa a me dei problemi del mondo?
    Dobbiamo rimanere tristi al pensiero della situazione del mondo odierno?
    È una cosa giusta od una giustificazione per un qualche tipo di rimorso, la felicità?
    Noi siamo felici…a discapito di chi?
    Non sono dubbi nella mia testa, egoisticamente parlando se sono felice penso alla mia felicità. Godo di questo momento e proseguo la mia strada.
    Ma chissà…chissà chi ha ragione.
    Io che gioisco per un regalo di natale…o l’ormai stereotipato bambino povero africano che cerca l’acqua, con gli stereotipati programmi televisivi che si fanno promotori della pace e della bontà, ed ogni anno chiedono le donazioni a noi, che stiamo facendo lentamente e inesorabilmente, la stessa identica fine.
    Prima o poi le carte in tavola si gireranno…non oggi, non domani, non fra dieci anni…magari fra un secolo, ed il bambino africano ci lancerà un bottone sorridendo e noi cretini lo raccoglieremo pensando che esso sia una moneta.
    La felicità…chissà cosa è realmente. I momenti felici li abbiamo tutti, una battuta che ci fa morire dalle risate, una situazione piacevole in cui noi ne siamo i protagonisti.
    Se pensassimo ai problemi del mondo…non saremmo mai felici.
    Ma questi problemi vanno affrontati obbligatoriamente. Non ci sarà sempre il missionario a curare i bambini poveri, non ci sarà sempre la Greenpeace a salvare le balene…non ci sarà sempre un Bruce Willis che ci salverà dall’armageddon.
    È ora di darsi una svegliata, il mondo è in crisi, e non si può vivere di favolette temporanee, incazzandosi con chi non la pensa come dovrebbe pensarla.
    Vedete tutto rosa e fiori? Questo è quello che la gente vede? Anche io la vedo così in alcuni momenti…tutti la vediamo così, è nella natura umana.
    Ma rifletteteci su…nessun uomo è tanto piccolo da non poter fare nulla.
    Ogni uomo ha il potere di controllare enormi masse di uomini…una massa positiva fa cose positive;
    una massa negativa pensa alla felicità temporanea, ai soldi, alla cosiddetta “bellavita”, e poi sono i primi a deprimersi e a finire nei giri di droga. Mi chiedo il perché…
     
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    Il tabù. La corruzione del corpo. Violenza corporea. Sudiciume della società. Il sesso.
    È divertente osservare come una madre cerchi di nascondere al proprio bambino cosa sia il sesso. Sono state inventate fantastiche leggende come quella del cavolo e della cicogna.
    Il sesso ora è trasgressione. Il sesso è immagine di un mondo sudicio. Errore.
    Il sesso è parte di noi. Senza di esso non ci sarebbe riproduzione.
    Ma aspetta…quindi il sesso va fatto solo per riprodursi? Errore.
    Il sesso non dev’essere un tabù, esso deve fare parte della nostra vita quotidiana e non essere malvisto perché esso è la normalità.
    Non c’è niente di trasgressivo nel fare il sesso, così si ottiene solo l’immagine che volgarmente definisce la “sgualdrina” per definizione.
    Il sesso in una coppia dev’essere la normalità, dev’essere un gioco fra uomo e donna in cui i piaceri sono condivisi.
    Ma ora come ora il sesso è un obbiettivo trasgressivo che la società richiede il prima possibile.
    È giusto o sbagliato farlo in tenera età? E chi lo sa. Io la trovo una cosa positiva sopra i 12/13 anni d’età. È stato compreso il proprio corpo e lo si mette in gioco, perché il sesso è questo…un gioco.
    Il sesso è visto in modo sbagliato perché nelle nostre radici, nelle nostre ossa c’è la puzza della religione che è fermentata dentro di noi da millenni e continua il suo inesorabile compito di fare della vita stessa un tabù. Errore.
    Senza sesso non c’è riproduzione. Senza sesso non c’è interazione reciproca fra uomo e donna.
    Sogno con occhi spalancati un mondo in cui il sesso sia alla portata di tutti e che non sia un tabù od un obbiettivo trasgressivo da raggiungere perché se si arriva prima si è più “figo”.
    Ma in una società in cui una parte normale di noi è vista come un tabù…come può questo trasformarsi in cosa quotidiana? Semplice. Bisogna esserne consapevoli con la propria anima gemella, condividere e divertirsi a sperimentarlo. Perché non è tabù, bensì scoperta dei propri piaceri corporei.
    Tutti questi programmi televisivi che sputano nella testa delle persone, una brutale visione del sesso vista come vergogna della società, e queste persone non si rendono conto di esser soggiogate da tale morbosità e trasgressione, che ne fanno il proprio tabù, da raggiungere per non essere esclusi dal mondo sociale.
    È realmente questo il sesso? No!
    Perché un uomo ed una donna non sono liberi di fare sesso con chi vogliono, quando vogliono e come vogliono? Perché si è obbligati a vedere una televisione sempre più sporca, perché il sesso ha raggiunto questo suo terribile apice?
    Non è meglio normalizzare il sesso come forma di divertimento quotidiano della coppia?
    Perché l’idea di sesso è associata a donne col seno rifatto o a sgualdrine raccattate dalla televisione quando il sesso vero non è così?
    Chiedetelo a chi sta in coppia con qualcuno. Si scopre una libertà sessuale che prima non si aveva.
    Ma il concetto generale è inzozzato da un pensiero ancor più zozzo sul sesso.
    Insomma, ciò che è la forma più banale di interazione fra due persone, è visto come tabù dal mondo sociale, ed appunto per questo lo si vuole abbattere. Abbattendolo però si corrompe un mondo che vive sull’illegalità e sulla morbosa voglia di apparire. Tutto questo per non accettare una cosa normalissima, non dell’uomo, ma dell’intero mondo animale.
     
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