Yu-Gi-Oh Genex Cup - Chimera's Awakening

bello, un nuovo capitolo! lo leggo subito. i miei li leggi ancora?

Grande duello Mega-Man vs Gundam XD
No serio,il capitolo è bello...ma Duke mi sta sulle palle!è il tipo di persona che odio;stronzo e pure forte!eppure,ho come il presentimento che diverrà uno dei buoni.

Non perchè Hope non mi piaccia,ma spero che non rimanga l'unica ragazza tra i protagonisti.

Nel capitolo precedente…

Zane e Ryan, dopo essersi sbarazzati di alcuni teppisti di strada, si apprestano ad incamminarsi verso il centro-città di Domino City. Ryan fin da subito è scocciato a causa della lunghezza del tragitto e si chiede chi glielo faccia fare, ma Zane subito lo informa che deve andare in quella zona per incontrare una persona. Poco dopo, una limousine si ferma vicino a loro, da essa esce un ragazzo, che si viene a scoprire poi essere una conoscenza di Ryan Dawson. Il ragazzo misterioso, in realtà è Duke Donovan, un giovane altolocato che disprezza la gente povera. Fin da subito si notano dei contrasti tra i due ragazzi, ma il momento di maggiore tensione si scatena quando Duke provoca Ryan, pregandolo di essere trasportato in centro dalla sua limousine. Ryan orgoglioso, non vuole di certo abbassarsi ad una persona che reputa negativamente e quindi decidono insieme di duellare, chi vincerà stabilirà che cosa bisognerà fare. Il duello comincia subito a favore di Ryan, il quale gioca egregiamente il suo Deck Bionico, peccato che alla fine Duke riveli tutte le sue carte e parta verso un’esplosiva offensiva, infatti riesce ad evocare la sua creatura migliore e pone fine al duello in brevissimo tempo, aggiudicandosi la vittoria. Nonostante la sconfitta, Ryan non vuole arrendersi di fronte al nemico e decide di non stare alle sue richieste, però ad un certo punto Zane colpisce Ryan alle spalle e lo fa svenire… È deciso si andrà in centro… Come mai a Zane interessa così tanto quel posto?

Dieci anni fa…

Mr. Dawson: “Ryan! È arrivato un nuovo bambino nel nostro orfanotrofio, si chiama Duke. Avete più o meno la stessa età, quindi ho pensato che sia giusto che facciate amicizia.”

Ryan: “Davvero…? Ciao, mi chiamo Ryan, piacere di conoscerti.”

Duke: “……..”

Mr. Dawson: “Scusalo, è ancora un po’ diffidente e timido, ormai come tutti ne ha passate tante.”

Ryan: “Lo capisco, è un ambiente nuovo per lui, ma sai Duke, sento che diventeremo buoni amici.”

Duke: “S… s. ì… dav… ve… ro…?”

Infatti non fecero nemmeno a passare i giorni, che i due ragazzi si trovarono subito in sintonia…

Duke: “Dai Ryan ridammi il mio giocattolo! Ora è il mio turno di giocare…”

Ryan: “Uffi… però dopo gioco ancora io.”

Duke: “Va bene facciamo a turni.”

Mr. Dawson: “Ah quei ragazzini… non sembrerebbe nemmeno che siano degli orfanelli, sembrano così felici e spensierati. E pensare che la loro vita non è stata tutta rosa e fiori…”

Mr. Dawson, era il responsabile dell’orfanotrofio del quartiere 7 di Domino City. Era un uomo abbastanza anziano sulla sessantina, capelli brizzolati e barba grigia, vestiva sempre di nero e portava gli occhiali solo quando leggeva. L’uomo sapeva bene cosa avevano dovuto provare quei ragazzi nel loro passato, infatti Ryan fu trovato, abbandonato in un vicolo, proprio da Mr. Dawson. Il bambino era ancora in fasce e dei famigliari non si seppe mai niente. Mr. Dawson divenne come un padre per Ryan, che lo ospitò nel suo orfanotrofio con affetto. Da quel giorno passarono cinque anni, e Ryan era cresciuto come un normale bambino della sua età.

Duke, invece perse i genitori quando aveva 1 anno a causa di un incidente che li coinvolse direttamente. Di loro rimasero solo alcune tracce, ma non furono mai trovati. Da quel giorno Duke fece il giro di vari orfanotrofi fino a quando venne accolto a braccia aperte da Mr. Dawson.

I due bambini erano diventati compagni, il loro trascorso li rese ancora più uniti, sembrava impossibile che la loro amicizia venisse meno… ma un giorno…

<<venite signori e signore!! Le visite per adozione sono aperte, prego…>>

In quel giorno, si svolgeva la solita visita mensile ricorrente, dove si potevano adottare degli orfani. Ryan e Duke fino a quel momento non erano mai stati selezionati per l’adozione, ma qualcosa cambiò…

Signore: “Ciao ragazzo come ti chiami, oggi è il tuo giorno fortunato.”

Duke: “Mi chiamo Duke…”

Signora: “Scusi vogliamo adottare questo bambino.”

Duke finalmente venne scelto da una famiglia ricca per divenire loro figlio a tutti gli effetti. Per i due ragazzi era giunta l’ora di dirsi addio.

Ryan: “Mi mancherai amico, ma penso che questo ti farà felice, io veglierò sempre su di te e so che tu farai altrettanto per me.”

Duke: “Sigh… mi mancherai anche a me, mi dispiace lasciarti, ma tranquillo sicuramente verrà qualcuno anche per te.”

Ma purtroppo passarono gli anni e non si presentò mai nessuno… Ryan aveva già raggiunto i 10 anni d’età. Per fortuna, la presenza di Mr. Dawson lo rendeva felice, non a caso l’uomo gli era stato vicino per tutti quegli anni, era come un padre per il giovane. Tuttavia sembrava che la felicità non potesse continuare a lungo…

Creditore: “Lei non può più restare qui, sono mesi ormai che non paga più l’affitto, se non riesce a mantenere l’attività è ora che lasci questo rudimentale orfanotrofio, intanto per quei ragazzini non ci sarà mai speranza.”

Mr. Dawson: “Scusi, ma il problema è che sono rimasto un po’ a secco con i liquidi, ma cercherò nei prossimi mesi di rimediare, i bambini sono tutta la mia vita.”

Creditore: “Mi dispiace, ma lei deve andarsene subito, l’edificio verrà messo all’asta in questi giorni.”

L’orfanotrofio era stato per molti anni la casa di ritrovo per ragazzini smarriti e abbandonati, il vecchio Mr. Dawson aveva speso tutte le sue forze per ottenere i permessi di costruzione dell’edificio e ci riuscì. Infatti trent’anni fa fu terminato l’orfanotrofio… il vecchio si ricordava ancora come quegli anni l’abitazione fosse bella e piena di vita, la vernice blu candida che decorava le pareti e dava un senso di leggerezza gli faceva pensare alla sua giovinezza, mentre le cornici bianche delle finestre si intonavano sia con l’esterno che con l’interno dell’orfanotrofio, a sua volta bianco. Col tempo però le persone invecchiano e analogamente anche le abitazioni, il blu e il bianco dell’orfanotrofio erano diventati smorti, la brillantezza di un tempo si spense a poco a poco, assieme ai soldi del vecchietto, che rimasto quasi al verde non poté più pagare la retta mensile che imponevano le autorità per il mantenimento dell’orfanotrofio.

La casa degli orfani venne venduta, e presto l’uomo, Ryan e gli altri orfani si trovarono a vivere in strada, e non passò molto tempo che Mr. Dawson si ammalò e in breve tempo visto l’età venne ricoverato in ospedale, ma prima di andarsene donò una carta speciale a Ryan dicendogli che grazie a quella ritroverà la speranza per il futuro. Da quel giorno Ryan non seppe più niente di lui e fu costretto tutto solo con gli altri orfani a fare una vita di strada… cercare di vivere con quello che si poteva, senza disdegnare qualche furto per riuscire a mettere le mani su un pasto caldo ogni tanto.

Ryan in poco tempo divenne un teppista di strada, la situazione ormai lo imponeva a sopravvivere in quel modo, la vita di strada era dura e solo chi era forte poteva farcela. Nonostante la vita che faceva, il ricordo di Duke lo accompagnava anche nei momenti più bui delle sue giornate, ma non sapeva che presto o tardi questo sentimento si sarebbe totalmente trasformato.

Infatti un giorno, mentre stava girovagando per le strade del quartiere apparve una macchina lussuosa. La vettura accostò e una persona tirò giù il finestrino e rivolgendosi a Ryan disse: “Scusa teppistello, dove posso trovare un negozio che non sia per gente povera?”

Era un ragazzo della sua stessa età, capelli bianchi e occhi scarlatti, indubbiamente a Ryan comparve la figura di Duke in carne ed ossa. Ryan non volle aspettare e notando l’enorme somiglianza con Duke, gli chiese: “Duke…. Duke sei proprio tu?”

Duke: “Sì sono proprio io…. E tu chi saresti teppistello per conoscere il grande Duke Donovan? Non sei altro che un furfantello, non ti ho mai visto, uno ricco come me non può avere a che fare con dei poveracci di strada, tsk… teppistello.”

Duke se ne andò lasciando il povero Ryan in strada, il ragazzo non poté nemmeno replicare, ma capì che Duke col tempo lo aveva dimenticato, la promessa che si erano fatti era ormai un ricordo lontano ed era venuta meno. Dopo quell’episodio ve ne furono altri che attestarono chiaramente che il ragazzo innocente di un tempo era diventato un ragazzo viziato, benestante e prepotente.

Anche se sembrasse che Duke si fosse dimenticato di Ryan, invece il ragazzo se lo ricordava, ma aveva cambiato modo di considerarlo, ovverosia Duke lo considerava alla stregua di un barbone, per lui non aveva importanza la gente povera. Il clima della vita viziata lo aveva reso quello che era, poteva avere tutto quello che voleva… se voleva un amico lo chiedeva ed era accontentato, così come per le altre cose. Non c’era posto per le cose genuine di un tempo.

Questo cambiamento rese i due totalmente diversi da disprezzarsi a vicenda….