Yu-Gi-Oh World Tournament 2010

Per la prima volta dall'inizio della fanfiction infatti, Step ha indossato un paio di pantaloni che NON SONO STATI sporcati da vomito, o roba simile, né che abbiano subito una qualche sorta di incidente

Giuppo: Che cosa stai farneticando, eh Valentine?!

Come diceva un mio carissimo amico… “Alea iacta est!”

Endaron: Oh no, è stato peggio di un assalto delle Fregate Marine!

Guardia, parlando all’auricolare: “Paperone a tutte le unità, iniziata la protezione del pacchetto!”

Endaron: COMPRACOMPRACOMPRACOMPRA! O meglio, PRENDIPRENDIPRENDIPRENDI!!

Mark e Giuppo, delusi: “TUTTO QUI?!”

Step: Ma quel ragazzo o ha una volontà d’acciaio oppure ha qualche disfunzione ormonale…
Squier: E’ comunque e senza dubbio migliore di te!
Step: Ma daaaai, tu non ti saresti avventata addosso ad un fico della Madonna che ti viene incontro NUDO?
Squier: …fisicamente no…ma mentalmente…ci avrei fatto un pensierino…
Step: Haaaaai visto?? GIUUSS! A CHE COSA STAI PENSANDO?!
Gius: …iodio, zinco, rame, ferro, magnesio, berillio, potassio, idrogeno, ossigeno… COME DICI STEEEP??
Step: NIENTE, NIENTE, CONTINUA COSI’!!

una gigantesca figura apparve nell’oscurità: indossava un cilindro grigio, un mantello nero e un paio di guanti in velluto verdi. L’apparizione squillò giuliva: “Buonasera Gius! Cosa posso fare per te?”
Gius: Quello che sai fare tu! Sennò perché ti avrei chiamato?
Apparizione: Beh non so, avresti potuto aver bisogno delle previsioni meteo…o della viabilità autostradale…
Gius: MUOVITI E RIMISCHIAMI LE CARTE, DESIGNATORE DEMENZIALE!
Designatore Demenziale: Agli ordini!!
Le carte del Deck, della mano e del Cimitero di Gius furono estratte dal Dueling Disk, si ingrandirono fino a raggiungere la misura delle mani del Designatore, e iniziarono a venir mischiate tutte insieme. Mentre il missaggio procedeva alla velocità della luce, il Designatore tentò di intavolare di nuovo uno straccio di conversazione: “Chi è questa bella ragazza contro cui stai duellando, Gius? Siete amici?”
Gius: Lei sta tentando di uccidermi, Designatore.
Designatore: Ah.
Gius: Se mischi le carte alla cazzo di cane mi sa tanto che ci riuscirà. Quindi sta’ zitto e vedi di non distrarti.
Il Designatore si bloccò, si allargò il colletto della camicia – nascosto nell’ombra – e riprese a mischiare le immense carte: “Pubblico esigente stasera…” disse sottovoce.
Una ventina di secondi più tardi, le carte furono reinserite nello slot del Deck, ma il Designatore, prima di scomparire, ne portò con sé le prime dieci.

Gius nel frattempo andava in bestia e giurava che, quando tutto sarebbe finito, avrebbe creato la carta Magia Equipaggiamento “Cintura di Castità Demenziale”.

Endaron: Mo, e che è? “Il Cantiere Navale è arrivato.”?

Endaron: “Balzo iperspaziale di Scafo Incrociatore completato.”

Gius: Prima che i due Draghi si fronteggino e si massacrino a vicenda, con il loro medesimo potenziale d’Attacco, raccontami tutto dall’inizio. Per…favore.
La forza di volontà di Valentine era stata del tutto annullata dal dolore allucinante che le arrecavano i tatuaggi fucsia luminescenti: così, la ragazza si inginocchiò daccapo per terra e, con lo sguardo basso, iniziò a raccontare la storia. Tutta la nostra storia.
«Da quanto ho avuto modo di capire, voi avete già intuito che la tipa mascherata che vi ha dato così tanto fastidio ero io. Giusto per sapere, come avete fatto a scoprirmi?»
Gius prese fiato per rispondere, ma Step e Squier furono più veloci di lui: “Quella notte al Casinò, quando hai tentato di ammazzarci tutti, abbiamo sentito il tuo inconfondibile profumo!”
«Ah, ecco.»
Gius: Non c’è molto tempo: vedo che i bestioni qua sopra scalpitano per scornarsi! Inizia a dirci i motivi che ti hanno spinto ad attentare alle nostre vite!
«Come ti ho già detto all’inizio di questo Duello, io ho bisogno di qualcosa che tu possiedi senza sapere: quello zaffiro incastonato nel tuo petto.»
Gius: Sono ricco!
«Ma per prendere quella pietra è inevitabile che tu perda la vita. Quindi, siccome sei sempre stato circondato dai tuoi amici, ho dovuto architettare piani su piani, coinvolgendo anche alcune amiche reclutate strada facendo, per tentare di colpirti nel caos, quando la tua guardia era più bassa e il tuo gruppo meno compatto! Ho sfruttato al massimo la tua partecipazione al torneo per tenderti trappole: al principio di tutto, quando ero ancora sola, ho tentato di rubarvi la partecipazione alle Fasi Finali di Città di Domino, sottovalutando ancora le vostre reali capacità. Quindi, arrivati qui, ho pensato che sarebbe stato più semplice attaccarvi quando eravate ancora frastornati dal viaggio in aereo e spaesati dall’ambiente del tutto nuovo, ma ho incontrato la resistenza di Squier e dell’altra ragazza, contro cui due mie compagne hanno rovinosamente perso. Dopo ancora ho provato ad “aiutare a suicidarti”, tentando di farti perdere il controllo di quel bolide che guidavi sull’autostrada…a proposito, da quand’è che sai guidare?»
Gius: Aehm…passiamo avanti, questa è un’altra storia.
«Ancora dopo, con l’aiuto dell’Organizzazione, ho tentato di catturarti al Casinò, ma la situazione è degenerata e sono stata costretta a ritirarmi di nuovo.»
Gius: Un attimo, di quale Organizzazione stai parlando?
Squier: Non saranno mica i Men in White?
Step: Ah, quelli che ci hanno salvato adesso vorrebbero ucciderci?
«Aspetta, se mi dai qualche altro minuto saprai tutto ciò che so anche io. Dicevo…»
Gius: No, aspetta! Sempre riguardo al Casinò…chi era il pilota del B.E.S. che ci ha sparato addosso? Uno dell’Organizzazione? Non credo proprio, visto che poi il suo veicolo è stato mandato in frantumi dall’angelo rosso…
«Il pilota del B.E.S. era l’unico in grado di usare un affare del genere. Ovvero, Giuppo.»
Squier, sbigottita, si girò lentamente verso l’amico, che era affianco a lei sulla veranda del Grattacielo, e lo afferrò per il colletto: “Tu…TU! Hai tentato di ucciderci...HAI SPARATO SUI TUOI AMICI!? Dimmi che è una bugia…”
Giuppo, fissando un punto indefinito dell’orizzonte (qualsiasi cosa, pur di non fissare la ragazza negli occhi), rispose: “No, non è una menzogna. Io…io credevo di avere tutto sotto controllo, ma poi sono uscito fuori di senno. Ringrazio Dio ogni notte prima di andare a dormire per non avervi fatto niente con la mia bravata. Ma adesso…” e qui voltò la testa e per fissare Squier diritto negli occhi, brillanti di lacrime “…adesso ho rimesso la testa a posto! Te lo giuro!”
La ragazza mollò la presa sul colletto, si voltò di spalle e si allontanò dal gruppetto, sfogando tutto lo stupore e tutta l’ira con le lacrime che le bagnavano copiose il viso.
«Questo è il mio tentativo ultimo per strapparti quello zaffiro e, se tutto fosse andato secondo i piani, tu avresti dovuto essere il primo a fiondarti al mio inseguimento, e la fessura si sarebbe chiusa immediatamente. Ma quel ladruncolo guastafeste ti ha tramortito e tutto è andato ai pesci: per questo ho chiesto a loro di tornare indietro finchè erano in tempo. Adesso può succedere di tutto.»
Gius: Ma…se succedesse qualcosa di grave ci andresti di mezzo anche tu! Lo zaffiro che posseggo io non lo vuoi tutto per te?
Valentine: Io…
Gius: E adesso che hai finito di raccontare tutti i retroscena di questa storia, devi anche dirmi a cosa ti servirà questa gemma!
La ragazza, provata dal dolore, dalla stanchezza e forse pure dal rimorso, scoppiò anch’ella in lacrime. L’istinto di empatia del Campione del Mondo lo spingeva ad alzarsi per consolarla, ma la sua forza di volontà lo teneva inchiodato a terra, dove si era seduto qualche minuto prima; e comunque, qualcuno fu più veloce di lui. Alle spalle di Valentine apparve il tipo che prima le aveva porto i Dueling Disk: questi si inginocchiò accanto a lei, le sussurrò qualcosa e la spinse ad alzarsi, per poi rimettersi in piedi anch’egli alla sua sinistra e cingerle i fianchi con il braccio destro.

Zadkal carezzava i capelli di Valentine, per calmarla, mentre lei gli teneva una testa sulla spalla, e continuò: “Le vostre menti sono troppo limitate per comprendere i disegni dell’Organizzazione! Per ora ti basta sapere che sei condannato a morte, e che l’esecuzione avrà luogo fra qualche minuto! Nel frattempo…” L’uomo vestito di bianco diede un bacio sulla fronte della ragazza, poi si scostò di qualche passo da lei e le piantò la mano in petto, spezzandole lo sterno. Valentine sputò un fiotto di sangue, e le sue gambe cedettero. L’uomo chiuse il pugno nel suo petto ed lo tirò fuori, mentre teneva saldamente in piedi il corpo morente con il braccio destro, ancora cinto al fianco. Quando fu estratto, Zadkal aprì il pugno e osservò il contenuto del suo palmo, commentando: “Sì, è perfetto. Questo Rubino è una vera gioia per gli occhi!”
Il cuore di Valentine continuava a battere coraggioso, e dalla ferita alcuni spruzzi di sangue macchiarono il lungo cappotto bianco del suo assassino, strappandogli qualche imprecazione.
Zadkal ripose la gemma in una tasca e lasciò che il corpo della ragazza cadesse per terra in maniera scomposta e innaturale, con i capelli arruffati e gli occhi sbarrati, a fissare i due Draghi in cielo che aspettavano, impassibili, di scatenare l’inferno.
L’uomo in bianco si calò gli occhialini da sole sul naso e, mentre passeggiava sul terreno di gioco sospeso per aria, ordinò: “Voi due lassù, fate partire i fuochi d’artificio.”

Quando tutti i cadaveri si smaterializzarono, anche Paperino 8 si accasciò a terra, colpito da un attacco cardiaco, e sparì anch’egli.

Endaron: COMPRACOMPRACOMPRACOMPRA! O meglio, PRENDIPRENDIPRENDIPRENDI!!
Squier: Ma volete comportarvi da persone mature?

Il cuore di Valentine continuava a battere coraggioso, e dalla ferita alcuni spruzzi di sangue macchiarono il lungo cappotto bianco del suo assassino, strappandogli qualche imprecazione.

Lo ripeto: Io non c'entro NULLA! E' Gius che ha scritto quelle cazzate! Mai e poi mai, io metterei le mani addosso ad una ragazza...ed effettivamente quella scena ha fatto sbiancare pure me, che in un ruolo del genere non mi ci vedo assolutamente! Giuro...gran parte delle scene di questa fanfiction mi hanno eccitato o fatto ridere....quella non mi ha eccitato, né fatto ridere...e anzi, leggendo quella roba mi sarei voluto mettere le mani addosso da solo! Fai un pò tu...