Yu-Gi-Oh Planet's

Posts written by Marald

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    Momento, a me questa storia del piano per quanto assodata fa sorgere dei dubbi.. prima cosa, se madara conosce nagato evidentemente deve essere vissuto mooolto a lungo, troppo secondo me.

    Allora, madara era già adulto quando combattette contro il primo hokage, e ciò è avvenuto prima che nascesse il terzo (che nella prima serie ha 60 anni), o comunque quando il terzo era molto piccolo. Nagato è stato allievo di jiraya quando questi era jonin.. avrà avuto l'età di kakashi, tra i 25 e i trent'anni.
    I conti tornerebbero anche, se non fosse che madara quando viene resuscitato ha lo stesso aspetto di quando combatte contro il primo hokage, se fosse vissuto tanto da vedere nagato con il rinnegan sarebbe dovuto invecchiare un bel po' prima di morire.


    Altra question: ma la gente resuscitata dall'edo tensei ha lo stesso aspetto di quando è morta? Per a me sembrerebbe di sì, ma a questo punto anche il primo hokage che viene resuscitato durante l'attacco a konoha non dev'essere morto vecchissimo.. e comunque, com'è morto?? Nessuno ancora lo sa.
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    aggiornamento flash, sono appena tornato a casa. Sono uscito con G nonostante sapessi bene quello che sarebbe successo.. e infatti è successo.
    In pratica ho implicitamente accettato la terza soluzione, in via solo temporanea (almeno spero) perchè al momento, dopo un mese di astinenza non riesco a resistere alle tentazioni e devo pensare un po' a stare bene fisicamente, non penso ci sia nulla di male.

    Direi una bugia se affermassi che per G non provo più alcun affetto, anzi.. anche molta attrazione fisica. La relazione con lei tuttavia sarebbe esclusivamente di natura sessuale (insomma il sogno di ogni uomo), e ho paura che andando avanti potrei ricascarci e rimanere sentimentalmente coinvolto. Inoltre, ragionando in termini pratici, lei avrebbe il potere di sputtanarmi in qualsiasi momento, non senza incappare poi nella mia funesta ira titanica, ma comunque ce l'avrebbe. Al momento le ho imposto le mie condizioni, e lei le ha accettate placidamente. Non so ancora se e come la storia con V evolverà, e preferisco tenermi uno spiraglio aperto.

    D'altronde negli occhi di G ho letto affetto e devozione, non un semplice desiderio animalesco. Ha detto che gli altri non le interessano, che c'è uno che le va dietro ma lo trova privo di qualsiasi attrattiva, che vuole me. E se prima ci divertivamo a fingerci teneri amanti ad un livello ai limiti del soffocamento, adesso abbiamo l'occasione di coltivare un rapporto più distante ma comunque affettuoso, anche se a me sinceramente questa cosa fa un po' paura, perchè sono monogamo e fedele per natura e so che non resisterò a lungo.


    Insomma in questo momento ho due ragazze, diversissime tra loro, una timida e indecisa, l'altra spigliata che non esita a metterti le mani addosso se lo vuole, la prima innocente e inesperta la seconda capace di guidare il gioco dall'inizio alla fine. Entrambe vogliono stare con me, mi dicono che sono bello e interessante, mi lusingano e mi coccolano teneramente.
    Io però non so se posso splittare il mio cuore.
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    CITAZIONE (saito-san @ 13/4/2012, 00:21) 
    Lol stai a vedere alla fine si scopre che tobi è la persona su cui tutti puntavano all'inizio ma che poi è stato scartato ovvero obito :rotfl: anche se in realtà non è possibile :asd:


    Magari kishi ci trolla tutti :fifi:

    a me piacerebbe perchè la somiglianza con obito è sempre stata evidente, sia per i capelli che per l'occhio coperto, verosimile dal momento che quando è morto aveva il destro sepolto sotto la roccia (quindi forse ancora funzionante), ma non più il sinistro perchè impiantato su kakashi prima della sua dipartita.. oltre ovviamente al nome che al contrario è quasi uguale.

    Sorge un piccolo problema quando si scopre che lo sharingan tobi ce l'ha anche nell'occhio destro (ma allora perchè lo tiene coperto per centinaia di capitoli??) e soprattutto dal momento che obito è a tutti gli effetti morto. Se obito fosse sopravvissuto avrebbe l'età di kakashi (26 anni all'inizio della prima serie) e sarebbe ovviamente troppo giovane per aver attaccato konoha con la volpe 16 anni prima. Se obito fosse stato resuscitato avrebbe mantenuto la sua forma di bambino e quindi non potrebbe essere tobi per un evidente problema di altezza.


    Io dico che alla fine dei conti tobi può realmente essere un personaggio mai visto.. un uchiha sconosciuto con manie di grandezza e passione per le tecniche proibite, magari ha inventato un jutsu che non lo fa invecchiare ma lo rende brutto come gollum cose così.. Non sarebbe bello di sicuro, per niente. Però secondo me è plausibile.. magari kagami che ha un nome simpatico.

    E poi chi è zetsu?? Di lui si sa ancora meno.. non vedo l'ora di gustarmi un bal flashback su di lui.
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    chiedo a voi un consiglio perchè sono in una situazione che mi mette parecchio sotto pressione.

    La mia ultima ragazza (G) mi aveva lasciato nel modo brutale che avevo scritto poche pagine fa. Dopo il fattaccio ho iniziato a risentire la mia ex dell'anno scorso (V), un po' perchè mi sentivo solo, un po' perchè pensavo in qualche modo di farla pagare a G, un po' perchè mi piaceva ancora.

    Dopo qualche settimana che ci sentiamo e ci vediamo occasionalmente finisce che una sera usciamo per chiarire una volta per tutte il nostro rapporto. Io esco di casa con l'intenzione di troncare definitivamente qualsiasi legame con lei e guardare avanti e invece.. ci siamo baciati e adesso stiamo circa di nuovo insieme.

    Fin qui tutto bene, se non fosse che due giorni dopo scrivo a G (che quella sera ci aveva visti insieme e ci era rimasta piuttosto male) con l'intenzione di infierire un po' e invece.. viene fuori che lei è in un brutto periodo, ha litigato con i genitori, si è ammalata, vuole andare via di casa.. e finisce che mi ha proposto di vederci perchè a lei piacerebbe avere una relazione clandestina.

    Ora, come ho detto questa storia mi inquieta un bel po' perchè davanti ho diverse scelte:

    1. Mandare a cagare G che è quella che mi ha fatto soffrire di più perchè nonostante un po' mi manchi io non sono una persona di merda e siccome adesso ho preso un impegno voglio rispettarlo, inoltre non mi sentirei in pace con me stesso.

    2. Chiudere definitivamente con V, perchè dalla sera in cui ci siamo visti provo uno strano senso di inquietudine, come se avessi fatto la scelta sbagliata. Le direi "ti voglio bene ma abbiamo già visto che non funziona". In questo modo senza alcun peso potrei portare avanti questa relazione clandestina, che per me è una cosa nuova e mi incuriosisce.

    3. Tenere come si dice i piedi in due scarpe e frequentare clandestinamente G mentre provo a piano piano a riallacciare un rapporto con V.. in fondo mi hanno fatto soffrire entrambe, merito di fare quello che voglio e mi sento in diritto di chiudere quando voglio. In questo modo soddisferei pienamente tutti i miei istinti ma non so se reggerei psicologicamente al fatto di tradire una persona, seppure non nell'ambito di un rapporto serio con lei.

    4. Mandare affanculo entrambe perchè si ripresentano da me dopo avermi calpestato senza pietà e senza tenere alcun conto dei miei sentimenti, e liberarmi così del mio passato dando quello che si meritano a due persone che si sono comportate in modo meschino ed egoista.

    è una situazione strana e vorrei prendere una decisione, se qualcuno ha qualche consiglio lo accetto volentieri perchè da parte mia sono totalmente in alto mare
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    sono la stessa roba, compressione estrema dello spazio che permette di spostare le cose in altre dimensioni, almeno credo.

    Comunque ho visto la puntata 256 perchè tutti avevano detto OOOOHH KE SPETTAKOLOO ma sinceramente (e di solito accade il contrario) nel manga la presentazione degli eserciti è resa mooolto meglio secondo me.. troppo veloce sìsì
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    Altra question: perchè tobi porta la maschera? E se fosse un edo tensei anche lui? Questo spiegherebbe la sua improbabile età e la quantità di cose che conosce. La butto li, il secondo Hokage prova l'edo tensei, riporta in vita tobi (che comunque non si sa chi è.. un Uchiha? Un suo compagno morto?) Poi però muore senza rilasciarlo, e come spiegato da Kabuto se l'utilizzatore della tecnica perde la vita l'edo tensei rimane attiva per sempre. BOOOOM!
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    Io ho danneggiato almeno 5 paia di auricolari, sempre all'altezza del raccordo tra jack e filo, che è la parte più delicata perchè se le saldature non sono solide si deteriorano facilmente.. il risultato è sempre stato che un auricolare smetteva di funzionare, mai capitato che un lettore mp3 risultasse guasto proprio lì.

    Comunque dal basso della mia inesperienza ho sentito più volte che come qualità audio i lettori migliori li fanno le coreane Cowon e Iriver.. tuttavia senza un paio di cuffie di alto livello e file audio non compressi la differenza non si nota.

    A me personalmente piacciono gli ultimi modelli di Creative, semplici lettori mp3 che supportano qualsiasi formato, capienti, espandibili, che concentrano tutte le loro potenzialità sull'audio. Io ho un ipod touch e dopo averlo preso ho realizzato che se avessi voluto uno smartphone avrei comprato uno smartphone, non uno smartphone che non telefona.
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    mmm giusta osservazione.. però farsi dei trip è sempre divertente!
    ad esempio che madara ha fatto un patto con tobi prima di morire di vecchiaia per farsi resuscitare e tobi ha dato il rinnegan a nagato perchè la tecnica per resuscitare i morti richiede come tributo la vita dell'esecutore ma nagato è morto dopo che naruto l'ha convertito e madara quando è stato resuscitato dall'edo tensei ha detto "allora quel moccioso di nagato ce l'ha fatta" non sapendo che invece nagato era morto.. ma allora chi è tobi? e di chi è il rinnegan che dice di aver dato a nagato? forse dello stesso madara al quale l'ha tolto dopo che è morto? Perchè tobi teneva un occhio coperto? Forse ha lo sharingan ma non è un uchiha quindi come kakashi gli stava sempre attivo? Allora perchè l'altro occhio non era coperto? E come ha fatto ad attivare izanagi contro konan se occorre padroneggiare il mokuton? Aaaahh quanto mi piace naruto
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    Se posso permettermi una riflessione che non è mia ma ho letto da altre parti e trovato parecchio interessante, questo capitolo mi incuriosisce sempre di più, perchè di kabuto non si sa niente di niente, chi fossero i genitori o da dove venisse. Guardacaso però ha più di una caratteristica in comune con un altro personaggio di cui si sa pochissimo e che come lui aveva i capelli grigio/bianchi.. ovvero il secondo Hokage:D

    Di tobirama si sa che era fratello del secondo, che ha fondato la polizia di konoha e istituito l'esame di selezione dei chunin (che tuttavia, come rivelato nella prima serie, una volta era cruento a tal punto che i genin dovevano uccidere i propri compagni..). Si sa inoltre che ha inventato l'Edo Tensei, che non è certo una tecnica "buona" e non è certo la tecnica su cui si sarebbe concentrato uno shinobi di nobili principi.. e guardacaso è la tecnica che usa kabuto.
    A me questa somiglianza piace assai sisi, magari si scopre una parentela con il secondo, e magari si viene anche a sapere qualcosa in più su di lui visto che a tutt'oggi non si sa come siano morti né lui né il primo
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    non scriverei post di 800.000 righe se poi non mi degnassi di leggere quelli degli altri, ti pare? Il mio era un discorso generico e un po' divagante..
    Il suo caso specifico in realtà non è così facile da giudicare, perchè non so quello che si scrivono e come se lo scrivono, anche le conversazioni in chat hanno un tono, che anche se meno evidente di quello che puoi sentire a voce dice molto di come due persone comunicano.
    Poi non è troppo chiaro se si cerchino a vicenda oppure no.. Io provo a mettermi nei panni degli altri: sono a casa tranquillo e rilassato, mi scrive una ragazza che conosco di vista e che ho tra gli amici su fb, che però non non soddisfa i miei gusti estetici. Non la ignoro né la prendo a male parole, semplicemente converso perchè chattare è sempre piacevole. Poi se lei continua a cercarmi ben venga, ma se dopo averla conosciuta non la trovo una persona particolarmente interessante non la contatterò. Al contrario se invece è una persona gradevole, con cui mi trovo bene a chiacchierare e non è un'oca magari farò in modo di sentirla qualche volta, perchè magari potrà nascere qualcos'altro, magari un'amicizia anche solo sommaria.
    In genere i segnali di un interessamento ci sono da entrambe le parti, ma se uno è troppo abituato a farsi dei trip totali nel suo cervello magari perde la capacità di valutare se oggettivamente ci sono anche nella realtà, tutto qui.
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    Mi sento di quotare unicodio, anche per il fatto che il "buttarsi" come concetto non vuol dire granchè.
    Non siamo più (almeno la maggior parte della gente che posta qui) alle medie dove mandavi un sms con scritto "t vuoi mettere cn me? si/no risp". Se sei interessato a una persona devi conoscerla, parlarci, e se vedi che lei ricambia il tuo interesse invitarla a uscire, sfruttare le occasioni per stare da soli per vedere come reagisce, e poi se deve succedere qualcosa, succede.

    Anche perchè, detto in tutta franchezza, per provare un approccio diretto con una ragazza lei deve essere abbastanza predisposta alla troiaggine, e lui deve essere di bella presenza e sicuro di sé. E anche in questo caso di solito sono storie che non arrivano alla mattina dopo.
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    "Hai vinto un tour gratuito nei miei pantaloni" di solito funziona sempre.


    EDIT.

    CITAZIONE (Maxy- @ 21/3/2012, 15:58) 
    @ Marald

    Scrivendole la lettera le hai dato dimostrazione di quello che forse non le piacea di te. . Da quello che ho capito e spero di non sagliarmi, lei ti ha lasciato perchè non avevi il tipico comportamento da ragazzo stronzo che la fa soffrire, che la fa preoccupare, che la fa ingelosire etc. La colpa non è tua, la colpa è la sua cosi come lo è della maggior parte delle ragazze che preferiscono questo tipo di ragazzo. . Io all'inizio ero come te, abbastanza azzeccato con le ragazze con cui ero fidanzato . . Le davo spesso molte attenzioni, piu di quanto se ne meritassero. . I primi giorni questo comportamento può pure piacere, ma successivamente un po stanca e non venitemi a dire che non tutte le ragazze sono cosi, perchè lo so. . ma sono pochissime e sottolineo pochissime le ragazze a cui piace il ragazzo che le da troppe attenzioni. . Ritornando a me, dopo un paio di storie finite male per il mio carattere sono arrivato al punto di cambiare caratterialmente, e passare da ragazzo tanto dolce e pieno di attenzioni a ragazzo che non se ne frega tantissimo della sua ragazza, che non la cerca sempre, che ogni tanto la fa incazzare e ingelosire, ma ci tengo a sottolineare che sono arrivato a questo non per mia volontà, ma perchè sono state le esperienze passate a farmi diventare cosi(in poche parole non sono cambiato perchè l'ho voluto, ma perchè ho capito che in realtà molte ragazze non si meritano davvero niente). . Adesso di sciuro dopo questa tua esperienza finita male il tuo comportamente nei confronti delle ragazze cambierà ,erchè hai capito che la tua genitlezza nei loro confronti non viene ripagata e talvolta nemmeno accettata. . trattale male ste stronze perchè anche se dicono di non volerlo in realtà è quello che vogliono. . A loro piace essere trattate male, piace soffrire per il proprio ragazzo, piace litigarci e poi farci pace, piace non essere pensate sempre, e incazzarsi perchè il loro ragazzo preferisce uscire con gli amici piuttosto che dedicarsi a lei, che il ragazzo non gli mandi sempre il messaggio della buonanotte e del buongiorno o che sia sempre lui a cercarle. . Devi farti sentire desiderato. Non devi essere tu che le chiedi di vederti, ma lei e se lei a volte vuole vederti dici "non posso, ho altri impegni, magari un'altra volta. ." Molte storie d'amore finiscono perchè la ragazza si stufa dei comportamenti troppo gentili del proprio ragazzo(ieri prp un mio amico si è lasciato per questo motivo e ancora prima un altro mio amico) ed è cosi nella maggior parte dei casi. . Adesso smettila di pensarla, e passa alla successiva, e non dimenticare mai di farla rimpiangere della scelta fatta. .

    Quello che dici è fin troppo chiaro, ma il problema di fondo è che io, e come me tanti altri ragazzi, non sono uno stronzo, quindi mi riesce difficile farlo. Se quando sto con una ragazza la riempio di attenzioni e ci sono sempre per lei non è perchè credo che comportandomi così non la perderò, ma semplicemente perchè mi viene naturale e spontaneo occuparmi il più possibile della persona a cui tengo.
    Che senso ha stare con una persona se devi farla soffrire? E che senso ha farla soffrire perchè lei ti desideri di più?
    Forse il problema è mio, perchè quando sto con una ragazza tendo troppo a non vedere i suoi difetti, concentro l'attenzione sui pregi e credo che si meriti tutto quello che ho da offrirle. Salvo poi pentirmene quando mi lascia, ma questa è un'altra storia.

    Edited by Marald - 22/3/2012, 15:32
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    Salve a tutti, mi permetto di uppare questa discussione raccontando gli sviluppi inaspettati e dolorosi di una storia.

    Se qualcuno ricorda, qualche pagina indietro lasciai un bel po' di lunghi post che parlavano di questa ragazza, di come l'avevo conosciuta due mesi dopo la mia storia finita male, di come ci intendevamo perfettamente e di come tutto si era perfettamente e naturalmente evoluto tra noi.

    Questa ragazza, che si chiama come me, solo al femminile, che mi pareva tanto perfetta quanto la era la nostra storia, destinata secondo le mie previsioni a durare un sacco di tempo, mi ha lasciato poco più di due settimane fa.
    Tutto è successo molto rapidamente e senza tanti piagnistei: dopo circa due settimane che in lei vedevo comportamenti strani, come se cercasse di evitarmi (nonostante ci vedessimo ogni tanto e ci scambiassimo ogni sorta di carinerie), la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un pomeriggio insieme, la riporto a casa, lei si rifiuta di baciarmi e se ne va così. Io torno a casa confuso e le scrivo "Se vuoi lasciarmi dimmelo subito", più per cercare una rassicurazione da parte sua che non perchè mi aspettassi che volesse lasciarmi veramente. E invece la mattina dopo arriva la mazzata "hai ragione, sono una brutta persona. Dobbiamo parlare."


    Da quel momento sono iniziate quelle che ricorderò come 'le due settimane dell'odio', perchè da quel momento ogni nostra conversazione sia digitale che verbale era carica di odio violentissimo da parte mia, e di senso di colpa e scuse da parte sua. Sono arrivato a dirle cose indicibili, insulti e offese, non volgari come possono essere le parolacce, ma scritte e pronunciate apposta per ferirla e farle pesare quanto fosse stata cattiva e meschina.

    Perchè? Perchè mi ha lasciato con motivazioni che mi hanno psicologicamente distrutto.
    "con te stavo troppo bene, io ho un indole masochista ho bisogno di uno stronzo"
    "io ti ho amato ma non tanto da poter andare avanti più di quattro mesi, mi dispiace"
    "io ti ho voluto bene ma tra noi mancava qualcosa, tu non sei quello giusto, lo sentivo"

    E' andata avanti così finchè alla fine di una conversazione particolarmente rancorosa le ho scritto
    CITAZIONE
    Ogni volta che rileggo quello che scrivo penso di essere troppo duro con te, e ogni volta che tu rispondi mi dimostri che non è così. Non cercarmi più, io non voglio essere tuo amico. Forse ti perdonerò quando un'altra avrà preso nel mio cuore il posto che tu hai lasciato vuoto, allora forse ti chiederò come stai e forse mi interesserà saperlo. Ora vai e muori nella maniera che riterrai più giusta.

    Dopodichè tra noi è calato il silenzio più totale. Quella sera stessa, durante una normale sessione lavorativa in giro per la città a consegnar pizze, non potevo non ripensare a quello che avevo scritto, e farlo mi causava uno strano senso di sbagliato. Così ho iniziato a ragionare, a pensare alla nostra storia e a quello che ho provato io, a mettermi nei suoi panni e lasciare da parte i pregiudizi, e ho elaborato una serie di pensieri sparsi, che ho deciso di mettere su carta la sera stessa.

    Le ho scritto una lettera, con la penna l'inchiostro e le mani, e l'ho spedita il lunedì seguente al suo indirizzo. Non so bene perchè l'ho fatto, forse perchè il nostro canale di comunicazione usuale (skype) era ormai contaminato dalla violenza con la quale l'avevo attaccata, o forse perchè mi sembrava un gesto carino.

    Tale lettera vorrei proporla ora a voi, perchè se avete avuto la forza di arrivare a leggere fin qui, oltre che curiosi, sarete sicuramente persone capaci di profondi pensieri e volontà di interessarsi agli altri.

    CITAZIONE
    Cara Giulia,

    ti scrivo questa lettera con il cuore in mano. Non temere, non sono le ultime confessioni di un suicida, semplicemente lo faccio perchè nelle ultime due settimane troppo odio ha dimorato nella terra della mia anima, e perchè volevo che tra noi rimanesse qualcosa in più delle velleità e delle cattiverie che si possono scrivere al sicuro dietro lo schermo di un computer. Per questo la scrivo a mano, sperando che ove tu riesca a capire la mia grafia possa comprendere quanto sono importanti e sentite le parole che sto scrivendo.


    Scusa.


    Non riesco a renderlo in modo più immediato. Scusami per tutta la rabbia che ho sfogato contro di te. Non mi aspetto che tu comprenda, ma so per certo che lo hai già fatto. Dopo la fine della nostra storia mi è caduta addosso una pioggia di rancore che mi ha travolto e trascinato via con sé, non so perchè sia successo, e per quanto bene io possa conoscermi non me lo aspettavo. Ho cercato di trovare una spiegazione razionale a questo mio comportamento, ma ho finito per trovarne tante, tutte troppo plausibili per essere vere. Ho pensato che mi hai raccontato la tua vita, e di come ti sei legata ad altri per molto più tempo mentre ti sei stufata di me dopo quattro mesi. Ho pensato che sei egoista e che mi hai sfruttato e preso in giro e illuso. Ho pensato che io ti amavo troppo e tu non mi abbia mai ricambiato. Poi finalmente ho smesso di pensare che la colpa fosse tua, o che qualcuno avesse colpa di qualcosa. La verità è che io stando con te ho sofferto molto, e ci tenevo tantissimo a te perchè speravo che con il tempo questo mio dolore finisse, rimpiazzato dalla sicurezza di essere finalmente importante per qualcuno. Però noi due non ci siamo mai amati, non nel modo che intendo io. Abbiamo fatto finta di essere felici, abbiamo giocato alla coppietta perfetta, e io lo sapevo dall'inizio che non sarebbe durata, ma ho sempre lottato contro questo pensiero finchè tu non me lo hai giustamente sbattuto in faccia.

    Ti chiedi a cosa serve la mia razionalità? Serve a questo. A soffocare i pensieri che non puoi controllare per convincerti di essere felice. Serve a crearsi un'illusione e a viverci dentro consapevolmente, perchè trovare un po' di affetto è talmente difficile che a volte siamo disposti a barare pur di ottenerlo. E la rabbia che mi ha travolto altro non erano che le macerie della mia illusione che andava in frantumi.
    Purtroppo, come saprai non è facile prendersela con sé stessi quando si commette un errore, quindi mi sono scagliato contro l'unica persona che potessi incolpare sul momento, e tu hai commesso l'errore di assecondarmi sentendoti in colpa quando invece ti sei comportata in modo legittimo, seppur con poco tatto nei miei confronti.

    Per questo sono qui adesso a chiederti di nuovo scusa: io mi illudo che il mio amore non abbia scadenza perchè per me è difficile separarmi da una persona alla quale sono stato vicino per tanto tempo, convinco me stesso che i miei sentimenti siano più puri e forti e che tu non sia capace di amare solo per giustificare il tuo allontanamento, ma questo è sbagliato. Per fortuna come ti ho detto sono bravo ad ammettere i miei errori e a fare tesoro dell'esperienza, anche se spesso questo comporta che altre persone incolpevoli (o quasi) ne facciano le spese.

    Cos'altro posso dire se non tutte le cose buone che mi sono volutamente tenuto dentro mentre ero accecato dall'ira? Con te sono stato bene. Ma non un bene comune, è stato proprio piacevole ogni momento che abbiamo passato insieme. Sei una persona fantastica, mi piaceva parlare con te e mi piaceva ascoltarti, mi piaceva prendermi cura di te quando avevi bisogno di conforto ed essere entusiasta dei tuoi successi. Mi è piaciuto il modo in cui mi hai trattato e come mi hai fatto sentire buono e sicuro di me, mi è piaciuto come tu abbia saputo tirare fuori sia la parte migliore di me che quella peggiore quando ce n'è stato il bisogno. Convincendomi di essere perfetto, mi hai fatto capire che non lo sono affatto, e mi rendo conto solo adesso di come tu abbia dovuto sopportare ogni mio difetto. Sei stata gentile e paziente e hai sempre cercato di non farmi soffrire, anche se io ero troppo cieco e stupido per capirlo. Mi è piaciuto fare l'amore con te, e ho amato il modo in cui hai sempre cercato di lusingarmi per farmi sentire a mio agio.
    Sei stata un vero e proprio angelo, e io per due settimane me lo sono dimenticato. Ora che non sono più in lotta con me stesso, posso essere sincero quando dico che ho provato e provo tuttora sentimenti cristallini nei tuoi confronti, che sono particolari e vanno al di la di qualsiasi legame possa esserci tra noi.

    So che ti ho rivolto parole atroci e mi sono comportato in modo imperdonabile, ma spero, e ancora una volta posso dire di esserne sicuro, che riuscirai a capire e a perdonare la mia cattiveria. Lo so perchè siamo entrambi persone complicate e il nostro animo ragiona secondo schemi che spesso ci sfuggono. Lo so perchè ho visto quanto puri e profondi possono essere i tuoi sentimenti, e ho capito fin da subito che sei una persona splendida.

    Ancora una volta ho smarrito la mia strada, e spero non sia troppo tardi per dirti

    grazie.

    Tuo,
    Giulio

    La lettera le è arrivata stamani, e siccome lei non è paziente quanto lo sono io mi ha risposto per email, con una inaspettata missiva che riporto qui di seguito.

    CITAZIONE
    Tu, sei una persona splendida. Ti sei preso cura di me come non aveva mai fatto nessuno. Avrò sempre un bel ricordo di te, soprattutto dopo la lettera che mi hai scritto. Te ne sono grata, davvero. Le tue ultime parole mi avevano fatto male, ma le avevo accettate perché sapevo di meritarmelo. Mi dispiaceva solo che proprio tu, Giulio, che l’amore te lo porti impresso sul braccio, che lo difendi in modo così puro, tenace, vivo, ti fossi abbassato a quella rabbia, a quell’orgoglio di chi preferisce nascondersi dietro a un muro di silenzio perché, semplicemente, ha paura. Tu non sei un codardo, mi fa piacere. Hai detto tutto quello che c’era da dire: abbiamo fatto gli innamorati e simulato una dolcezza, anche se in modo spontaneo e naturale, di cui sentivamo il bisogno. “Perché trovare un po’ di affetto è talmente difficile che a volte siamo disposti a barare pur di ottenerlo”. Ammetto di essermi soffermata su questa frase, molto significativa, purtroppo. Dentro di me sapevo che stavo barando. Avevo scelto una via facile perché mi veniva facile amarti. Stavo veramente bene, avevo sempre tanta voglia di vederti, di scherzare con te, di farmi ascoltare da te. Ecco, vedi. Sono egoista. Ma voglio dirti la verità fino in fondo. La maggior parte delle volte volevo vederti per sfogare su di te i miei pensieri, le mie voglie, il mio affetto che straripava, ti volevo dare tutta me stessa. Avevo un bisogno assurdo di te, tutti i giorni, tutte le ore. Mi mancavi sempre. Ero avida della tua compagnia perché le ore passate con te erano così dolci e spensierate, così appaganti. Era come mangiare cioccolata tutto il tempo. È un esempio stupido, lo so, ma rende l’idea di come mi sentivo. Una relazione dovrebbe essere un pasto completo con un misto di amaro-dolce-salato, agrodolce, inspido. Con te mi sembrava di essere sempre al dessert. Non c’era contrasto. Riesci a capirmi? Non c’era mai niente di nuovo. Anche se a volte tu tenevi il muso, era per motivi talmente banali, e sapevo che saresti tornato indietro e mi avresti chiesto scusa. Mi accorgevo di quanto potevo influenzarti. Non c’era rischio, non c’era impossibilità. Non c’erano veri litigi. Non mi sono mai arrabbiata con te. Questo è grave. Al massimo provavo un po’ di fastidio, niente di più. I tuoi comportamenti non mi condizionavano più di tanto. Mi facevano strano perché non ne capivo la vera ragione, credo. Mi mettevano tristezza. Mai un vero risentimento, non ho mai provato la paura di perderti se non una o due volte in 4 mesi. Mi è venuta a mancare la scintilla. Non solo la scintilla della rabbia, ma anche dell’entusiasmo. C’era all’inizio, come sempre quando conosci qualcuno di nuovo e interessante. Tu sai molte cose, parli bene, sembri avere un'opinione su tutto. Ma cos’è che ti accende? Ho notato una lucidità e una sensibilità acuta. Ma io ho bisogno di aggressività. Non ti sto accusando di niente. Te l’ho detto, sei una persona splendida. Ma non siamo fatti per stare insieme. Non lo saremo mai. Ti ho spremuto fin quanto ho potuto, mi sono fatta spremere, ma il risultato è stato piuttosto sterile. Sì, il ricordo che ho di te è molto bello, ma non sei quello giusto. Sinceramente, credo di non essere in grado di trovarne uno giusto ora. Cito Eco, che stavo leggendo ieri : “Certe cose le senti venire, non è che ti innamori perché ti innamori, ti innamori perché in quel periodo avevi un disperato bisogno di innamorarti. Nei periodi in cui senti la voglia di innamorarti devi stare attento a dove metti piede: come aver bevuto un filtro, di quelli che ti innamorerai del primo essere che incontri. Potrebbe essere un ornitorinco”. Non importa se è un ornitorinco, quello sarà l’uomo della mia vita, e arriverà quando io sarò pronta, quando sarò in grado di amare. Forse hai ragione, io non sono in grado di amare, perché non amo abbastanza me stessa. Sarà un percorso lungo. Mi auguro che per te sia più facile. Con tutto il cuore. Ora ho solo bisogno di fermarmi, di “incantare”, cristallizzare i miei pensieri confusi.

    “I desideri stavano strappandomi l’anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito. Allora li ho incantati. E a uno a uno li ho lasciati dietro di me. Geometria. Un lavoro perfetto.” (Baricco)

    Non so a te, ma a me è piaciuto tantissimo. Lasciamo dietro di noi quello che siamo stati e blocchiamoci lì, in un’eternità geometrica e perfetta. Senza rancore. Con un po’ di rassegnazione. Ma in pace. Grazie di tutto.

    Tua, Giulietta

    E così arriviamo al presente.
    Volevo condividere con voi questa storia perchè mi pare abbia contorni dolci e un finale amaro ma giusto, e perchè è un esempio di come due persone intelligenti che si sono volute bene possono chiarirsi e lasciarsi qualcosa di buono l'un l'altro, anche se la loro storia è finita, senza per forza dover tornare ad essere due estranei.

    Scusate il post gigante.
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    Sono dell'idea che uno possa guardarsi tutti i porno che vuole, tanto finchè non ce l'ha davanti non può neanche immaginarsi cosa vuol dire farlo. Il sesso è una cosa, i porno sono un'altra.

    Capisco che uno voglia tenersi l'effetto sorpresa, però poi magari ti ritrovi a 17 anni che non hai mai visto niente e rimani scandalizzato.
2755 replies since 7/11/2006
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