Yu-Gi-Oh Planet's

Posts written by Marald

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    Innanzitutto per rispondere a riku, di parlarne non ne ho voglia.. è una storia appena iniziata, e fare discorsi seri complicherebbe solo le cose.. il fatto è che ho capito perfettamente la sua visione dell'amore, ma non ho capito la mia.

    Che io non abbia voglia di crescere lo ammetto tranquillamente, probabilmente questo influisce sul mio modo di vedere una storia. Io non voglio pensare al futuro, voglio godermi il presente, e pensare di non avere nessun'altra persona per il resto della vita in questo momento è una prospettiva che mi fa storcere il naso.

    Ad un certo punto della mia precedente relazione ci ho anche pensato.. e l'idea, per quanto assurda non mi era dispiaciuta più di tanto.. ma questo solo dopo un bel po' di mesi in cui ho imparato a conoscerla e ad apprezzare tutti i suoi lati positivi (e soprattutto trascurando gli evidentissimi lati negativi che aveva).

    Non lo so proprio, probabilmente è l'autunno che mi confonde, d'estate avevo le idee molto più chiare.
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    Mah, all'età che ho è impossibile parlare di relazione a tempo indeterminato.. tutte le storie sono destinate a finire prima o poi, perchè l'unica alternativa è stare insieme per sempre ed è una cosa a cui non voglio minimamente pensare.

    Il problema più grande che mi turba in questo momento è che con lei, a differenza di quella che avevo prima, non mi sento speciale. Perchè sono consapevole del fatto che ha avuto un sacco di ragazzi, che fa sesso da quando aveva 15 anni e che se vuole un uomo se lo va a cercare. Insomma mi sento solo "uno dei tanti", l'ultimo di una lunga lista.

    Sono segnali che mi comunicano che lei si vuole solo divertire.. che alla fine è quello che voglio anch'io, però non mi piace ammetterlo. Preferirei far finta di giurarci amore eterno pur sapendo che ovviamente non sarà così, piuttosto che stare con una ragazza e dire "dai vabbè per adesso stiamo insieme perchè ci piaciamo e ci piace copulare, poi tra un po' di tempo ci lasceremo ma pazienza, tanto deve succedere".


    Non lo so non lo so.. ho un gran casino in testa.
    Oltretutto ho appena saputo che un'altra ragazza, che veramente è una delle più belle creature che io abbia mai visto, ha mostrato apprezzamenti nei miei confronti.. e sabato ci vediamo, per una cena in campagna, con poche altre persone. Pavento una situazione veramente difficile.
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    CITAZIONE (unicodio @ 10/11/2011, 19:15) 
    Forse a te piace il gioco cacciatore vs preda, c'è a chi piace quello frusta vs chiappe oppure ammucchiamoci allegramente, etc.

    Il sesso e l'affetto possono essere due cose separate, ma in una relazione "matura" sono componenti che completano la sfera.
    Se una persona mi piace io provo affetto, oserei dire amore sempre nell'ottica della relazione "matura", e una voglia incontrollabile di farci sesso.

    Come puoi non avere voglia di farci sesso ? O non ti piace o c'è qualcosa che ti blocca, come tu stesso hai detto.
    E' bello essere disinibiti nell'ambito della coppia (come minimo, c'è chi va anche oltre). Ottimo sesso vuol dire anche ottima relazione.

    Non è che non ho voglia di farci sesso, non ho voglia di farci sesso per il momento. E questo perchè appunto io cerco una relazione matura, e se lei ha tutta questa voglia a me viene il sospetto che mi sfrutti per appagare i suoi appetiti. Questo mi ferirebbe.
    Poi è chiaro, sono contento che non abbia delle turbe mentali come la mia ex che a vent'anni sta ancora conservando la verginità in attesa di trovare "quello giusto".. ma qui si passa da un eccesso all'altro!
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    ahah no, la situazione non è così critica.. a parte che ora come ora non ne abbiamo occasione, e anche se ce l'avessimo io non avrei problemi, in fondo sono un uomo, non posso permettermi di tirarmi indetro.

    La questione è che abbiamo due concezioni diverse di relazione.. per come la vedo io il sesso e l'affetto sono due cose separate, e almeno all'inizio di una relazione non riesco a farle convivere. Io ho bisogno di affetto in questo momento e non mi piace mischiare le due cose, la vedo come una forzatura. Insomma non ne ho una gran voglia.

    O forse mi intimorisce il fatto che lei sia una ragazza particolarmente disinibita.. è brutto da dire ma la trovo una cosa poco femminile.
    Cioè, le regole del gioco sono chiare: l'uomo deve conquistare e la donna deve resistere, se è la donna a fare il primo passo si perde tutto il gusto della caccia che rende tradizionalmente un uomo orgoglioso.
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    mmm bello bello, però le mappe non mi convincono..

    sarà che ne ho giocate solo un paio e mi devo abituare.

    Le nuove modalità di killstreak sono carinissime, le armi e i relativi livelli e personalizzazioni sono azzeccatissimi. Alla fine quello che ti tiene attaccato al multiplayer è salire di livello, e hanno aggiunto un sacco di nuove barrette che da riempire che mi rendono felicixXxXimo!!1!
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    Tu pensa che io sto seriamente cominciando ad avere paura di essere un uomo-oggetto..

    La mia ragazza tenta in tutti i modi di farmi capire che ha una gran voglia di sesso, col risultato che io sono sotto pressione e mi sento sfruttato:(:(
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    il mio era solo un consiglio, non è affar mio come spendi i tuoi (???) soldi.
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    comunque se devi ascoltare degli mp3 sull'iphone probabilmente non senti alcuna differenza tra cuffie da 80, 100 o 250 euro.. la qualità delle cuffie professionali la senti quando ascolti musica non compressa in abbinamento a dispositivi di qualità come una buona scheda audio.

    Altrimenti non ha senso spendere troppo
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    Lo vedi? si chiama omicidio colposo.
    Ma se le leggi dello stato fossero regolate dal sentimento di vendetta, un ubriaco che travolge e uccide delle persone verrebbe condannato a morte, come dimostrato dalla logica del soprascrivente katana.
    Perchè la vendetta offusca la mente e la capacità di ragionare, e una persona che vede strappare la vita di un suo caro da un ubriaco, vorrebbe prendere quell'ubriaco e ucciderlo nel modo più cruento possibile.
    Ma questo è sbagliato, perchè quell'ubriaco non merita di morire. merita di essere punito, e basta.

    Per questo motivo esistono delle leggi che regolano queste cose, e che permettono a persone imparziali di giudicare quale sia la pena più adatta ad un crimine commesso.

    Se le leggi non funzionano, o funzionano male, vanno cambiate, ma se giustifichi la vendetta come atto cadono i pilastri della convivenza civile.

    Poi è chiaro, una persona può avere desiderio di vendetta, perchè nessuno può impedirci di provare emozioni.






    Non so, a volte penso che stiamo dicendo le stesse cose ma sia bello contraddirsi a vicenda..
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    Vorrei chiederti chi sei tu per giudicare.
    Se ti succedesse, non so, faccio un'ipotesi..
    che la tua famiglia morisse in un incidente. Che tu perdessi il tuo migliore amico, una tragedia, di qualsiasi tipo. E tu in preda alla disperazione passassi le tue giornate cercando di sconfiggere il dolore di una perdita troppo grande da sopportare per una persona sola. E se per farlo, una sera, tu decidessi, più o meno consciamente, di annegare i tuoi pensieri nell'alcol, per dimenticare, solo per un po', che stai soffrendo le pene dell'inferno senza essertelo meritato.
    E se tu quella sera, dopo aver trovato un seppur minimo sollievo ti avviassi verso casa, stancamente, a notte fonda, incosciente del fatto che mettendoti alla guida rappresenteresti un pericolo per te stesso e per gli altri.. e se durante il breve viaggio verso la tua casa, tu ti addormentassi, o perdessi il controllo.. e travolgessi cinque persone, sveglie da poco, che aspettano l'autobus ancora prima dell'alba, per andare a lavorare, già stanchi prima ancora di iniziare, ma pronti a fare ogni sacrificio per il bene dei loro cari.. due padri di famiglia, una ragazza madre, un'anziana stanca vicina alla pensione.. e li uccidessi tutti, dal primo all'ultimo. Falciando le loro vite e facendo sprofondare nel tuo stesso inferno altre quattro famiglie.
    Saresti un pluriomicida, con l'unica colpa di non riuscire a sopportare un dolore ingiusto. Ma sei un pericolo, sei inutile, alla società non servi, non ha senso tentare di rieducarti.

    Allora vieni condannato alla pena di morte.
    Fine della storia.
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    Questo lungo post è il racconto di un'esperienza.. l'ho steso poco fa in preda ad uno dei miei raptus di scrittura omicida.
    Magari a voi non fa lo stesso effetto che a fatto a me, ma io sono ancora piuttosto scosso, in modo positivo.

    Scusate la lunghezza, se non volete leggerlo non ve ne farò una colpa.
    CITAZIONE
    Questa storia inizia anni e anni fa, quando facebook ancora non lo usava nessuno, quando il primo vero social network utilizzato in massa era myspace, seguito da netlog, ovvero la versione per i bimbiminkia.
    A quei tempi ero uno studente di liceo annoiato e malato di scarsissima motivazione. Ero privo di autostima, faticavo a legare con le altre persone, e conducevo una vita apatica e poco entusiasmante. Allora, esattamente come oggi, ero solito passare i pomeriggi, invece che a studiare, a navigare l'internet, curiosando tra i profili degli amici, degli amici degli amici e degli amici degli amici degli amici.
    E ogni tanto succedeva che trovavo una persona di cui mi innamoravo a prima vista.. Quella persona diventava la mia musa ispiratrice nell'arco della giornata, poi me la scordavo, iniziavo a vagare per altri profili, in cerca di un'altra anima affine alla mia, senza alcuna pretesa di incontrarla realmente, quasi solo per sapere che esistevano persone capaci di vedere il mondo più o meno come io lo vedevo attraverso le mie lenti da 6 diottrie.

    Un bel giorno di quello che probabilmente era il 2008, mi si presentò una di queste apparizioni. All'inzio, come sempre, mi soffermai sul quanto scritto nel profilo. Si può capire molto dal modo in cui una persona compila la sezione relativa a sè stessa: se è aperta e a voglia di condividere le sue passioni col mondo, se è solare oppure pessimista, se ha gusti variegati o è fanatica di qualcosa, la voglia e il modo che ha di esprimersi.. e quella ragazza, che si chiamava giulia ma si presentava sotto uno pseudonimo che non ricordo, aveva un che di particolare..
    Aveva in comune con me le idee politiche e religiose, aveva una sezione curatissima con immagini che ora ricordo perfettamente ma che per anni sono state sepolte sotto tonnellate di altri ricordi.. l'immagine da un film dove la statua di lenin viene portata via da un elicottero.. e poco più sotto la famosa foto di peppino impastato davanti alla sede di radio aut. Tutte le immagini corredate da citazioni.. mi aveva proprio colpito. Una ragazza intelligente, che crede in qualcosa, che capisce e che cerca, che legge, che vuole saziare la sua curiosità..
    Decisi di passare alle foto. E ce ne fu una che mi fulminò, sul colpo. Non era un granchè, sfuocata, si vedeva appena il viso, ma era piena di bei ricci. Ma di quei ricci non naturali, si vedeva perfettamente che erano ricavati da capelli lisci, castani.. E continuando a scorrere le foto realizzai che non solo era intelligente, ma anche tremendamente bella. E ne rimasi affascinato. Provai quel tipico sentimento comunemente conosciuto come "amore", inteso come desiderio propfondissimo di avere una persona vicino, di riceve le sue attenzioni, il suo affetto, una persona che capisse quello che pensavo e quello che dicevo.

    Ma ovviamente erano solo viaggi mentali: come ho detto io credevo veramente poco in me stesso, ed era ridicolo il pernsiero anche solo di parlare con una persona di così alto livello, che per di più non conoscevo. Oltretutto nel suo profilo lei risultava impegnata, e io le persone impegnate tendevo sempre a vederle superiori e molto sicure di sé, esattamente il contrairio di come vedevo me stesso. Un sogno, durato una giornata, forse una sera, ma non di più.

    Tre, forse quattro anni dopo, sono su internet che chatto con quella che, pur non ufficialmente e pur non avendone mai parlato, si direbbe essere la mia ragazza. La storia la sapete, ve l'ho raccontata passo passo in questo topic.
    Succede che a un certo punto, preso da una voglia insensata di conoscerla più a fondo, cerco il suo nome su google, e trovo un paio di suoi profili sui vari social network. Apro quello di myspace. Il sito è cambiato un sacco dall'ultima volta che l'ho visitato.. non trovo le informazioni personali, così apro le foto. Guardo la prima. Inizialmente non mi fa nessun effetto, però continuo a fissarla finché mi viene uno strano senso di deja-vu.. chissà, questo profilo probabilmente lavrò già visto altre volte. Quei capelli ricci dei quali esiste quell'unico scatto.. doveva esserseli fatti una sera così per ridere.. quella fotografia mossa, quel viso mezzo tagliato.. scorro le foto, le guardo con una strana sensazione. vado più a fondo, trovo le informazioni del profilo.. 18 anni, sagittario, atea.. la foto della statua di Lenin, Peppino Impastato.. e piano piano realizzo.

    Mi ci vuole un po' per ricordare di quel pomeriggio di tanti anni fa dove un giulio annoiato e senza speranza passava il tempo su myspace, ma alla fine tutto quanto prende forma, come per magia. Lei, la mia musa ispiratrice, la ragazza che mi aveva così tanto colpito per le sue qualità da innamorarmene en-passant. è la stessa ragazza che due settimane fa ho baciato per la prima volta nel giardino deserto di una rocca di notte. Questa esperienza è un fulmine che mi sconvogle. Sono confuso e devo ancora metabolizzare il tutto..
    Ma è successo per davvero.
    E ora sono qui a scrivere perchè non riesco ancora a farmene una ragione.

    E sto pian piano realizzando che è una delle cose più belle che mi siano mai accadute.

    Vi assicuro che è tutto vero, e mi è capitato solo pochi minuti fa.
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    Nah, mi dispiace ma la vendetta secondo me non può mai essere giustificata. E questo semplicemente perchè non è l'unica via possibile: esiste anche il perdono.

    Non voglio mettermi a fare della retorica cristiana/buonista, sia chiaro. Però è evidente che la vendetta non ti restituisce indietro quello che ti è stato tolto, ma serve solo a placare temporaneamente un senso di rabbia e dolore.

    Ho in mente un sacco di idee e concetti eticofilosofici sulla giustizia del singolo e sulla irrazionalità della vendetta, ma ho provato a scriverli e non ci riesco perchè o sono troppo confusi o sono troppo stanco per elaborarli.

    Dico solo che per me la vendetta rimane un sentimento malsano che non può portare MAI qualcosa di utile alla tua vita o a quella degli altri.


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    CITAZIONE (unicodio @ 2/11/2011, 21:43) 
    Marald, leggo nel tuo post ma non solo nel tuo, che..

    CITAZIONE
    Ovviamente non lo pensa, perchè un omicidio non è mai qualcosa di razionale

    Nell'ordinamento giuridico italiano, e credo anche in quello di molti altri paesi, ci sono delle distinzioni in base al caso specifico. Si parla di omicidio colposo, doloso, preterintenzionale, etc.

    Mi potresti spiegare cosa ci sia di irrazionale in uno che fa una strage mafiosa ? In uno che entra in casa di X e lo squarta per gusto personale o per rubare i gioielli ? In uno che rapisce un ragazzino e lo violenta per poi ammazzarlo ?

    L'ordinamento prevede anche la possibilità di chiedere l'infermità mentale, qualora l'atto sia dovuto ad una malattia mentale dell'omicida, puo capitare che un serial killer sia squilibrato per carità.

    Mi soffermo su questo perche ho letto piu di una volta che la pena di morte non è utile come deterrente proprio perche l'omicidio è irrazionale. Posso essere d'accordo sul fatto del deterrente poco utile...ma sul resto direi di no, non è una buona argomentazione.

    Mi sembra ovvio che una strage mafiosa e il delitto di cogne (???) non possano essere messi sullo stesso piano, e mi sembra chiaro, ma forse solo a me, che mi riferivo al caso particolare di cronaca nera a cui ci hanno abituato programmi come studio aperto o porta a porta, ovvero l'omicidio dei vicini "che erano brave persone e salutavano sempre" o dell'amante geloso bla bla bla.
    E ci sta anche che la mia non sia una buona argomentazione.

    Ma non è questo il punto.
    E' provato che la pena di morte non è un deterrente, ovvero non impedisce alla gente di commettere i crimini. Fin qui mi pare che siamo tutti d'accordo, perchè è un dato di fatto.

    E' provato, a differenza di quello che molta gente sostiene qui, che la pena di morte costa un sacco di soldi, molto più di una condanna a vita.
    Negli stati uniti (che sono da prendere come modello visto che sono l'unico paese del primo mondo che ancora utilizza la pena di morte) ogni esecuzione costa allo stato diversi milioni di dollari. I detenuti aspettano una media di 8 anni prima di essere giustiziati, durante i quali vengono comunque mantenuti dallo stato nel braccio della morte, a spese dei contribuenti, per un costo di decine di migliaia di dollari l'anno.

    Quindi per favore non la buttate sulla questione economica, perchè basta informarsi un po' per capire che è una cazzata.

    Esempio: la storia della contea di Mingo.

    Un bel giorno, due fratelli della contea di Mingo, in Texas, decidono di andare a rapinare stazioni di servizio e supermercati per fare un po' di soldi facili. Un giorno, per una fatalità, uno dei due fratelli uccide una donna, le spara a bruciapelo con un fucile a canne mozze, e i due poco dopo vengono arrestati e processati.
    La contea di Mingo era una delle poche in tutto il Texas in cui non erano mai state pronunciate condanne a morte, poichè era piccola e scarsamente abitata, e generalmente tranquilla, però ciò causava un complesso di inferiorità agli abitanti nei confronti delle altre contee, perchè il texas è noto per vantarsi del numero e dell'efficienza delle sue esecuzioni, e la gente chiede a gran voce che i due fratelli vengano mandati sul lettino per un'iniezione letale.
    Succede però, che i verbali e i documenti della pubblica accusa vengono redatti da poliziotti totalmente incompetenti, e numerosi vizi di procedura allungano a dismisura i tempi del processo e rimandano più volte l'esecuzione.
    I due fratelli vengono processati in sedi separate, e dopo svariati problemi ed errori giudiziari, la sentenza viene finalmente attuata: dopo 2 anni viene mandato a morte uno dei due fratelli, quello però che non ha sparato il colpo di fucile e quindi commesso l'omicidio (che si suicida tuttavia poco dopo essere entrato nel braccio della morte), mentre l'altro si becca un ergastolo e rimane in prigione a vita.
    Tutto ciò costa alla contea di mingo circa tre milioni di dollari. Sono costretti ad aumentare più volte le tasse sugli immobili, cosa che solleva una rivolta popolare, a chiudere l'unica biblioteca e a tagliare la spesa pubblica. La contea è per anni sull'orlo della bancarotta. Tutto ciò avrebbe potuto essere evitato se avessero dato ai due la possibilità di dichiararsi colpevoli e scontare una condanna a vita senza possibilità di libertà vigilata.

    Ora la pena di morte non è più così popolare nella contea di Mingo.


    Ora, io questa storia l'ho letta in un libro (che si chiama Io Confesso, di John Grisham) e non credo che la storia della contea di Mingo sia vera, però è una storia fantastica, e potrebbe tranquillamente succedere in una zona densamente popolata di cristiani fondamentalisti come il sud degli stati uniti.


    Poi ovviamente c'è tutta la questione etica, di cui ricordo di aver già parlato in un altro topic (o forse era questo??), ovvero che la vendetta è sbagliata, nessuno può decidere della vita degli altri, quindi tantomeno lo stato, che l'obiettivo non è punire i criminali ma rieducarli eccetera eccetera.

    Io comunque sono contrarissimo. Quando leggo di gente scagliata a favore della pena di morte mi sembra di vedere i leghisti che si scagliano contro gli immigrati e vorrebbero dare fuoco a tutte le moschee.. odio ingiustificato e idiozia. Siamo tutti umani, non dimentichiamocelo.
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    il profumo. Era un argomento semplice, originale e per niente pesante, tanto gli orali ci sono a luglio, fa un gran caldo e la commissione non ha voglia di stare ad ascoltare cose troppo complicate.
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    Gesù, la metà dei post che ho letto in queste pagine si può riassumere in una frase:

    CITAZIONE
    Se ci fosse la pena di morte quegli stronXi ci penxerebbero 2/3 volte prima di ammazzare una persona!!1!!1!1!

    Non so se vi rendete conto della stupidità di una cosa del genere.. secondo voi una persona prima di commettere un omicidio si mette a pensare "mmm vediamo, se mi beccano, siccome siamo in italia mi danno al massimo l'ergastolo, poi con la buona condotta e un avvocato competente me la cavo con una decina d'anni.. sì dai, adesso prendo l'attizzatoio vicino al camino e massacro mia moglie in un atto di follia omicida!!!:)"

    Ovviamente non lo pensa, perchè un omicidio non è mai qualcosa di razionale. Non a caso negli stati uniti dove è ancora in vigore la pena di morte in buona parte degli stati, i crimini gravi non sono di certo inferiori a quelli commessi negli altri paesi.

    è la società sbagliata a generare criminali, finchè non cambi quella puoi condannare a morte tutte le persone che vuoi, ma il problema del crimine non si risolverà mai.

    Porca puttana io queste cose le capivo già alla vostra età.

    Edited by Marald - 1/11/2011, 20:20
2755 replies since 7/11/2006
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