Yu-Gi-Oh Planet's

Votes taken by Xivren

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    CITAZIONE (Ultimate Clash @ 13/8/2016, 20:51) 
    Il vantaggio sarebbero i soldi in più che potrebbero essere usati per migliorare il mondo.
    La ricerca continuerebbe perché persone che continuerebbero a soffrire di ritardi mentali post nascita ce ne sarebbero.
    Ma se c'è la possibilità di evitare di sprecare soldi(da indirizzare verso opere piu' proficue)per persone che in Potenza e in atto non sono in grado di apportare vantaggi alla società perché non farlo?

    Per cui dovremmo prendere tutte queste persone "che in potenza e in atto non sono in grado di apportare vantaggi alla società" e lasciarle al loro destino? Malati, invalidi, disoccupati, criminali... Tutte queste categorie dovrebbero essere dunque eliminate, soltanto perché al momento noi non siamo in grado di "ricavarci" sopra un soldo? Dimenticando che proprio su queste condizioni si basano posti di lavoro di medici, scienziati, ricercatori, produttori che portano il loro contributo all'economia ed alla società? Il fatto che ci siano invalidi che "fanno spendere" soldi alla ricerca è proprio l'ultimo dei problemi di quest'ultima, dato che è uno dei settori in cui ci sono pochissimi fondi (almeno in Italia) in quanto vengono destinati ad altri progetti od iniziative inutili. Cerchiamo qui la fonte del problema, non nei malati.
    Ed in merito alla ricerca, se anche andasse avanti per questi ritardi mentali post-nascita, giungendo eventualmente ad una serie di cure, ciò non si tradurrebbe in automatico nella validità di queste anche alle cause pre-nascita. Ma in questo scenario la ricerca sarebbe diventata impotente perché ogni soggetto affetto dalle suddette cause pre-nascita sarebbe eliminato prima ancora di poterle studiare. Dunque la ricerca potrebbe andare avanti quanto si vuole, ma non avrebbe alcun modo né di verificarsi né di ottenere effetti.


    CITAZIONE
    Il mio discorso è molto crudo e immorale,ma non è "ingiusto".

    Dal momento che io non ho mai usato il termine "ingiusto" in merito al tuo discorso, vorrei sapere cosa esattamente ti ha fatto credere che fosse necessario specificarlo.

    CITAZIONE
    Per persone in Potenza intendo persone che sulla carta hanno le capacità di fare qualcosa di utile per la società.
    Il lavoro dell'artista è meno utile di quello dello scienziato,ma l'artista in Potenza è in grado di fare il lavoro dello scienziato se lo si istruisce.

    Wow wow wow wow wow wow wow. Calma. Momento. Prima che io giunga a conclusioni affrettate, posso domandare su quale basi il lavoro dell'artista è definito "meno utile" di quello dello scienziato? E perché dovrebbe essere "istruito" a fare un altro mestiere piuttosto che il suo? Seriamente, questa cosa mi disturba molto.
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    CITAZIONE (Ultimate Clash @ 13/8/2016, 19:18) 
    Il ritardo mentale non è guaribile dato che è un danno del cervello di cui noi conosciamo ancora poco e i nostri strumenti sono ancora "rozzi" e ci vorrà molto tempo prima che si riesca a trovarne una cura o un modo di prevenire la malformazione genetica.

    Neppure il tetano era guaribile fino a circa cent'anni fa, eppure oggi chiunque può ottenere un'antitetanica ed il giorno dopo andare a correre liberamente per i campi, possibilmente con scarpe più resistenti. Eppure, fino ad allora, non mi pare che i sovrani europei avessero varato decreti specifici per eliminare immediatamente tutti coloro che presentavano i sintomi di questa malattia.
    Ovviamente, tu mi dirai, non si può paragonare il tetano ad un ritardo mentale, e su questo sono d'accordissimo, ma perché? Perché, appunto, abbiamo modo di curare il primo. Non c'è nessuna forza esterna che ci impedisca di giungere a curare e/o prevenire ritardi mentali.

    CITAZIONE
    I soldi che verrebbero usati per quei malati,verrebbero usati invece per la ricerca.

    Ma se elimini i malati, allora perché vai a ricercare la cura per la malattia? Non ha senso: se si cerca una cura, tendenzialmente lo si fa perché ci sono persone che ne hanno bisogno, non perché queste ultime sono già state tolte di mezzo. Al contrario, se progressivamente gli individui che vengono riscontrati avere la patologia ABC vengono eliminati mediante eutanasia ancora mentre sono neonati, od anche prima della loro nascita, non vi sarebbe ragione di sviluppare il vaccino/intervento DEF per curarli, no?
    E' un po' come se si decidesse di investire nelle misure di sicurezza e prevenzione del crimine mandando direttamente a morte ogni criminale, da quello che ruba le caramelle al supermercato al latitante mafioso super ricercato.
    Non si possono spendere soldi per cercare una soluzione ad un problema, quando non si fa altro che coprire con una coperta quel suddetto problema, senza risolverlo, e sperare che per quale magia ciò che c'è là sotto sparisca per sempre. Non si curano le malattie, per quanto gravi oggi possano sembrare, uccidendo i malati; si curano con medicine ed interventi, frutto della ricerca destinata al benessere di soggetti vivi.

    CITAZIONE
    Perché quell'invalido ha prodotto qualcosa per la società fintanto che è stato sano(magari anche se era disoccupato,ma in Potenza era un individuo valido).

    "In potenza era un individuo valido"? Ma che vuol dire? I disoccupati sono persone che non danno nulla alla società, ma non per questo andiamo in strada e nelle case ad ucciderli. Ci sono già quei tre schifosi film de "La Notte del Giudizio" che sviluppano un'idea così folle e vergognosa, ma non pretendiamo di renderla realtà. Purtroppo, vuoi per cause loro (pigrizia...) o per fattori esterni (licenziamento...), non hanno la possibilità di lavorare e di produrre molto alla società, ma uno stato civile cerca di aiutare i suoi cittadini in difficoltà. Da questo punto di vista, a parer mio, pur con i tempi eterni del nostro sistema sanitario noi italiani siamo enormemente avanti rispetto agli americani, poiché noi non valutiamo la vita di un uomo in basa alla sua assicurazione o meno.
    Inoltre, come puoi dire che un soggetto sano ha sempre prodotto qualcosa per la società, mentre un soggetto invalido no? Su che basi puoi definire questo "prodotto qualcosa", a prescindere dalle malattie? Come puoi definire cosa produce di più alla società, un artista di strada che realizza opere e spettacoli in piazza oppure un ingegnere che realizza raffinerie di petrolio e centrali nucleari? Cosa è più importante qui, lo stipendio e quindi il successo proprio o come si tratta il mondo? Come si definisce quel "prodotto qualcosa" dei due?
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    Mi permetto di intervenire.

    CITAZIONE
    Un valido è nella maggior parte dei casi migliore di un invalido,per forza di cose.Poi ovviamente ci sono le eccezioni,ma sono eccezioni.

    Cosa vuol dire? E' ovvio che ci siano eccezioni in ogni cosa. Yale è una delle migliori università al mondo eppure ha sfornato quell'imbecille di George W. Bush. La Wehrmacht era costituita dalle truppe naziste eppure al suo interno c'erano individui come Wilm Hosenfield. Ma ciò nonostante non consideriamo né da una parte tutti incapaci coloro che si laureano a Yale né dall'altra tutti mostri i tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale. Dunque come si può generalizzare in quel modo l'enorme "categoria" degli invalidi, quando tra loro ci sono individui come il già citato Hawking, Beethoven, Monet, Roosevelt? I loro genitori avrebbero dovuto eliminarli fin dalla nascita?

    CITAZIONE
    Come criteri per decidere chi debba vivere e chi meno utilizzerei come unico criterio il livello di intelligenza.
    Se il neonato è affetto da handicap fisici ma ha un'intelligenza normale o > benvenuto al mondo e sarà poi lui a decidere se ricorrere all'eutanasia o menom

    Quindi, in questa visione del mondo, sarebbe il QI a determinare vita o morte. Tralasciando tutto il dibattito che può esserci sulla validità o meno di questo test, come sarebbe possibile applicarlo ad un bambino? Chiedere ad un neonato di riconoscere un cerchio rispetto ad un quadrato quando a mala pena riesce a distinguere le mani dai piedi?
    Personalmente non riesco ad immaginarmi un modo per determinare in maniera così "efficace" l'intelligenza di un bambino, considerando poi che effettuare una selezione del genere comporterebbe negare tutti i processi di apprendimento e di sviluppo che noi esseri umani subiamo durante la crescita. Tanto varrebbe, allora, effettuare test simili oggi per decidere o meno chi può andare a scuola, in modo tale da risparmiare ulteriormente sull'istruzione. Infondo, chi se ne importa se un bambino può imparare nel corso degli anni? Sbattiamo un po' di "sottosviluppati" come la dislessica Agatha Christie nelle miniere ad estrarre carbone, tanto non combineranno mai nulla nella vita.

    CITAZIONE
    Se invece ha handicap mentali che influenzano il QI lascerei ai genitori la potestà di scelta,ma nel caso dovessero decidere di tenerlo in vita sarebbero lasciati a loro stessi e non riceverebbero alcun aiuto dallo stato.

    Tendenzialmente la Storia insegna che quando una moltitudine persone decide di limitare le proprie libertà in modo tale da poter vivere sotto l'ordinamento di uno Stato, al fine di tutelarsi a vicenda, se quel suddetto Stato fallisce nel suo compito le persone di prima prendono inizialmente nuovi candidati politici, poi i forconi, le torce e le ghigliottine. Giusto per dire.

    CITAZIONE
    Ad esempio,un bambino nato con la sindrome del cri-du-chat o la sindrome di rett sarà un invalido totalmente dipendente dagli altri per il resto della vita e la sua sarà una vita "potenzialmente"vana,inutile, oltre ad essere contornata da altre patologie che andranno ad incidere negativamente sulla qualità della sua vita.

    E qui è dove sarebbe necessario citare un'altra frase che, in un contesto differente, sarebbe sacrosanta:
    CITAZIONE
    Solo che per una parte delle malattie rare non ci sono cure definitive o che tolgano completamente il dolore o le limitazioni che ne conseguono e la ricerca medica stenta a trovarle a causa della mancanza di fondi.

    Come esseri umani noi ricerchiamo continuamente. E' nella nostra natura evolvere e tentare di evolverci senza sosta. Se noi avessimo seguito questo ragionamento fin dagli albori della nostra esistenza, non ci sarebbe stato nessun Ippocrate ed oggi non ci sarebbe alcuna ricerca medica, poiché il ragionamento che tu stai facendo è:
    "Oh nuooo, c'è una condizione che al momento non possiamo risolvere! Al diavolo, uccidiamo tutti coloro che la presentano e teniamo in vita solo coloro che fin dall'inizio sono sani! Com'è che si chiama questo nostro piano? Ah, giusto, Aktion T4!"

    CITAZIONE
    P.s.Ovviamente con questo tipo di politica lo Stato offrirebbe comunque supporto agli invalidi che sono diventati invalidi post nascita,e sarà attuabile solo quando gli screen pre Natale saranno obbligatori e accuratissimi.

    Quindi la nostra nuova scala sociale sarebbe:
    1 - Persone sane: tutti i diritti, intoccabili e rispettabili sempre e comunque
    2 - Persone invalide post-nascita: eh... beh, qualcosa possono ancora fare... basta solo che non siano in bella vista...
    3 - Persone invalide alla nascita: gas/iniezione/proiettile/gabbia di orsi/spada/ghigliottina/sedia elettrica/stampate a morte sui francobolli.
    Inoltre, come potranno questi "screen pre Natale" essere "obbligatori e accuratissimi" quando abbiamo stabilito che un progetto del genere non si interesserebbe neppure di sviluppare la medicina e la ricerca, in favore di una più semplice eliminazione?

    CITAZIONE
    Gli spartani gettavano i bambini malformati dal Monte tageto e questo tipo di cultura era cmq un po' diffuso nel resto del mondo antico.Non era una politica endemica.

    Premetto che non conosco granché di cultura classica, a differenza di Antinea caro, per cui non mi esprimerò o meno al riguardo. Ciò nonostante, quando eravamo scimmie ci tiravamo addosso la cacca dell'altro. Ma oggi non lo facciamo più. Come mai?
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    CITAZIONE (Gibo @ 1/7/2016, 17:34) 
    Riuppo il topic! Parlo specialmente dell'episodio speciale Death Note Rewrite: The Visualizing God
    Mi sono rivisto l'anime...fantastico a parte alcune cose che bene o male ho riletto anche nei commenti precedenti.
    Però ho 2 dubbi:
    - nell'episodio speciale dove ryuk racconta la storia di light al misterioso shinigami, perchè non ha le pupille rosse? Per il fatto della vecchiaia se così si potrebbe definire?
    - il misterioso shinigami potrebbe essere una reincarnazione di light? I capelli sono molto simili, forse più lunghi, anche la giacca è molto simile a quella usata da light.
    Potrebbe essere questo il destino di chi utilizza il death note? Diventare uno shinigami? Dopotutto chi utilizza il quaderno non è destinato al paradiso e nemmeno all'inferno ma al NU (mi dispiace non riesco proprio a collocarlo nel purgatorio, o forse il purgatorio è proprio il mondo degli shinigami? E dopo la morte dello shinigami stesso c'è una sorta di "liberazione"? ) e poi ryuk afferma che ne avrebbero riparlato dopo la sua morte se non ricordo male.
    Proprio alla fine di questo episodio Ryuk sembra riferirsi a light dopo che lo shinigami misterioso ha deciso di andare nel mondo degli umani senza aver ascoltato il finale della storia.


    Probabilmente parlo solo di aria fritta dato che sembra appunto realizzato per far supporre certe cose...vorrei capire che ne pensano chi ha letto/visto l'anime.

    Non è solo "aria fritta", ma una delle teorie più in voga tra il fandom di Death Note.
    In merito a questo dibattito, io faccio parte di coloro che contestano questa interpretazione, ma andiamo per ordine.

    - Le pupille rosse, per Ryuk, sono quasi sempre state un optional, tanto da non averle in diversi momenti della storia quando il climax, o la scena in sé, richiedevano per un lui un certo lato intimidatorio o comunque d'effetto... Un po' come per Rem che, al momento dell'uccisione di L e Watari, ha l'occhio illuminato di rosso. Per esempio, negli ultimi capitoli del manga, mentre Ryuk scrive il nome di Light sul quaderno, i suoi occhi sono completamente vuoti.

    - A prescindere dagli aspetti estetici dello Shinigami in esame, che oggettivamente parlando sono molto simili a quelli di Light, non credo sia, come ho detto, la sua reincarnazione. Personalmente, proprio in virtù della regola del Death Note per la quale gli esseri umani, una volta morti, finiscono nel Nu, credo che proprio tale "Nulla" non sia una realtà o, se vogliamo, una dimensione.
    Ora, il regno degli Shinigami, per quanto in rovina, è una dimensione a tutti gli effetti, che noi abbiamo visto fin dal primo episodio: soltanto in uno spazio concreto uno come Shidoh avrebbe potuto distribuire i volantini circa il suo scomparso Death Note. Per cui, se prendiamo il Nu come una condizione astratta, per cui un concetto, non credo che Light sia finito nel Regno degli Shinigami come uno di loro.
    Se così fosse, allora dovranno esserci anche Mikami, Misa, Takada, i mafiosi di Mello e Near (ammesso che abbia usato il Death Note per uccidere Mikami nel manga), ma che senso avrebbe per il Death Note, oggetto creato dal Re degli Shinigami, avere come clausola segreta quella di creare altri Shinigami, quando ce ne sono già in un numero tale da non sapere cosa fare per intrattenersi? Rischierebbe di sovraccaricare ulteriormente un reame già in decadenza.
    Senza contare che non sarebbe molto logico dare un corpo immortale ed intangibile, con occhi capaci di leggere ogni nome e con un quaderno tutto suo, ad un tizio che, in un corpo umano, ha sostanzialmente piegato il mondo ai suoi piedi usando un quaderno non suo.
    Inoltre, è vero che Ryuk alla fine dell'episodio speciale si è rivolto a Light, ma lo Shinigami non c'era già più. In effetti, mentre parlava, RYuk si è voltato verso quella... cosa bianca oltre le nuvole in cielo. Se consideriamo il bianco come il colore del vuoto, allora è possibile che fosse proprio quella luce ad essere in Nu di cui parla il Death Note: Light e gli altri esseri umani allora potrebbero essere là, non tanto come entità effettive ma come stato, un po' come il Mondo di C di Code Geass.
    Ancora, se quello Shinigami fosse stato davvero Light, che senso avrebbe avuto chiedere a Riuk di sentire una storia che già conosceva, poiché l'aveva vissuta in prima persona? E se invece lo avesse fatto poiché la "reincarnazione" gli avesse cancellato la memoria, perché ignorare proprio il finale della storia, con il suo senso e la sua morale? In nessun caso avrebbe senso.

    Queste, ovviamente, sono soltanto le mie opinioni in merito a questo enigma. Personalmente, ho sempre visto in questa teoria una svalutazione del vero significato della morte di Light, e cioè la sconfitta totale anche in un mondo a lui ideale. Facendolo Shinigami, a parer mio si perde quella dimensione umana che ha reso interessante il conflitto tra il genio Light ed il genio L, poi subentrati Near e Mello, per rendere il primo un potere soprannaturale.


    Edited by Xivren - 5/7/2016, 23:24
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    In merito a Maael Torn avete ragione, chiedo scusa per la mia mancanza :flower: .

    - Thousand Dance Confetti from the World Beyond: un Mostro Tuner... perbacco, magari questi "World Beyond" arriveranno a coprire tutte e tre le Evocazioni dall'Extra Deck. In ogni caso è come sospettavo: i Mostri Zombie di quest'Archetipo ruotano sull'infliggere danni Burn (di 600 punti?). L'Evocazione concessa all'avversario può effettivamente portare ad uno svantaggio, ma neanche così grave: infondo la strategia ruota sull'infliggere più danni possibili, dunque immagino ci saranno altre carte che copriranno tale svantaggio, senza contare quelle classiche come Bottomless Trap Hole.

    - Unpredictable Bipolarity from the World Beyond: ah, motivo in più per il quale Extraordinary Moments Pendants è decisamente forte nel permettere di utilizzare anche Mostri sul terreno dell'avversario. Questa Fusione inoltre copre ottimamente lo svantaggio del dover Bandire i mostri "World Beyond" se distrutti dopo aver lasciato il terreno. Inoltre è un sistema per sfruttare subito Sugar and Sing-A-Song, riducendo l'Attacco di questi a 0 e rendendo Unpredictable Bipolarity un bel 3000, ottenendo più un'Evocazione Speciale e infliggendo 1200 danni all'avversario.

    - Spectremelon & Pumprick: avere uno dei due comporta avere anche l'altro, in modo tale da ottenere un Spectremelon con 2400 punti di Attacco (grazie a Pumprick) che può attaccare direttamente senza curarsi delle Carte Trappola.

    - Bluster Stings: un buon Synchro di Livello 6, generico ed utile in diverse occasioni (a condizione, chiaramente, che l'effetto non venga negato).

    - Trapolymerization: oh cielo. Ban! Ban! Ban!
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    CITAZIONE (Not Slovah @ 5/11/2015, 11:51) 
    CITAZIONE (Xivren @ 3/11/2015, 21:07)
    - Sound Barrier Guitar, Lisandra: IT'S AN ANG... Ah, no, è solo Asuka :asd: . A parte le battute, sembra essere un Archetipo interessante basato sulla presenza o meno di altri Sound Barrier Guitar. E guarda caso, quanti sono i Children di Evangelion importanti? Quattro: Shinji, Asuka, Rei e Kaworu. Che sono infatti gli stessi che suonarono uno strumento musicale negli spezzoni del film Death&Rebirth agli albori di un ideale concerto. E come Asuka entrò repentinamente nella serie portando con sé una serie di mutamenti nelle vite degli altri personaggi, così la sua versione cartacea porta altri membri dell'Archetipo mediante Evocazioni Speciali e... ok, meglio lasciare la mia ossessione per Neon Genesis Evangelion sopita prima che degeneri.
    Voglio solo dire, sperando di non deluderti troppo, che ho solo scelto l'artwork perchè mi piaceva e non ho fatto nessun tipo di riferimento a nulla :asd:

    ...
    Oh.


    CITAZIONE
    - Desert Slug: uhm... perplesso.
    Dai Xivren pensaci bene!

    *Ci pensa*
    *Vede e legge il post di Zadkal*
    Giusto! Senza contare che i Deck che usano Uno per Uno generalmente sono Deck che si basano in particolare sui Synchro, e di certo sarebbe una gran comodità poter Evocare semplicemente un Mostro poi da usare come Livello 7 per Evocazioni di cose come Star Eater.
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    CITAZIONE (Not Slovah @ 2/11/2015, 10:37) 
    Grazie Xiv, lunga analisi come di consueto! :asd: non avremo mai artwork gotici in YGO amico mio, dobbiamo goderceli nelle fan cards!

    Who cares about Konami, when I can have Slovah's cards? :asd:
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    Ma Di#*!"£°#§ quanto diamine sono stupidi i Commons!?
    Per tutti i duelli finora visti hanno esaltato, come un gregge incapace di pensare individualmente, i vincitori e denigrato i perdenti, a prescindere da cosa gli uni rappresentassero rispetto agli altri e quali fossero i loro ideali e motivi. Urlando le peggiori cose a Yuuya ed ai Lancers che hanno tentato di metterli in guardia dalla minaccia dell'Academia, e di far capire quanto fosse assurdo il loro darwinismo sociale, si sono rivelati persino più sordi dei Tops che, almeno, hanno la loro visione basata su un ideali utilitaristico e quindi, in minima parte, coerente.
    E tuttavia con l'episodio di oggi hanno persino surclassato la loro stupidità precedente. Non solo si sono schierati con il perdente del duello, Shinji, soltanto perché costui ha stupidamente promesso loro un paio di pagnotte in più sulle loro tavole, ma hanno addirittura augurato la morte a Yuuya: alla faccia dell'integrità, non fanno altro che schierarsi un momento con una parte e, se questa muta, passano ad un'altra pretendendo anche di averne il diritto. Prendiamo semplicemente Sam, il valletto: tanto estimatore di Yuuya, disposto a riporre il quest'ultimo le speranze ed i sogni della sua classe sociale, quanto oggi manovrato dalla propria incapacità di capire i giochi di Rogers e da autoconvincersi della colpevolezza di Yuuya, che dovrebbe sapere essere arrivato nella Dimensione Synchro unicamente da poco tempo, in una assurda macchinazione con i Tops.
    Per non parlare poi di Shinji che, incapace di realizzare che la sua sconfitta è stata semplicemente dovuta alla superiore abilità di Yuuya, ha accusato questi di essere in combutta con Rogers soltanto perché venne selezionato come primo sfidante di Jack. Non contento ha messo volutamente il protagonista in cattiva luce davanti allo stadio intero, dipingendolo come un nemico dei Commons quando, se fosse stato in grado di ragionare, avrebbe dovuto sapere che Yuuya è stato il primo a denunciare la criminalità della Friendship Cup. In più ha anche invitato Crow a vendicare la sua sconfitta su Yuuya: non solo si è così rivelato così essere tutto il contrario del leader che doveva portare verso una nuova rivoluzione sociale, si è dimostrato anche un vigliacco capace soltanto di istigare violenza su violenza derogando i suoi ideali ad altri.
    Adesso non voglio tessere lodi a Rogers, poiché finora si è rivelato uno dei cattivi più generici di Yu-Gi-Oh!, ma devo comunque riconoscergli l'abilità nel tenere a bada e sopportare una moltitudine di idioti per così tanto tempo. Con Shinji gli è bastato semplicemente far notare a quest'ultimo come, se il duello fosse effettivamente stato pilotato, allora anche la sua sconfitta sarebbe stata frutto di tale accordo, rendendolo quindi un partecipante volontario a tale crimine. E non solo, è stato così scaltro da negare subito l'esistenza di un legame tra lui e Yuuya, dichiarando anzi di essere stato il primo a vedere il potenziale dell'Evocazione Synchro tramite quella Pendulum: in questo modo si è rivelato corretto con il protagonista, in modo tale da poter installare in questi una prima goccia di fiducia. Al contrario, se avesse dichiarato di essere, falsamente, in combutta con Yuuya avrebbe definitivamente perso ogni forma di fiducia da questi. In questo modo avrà possibilità, se saprà giocare magistralmente le sue carte, di influenzarlo. Per cui, complimenti.
    Oh beh, complimenti di poco conto in effetti. Adesso spero che effettivamente arrivi l'Academia a trasformare in carte gli idioti che infestano tale dimensione.

    Per fortuna che la parte riservata allo sviluppo di Sora come personaggio è stata, invece, magnifica. Adesso sappiamo che ha effettivamente sempre visto Yuuya e Yuzu come suoi amici. Crescendo nell'Academia, con esercitazioni fisiche estenuanti ed in un clima che, a suo dire, ha reso gli studenti mossi unicamente dal desiderio di mettere in mostra in proprio valore, nessuno ha mai avuto tempo e modi per sviluppare legami come quello dell'amicizia. Ne è prova il fatto che Sora non ha intenzione di consegnare Yuzu all'Academia, sapendo di essere così contrario alla volontà di Leo Akaba, in virtù del legame maestro-discepola che li ha uniti in passato. Una volontà che probabilmente il Sora del duello contro Kurosaki non avrebbe avuto, e primo esempio che dimostra come si stia insinuando in lui il seme del dubbio sui modi con cui l'Academia agisce. In effetti, è vero che si è dichiarato comunque sostenitore dell'ideale di unire le quattro dimensioni in una, ma ha preso le distanze ed anzi ha avvertito Yuuya della minaccia dell'intervento dell'Obelisk Force. Ed il fatto che Yuuya si sia "sacrificato" lasciandosi catturare dalla Sicurezza, e permettendo così a Sora di scappare, è un'altra prova del forte legame che li unisce.

    Non vedo l'ora che arrivi il prossimo episodio. Crow, colpito dalle parole di Shinji (sì, uno dei personaggi migliori di 5D's rovinato dalla stupidità dei Commons... che tristezza), adesso non riesce più a fidarsi di nessun altro nella Friendship Cup, poiché teme che Yuuya e suoi siano in combutta con Rogers; Kurosaki, dopo il tradimento di Dennis, è convinto che ci siano altre spie in quella Dimensione, pertanto è intenzionato a farne pulizia. Sarà un duello interessantissimo, e personalmente ritengo che abbia più probabilità Kurosaki di vincere, almeno a livello di capacità come duellante.
    Peccato che la trama richiederà che sia Crow a vincere, in modo tale che poi lui, in quanto Common, possa confrontarsi con Yuuya e chiarire la situazione. Beh, poco male: Kurosaki sarebbe evaso da solo dalla prigione anche senza l'intervento di Yuuya&Co.; non avrà dunque difficoltà ad usare Gallager come scala umana per uscire dalla fabbrica sotterranea :asd: .
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    - Famine - Barrenness Form: nella recondita ipotesi che entri in gioco quando l'avversario non ha carte in mano diventa un novello Yata-Garasu, il che di certo non fa mai male. Certo, nell'ancor più recondito caso in cui l'avversario giochi Dark World al contrario tale vantaggio si traduce in svantaggio... ma ormai tale Deck non si usa praticamente più :asd: . Sull'effetto successivo apprezzo molto la versatilità del Bandire. Che dire, degno ultimo membro di... Oh, ma guarda, la carta successiva ha "Apocalypse" nel nome!

    - The Innarrable Apocalypse Dragon: *epicness overload*

    - Otherworldly Idol Ckinezis: ottimo sistema per sorpassare la necessità di due eventuali Tributi per gli Otherwordly Idol. Pensandoci, Slovah caro, su che basi hai scelto i nomi degli Otherworldy? Solo ora mi sovviene questa curiosità, strano che non l'abbia chiesta subito in merito ai primi membri dell'Archetipo :asd: .

    - Majesty's Sorcerer: perché sia Vanity's Fiend che Sorcerer (che mai ha avuto una forma "Vanity's") hanno l'upgrade in "Majesty's", ed invece Vanity's Ruler no? Ed il Vanity's Swordsman del set Funny Games no? Questa è discriminazione, Konami/Slovah!

    - Apoknight Solitude: Evocatrice dell'Archetipo dal Cimitero, e Livello 5 da usare con gli altri Tuner dell'Archetipo. Peccato solo per la Difesa relativamente bassa.

    - Apoknight Governor Ultima: momento. Richiedere un Apoknight Synchro Tuner, quindi condizione per Evocarla è usare prima Apoknight Pascal per un Synchro Apoknight, che diventa così anche Tuner. Condizioni poco semplici ma proporzionate all'entità dell'Effetto, che invece è davvero forte.

    - Apoknight Sepulcher: un simil-"Return from the Different Dimension" per gli Apoknight, che però giustamente lavora nel Cimitero. Mi piace, essendo una sorta di Monster Reborn di massa e senza controindicazioni (ok, rinunciare alla mano, ma poi né gli effetti dei Mostri sono negati né questi tornano nel Cimitero).

    - The Shiny: ottimo Artwork per un effetto che, tutto sommato, comporta soltanto un boost in Attacco.

    - The Sneak: non giocabile a dir poco :asd: . Tuttavia mi piace, così a pelle, per cui sono contento di averla vista.

    - Distress of the Black Lovers: carta overpowered che però si infrange, giustamente, contro le barriere linguistiche. Un vero peccato, poiché sarebbe stato davvero carina utilizzarla in Duello.


    Dunque, il set è finito. Che dire, oltre a quanto ho già detto nei set precedenti? Quali altri complimenti aggiungere alle lodi già tessute?
    Uhm... ho trovato! Piuttosto che complimentarmi farò la parte dell'italiano arrabbiato ed insolente!
    CITAZIONE (Slovah @ 24/11/2014, 22:00) 

    *Banner attualmente non disponibile*


    Esigo il banner! Datemi il banner! Che disorganizzazione! Che vergogna!

    Non c'entra molto, ma trovo molto bello il tuo nuovo avatar :sisi:
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    CITAZIONE (Not Slovah @ 22/10/2015, 11:03) 
    Di nuovo sul campo?

    EDIT:
    - War - Siege Form
    - Otherworldly Charm Sumgogeddon
    - Otherworldly Arsenal Vortexball
    - Arthur, Colonialism King and Fearless Boneater
    - Affenstatue



    Mi dispiace ma è l'unica cosa che possa rendere al meglio la gioia causata dal tuo ritorno a creare carte, Slovah caro.

    - War - Siege Form: degno membro di un Archetipo più che degnissimo. Anche se il potenziamento in Attacco di 600 non è grande cosa, la protezione dalla distruzione in battaglia è un altro picco nella superpotenza dei Cavalieri: così adesso, dopo la protezione dal cambio di controllo o di posizione, questa dalle battaglie, quella dagli effetti, cosa potrebbe mancare? Non poter tornare in mano o nel Deck? Non poter essere Bandita? Carestia ce lo dirà con il tempo.

    - Otherworldly Charm Sumgogeddon: giusto che se ne possa attivare uno solo nel turno, dato che distrugge contemporaneamente un Mostro ed una Magia/Trappola coperta. Anche perché nulla vieta di scegliere un proprio Otherwordly quando questo è considerato come Carta Magia Rapida ed attivarne l'effetto senza incorrere in perdite.

    - Otherworldly Arsenal Vortexball: Tempesta Potente più Essenza Spezza-Magia? Direi che non c'è molto da aggiungere, specie perché non cozza minimamente con gli Otherworldly.

    - Arthur, Colonialism King and Fearless Boneater: ok, adoro questa carta, e detto da una persona che non ha particolare simpatia per i cani è molto. In primis perché con un Re del genere potrei dire che si tratta di un "governo da cani" senza cadere in volgare qualunquismo :asd: . Battute a parte, sulla condizione di vittoria del Duello non so cosa dire esattamente: non avendo più seguito molto il gioco ultimamente non so quale Deck possa utilizzare tutte quelle tipologie di Mostri più modificatori di Livello per permettere l'Evocazione di questa carta.

    - Affenstatue: ho sempre apprezzato i supporti per i cari Mostri Normali, e questo non è da meno. Peccato solo riguardi l'End Phase, impedendo così qualunque attacco od utilizzo del Mostro durante il turno.
  11. .
    CITAZIONE (Knight of the Lake @ 18/10/2015, 18:54) 
    CITAZIONE (Bandit-94 @ 18/10/2015, 18:44) 
    shinji, in quanto reincarnazione perlomeno morale di yusei in arc V, devono dargli una accel synchro. Come tributo allo shooting star dragon o al quasar dragon. O almeno a me piacerebbe molto

    Diamogli Shooting Blazar Dragon Bee. Scherzi a parte, una buona impressione la tua, ma non so perché ho l'idea che Shinji finirà male. Molto male. Forse è perché colpa di alcune rivoluzioni di popolo che ho studiato.

    In effetti non sarebbe troppo strano vedere i signori Maxishinji Robespierre e Crow de Saint-Just finire ghigliottinati dopo il signore della City Jean-Michel XVI :asd: .
    Battute a parte, indubbiamente l'ordine sognato da Shinji non potrebbe che finire male. E' vero che l'elitarismo attuale per cui i Tops hanno tutto ed i Commons poco o niente può non essere condivisibile, specie poi se si appartiene ai suddetti Commons, ma quanto sostiene Shinji non porterebbe ad alcun cambiamento. Ci sarebbe una prima violenza verso i vecchi oppressori, e poi sarebbero i Commons a dominare ingiustamente e senza rigore, probabilmente scindendosi tra di loro in classi più o meno abbienti e ripetendo gli stessi errori del Concilio e degli ex Tops. Né l'attuale impostazione secondo la quale chi perde decade dalla società e non può più risalire, né la rivoluzione popolare istigata da Shinji possono permettere alla City, o più generalmente alla loro dimensione, di sopravvivere. Senza una forma di unione e collaborazione tra poco potrebbe succedere questo:
    - Concilio e Tops: "Noi vogliamo continuare ad avere le nostre ricchezze ed ad abusare dei Commons mandandoli a lavorare in schiavitù sottoterra!".
    - Shinji e Commons: "Noi vogliamo eliminare i Tops e vendicarci su di loro dei patimenti che abbiamo subito, in modo tale che capiscano cosa significa soffrire!".
    - Professore/Yuri/Sora/Dennis/Obelisk Force: "Ma che carini. Intanto noi vi uccidiamo trasformandovi in carte e bombardando con i Knightmare Ingranaggio Antico il vostro mondo in modo tale da compiere la distruzione-rinascita di quattro dimensioni in una. Ora, con permesso..."
  12. .
    Slovah is back, bitches!

    Otherworldly Totem Heyron: perbacco. Appena entra è un Black Rose Dragon che distrugge tutto eccetto se stesso, ed anche dopo averlo fatto e (presumibilmente) attaccato direttamente può mettersi nella Zona Carte Magia & Trappola, e da qui una volta attivata protegge da ogni danno (burn o battaglia indifferente). Se poi consideriamo che gli altri Otherworldly non patiscono particolarmente la distruzione, è decisamente un ottimo mostro.

    Otherworldly Totem Pehinguin: non mi soffermerò particolarmente sull'effetto, in quanto esso parla da solo. Mi soffermo su quella mente geniale che ha pensato di creare l'Artwork di un possibile Immortale Terrestre (da cui gli Otherwordly sono ispirati) dalle sembianze di un pinguino. Un pinguino in Perù. Genio assoluto.

    Oak, the Lizards Nest: dafaq. Se si gioca contro un Deck Synchron o comunque centrato su di essi è immensa. In altri casi è un ciccione da 3000 ATK, è vero, ma solo nella propria Battle Phase. Ciò significa che durante quella dell'avversario o si trova un modo per proteggerlo o viene potato senza problemi :asd: .

    Light Over the Horizon: nome ed Artwork che trovo bellissimi, i miei complimenti Slovah caro. Ed anche l'effetto non è niente male.

    Power for White Feathers: considerando che gli Alanera in genere mancano di ATK particolarmente elevati (sia chiaro, intendo quelli giocati da tutti, e senza l'intervento "dimezzatore" di Gale), e considerando che aumenta esponenzialmente le distruzioni, trovo sia un'ottimo sopporto per l'Archetipo. Ma ritengo che il caro Iper-kun sia più ferrato di me sugli Alanera, dunque lascio l'ardua valutazione alla sua esperienza.

    Grantree Shield Dispeller: uhm. Mi piace.

    NOW GIVE ME MY F*CKING ULTRA-HORSEMEN!
  13. .
    CITAZIONE (57dragon @ 5/4/2015, 13:11) 
    CITAZIONE (Xivren @ 5/4/2015, 12:17)
    L'opening è... uhm, strana. Con oggettività è un'enorme pubblicità degli Avengers... Ehm, volevo dire dei Lancers.
    E' chiaro che la prossima saga però sarà nella Dimensione Synchro: dall'opening si vedono Yuuya e Yuugo scontrarsi ripetutamente sui rispettivi draghi (ah, a tal proposito Yuzu è finita anch'essa in quella dimensione). E poi compare anche il grandissimo Jack con il suo Arcidemone Drago Rosso... Ah, che stagione magnifica si prospetta.

    L'ending invece è... sbagliata. Molto.

    L'ending è la pubblicità dei Lancers fuori contesto. Il suo scopo era più che altro strappare qualche sorriso, non rendere riflettere in modo emozionante la serie. Se la consideri in contesto hai ragione, ma per mandarti in fuoco e fiamme c'è la prima.

    Ma è fanservice. Puro fanservice. Così tanto fanservice che persino il caro vecchio IV di ZEXAL si leverebbe tanto di cappello davanti a tale ending. Voglio dire, capisco che non si possa pretendere opening&ending riflessive, toccanti e profonde... Ma c'è un limite a tutto. E quel limite è stato superato con l'immagine di Shun versione Indiana Jones. O boy scout, a giudicare dai pantoloncini.
  14. .
    CITAZIONE (†Mârk† @ 5/4/2015, 12:36) 
    Mi postate la opening e la ending? <3 Comunque non vedo l'ora di vedere Yuuya Berseker fare fuoco e fiamme su Domino, sarà uno spettacolo, e chissà che non possano comparire anche altre vecchie glorie del passato.

    A te, Mark:

    Opening 3 - UNLEASH
    Ending 3 - ARC of Smile!

    Se posso permettermi la cosa che, oltre a Jack, mi rende più felice è il fatto che il ninja, Tsukikage, diventerà un personaggio importante. Urrà!
  15. .
    Buonasera a voi, cari lettori.
    Dunque, spero che l'introduzione che ho postato qualche giorno fa vi sia piaciuta, mi accingo a pubblicare la restante parte.
    Come ricorderete Rayshin ha vinto nel suo duello contro l'Ibrido Sirius, ma la vittoria e l'inganno dell'altro lo hanno sfinito talmente tanto che ha rischiato di precipitare dal grattacielo verso la morte. Per sua fortuna però Irene l'ha salvato, arrivando all'ultimo momento ed evitandogli di trasformarsi in una macedonia sull'asfalto.
    Ora che i due Ibridi sono stati sconfitti dai due fratelli, e con ancora in circolazioni esseri come Nicolas e Fari, cosa accadrà? La risposta in questo capitolo dal titolo tanto atteso.
    Buona lettura, dunque.


    CAPITOLO 52 - II PARTE - LA RICERCA SUL CAMPO DEL DOTTOR GREN

    Mercoledì 15 Novembre - Ore 19:30 - New York, Other

    Rayshin non aveva la più pallida idea di come comportarsi, in quel momento. Una parte di lui avrebbe voluto crollare a dormire per giorni e giorni dopo lo stancante duello contro l'Ibrido, e un'altra invece avrebbe voluto zittire Kibir e Hamset che, volteggiandogli attorno, continuavano ad ironizzare su quanto stavano vedendo.
    Alla fine optò per la terza parte, e domandò: "Ma... Irene? Sei... sei davvero tu?" alla persona sopra di lui.
    La donna dell'Ordine gli sorrise calorosamente, come faceva fin da quando il ragazzo ne avesse memoria, e battendo un colpetto sul dorso della creatura le ordinò di scendere a terra, dopo che i due si erano allontanati di diversi isolati dal grattacielo dove Rayshin aveva duellato. Questa si appoggiò con delicatezza sulle zampe da rapace ed Irene aiutò Rayshin a scendere (con sua grande gratitudine, siccome i suoi sensi erano così scombussolati che, da solo sarebbe caduto sui suoi stessi piedi), permettendogli così di vedere per la prima volta ciò che gli aveva impedito di schiantarsi a terra: il volatile, dal manto nerissimo, presentava ben sei ali ognuna più lunga persino del suo stesso corpo, ed una coda color arancione divisa in tre lunghissime piume che continuavano a contorcersi come mosse da una brezza sottilissima, per quanto Rayshin non avvertisse il più piccolo alito di vento nelle vicinanze. La creatura aveva poi una folta criniera rossa dietro la testa, e quando sollevò d'istinto un paio di ali sinistre il ragazzo potè notare che piume del medesimo colore ne occupavano la parte superiore. Aveva già visto quella creatura, ma al momento il suo cervello stanco non ne ricordava il nome.
    "Ghibli, adesso puoi anche andare, grazie dell'aiuto!" commentò Irene alla creatura, accarezzandole il collo e la criniera. Il volatile emise un verso dal becco dorato che, seppur stridulo, era alquanto felice, per poi cominciare a brillare di una luce rossa fino a dissolversi senza lasciare alcuna traccia.
    La donna si voltò dunque verso Rayshin, ed accennando lo stesso inchino che gli rivolgeva quando era ancora la sua cameriera dichiarò amichevolmente: "E' un piacere rivederla, signorino Rayshin! Sono felice di essere arrivata prima che fosse troppo tardi: purtroppo mio pa... volevo dire, il Sommo Elsmay non mi ha permesso di intervenire prima!".
    Rayshin non potè domandarle cosa ci facevano lei e suo padre a New York, in quanto la sarcastica voce di Kibir domandò: "Oh, adesso non fare tanto l'eroina, tu cagnolina di Icero! Se eri così volenterosa di aiutare il Padroncino, dov'eri mentre duellava contro quel tizio tutto fumo e niente arrosto?", mentre assieme al compagno Hamset si era messo a mezz'aria tra i due interlocutori con le fauci rivolte verso la donna.
    Irene abbassò lo sguardo per un'istante, ma intenzionata a non dimostrare debolezze alle due creature affermò subito con fierezza: "Dubito che animali come voi possano dare della "cagnolina" a me... Mamma cane non vi ha insegnato che bisogna guardare se stessi, prima di giudicare gli estranei?", sorridendogli anche spavaldamente.
    "Ma brutta piccola...!" ringhiò infuriato Hamset, per poi spiccare un balzo verso Irene aprendo le fauci: Rayshin, ancora fortemente stordito, si accorse solo allora di quanto stava accadendo, e fece per ordinare alla creatura canina di fermarsi.
    La donna però allungò il braccio destro, facendo così uscire la lama in color bronzo che ogni membro dell'Ordine aveva in dotazione, e trafisse senza problemi l'essere da una parte all'altra della testa. Hamset, che per qualche motivo non aveva minimamente schivato la lama, si immobilizzò senza emettere un gemito, ma immediatamente il suo corpo si dissolse in una nube di fumo violastro, dalla quale balzò fuori all'improvviso Kibir, allungando le unghie nerastre verso gli occhi della donna. Irene però non si fece trovare impreparata e, piegando il busto all'indietro, schivò l'attacco e, sollevando le gambe, bloccò il fianchi di Kibir in una presa strettissima. Spingendosi con le mani Irene dunque coprì un angolo di 180 gradi e finì di nuovo con i piedi per terra, tenendo sempre stretto Kibir per poi infilzargli il muso come il compagno.
    Kibir si dissolse come Hamset, ma prima che Irene potesse tirare un sospiro di sollievo una luce azzurra brillò sull'asfalto attorno a lei: un enorme sigillo di luce, con complicate ed intricate rune disposte a vortice e dal diametro di circa tre metri, la circondava completamente.
    "Acc..." gridò Irene mentre, con un balzo, cercò di uscire dal sigillo nel più breve tempo possibile, ma la voce le si strozzò in gola nello stesso momento in cui cadde a terra. Tentò di avanzare con le braccia, ma il suo corpo era preda da scosse e gemiti sempre di maggior frequenza ed intensità, mentre il volto rosso dalla fatica era impregnato da sudore. Inspiegabilmente la donna si portò le mani alla gola, come se avesse difficoltà a respirare, ma stranamente il suo respiro era presente, per quanto affannoso. Attorno a lei, però, tutti i fasci d'erba che spuntavano dall'asfalto entro i confini del sigillo seccarono e morirono all'istante.
    "Avanti! Dimenati ancora di più... Ti piace, il Sakin? Fintanto che resterai al suo interno, proverai un nuovo significato della parola "dolore": un vero e proprio inferno, fisico e mentale, percettibile soltanto da te ed inespugnabile!" commentò estasiata la voce Kibir nell'aria, per poi apparire a mezz'aria sopra Irene assieme a Hamset: come due ologrammi quegli esseri si erano materializzati dal nulla assumendo poi una forma fisica, per quanto "fisici" potessero essere loro e le loro code evanescenti.
    Hamset rise con garbo, per poi commentare: "Povera cagnolina, tutta preda di dolori e allucinazioni... Ritengo sia più opportuno porre direttamente fine alle tue sofferenze, come atto di pietà!", e detto ciò si scagliò sul corpo, sempre più agitato e tremante, della donna. Kibir lo seguì, entrambi con le lunghe zanne brillanti e pronte e chiudersi sul corpo della loro vittima.
    "FERMI!" gridò con forza una voce nell'aria, talmente forte da coprire anche l'ardore delle fiamme che stavano consumando il grattacielo dove Sirius aveva rilasciato il suo calore. Le due creature si bloccarono in quello stesso momento, ed il sigillo che tormentava Irene si spezzò come se fosse stato realizzato in vetro, per poi dissolversi in polvere azzurra nell'aria.
    Kibir e Hamset si voltarono, e trovarono come fonte di quella voce Rayshin stesso. Il ragazzo si era rialzato ed aveva compiuto qualche passo in avanti, ma da come il suo corpo ondeggiava da un lato all'altro era chiaro che anche quei semplici movimenti lo stavano provando molto. Ciò nonostante aveva allungato il braccio verso le due creature, ed il suo sguardo era carico di determinazione: non avrebbe mai permesso che Kibir e Hamset facessero del male a colei che lo aveva salvato, per nessuna ragione al mondo. "Allontanatevi... allontanatevi subito da lei!" aggiunse, ansimando, mentre si faceva strada tra i due esseri e si piegava su Irene.
    Con sua grande sorpresa, scoprì che il dolore provato da lei non era dovuto ad alcun danno esterno, in quanto ad una prima e sommaria occhiata il fisico di Irene non presentava nessuna ferita. "Mi chiedo cosa abbia patito per finire in queste condizioni..." rifletté affranto Rayshin, mentre l'aiutava a rialzarsi.
    "Ma Padroncino, non dovrebbe avvicinarsi a lei! Quella donna è una serva di Icero, non dovete soccorrerla ma distruggerla, ora!" dichiarò con forza Hamset, avvicinandosi all'orecchio di Rayshin, per essere seguito da Kibir che aggiunse: "Esattamente! Come può fidarsi di lei? Ogni cosa legata a quell'ignobile essere deve essere distrutta, altrimenti per voi, Padroncino, la situazione diventerà sempre più grave!".
    Rayshin, però, non prestava loro attenzione. Irene aveva ripreso un colorito sano in volto, e gli ultimi spasmi di tosse si stavano facendo sempre più deboli e lontani: frugando nella tasca dei suoi pantaloni prese in mano il suo fazzoletto ed asciugò il sudore dal volto della donna, che disse con qualche incertezza: "La ringrazio, Signorino...".
    "Sono io che dovrei ringraziare te, invece!" si affrettò ad aggiungere il ragazzo, per poi continuare: "Senza il tuo aiuto, a quest'ora non so cosa sarebbe rimasto di me! Solo grazie al tuo intervento non sono prepicitato a terra... E mi scuso per cosa quei due ti hanno fatto, sono stati ingiusti nei tuoi confronti, siccome a differenza tua loro non mi hanno aiutato...", e detto ciò lanciò un'occhiata di rimprovero alle due creature.
    I due rimasero a fissarsi dritti negli occhi per qualche istante in silenzio, con Kibir ed Hamset che volteggiavano sbadigliando dalla noia, quando una terza voce commentò: "Oh... Ma che scena commovente! Spero non vi dispiaccia, se mi faccio un po' di spazio!".
    Le due creature canine furono le prime a voltarsi verso la voce ringhiando, ma Rayshin ed Irene non furono altrettanto veloci. Ciò che il primo vide fu solo una rapidissima sagoma nera che si avvicinò verso di loro e, con un impatto fortissimo, colpì alla vita Irene lanciandola contro la parete del palazzo dietro di loro. La donna emise un grido di dolore quando il suo corpo impattò contro il cemento, incrinando completamente la parete e causando la caduta di qualche detrito su di lei.
    La sagoma nera che aveva colpito Irene era però sparita in un guizzo, ed a qualche metro da Rayshin vi era una persona. Si trattava di un uomo adulto, tra i trenta ed i quarant'anni, dai folti capelli castani che, sulla fronte, assumevano la forma di un curioso ciuffo con ciocche rivolte anche verso l'alto, come un vortice. Il volto era sorridente e affascinante, ma per qualche ragione Rayshin lo trovò ripugnante, come qualcosa di innaturale e che trasudava disgusto da ogni singola cellula. Il corpo, dritto e composto, era coperto da una lunga tunica bianca, divisa in due parti: la prima, a mantellina che andava dal colletto rialzato fino alla vita, era decorata da una striscia centrale marroncina che, alla fine, si alzava ai lati finendo a punta. La parte bassa, che gli copriva il resto del corpo fino ai piedi, presentava due strisce ai lati marroni come le precedenti, solo che queste terminavano qualche centimetri prima dell'orlo.
    L'uomo avanzò con calma, e Rayshin notò che ad ogni passo emetteva un suono metallico, simile ad uno scatto: il ragazzo non sapeva se trovare più strano quel suono o l'ipotesi che quel tizio indossasse scarpe di metallo. "Un appuntamento privato tra giovani... Come mi sento vecchio, pensandoci!" aggiunse l'uomo sghignazzando divertito, come se la sola idea gli sembrasse ridicola.
    I suoi sghignazzamenti non si interruppero neanche quando Kibir ed Hamset, sorprendendo lo stesso Rayshin per l'enorme velocità cui colpirono, gli si fiondarono contro ululando. Il loro attacco fu però ben presto interrotto da un muro invisibile contro il quale andarono letteralmente a sbattere: l'impatto produsse un tonfo sordo che si perse subito dopo, mentre le due creature vennero sbalzate ai lati con un guaito lamentoso.
    "Umpf, come se esseri tanto selvaggi potessero anche solo toccarmi!" commentò con disprezzo l'uomo gettando un'occhiataccia a Kibir e Hamset che, ripresosi subito dal colpo, continuarono a fiondarsi su di lui. I loro colpi vennero respinti similmente da quella che, a giudicare da come i due venivano sbalzati, era una cupola apparentemente invisibile che, con un raggio di circa due metri, aveva come centro l'uomo.
    Rayshin, dal canto suo, non era nelle condizioni fisiche né per aiutare le due creature né per poter fuggire o raggiungere Irene: la vista gli era ancora appannata, ed ogni muscolo del suo corpo nella migliore delle ipotesi gli doleva ancora, nella peggiore soffriva ancora delle fiamme e degli attacchi di Sirius. Si ritrovò così, tremante e con un equilibrio precario, ad assistere inerme all'arrivo dell'uomo, che sembrava mirare proprio a lui.
    Questi gli fu davanti in pochi secondi, e piegò il busto in avanti avvicinando pericolosamente il suo volto a quello del ragazzo. L'uomo studiò dall'alto al basso, da destra a sinistra il volto ed il fisico di Rayshin, commentando mentre compiva quell'ispezione: "Uhm, affascinante... La corpuratura è eccellente... La forma del cranio proporzionata ed elegante... Nessuna malattia genetica o cutanea rilevabile... In condizioni umane di gruppo sanguigno 0... Nessuna intolleranza alimentare... Valori di proteine e carboidrati nella norma, anche se in queste condizioni presentano chiaramente degli sbalzi... Una sola insufficienza renale da bambino, direi tra i dieci ed i dodici anni umani... Non rilevo né carie né tartaro né altri problemi dentali... Circolazione sanguigna pressoché perfetta... Che soggetto affascinante! Ora capisco perché il mio Maestro è sempre stato così attratto da te, oltre a corrispondere ad i suoi gusti hai anche un fisico privo di difetti sostanziali! Non perfetto, certo, ma non meno apprezzabile e soprattutto lavorabile!".
    Mentre quell'uomo, giurò Rayshin, lo stava annusando con insistenza, l'ispezionato domandò confuso: "Maestro? Ma voi... voi chi siete? E di cosa parlate?", cercando di scansarsi da quel tizio inquietante.
    "Oh, le formalità! Quanto odio le comuni usanze umane... Davvero, mio prezioso Risebell, Icero non ti ha mai parlato di me? D'accordo che né io né l'altro suo apprendista l'abbiamo mai colpito od interessato, ma un minimo di educazione... Che diamine!" gli rispose l'uomo alzandosi di colpo ed interrompendo la sua "visita medica".
    Rayshin trovò quantomeno ironico il fatto che un tizio che non si era neppure presentato ed aveva invaso così tanto il suo spazio vitale parlasse di educazione, ma decise di sorvolare. Piuttosto comprese immediatamente, gridando: "Risebell... E' lo stesso nome con cui Sirius mi ha continuamente chiamato! Ma allora... allora anche voi siete uno di quegli esseri... un Ibrido!".
    Capito ciò il ragazzo fece appello a tutte le forze che ancora restavano nel suo corpo e si voltò di scatto, cominciando ad arrancare zoppicando da quell'Ibrido. "Che stupido sono stato a non pensarci subito! Se anche lui è un Ibrido è chiaro che ci ha raggiunti subito, attratto dall'incendio del grattacielo dove ho duellato! Devo andarmene... subito!" pensò in fretta e furia Rayshin, cercando di reggersi in piedi usando anche le braccia.
    Ma la sua avanzata fu ben presto interrotta: come un macigno pesante tonnellate qualcosa di duro e freddo si abbatté sulla sua schiena, rompendogli diverse ossa a giudicare dal suono emesso. Con un verso strozzato Rayshin tossì una discreta quantità di sangue, mentre cadeva a terra.
    Dietro di lui l'uomo aveva ripreso a camminare, a giudicare dal cigolio metallico che si udiva nell'aria, e dichiarò: "Mio prezioso Risebell, non saltare a conclusioni affrettate! Prima di formulare una tesi bisogna sempre verificare quanto si sta affermando, e non mi sembra proprio che tu l'abbia fatto! Io non sono un Ibrido come Sirius, il mio povero figliuolo che hai brutalmente eliminato... Ma sono, per il momento, un essere umano, come tu eri un tempo! Per la precisione sono il geniale e brillante...".
    "GREN!" urlò la voce di Irene, richiamando l'attenzione di Rayshin ancora dolorante a terra. Il ragazzo la vide emergere con un balzo dal cumulo di detriti che la seppelliva, assieme a due altre figure alate. La prima di questa era Alanera - Bora la Lancia, mostro che Rayshin riconobbe subito, avendolo visto nelle riprese dell'Ordine in merito al duello tra lei ed il Principe Rael; il secondo era invece un essere umanoide come Bora e con le ali nerastre, mentre una folta chioma di piume blu gli contornava la testa e la maschera gialla a forma di becco aguzzo sul viso. Il corpo era coperto da una leggera armatura marrone che gli copriva il busto e la spalle, scendendo poi dal gomito fino alle dita: entrambe le mani, in particolare, erano avvolte da quella che sembrava una corrente d'aria verdastra. Nonostante il dolore lancinante alla schiena, che tuttavia stava passando, Rayshin ricordò che quel mostro doveva essere Alanera - Zephyros l'Elite.
    Irene e le sue creature attaccarono violentemente l'uomo. Bora allungò la sua lancia colpendo la cupola: l'impatto sprigionò una turbine d'aria così potente da investire con forza lo stesso Rayshin, ma né la lancia né la cupola davano segni di cedimento. Zephyros, dietro la donna, disegnò nell'aria un cerchio ed immediatamente un vortice d'aria verdastra investì Irene, la quale allungò entrambe le braccia rilasciando le lame bronzee. Il vortice aumentò esponenzialmente la velocità d'Irene, la quale però non sembrava esserne né ferita né danneggiata in alcun modo, ma anzi puntò entrambe le armi bianche alla gola dell'uomo.
    Rayshin fece per gridarle di stare attenta allo scudo che proteggeva il suo avversario, ma due cose lo sorpresero al punto da lasciarlo senza parole. La prima sorpresa in positivo fu che, per quanto Irene fosse diventata veloce sfruttando l'attacco di Zephyros, egli la vide chiaramente oltrepassare il "confine" della cupola senza problemi, a differenza di Kibir, Hamset o Bora.
    La seconda, in negativo, fu che l'uomo si piegò di lato senza problemi evitando l'attacco di Irene, e reagendo immediatamente sollevò il ginocchio colpendola violentemente al fianco sinistro. La donna, con un verso di sorpresa, tossì per il colpo subito, ma prima che potesse reagire l'uomo saltò con l'altra gamba e le sferrò un calcio sul viso: il colpo fu così forte da lanciarla diversi metri lontano, in una nube di polvere sull'asfalto.
    Ciò che però Rayshin non si aspettava era l'arrivo di una terza sorpresa. Dopo ciò che vide, comprese chiaramente cosa aveva colpito Irene all'inizio e cosa aveva colpito lui da dietro, e si sentì mancare. Da sotto il primo strato della tunica dell'uomo erano fuoriusciti, al posto della braccia, due enormi bracci tentacolari neri all'apparenza metallici che, come saette, avevano afferrato Bora la Lancia e Zephyros l'Elite per il viso e li avevano schiacciati contro il quarto piano di un grattacielo lì vicino. Un istante dopo i due bracci, con un orribile suono metallico simile ad un lamento umano, si erano fiondati su Kibir e Hamset che, probabilmente sottovalutandoli, non li avevano scansati: le due creature vennero schiacciate con forza contro l'asfalto ma, con loro immediato e grande stupore, il loro corpo non poté dissolversi come facevano ogni volta colpiti. Intrappolati in un cratere di circa un metro di profondità i due esseri si ritrovarono intrappolati da due mostruosità meccaniche che, nonostante gli impatti subiti, non si erano neppure scalfite.
    L'uomo si voltò verso Irene, che sanguinante stava cercando di rialzarsi da terra, e le gridò contro: "Per te è DOTTOR Gren, razza di ignorante sgualdrina da quattro soldi!".
    Detto ciò l'uomo si ricompose, inspirando ed espirando con calma, e notando l'espressione che Rayshin aveva in quel momento in volto commentò con un ghigno: "Oh... questi? Non devi avere paura, mio prezioso Risebell! Vedi, ottant'anni fa a causa del mio Maestro ebbi un insignificante incidente in laboratorio, e da allora questi sono diventati le mie braccia! Certo, non è stato facile realizzarli... Bracci meccanici che rispondono agli impulsi mentali in puro Kesin al 100%, e quindi indistruttibili! L'unico inconveniente è che purtroppo non ho più avuto materiale per armare i miei amati figlioli, e quindi sono costretto ad usare un inferiore Kesin sintetico... Ma adesso con te, le cose andranno molto diversamente!".
    Con un sorriso calmo e rilassato il Dottor Gren avanzò verso Rayshin, ignorando il fatto che Bora e Zephyros si erano ripresi dal colpo ed erano tornati all'attacco. Poi, con un sospiro sconsolato, sollevò di nuovo Kibir e Hamset e li lanciò contro i due Alanera, per poi colpire tutti e quattro con un colpo di frusta usando entrambi i tentacoli.
    Mentre i mostri si schiantavano contro un gigantesco schermo televisivo soprastante, i due bracci tornarono davanti al Dottore, e Rayshin poté vedere che entrambi avevano cinque dita appuntite disposte a cerchio sulle estremità, dalla forma vagamente assottigliata sulla parte bassa e che si dimenavano come le dita di un bambino davanti ad un dolce.
    Tale era l'estasi del Dottor Gren che, ormai ad un metro da Rayshin, commentò con la voce tremolante: "Ah... Ah! Non ti dispiace se comincio l'autopsia su di te qui, vero Risebell? Prima però permettimi di renderti un vero cadavere!", e detto ciò i due bracci lo attaccarono.

    ---


    Ore 19:50 - New York, Other

    "Merda!" esclamò Delver, mentre si toglieva un frammento appuntito di una lamina di ferro dalla spalla. Il Dadoducco si trovava sul dorso di Drago Bambolaombra, che stava volando silenziosamente tra un grattacielo e l'altro.
    Dietro di lui spuntò fuori da un'enorme nube di polvere Emas, a cavallo di Drago Ieratico di Sutekh: la sua creatura era impegnata a rilasciare un tremendo fascio di fiamme dorate dalle fauci, mentre dalle ali spalancate una pioggia di "gocce" dello stesso colore cadeva come proiettili al centro della nube.
    "Tutto a posto, Delver?" domandò Emas non appena raggiunse la stessa altezza del compagno, mentre con un gesto della mano destra materializzava altre sfere luminose. Le braccia scoperte erano coperte di graffi, ed a giudicare dalle condizioni in cui versava la sua spalla destra sembrava che sulla pelle in quella zona gli avessero versato dell'acido.
    "Ti sembro a posto, Emas? Non dire s... VIA!" si affrettò a rispondere Delver, per poi interrompersi all'improvviso ed andarsene a sinistra, seguito da Emas.
    La ragione del suo spavento fu molto semplice quando anche l'altro la vide: un sottile tentacolo nero aveva avvolto un grattacielo lì vicino dalla base fino al tetto, e lungo tutta la sua enorme estensione sottili filamenti uncinati si erano piantati nel cemento e nel vetro. Con un rumore tremendo il grattacielo si sollevò da terra, spezzandosi alla base in un'esplosione di frammenti e polveri da invadere per buona parte tutta la strada sottostante.
    Nonostante la velocità dei due membri dell'Ordine il tentacolo sollevò il grattacielo senza problemi ed, usandolo come mazza, lo fece schiantare sopra i due. Delver ed Emas, nonostante tutti gli sforzi fatti per sfuggirgli, finirono sotto quelle tonnellate che, oltre a schiacciali, si abbatterono su tutti gli altri edifici vicini, causando un disastro urbanistico ed un fracasso senza paragoni. Metri e metri di polvere e fumo si alzarono in aria come in seguito allo scoppio di una bomba, mentre interi palazzi o fiancate di alcuni finivano a pezzi a seguito di quell'impatto fortissimo. Milioni di vetri e finestre si infransero e caddero a terra in un diluvio scintillante, assieme a centinaia di tubature che rilasciavano getti d'acqua verso l'alto attraverso le varie impalcature e travi di metallo conficcatesi a terra. Tutte le persone sottostanti o all'interno dei palazzi coinvolti non si accorsero di nulla né si mossero, ancora drogate dall'attacco degli Ibridi e del Dottor Gren, finendone travolte ed uccise.
    Il tentacolo nero, dal canto suo, tornò al centro dell'originaria nube di polvere: la sua velocità fu tale da dissipiare senza problemi tutta la nube lì attorno, permettendo così di vedere un Fari assolutamente inattaccato e senza il benchéminimo danno, che avanzava silenzioso mentre i quattro tentacoli neri sulla sua schiena fissavano l'attacco con i quattro occhi rossastri.
    Arrivato in un certo punto l'Ibrido si fermò, ed i due tentacoli anteriori si lanciarono sotto le macerie accumulate, per poi risalire tentendo afferrati per le gambe Delver ed Emas capovolti e privi di sensi: il semplice contatto con il corpo dei due uomini delle vene che attraversavano i tentacoli attorno agli occhi sembrava avere proprietà acide, tant'è che le loro gambe fumavano e bollivano emettendo un disgustoso odore di carne bruciata.
    L'Ibrido li fissò per qualche istante senza parlare, mentre con le lunghissime dita nerastre ticchettava un motivello sull'asta delle due asce. Afferrandole poi in una frazione di secondo Fari sollevò entrambe le armi e si accinse a decapitare i suoi due avversari dall'esterno all'interno.
    Delver ed Emas però erano ben svegli, ed afferrando i resti di un'impalcatura di ferro sotto di loro si tirarono verso il basso: Fari, che chiaramente non si aspettava che i due fossero ancora lucidi, non oppose la dovuta resistenza, con il risultato che le lame delle sue asce non colpirono la testa dei membri dell'Ordine ma i suoi stessi tentacoli. Con un gemito l'Ibrido aprì la sua stretta attorno alle gambe dei due, lasciandoli cadere a terra.
    Allora il marionettista sollevò la mano destra, ed una ragnatela di fili violastri eruppe dalle macerie sotto di loro ed avvolse completamente Fari, immobilizzandolo dalla testa ai piedi. "Tsk... Se fosse stato un altro adesso il suo corpo sarebbe già a fette!" osservò tra l'amarezza e l'interessamento Delver, il sorriso di prima adesso velato da una certa nota di difficoltà e stanchezza.
    Una cinquantina circa di bizzarre bambole a forma di falco comparvero attaccate alla "gabbia" di Fari, ognuna collegata tramite un filo alla mano sinistra di Delver: tali bambole avevano un corpo quasi sferico, di metallo violaceo con un'armatura nerastra decorata da alcune sfere più chiare contornate da anelli d'oro. L'uomo, dunque, lasciò andare i fili che lo collegavano a quelle piccole bambole non appena Fari cominciò a rompere la gabbia: le varie sfere sul corpo dei falchi cominciarono a brillare di luce sempre più forte, attirando l'attenzione dell'Ibrido, per poi spegnersi improvvisamente.
    L'esplosione che ne seguì, innescata dallo scoppio delle varie bambole di Delver, fu tale da polverizzare qualunque cosa fosse presente nel raggio di circa 200 metri. Tale esplosione però, dopo aver raggiunto la sua massima estensione, non spazzò verso l'esterno detriti o macerie, ma anzi tornò velocemente suoi passi compattando tutto quanto aveva travolto, o che ancora si trovava al suo interno, in un unico punto di iper-densità, che infine si dissolse nel nulla come se niente fosse. Il risultato di tale attacco fu un cratere perfettamente liscio e livellato, che aveva al suo interno aveva cancellato completamente l'esistenza di tutto ciò che fino agli istanti precedenti vi era.
    Sopra di esso, volando lentamente, Delver ed Emas si trovavano sulle spalle delle loro creature volanti, Drago Ieratico di Sutekh e Drago Bambolaombra, illesi dall'esplosione ma ancora gravemente feriti per l'attacco di Fari. Le loro gambe erano in condizioni anche peggiori della spalla di Emas: i pantaloni e gli stivali si erano completamente disciolti fino al ginocchio, assieme alla pelle lasciando quindi scoperti i muscoli sanguinanti e coperti da vesciche che continuavano a dimenarsi. Emas materializzò in silenzio quattro delle sue sfere di luce e, comandandole con un gesto della mano, le portò a contatto delle loro gambe: le sfere spronfondarono al loro interno senza difficoltà, per quanto Delver avesse stretto i pugni fino a piantarsi le unghie nei palmi della mano.
    "Uhhh... Non potresti metterci più impegno, Emas!? Quasi mi fai più male tu che i tentacoli di quell'Ibrido!" sbottò offeso Delver, per poi cercare di muoversi: adesso poteva allungare e ritrarre senza problemi le gambe, ed il fremito delle vesciche e dei bubboni si era arrestato.
    Il suo compagno, dal canto suo, nonostante le ferite riportate non aveva minimamente battutto ciglio, e si limitava a guardare con tristezza lo spettacolo sottostante. "Mi dispiace, Delver, ma non è così semplice... Il suo principio è il tuo stesso, ovvero distruggere la materia con la quale il suo corpo viene in contatto! Ma quell'Ibrido è strano, sembra spingersi ancora oltre verso una morte ed una distruzione pressoché assolute: per ricostruire ciò che ci ha distrutto ho bisogno di molto più tempo rispetto a te..." spiegò, massaggiandosi poi la spalla ferita che, rispetto a prima, aveva perso quegli orribili rigonfiamenti pur restando ancora fortemente arrossata.
    Delver sbuffò, commentando: "Bah... Fatto sta che non possiamo toccarlo, altrimenti rischiamo di restarci secchi! Lui però è più forte di entrambi, quindi sconfiggerlo è fuori discussione... Dobbiamo almeno immobilizzarlo il tempo necessario per recuperare gli altri e poi battere in ritirata!".
    "Ciò che però mi chiedo è se questa capacità di far morire ogni cosa sia davvero sotto il suo controllo... Quanta sofferenza deve patire, quel povero essere, sapendo che può uccidere anche se stesso ed i suoi cari!" ribattè con voce sofferente Emas, triste in viso e con l'unico occhio scoperto dai capelli quasi socchiuso.
    Prima che Delver potesse ribattere a quell'affermazione, le due asce di Fari emersero con forza dal cretere sottostante e, ruotando circolamente su se stesse, colpirono le creature dei membri dell'Ordine. La bambola di Delver venne tagliato in due, sparendo con un lamento meccanico in una luce rossastra, e lo stesso accadde per il drago di Emas.
    I due allora si ritrovano a precipitare verso il basso, mentre i quattro tentacoli di Fari emersero dal cratere allungandosi smisuramente verso di loro ad una velocità spaventosa: alle estremità dei tentacoli le vene che li attaversavano si allungarono formando quelle estensioni che prima avevano stretto il grattacielo sollevato da Fari. Vedendole, e soprattutto notando che adesso i tentacoli avevano delle zanne bianche lungo tutta la loro estensione, Delver imprecò: "Maledizione!".
    Prima che però i due finissero disciolti, o divorati, o stritolati da quelle abominazioni qualcosa recise nello stesso istante tutte le estensioni dell'Ibrido, colpendo poi gli occhi posti sulla cima dei tentacoli. Feriti, i tentacoli si ritirarono verso il basso con un innaturale grido umano, mentre Fari emergeva al centro del cratere: eccezion fatta per le ferite dei tentacoli, che rimpicciolendosi le cancellarono pressoché subito, il suo corpo era ancora illeso.
    Delver ed Emas, ancora confusi da quanto successo, riuscirono appena in tempo ad atterrare senza schiantarsi, grazie anche alla costante guarigione delle loro gambe per merito del secondo. Davanti a loro adesso vi era una terza figura, che si stava togliendo con calma il mantello nero che copriva tutto il suo corpo. Nella mano destra stringeva un fioretto affilatissimo, macchiato di sangue fresco che ancora cadeva a terra formando piccoli buchi.
    "Dunque? Vi siete rammoliti a tal punto, da non poter neppure contrastare un Ibrido di Gren? Devo per forza intervenire io?" domandò loro con voce inquisitoria Elsmay, girando la testa verso di loro e squadrandoli con un'espressione che, tutto sommato, rivelava una certa preoccupazione nei confronti dei compagni.


    E così finisce il capitolo, cari lettori.
    Dunque, finalmente fa la sua comparsa il temibile Dottor Gren, e quale occasione migliora trova che pestare a sangue una donna (specifico qui che le azioni del Dottore non rappresentano minimamente le idee dell'autore, che non le approva in ogni caso) e Rayshin? Rivelando un paio di bracci meccanici al posto di quelli originali, è riuscito senza problemi a sconfiggere due Alanera e Kibir e Hamset, a stendere Irene ed aver traumatizzato il ragazzo. Bel risultato per la sua prima apparizione, no?
    Dall'altra parte della metropoli Fari prende a mazzate Delver e Emas usando grattacieli interi... Tutto nella norma, no? I due membri dell'Ordine chiaramente non hanno possibilità di vincere in uno scontro fisico contro l'Ibrido, che non ha fatto altro che ricevere tutti i loro colpi senza riportare alcun danno. Ed anzi li ha pestati selvaggiamente, finendo quasi per divorarli usando i suoi quattro tentacoli.
    Ma, per loro fortuna, è arrivo lo stesso Elsmay in persona, facendo a fettine in pochi istanti le appendici di Fari e preparandosi a combattere.
    Cosa succederà ora a New York, dopo tutta la distruzione che ha già subito? Delver ed Emas riusciranno ad arrivare da Rayshin per dargli man forte contro Gren? Elsmay riuscirà a spuntarla contro Fari? E cosa faranno il Principe dell'Acqua, Isroth e Iolos?
    Per saperlo vi aspetto al prossimo capitolo la prossima settimana, cari lettori.
    Buona serata :flower: .
170 replies since 1/11/2012
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