| CITAZIONE Se dovesse esserci un'epidemia del genere lo Stato approverebbe delle leggi pro eutanasia.Ad esempio potrebbe emanare una legge dove il genitore con bambino affetto da patologie seriamente invalidanti può decidere se sottoporre l'invalido ad eutanasia oppure lasciarlo vivere però con la consapevolezza che lo Stato non lo aiuterà in alcun modo e il suo destino sarà lasciato alla famiglia. Una legge del genere secondo voi potrebbe essere stipulata?Oppure femministe e moralisti si opporrebbero facendo appello all'ONU? A mio parere una legge del genere è più che giusta,sia per lo Stato/società che per il malato,però penso che in un Paese così cattolico come l'Italia una legge del genere non passerebbe mai. Insomma,basta con la cultura dell'amore per la vita e che si inizi con la cultura per la bella vita. Non sono femminista, moralista e neppure cattolico. Detto ciò trovo che il tuo ragionamento non abbia senso anche se analizzato da un punto di vista puramente razionale, che è il piano sul quale vuoi muoverti a quanto pare: un calcolo basato sulla convenienza, tralasciando sentimenti ed altri fattori di disturbo.
Lasciare che la seleziona naturale prenda il sopravvento, in ambito umano, non conviene a nessuno. O meglio, non conviene a chi mantiene un animalesco istinto di sopravvivenza.
Lasciamo che le categorie deboli si estinguano, al momento non mi preoccupo perchè sono sano, forte e di bell' aspetto. Da un giorno all'altro posso ammalarmi, avere un incidente o semplicemente invecchiare. Passo dalla categoria forte alla debole, vengo lasciato a me stesso o, nel mondo alternativo del calcolo, ammazzato perchè inutile per lo sviluppo del genere umano.
Ok, si può fare, ma prima è necessario annullare la volontà individuale (con i sentimenti, l'istinto di sopravvienza etc) e crearne una collettiva, il cui scopo sia il perfezionamento delle specie.
In parole povere vuoi diventare un Borg di Star Trek.
CITAZIONE P.s.Ovviamente con questo tipo di politica lo Stato offrirebbe comunque supporto agli invalidi che sono diventati invalidi post nascita,e sarà attuabile solo quando gli screen pre Natale saranno obbligatori e accuratissimi. Questo smonta l'impianto del ragionamento che volevi far passare come razionale e calcolato. Se sei inutile devi essere allontanato a prescindere, un menomato post parto è sempre un peso per la sua famiglia e la società. Stai creando una scappatoia in grado di garantirti la salvezza in caso di menomazione fisica grave, ma non abbastanza da farti desiderare la morte attraverso l'eutanasia.
Altra questione su cui hai ricevuto già una risposta simile se non erro.
Il malato, dal punto di vista pratico, è una cavia su cui sperimentare cure che saranno utili agli uomini del futuro. Può essere una spesa, assistenza sanitaria, fondi per la ricerca etc, ma si tratta di investimenti a lungo termine. Il ricercatore che studia la malattia X che affligge Y non lo fa per il singolo, vuole liberare l'umanità da una certa piaga. Y ad esempio sviluppa un tumore al cervello e diventa in poco tempo un vegetale, al 90% non è curabile quindi: 1. lo ammazzo subito perchè soffre e comporta un costo elevato per la società 2. tento la rimozione chirurgica, applico una terapia standard o ne testo una sperimentale. Y muore/sopravvive (al mondo non frega nulla) e si trasforma in statistica. La soluzione 1 è forse la migliore per Y ma la 2 conviene alla società. Se una cosa costa e non da vantaggi nell'immediato non è detto che sia inutile.
Sul gioco del "chi butteresti giù dalla torre?" la risposta non può essere sempre uguale.
Esempio:
- chi salveresti tra Jovanotti ed un medico ? Risposta ovvia. - chi salveresti tra Bernini ed un medico ? Risposta ovvia. Se non è ovvia avete un problema. Bernini è quella più logica, anche da un punto di vista totalmente disinteressato dell'ambito artistico, dopo 400 e passa anni porta ancora soldi alla società. Di medici ne abbiamo parecchi, forse anche troppi ed incapaci. Immagino che Bernini abbia salvato piu vite di un medico preso a caso. - chi salveresti tra Michelangelo e Fleming ? Risposta ovvia (forse). - chi salveresti tra Einstein e Fleming ? mmm, la logica dell' utilità uccide 100 anni di sviluppo in campo fisico ma vabbe. O forse no, tornando al ragionamento iniziale gli ammalati devono morire quindi vince Einstein.
Per quanto riguarda l'aborto dopo i 90 giorni, il limite tra giusto/sbagliato e scelto/obbligato dovrebbe (secondo me) essere delineato dal "cosa è meglio per il nascituro". Il "cosa è meglio", sempre secondo me, dovrebbe basarsi sul concetto di "dolore fisico" (che è una certezza) e non su quello di "dolore mentale" (che certezza non è). Esempi pratici: - mettere consapevolmente al mondo un ragazzino con malformazioni invalidanti che lo costringeranno a terapie, interventi chirurgici e ad una morte prematura è da psicopatici. Genitori che prendono sempre e comunque una scelta in favore della vita lo fanno nella quasi totalità dei casi su base religiosa - mettere consapevolmente al mondo un ragazzino con la sindrome di down (oggi) può essere un atteggiamento da religiosi o da coraggiosi, in base al caso
Non so in che universo parallelo vivete, in paticolare tu Ultimate Clash, ma in giro mi capita sempre piu spesso di vedere ragazzi down che lavorano (ad esempio la cameriera del MC su via nazionale a Roma, troppo forte col suo atteggiamento da nazista), prendono il treno da soli e svolgono attività ricreative in piena autonomia. Nessuno (credo) vorrebbe nascere down, ma essere down oggi non ti costringe ad una vita triste ed isolata come poteva essere invece qualche decennio fa.
Se fosse mio figlio lo farei nascere con la sindrome di down ? No, prima di tutto perchè non voglio figli ed odio i ragazzini...e poi non avrei la forza fisica e mentale di gestire una situazione piu complessa rispetto alla media, riesco e male a sopportare me stesso e a risolvere i miei problemi. Punti di vista insomma.
Ha senso valutare la vita di un essere vivente che consideri inferiore per doti mentali o fisiche ? Estremizzando...vorresti essere una formica, una mosca, un pesce ? Vorresti nascere down ? La risposta è no, ed è no perchè sono condizioni di privazione rispetto alla tua. Non sarebbe logico. Ed è altrettanto illogico dire che una formica è infelice perchè è nata insetto e che un ragazzo down è triste perchè non ha le stesse capacità di un normodotato medio. Vuoi ammazzare tutte le formiche e tutti i down perchè consideri triste la loro esistenza ? Io considero triste la vita di moltissimi normodotati, tipo quelli che parlano tutto il giorno di calcio, e spesso vorrei ucciderli...ma non ha senso. Non è l'angolo del politicamente corretto ma sono sicuro che molti ragazzi down (visto che abbiamo messo in mezzo loro) siano in assoluto piu felici del sottoscritto e di altri zombie che trovi in giro, per dire. |
|