CITAZIONE (Marald @ 9/10/2011, 23:43)
Succede così: come era capitato qualche mese fa, questa mia amica (che è la morosa di un mio amico) ha un'amica single.
A me arriva la notizia, stalkero un po' il suo profilo su facebook, vedo che abbiamo un po' cose in comune, vedo che è carina. Allora la aggiungo agli amici, così tanto per fare.
Qualche giorno dopo lei mi scrive "ciao:)" e io le rispondo, e iniziamo a chattare, e chattiamo tutti i giorni per una settimana più o meno. E io mi accorgo che abbiamo UN SACCO di cose in comune, a partire dalla passione per la filosofia per arrivare alla nostra concezione etico religiosa e cose cose così. Realizzo anche che è bella, ha personalità e sorride sempre e che è una formidabile conversatrice.
Ora il punto è che, prima di chiederle il numero, di invitarla ad uscire o tutto quello che ne scaturirà, sto iniziando a pensare che avere una persona con cui parlare liberamente di cose a caso può essere una cosa meravigliosa, ma soprattutto avere una persona che capisce quello di cui parli, che ne sa di letteratura, che ha il senso dell'umorismo e che è capace di pensare con la sua testa.
Ora, il problema in queste situazioni è che non so mai cosa pensa l'altra persona di me, e il provare a capire cosa pensi mi frigge il cervello: voglio dire, sarà ovvio per lei che io l'ho aggiunta solo per poterci provare? Si aspetterà che le chieda di uscire? O quando lo farò se la prenderà a male? Mi ha contattato solo perchè è una persona socievole, o anche lei è attratta da me?
Insomma tutte quelle perplessità che ti fanno capire come a vent'anni suonati si può essere ancora totalmente immaturi sul piano sentimentale.
In realtà non chiedo consigli, ma se qualcuno ha qualche opinione sulla mia situazione lo ascolto volentieri.
questi gli sviluppi della mia storia.
Ieri sera siamo andati a cena fuori, in un posto molto bello e particolare, con un'atmosfera intensa che da nessun'altra parte ho mai visto. Abbiamo mangiato bene, ho offerto io (quasi 50 euro lol) e poi abbiamo fatto una passeggiata per il paese, un borgo medievale quasi completamente deserto.
Di solito (e mi baso su un'esperienza di due volte) quando esco con una ragazza è perchè sono sicuro sia di quello che voglio io, sia di quello che vuole lei.
E infatti a tarda sera, seduti in un giardino deserto, al freddo sotto gli occhi della luna, ci siamo baciati e tenuti stretti, con naturalezza e senza difficoltà (al contrario di quello che accadeva sempre con la mia ex).
Tornando a casa, dopo averla lasciata con un bacio della buona notte, però ho fatto un errore: ho lasciato che scorresse nella mia radio una canzone, una bella canzone che mi ha ricordato la relazione che ho chiuso ormai due mesi fa. Ho ripensato a quanto fu difficile allora trovare confidenza con lei, quanto dovetti aspettare per avere quel bacio lunghissimo e intenso, l'emozione che provavo ogni volta, l'ansia che mi prendeva quando ci vedevamo..
E quello che è successo ieri sera, alla luce di questi ricordi mi è apparso
troppo facile. Ok, era quello che volevo, e se non fosse successo oggi starei male, però.. forse mi dà un po' fastidio stare con una ragazza che ha più esperienza di me (e ne ha MOLTA di più.. anche con gente che da lei non mi sarei mai aspettato). Forse per lei è normale uscire con un ragazzo e fare certe cose, mentre per me è una cosa inusuale e sempre molto speciale.
Insomma, ho provato una intensa soddisfazione fisica, ma non mentale. O forse il contrario, è difficile distinguere. Io ho bisogno di affetto, vero, non di uno svago. O forse non lo so neanch'io quello di cui ho bisogno. Forse sono insoddisfatto perchè inconsciamente ho attivato un meccanismo di difesa cinica che vuole impedirmi di soffrire ancora.
Ad ogni modo, sono felice e fiducioso nel futuro, e "se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta".