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.Ma infatti io tutta sta filosofia non la capisco...sono tutte seghe mentali a mio parere
Sicuramente siamo mossi dagli istinti ed il nostro cervello é un motore statistico e che svolge previsioni in continuazione, e per tale motivo posso anche accettare che sia vero che a volte ho pensato "ma guarda sto cinese dice l invece che r" oppure "questo marocchino accanto a me potrebbe essere un terrorista" ma il pensiero non é passibile di alcun biasimo, né tantomeno figura un reato o addirittura segna il fatto che allora si è razzisti.
Altrimenti le volte che ho pensato "ora la/lo ammazzo" verso qualsiasi persona/parente/amico etc, mi definirebbe un serial killer pazzo psicopatico.
Beh questo ovviamente non corrisponde a realtà, semplicemente il cervello proietta delle casistiche e dei pensieri e successivamente (in questione di millesecondi) secondo le regole della società e secondo il diritto naturale, ci comportiamo.
Se stiamo ad iperanalizzare ogni pensiero, si va verso un disturbo ossessivo compulsivo.
Il diritto naturale cosa dice? Non uccidere.
Il diritto italiano e le regole della società cosa dicono? Non discriminare, non essere razzista.
Saremo tutti liberi di pensare "negro" o di pensare "questa tipa é proprio gnocchi, quanto la vorrei scopare" ma di certo NON si potrà ASSOLUTAMENTE dire quella parola o violentare quella ragazza.
Mi sembra chiaro e cristallino.
Altra filosofia e seghe mentali sono inutili..
Non so neanche da dove iniziare a risponderti... Mi piace argomentare e discutere, ma... In alcuni casi preferisco arrendermi.
Mi limiterò a dirti che "iperanalizzare" non esiste come parola o concetto e la frase espressa sarebbe priva di significato anche se tale parola esistesse.
Mi spiego meglio, per evitare fraintendimenti: Io posso dirti che "Se mangi una mela non ti piace la musica classica". È una frase corretta? Sì, ma il concetto che esprime è errato (privo di fondamento) ergo la frase perde significato.SPOILER (click to view)Sono andata off-topic. Hai diritto di replicare restando off-topic, essendo colpa mia. Ma non riceverai alcuna risposta da me per quanto concerne tale argomento.Però il pensiero può essere modificato, io da anni ormai dopo varie esperienze che ho avuto ho iniziato a non avere quasi più determinati pensieri.
La base per eliminare i comportamenti razzisti è proprio evitare la formazione di tali pensieri nell'essere umano. Non in modo forzato, ma con l'educazione, il buon senso e il sapere. Se tali pensieri restano in noi c'è un fondo di ignoranza, paura e altri motivi.
Se hai pensieri razzisti che non vengono esternati solo perché la società ti impone di non farlo, significa che in te c'è una volontà -inconscia- di cambiare la società affinché tu possa essere libero di esternare tali pensieri.
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FulciEternal .
User deleted
Ma infatti bisogna educare all'anti razzismo e alla solidarietà.
Fred Hampton lo spiega bene.. -
+1 .
Ho visto anche il film su di lui, non era male ma non so quanto sia fedele tbh. Conosco la sua storia solo a grandi linee... Ma avevo sentito dire che era abbastanza fedele a ciò che si sa. . -
FulciEternal+1 .
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Ho visto anche il film su di lui, non era male ma non so quanto sia fedele tbh. Conosco la sua storia solo a grandi linee... Ma avevo sentito dire che era abbastanza fedele a ciò che si sa.
Bel film, regia molto pigra e basica ma una bella storia e ottima caratterizzazione dei personaggi.
Gloria eterna ai compagni delle Pantere Nere!. -
.Ma infatti io tutta sta filosofia non la capisco...sono tutte seghe mentali a mio parere
Sicuramente siamo mossi dagli istinti ed il nostro cervello é un motore statistico e che svolge previsioni in continuazione, e per tale motivo posso anche accettare che sia vero che a volte ho pensato "ma guarda sto cinese dice l invece che r" oppure "questo marocchino accanto a me potrebbe essere un terrorista" ma il pensiero non é passibile di alcun biasimo, né tantomeno figura un reato o addirittura segna il fatto che allora si è razzisti.
Altrimenti le volte che ho pensato "ora la/lo ammazzo" verso qualsiasi persona/parente/amico etc, mi definirebbe un serial killer pazzo psicopatico.
Beh questo ovviamente non corrisponde a realtà, semplicemente il cervello proietta delle casistiche e dei pensieri e successivamente (in questione di millesecondi) secondo le regole della società e secondo il diritto naturale, ci comportiamo.
Se stiamo ad iperanalizzare ogni pensiero, si va verso un disturbo ossessivo compulsivo.
Il diritto naturale cosa dice? Non uccidere.
Il diritto italiano e le regole della società cosa dicono? Non discriminare, non essere razzista.
Saremo tutti liberi di pensare "negro" o di pensare "questa tipa é proprio gnocchi, quanto la vorrei scopare" ma di certo NON si potrà ASSOLUTAMENTE dire quella parola o violentare quella ragazza.
Mi sembra chiaro e cristallino.
Altra filosofia e seghe mentali sono inutili..
Non so neanche da dove iniziare a risponderti... Mi piace argomentare e discutere, ma... In alcuni casi preferisco arrendermi.
Mi limiterò a dirti che "iperanalizzare" non esiste come parola o concetto e la frase espressa sarebbe priva di significato anche se tale parola esistesse.
Mi spiego meglio, per evitare fraintendimenti: Io posso dirti che "Se mangi una mela non ti piace la musica classica". È una frase corretta? Sì, ma il concetto che esprime è errato (privo di fondamento) ergo la frase perde significato.SPOILER (clicca per visualizzare)Sono andata off-topic. Hai diritto di replicare restando off-topic, essendo colpa mia. Ma non riceverai alcuna risposta da me per quanto concerne tale argomento.Però il pensiero può essere modificato, io da anni ormai dopo varie esperienze che ho avuto ho iniziato a non avere quasi più determinati pensieri.
La base per eliminare i comportamenti razzisti è proprio evitare la formazione di tali pensieri nell'essere umano. Non in modo forzato, ma con l'educazione, il buon senso e il sapere. Se tali pensieri restano in noi c'è un fondo di ignoranza, paura e altri motivi.
Se hai pensieri razzisti che non vengono esternati solo perché la società ti impone di non farlo, significa che in te c'è una volontà -inconscia- di cambiare la società affinché tu possa essere libero di esternare tali pensieri.
In ambito psicologico si parla di "iperanalizzare un pensiero" nel senso di "sovranalizzare" ed è un calco dall'inglese "overanalyzing". Nemmeno il termine "summonare" esiste, ma viene da "summon" dell'inglese, per restare in tema YuGiOh.
Non lo fermi un pensiero ed è anche inutile farlo e soprattutto più lo blocchi, più ti verrà in testa. Lo so perchè conosco l'ambito del DOC (disturbo ossessivo compulsivo) e ne ho avuto anche esperienza.
Quindi non si possono colpevolizzare le persone dei propri pensieri, si colpevolizzano le persone (e si condannano) per ciò che fanno. Dire che bisogna "evitare la formazione di tali pensieri nell'essere umano" non solo è impossibile, ma anche controproducente. Avere pensieri razzisti è un conto, manifestarli un altro, si può solamente intervenire sul secondo e di certo non si può condannare o biasimare per un pensiero.
"Se hai pensieri razzisti che non vengono esternati solo perché la società ti impone di non farlo" ---> non per forza esiste questa correlazione, mi piace la definizione di uno psichiatra americano a tal proposito "non iperanalizzare un pensiero, esso è come un lampo, un fulmine, che scarica e poi svanisce...fino al prossimo fulmine". Un pensiero non ha per forza motivi volontà di realizzarlo, altrimenti ripeto il fatto di aver pensato "questo lo ammazzo" mi rende un serial killer pazzo psicopatico, così non è.
Trall'altro anche una delle caratteristiche principali della norma giuridica generica è proprio l'esteriorità...
cioè tengono conto solamente dei comportamenti esteriori dell'individuo e non delle sue intenzioni. (in questo caso pensieri)
Esempio: il signor Rossi ha più volte pensato che vorrebbe tirare un pugno al suo vicino, ma non lo ha mai fatto. La norma non può condannare il suo desiderio dato che il signor Rossi quel pugno al vicino non lo ha tirato realmente.
E fuori dall'ambito giuridico, è comunque scientificamente dimostrato che un pensiero non macchia la morale o l'etica di qualcuno.
Comunque forse non intendiamo la stessa cosa per "pensiero"....io lo intendo molto astrattamente e come parte della natura umana (anche ora sto pensando ad esempio). -
FulciEternal .
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Non è vero, o meglio: in parte non lo è.
I pensieri sono influenzati dal contesto anche.
Vero che punire l'individuo per un pensiero è controproducente.
Ma modificare l'ambiente può essere utile.. -
.Non è vero, o meglio: in parte non lo è.
I pensieri sono influenzati dal contesto anche.
Vero che punire l'individuo per un pensiero è controproducente.
Ma modificare l'ambiente può essere utile.
sfido chiunque a trovarmi un singolo individuo sul pianeta che non ha mai pensato "ora questo lo ammazzo/lo picchio"
come diceva yuki: suvvia.
ovvio che dipende dal contesto e sicuramente modificare l'ambiente è utile, ed è vero anche che alcuni individui proprio per via dell'ambiente magari mettono in pratica il pensiero (come quello di uccidere) e diventano dei killer. Tuttavia, resta il fatto che per gli altri non sarebbe giusto essere additati come killer o, nel caso di questo topic, razzisti, almeno finchè non lo mettono in pratica. -
FulciEternal .
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Non è vero, o meglio: in parte non lo è.
I pensieri sono influenzati dal contesto anche.
Vero che punire l'individuo per un pensiero è controproducente.
Ma modificare l'ambiente può essere utile.
sfido chiunque a trovarmi un singolo individuo sul pianeta che non ha mai pensato "ora questo lo ammazzo/lo picchio"
come diceva yuki: suvvia.
ovvio che dipende dal contesto e sicuramente modificare l'ambiente è utile, ed è vero anche che alcuni individui proprio per via dell'ambiente magari mettono in pratica il pensiero (come quello di uccidere) e diventano dei killer. Tuttavia, resta il fatto che per gli altri non sarebbe giusto essere additati come killer o, nel caso di questo topic, razzisti, almeno finchè non lo mettono in pratica
Non hai capito la mia posizione.
Il pensiero "Questo lo uccido" è tipico e generico, uno dei pensieri base dell'essere umano.
Noto invece che per pensieri più specifici, anche immediati e involontari, la loro quantità dipende dalla ideologia della persona e dalle sue frequentazioni.. -
.QUOTEIn ambito psicologico si parla di "iperanalizzare un pensiero" nel senso di "sovranalizzare" ed è un calco dall'inglese "overanalyzing". Nemmeno il termine "summonare" esiste, ma viene da "summon" dell'inglese, per restare in tema YuGiOh.
Mi dispiace ma iperanalizzare continua a non esistere e sovranalizzare è un sinonimo di una parola tradotta nel modo sbagliato, l'italiano ha le sue regole, non è compito mio spiegartelo.QUOTENon lo fermi un pensiero ed è anche inutile farlo e soprattutto più lo blocchi, più ti verrà in testa. Lo so perchè conosco l'ambito del DOC (disturbo ossessivo compulsivo) e ne ho avuto anche esperienza.
Per favore non parlare di questi argomenti con me, ne so molto più di te e sarebbe solo una perdita di tempo... Ma non sto mettendo in dubbio che tu abbia avuto tali disturbi, non è mio interesse... Ma è mio interesse dirti che non sono una giustificazione al pensiero razzista/omofobo/discriminatorio e non correlati.
Tralasciamo questo argomento.
Nel resto sei tornato ad esprimere i medesimi concetti espressi in precedenza. Nessuno ha parlato di accusare giuridicamente una persone per dei pensieri, ma sono i pensieri a renderci ciò che siamo mentre la società è il filtro, le catene, quello che vuoi, alla nostra vera natura. Da cosa nascono i pensieri? Dall'ambiente in cui siamo cresciuti, dalle persone che ci hanno influenzato, dai media... Siamo come spugne da un certo punto di vista.
La cosa più fastidiosa di tutte è che continui a parlare di "killer" per pensiero di uccidere, posso dirti che non è il pensiero di uccidere famigliari o amici in un momento di rabbia a renderti un serial killer., al massimo un assassino... Questo non è il luogo adatto per approfondire dato che si parla di razzismo e non di commettere omicidi seriali e come fermarli o prevenirli. Inoltre da come parli, ti mancano le basi per poterne parlare.SPOILER (click to view)Comunque la citazione è sui pensieri intrusivi, ma ok...QUOTEDire che bisogna "evitare la formazione di tali pensieri nell'essere umano" non solo è impossibile, ma anche controproducente. Avere pensieri razzisti è un conto, manifestarli un altro, si può solamente intervenire sul secondo e di certo non si può condannare o biasimare per un pensiero.
Al contrario, l'essere umano è controllato e controllabile nei pensieri, senza che io ti faccia discorsi complicati su capitalismo, fascismo, comunismo o altro... Pensa alla manipolazione base che fa un individuo sul/sulla partner... O vuoi negarne l'esistenza?
E invece ti assicuro che io posso biasimarti per i tuoi pensieri, lo sto facendo in questo momento e nessuno me lo può impedire, neanche a livello legale, cosa che ti piace tanto citare.
Comunque non è mia intenzione iniziare una lite o peggio...
Chiudere il topic sarebbe un abuso dei miei poteri, quindi sarei dovuta restare fuori da questa conversazione... Ma di natura sono molto aperta al dialogo, col "piccolo" problema che le persone prendono troppo sul personale ciò che dico.. -
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Yuki, agrasvy, e non so quanti altri multi ti sei fatta che trall'altro grazie alla tua personalità adesso addirittura rivesti una carica alta del planet, ti davo corda fino a quando avevo 16 anni, ora a 20 anni passati sinceramente non ho più voglia e nemmeno mi interessa
Tanto con te é tempo sprecato, ti poni saccente e superiore, gli altri non sanno mai unn cazzo e te ne sai sempre di più, punti a sfiancare le persone per farle sbroccare così che poi hai ragione tu e l'altro passa come un povero pazzo.
Potrebbe arrivare Bill Gates e tu gli diresti che non ne capisce un cazzo di informatica.
Conosco molto bene ormai ste dinamiche, probabilmente adesso andremmo avanti per qualche altro post e alla fine (come poi trall'altro hai anche già sapientemente anticipato) si litigherebbe e si farebbe flame e bla bla
Con la differenza che, come ho già detto, ora dai flame e dalle litigate nei forum non ci ricavo proprio nulla, perdo solo tempo
E con la differenza ovviamente che il coltello dalla parte del manico lo avrai sempre tu, anche perché adesso pure modpowa sei.
Perciò chiudo io l'argomento, e resto (ovviamente) della mia idea.
Abusa pure dei tuoi poteri e chiudi o bannami, non credo avrò tanto interesse
Mi aspetto qualche "lol" e qualche "...ma ok" e altra roba nel tuo stile "non dovrei essere io a dirtelo", "ti mancano le basi" e l'onnipresente 'ne so più di te'
Au revoir.. -
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Sai che un account può cambiare nick, sì?
Che reazione esagerata e non esplicativa... Ti ho portato argomentazioni per rispondere alle tue affermazioni e ti ho detto che non volevo approfondire. Io di legge non so nulla, so di psichiatria e scusa se mi permetto di saperne più di te dopo averci passato... Minchia, quasi metà della mia vita... A studiarla. Se ti riferivi alle correzioni di italiano, quello lo parlo da tutta la vita... E ti assicuro che iperanalizzare e overanalizzare, in Italia, non sono termini presente né nel vocabolario né in altri testi. Puoi smentirmi però, trovami un testo dove se ne parla, se io dico cazzate ecc e non ho ragione. Tutto ciò che ti ho scritto può essere confermato dallo studio della materia, cosa che tu non hai fatto...
Ma no, io non vado a dire ad un informatico come funziona un PC. Di fatto quando ho problemi al PC chiedo aiuto... Come tu chiedi aiuto quando stai male.
Io ho cercato di avere un comportamento neutro con te, ma non ha alcun senso vista la tua inutile reazione e incapacità di affrontare un torto.
Liberissimo di restare della tua idea... Non vedo nessun problema.SPOILER (click to view)In realtà anche io chiedo aiuto quando sto male... E il mio medico mi odia e discutiamo spesso... MMMHHHHH FORSE HAI RAGIONE!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)mentre la società è il filtro
Beh, io mi sono offeso. -
+1 .
E fai bene ad offenderti, mi riferivo proprio a te . -
FulciEternal .
User deleted
Non litigate, amatevi, baciatevi. . -
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Non è un litigio, tranquillo... Per quello c'è bisogno di un "contrasto", qui se si continua abbiamo, al massimo, cyber-bullismo. .
Minoranze: la complessa linea tra discriminazione e goliardia |
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