Minoranze: la complessa linea tra discriminazione e goliardia

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  1. TheNewSuperGepBros
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    Ma infatti io tutta sta filosofia non la capisco...sono tutte seghe mentali a mio parere

    Sicuramente siamo mossi dagli istinti ed il nostro cervello é un motore statistico e che svolge previsioni in continuazione, e per tale motivo posso anche accettare che sia vero che a volte ho pensato "ma guarda sto cinese dice l invece che r" oppure "questo marocchino accanto a me potrebbe essere un terrorista" ma il pensiero non é passibile di alcun biasimo, né tantomeno figura un reato o addirittura segna il fatto che allora si è razzisti.

    Altrimenti le volte che ho pensato "ora la/lo ammazzo" verso qualsiasi persona/parente/amico etc, mi definirebbe un serial killer pazzo psicopatico.

    Beh questo ovviamente non corrisponde a realtà, semplicemente il cervello proietta delle casistiche e dei pensieri e successivamente (in questione di millesecondi) secondo le regole della società e secondo il diritto naturale, ci comportiamo.

    Se stiamo ad iperanalizzare ogni pensiero, si va verso un disturbo ossessivo compulsivo.


    Il diritto naturale cosa dice? Non uccidere.
    Il diritto italiano e le regole della società cosa dicono? Non discriminare, non essere razzista.


    Saremo tutti liberi di pensare "negro" o di pensare "questa tipa é proprio gnocchi, quanto la vorrei scopare" ma di certo NON si potrà ASSOLUTAMENTE dire quella parola o violentare quella ragazza.


    Mi sembra chiaro e cristallino.



    Altra filosofia e seghe mentali sono inutili..
     
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30 replies since 9/7/2021, 12:09   792 views
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