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Digimon: cyber sleuth.
Parliamo degli anni 2000, fino ad arrivare più o meno al 2010, parliamo di una guerra che si svolgeva forse in ogni scuola, cortile, aula, ovunque! Nessuno di noi poteva esserne tagliato fuori, se sbagliavi eri emarginato da una parte della società e deriso, ma supportato dai compagni della tua fazione. Il dilemma era: Digimon o Pokemon? Alcuni erano in una zona grigia, a cui piacevano entrambi, ma erano pochi eletti che purtroppo non potevano portare la pace nel conflitto. I digimon sono sempre stati rivali dei pokemon e in questa guerra se provavi ad emergere utilizzando la stessa tematica venivi annientato…chi si ricorda monster rancher? Uno delle vittime della guerra, un anime dimenticato. Mentre Digimon riuscì ad affermarsi in quel periodo soprattutto a causa dell’anime, anche se uscì parecchi mesi dopo quello dei pokemon. Ma la chiave di vittoria dei digimon, almeno nella serie, era la trama più matura rispetto ai rivali, con personaggi che toccavano spesso la depressione per via di quello che gli succedeva attorno ed erano bambini. Poi nella seconda serie i protagonisti erano cresciuti ed alcuni maturati dando il cambio della guardia, poi arrivò la terza serie ed infine il lento declino della serie, almeno per quanto riguarda l’Italia. Così Sony-dall’occhio-lungo, vedendo il successo di Pokemon per il gameboy, disse: “ehi! Mica io so scema”, infatti provò a puntare su due giochi con più o meno lo stesso asset: lo sconfitto monster rancher sconfitto nuovamente, anche se il gioco era carino tutto sommato (che mi devono ancora spiegare perché la mia versione fosse diversa da quella del mio amico); e digimon world 1 solo che, se nell’anime c’era una vittoria che tendeva verso i digimon, nei giochi la supremazia era dei pokemon. Ho aperto una rubrica “giochi brutti” e fidatevi digimon world 1 ci sarebbe finito dritto per dritto, visto che non è un gioco, ma un enorme bug assomigliante ad un gioco: eventi che partivano o spesso non partivano, ti ritrovavi a vagare per digiworld senza uno scopo e raggiungevi sempre un nuovo punto con la paura di venir sconfitto. Inoltre ricordiamoci del bug di un boss che, se non aprivi subito il coperchio della PS1 alla sua sconfitta, il gioco crushava.
Quindi passano gli anni di supremazia pokemon nel mondo videoludico, mentre digimon muore: in Italia l’anime s’interrompe dopo la quarta serie, nemmeno pubblicizzata. I giochi divennero sempre più brutti, alcuni addirittura indecenti e vengono lasciati negli scaffali. Questo finché non appare una luce nel 2016: digimon cyber sleuth. Il gioco arriva su PS4 da PSvita ed è un gioiello che ha riacceso in Italia una passione per un brand creduto defunto, ma che era tornato a splendere tanto che venne portato anche digimon next order e il “seguito” hacher’s memory, di cui vi parlerò in seguito. Vincendo con un gemplay semplice: un misto tra final fantasy e pokemon. La storia risulta interessante: il giocatore assumerà il ruolo del protagonista maschile Takumi Aiba o alla controparte femminile Ami Aiba, insieme a due ragazzi Nokia Shiramine e Arata Sanada, che riceve da un misterioso sconosciuto l'applicazione "Digimon Capture", che gli permette di catturare e di poter diventare amico dei Digimon, creature che abitano una versione futuristica di internet chiamata EDEN, a cui gli utenti possono accedere fisicamente. Dopo essere giunti nel livello più recondito di EDEN, vengono attaccati da una creatura conosciuta come "Eater", che rende il corpo del protagonista semi-digitalizzato, il che gli permette di poter viaggiare liberamente, attraverso apparecchi elettronici tra il mondo reale e quello virtuale. Viene immediatamente raggiunto da una donna di nome Kyoko Kuremi, a capo dell'Agenzia d'Investigazione Kuremi, che lo ingaggia come detective digitale.
Sono presenti tanti personaggi a cui affezionarsi e questo ricorda perché la serie animata vinceva sulla rivale: perché si voleva rivolgere anche ad un target più adulto rispetto ai pokemon. Qui abbiamo spesso personaggi femminili che i pokemon non riescono ad eguagliare. Inoltre arriviamo ad un finale che sorprende. Dimostrando e mostrando la maturità che da contraddistingueva la serie animata dei digimon dai pokemon dando anche parecchio fanservice sui personaggi femminili della serie... Kyuremi è la prima ma diciamo che anche una certa fusione e piccolo ammiccamento.
Tuttavia non manca di difetti. Il passaggio da PSvita a PS4 si vede e si sente creando effetti di ombra su ombra, vedendo sia la vostra che quella del palazzo, inoltre si vedono anche dei limiti tecnici. Altro punto negativo è rappresentato dal farming estremo, si sa che in questi giochi il farming è spesso d’obbligo, il livello qui non serve a molto, ma aiuta comunque, quindi dovrete farmare parecchio perché quando digievolverete un digimon, questo tornerà al livello 1 e dovrete rifarmarlo; spesso alcune volte bisogna de-digievolverlo e portarlo al livello giusto, in modo tale da sbloccare un’evoluzione migliore, evolverlo e rifarmarlo e questo procedimento spesso spezza il gioco molto spesso. Livello di difficoltà sbilanciato non è un male avere un gioco difficile ma deve esserlo non perché i pg della CPU sono Over Powered parliamo che in modalità difficile un Agumon farebbe il culo ad un WarGreymon. Sui sette peccati capitali non parlo perché l'unico che ho trovato ingiusto e Gluttony.
Quindi tirando le somme com’è sto gioco? Pro: Buona trama e un gemplay solido. Personaggio a cui ti affezioni facilmente. Anche se ci sono molte evoluzioni vorrete sbloccarle tutte. Contro: Grafica non ottimale, in una missione secondaria c’è un bug che potrebbe farvi uscire dal gioco e ricaricare. Farming troppo estenuante e se farete 70 ore di gioco sai che in cuor tuo metà è dovuto al farming. Difficoltà troppo sbilanciata nel post game. Facendo un bilancio Digimon-Cyber sleuth è un buon titolo che riesce nel suo intento di ridare respiro ad un brand che si pensava defunto, dimostrando che i digimon non si sono estinti. Il titolo e insieme al seguito di cui parlerò da qualche giorno anche disponibile su Nintendo Switch
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