|
|
|
CITAZIONE (RashFaustinho @ 27/5/2019, 22:45) CITAZIONE (SuperZer @ 27/5/2019, 21:37) Piuttosto direi che gli italiani sono un popolo sostanzialmente razzista e finalmente hanno un leader che dice loro che va bene essere così. Non è tanto il razzismo, secondo me. E' che siamo troppo facilmente influenzabili dalle campagne elettorali molto, MOLTO popolusite dei vari partiti. Perchè chiariamoci, non sto parlando di Salvini, sto parlando di tutti. Lo facevano i M5S, lo ha fatto ad un certo punto anche il PD, i vari partiti di destra, etc. E la Lega ha vinto perchè ha un leader incredibilmente polarizzante, che qualsiasi news leggi, ovunque vai, qualsiasi giornale o telegiornale guardi, lui c'è sempre.
Mi fa piacere leggere parole di speranza per la nostra nazione 
Io invece questo razzismo lo vedo bello e forte, presente da sempre anche se in forme diverse. Un tempo erano gli abissini, e noi andavamo a fargli guerra e a stuprare le donne perché eravamo bianchi e alfa (rimando al testo di faccetta nera per farsi un'idea precisa).
Ieri noi dal nord davamo addosso al terrone e li mandavamo a dormire nelle soffitte perché al terrone non si affittava.
Poi siamo passati ad albanesi, cinesi, ora siamo tornati agli africani: si evoca il pericolo potenziale di un'invasione che non c'è perché è facile fare leva sulla paura del diverso, del nero. Si usa il crocifisso e il rosario dimenticandoci del loro valore simbolico (io sono ateo, ma se mai dovessi sbagliarmi, sono sicuro che finirò all'inferno proprio insieme a Salvini), ma utilizzandoli solo come elementi identitari: noi e loro. Che poi una larga parte di chi migra in Italia è cristiana, ma sono pur sempre neri quindi va bene comunque.
Il populismo è un mezzo che i comunicatori odierni utilizzano per bypassare il ragionamento e colpire nel segno di paure ataviche e odi sepolti. Però appunto, senza terreno fertile, tutto ciò non può esistere. La ragione profonda per cui un italiano spegne il cervello e beve parole vuote invece di fatti concreti, statistiche e fatica è il razzismo inteso nel suo significato più elementare, ovvero odio e paura verso il diverso.
Poi si possono fare mille e mille discorsi. Ovvio che non hai affatto torto in quello che dici. Basta guardare un Calenda (nota: non sono un estimatore del suo pensiero politico) che parla sempre e solo di numeri, statistiche e azioni concrete e letteralmente fa balbettare gli interlocutori, ma non importa: perché noi razzisti preferiamo credere che la lega con il suo sparuto pugno di europarlamentari sconfiggerà il tedesco e il francese (e sui francesi ho dei dubbi perché noi italiani li odiamo, ma dovrebbero essere i nostri maggiori alleati) e ci farà tornare padroni a casa nostra, cosa che non vuol dire niente ma è bello sentirla perché in quella frase è riassunto il concetto di "noi contro loro".
|
|
