Perdita di/della fede nelle nuove generazioni:come mai?

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  1. Bandit-94
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    CITAZIONE
    (nei paesi in cui c'ho succede)

    Questa l'ho sentita come una coltellata :asd:

    Sul dividere la chiesa dal credo religioso penso siamo tutti daccordo.

    La ragione per la quale secondo me molta gente ha perso la fede e', semplificando all'inverosimile, per un fattore puramente situazionale. Se vedi che tutto quel che hai attorno (europa, economia, ecc) sta andando a puttane sei sicuramente moolto meno propenso a credere in un'entita' sovrannaturale che orchestra tutto cio', o se ci credi ti senti spinto a rinnegarla. Questo senza andare a filosofeggiare per poi dire tutto e nulla.
     
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  2. Katariken
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    Si perde solo tempo cercando di provare la non esistenza materiale di dio o quel che è.
    Persino da ateo posso dire di essermi abbastanza scassato le palle di sentire e leggere commenti di persone contrarie alle religioni che parla dicendo cose "Ma ti pare che è immortale?".

    Basta dire ovvietà, basta!

    Chi crede alla reale esistenza di una cosa del genere, è semplicemente ignorante o fuori di testa, fine.
    Parliamo invece di cose serie, della religione "vissuta". Questo è uno spunto interessante.

    Perchè ci sono sempre meno persone che vivono la propria religione? Forse non va bene, non è più al passo dei tempi, forse non appaga completamente la propria spiritualità?
    I giovani non vanno più a messa? Vogliamo metterla su questo piano invece?
    Beh io non posso che essere FELICE di tutto questo, perchè danneggia l'istutuzione chiesa, in soldoni.
    Vogliamo metterla sul piano spirituale? Non so cosa dire.
    Non vivo alcuna religione, non sono nè particolarmente felice di ciò nè particolarmente triste. Ho realizzato che il mio Io voglio che sia personale e non "ispirato" ad altri o peggio, "DA" altri.
    Preferisco crescere entrando in collisione con quello che mi sta intorno, mettendomi sempre in discussione e cercando di non dare mai nulla per scontato.

    Forse son semplicemente scemo io che cerco comunque di vedere il lato buono delle religioni, pur evitandole come la peste.
     
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  3. Barong
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    CITAZIONE (Katariken @ 4/12/2015, 00:39) 
    Si perde solo tempo cercando di provare la non esistenza materiale di dio o quel che è.
    Persino da ateo posso dire di essermi abbastanza scassato le palle di sentire e leggere commenti di persone contrarie alle religioni che parla dicendo cose "Ma ti pare che è immortale?".

    Basta dire ovvietà, basta!

    Chi crede alla reale esistenza di una cosa del genere, è semplicemente ignorante o fuori di testa, fine.
    Parliamo invece di cose serie, della religione "vissuta". Questo è uno spunto interessante.

    Perchè ci sono sempre meno persone che vivono la propria religione? Forse non va bene, non è più al passo dei tempi, forse non appaga completamente la propria spiritualità?
    I giovani non vanno più a messa? Vogliamo metterla su questo piano invece?
    Beh io non posso che essere FELICE di tutto questo, perchè danneggia l'istutuzione chiesa, in soldoni.
    Vogliamo metterla sul piano spirituale? Non so cosa dire.
    Non vivo alcuna religione, non sono nè particolarmente felice di ciò nè particolarmente triste. Ho realizzato che il mio Io voglio che sia personale e non "ispirato" ad altri o peggio, "DA" altri.
    Preferisco crescere entrando in collisione con quello che mi sta intorno, mettendomi sempre in discussione e cercando di non dare mai nulla per scontato.

    Forse son semplicemente scemo io che cerco comunque di vedere il lato buono delle religioni, pur evitandole come la peste.

    In un solo messaggio hai dato degl'ignoranti a tutti coloro i quali credono nella propria divinità, circa 3/4 miliardi di persone se vogliamo sostenere che metà del genere umano è ateo, beh complimenti.
     
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  4. Katariken
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    CITAZIONE
    In un solo messaggio hai dato degl'ignoranti a tutti coloro i quali credono nella propria divinità, circa 3/4 miliardi di persone se vogliamo sostenere che metà del genere umano è ateo, beh complimenti.

    Mah, sarà.

    Fortunatamente ho conosciuto persone che vivevano bene la propria religione, da praticanti, ma senza cadere in puttanate prese letteralmente dal libro sacro di turno.
    C'erano discussioni sulla religione, sulla spiritualità, non di certo su adamo ed eva e la creazione. Questi racconti li puoi interpretare in moltissimi modi, prenderli alla lettera significa non aver capito un emerito cazzo dei "possibili" messaggi della bibbia.
    3/4 miliardi di persone credono davvero in queste cose? Amen, non cambierò idea. Sarà che ho conosciuto brava gente :s
     
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  5. Sebyk
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    CITAZIONE (Barong @ 4/12/2015, 00:49) 
    In un solo messaggio hai dato degl'ignoranti a tutti coloro i quali credono nella propria divinità, circa 3/4 miliardi di persone se vogliamo sostenere che metà del genere umano è ateo, beh complimenti.

    Tre miliardi di ignoranti è una stima al ribasso
     
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  6. Cadonga
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    @sebyk: è proprio quello il punto! Così come ci sono gli estremisti religiosi, ci sono anche gli estremisti atei. Forse è più semplice chiamarle teste di cazzo, chiamali anche ipocriti o come preferisci, la sostanza sempre quella è. Con giustificano non intendevo dire che tirano fuori l'essere atei per giustificarsi agli altri, ma per giustificarsi con sé stessi. È un qualcosa di molto più subdolo e vigliacco, è come una sorta di meccanismo che si fa partire per lavarsi la coscienza di determinati atti. Faccio un esempio chiave, che è anche un po l'emblema della società moderna (uffa dopo quel coglione che "da fuoco alle banche" non fa più lo stesso effetto quella parola): il matrimonio. Esiste il matrimonio civile e quello religioso. Quello civile è un semplice contratto, che si può annullare in qualsiasi momento. Quello religioso no. È un impegno molto più importante, che dura fino alla morte. Nessuno ci obbliga a sposarci in chiesa, eppure, vuoi perché uno dei partner è religioso e l'altro vuole accontentarlo, vuoi perché è più figo/romantico/indimenticabile/ altre cose a caso, molte coppie dalla dubbia religiosità compiono un matrimonio in chiesa. E poi tutti sanno come spesso va a finire. Per tutta una serie di motivi l'impegno preso vanifica. Io dico questo: che tu sia religioso o ateo, se ti devi prendere un impegno così grosso ci pensi bene prima e solo dopo che ne sei fermamente convinto te ne fai peso. Altrimenti ti fai un matrimonio civile. È un modo di ragionare troppo superficiale e deleterio a lungo andare. Non dico che ragionano così tutti gli atei, e non sono solo gli atei a ragionare cosi. Buona fetta di fedeli agisce secondo principi simili e li metto sullo stesso piano. Il problema di fondo secondo me è che non esistono solo atei e religiosi, ma esistono mezzo-atei e mezzo-religiosi. Non sono contrario a nessun religioso in grado di vivere la propria fede in modo genuino così come non son contrario a nessun ateo in grado di vivere il proprio ateismo in modo genuino. Il problema sono quelli che fanno della loro spiritualità il pretesto o la scusa per agire in un modo piuttosto che in un altro, tutto qua.
    Non fraintendere, non voglio mischiare fede ed educazione, dico solo che certe persone si permettono di confondere moralità con religione e questo porta a tutta una serie di problemi.

    @katariken: hai detto molte cose interessanti, alcune delle quali condivido pienamente. Prima di tutto: non so cosa tu intenda per generalizzare, io personalmente intendo un processo grossolano e negativo secondo il quale si attribuiscono caratteristiche/ abilità/ cazzi e mazzi ad una categoria di persone/animali/figurine senza che esse siano totalmente vere o attribuibili a tutti i facenti parte di quella categoria. È la controparte di "parlare in generale" che al contrario è un processo positivo dove si tenta di costruire dei ragionamenti considerando i punti comuni e quelli non comuni di determinate categorie di persone/animali/robe per giungere ad una soluzione efficace. Sarò strano io, ma per me sono sfumature totalmente differenti :asd:
    Anche perché la discussione si poneva come una argomentazione in generale sulle nuove generazioni. Inoltre quando si discute di fede non si può che parlare in generale. Se vogliamo essere precisi infatti esiste una religione per ogni essere umano, perché ragioniamo tutti con la nostra testa e diamo tutti interpretazioni differenti. Perciò non troverai mai due persone che pur appartenendo alla stessa fede la interpretino e vivano allo stesso identico modo. Perciò non si può fare altro che parlare in generale. Quel mio parlare in generale si rivolgeva dunque ad un modo di pensare che per esperienza personale ho potuto constatare sia presente in molti (MA NON tutti) esseri umani. Poi può essere che dove vivete voi magari non è così, me lo auguro sarebbe la prova che gli dove vivo io c'è molta gente incivile e dove vivete voi no, e c'è solo da esser contenti di questo. Chiarito, mi auguro, questo punto, condivido a pieno il tuo voler dividere religione da istituzioni religiose. Sono due cose che vanno a braccetto ma la vera religiosità non ha niente a che fare con le istituzioni quindi meglio scartare queste ultime dal discorso, visto e considerato che penso siamo tutti ampiamente d'accordo nel riconoscerle come il cancro. Non capisco se il tuo voler approfondire si riferisca a questa parte del discorso o alla parte sulla religiosità, spero la prima perché ripeto riguardo la seconda uscirebbe fuori penso una discussione poco produttiva piena di critiche sensate, giuste ma inutili da ambedue parti nei confronti delle istituzioni religiose.
    Personalmente ti dico che prima di giungere alla mia attuale interpretazione della fede mi sono avvicinato a tante diverse religioni e fedi, alcune per brevi periodi, altre per periodi un po più lunghi e sono: cristianesimo cattolico, evangelisti, testimoni di geova, islam, buddismo (che mi permetto di includere nelle religioni), shintoismo. Potrei bene o male sostenere discussioni a riguardo di esse, tuttavia è meglio rimanere nell'ambito del cristianesimo per dare spazio nella discussione un po a tutti e per evitare di sfociare in luoghi comuni dettati dall'ignoranza. Per esempio tu hai detto una cosa molto sbagliata riguardo il corano. Spesso pensiamo che siccome ci insegnano che la bibbia è un testo da interpretare allora ogni testo religioso sia così. In realtà per il corano non è così. Il corano per chi ci crede è la parola di Allah dettata agli uomini tramite l'arcangelo. Non si presta quindi ad una analisi esegetica come la bibbia. Stupido, sbagliato, retrogrado, pensa quel che ti pare però per chi veramente crede nel corano è così.
     
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  7. ~ Denko Sekka FTW ~
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    CITAZIONE (Cadonga @ 4/12/2015, 11:07) 
    @sebyk: è proprio quello il punto! Così come ci sono gli estremisti religiosi, ci sono anche gli estremisti atei. Forse è più semplice chiamarle teste di cazzo, chiamali anche ipocriti o come preferisci, la sostanza sempre quella è. Con giustificano non intendevo dire che tirano fuori l'essere atei per giustificarsi agli altri, ma per giustificarsi con sé stessi. È un qualcosa di molto più subdolo e vigliacco, è come una sorta di meccanismo che si fa partire per lavarsi la coscienza di determinati atti. Faccio un esempio chiave, che è anche un po l'emblema della società moderna (uffa dopo quel coglione che "da fuoco alle banche" non fa più lo stesso effetto quella parola): il matrimonio. Esiste il matrimonio civile e quello religioso. Quello civile è un semplice contratto, che si può annullare in qualsiasi momento. Quello religioso no. È un impegno molto più importante, che dura fino alla morte. Nessuno ci obbliga a sposarci in chiesa, eppure, vuoi perché uno dei partner è religioso e l'altro vuole accontentarlo, vuoi perché è più figo/romantico/indimenticabile/ altre cose a caso, molte coppie dalla dubbia religiosità compiono un matrimonio in chiesa. E poi tutti sanno come spesso va a finire. Per tutta una serie di motivi l'impegno preso vanifica. Io dico questo: che tu sia religioso o ateo, se ti devi prendere un impegno così grosso ci pensi bene prima e solo dopo che ne sei fermamente convinto te ne fai peso. Altrimenti ti fai un matrimonio civile. È un modo di ragionare troppo superficiale e deleterio a lungo andare. Non dico che ragionano così tutti gli atei, e non sono solo gli atei a ragionare cosi. Buona fetta di fedeli agisce secondo principi simili e li metto sullo stesso piano. Il problema di fondo secondo me è che non esistono solo atei e religiosi, ma esistono mezzo-atei e mezzo-religiosi. Non sono contrario a nessun religioso in grado di vivere la propria fede in modo genuino così come non son contrario a nessun ateo in grado di vivere il proprio ateismo in modo genuino. Il problema sono quelli che fanno della loro spiritualità il pretesto o la scusa per agire in un modo piuttosto che in un altro, tutto qua.
    Non fraintendere, non voglio mischiare fede ed educazione, dico solo che certe persone si permettono di confondere moralità con religione e questo porta a tutta una serie di problemi.

    @katariken: hai detto molte cose interessanti, alcune delle quali condivido pienamente. Prima di tutto: non so cosa tu intenda per generalizzare, io personalmente intendo un processo grossolano e negativo secondo il quale si attribuiscono caratteristiche/ abilità/ cazzi e mazzi ad una categoria di persone/animali/figurine senza che esse siano totalmente vere o attribuibili a tutti i facenti parte di quella categoria. È la controparte di "parlare in generale" che al contrario è un processo positivo dove si tenta di costruire dei ragionamenti considerando i punti comuni e quelli non comuni di determinate categorie di persone/animali/robe per giungere ad una soluzione efficace. Sarò strano io, ma per me sono sfumature totalmente differenti :asd:
    Anche perché la discussione si poneva come una argomentazione in generale sulle nuove generazioni. Inoltre quando si discute di fede non si può che parlare in generale. Se vogliamo essere precisi infatti esiste una religione per ogni essere umano, perché ragioniamo tutti con la nostra testa e diamo tutti interpretazioni differenti. Perciò non troverai mai due persone che pur appartenendo alla stessa fede la interpretino e vivano allo stesso identico modo. Perciò non si può fare altro che parlare in generale. Quel mio parlare in generale si rivolgeva dunque ad un modo di pensare che per esperienza personale ho potuto constatare sia presente in molti (MA NON tutti) esseri umani. Poi può essere che dove vivete voi magari non è così, me lo auguro sarebbe la prova che gli dove vivo io c'è molta gente incivile e dove vivete voi no, e c'è solo da esser contenti di questo. Chiarito, mi auguro, questo punto, condivido a pieno il tuo voler dividere religione da istituzioni religiose. Sono due cose che vanno a braccetto ma la vera religiosità non ha niente a che fare con le istituzioni quindi meglio scartare queste ultime dal discorso, visto e considerato che penso siamo tutti ampiamente d'accordo nel riconoscerle come il cancro. Non capisco se il tuo voler approfondire si riferisca a questa parte del discorso o alla parte sulla religiosità, spero la prima perché ripeto riguardo la seconda uscirebbe fuori penso una discussione poco produttiva piena di critiche sensate, giuste ma inutili da ambedue parti nei confronti delle istituzioni religiose.
    Personalmente ti dico che prima di giungere alla mia attuale interpretazione della fede mi sono avvicinato a tante diverse religioni e fedi, alcune per brevi periodi, altre per periodi un po più lunghi e sono: cristianesimo cattolico, evangelisti, testimoni di geova, islam, buddismo (che mi permetto di includere nelle religioni), shintoismo. Potrei bene o male sostenere discussioni a riguardo di esse, tuttavia è meglio rimanere nell'ambito del cristianesimo per dare spazio nella discussione un po a tutti e per evitare di sfociare in luoghi comuni dettati dall'ignoranza. Per esempio tu hai detto una cosa molto sbagliata riguardo il corano. Spesso pensiamo che siccome ci insegnano che la bibbia è un testo da interpretare allora ogni testo religioso sia così. In realtà per il corano non è così. Il corano per chi ci crede è la parola di Allah dettata agli uomini tramite l'arcangelo. Non si presta quindi ad una analisi esegetica come la bibbia. Stupido, sbagliato, retrogrado, pensa quel che ti pare però per chi veramente crede nel corano è così.

    Momento.. momento..

    Tu sei musulmano?
     
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    CITAZIONE (~ Denko Sekka FTW ~ @ 2/12/2015, 00:22)
    Penso di essermi innamorato di Sebyk (spiritualmente si intende...o forse no.. :asd: )

    Apparte gli scherzi, stra quoto, ora è tutto diverso ed è un bene

    CITAZIONE (Capitan Findusss @ 3/12/2015, 20:01)
    Non sai quanto io sia d accordo..

    CITAZIONE (Barong @ 4/12/2015, 00:49)
    In un solo messaggio hai dato degl'ignoranti a tutti coloro i quali credono nella propria divinità, circa 3/4 miliardi di persone se vogliamo sostenere che metà del genere umano è ateo, beh complimenti.

    CITAZIONE (Sebyk @ 4/12/2015, 02:16)
    Tre miliardi di ignoranti è una stima al ribasso

    CITAZIONE (~ Denko Sekka FTW ~ @ 4/12/2015, 13:13)
    Momento.. momento..

    Tu sei musulmano?

    SOLO RISPOSTE ARGOMENTATE - PENSIERI E COMMENTI ESPRESSI IN MODO CHIARO E COMPLETO


    NO RISPOSTE BREVI - NO BATTUTE - NO EMOTICONS - NO SEMPLICI QUOTE DI PENSIERI ALTRUI


    RISPETTATE LE REGOLE DI QUESTA SEZIONE IN MODO TOTALE O ENTRERETE NEL GRUPPO CON ANTIFLOOD A 60 MINUTI!


    ~ Denko Sekka FTW ~, in particolare, hai scritto i post piu inutili, al prossimo avrai l'antiflood.
     
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  9. Barong
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    Io mio era un modo per dire che avere una fede religiosa non è da scellerati a parer mio, comunque mi scuso
     
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    CITAZIONE (Barong @ 4/12/2015, 14:43) 
    Io mio era un modo per dire che avere una fede religiosa non è da scellerati a parer mio, comunque mi scuso

    Il tuo non era dei peggiori, infatti poi mi sono focalizzato su ~ Denko Sekka FTW ~.

    Ricordo che è possibile dare voti positivi e negativi ai post, nel Planetario è vietato quotare mezzo chilometro di messaggio per dire "quoto" "concordo" e simili.

    ps. appena possibile scriverò il mio pensiero sul tema del topic
     
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  11. Cadonga
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    CITAZIONE (~ Denko Sekka FTW ~ @ 4/12/2015, 13:13) 
    Momento.. momento..

    Tu sei musulmano?

    Ho specificato qualche post fa di essere "agnostico", e comunque anche se fosse non vedo cosa c'entri con l'argomento del topic.
    Chiedo scusa se così facendo scrivo l'ennesimo post contro regolamento, ma ritengo opportuno chiarire.
     
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    Vi amodio per i chilometri di parole che avete scritto e che mi costringeranno a un maniacale lavoro di taglia e cuci </3

    CITAZIONE (Cadonga @ 3/12/2015, 19:58)
    Pensano che religione=morale e che quindi assenza di religione=assenza di valori morali. Che è una cosa che reputo sbagliatissima. Per come la vedo io la religione e sempre stato uno strumento atto a guidare nel bene (talvolta purtroppo nel male, ma questa è un'altra grossa parentesi) le persone verso una pacifica convivenza con sé stessi e con gli altri. Ora siamo evoluti ed intelligenti, pertanto possiamo fare a meno della religione, ma non delle regole di convivenza che abbiamo maturato grazie ad essa. Sarebbe un po come tornare ad essere animali per come la vedo io. Però sono curioso di sapere come la pensi tu a riguardo.

    Sì e no. La morale antica - in particolare quella giudaica e musulmana - era basata quasi totalmente sulla religione, cosa che non era particolarmente vera per il mondo greco/romano: quella precisa religiosità non è mai stata una religione rivelata, e di testi sacri in senso stretto ci restano ben pochi Inni, e non sempre completi. E questo non è una distinzione da poco, in quanto la rivelazione è effettivamente qualcosa che implichi doveri e proibizioni, quindi...la tua equivalenza religione=morale a che periodo e religione precisa si ascrive?

    CITAZIONE (Cadonga @ 3/12/2015, 19:58)
    Ora invece ti spiego cosa intendevo dire con quelle ultime frasi, ma forse dovresti già averlo capito con quello che ho scritto sopra. Per dirlo in parole povere, con le mie ultime frasi intendevo dire che appunto molte persone spesso si sentono giustificate nel compiere certi gesti dichiarandosi atei. Gesti che al contrario un religioso non potrebbe fare.

    Forse l'hai già detto, ma ci sono messaggi molto lunghi. Di quali comportamenti di preciso stai parlando?


    CITAZIONE (Cadonga @ 3/12/2015, 19:58)
    Vedono dunque la religione come un qualcosa di repressivo e quindi da eliminare per stare bene con se stessi, quando in realtà questa egoistica visione del mondo è sbagliata. O meglio, è sbagliata se si vuol vivere civilmente. Se si vuole tornare alla legge Darwiniana del più forte poi è un altro discorso.

    Il darwinismo sociale non ha avuto grande seguito se non da parte di persone molto stupide. E sulla repressione...vediamo un po'.

    Siamo in un paese in cui talvolta v'è ancora lo stigma sociale di essere atei, in cui il crocefisso è esposto anche nei luoghi di giustizia, dove girano sentinelle in piedi, Adinolfi, disinformazione, credenza di presunte e terrificanti teorie del gender, in cui i medici sono felicemente obiettori di coscienza e negano trattamenti sanitari innegabili a persone, in cui se sei omosessuale sei automaticamente un peccatore che va curato (e se ti arrestano per questo è colpa della lobby gay), in cui la laicità è un ideale che ha lo stesso sapore di base dell'anarchia (i.e.: ottimo principio guida, ma non lo raggiungi neanche per sbaglio), in cui sulla base della religione non abbiamo o purtroppo abbiamo, nell'ordine: possibilità di eutanasia, matrimonio omosessuale, enormi sgravi fiscali per beni, spese enormi sostenute dai cittadini...devo continuare? Senza dimenticarci delle terribili restrizioni che persone lgbtq+ devono sopportare ogni giorno (vedi: il matrimonio gay che minaccia la pace).

    Devo andare seriamente avanti?

    CITAZIONE
    Se ad una persona da fastidio che si bestemmi, indipendentemente da tutto e sempre nei limiti del possibile, evito. Perché devo dare fastidio ad una persona in modo gratuito? Che senso ha? Se posso evitare di dar fastidio lo evito, così si comportano le persone civili.

    Se sto parlando con un amico e mi scappano fattezze suine rivolte a divinità o altri epiteti poco lusinghieri perché dovrei preoccuparmi di uno sconosciuto che magari è dietro di me? Al 99% non lo rivedrò più in tutta la mia vita, e magari neanche mi accorgerò di lui.

    CITAZIONE (Sebyk @ 3/12/2015, 22:21)
    Più che atei avrai conosciuto molte teste di cazzo. Sinceramente non ho mai conosciuto persone che giustificano le loro azioni incivili sul fatto di essere atei, di solito questa è una cosa da fondamentalisti religiosi. Per esempio, dalla deplorevole mancanza di rispetto da parte di una grossa fetta di cattolici ferventi nei confronti dei movimenti lgbt. Non vedo che collegamento ci possa essere tra la fede e l'educazione, se qualcuno pensa che siano collegate è un ignorante di quelli forti.

    Sulla bestemmia, sto giro cerco di rispondere seriamente :asd:, ho molti amici credenti che gli dà fastidio se sentono una bestemmia, e con loro cerco di tenerle a bada (dalla mia bocca escono senza controllo), non perchè riesca a capire da dove proviene tutta questa importanza che gli danno, ma perchè essendo persone a cui tengo, cerco di assecondarli. Ma sta sicuro che se a riprendermi fosse una persona che non conosco, lo manderei facilmente a quel paese, il fatto che ti diano fastidio delle parole, non ti dà il diritto di rompermi le scatole.

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    CITAZIONE (Barong @ 4/12/2015, 00:49)
    In un solo messaggio hai dato degl'ignoranti a tutti coloro i quali credono nella propria divinità, circa 3/4 miliardi di persone se vogliamo sostenere che metà del genere umano è ateo, beh complimenti.

    Interessante. Allunga un po' il discorso.

    CITAZIONE (Cadonga @ 4/12/2015, 11:07)
    Quello civile è un semplice contratto, che si può annullare in qualsiasi momento. Quello religioso no. È un impegno molto più importante, che dura fino alla morte.

    Così stai però più o meno mettendo una gerarchia di tipo mreligioso > mcivile. Il solo fatto abbia parole rituali diverse lo rende automaticamente migliore? E le persone che si sono sposate in chiesa hanno quindi unioni di serie b? Tra l'altro, anche il matrimonio religioso non è meno contrattuale. E, come hai detto tu nell'ultimo wall-of-text: prima di fare una scelta simile ci pensi parecchio e poi ti prendi l'impegno; ma mi sembra cozzare un bel po' con questa frase che ho citato.


    Qui un po' mi fermo, potrei dire altro, ma sono un bel po' stanco al momento. Magari riprendo altri punti che mi sono segnato in privato con i diretti interessati.
     
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  13. Cadonga
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    Scrivo dal telefono, perciò chiedo scusa se verrà fuori un post un po' disordinato.
    Rispondo ai punti dove son stato chiamato in causa:

    Riguardo al discorso morale=religione:
    Come specificavo qualche post fa, per evitare di sfociare in discorsi che in molti non sarebbero/siamo in grado di gestire, meglio rimanere nella realtà che ci riguarda maggiormente, il cristianesimo ed in particolare cattolicesimo.
    La realtà dei fatti è che fino alle generazioni nate nei primi anni di questo secolo, l'Italia era uno stato molto cattolico e quindi, per i più svariati motivi parte degli insegnamenti morali che hanno ricevuto queste generazioni sono in un modo o nell'altro legati alla religione. Per questo spesso si tende a fare una SBAGLIATA equivalenza tra morale e religione.

    Per quanto riguarda il discorso comportamento: non intendo denunciare nessun comportamento in particolare, ma un modo di ragionare che trovo sbagliato, e cioè il fatto di tirar fuori "l'essere ateo" come giustificazione interiore per il compimento di un gesto immorale, quale esso sia.

    Riguardo la repressione: non sono d'accordo. O meglio, il lungo elenco di problemi che crea ancora costantemente la religione nel nostro paese, che potrei darti io stesso una mano ad allungare e corretto. Tuttavia questo non c'entra nulla con quello che intendevo dire io. Mi spiego: trovo assurdo che il nostro stato sia, concedetemi il termine "filo-religioso" e che questa situazione crei ancora oggi disparità di diritti e doveri nei suoi cittadini. Ma il mio discorso era un altro. In particolare intendevo sottolineare il fatto che l'esser religiosi spesso porta delle limitazioni dovute a principi morali, e certe persone vedono queste limitazioni come delle grosse catene di cui liberarsi per i più svariati motivi. Io personalmente ritengo che al di là della fede ci sono delle limitazioni a cui noi TUTTI dobbiamo sottostare (un esempio banale può essere il "non uccidere") se vogliamo vivere in una società basata sulla pacifica convivenza ed il rispetto reciproco.

    Riguardo il discorso bestemmie: beh mi spiace ma siamo in disaccordo. Io sono una persona che bestemmia, ma non mi permetterei mai di bestemmiare in presenza di persone a cui da fastidio. Un po quando tra amici ci si insulta per scherzo le madri a vicenda. Se ad un amico da fastidio non lo faccio. Se conosco una persona nuova, fino a che non c'è un rapporto approfondito e non ho la certezza che a lui non dia fastidio non mi permetto di dire certe cose. Per come la vedo io è una questione di rispetto.

    Riguardo al matrimonio: forse mi sono spiegato male io, ma hai frainteso. Non intendevo assolutamente dire che esistono matrimoni di serie a o di serie b. Semplicemente, il matrimonio civile implica vincoli differenti di quello religioso. Nessuno ci obbliga a sposarci, tantomeno in chiesa, se non sono pronto a prendermi un impegno perché devo?
    Il matrimonio civile impone molte meno responsabilità di quello religioso, era questo che intendevo dire. E per chiarire quindi quello che volevo sottolineare è che non ha senso sposarsi se non si è pronti. Personalmente per tutti gli impegni che implica il matrimonio religioso io non lo farei mai. Il matrimonio religioso è fino alla morte, quello civile no. Perciò trovo ipocrita chi prende il tutto con leggerezza.

    Spero di essermi spiegato e chiedo scusa per i messaggi chilometrici... :asd:
     
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    Secondo me le nuove generazioni hanno perso la fede perché nel mondo moderno ci sono talmente tante distrazioni che ormai parecchi non ci pensano nemmeno più a queste cose. Se uno esce il Sabato e torna alle 6 di mattina non va in Chiesa la Domenica, su questo ho pochi dubbi. E così ti allontani sempre di più. Magari ci sono pure gli atei per scelta, non per pigrizia, ma ne ho trovati pochi che alla domanda: perchè non credi, avessero pronta un qualche tipo di risposta. Basta vedere le giustificazioni all'ateismo in questo post: nel 2015 il livello di istruzione è migliorato, le persone sono diplomate, laureate ahahah: io una materia che spiegasse la non esistenza di Dio non l'ho studiata. Se uno è laureato con 110 e lode in microastrofisica, non ha comunque le competenza per parlare con cognizione di causa di pasticceria :asd:. Poi non si capisce perché chi non crede dovrebbe bestemmiare. E' proprio una questione di educazione e non mi dilungo su questo perché mi sembra superfluo.
    Volendo inserire il mio punto di vista cristiano: Gesù è un personaggio storicamente esistito. Erano 12 gli apostoli, secondo me non si sarebbero fatti sbranare nel colosseo se non fosse successo veramente qualcosa 2000 anni fa. E come loro chissà quanti cristiani nella storia. Pure i tizi degli attentanti di Parigi per fare quello che hanno fatto si sono drogati per superare il paura di dover morire. Se Gesù non fosse risorto non penso che i primi cristiani avrebbero lasciato la loro vita più o meno agiata, regalato tutto quello che avevano, rischiato ogni giorno di farsi uccidere per il resto della loro vita per ripetere ogni giorno sempre le stesse preghiere, gli stessi insegnamenti e infine essere torturati e uccisi brutalmente.
    E vogliamo parlare dei casi di possessione? Ma lo sapete che c'è una collaborazione tra psicologi e esorcisti? Alcuni esorcisti mandano persone dagli psicologi e viceversa. Qui c'è un incontro tra religione e scienza molto concreto che non faccio fatica a definire una certificazione dell'esistenza del soprannaturale. Ora vi metto un po' di paura perché nella vita è importante capire dove mettere il piede quando si cammina: sapete qual è l'obbiettivo più grande del diavolo? Far credere che lui non esiste. Perché se non esiste lui non esiste nemmeno Dio. Sa essere molto attraente. Ci convince che il vero benessere è quello dei vizi, delle illusioni e invece vi dico che il mondo potrebbe essere molto, ma molto più bello di quello che è oggi. Magari sembrerò un po' retrogrado in quello che dico, ma vi assicuro che nei luoghi della cristianità dove sono stato, dove c'erano solo cristiani praticanti, cavolo sembrava di essere a Futurama per quanto riguarda il livello di civiltà che c'era. Ragazzi di tutto il mondo che letteralmente cantavano insieme, quasi parlassero una sola lingua, un solo inno, e a me che probabilmente ero più un ateo che un cristiano per stile di vita, ha colpito questa cosa. Ci si diverte un casino ad essere cristiani, nessun attrito, consapevolezza di essere tutti sulla stessa barca, compagni di viaggio. Per esempio una cosa che ho notato in questi posti è che se vuoi sederti in un luogo pubblico perché sei stanco, non devi mica chiedere a qualcuno un posto. Devi solo guardarti intorno, le persone capiranno all'istante (in realtà lo capiamo anche noi, ma non ce ne frega) che vuoi sederti e si alzeranno in 3 o 4 per farti posto. Altro che tifosi che litigano per la squadra del cuore, proprio un altro mondo. La fede non toglie niente a nessuno, anzi dà solo di più (frase abbasanza famosa dei cristiani cattolici). E riconoscere di essere figli del Dio dell'amore non è una cosa da sfigati, anzi è dare una grande importanza a se stessi, praticamente è proprio l'essere fighi. E inserirsi in un gruppo cattolico è un qualcosa di appagante per l'anima, divertente, coinvolgente, migliora la tua forza di volontà, il tuo autocontrollo, la tua percezione delle cose... insomma ti dà un identità spirituale e rafforza anche quella terrena. Però queste cose purtroppo non le sa quasi nessuno oggigiorno.
     
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    Secondo me le nuove generazioni hanno perso la fede perché nel mondo moderno ci sono talmente tante distrazioni che ormai parecchi non ci pensano nemmeno più a queste cose.

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    Se uno esce il Sabato e torna alle 6 di mattina non va in Chiesa la Domenica, su questo ho pochi dubbi. E così ti allontani sempre di più.

    Non è che nel tuo esempio confondi causa/effetto? nel senso che se qualcuno volesse veramente andare in chiesa la domenica tornerebbe prima il sabato. Semplicemente non ci vuole andare in chiesa la domenica e quindi non torna prima il sabato.

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    Magari ci sono pure gli atei per scelta, non per pigrizia, ma ne ho trovati pochi che alla domanda: perchè non credi, avessero pronta un qualche tipo di risposta.

    Io conosco molti atei per scelta. E' più difficile rispondere alla domanda "perché non credi?" che a "perché credi?".
    Nel secondo caso la maggior parte delle persone rispondono con qualcosa del tipo "Perché dio è esiste ed è buono, misericordioso, ecc.." allo stesso modo alla domanda "perché non credi?" potrei rispondere con "Perché dio non esiste" ma è una risposta che tipicamente non si da perché superficiale e si vuole andare oltre (diversamente dalla tipica risposta del religioso), ma comunque valida nei discorsi più leggeri e veloci (dialoghi)

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    Basta vedere le giustificazioni all'ateismo in questo post: nel 2015 il livello di istruzione è migliorato, le persone sono diplomate, laureate ahahah: io una materia che spiegasse la non esistenza di Dio non l'ho studiata.

    Non si studiava scienze nella tua scuola?

    CITAZIONE
    Se uno è laureato con 110 e lode in microastrofisica, non ha comunque le competenza per parlare con cognizione di causa di pasticceria :asd:.

    WUT? puoi spiegare meglio questa "battuta/paragone"?

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    Poi non si capisce perché chi non crede dovrebbe bestemmiare. E' proprio una questione di educazione e non mi dilungo su questo perché mi sembra superfluo.

    La credenza religiosa con la bestemmia centra relativamente, la bestemmia si è trasformata in una semplice imprecazione e/o rafforzativo (simile alla parola "cazzo", per esempio "che 'cazzo' vuoi?"). E' un po' come offendere qualcuno dandogli del "brutto handicappato" anche se con gli handicappati nessuno ha a che fare.

    CITAZIONE
    Se Gesù non fosse risorto non penso che i primi cristiani avrebbero lasciato la loro vita più o meno agiata, regalato tutto quello che avevano, rischiato ogni giorno di farsi uccidere per il resto della loro vita per ripetere ogni giorno sempre le stesse preghiere, gli stessi insegnamenti e infine essere torturati e uccisi brutalmente.

    Molte persone hanno abbandonato e continuano tutt'oggi ad abbandonare la propria vita per seguire una religione, ciò non dimostra la veridicità di una religione. Potrei fare un attacco terroristico per motivo religioso, sacrificare la mia vita senza provare che effettivamente il dio della mia religione esista. Sono fatti scollegati.

    CITAZIONE
    E vogliamo parlare dei casi di possessione? Ma lo sapete che c'è una collaborazione tra psicologi e esorcisti? Alcuni esorcisti mandano persone dagli psicologi e viceversa. Qui c'è un incontro tra religione e scienza molto concreto che non faccio fatica a definire una certificazione dell'esistenza del soprannaturale. Ora vi metto un po' di paura perché nella vita è importante capire dove mettere il piede quando si cammina:

    Qui non riesco a rispondere perché vedo gli esorcisti come semplici torturatori.

    CITAZIONE
    sapete qual è l'obbiettivo più grande del diavolo? Far credere che lui non esiste.

    Uhm? e quindi? potrei far credere a tutti che io sia una ragazza ma continuerebbe a non fregare niente a nessuno e non arriverei comunque da nessuna parte.

    CITAZIONE
    Ci convince che il vero benessere è quello dei vizi, delle illusioni e invece vi dico che il mondo potrebbe essere molto, ma molto più bello di quello che è oggi.

    Il benessere psicofisico dipende da fattori psicologici/biochimici, ogni persona cerca lo stato di benessere in diversi modi. Non spieghi che cosa sia il "vero" benessere. La religione può essere un esempio di come le persone cercano di soddisfare i propri bisogni di appartenenza e di stima.
     
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