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Sebyk.
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Personalmente mi dispiace per quanto accaduto e spero che i terroristi siano fermati e abbiano la punizione che si meritano, hanno esagerato nel voler imporre le proprie convinzioni, ma sono convinto che, se i giornalisti fossero stati più tranquilli, e non si fossero addentrati in una zona rovente, questo episodio si sarebbe potuto evitare.
Ti cito un pezzo di quest'articolo uscito ieri su Charlie Hebdo
Charlie Hebdo 14/01/2015 - "Sentiremo ancora "Si,ma..."?" - Gerard BiardCITAZIONEPerò c’è una domanda che ci assilla: riusciremo finalmente a far sparire dal lessico politico e intellettuale quel brutto epiteto di “laicista integralista”? La finiremo una buona volta di inventare dotte circonlocuzioni semantiche per definire allo stesso modo gli assassini e le loro vittime? In questi anni ci siamo sentiti un po’ soli nel tentativo di respingere a colpi di matita gli insulti e le sottigliezze pseudo-intellettuali scagliate contro di noi e contro i nostri amici che difendevano la laicità: islamofobi, cristianofobi, provocatori, irresponsabili, attizzatori di fiamme, ve-la-siete-cercata… Sì, condanniamo il terrorismo, ma. Sì, minacciare di morte dei vignettisti non va bene, ma. Sì, dare fuoco a un giornale è brutto, ma. Ne abbiamo sentite di tutti i colori. Spesso abbiamo cercato di riderci su,visto che è la cosa che ci riesce meglio. Adesso però ci piacerebbe molto ridere di altro.
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Speriamo che, a partire da questo 7 gennaio 2015, la difesa ferma della laicità sia un dato acquisito per tutti, che si smetterà finalmente di legittimare o anche solo di tollerare – per atteggiamento politico, per calcolo elettoralistico o per vigliaccheria – il comunitarismo e il relativismo culturale che aprono la strada a una cosa sola: il totalitarismo religioso..