Cosa farai da grande?

Come capire quale è la giusta strada da percorrere?

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  1. Rand al'Thor
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    Senza mettere i quote rispondo: i vostri sono discorsi con un fondo di verità ma "ingigantiti" dalla vostra visione personale delle cose (ed immagino, come ammesso da Enti, dal vostro vissuto.)

    Non dico che non esistano le raccomandazioni (vivrei in una reltà alternativa se lo pensassi), o che esci di casa e trovi lavoro.
    Dico che i "contatti" , se sono quelli riportati nell'ultimo post di Enti sono una cosa, per come li aveva usati nel post precedente erano un'altro discorso :)

    CITAZIONE
    E sopratutto era una frecciata ai soliti intellettuali di sta ceppa che sono diffusissimi sopratutto nella mia scuola ( e probabilmente anche qua), cioè i nerdoni con la puzza sotto il naso che si credono migliore di te perché son più bravi a scuola e ascoltano blues o rock

    Questa purtropo non si può proprio sentire :D o meglio, mi fa pensare che tu abbia meno di 20 anni (e se fosse vero tu, essendo in piena età scolastica, non avresti tutti gli strumenti per parlare di lavoro e di dinamiche del lavoro, ma è una mia supposizione, magari sei più vecchio di me -ma non credo- e sto dicendo cazzate)

    Faccio parte degli "intellettuali di sta ceppa", mi manca la puzza sotto il naso, a spanne verrei considerato un nerdone (anche se ormai è una terinologia usata nel modo sbagliato) e pur ascoltando rock e tutto il resto non lo uso come pretesto per sentirmi migliore di qualcuno (al massimo per sentirmi migliore in fatto di cultura musicale, ma lo tengo per me :D )

    Purtroppo il fulcro di gran parte dei tuoi discorsi verte intorno a questa frecciatina che hai voluto lanciare: non sarà invidia, ma dimostra una forte tendenza al volersi distinguere (desiderio tipicamente adolescenziale).
    Il qualunquismo (senza offesa, sto analizzando) di alcune affermazioni che hai fatto sulle meccaniche di assunzione dimostra la poca esperienza nel settore (sempre senza offesa, da come parli mi sembri comunque una persona seria,e non è poco,anzi) e, per tua stessa ammissione, si basa su quello che vedi tu,abitando in provincia (da poco ci sono tornato anch'io e ti assicuro, è meglio della grande città, soprattutto se sei un uomo che vuole tranquillità con la propria famiglia e stai cercando di ampliarla)

    La verità è che chi ha la testa e a volontà arriva ovunque: chi fallisce (e per fallimento non significa non diventare un multimiliardario, ma semplicemente un peso per la società) è perchè non si è adattato e non ha avuto la forza per andare avanti nel mondo del lavoro (che è una giungla, ma non un inferno).. e se non hai la forza per andare avanti nel lavoro, difficilmente ce l'avrai nella vita.

    Per la cronaca. ho 34 anni (quindi non sono più un ragazzino), so cosa vuol dire mangiare la merda (economica,lavorativa,a scuola, nella vita di tutti i giorni), ma per fortuna ho ricevuto una sana educazione, ho due genitori che si sono rotti la schiena per mandarmi a scuola e non farmi mancare nulla,nonostante la vita non sia stata clemente con loro. E credo sia questo che mi spinge a pensare sempre con positività al lavoro: l'impegno costante e la forza di volontà alla fine premiano.
     
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75 replies since 28/5/2014, 18:12   1491 views
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