Yu-Gi-Oh! Dual

[AVVENTURA][SERIO][SHONEN][VM 13]

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  1. Ipercubo
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    CITAZIONE (Ipercubo @ 25/9/2015, 20:03) 
    SEI! MESI! È una quantità di tempo spropositata per una Fic che negli ultimi due anni ha raggiunto sì e no il 20% di quella che stimavo essere la sua durata complessiva.
    [...]
    E vi prometto ce il Capitolo 25 non arriverà con così tanto ritardo.

    Ho ho ho, ecco il me dell'anno scorso. Parecchio ottimista, si direbbe.
    Faccio notare che, se si mantiene questo trend di raddoppiare ogni volta i tempi d'attesa, il Capitolo 26 arriverà nel 2018. E il 30 nel 2068.

    Capitolo 25 - L'ultima Città, Parte V

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    "Dov'è che entro in gioco io?" chiese Emily a Eridian, mentre i due segmenti davanti a lei scomparivano.
    "In che senso?" chiese quest'ultimo, sistemandosi gli occhiali e voltandosi in direzione della ragazza.
    "Avevi detto che mi avresti raccontato una storia che mi riguardava." rispose lei, "ma io conosco già quasi tutto ciò che riguarda la mia vita. Quindi, per dirmi qualcosa che non so, dovresti raccontarmi di qualcosa legato alla mia nascita... e magari ai miei genitori."
    "La tua nascita? In condizioni normali ti direi di chiedere a tuo fratello, ma in realtà so già che non ti risponderebbe, anche se probabilmente gliel'avrai chiesto più volte nel corso della tua vita."
    Prima che lei potesse chiedergli come facesse a conoscere Makoto, Eridian interruppe il suo pensiero: "Ma no, non è di quello che volevo parlarti, ma di qualcosa di assai più complesso, riguardante le dimensioni e le linee temporali.". E, nel dire ciò, i due si avvicinarono ad altissima velocità verso la Terra ai loro piedi (o, dal momento che essi erano rimasti completamente immobili, la Terra si avvicinò a loro) fino a ritrovarsi in una zona indefinita del pianeta, con i piedi appoggiati al suolo e la sagoma oscurata di una donna adulta a una decina di metri circa di distanza, alla cui sola vista Emily sussultò.
    "Reincarnazione:" disse Eridian, "uno dei pochi fenomeni scientifici sui quali non sappiamo praticamente nulla, né per quanto riguarda le cause, né per quanto riguarda il funzionamento e le conseguenze. In questo senso, dire che la storia ti riguardava personalmente non era del tutto esatto."
    "Quella donna... Sono io?" chiese Emily, notando i capelli biondi della figura, insieme ad altre caratteristiche che accomunavano le due. "Sì e no, come ti ho detto. È la tua "vita passata", se così la si vuole definire."
    "Io controllo le illusioni." continuò l'uomo, cambiando apparentemente argomento, "E le illusioni non sono altro che immagini di eventi, impresse nella mente delle persone. Questo significa che posso farti ricordare la tua vita precedente, o quantomeno tutto ciò che lei era e sapeva nel momento della sua morte. Ma onestamente penso che, se dovessi fare una cosa del genere, tu te ne pentiresti pressoché subito. Perché quei ricordi non sono piacevoli."
    Eridian si fermò un momento, quindi chiese: "Se vuoi, posso far tornare alla mente tutti quei ricordi; successivamente, però, tu dovrai scegliere se continuare a ricordare o dimenticare. Ti sta bene?"
    La ragazza annuì, senza staccare lo sguardo dalla figura. E subito dopo si svegliò.

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    "Dannazione!" imprecò Noah fra i denti.
    Emily era ancora svenuta fra le sue braccia, Makoto e il suo avversario continuavano a combattere senza nemmeno prestargli attenzione, e dietro di essi vi erano ancora due Soldati Meklord che tenevano i cannoni puntati sui due combattenti, seppur senza sparare.
    Il ragazzo assisteva alla scena con una terribile sensazione di impotenza, stringendo talmente tanto i pugni da farsi male da solo. E, soppesando le varie opzioni a sua disposizione, probabilmente scelse la peggiore: dopo aver appoggiato Emily a terra incominciò a correre verso i due combattenti, incurante sia dei robot, sia dell'uomo con la maschera. Quest'ultimo, che soltanto ora sembrò curarsi del ragazzo, eseguì un salto all'indietro, prendendo così le distanze da Makoto.
    Nel frattempo Emily aprì lentamente gli occhi, senza però avere il tempo di svegliarsi completamente prima di notare l'assolutamente incosciente azione di Noah, e conseguentemente afferrare il proprio fioretto, a pochi passi di distanza, e incominciando anche lei a correre nella stessa direzione. Sfortunatamente, Noah era oramai arrivato a meno di due metri dal proprio bersaglio, e in quel il suo pugno sinistro si circondò di un'aura viola, allo stesso modo di quanto successo nel suo confronto con Kyle il giorno prima. Senza neppure notarlo, il ragazzo spiccò un salto contro l'incappucciato, e così fece pure Makoto, sperando di approfittare della sua distrazione, e dando luogo quindi ad un tre contro uno.
    Il pugno di Noah, tuttavia, si scontrò prima del previsto contro una superficie dura e solida, e solo a quel punto egli notò un muro nero che si ergeva dal terreno a circa un metro di distanza dall'incappucciato.
    "Impossibile! Ma quella è Cor..." pensò Makoto, venendo interrotto da diversi "tentacoli" neri che, sorgendo dal terreno, lo afferrarono alle gambe e al bacino e lo scagliarono con forza a terra. Lo stesso destino toccò anche ai due ragazzi, in quanto prima ancora che essi potessero realizzare cosa stesse succedendo dei tentacoli simili si formarono sotto di loro, trascinando al suolo il braccio di Noah e la gamba destra di Emily, impedendo a ciascuno di essi di spostarsi.
    Ad una più attenta analisi, ciò che li aveva afferrati era la stessa sostanza di cui era composto il "muro" che aveva bloccato il pugno di Noah, ossia un liquido nero-violastro percorso da riflessi azzurri che apparivano e scomparivano sulla superficie dello stesso; liquido che, apparentemente, univa la mobilità dei normali liquidi con la durezza e resistenza dei solidi, e che poteva essere modellato a piacere dell'incappucciato.
    Quest'ultimo, essendo l'unico dei quattro capace di muoversi, incominciò tranquillamente a camminare in direzione di Makoto.
    "Hai intenzione di ucciderci tutti?" gli gridò Emily, mentre cercava inutilmente di liberarsi la gamba.
    "Certo che no," rispose quello, parlando tra l'altro per la prima volta in assoluto da quando era comparso, "non farei mai qualcosa di così irragionevole. Non ho alcun interesse ad uccidervi; il mio unico scopo è quello di catturare Quasar."
    A quell'affermazione la ragazza rimase interdetta, non capendo il perché stesse cercando proprio quella persona. Ma prima di poter incominciare a ragionare in tal proposito, notò con preoccupazione che l'intera area era stata circondata da vari Meklord (divisi fra i tre modelli visti finora: Wisel, Skiel e Granel). E qui, tuttavia, le venne un'idea.
    "Non so come mai tu lo stia cercando, ma se vorrai sapere dove si trova dovrai prima sconfiggermi a Duello, e se vincerò io dovrai liberare sia Makoto che Noah!"
    Quest'ultimo, ancora immobilizzato a terra, impiegò diversi secondi prima di capire il motivo per cui l'amica avesse detto una cosa del genere. Poi, dopo aver compreso il suo piano, intervenne: "Non ti permetterò di fare del male ad Emily! Dovrai vedertela anche con m-"
    "Emily! Scappa! Quell'uomo è pericoloso, neanche in due potete vin- Aah" lo interruppe Makoto, prima di venire a sua volta interrotto dalla presa del liquido nero, che si fece ancora più stretta attorno al suo corpo.
    "Mi sta bene: vi affronterò entrambi in un Battle Royale. Tuttavia terrò questo ragazzo come ostaggio, nel caso vi venisse in mente di scappare"
    Dopo che l'incappucciato ebbe detto ciò, le prese attorno ai due ragazzi si slegarono, mentre il liquido nero scompariva nel nulla. Mentre si rialzava, Noah ragionò su quello che era appena successo: "Emily ha avuto un'idea eccellente: ovviamente né io né lei abbiamo idea di dove si trovi Quasar in questo momento, non sapendo nemmeno dove ci troviamo noi. Tuttavia, è riuscita a trasformare una situazione in svantaggio disperato in Duello due contro uno a nostro favore."
    Emily, visibilmente ansiosa, stava anche lei ragionando mentre si sistemava il Duel Disk: "Quel tizio... Sarà davvero caduto in un bluff così palese? ...Non importa ragionarci adesso, ora dobbiamo concentrarci sul vincere questo Duello a tutti i costi"
    "Duel!" gridarono i due ragazzi.
    Noah LP: 4000
    Emily LP: 4000
    Morte LP: 4000

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    Aster afferrò prepotentemente la mano di Kyle e lo trascinò violentemente con sé dietro una casa.
    "Cos'è successo tutto d'un tratto?" chiese quest'ultimo, che ancora non aveva avuto il tempo di riprendersi.
    "Sono comparsi altri Meklord lì dietro. Dobbiamo andare immediatamente via di qui, o finiremo circon-" rispose il ragazzo più giovane, interrompendosi bruscamente dopo aver guardato dinanzi a lui.
    I due erano infatti circondati da quei robot, che seppur relativamente distanti impedivano loro di scappare. Aster si guardò intorno per vedere se erano rimaste vie di fuga libere, e subito notò che non ce n'erano.
    "Kyle, entra in quella casa dalla finestra. Qui fuori sei solo un bersaglio mobile."
    "Ruggito del Drago di Fuoco!" gridò una voce in lontananza, prima che Kyle potesse obbiettare qualcosa. Subito dopo un raggio di fuoco proveniente dalle loro spalle distrusse, uno dopo l'altro e in poco tempo, una parte dei Meklord comparsi.
    I due si girarono immediatamente, notando un grande drago rosso con le ali spiegate e, sotto di lui, un uomo che Kyle aveva appena visto al torneo.
    "Ma tu sei..." incominciò Kyle, venendo interrotto da Aster: "Zaker! Perché ci stai aiutando?!"
    Quest'ultimo non sembrò tuttavia nemmeno prendere in considerazione la loro stessa presenza, fin quando un'altro evento attirò la sua attenzione: tutti i Meklord nella zona vennero immediatamente distrutti da una forza sconosciuta, scomparendo subito dopo in frammenti di luce viola.
    Non capendo cosa stesse succedendo, Aster continuò a chiedere: "Cosa stai facendo, Zaker? Perché stai distruggendo i tuoi stessi Meklord?"
    Solo a quel punto l'interpellato lo degnò d'attenzione: in quello stesso istante, Arcidemone Drago Rosso generò un flusso di fiamme in direzione di Aster, che lo schivò all'ultimo. Kyle, che non ebbe nemmeno il tempo di reagire, non ne venne però nemmeno sfiorato.
    "I MIEI?! Io odio queste cose dal profondo della mia anima corrotta, e le maledirò finché avrò respiro!!!" rispose adirato quest'ultimo, scagliando un secondo attacco verso Aster, il quale riuscì nuovamente a schivare, seppur con fatica.
    "Fermati, Zaker!" intervenne Kyle, frapponendosi fra lui e Aster e ottenendo l'attenzione del Duellante di Fuoco. "Non ha senso combattere fra di noi, finché ci sono ancora queste macchine in giro, se le odiamo tutti!"
    "No, ora non ce ne sono più." intervenne Aster, "In questo momento non ci sono più Meklord in questa città. O per meglio dire, in questa porzione di Universo. Sei stato tu a distruggerli, vero?" riferendosi ovviamente a Zaker con quest'ultima domanda.
    "No, non li ho distrutti io. O meglio, non sono stato io a distruggerli tutti quanti in un colpo solo. Tuttavia, solo perché abbiamo un nemico comune non vuol dire che ora io mi alleerò con Iperion. Spostati di lì, Yuuki." rispose lui, chiamando peraltro Kyle "Yuuki" per la seconda volta.
    "Se non sei stato tu a distruggere i Meklord, c'è qualcun'altro qui che li odia. Ma a questo penserò dopo: tu sei comunque uno dei tre Imperatori dell'Ordine, sconfiggendoti assicurerò ad Iperion un vantaggio enorme. Kyle, ascolta Zaker e fatti da parte." intervenne Aster.
    Dal canto suo Kyle, vedendosi fatta la stessa richiesta da entrambi, si allontanò da Aster, portandosi alla stessa distanza sia da lui che da Zaker, e permettendo così il loro Duello. Tuttavia, proprio nel momento in cui stavano per sfidarsi, intervenne: "Non so chi siete voi, né l'uno né l'altro, né per cosa lottate. Tuttavia, combattere fra di noi in un momento come questo è assurdo: se proprio non volete ascoltarmi, vi obbligherò a farlo: Duel!"
    Aster LP: 4000
    Zaker LP: 4000
    Kyle LP: 4000

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    Due individui stavano correndo lungo una strada lineare, fra le macerie delle abitazioni. "Questa proprio non ci voleva!" esclamò Pestilenza, "dobbiamo trovare Zaker-sama il prima possibile: sarebbe un disastro se dovesse morire"
    Guerra dal canto suo non disse nulla, pensando fra sé e sé: "Zaker-sama è forte, ma oltre a noi che siamo riusciti ad entrare all'ultimo momento è l'unico membro dell'Ordine presente, e nella peggiore delle ipotesi potrebbe trovarsi a combattere contro Aster, Quasar, Ra e Horus contemporaneamente, e nemmeno lui potrebbe vincere in quelle condizioni."
    I suoi ragionamenti furono tuttavia interrotti dall'apparizione di una terza figura, che si era appena posta sulla loro strada.
    "Ehilà!" disse Edward Smith, l'ormai ex (dopo la sua sconfitta contro Quasar) campione del mondo, "So che siete nella mia stessa situazione, ma avete idea di dove ci trovia- Ehi!"
    I due Cavalieri l'avevano infatti infatti completamente ignorato, passandogli semplicemente accanto. Tuttavia si interruppero quando Edward li raggiunse nuovamente, e nuovamente si parò dinanzi a loro. "Voi due non mi sembrate avere il comportamento di chi non sa cosa stia succedendo. E se lo sapete e comunque non lo dite, spero vivamente, per il vostro stesso bene, che non siate stati voi a causare questo casino.
    "Maledizione!" esclamò Pestilenza, "Non abbiamo tempo da perdere con questo idiota. Guerra, dammi una mano: Lo sconfiggeremo in due minuti!"
    "Oh, quindi avevo ragione. Ebbene, sappiate questo: se volete risolverla con il Duel Monsters, avete scelto uno degli avversari peggiori in assoluto. Duel!"
    Edward LP: 4000
    Pestilenza LP: 4000
    Guerra LP: 4000

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    "Horus!" gridò Quasar, correndo in direzione del suo amico. Quest'ultimo stava steso a terra, con le mani sul volto, piangendo.
    Vedendo ciò, Quasar rallentò il passo, camminando fin ad essere ad un paio di metri da Horus. "Mi dispiace. Giuro che capisco il tuo dolore nel rivedere questo posto. I Meklord sono appena stati tutti distrutti, però non so se Ra sia riuscito a sopravvivere fino ad ora. Andiamolo a cercare insie-"
    Horus generò improvvisamente una sfera di energia viola fra le mani che subito scagliò in direzione di Quasar. Quest'ultimo la schivò per un soffio, e l'attacco andò ad impattare contro un palazzo a cinquanta metri di distanza. Immediatamente dopo ciò, attorno al punto di impatto si formò una sfera viola del raggio di una decina di metri che scomparve dopo pochi secondi, generando in quel momento una fortissima corrente d'aria in direzione del centro della sfera stessa.
    Quando scomparve, al suo posto non era rimasto assolutamente nulla: né le macerie, né lo stesso terreno sottostante, che appariva curvato con una precisione millimetrica. Addirittura, la corrente generatasi era dovuta al vuoto lasciato dalla sfera, dato che persino l'aria al suo interno era scomparsa senza lasciare traccia.
    "Se mi colpisce un attacco come quello sono morto!" avrebbe pensato Quasar in condizioni normali. Ma non lo fece, perché la sua attenzione era interamente rivolta verso Horus, che in quel momento si era appena alzato. I suoi occhi, in precedenza castani, ora erano di un viola acceso.
    "Non è possibile... Tu sei..." balbettò Quasar, ora completamente terrorizzato e sbiancato in viso, indietreggiando lentamente.
    "È passato un sacco di tempo, "Quasar". O dovrei dire..." e successivamente, Horus pronunciò un nome che Quasar non sentiva da moltissimo tempo, e che non avrebbe mai più voluto sentire: il proprio nome di battesimo.
    "Tu sei Ahriman!" gridò Quasar a Horus, o quantomeno al suo corpo, mentre quest'ultimo gli si avvicinava lentamente. "Che cosa gli hai fatto?!"
    "Io, intendi? Non gli ho fatto nulla." rispose Horus – di seguito "Ahriman", come sarebbe oramai più corretto chiamarlo, "Mi sono limitato a mostrargli il tuo passato, e poi lui ha scelto liberamente di schierarsi con me."
    "Comunque sia," continuò Ahriman, "stavo ragionando sul nome che ti sei scelto. I quasar sono gli oggetti più luminosi dell'universo; è abbastanza ipocrita da parte tua, dati gli enormi crimini che hai commesso. Non trovi?"
    Quasar in quel momento smise di indietreggiare, deciso invece ad affrontare il nemico. "Horus... Mi dispiace davvero tantissimo di tutto ciò che stai passando. Tuttavia... ti prometto che ti libererò, a qualsiasi prezzo" e nel dire ciò, preparò il Duel Disk.
    "Te l'ho già detto, Horus mi ha seguito di sua spontanea volontà, e potrebbe liberarsi da solo in qualsiasi momento, se lo volesse... Bah, non importa: in questo momento quasi tutto l'Ordine ti sta dando la caccia, tanto vale che ci pensi io che ti ho a portata di mano. Duel!"
    Quasar LP: 4000
    Ahriman LP: 4000

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    BLAM! Tre Battle Royale e un Duello.
    In un certo senso questo va a compensare il fatto che non si vede un combattimento dalle semifinali del mondiale, visto che le finali sono state interrotte. E non farò pronostici su quando uscirà il Capitolo 26, visto e considerato come sono andati quelli sul 25.
     
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