Yu-Gi-Oh! The Forbidden Star

PROLOGO...

Luogo:Struttura Ignota
Data e Ora: Mercoledì,circa le 5.30 del mattino
Contesto: Una discussione

Era una stanza buia, dalle quali finestre, che davano l' idea di una chiesa costruita in stile gotico, filtrava la luce lunare, che andava ad illuminare i vari angoli della camera, tra cui il tavolo, che era esattamente al centro. Attorno ad esso vi erano raggruppati sei individui indossanti vesti dotate di cappucci e tutte di colori differenti. A capo di quei sei vi era un individuo dalla veste arancione, con il volto coperto da una maschera in argento ben decorata, con delle foglie di alloro che dalla zona delle guance curvava esternamente alla zona degli occhi ed elevandosi fino a culminare in una zona dentellata della maschera che ricopriva la fronte. L' individuo tratteneva una mappa su quel tavolo in legno di betulla, decorato in stile barocco, con varie chiocciolette ai lati e disegni di foglie d' alloro tutt' intorno al centro. La mappa in questione rappresentava un planisfero, ovvero una riproduzione più o meno fedele delle terre emerse del globo terrestre. Il capo, che teneva un indelebile rosso, segnò una
struttura circolare su una determinata isola del Giappone, ovvero Honshu. In seguito,parlando con gli altri cinque, segnò una crocetta su una città dell' isola nipponica, che si trovava nella stessa zona delle grandi città dell' isola, ovvero Heartland City, una sorta di Anti-Tokyo,
oltre che la città tecnologicamente più avanzata della regione. Ad un certo punto la discussione si fece molto più interessante.

"Capo...L' obbiettivo è ad Heartland City,da quel che ho capito?" Chiese un individuo molto basso, di altezza intorno ad 1.10, che portava una veste rossa, con una voce che ricordava un bambino, ma con un' età ben superiore ai 7 o 8 anni.

"Esattamente...Secondo le ricerche che ho condotto prima di portarvi qui, sono riuscito ad individuare dei duellanti molto forti che potrebbero presentare la tanta attesa Aura Blu." Rispose il capo, che doveva avere intorno ai diciannove anni.

"Se ci fosse una potenziale mancanza del Settimo,riusciremmo comunque a raggiungere il nostro obbiettivo?" Chiese incuriosito un terzo individuo, dalla veste viola, con una capigliatura così folta che si spargeva dappertutto e sporgeva dal cappuccio. L' età era di circa 16 anni e con una voce normale per uno della sua età.

"Per quel che ci può riguardare...Se non troviamo e convinciamo il Settimo ad unirsi a noi...Perderemo la nostra guerra contro Il Tiranno..." Rispose con voce assai preoccupata l' individuo dalla veste arancione, che al solo pensiero della potenziale assenza dell' ultimo individuo, cominciò a tremare.

"Xanor...Devo chiederti di occupartene tu...Al momento mi sembri quello più in forma e adatto per affrontare la Terra e i suoi abitanti..." Disse il capo, puntando il dito sull' individuo dalla veste viola il quale annuì.

"Ti ricordo che con i tuoi nuovi poteri il Deck lo puoi materializzare,come ti era gia possibile in passato con il Duel Disk..." Aggiunse il capo, con l' obbiettivo di rammentare a Xanor che il Deck lo poteva lasciare custodito alla base, senza il timore di dover perderlo.

"Vado e provvedo, capo!" Esclamò, prendendo poi l' uscita dalla stanza, attraverso delle porte scorrevoli.

Quando Xanor uscì osservò il bellissimo panorama, con l' alba che dava un tocco di arancione alle montagne circostanti. Egli osservò inoltre le valli e trovavò ciò molto bello. Si levò infine il cappuccio e il suo volto fu investito da una lieve folata di vento e dalla luce del sole e tutto ciò gli piacque. La carnagione era parecchio bianca. La capigliatura era molto folta e dava l' idea di un focolare, in quanto rossa con delle ciocche arancioni. Presentava, però, anche una struttura di capelli blu uniti quasi a formare una corona, con due ciocche ai lati che sporgevano diventando sottili e puntavano in avanti. Gli occhi non erano qualcosa di comune agli umani: la pupilla non era nera, ma bensì grigia e l' iride era di un colore rosso acceso. Cominciò quindi a scendere da quella montagna, a passo lento, ammirando il paesaggio.

FINE PROLOGO...

Capitolo 1: Un fenomeno anomalo

Luogo: Un boschetto
Data e Ora: Martedì,le 21 circa
Contesto: Una gita

In quell' appezzamento di terra, che non era più esteso dei 20 metri quadrati e circondato da cespugli e alberi di vario tipo, facenti parte della foresta, degli scolari indossanti le divise dell' accademia di Heartland allestivano le tende per accamparsi. Al centro della piccola area vi
era un focolare. Era da notare un gruppo di ragazzi che discutevano durante l' allestimento delle tende: il gruppo in questione era quello di Yuma e dei suoi amici. Si mettevano d' accordo tra di loro per duellare la mattina seguente e al solo pensiero ne erano terribilmente entusiasti,ma qualcosa attirò la loro attenzione. Era una struttura sferica che era in collisione con una montagna e i presenti impugnarono i loro cellulari, le loro fotocamere o i loro Duel Tablet per registrare video e scattare foto.

"...Che sia...Un UFO?" Chiese terrorizzato Flip, che si nascose dietro a Bronk, che naturalmente non la prese bene.(C' era da aspettarselo,no? XD)

"Nah...Gli alieni non esistono!" Aggiunse il colosso, per fare in modo che Flip evitasse di utilizzarlo come scudo, oltre che per alleviare il suo terrore pressochè infondato.

"Io credo piuttosto che sia un elicottero o un aereo con un guasto al motore o problemi tecnici di questo genere..." Aggiunse Caswell, da bravo secchione, che volle "illuminare", in qualche modo, la mente del nanetto.

"Beh...Quando sei tu a dirlo allora..." Continuò Flip, che smise di avere il fiatone e che tornò un tantino meno terrorizzato.

"Però...Qualcosa non mi convince..." Disse Astral, che si materializzò dalla Chiave Dell' Imperatore per assistere all' anomalo evento. Pareva alquanto terrorizzato.

"Dici? Secondo me è solo stato uno sfortunato incidente..." Aggiunse Yuma che, sotto sotto, credeva davvero in un intervento alieno in quel presunto incidente.

"Calma,alunni!" Disse il professore di matematica, per calmare le urla di alcuni altri ragazzi che rimasero alquanto sconvolti dal fatto a cui ebbero appena assistito. "Ora potete tornare ad allestire le vostre tende...Forza!" Aggiunse l' insegnante che, dopo aver ottenuto l' attenzione di tutti, ordinò di allestire gli alloggi,aiutando eventualmente chi presentava delle difficoltà durante l' allestimento.

"Beh...Che dire...Tutto ciò mi incuriosisce..." Disse Yuma ai compagni che immaginavano la stessa e identica cosa.

Un po' per volta i ragazzi entrarono nelle rispettive tende per passare la nottata nei rispettivi sacchi a pelo.

Ci spostiamo ora al tempo in cui si ambienta il prologo della storia.

Xanor cominciò a vagare per un percorso di montagna che, a detta del capo, lo avrebbe portato nella città più vicina,da cui avrebbe potuto prendere un treno per arrivare direttamente ad Heartland City. Portava una tracolla di colore blu che non gli pesava affatto. Il suo abbigliamento era costituito da una giacca nera con della pelliccia all' interno, da una maglietta di colore blu, da un paio di jeans e scarpe firmate. Questo suo modo di vestirsi dava l' idea che Xanor abbia un' attenta cura al look e che probabilmente ci tiene molto a fare bella figura.
Continuava quindi la sua camminata. Il sole era alto nel cielo e con una luminosità più intensa di prima, Xanor, nel tragitto, poteva notare un' estesa macchia verde che non era altro che una foresta, ma anche uno specchio d' acqua di dimensioni medie, nel quale si potevano notare piccoli puntini bianchi in lontananza stare sulla sua superficie e quei puntini non erano altro che degli animali. A Xanor piaceva particolarmente quel pezzo di natura incontaminata e mano a mano che scendeva avvistava l' intero territorio da diversi punti di vista. Ad un certo punto rimase colpito dal vedere una città che dava l' apparenza di presentare un' alto tasso di inquinamento e questo non piacque per nulla al ragazzo che, rassegnato, dovette camminare
verso quello che lui considerò un "inferno della natura". Quando comparirono i marcia piedi e l' asfalto potè considerarsi più "al sicuro" dai pericoli stradali e dalla sua tracolla sfoderò un romanzo che cominciò a leggere con grande interesse fino all' arrivo presso la stazione ferroviaria.
Una volta arrivato sfoderò il biglietto conferitogli dal capo stesso e lo presentò all' addetta, che gli permise di aspettare vicino ai binari.
Arrivò il treno e Xanor aspettò un po' prima di entrare nei vagoni, data l' alta quantità di pendolari che si strattonavano per aggiudicarsi un posto nel treno più velocemente di altri ed evitare di stare in piedi, ma quando entrò riuscì ad avere un posto sicuro.

CAPITOLO CHIUSO!
So per certo che non è stato un capitolo buono,in quanto è il primo...Nel prossimo capitolo Xanor sarà gia arrivato ad Heartland City e vi sarà chiaro il motivo dell' accenno all' esistenza di Yuma e co. nella fan fiction,ma nessuno di essi sarà il Settimo,o almeno,non ho queste intenzioni.

1: Non credo che serva
2: Benvenuti ad Heartland
3: L'incappucciato
4: Le Sette Lance Oscure
5: Il Sopravvento Dell'Oscurità
6: I mostri Lettera
7: La Doppia Faccia Di Tyson
8: L'inizio di qualcosa che è finito

Capitolo 2: Benvenuti ad Heartland City!

Luogo: Ad Heartland City
Ora: 8.30 circa

Xanor uscì dalla stazione ferroviaria con molta calma e poichè aveva molta fame, andò al bar accanto alla stazione per mettere qualcosa sotto i denti.
Quando entrò potè notare il pavimento che era costituito da mattonelle di colore grigio. Ovunque vi erano tavoli e sedie in legno, sulle quali vi erano seduti alcuni uomini che dialogavano per i fatti loro. In fondo a quella grande stanza vi era una televisione a schermo piatto, che serviva ai presenti per assistere al telegiornale. Una delle bariste, notando lo sguardo perso di Xanor, lo condusse al banco principale.

"Dunque...Vuole ordinare?" Chiese la barista, una ragazza sui 24 anni, bionda, dagli occhi azzurri.

"Mmh...Credo che prenderò una brioche alla crema e un cappuccino..." Disse Xanor, che dopo aver notato i prezzi scritti nel listino all' entrata, prese in mano del denaro a sufficienza e lo diede alla barista.

"Grazie, mi auguro che sia di suo gradimento!" Aggiunse la cameriera, con una frase abituale che rivolgeva a tutti i clienti, quasi meccanicamente.

Nonostante fosse terribilmente affamato si mise a mangiare con calma e in quel momento sembrava alquanto rilassato, come se tutti i suoi problemi fossero morti di colpo. Quando finì la colazione, Xanor portò la tazzina alla barista.
Mentre uscì si accorse di un litigio tra due persone alla stazione degli autobus. Sulla sua mano apparì un chrest rappresentante una fenice con una lancia e successivamente si materializzò un giavellotto che Xanor, prontamente, lanciò contro uno dei due, che da infuriato quale era, decise di passare alle maniere forti.

"Ehi...RAGAZZINO!" Urlò infuriato il balordo, un uomo alto, robusto, calvo, con una barba folta e muscoloso. Portava dei pantaloni mimetici e una maglietta senza maniche di colore nero e portava al collo una collana.

"Dica..." Rispose Xanor, che era molto sicuro di sè.

"OSI AFFRONTARE QUELLI PIU' FORTI DI TE?" Continuò il balordo, che si avvicinava minaccioso al ragazzo dai capelli folti.

"Posso schierare contro di te un' infinità di giavellotti...Quindi che ne dici di risolvere la faccenda in altri modi?" Continuò Xanor, a cui le botte non piacevano affatto.

"Bah...CI STO!" Aggiunse il balordo,avendo intuito che il metodo alternativo era un duello.

"DUEL DISK! PRONTO! DUEL GAZER! PRONTO! COMBATTIAMO!" Urlarono i due contendenti.

Ciò che sorprese il balordo fu il fatto che il Duel Disk di Xanor comparì in seguito alla manifestazione di un' aura di colore viola e aveva una forma simile a quella delle fiamme.
Rimase colpito anche dal fatto che il ragazzo non utilizzava affatto un Duel Gazer, ma bensì il colore dell' iride cambiò da rosso cremisi a blu cobalto, e attorno all' occhio si formarono alcune figure viola a forma di deltoide.

Xanor: 8000
Balordo: 8000

"Non mi fai paura solo perchè hai due tatuaggi! COMINCIO IO, PESCO! METTO SUL TERRENO TRE CARTE COPERTE E TI PASSO LA MANO!" Disse il balordo, che all' apparenza non aveva mostri in mano.

"...Molto strano...Non ha mostri...Ma quelle carte trappola non basteranno per farmi fuori..." Pensò Xanor. "...PESCO DAL DECK! Evoco sul terreno Re Del Fuoco Avatar Yaksha! Vai,Yaksha! FENDENTE IMPERIALE SPADA DI FIAMME LEGGENDARIA!" L' arma di quella creatura cominciò a prendere fuoco e fu infine scagliata contro l' obbiettivo,ma l' avversario era pronto.

"Attivo i miei tre Burattino Di Difesa! Posso attivare queste tre carte trappola quando l' avversario attacca e non solo il mostro in questione viene distrutto, ma i miei tre Burattino Di Difesa valgono come mostri di livello 4 di tipo Guerriero-Bestia!" Dichiarò il balordo.

"Ti rispondo con l' effetto di Yaksha! Quando Yaksha viene distrutto,ho la facoltà di spedire al cimitero dalla mano un mostro Re Del Fuoco! Scelgo Alto Garunix! Poi evoco Re Del Fuoco Avatar Barong specialmente,dato che hai distrutto Yaksha con un effetto! Passo il turno!" Disse Xanor, che sul terreno aveva ora una creatura dalla pelle rossastra e dall' apparenza minacciosa.

"PESCO DAL DECK!" Dichiarò il balordo. "Sovrappongo le mie tre trappole di livello 4! Con questi tre mostri creo una rete per sovrapposizioni!" Apparve un portale dimensionale nel quale le tre trappole, diventate lucciole, entrarono.

"...Non utilizzerà mica loro!" Esclamò Xanor APPARENTEMENTE terrorizzato all' idea che l' avversario potesse evocare una carta xyz dall' alto potenziale.

"ESATTO! I NUMERI! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!" Ridacchiò a voce alta il balordo, non sapendo che quello di Xanor era un bluff e che di conseguenza non era affatto terrorizzato. "FATTI VEDERE...NUMERO 98: GUERRIERO FIAMMEGGIANTE-DISTRUTTORE GALATTICO! (2700/2000)" Dal portale uscì una creatura
costituita essenzialmente da fuoco di colore blu, protetta da un' armatura di colore verde scuro.

"...La Numero 98...Allora è vera la leggenda...Secondo la quale nel nostro primo duello ricorre la carta Numero che rappresenta il messaggio di uno dei sette antenati!" Pensò Xanor, che attribuì a Numero 98 un grande valore.

"Sei sorpreso? LO SARAI ANCORA DI PIU'! VAI DISTRUTTORE GALATTICO! FENDENTE FIAMMEGGIANTE OMBRA DI LAVA!" La mano di quella creatura divenne una spada di fuoco blu che tagliò in due Barong,causandone poi un'esplosione. "PASSO LA MANO!" Dichiarò.

Xanor: 7100
Balordo: 8000

"HAHAHAHAHAHAHAH!" Urlò il balordo, che provava goduria.

"Che cazzo godi,che fra poco ti pentirai di essere venuto qui?" Chiese Xanor, che non ebbe perso la benchè minima sicurezza, nonostante ci fosse la presenza della Numero 98. "PESCO DAL DECK! Attivo l' effetto di Avatar Barong! Nella mia standby phase successiva alla distruzione di Barong ho la facoltà di aggiungere
dal deck alla mano un mostro Re Del Fuoco! Scelgo Kirin! Per effetto di Alto Garunix, nella mia standby phase successiva alla sua distruzione posso evocare specialmente questo bestione da 2700 punti e posso anche distruggere tutti gli altri mostri sul terreno!" Dichiarò Xanor, con la conseguente materializzazione di Garunix, che non era altro che una fenice rivestita da alcune placche di metallo.

"Attivo l' effetto di Numero 98! Staccando un materiale xyz, posso annullare l' effetto di una carta che sceglie come bersaglio un mio mostro e posso anche evocare specialmente un Segna-Mostro! (1000/0)" Aggiunse prontamente il balordo.

"Non importa! Evoco sul terreno Re Del Fuoco Avatar Kirin! Vai,GARUNIX! FENDENTE IMPERIALE ALI MORTALI!" Garunix attaccò Numero 98 ed entrambi vennero distrutti. "Per effetto di Garunix quando viene distrutto in battaglia posso evocare dal deck un Re Del Fuoco! VIENI,RE DEL FUOCO AVATAR BARONG!
Detto questo passo il turno!" Concluse Xanor, che apparentemente tramava qualcosa.

Xanor: 7100
Balordo: 8000

"PESCO DAL DECK!" Dichiarò. "Per prima cosa il mio segna-mostro viene distrutto! Attivo l' effetto dei miei tre Burattino Di Difesa! Se bandisco queste carte posso evocare per un tributo in meno un mostro! Vieni a me, Dragone Imperiale! (lv12/4000/4000) Dragone Imperiale,vai e sferra un attacco!" Quel drago, che era rivestito da un' armatura d' argento e che portava al capo una corona d' oro aprì le sue fauci distruggendo Kirin.

"HAH! Hai fatto scattare l' effetto di Kirin! Quando viene distrutto il mio mostro ho la possibilità di mandare al cimitero un mostro Re Del Fuoco dal deck! Scelgo un altro Alto Garunix!" Dichiarò Xanor.

"Bah...Passo il turno!" Dichiarò il balordo,che si sentiva alquanto soddisfatto visto il suo "apparente" vantaggio.

Xanor: 4100
Balordo: 8000

"Forse mi hai messo in lieve svantaggio,vista la precedente carta Numero che hai evocato...Ma non significa che mi batterai! PESCO DAL DECK! Attivo l' effetto di Alto Avatar Garunix! Quindi puoi dire addio al tuo caro drago! Ma aspetta,la tua fine non è ancora arrivata! Evoco normalmente un Re Del Fuoco Avatar Yaksha e utilizzo Cerchio dei Re Del Fuoco per tributare Yaksha ed evocare un altro Garunix! E adesso preparati!
Sovrappongo i miei due Alti Garunix,entrambi di livello 8! Con questi due mostri ho la facoltà di creare una rete per sovrapposizioni...EVOCAZIONE XYZ!!! Mostrati a noi,Golem Di Fiamma-Overheat! (2800/2000) Per effetto di Overheat,quando questa carta ha un mostro Re Del Fuoco tra i materiali xyz,l' attacco di questa carta raddoppia fino alla fase finale del turno! Poi una volta per turno posso staccare un materiale xyz di
Overheat per sferrare la bellezza di due attacchi consecutivi! VAI,OVERHEAT! ERUZIONE DI LAPILLI!" Dagli occhi di quel colosso di basalto furono sparati dei raggi di lava ad altissima temperatura che colpirono pienamente il balordo il quale volò in aria urlando dal dolore.

"XANOR E' IL VINCITORE!" Esclamò una voce elettronica.

"...In verità...Quel balordo non è un uomo violento...E' stato corrotto dalla potenza speciale di Numero 98..." Pensò Xanor, che dopo la vittoria si irrigidì all' improvviso nel valutare i veri aspetti che valorizzavano il balordo. "...MANO DEI RE DEL FUOCO!" Dalla mano di Xanor spuntò di nuovo il chrest ed in seguito Xanor prelevò la Numero 98 attraverso una mano di luce di colore rosso. Xanor imboccò poi la sua strada, ma pareva triste in volto, visto il suo metodo drastico di prelevazione delle carte Numero.

Xanor camminava seguendo strade a casaccio, quando ad un tratto la Numero 98, che in quel momento egli stava tenendo in mano, si illuminò di un' intensa luce arancione che invase il corpo del ragazzo dai capelli folti che si ritrovò, d' un tratto, in una sorta di spazio astratto.
Comparì quindi Numero 98, che prese poi per mano Xanor e lo condusse attraverso alcune immagini dal forte impatto visivo, facendo comprendere al ragazzo dai capelli folti qual' era il messaggio dell' antenato dall' aura viola.
Comparve, come ultima immagine, la figura di un individuo quasi interamente meccanico dal quale collo sporgeva una densa colonna di fumo che veniva a creare il volto della figura: tale raffigurazione spaventò parecchio Xanor, che fu immediatamente rassicurato da Numero 98, che lo riprese e gli mostrò altre immagini.
Lo spazio astratto si chiuse poi con l' immagine di un sistema a codice binario, costituito cioè da una serie di 0 e di 1.
Si ritrovò seduto nel luogo in cui finì di essere fisicamente presente ed erano passate molte ore.
Quando Xanor osservò l' orologio di Heartland potè notare che erano le 23 e come dalle sue parti, anche ad Heartland non si dormiva mai.
Prese quindi a camminare, senza una meta, ma ad un tratto si ritrovò in un vicolo buio e circondato da alcuni teppisti notturni, probabilmente anche ladri di carte, che osservavano il ragazzo dai capelli folti con aria spavalda e sottovalutandolo.

"Guarda chi passa nel nostro territorio...Un altro animaletto indifeso!" Disse il capo di quella banda.

"Chi vi credete di essere? LASCIATEMI PASSARE!" Urlò minaccioso Xanor, che però non fece affatto paura.

"HAHAHAHAHAHAHAH!" Ridevano tutti. "TU VORRESTI FARCI PAURA?" Gridavano alcuni. "MA GUARDATELO!" Aggiunserò altri.

"Vi credete dei tomahawk quando siete dei coltellini-giocattolo per i bambini!" Disse con tutta calma Xanor, che nonostante gli avvertimenti continuò ad ottenere offese su offese.
Dopo poco tempo, probabilmente in seguito ad un duello di poco conto, schioccò le dita uccidendoli tutti e uscì in seguito dal vicolo per continuare la sua camminata pressochè infinita.
Lo spettacolo in quel vicolo era alquanto terrificante: i cadaveri mantenevano gli occhi aperti, che avevano però perso le pupille e le iridi, la carnagione era diventata terribilmente chiara e assunsero l' aspetto di corpi terribilmente vecchi.

CAPITOLO CHIUSO!
Allora, per quanto riguarda la narrazione dei duelli...Si, sono alquanto scarso e lo scenario è scarsamente descritto...Ma alla fine è comunque la mia prima fiction.
Dunque...Avevo in mente di far comparire Yuma e co. gia in questo capitolo, ma non ho ritenuto ciò necessario, in quanto non volevo che la Numero 98 saltasse fuori così dal nulla senza nemmeno sapere come abbia ottenuto una carta simile e di conseguenza ho inserito appositamente la rissa accanto alla stazione.
La parte finale avrà un senso logico e scoprirete tutto a riguardo nel prossimo capitolo (almeno credo).
Dunque,boh...Spero vi sia piaciuto...Grazie per la lettura...ALLA PROSSIMA!

P.S. Please Nossi don' t kill me!