Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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  1. Xivren
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    CITAZIONE (Ipercubo @ 17/3/2015, 00:36) 
    Orbene, con quale locuzione descriviamo la mia entrata in scena? "Alla fine"? "Con un leggerissimo ritardo"? "Finalmente"?
    Lascio scegliere voi.

    Ciò che è più importante, ormai mi sono rimesso in pari, e non credo né spero di rimanere più indietro. Ero rimasto alla prima apparizione di Nicolas, e sono più che contento del suo sviluppo durante la mia assenza.
    In questi ultimi Capitoli, però, la mia attenzione non si è concentrata tanto sulla trama (ben scritta e ben diretta, in ogni caso), quanto più sulla caratterizzazione dei personaggi.
    Rayshin e Esteban sono fratelli, Delver è un burattinaio, Nicolas è un prestigiatore e Lasyrindes è, uhm, un Lasyrindes. Sembrano fesserie, e in effetti lo sono, ma è da frivolezze come queste che i personaggi smettono di somigliare a una sagoma di cartone ficcata a forza in una trama che non ha niente a che vedere con la loro personalità. Mi prende un senso di sconforto quando penso che sia i protagonisti che gli antagonisti della mia Fic sono sostanzialmente dei personaggi delle favole Disney. Mi conforta solo il fatto che questa mancanza sia condivisa dal 95% delle Fan Fiction esistenti (escluse quelle a carattere erotico. Persino lì i personaggi hanno più spessore dei miei).

    A questo punto potrei e dovrei fare considerazioni sulla trama, ma invece dico solo una cosa: Voglio il prossimo Capitolo, ora.

    Sono così contento che tu, mio caro Iper-kun, sia tornato a leggere LCDI (ed ovviamente anche per i complimenti che hai fatto alla fanfiction, per quanto abbia molto da ridire su come hai definito la tua (ma lo farò bene al tuo prossimo capitolo)) che mi permetto di pubblicare non il prossimo capitolo (la cui pubblicazione sarà, come di consueto, questa domenica), quanto più un "mini-capitolo" a me molto importante per la trama ma che, se messo da altre parti, non avrebbe avuto di certo lo stesso effetto. Dunque pubblico quindi questa piccola anticipazione del capitolo vero e proprio, con la speranza di non disorientare nessuno dei miei cari lettori dopo il mio periodo di lunga assenza (eh sì, un periodo di meditazione serve a tutti).
    Buona lettura, dunque.


    CAPITOLO 52 - I PARTE – LE TRAME DI DINEF

    Mercoledì 15 Novembre - Ore 19:00 - New York, Other

    "Uhm... Esteban non è ancora tornato! Per quanto sia irruento, non è da lui non rispettare gli impegni presi!" commentò a mezza voce Isroth.
    L'anziano Ministro dell'Impero si era appena alzato dalla scrivania posta al centro del suo studio, appositamente realizzato in una stanza del sontuosissimo appartamento in cui alloggiava. Fino a poco prima l'uomo aveva continuato a svolgere con estrema cura le sue funzioni ed i suoi compiti in quanto Ministro, ma solo quando notò il tramontare del sole al di sotto del davanzale dell'enorme finestra davanti a lui decise di smettere.
    Appoggiandosi al suo bastone da passeggio Isroth uscì dallo studio, spegnendo con uno schiocco di dita la luce all'interno, e si diresse verso il centro dell'atrio riflettendo: "In effetti sapevo che l'idea di mandarlo libero in mezzo al Torneo si sarebbe rivelata pericolosa! E' vero che la sua presenza deve attirare quella di Rayshin, ma l'Imperatore sembra essersi dimenticato che è vero anche l'inverso: se mai Esteban venisse catturato da mio fratello... Non voglio neppure pensare a questa eventualità!".
    Isroth si fermò al centro dell'enorme tappeto dorato, rotondo e che copriva l'intero atrio terminando a contatto con le colonne in pietra blu che, con una forma a spirale, salivano fino al soffitto a cupola. Sette lampadari a forma di sole nascente illuminavano la stanza ma, per un curioso effetto di luce e oscurità, facevano sì che le colonne gettassero lunghe ed inquietanti ombre ai muri della stanza oltre i pilastri.
    Il Ministro si voltò apparentemente senza motivo verso una di quelle ombre, che però come mossa da vita propria prese ad allargarsi sempre di più attirando a sé anche le restanti ombre, per quanto la posizione dei lampadari e quindi la fonte della luce non fosse cambiata. Sì udì un suono nell'aria che, per quanto flebile, risuonò chiaramente negli appartamenti vuoti ed immersi nel silenzio del Ministro, e poi tutto tornò come prima. La sola differenza è che ora davanti all'uomo vi era un'altra persona.
    "I miei omaggi, Principe Dinef... Posso domandare cosa vi porta qui, in questo momento?" domandò formalmente Isroth, inchinandosi rispettosamente nei confronti del suo interlocutore.
    Il Principe dai capelli color cremisi gli rispose, il volto indecifrabile come suo solito: "Isroth, vengo qui per volontà dell'Imperatore! Abbiamo avuto... qualche piccolo imprevisto, e dobbiamo porvici rimedio io e te!".
    "Oh, questo sì che è strano! Considerando che già nella sua natura odia gli imprevisti, il fatto che abbia mandato voi qui significa che la situazione è molto critica! E sospetto che l'assenza di Esteban non sia del tutto casuale, mi sbaglio?" osservò il Ministro rialzandosi. Lisciandosi i baffi Isroth notò curiosamente che sul labbro inferiore del Principe vi era un piccolo taglio, e che la pelle attorno sembrava essere stata rossa fino a pochi istanti prima. Conoscendo Dinef e soprattutto Lasyrindes Isroth non ci mise molto a capire cosa fosse accaduto, e quindi aggiunse accigliato, a bassa voce: "Cosa ha fatto perdere le staffe all'Imperatore, questa volta?".
    Dinef lo fissò immobile per qualche secondo, per poi rispondere: "A quanto pare Esteban ha iniziato il suo processo di Perfezionamento prima del tempo, e soprattutto in nostra assenza... Se le cose stanno ciò tutto fa presupporre che lo stesso sia accaduto al fratello maggiore! L'Imperatore è dunque preoccupato che i due possano interferire con i quattro Principi in maniera, diciamo, ostile ai nostri piani!".
    Isroth si grattò il mento ispirando profondamente, mentre rifletteva in silenzio. In cuor suo aveva sempre saputo che quel momento sarebbe arrivato. Finalmente i sogni dell'Imperatore erano a un passo dall'essere raggiunti, ma allo stesso tempo ciò significava che Icero era ancora più vicino a distruggere il mondo per lui. Le cose da lì in poi si sarebbero fatte sempre più difficili, e proprio per questo avevano cercato di preparare Esteban a dovere per proteggerlo dall'Ordine di Yeni Aci.
    Quando espirò domandò: "Non poteva che succedere, prima o poi... Sfortunatamente è successo solo troppo "prima" che "poi"... Dunque dobbiamo cominciare il vostro piano, Principe?".
    "Certamente, Isroth! Come ti ho già spiegato questo è l'unico modo per realizzare pienamente le ambizioni del Sommo Lasryndes e proteggerlo da ogni altro possibile rischio... Immagino che per te possa essere un po' difficile da affrontare, ma non vi è altro modo! Se i quattro Principi devono affrontare i due fratelli, allora il modo più elegante per farlo è seguire il mio piano..." gli confermò Dinef, il viso sempre impenetrabile. I lati della sua bocca però ebbero un breve fremito, e per un istante sembrarono quasi assumere la forma di un ghigno orripilante.
    Il Ministro non si accorse di nulla però, ed annuendo con riluttanza commentò: "Quindi finalmente vedremo se tutti i nostri sforzi con Iolos saranno ripagati oppure no... Ovviamente l'Imperatore non sa nulla di tutto ciò, giusto? Io continuo a sostenere che dovremmo come minimo spiegargli il vostro piano, onde evitare dopo di vedere le nostre teste ruzzolare a terra accusate di tradimento!".
    Il Principe gli passò accanto senza emettere alcun suono, eccetto il frusciare del suo mantello nero, e fissando i lampadari al soffitto ribatté: "Non ho tendenze suicide, Isroth! Non preoccuparti, tutto si svolgerà secondo il mio copione, ed il Sommo Lasyrindes otterrà il miglior risultato con il minimo sforzo... Del quale però dovremo farci carico noi tre! D'altronde non è forse questo il nostro scopo? La nostra esistenza è indissolubilmente legata a quella dell'Imperatore, così come i nostri sogni e la nostra felicità... E se per raggiungerli dovremo schiacciare migliaia, o milioni, o miliardi di vite, lo faremo!". Detto ciò schioccò le dita ed i lampadari nell'atrio esplosero tutti in una pioggia scintillante di frammenti, eccetto uno posto esattamente sopra i due uomini che rimase l'unica fonte d'illuminazione.
    "Il Principe dell'Acqua è già in azione dopo che gli ho parlato, e per quanto pigro non tarderà di certo a fare la sua mossa! Tu invece occupati di Iolos ed andate a recuperare Rayshin ed Esteban: uccidete chiunque vi ostacoli, indiscriminatamente da alleati o nemici! Il fine deve avere la priorità sul mezzo!" aggiunse quindi Dinef, scuro in viso, per poi riprendere ad avanzare.
    Isroth si voltò rigidamente verso di lui rivolgendogli un ultimo inchino, dichiarando: "Come desiderate, Principe Dinef! E voi, nel mentre cosa farete?".
    "Oh, se le cose vanno come ho previsto ritengo che per questa missione dovrò scomodare un vecchi amico... A presto e buona fortuna, Isroth!" gli spiegò il Principe con una voce che sembrava tradire un velo di ironia, per poi perdersi nell'oscurità che ora dominava quasi interamente l'atrio, sparendo completamente.
    Il Ministro allora sbuffò, per poi battere a terra il suo bastone da passeggio gridando: "Iolos, vieni qui!".
    Dal nulla appare il cavaliere dall'armatura violastra, il volto come di consueto coperto interamente dall'elmo cornuto. Iolos era inginocchiato a terra con il capo chino, il braccio destro appoggiato sul ginocchio corrispondente mentre tutto il resto del corpo e dell'armatura erano coperti dal mantello. Nel vederlo davanti a lui Isroth non seppe cosa provare in quel momento: se pietà per ciò che attendeva quel povero essere o estrema ripugnanza per ciò che si sarebbe rivelato essere. Tali sentimenti contrastanti avevano dimorato in lui per anni e anni ogni volta che si trovava in presenza del cavaliere in armatura, ma solo ora più che mai gli laceravano l'animo. Tornò però nella compostenza quando Iolos gli domandò, con voce sommessa e rispettosa: "Desiderate, Padrone?".
    Deglutendo Isroth gli rispose: "Iolos, dobbiamo andare... Abbiamo molte cose da fare, e di certo non mancheranno i problemi!".


    E così finisce l'anticipazione, cari lettori.
    Spero che questo "mini-capitolo" sia stato di vostro gradimento: era da un po' che desideravo mostrare meglio la psicologia di Isroth, in quanto uno dei personaggi più importanti della trama, e di Dinef, che finora era stato piuttosto freddo e quasi "inutile" :asd: . Ed invece questi due signori, dall'emotività completamente opposta, sono invece in accordo segreto per il bene di Lasyrindes, almeno secondo il Principe. Isroth però sembra mostrare ancora qualche dubbio, non ultimo sul fatto che il loro accordo sembra riguardare Iolos, il cavaliere del Ministro, per qualcosa di particolare... Qualcosa per cui lo avrebbero preparato da lungo tempo.
    Cosa succederà con la discesa in campo delle forze dell'Impero, dopo l'Ordine e gli Ibridi del Dottor Gren? E come la presenza di Iolos e del Principe dell'Acqua influirà sulla battaglia a New York?
    La risposta nei prossimi capitoli, cari lettori, non mancate. Buona serata, dunque :ciao: .
     
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