Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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    Buonasera gentili lettori, eccoci qui con il nuovo capitolo (cit.).
    Nel precedente capitolo abbiamo assistito alla vittoria di Rayshin sui due Ibridi gemelli, Sola e Mane: il duello si è concluso velocemente grazie alle capacità del ragazzo, che prende sempre più dimestichezza con le Virtù Angeliche. La minaccia di uno scontro fisico contro i due sembra essere stata scongiurata, probabilmente.
    Nello stesso tempo il Dottor Gren viene informato da Fari che un misterioso personaggio sta misteriosamente uccidendo i suoi Ibridi, e quando la sua guardia del corpo gli mostra le diverse lance bianche trovate il Dottore sembra sapere di cosa si tratti, tanto che si reca subito alla capitale dell'Other, Washington D.C.: qui incontra la Presidentessa Seref, e le chiede di avere per qualche ora New York per risolverci una certa cosa. La donna inizialmente è riluttante, ma dopo che Gren minaccia di fare del male a suo figlio, che altri non è che Nicolas, alla fine cede alle richieste del Dottore che mette in atto il "Piano 001".
    Come si evolveranno le cose? Scopriamolo assieme.


    CAPITOLO 45 – IL PIANO "001" E L'IBRIDO ORIGINALE

    Mercoledì 15 Novembre - Ore 17:40 – New York, Other

    Con la sconfitta dei due gemelli Sola e Mane il campo gravitazionale che fino a quel momento stritolava Eve venne meno, lasciando cadere giovane membro dell'Ordine di Yeni Aci a terra, respirando profondamente. "Anf... Accidenti... Non ho potuto fare niente... Ed avrei dovuto proteggere Rayshin..." commentò accigliato Eve, sbattendo dalla rabbia il pugno sull'erba del prato per il suo fallimento.
    A qualche metro da lui Rayshin aveva già smaterializzato il suo Duel Disk dopo la sua vittoria, e fissava i bambini ancora a terra tremanti: il ragazzo non sapeva come comportarsi con quei due. Erano chiaramente nemici, lo stesso genere di persone di Lyedar ed Ofelia, lo avevano attaccato ed avevano quasi ucciso Eve, eppure... Ora lì inermi davanti a lui, dopo essere stati sconfitti a duello, e gli facevano quasi pena: non erano altro che bambini, e chissà quante cose avevano dovuto sopportare nel corso della loro vita come "Ibridi".
    Rayshin quindi si avvicinò lentamente ai gemelli, chiedendo loro: "Ehm... Avete bisogno di una mano?" mentre porgeva loro la mano destra come aiuto.
    A quelle parola Sola alzò immediatamente il capo da terra, seppur con qualche difficoltà, ed esclamò: "Non ci toccare!". In quello stesso momento Rayshin sentì una strana sensazione tiepida attorno al braccio, e non appena vi spostò lo sguardo vide la manica della propria giacca bruciare in un istante, e sotto di essa similmente la pelle bluastra che ribolliva emettendo un fumo grigiastro dall'odore tremendo.
    "WAAAH!" esclamò Rayshin spaventato ad una vista tanto disgustosa, balzando all'indietro dal dolore al braccio, ormai ridotto soltanto più ad una serie di ossa scheletrico nere e fumanti come il carbone.
    "Oh-oh! Avete due poteri stupendi, piccoli: combustione e gravità! Sarebbe davvero interessante affrontarvi in uno scontro fisico..." esclamò una voce alle loro spalle piuttosto incuriosita, e tutti e quattro i presenti si voltarono: Delver era emerso dagli alberi accompagnato da Zyan e Louis, e stava applaudendo compiaciuto.
    "Sommo Delver!" gridò rincuorato Eve, alzandosi da terra e correndo verso il suo superiore, nonostante avesse ancora qualche dolore alle articolazioni: arrivato infatti a pochi passi dall'uomo inciampò su una pietra che sporgeva da terra e rischiò di cadere, se non fosse stato per i sottilissimi fili del Dadoducco che, formando una specie di reticolo, evitarono l'impatto.
    Delver gli appoggiò una mano sul capo e lo guardò sorridendo, commentando: "Scusami Eve, non avrei mai dovuto lasciarti da solo con un fardello del genere... Ora riposati pure un po': ora ci penso io, voi tre non fate niente se non ve lo dico!", e detto ciò si rivolse a Rayshin alzando la voce: "Complimenti Rayshin, ho assistito solo all'ultima parte del tuo turno, ma hai combattuto egregiamente!".
    Ma il ragazzo non lo sentiva, tale era il dolore che avvertiva al braccio. Le stesse falangi erano cadute a terra dopo che le aveva inavvertitamente sfiorate, ed ora restava soltanto un cumulo di cenere grigia. Improvvisamente però la sofferenza del ragazzo finì, e con sua grande sorpresa vide il suo braccio ricomporsi piuttosto velocemente: a partire dalle ossa, che si svilupparono sopra quelle incenerite, i muscoli e la carne si rigenerarono in pochi istanti, per poi rivestirsi di pelle bluastra fino a tornare in perfetta forma. Rayshin stentò a crederci e provò a chiudere lentamente la mano: avvertiva solo un piccolo formicolio sotto pelle, ma per tutto il resto non aveva alcuna difficoltà di movimento.
    Nel mentre Delver lo aveva raggiunto e, notando il suo stupore, gli sussurrò all'orecchio: "Non preoccuparti, dovresti essere in gradi di sopportare danni ben più gravi di quello: se vuoi più tardi possiamo verificarlo!", e detto ciò gli fece passare sotto il naso uno dei suoi fili.
    "Già, sarebbe un vero spasso! Se desidera, Sommo Delver, mi offro io per questa verifica!" scherzò Louis guardando il ragazzo: Rayshin ebbe la brutta sensazione che il membro dell'Ordine fosse davvero intenzionato ad infilzarlo con le sue lance bianche per "verificare" le sue capacità rigenerative, ma preferì non trasformare in parole quel pensiero. Inoltre le solite battute di Louis e la presenza di Delver calmarono inconsciamente il ragazzo, che fino a poco prima non sapeva come comportarsi nel caso di uno scontro fisico con il nemico.
    "Ora... Immagino che abbiate un bel po' di cose da dirci, piccoli! Innanzitutto, è il Dottor Gren che vi manda qui?" chiese in quel momento Delver a voce alta, mentre si avvicinava sempre di più ai due Ibridi.
    Per tutta risposta Mane, che aveva ripreso i sensi, disegnò velocemente un arco con il braccio verso il Dadoducco: un'onda gravitazionale si abbatté su Delver, distruggendo e spezzando il terreno davanti ai due gemelli e sollevando una nube di polvere. "Come se volessimo risponderti!" esclamò in risposta Mane, con un sorriso compiaciuto in viso: lo sforzo però fatto per l'attacco, unito alla recente sconfitta, lo fece tossire più volte.
    "Vostro "padre" non vi ha insegnato le buone maniere? Che genitore negligente..." commentò tristemente la voce di Delver nel mezzo del polverone, dipingendo sul volto dei due gemelli un'espressione di chiaro sbigottimento. Il Dadoducco infatti emerse completamente illeso, con un'espressione rilassata in volto mentre si toglieva i pezzi di terra che gli erano rimasti impigliati nei capelli.
    Tornando a fissare i due gemelli dichiarò: "Beh, pensavo che sareste stati più collaborativi! Ma in questo caso con in bambini cattivi bisogna ricorrere alle maniere forti! Louis, fai pure...", e detto ciò Rayshin vide il membro dell'Ordine di Yeni Aci lanciare due lance d'ossa contro i due gemelli che, a terra ed ancora storditi dal duello, non ebbero il tempo di reagire.
    Prima però che le lance potessero attaccarli i due gemelli vennero avvolti da un panno nero che, comparso all'improvviso dal terreno sotto di loro, si alzò per circa due metri verso il cielo prima di essere perforato, senza alcuna difficoltà, dall'attacco di Louis. Al momento dell'impatto il panno esplose in una nube di fumo grigiastra, e da essa due colombi dal manto bianco come la neve volarono sopra la testa dei presenti, per poi sparire tra gli alberi di Central Park.
    "Ma cosa..." commentò sorpreso Delver per poi voltarsi di scatto all'indietro, imitato da tutti i presenti: in cima all'albero davanti a loro vi era un ragazzo poco più grande di Rayshin, con un completo nero da prestigiatore ed un cilindro tenuto abbassato sulla testa. Al suo fianco vi erano i due gemelli che, a giudicare da come si stavano guardando attorno, anche loro erano rimasti confusi per quanto appena successo. Inoltre le ferite attorno al loro corpo erano sparite, e sembravano essere tornati in perfetta forma.
    Il ragazzo allora cominciò a parlare, rivolto ai due Ibridi: "Siete stati due validi assistenti, ragazzi! Era da molto che il trucco della sparizione non mi veniva così bene... Ah, una cosa del genere merita di essere ricordata!", e detto ciò Rayshin lo scorse prendere qualcosa dal taschino che aveva sul petto. Avvicinandosi di qualche passo, seppur con circospezione, riuscì a distinguere la sagoma di un libretto nero sul quale il nuovo arrivato aveva scritto qualcosa, per poi chiuderlo e rimetterlo dove lo aveva preso.
    "Nicolas! Che cosa ci fai qui!? Lo sai che non ti è permesso stare con noi, a meno che non sia nostro Padre a dirtelo!" gli gridò contro Sola piuttosto arrabbiato, imitato da Mane che aggiunse con lo stesso tono: "E poi non avevamo bisogno del tuo aiuto, potevamo cavarcela anche da soli: il Piano “001” non è difficile!".
    "Su su... E' questo il modo di ringraziarmi dopo che vi ho salvato? Guardatemi: incurante del pericolo di ritrovarmi a combattere contro ben tre membri dell'Ordine di Yeni Aci sono comunque venuto a recuperarvi! Fari ha mai fatto qualcosa del genere per voi? Eh?" rispose loro ironico il prestigiatore grattandosi la guancia mentre fissava il cielo.
    Rayshin non sapeva se ridere o piangere dinnanzi al siparietto di quei tre individui, ma prima che potesse proferire parola Louis, in silenzio, scagliò una terza lancia diretta al volto del nuovo arrivato, ancora distratto. O meglio, questa era ciò che il ragazzo credeva, perché con un movimento fulmineo della mano Nicolas bloccò la lancia a pochi centimetri dalla sua tempia senza neppure fissarla. "Wow... Che riflessi..." commentò senza parole Rayshin: lui probabilmente non sarebbe riuscito a bloccare un attacco così veloce, ancor meno senza guardarlo. In quel momento capì che quel tizio, Nicolas, era tutt'altra storia rispetto a Sola e Mane e soprattutto, a giudicare dallo sguardo che aveva, molto più pericoloso.
    Come se lo avesse letto nel pensiero Nicolas girò lentamente il capo verso di loro, e dichiarò divertito: "Un attacco del genere non può funzionare contro di me, caro il mio Originale! Ma ti ringrazio, ho appena mangiato e c'è qualcosa che mi da un fastidio tremendo tra i denti!". Detto ciò usò la lancia di Louis come stuzzicadenti, passandola più volte nello stesso posto per poi esclamare compiaciuto: "Ah, finalmente! La prossima volta che mangio salame dovrò stare molto più attento!".
    "Originale? Louis, quel tizio ti ha chiamato così... Che cosa vuol dire?" chiese allora Rayshin piuttosto confuso al compagno. Il membro dell'Ordine di Yeni Aci allora lo fissò per qualche secondo, e Rayshin rimase piuttosto sorpreso dalla tristezza che in quel momento lo sguardo di Louis emanava: non lo aveva mai visto in quelle condizioni, tanto era diverso dallo sguardo divertito che aveva pochi minuti prima. Louis fece per rispondergli, ma sembrò avere un ripensamento ed abbassò lo sguardo, commentando: “Non serve che tu lo sappia... Non lo capiresti!”.
    "Ma guarda! Non mi ero accorto che c'era anche il celeberrimo Rayshin! Uhm, nonostante il colorito della pelle devo ammettere che sei proprio identico al tuo fratellino, solo un pochetto più grande! Quale immenso onore incontrarti!" dichiarò estasiato Nicolas, ricatturando l'attenzione dei presenti mentre lanciava una bacchetta nera con la punta bianca al ragazzo sotto di lui.
    Rayshin afferrò immediatamente la bacchetta, e non appena la toccò la punta di questa scoppiò in una serie di coriandoli colorati, rivelando al suo posto un mazzo di fiori di plastica. Ma il ragazzo non si curò di quel piccolo numero di magia e chiese istintivamente: "Come fai a sapere di mio fratello? Lo hai visto? Dov'è?".
    Nicolas allora si portò le mani al farfallino che aveva al collo, e lo strinse: in quel momento dalla gemma circolare che vi era incastonata partì una ripresa, leggermente sfocata, che ritraeva Esteban duellare. Il video era muto, ma la voce di Nicolas risuonò nell'aria mentre tutti guardavano lo schermo sopra di loro: "Non potrà camuffare la mia voce come altri farfallini, ma mi permette di fare riprese niente male! Per questo in genere lo lascio nel camerino delle ballerine dopo i miei spettacoli di magia... Eh eh eh, che grande invenzione la telecamera!".
    Nel rivedere il fratello minore un'infinità di emozioni diverse attraversò l'animo di Rayshin, con l'unico risultato di non riuscire ad emettere alcun suono in risposta: dopo tutto il tempo passato senza di lui poter rivedere Esteban lo portava quasi a piangere dalla gioia, tant'è che una lacrima gli scese sulla guancia. Avrebbe voluto abbracciarlo con tutto sé stesso, ma sapeva bene che quella era soltanto una ripresa e che ciò era impossibile. Nonostante però questa conoscenza non poté fare a meno di allungare la mano verso il viso di Esteban, come se avesse voluto accarezzarlo come faceva un tempo. Sapere che Esteban stava bene finalmente placava un'angoscia che Rayshin si era portato segretamente nel cuore fin dal giorno in cui erano stati separati, temendo costantemente che qualcosa di male potesse succedergli.
    D'altronde qualcosa di male gli era effettivamente successo: il suo aspetto era decisamente cambiato al punto da essere quasi irriconoscibile, eccezione fatta per il viso che era sempre lo stesso. La pelle ora era pallida come un cadavere, creando un nettissimo contrasto con i capelli corvini che si erano notevolmente allungati. Inoltre si accorse che davanti al fratello vi erano due creature animali, molto simili a Kibir ed Hamset ma più piccole, che si limitavano soltanto a sorridere ed a volteggiargli attorno.
    Il ragazzo non provò però né paura né tanto meno ribrezzo nei confronti del nuovo aspetto del fratello: anche lui era cambiato, e se entrambi avevano assunto fattezze inumane, almeno Esteban non aveva la pelle bluastra. Sperò solo che quando lo avrebbe ritrovato Esteban non si sarebbe spaventato, ma conoscendolo sarebbe anzi stato geloso di avere la pelle di un colore diverso rispetto a lui.
    A qualche metro di distanza da lui Delver, che fino ad allora era rimasto in silenzio per studiare il nuovo arrivato, in un misto di sorpresa e curiosità, decise di prendere la parole e chiese: "Posso sapere come hai fatto ad avere queste riprese... ehm, potresti ripetermi il tuo nome?".
    In cima all'albero Nicolas lo guardò fissandolo dal basso verso l'alto, per poi premere la gemma sul suo farfallino: la ripresa si interruppe immediatamente, con grande dispiacere di Rayshin che avrebbe voluto continuare a vedere il fratello minore. L'Ibrido allora dichiarò: "Oh mamma mia, il grande Delver, il Dadoducco dell'Ordine di Yeni Aci, lui in persona mi rivolge la parola! Oggi è proprio la mia giornata fortunata... Ma in ogni caso sì, posso rispondere ad entrambe le tue domande! Il mio nome è Nicolas, e come di certo avrò fatto intendere sono anch'io un Ibrido come questi due signorini, seppur con alcune particolarità che mi rendono unico nel mio genere... Ed ho registrato questo video durante il mio duello contro Esteban, qualche ora fa! Purtroppo però non l'ho potuto portare a termine a causa di uno... scortese imprevisto!".
    A quella spiegazione Rayshin riuscì a riprendere la capacità di parlare, e domandò immediatamente: "Hai duellato contro Esteban? Ora sta bene?".
    "Certamente! Come hai appena sentito non ho potuto sconfiggerlo, per cui se ne è andato dal duello vivo e vegeto... No, tranquillo, non è in stato vegetativo, se te lo stessi chiedendo! Anzi, ora mi pare che sia andato da quella parte!" gli illustrò tranquillo Nicolas, per poi puntare l'indice della mano verso un grattacielo davanti a lui: era una costruzione nella norma, in quanto altezza, ma differiva dagli altri in quanto aveva alla base un'architettura in stile neoclassico, tant'è che a quella distanza si poteva chiaramente vedere un grosso architrave in marmo bianco probabilmente sopra l'entrata principale. Da lì in poi saliva in una seria di lucide finestre rettangolari fino al cielo, dove terminava con un tetto nero e perfettamente liscio, privo di antenne a differenza degli altri grattacieli. "Se non erro ha detto che, sapendo che suo fratello era nell'Upper East Side e che sarebbe dovuto per forza passare da quelle parti, ti avrebbe aspettato lì quando lo avresti raggiunto! Voleva farti una sorpresa, ma io ti ho fatto una sorpresa rivelandoti la tua sorpresa: in pratica ho fatto una sorpresa al quadrato! O forse alla terza..." aggiunse euforico Nicolas, crogiolandosi nelle sue grandi capacità matematiche.
    Rayshin guardò per qualche istante il grattacielo che svettava sopra gli alberi di Central Park: tanti pensieri in quel momento gli attraversavano la testa. "Esteban è lì... Oppure no... Anzi, probabilmente visto che me l'ha detto un tizio del genere è sicuramente una trappola... Eppure ha incontrato davvero Esteban..." rifletté velocemente in ragazzo in preda ad idee contrastanti. Alla fine si decise e, senza dire niente, corse a gran velocità verso il grattacielo, sussurrando per rincuorarsi: "Non posso correre rischi... Se lì c'è effettivamente Esteban allora lo troverò! Adesso sono forte, con le mie nuove carte non corro pericoli!".
    "NO! Stupido!" gridò in quel momento Delver, per poi fiondarsi al seguito di Rayshin: la velocità del Dadoducco era molto maggiore rispetto a quella del ragazzo, ed in pochi secondi riuscì ad annullare quasi del tutto la distanza che c'era tra loro. Ma, quando arrivò quasi ad afferrare Rayshin, un campo invisibile lo bloccò di colpo: Delver tentò di attraversarlo più volte, ma non poté fare altro che sbatterci contro tutte le volte, seppur senza dolore.
    Si voltò quindi verso i tre Ibridi alle sue spalle, e vide che Mane aveva alzato entrambe le braccia al cielo: aguzzando la vista Delver scorse un sottile strato trasparente che, come una cupola, avvolgeva interamente l'area impedendogli di seguire Rayshin, ormai scomparso nell'oscurità del bosco.
    "Non mi dispiace doverti dire che non possiamo rischiare che tu segua Rayshin, Delver! La forza dell'amore fraterno a volte è talmente forte da rendere stupide le persone... E quello che è appena successo ne è la prova! Rayshin è caduto nella nostra trappola nel modo più semplice possibile, non ci siamo neppure sforzati con piani più elaborati... Come sono geniale!" gli illustrò Nicolas con un inchino elegante e con un sorriso sadico in volto, gli occhi viola che brillavano
    Delver allora lo guardò per qualche secondo, per poi muovere velocemente il braccio verso l'alto: centinaia di fili si diressero verso i tre Ibridi, pronti a tagliarli come successe quando si scontrarono con le rocce generate dal precedente attacco di Mane. Nicolas ed i due gemelli, dal canto loro, non si mossero neppure di un millimetro da dov'erano, attendendo l'attacco dei fili.
    Attacco che però non giunse mai, in quanto il prestigiatore commentò divertito: "Oh, guarda chi è arrivato! Alla buon'ora, Fari!", per poi abbassare lo sguardo: a mezz'aria c'era un nuovo personaggio che stringeva con entrambe le mani i fili di Delver, senza alcuna apparente difficoltà. Mentre scendeva a terra Fari ribatté ironico: "Spostati tu da Washington a New York per salvare il sedere ad un idiota, e poi ne riparliamo!"
    "Oh... Notevole!" commentò Delver alla vista di qualcuno che riusciva a bloccare i suoi fili, per quanta poca forza lui ci avesse messo. In genere un solo filo bastava a tagliare in due un corpo umano senza difficoltà, ma quel ragazzo riusciva a stringerne un centinaio senza riportare neppure un sottile taglio alle mani. "Caspita, probabilmente è anche più forte di me... Interessante!" pensò divertito Delver, per poi ordinare: "Louis! Zyan! Eve! Occupatevi di quei tre, a questo ci penso io: qualunque cosa succeda dovete riuscire ad evitare che Rayshin cada vittima della trappola di Gren! Penseremo dopo a prendere anche Esteban, ora che sappiamo che c'è!".
    "Sì!" risposero in coro i tre membri dell'Ordine di Yeni Aci, per poi spiccare un balzo verso i loro tre bersagli: la risposta degli Ibridi non si fece attendere, che scesero dall'albero nello stesso momento per poi indietreggiare a grandi balzi nel labirinto di alberi alle loro spalle, fino a sparire con i loro inseguitori.
    Rimasti soli a fissarsi, Fari lasciò andare con un sorriso spavaldo i fili di Delver, commentando: "Ci tieni davvero tanto a restare da solo con me, Delver dell'Ordine di Yeni Aci?".
    In risposta in Dadoducco richiamò i suoi fili all'interno della manica con tranquillità, per poi rispondere allo stesso modo: "Il tuo nome è Fari, giusto? Sai, io amo i burattini e le marionette: sono oggetti inespressivi in sé, privi di volontà e di interesse quando sono da soli, ma quando vengono mossi dalla mano e dall'ingegno dell'uomo possono dare lo spettacolo più bello che si possa desiderare... Io sono un marionettista, ed in quanto tale è mio dovere sfruttare ogni marionetta che posso per il mio spettacolo, e quale marionetta migliore del burattino principale di Gren?".
    Non appena finì di parlare scorse rapidamente un'ombra sotto di lui, ed in quello stesso momento Fari gli tranciò in due il busto con un colpo netto del braccio. La metà superiore del corpo di Delver venne spinta in alto, tale era la forza del colpo di Fari, mentre quest'ultimo commentava freddamente: "I tuoi fili saranno allora all'altezza di un burattino del mio calibro, l'Ibrido più potente di tutti?".
    Detto ciò l'Ibrido indietreggiò mentre dalle due estremità recise del corpo di Delver fuoriuscirono milioni di fili che, attaccandosi, “ricucirono” il busto del Dadoducco al suo ventre, riparando persino la lunga tunica recisa. Delver allora fissò con un sorriso Fari, chiudendo gli occhi e dichiarando: "Possiamo scoprirlo assieme, non trovi?".

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    Ore 18:10 - New York, Other

    "Sai, non sei per niente cambiato da come ti avevano descritto, Originale! E' anche vero che noi non invecchiamo, ma da un fuggitivo mi aspettavo... che so, un nuovo taglio di capelli?" chiese curioso Nicolas a Louis davanti a lui.
    I due ragazzi si trovavano in mezzo agli alberi di Central Park: sottili fasci di luce penetravano tra le foglie dei rami più alti, ma tutto attorno a loro la vegetazione era in penombra. A giudicare dalle radici degli alberi, che snodandosi come serpenti si potevano vedere anche sopra il terreno, e dalle cortecce ricoperte interamente da muschio verde, erano in una zona piuttosto vecchia del parco, e dal silenzio che c'era non sembravano esserci neppure animali.
    "Gren mi sta ancora cercando, eh? Non ha davvero niente di meglio da fare, tipo seppellire i suoi "figli" che ho ucciso?" chiese sarcastico Louis, per poi distendere entrambe le braccia: dai palmi della mani due ossa appuntite forarono la pelle del ragazzo, allungandosi per circa un metro prima di stabilizzarsi ed assumere la forma di lance.
    Nicolas ridacchiò divertito, rispondendogli: "Non dirlo a me! Quell'uomo dovrebbe proprio trovarsi una donna, almeno non romperebbe così tanto a noi... In ogni caso non immaginavo che fossi tu l'Originale! Non mi avevi dato quest'impressione, anzi!".
    Louis sollevò un sopracciglio chiedendo scettico: "Che intendi dire?".
    "Beh... Diciamo che dal primo Ibrido mai creato da Gren mi aspettavo più... più di questo!" esclamò Nicolas, per poi balzare in avanti e sferrare un calcio diretto al collo dell'avversario. Il colpo andò a segno senza alcun problema, ma il sorriso di Nicolas ebbe un fremito quando si accorse che Louis non aveva accusato minimamente il corpo: in tutta la zona che andava dal collo alla spalla destra del ragazzo la muscolatura si era ingrossata talmente tanto da strappare la divisa dell'Ordine di Yeni Aci, diventando così dura da aver attutito completamente il colpo.
    "Oh oh oh! Allora era vero! Hai il dominio assoluto del tuo corpo, controllandone ogni aspetto: cellule, tessuti, organi, persino le ossa! Ecco perché Jakob e gli altri ti ricordavano come una "macchina da guerra"!" commentò Nicolas, compiendo una capriola all'indietro e tornando nella sua posizione iniziale.
    La muscolatura del corpo di Louis allora ritornò nella norma, mentre quest'ultimo domandò: "D'altro canto è questo il motivo per cui Gren mi ha creato... Come immagino che io stesso sia uno dei vostri obiettivi per questo attacco, giusto?".
    "Wow, che domanda importante! La risposta che tutto il pubblico sta aspettando è..." cominciò a dire Nicolas, per poi estrarre dalla manica una busta bianca sigillata con un timbro in cera rossa. L'Ibrido l'aprì con tutta calma, tirandone fuori un piccolo cartellino dorato che fissò per qualche istante, prima di esclamare: "CORRETTO!", lanciando in aria sia la busta che il cartellino.
    "Tu sei l'obiettivo del nostro attacco, Ibrido Originale o Louis... Abbiamo isolato momentaneamente tutto Central Park per trattenere i tuoi allegri compagni, in modo tale da facilitare il tuo prelevamento! Inoltre abbiamo anche preparato due persone in particolare, che si occuperanno degli altri due obiettivi del piano: Rayshin ed Esteban! In sostanza alla fine della giornata noi avremo te, il primo Ibrido mai creato, e le due Incarnazioni delle Stelle, o diamine si voglia chiamare i due fratelli... Nel migliore dei casi Gren realizzerà il suo piano, ed entro stanotte potremmo assistere alla nascita di un nuovo mondo!" aggiunse Nicolas con tutta calma, indicando il membro dell'Ordine con entrambe le mani.


    E così finisce il capitolo, cari lettori.
    Come avete avuto modo di leggere anche voi Nicolas stesso è intervenuto per salvare Sola e Mane dopo l'arrivo di Delver, e non si è limitato solo a quello: ha anche ingannato Rayshin facendo leva sul suo amore fraterno per Esteban , sapendo che dopo tutto il tempo per cui sono stati separati sarebbe stato un gioco da ragazzi farlo cadere nella trappola ideata dal Dottore per il Piano. Cosa succederà ora a Rayshin: il giovane è fiducioso della sue capacità che ha appena sfogato, ma d'altro canto Gren non è certo il tipo da sfidarlo senza alcuna precauzione o vantaggio...
    Inoltre, nonostante Delver abbia tentato in tutti i modi di impedire al ragazzo di fare quella stupidaggine, è attualmente trattenuto da Fari, la guardia del corpo del Dottor Gren con cui ha iniziato uno combattimento: le capacità dell'Ibrido sono tali da fare a pezzi il corpo del Dadoducco senza problemi, tant'è che quest'ultimo pensa persino che Fari sia più potente di lui. Come finirà lo scontro? Vincerà il marionettista dell'Ordine di Yeni Aci o la marionetta di Gren?
    E che dire di Nicolas, che ha separato Louis dai suoi compagni? Il membro dell'Ordine di Yeni Aci si è rivelato essere la persona dietro l'omicidio di Jakob e gli altri Ibridi, e non solo: sembra anche essere l'Ibrido originale, il primo creato da Gren ma che, per motivi attualmente sconosciuti, scappò dal suo stesso creatore. Per quale motivo il Dottore è così ossessionato da Louis, al punto tale da metterlo sullo stesso livello di Rayshin ed Esteban come importanza? E soprattutto, Nicolas riuscirà a tenergli testa?
    La risposta a queste ultime domande nel prossimo capitolo, nel quale scopriremo il passato comune tra Nicolas ed il Dottor Gren, gettando luce sulle origini di questi due personaggi.
    Appuntamento alla prossima settimana cari lettori, buona serata :ciao: .
     
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407 replies since 1/11/2013, 14:37   8588 views
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