Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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  1. Xivren
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    Buonasera cari lettori, eccomi qui con un nuovo capitolo.
    Come di certo ricorderete nel precedente abbiamo assistito alla "conclusione" del duello tra tra Nicolas ed Esteban: il primo si è rivelato essere un Ibrido ma, prima che potesse fare sul serio, è stato richiamato via da Fari, la guardia del corpo del Dottor Gren. Quest'ultimo infatti non ha molto apprezzato l'intervento di Nicolas, in quanto fuori dai loro piani, rivelando anche questi è un Ibrido diverso dagli altri, nonché suo prototipo. Infine Nicolas ha rivelato che qualcuno sta uccidendo gli Ibridi al Torneo, tra cui il buon vecchio Jakob, a Fari.
    Come si evolverà la cosa? Beh, in questo capitolo torneremo un attimo da Rayshin che, fin'ora, non ha ancora combattuto al torneo.
    Buona lettura, dunque.


    CAPITOLO 43 – RACCOLTA DATI

    Mercoledì 15 Novembre - Ore 16:45 - Other

    "Yawn..." sbadigliò annoiato Rayshin coprendosi la bocca.
    Aveva passato tutto il pomeriggio a seguire Eve per Central Park, o per meglio dire il membro dell'Ordine aveva continuato a scortarlo senza un momento di interruzione. Nonostante all'inizio tutta quella vegetazione gli fosse piaciuta e l'avesse trovata rilassante, dopo ore di cammino aveva cominciato a trovarla stancante e soprattutto noiosa.
    Secondo la mappa che di tanto in tanto controllava sul suo Duel Disk dovevano essere arrivarti a metà di Central Park, per cui probabilmente verso sera avrebbero raggiunto il luogo designato per la vittoria del torneo. Ciò ovviamente era una prospettiva interessante per il ragazzo, eccezion fatta per il semplice fatto che fino a quel momento Eve aveva affrontato e battuto ogni singolo duellante che fosse apparso davanti a loro.
    La cosa, benché fatta con buone intenzioni, a lungo andare si era rivelata controproducente per entrambi: Eve aveva raggiunto il limite della sua resistenza ed aveva il fiatone per gli sforzi fatti, mentre invece Rayshin non aveva avuto modo di qualificarsi per un'eventuale trionfo non avendo nessuna delle tre vittorie necessarie.
    "Qualcosa... non va Rayshin?" chiese voltandosi Eve, mentre si asciugava con il fazzoletto alcune gocce di sudore che gli scendevano lungo il viso.
    "Niente di particolare Eve, ma vedi... Stavo pensando che dovresti prenderti una pausa! Hai già affrontato sette avversari da solo, per cui perché non lasci entrare me in scena?" gli rispose Rayshin, cercando di convincerlo a prendersi un po' di tempo per riposarsi.
    Eve guardò per un momento il terreno sotto i loro piedi, e poi disse abbozzando un sorriso: "Oh, non preoccuparti! Posso farcela ancora finché non saremo usciti da qui, anzi... Devo farcela: mi è stato assegnato un compito importante, cioè scortare te, e non posso sfigurare davanti agli occhi del Sommo Delver!".
    Rayshin rifletté per qualche istante su quelle parole, e quindi chiese interessato: "Delver è davvero così importante per te? Anzi, per tutti voi dell'Ordine?".
    "Beh, comprenderai bene che per assumere il titolo di "Dadoducco" bisogna essere, tra le altre cose, anche particolarmente amati dagli altri membri dell'Ordine: una persona può essere forte e capace quanto vuole, ma se non è capace di capire e rappresentare i propri compagni non può assumersi un incarico di tale importanza! E nel mio caso... diciamo che il Sommo Delver fu colui che mi salvò quando persi tutto diversi anni fa!" gli spiegò Eve a mezza voce.
    Mentre il membro dell'Ordine stava parlando il ragazzo notò che faceva pause sempre più lunghe per riprendere fiato e con maggior frequenza. "Dovrebbe riposarsi, ormai ha raggiunto il limite delle sue capacità fisiche... Non che questi terroristi mi stiano particolarmente a cuore, ma in fondo mi fa pena: avrà al massimo due anni in più di Esteban!" pensò Rayshin: Eve era sotto certi aspetti simile a suo fratello minore, e forse proprio per questo non poteva lasciarlo continuare con quel compito impossibile per la sua età. Guardandosi attorno individuò poco più avanti una panchina e, indicandola, propose: "Eve, che ne dici se ci fermiamo un attimo là? D'altronde nessuno dell'altra squadra ha ancora vinto, per cui possiamo prenderci qualche minuto di riposo!".
    Eve guardò prima verso la direzione indicata da Rayshin, ed annuendo concordò: "Va bene Rayshin... E' anche vero che se non mi fermo un attimo non potrò proteggerti come si deve!", e detto ciò i due si staccarono dal sentiero in pietra che avevano seguito fino a quel momento.
    Si sedettero quindi sulla panchina, verniciata di verde smeraldo simile al colore delle foglie dell'albero che spuntava alle loro spalle. Eve fu primo ad adagiarvisi con un profondo sospiro di stanchezza, commentando: "Sarà forse il tardo pomeriggio, o questo posto appartato, ma in ogni caso questa brezza è piuttosto piacevole!".
    Incrociando le gambe Rayshin gli rispose: "In effetti hai proprio ragione! E anche il fruscio delle foglie mosse dal vento è piacevole... Mi ricorda molto il giardino dell'Istituto che frequentavo!", ma si pentì subito di quelle parole. In quell'Istituto Eve aveva perso gran parte dei suoi compagni, e ricordarlo di certo non gli avrebbe fatto bene in quelle condizioni. L'ultima cosa che voleva era che Eve restasse triste per tutto il resto del viaggio, cosa che nella noia che lo aveva attanagliato non sarebbe stata piacevole.
    Invece con sua grande sorpresa Eve commentò, cercando di riderci sopra: "Eh eh, mi ricordo di averlo visto di sfuggita quando ci arrivammo... Sembrava un bel posto, e se non sbaglio era un posto che tu amavi frequentare nei momenti liberi!".
    "Come lo sai, Eve?" chiese lievemente agitato Rayshin. Eccetto Lyedar e Ofelia, che lo seguivano, nessun altro lo aveva mai visto allontanarsi dal cortile dell'Istituto e passare il primo pomeriggio in giardino. Anche Esteban lo sapeva, ma lui per qualche motivo non aveva mai voluto prendervi parte.
    "Prima di fare la nostra... "entrata", diciamo, abbiamo monitorato a lungo i movimenti tuoi e di tuo fratello! Il Sommo Ierofante in persona vi controllava dall'interno, fingendosi uno studente dell'Istituto, mentre invece noi abbiamo osservato per anni il vostro comportamento fuori: il Sommo Elsmay vi controllava alla vostra Villa, e noi invece durante i ricevimenti, le feste e così via! Per questo sapevamo sempre cosa facevi, dove lo facevi e quando lo facevi!" gli spiegò fiero Eve, come se fosse orgoglioso degli sforzi fatti da lui e dai suoi compagni nella loro missione.
    A quelle rivelazioni Rayshin non sapeva cosa rispondere: aveva appena scoperto che per tutti quegli anni non aveva mai avuto un momento di privacy, sempre spiato dallo sguardo di Icero e dell'Ordine di Yeni Aci anche nelle occasioni riservata con la sua famiglia e con l'alta società dell'Impero. Cercando di superare lo shock per quanto appena sentito, chiese debolmente: "Ma... ma perché lo avete fatto? Che cosa c'è di tanto interessante in noi?".
    A quella domanda il membro dell'Ordine sollevò lo sguardo, fissando i rami più alti dell'albero che forniva loro un riparo dagli ultimi raggi del sole, commentando tristemente mentre indicava la fascia verde che portava al braccio: "Mi dispiace Rayshin, ma io sono solo un Apprendista! Non sono autorizzato e neppure posso sapere nel dettaglio i piani del Sommo Ierofante: provai a chiedere maggiori informazioni al Sommo Delver, ma anche se sono un suo sottoposto non mi spiegò nulla! E, francamente, non sono neppure così sicuro di volerli sapere...", e detto ciò si scurì in viso.
    A quello strano comportamento Rayshin dimenticò per un attimo di essere probabilmente stato seguito anche quando andava al bagno, e chiese: "Che intendi dire?".
    Eve gli afferrò istintivamente il braccio destro, avvicinandosi e sussurrandogli all'orecchio: "Quello che sto per dirti deve restare tra di noi... Devi promettermi di non farne parola con nessuno!".
    Il ragazzo vide che gli occhi del membro dell'Ordine tremavano, probabilmente dalla paura per quanto stava per dirgli, ma ciò nonostante annuì serio, in silenzio. A conti fatti la cosa riguardava lui in prima persona, per cui aveva tutto il diritto venirne a conoscenza.
    Eve allora deglutì, e rispose: "All'interno dell'Ordine stesso girano alcune voci strane sul Sommo Ierofante... C'è gente che parla di esperimenti orribili fatte su cavie umane, molte delle quali ancora vive... Inoltre sembra che passi la maggior parte del suo tempo chiuso in una stanza in cui si sente il rumore di macchine, come se stessero assemblando qualcosa di enorme! Molti di noi, soprattutto i membri più anziani, si riferiscono a lui persino chiamandolo "mostro", e molti ipotizzano una rivolta interna!".
    Prima che Rayshin potesse dire qualsiasi cosa in risposta, ed aveva molte cose da dire, i due furono distratti da un rumore proveniente dal sentiero: due voci giovanili continuavano a gridare l'una contro l'altra in un battibecco piuttosto acceso. Voltandosi videro quindi due bambini avvicinarsi verso di loro: erano due gemelli di circa dieci anni, entrambi con i capelli rossi, con due ciuffi poco più lunghi davanti alle orecchie. Portavano entrambi una giacca nera decorata da linee bianche spezzate, quella di uno perfettamente simmetrica rispetto a quella dell'altro fratello, mentre sotto portavano una maglia su cui vi era, per quello di destra, un sole stilizzato, e per quello di sinistra una mezzaluna.
    "Te l'avevo detto che dovevamo svoltare a destra! Possibile che tu debba sempre fare di testa tua?" esclamò arrabbiato il gemello di destra, sbuffando.
    Per tutta risposta il gemello di sinistra ribatté: "E perché tu non concordi mai con me? Di certo troveremo qualcuno da sfidare anche da queste parti!", girando la testa a destra e poi a sinistra più volte.
    Il bambino di destra spinse il fratello con la mano in avanti, commentando: "Ci manca solo una vittoria per qualificarci, per cui trova qualcun altro da battere alla svelta, altrimenti dovrai trovarti un dottore!".
    L'altro allora si voltò di scatto verso il fratello, cercando di raggiungergli il collo con le mani, ma quest'ultimo lo fermò allo stesso modo. Mentre ognuno cercava di disarcionare l'altro e farlo cadere quello di sinistra canticchiò: "Se tu piuttosto che criticare mi dessi una mano, faremo più in fretta e saremo a casa in tempo per la cena! Invece non fai altro che lamentarti come una femminuccia! Sola è una femminuccia!".
    "Stai zitto Mane, tu dormi ancora con la copertina: di notte ti vedo sempre lì a succhiarla come un poppante!" ribatté il gemello di nome Sola, spingendo l'altro a terra e finendovici sopra.
    "Eh!? Ma se tu hai portato il pannolino per due mesi in più rispetto a me, e parli di poppanti!" ribatté Mane, riuscendo solo in quel momento a raggiungere la gola del fratello ed invertendo le loro posizioni. D'altro canto in questo modo anche Sola poté chiudere le sue mani attorno alla gola del fratello, ottenendo così il risultato di stare, inutilmente, cercando di strangolarsi a vicenda.
    Dopo qualche secondo in cui nessuno dei due riuscì a prevalere Sola commentò con voce strozzata: "Stiamo perdendo di vista il nostro vero obiettivo! Dobbiamo trovare un duellante, visto che tu hai avuto la brillante idea di venire qui!".
    "E allora mettiti a cercarne uno, razza di mangia-biscotti a tradimento!" gli rispose allo stesso modo Mane, senza però lasciare la presa attorno alla gola del fratello.
    "Sei tu che arrivi sempre in ritardo in cucina, per cui lamentati di te stesso! E poi questa è la tua zona, non la mia: cercalo tu!" rispose Sola mentre afferrava l'altro per i capelli, liberandogli così la gola e rotolando a terra l'uno contro l'altro
    Prima che uno potesse lasciare dei segni sulla gola dell'altro o restare con una decina di capelli in mano una voce alla loro destra li interruppe: Rayshin si era alzato dalla panchina ed aveva chiesto: "Scusatemi, non ho potuto fare a meno di sentire la vostra conversazione... Per cui se siete d'accordo sarò io il vostro avversario: siete dell'Upper East Side?".
    I fratelli si lasciarono all'istante e ripresero lentamente fiato, pulendosi i vestiti, mentre a qualche metro da loro Eve si alzò di scatto ribattendo: "No Rayshin, è compito mio duellare! Non sappiamo quali pericoli possiamo trovare qui, per cui devo proteggerti!".
    "Su su Eve, sono solo bambini... E poi devi ancora riposarti! Io sono fresco e riposato come una rosa, e quindi posso duellare senza alcun problema!" lo tranquillizzò con un sorriso il ragazzo, per poi superare l'albero ed avvicinarsi ai due gemelli.
    Mane fu il primo a riprendersi dalla lotta con il fratello, rispondendo alla domanda di Rayshin: "Certamente! Alla fine la mia idea di svoltare qui si è rivelata geniale: molto piacere, io sono Mane, e questo qui invece è Sola!", ed indicò frettolosamente il fratello con noncuranza.
    Rayshin sorrise a quel comportamento buffo, ripensando a tutte le volte che da piccolo aveva avuto modo di fare la lotta sul letto dei genitori con Esteban. Una volta Elsmay, quando era ancora Francesco, li scoprì ma, non appena entrò nella stanza, si ritrovò la sua ciabatta in viso: il bersaglio avrebbe dovuto essere Esteban, ma siccome quest'ultimo lo aveva afferrato per le gambe Rayshin aveva perso l'equilibrio e la traiettoria del lancio aveva subito una piccola modifica. Tale modifica aveva fatto sì che non solo la ciabatte colpisse in pieno volto il maggiordomo, ma cadendo trascinò con se anche il secondo parrucchino dell'uomo.
    D'altro canto la spontaneità di quel comportamento e di quei due bambini gli fece inoltre notare di come fosse assurdo, e quasi disturbante, il comportamento di Icero per un bambino della sua età. Con un brivido lungo la schiena il ragazzo li salutò: "Molto piacere anche per me, il mio nome è Adrian!", ovviamente mentendo circa il suo vero nome.
    "Bene Adrian, possiamo duellare! Preparati, perché non sono un avversario facile!" si intromise in quel momento Sola, superando il fratello e mettendosi davanti a Rayshin.
    Per tutta risposta Mane lo afferrò per la spalla e ribatté: "Un momento! Chi ha deciso che tu avresti combattuto per primo? Non sei equo, Sola!".
    "Ma vatti a succhiare un lecca-lecca Mane, sono io il fratello maggiore: è ovvio che tocchi a me duellare per primo, in quanto sono il più grande!" gli spiegò Sola liberandosi dalla presa del fratello con un gesto brusco della mano.
    Prima che i due fratelli potessero litigare di nuovo, visto che le mani di Mane avevano appena raggiunto i capelli del fratello, Rayshin propose loro: "E se invece combatteste assieme, voi due contro di me? Così potrete affrontarmi nello stesso momento, e riportare entrambi una vittoria sconfiggendomi!".
    I due gemelli ci rifletterono sopra per qualche istante, con la presa di Mane che si allentava, per poi rispondere in coro: "Va bene, che coppia sia!", e detto ciò materializzarono i loro Duel Disks: quello di Sola aveva l'aspetto di un Sole, con cinque raggi a punta per le Zone per le carte ed una placca circolare dorata per il Deck; quello di Mane invece era sempre circolare ma era di colore bianco e sprovvisto di raggi, come una Luna con cinque crateri.
    Per tutta risposta Rayshin materializzò il suo Duel Disk, mentre spiegava ai due: "Siccome è un duello due contro uno, io comincerò con 8000 Life Points al posto di 4000, e nessuno dei giocatori potrà attaccare nel suo primo turno!".
    I due gemelli allora annuirono, ed i tre gridarono: "Duello!", mentre i loro Duel Disk brillarono

    MANE: 4000
    SOLA: 4000
    RAYSHIN: 8000

    Il primo turno fu quello di Mane, che esclamò quindi: "E' il mio turno, pesco! Attivo immediatamente dalla mia mano l'effetto di L'Ingannatore: scartando dalla mia mano la Carta Magia Schiacciare posso Evocare Specialmente questa carta in posizione di Attacco!", mandando immediatamente la carta appena pescata al Cimitero.
    Sul suo terreno comparve quindi un mostro vestito da giullare, con un completo molto vistoso giallo e decorato da strisce nere. Il volto del mostro era coperto da una maschera su cui era inciso un grande punto interrogativo rosso, in netto contrasto con il lungo mantello blu che gli scendeva fino ai piedi (ATK 2000 DEF 1200 LV 5).
    "Ora Evoco Normalmente Supay!" continuò Mane, mentre vicino all'Ingannatore compariva una piccola maschera cornuta in legno, decorata da simboli rossi e da due grossi denti dorati curvi verso l'alto (ATK 300 DEF 100 LV 1).
    "Adesso unisco L'Ingannatore di Livello 5 a Supay, Tuner di Livello 1! Quando la Luna è colma d'oscurità, il sussurro del Demone verrà udito! Evocazione Synchro! Mostrati, Quilla Drago della Luna!" cantò Mane, mentre la maschera di legno si trasformava in un anello verde sospeso a mezz'aria.
    L'Ingannatore quindi, con un balzo, vi passò attraverso e divenne una serie di cinque globi di luce allineati verticalmente, che vennero quindi attraversati da un raggio bianco esplodendo.
    A fianco del bambino quindi comparve un mostro dall'aspetto piuttosto bizzarro: aveva quattro lunghe teste di drago protette da un'armatura blu lungo il dorso e da scaglie azzurre sul volto, mentre una Luna rocciosa, su cui era inciso un viso umano scheggiato con gli occhi dorati, le congiungeva al centro del corpo della creatura. La luce della Luna generava anche un piccolo arcobaleno tutto attorno (ATK 2500 DEF 2100 LV 6).
    "Posiziono una carta coperta, e cedo il turno a Sola, sperando che possa fare qualcosa di costruttivo!" concluse Mane, mentre una carta rivolta verso il basso compariva dietro Quilla.

    MANE: 4000
    SOLA: 4000
    RAYSHIN: 4000

    "Non occorre che tu me lo dica Mane, sono sempre stato il più forte tra i due! Pesco" esordì Sola lanciando un'occhiataccia al fratello.
    "Attivo dalla mia mano l'effetto di Signore Spazzatura: al modico prezzo di 1000 Life Points, mi è permesso Evocare Specialmente questo mostro!" iniziò quindi il gemello maggiore, mentre i suoi Life Points scendevano (LIFE POINTS SOLA: 3000).
    Dal terreno sotto i loro piedi emerse quindi un bizzarro essere umanoide che, reggendosi su uno scettro decorato da anelli dorati, si alzò in piedi. Aveva una pelle grigiastra ed una tunica rossa che gli copriva tutto il corpo, compreso il braccio destro, decorata da uno strano orlo costituito da sottili lamiere attaccate assieme (ATK 0 DEF 2400 LV 5).
    "Ora Evoco Normalmente Formica di Fuoco Ascator, Tuner di Livello 3!" dichiarò Sola subito dopo. Da un piccolo turbinio di fiamme sul suo terreno comparve quindi una formica di notevoli dimensioni, grande circa quanto un braccio umano, dalla pelle rossa e con due occhi dorati che sormontavano un paio di affilate zanne grigie (ATK 700 DEF 1300 LV 3).
    "Adesso unisco Formica di Fuoco Ascator di Livello 3 a Signore Spazzutura di Livello 5! Quando il Sole si alza, esso illuminerà tutte le tenebre! Evocazione Synchro! Mostrati, Inti Drago del Sole!" gridò quindi il bambino mentre i suoi due mostri, in un processo simile a quello dei due di Mane, si trasformavano rispettivamente in tre anelli paralleli verdi e cinque sfere di luce.
    A seguito della loro esplosione, a fianco di Quilla scese una nuova creatura: anch'esso era dotato di quattro teste di drago, questa volta però coperte da un'armatura rossa lungo il dorso ed attorno al volto da placche arancioni. Il centro della creatura era un Sole di pietra, dal volto umano, perfettamente integro e così acceso e forte da brillare di luce propria (ATK 3000 DEF 2500 LV 8).
    "Posiziono due carte coperte, e ti cedo il turno Adrian!" disse infine il bambino, mentre a fianco della carta coperta del fratello ne comparivano altre due.

    MANE: 4000
    SOLA: 3000
    RAYSHIN: 8000

    "Molto bene, avete Evocato entrambi un mostro molto interessante! Ora tocca a me, pesco!" esordì Rayshin, pescando dal Deck.
    "Attivo immediatamente dalla mia mano l'effetto di Virtù Angelica – Caritas: una volta per turno mi è permesso scartare questa carta per Evocare Specialmente quanti possibili mostri "Virtù Angelica" dalla mia mano sul mio terreno, scoperti in Posizione d'Attacco! Per cui scartando lei Evoco Specialmente Virtù Angelia – Industria e Virtù Angelica – Temperantia!" dichiarò Rayshin, mentre rinunciava ad una delle carte che aveva in mano.
    Sul suo terreno quindi comparvero due grandi croci in argento, davanti alle quali si materializzarono due creature: entrambe erano esseri femminili dalla pelle bluastra, con gli occhi coperti da una benda e la bocca cucita, cinte alla rispettiva croce da catene formate da anelli con spuntoni in ferro attorno al busto e alle braccia. Entrambe avevano un vestito costituito da anelli metallici affilati, ed erano inchiodate da chiodi nerastri da cui nascevano le catene. Temperantia aveva sulla testa una corona di spine, mentre attorno a lei volteggiavano, seppur immobili, due enormi tomi chiusi (ATK 100 DEF 100 LV 8); Industria invece aveva i capelli biondi che le ricadevano davanti e due enormi anelli, formati dalle stesse catene che la cingevano, che volteggiavano attorno alle sue braccia (ATK 100 DEF 100 LV 8).
    "Uh... I film dell'orrore non mi sono mai piaciuti... Quei cosi dovrebbero essere materiale vietato ai minori di anni diciotto!" commentò spaventato Sola, indicando le due creature di Rayshin.
    Il ragazzo allora si grattò imbarazzato la guancia, ripensando a quanto gli aveva detto tempo fa Louis durante il loro duello e commentando: "In effetti me lo dicono in molti! Ma proseguiamo, perché attivo l'effetto di Virtù Angelica – Industria! Una volta per turno...", ma non poté finire la frase.
    "Aspetta! Attivo la mia Carta coperta, Risucchia Abilità! Con essa annullo gli effetti di tutti i mostri sul Terreno, benché io debba pagare 1000 Life Points!" lo interruppe Mane: non appena la sua carta si sollevò da terra la luce proveniente dai "nuclei" rocciosi di Inti e Quilla si spense, ed i tomi di Temperantia con gli anelli di Industria caddero pesantemente sul terreno immobili (LIFE POINTS MANE: 3000).
    A quella mossa Rayshin strinse i denti, riflettendo: "Accidenti! Con gli effetti negati Industria non può aumentare l'Attacco, e Temperantia non può quindi infliggere alcun danno! E senza contare che, se non faccio niente, l'effetto di Caritas mi farà tornare in mano i miei due mostri!".
    "Allora Rayshin? Che cosa farai ora, con le tue Virtù Angeliche ormai inutilizzabili?" commentò divertito Mane, sbeffeggiando le due creature dell'avversario.
    Per tutta risposta Rayshin sorrise e rispose: "Non penserai davvero che una semplice Carta Trappola possa fermare... Un momento...", e detto ciò si fermò per un attimo. Indicò quindi Mane e, con un filo di voce, chiese: "Tu... mi hai chiamato Rayshin?".
    Il divertimento ed il sorriso sul volto del bambino si congelarono all'istante, come successe per tutti i presenti al duello. Il primo a riprendersi da quello stato fu Sola, che esclamò infuriato: "Idiota! Tu e la tua boccaccia! Ofelia ci aveva raccomandato di non dire e fare nulla che potesse dare nell'occhio, e tu puntualmente fallisci! Bravo, davvero bravo!".
    "Ofelia?" chiese pallido in viso Rayshin, cominciando ad avere un brutto presentimento riguardo i due gemelli che in quel momento stava affrontando. Non solo lo avevano chiamato con il suo vero nome, mentre l'anima usata giorni fa avrebbe dovuto celare tutte le sue vere informazioni, ma avevano anche parlato della sua ormai vecchia amica Ofelia, l'Ibrida che aveva cercato di rapire lui e suo fratello.
    "Neanche tu sei stato d'aiuto! Adesso lui è a conoscenza del fatto che Ofelia ci ha mandati qui, contento? Potevo inventarmi cose tipo... uhm, che "Rayshin" era il nome del mio supereroe preferito o simili, ma ormai è troppo tardi! Stupido, davvero stupido!" ribatté offeso Mane, indicando con rabbia suo fratello gemello.
    Sola per tutta risposta alzò le spalle, commentando: "Beh, ormai la frittata è fatta, per cui non ci resta che fare una cosa soltanto...", e detto ciò lanciò un'occhiata seria al fratello minore, il quale annuì.
    "Liberazione Primo Sigillo: Sigillo di Voynich!" gridarono entrambi, ed i disegni sulle loro magliette emisero una luce talmente forte da costringere Rayshin a coprirsi il volto per qualche istante.
    Quando la luce si affievolì e poté tornare a fissare i suoi avversari, il loro aspetto era decisamente cambiato: entrambi avevano il viso decorato da linee viola, e le loro pupille erano diventate nere. Dietro la schiena di Sola si era formato un Sole di pietra rossiccia simile a quello di Inti, eccezion fatta per i raggi appuntiti che invece erano staccati dal nucleo principale, ed attorno al suo corpo due anelli di fuoco giravano continuamente ardendo su sé stessi. Nel caso di Mane invece si era formata una Luna in pietra azzurra simile a quella di Quilla, mentre due fasci di rocce appuntite giravano attorno al suo corpo piuttosto lentamente. Inoltre, i capelli di entrambi si erano allungati di qualche centimetro e si erano fatti più appuntiti lungo le estremità.
    Rayshin li guardò sbigottito, incapace di rendersi conto di quanto stava succedendo davanti ai suoi occhi, mentre alle sue spalle Eve si alzò in fretta e furia dalla panchina, commentando: "Qui si mette male, ma molto male!".


    E così finisce il capitolo, cari lettori.
    Allora, come avete letto Eve ha parlato di un certo movimento di ostilità all'interno dell'Ordine stesso ai danni di Icero, tant'è che sembra che persino dei terroristi internazionali siano disgustati dal comportamento dello Ierofante. Non è ancora chiaro chi siano i membri di queste "idi di marzo", ma chiaramente se dovesse raggiungere qualcuno di importante (Delver, Emas o Elsmay), le cose si farebbero instabili anche per uno come Icero.
    D'altro canto ora Rayshin è alle prese con due gemelli, Sola e Mane (i cui nomi sarebbero rispettivamente Sole e Luna in norvegese :asd: ), che sembrano avere oltre ad una personalità piuttosto accesa anche un Deck Inca. Tale personalità però ha fatto cadere piuttosto velocemente la loro copertura (eh, i bambini), e quindi si sono rivelati per quello che sono: due Ibridi del Dottor Gren i quali, essendo capaci di rompere il primo Sigillo, sono per lo meno di Grado XX. Inoltre il cantico da loro recitato per l'Evocazione dei due Draghi ed il loro aspetto fisico una volta trasformati sono un mio personale tributo a Rex Goodwin, antagonista che ho sempre apprezzato sia come personalità che come Deck :asd: .
    Come finirà il duello? Rayshin riuscirà a trionfare da solo contro l'accoppiata Inti-Quilla ed i due gemelli, oppure verrà sconfitto da questi nuovi avversari (che potrebbero essere anche gli Ibridi a cui il Dottor Gren si riferiva per il suo "piano")?
    La risposta con la conclusione del duello nel prossimo capitolo, cari lettori.
    Alla prossima domenica, buona serata :ciao: .

    Edited by Xivren - 29/9/2014, 01:51
     
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