Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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    Buonasera cari lettori, eccomi qui.
    Mi scuso per il ritardo rispetto alla tabella consueta di marcia, ma il capito di oggi è stato ritardato da a) problemi tecnici al PC in cui ho perso buona parte del capitolo; 2) scrivere gli effetti delle Virtù Angeliche.
    Ma nonostante ciò non perdiamo altro tempo e tuffiamoci nel nuovo capitolo. Nel precedente siamo stati partecipi della marachella di Esteban che, costretto a restare in alloggio per tutto il tempo prima della Parata, ha deciso di farsi un giro per la metropoli. Lì è stato quasi trovato da Lyedar ed Ofelia, ma ha trovato rifugio nel negozio di un personaggio inaspettato: Gaap. Lo scienziato si è recato alla Parata per spiare i movimenti del Dottor Gren e dei suoi Ibridi, anche se l'infiltrazione ed il travestimento lasciano momentaneamente a desiderare.
    Bene, adesso che abbiamo fatto il punto della situazione iniziamo effettivamente la nuova saga. Buona lettura.


    CAPITOLO 39 – DUELLI ALLA PARATA DELLA PACE

    Mercoledì 15 Novembre - Ore 11:32 - Other

    Rayshin non aveva mai avuto niente in contrario sulle feste popolari: che la gente festeggiasse eventi che portavano gioia e felicità non gliene importava più di tanto. Essendo figlio di uno dei Ministri dell'Impero fin da piccolo aveva dovuto presenziare ad eleganti ricevimenti nobiliari ed all'inizio delle principali feste indette dall'Imperatore, ma era sempre riuscito a starsene in disparte o a parlare unicamente con poche persone di elevato rango sociale, principalmente di formalità. In un'occasione simile aveva infatti incontrato prima Lyedar e poi Ofelia, e nonostante il fatto che intrattenersi con esponenti di altre famiglie nobili senza aver prima alcun legame con esse fosse mal visto dalla società si era sempre divertito con quei due amici.
    Tutt'altra cosa era invece partecipare dalla parte del popolo. La Parata era cominciata da un'oretta, ma il ragazzo avrebbe voluto potersi ritirare nell'Hotel Monroe ed aspettare fino a notte fonda il ritorno di Delver e gli altri in pace e tranquillità.
    Invece si ritrovava stipato in mezzo ad una folla urlante su un marciapiede della metropoli, con in particolare un uomo che costantemente gli faceva sventolare in faccia una bandiera orripilante frutto dell'unione tra quella dell'Impero e dell'Other. La gente, proveniente da entrambi gli stati, si trovava lungo 34° street di Manhattan ad acclamare il passaggio della Parata, che poi avrebbe svoltato a sud per proseguire lungo 42° avenue, per proseguire così vicino al fiume Hutson fino a raggiungere 20° street, e proseguire.
    Le due fila di gente erano protette da transenne metalliche a cui erano aggrappati bambini urlanti, mentre con intervalli regolari erano presenti uomini in divisa dell'Other per garantire la massima sicurezza all'evento. Di tanto in tanto alcune persone si sporgevano in avanti per filmare o scattare fotografie alla Parata, schiacciando però così coloro che vi erano già presenti, oppure indietreggiavano per spostarsi o entrare nei vari locali aperti per l'occasione. I bar infatti erano frequentatissimi, di gente che vi entrava per comprare bibite e spuntini da mangiare mentre passeggiavano per le vie dell'isola; i negozietti invece ricevevano decine di turisti in cerca di souvenir o prodotti che potessero interessargli.
    Per sua grande sfortuna Rayshin si trovava in prossimità delle transenne a causa di Delver: il Dadoducco aveva costretto tutti a prendere posto la sera prima alle 22:00, in modo tale da essere tra i primi ad arrivare per la Parata e vederla bene. Aveva giustificato la cosa commentando: "Preferisco vedere bene la Parata finché possibile, prima che arrivi Emas a disturbarci!", ed il ragazzo non voleva neppure sapere che genere di "disturbo" l'altro avrebbe arrecato all'evento.
    Fatto stava che così facendo Rayshin doveva continuamente fare spazio ad altre persone che si sporgevano per vedere meglio, schiacciandosi contro Eve al suo fianco: alcune di quelle persone chiedevano il permesso o si scusavano per l'eventuale disturbo, e quindi al ragazzo non dispiaceva più di tanto; altre invece erano di rara maleducazione e si lamentavano persino perché quel "moccioso" non le avesse fatte passare.
    A differenza sua gli altri membri dell'Ordine invece se la passavano piuttosto bene. Delver stava golosamente mangiando un cono di zucchero filato comprato alcuni minuti prima, commentando di tanto in tanto cosa gli piaceva della Parata o cosa no: non si lamentò mai della folla presente, ma anzi tutta quella confusione sembrava divertirlo al punto che più volte rise quando qualcuno metteva la mano in faccia a Rayshin per spostarlo (con suo enorme fastidio). L'unico momento in cui le cose si invertirono fu quando una bambina si aggrappò alla treccia di Delver scambiandola per una corda, con grande imbarazzo della madre.
    Louis invece se ne stava silenzioso a sfogliare una rivista comprata da un chiosco la sera prima e aperta solo ora. Ad una rapida occhiata a Rayshin sembrò una rivista di armi bianche, a giudicare dalle illustrazioni di spade e lance, e ciò gli ricordò una conversazione avvenuta la sera prima.
    Mentre Rayshin stava salendo le scale dell'Hotel Monroe aveva incrociato Eve uscire da un'ascensore ed allacciarsi un braccialetto all'avambraccio, subito nascosto dalla manica: un grosso cilindro color bronzo che, una volta messo, si adattò perfettamente al fisico del ragazzino, con una piccola punta arrotondata prima della mano rivolta verso il polso. Chiedendogli cosa fosse il membro dell'Ordine gli illustrò che era un'arma realizzata dallo Ierofante: al comando infatti dal braccialetto fuoriuscì una lama a punta, della lunghezza di circa novanta centimetri, nello stesso materiale. Eve spiegò, con suo grande orgoglio, che era un arma realizzata principalmente per il combattimento contro persone "normali", e che ogni membro dell'Ordine ne aveva sempre due, una per ogni braccio. A quella vista il ragazzo commentò che nel suo primo incontro con Louis quest'ultimo aveva combattuto usando sì lame, ma bianche e simili ad ossa, quasi organiche. A quell'osservazione Eve era improvvisamente piombato nel silenzio e non ne aveva più parlato, cosa che spingeva con sempre maggior forza Rayshin a chiederlo direttamente a Louis. Il membro dell'Ordine però in quei giorni sembrava volerlo evitare il più possibile, tanto da non avergli neppure parlato, e per questo Rayshin preferì rinviare il dubbio a più avanti.
    Zyan e Eve invece parlottavano assieme da diverso tempo. A quanto sembrava Zyan vantava una vastissima conoscenza dei costumi e delle usanze sia dell'Impero che dell'Other, mentre invece Eve aveva una fame insaziabile di spiegazioni e curiosità su quello che stava vedendo alla Parata. Così mentre il ragazzino indicava e chiedeva a voce alta cosa fosse quello o quell'altro, il coetaneo di Rayshin si abbassava leggermente per spiegargli per filo e per segno cosa in quel momento stessero vedendo passare.
    Rayshin li invidiava profondamente. Il giorno precedente era stato quasi sempre da solo, vista l'enormità dell'Hotel in cui avevano alloggiato: avevano potuto scegliere le stanze dove e quando preferivano, per questo era difficile incontrarsi. Le uniche cose che gli erano rimaste da fare erano leggere alcuni volumi presenti nella libreria della sua stanza o esplorare il più possibile l'Hotel, ma anche lì si sentiva solo. Kibir e Hamset non erano più comparsi nonostante tutte le volte che lui li avesse chiamati o provati ad evocare: ora riusciva a materializzare a piacimento il teschio verdastrato, ma dei due cani neanche l'ombra. Sembravano non volersi farsi neppure vedere.
    A distrarlo da quella tortura atroce ci fu un rumore sordo proveniente dall'alto: sembrava un rumore meccanico e di qualcosa che girava, un motore forse. Voltandosi a destra e sinistra si accorse che nessuno sembrava averlo sentito, e tutti continuavano ad acclamare la Parata, inclusi i membri dell'Ordine. "Probabilmente in rumore causato da questa plebaglia è talmente alto da distrarli!" concluse dubbioso Rayshin, per poi rivolgere lo sguardo al cielo.
    Avevano avuto la fortuna, o sfortuna per Rayshin, di beccarsi una giornata calda e soleggiata, con il cielo limpido eccezion fatta per alcune grandi nuvole bianche di passaggio, che lentamente scorrevano della stessa direzione della Parata. Ad una prima vista il ragazzo non vide niente di particolare che potesse avere un motore o emettere quel suono metallico. Nessun aereo era passato quel giorno, ed ora non si vedeva alcun mezzo in volo. Stava quasi per perdere le speranze quando, prima di tornare a fissare la Parata, notò una macchiolina nera in cielo.
    Si accorse che era troppo piccola affinché un normale occhio umano la potesse scorgere, ma lui ora riusciva a vederla chiaramente: a migliaia di metri in cielo sembrava esserci tre giganteschi dirigibili, ma ad un'occhiata più accurata il ragazzo si accorse che era un unico dirigibile con tre scafi. Era troppo in alto per scorgere altri dettagli, ma il ragazzo capì chiaramente che se quel dirigibile fosse atterrato lì, sicuramente avrebbe spazzato via le due file di grattacieli per avere il minimo spazio per atterrare.
    "Delver! Ehi, Delver!" chiamò il ragazzo a voce alta per farsi sentire sopra il coro di grida ed esclamazioni.
    Subito il Dadoducco non se ne accorse minimamente, impegnato com'era a mangiare, ma quando i suoi tre sottoposti, che invece avevano sentito perfettamente il ragazzo, gli fecero segno di voltarsi verso Rayshin gridò: "Che c'è Rayshin? Lo zucchero filato è solo mio!".
    Il ragazzo lo guardò male un attimo, ma decise di lasciare perdere ed arrivare al sodo con tutti: "Guardate in cielo! C'è qualcosa... un dirigibile forse!", indicando poi con l'indice di guardare in su.
    Delver prima lo guardò perplesso, poi sospirando lasciò perdere il proprio zucchero filato e guardò in alto, imitato dai tre sottoposti. Subito sembrò non accorgersi di nulla, ma poi coprendosi il sole con una mano vide anche lui chiaramente la gigantesca aeronave sopra di loro.
    L'uomo allora imprecò tra i denti: "Maledizione... Alla fine Gren è venuto...", ma nessuno lo udì fortunatamente. Si rivolse ai quattro ragazzi piuttosto agitato, dichiarando: "Meglio aspettare la fine di questa parte della Parata in un posto più appartato! Torniamo al chiosco dello zucc...", ma non poté finire la frase.
    In quello stesso istante la musica che rallegrava la Parata si fermò, e tutti gli schermi televisivi presenti sopra la gente si accesero. La Presidentessa Seref era in piedi dietro ad uno scrivano, con tre microfoni. Dietro di lei invece si potevano vedere vicine le due bandiere di Impero e Other attaccate ad altrettante aste.
    La donna prese la parola, ed esclamò: "Buona mattina miei cari concittadini, ed a voi sudditi dell'Impero! Spero vivamente che la Parata di quest'anno vi stia intrattenendo piacevolmente : sarebbe davvero un peccato se in un'occasione simile alcuni di voi non si divertissero! Auspico che lo spirito di fratellanza che questo evento porta ogni anno a noi vi stia facendo passare piacevoli ore, con tutto quello che c'è da vedere e fare!".
    Rayshin avrebbe voluto farle notare che lui era una di quelle persone che né si divertivano né aveva colto quello spirito di fratellanza, ma siccome quella era una ripresa sarebbe stato assolutamente stupido da dire. Inoltre visto come la gente del luogo acclamava la Parata probabilmente avrebbe rischiato il linciaggio, scambiato per un guerrafondaio o peggio.
    La donna quindi continuò tranquillamente, dopo una piccola pausa in cui il popolo aveva gridato in suo onore ed esaltato l'evento: "Non vi ruberò allora altri preziosi minuti, eccetto quelli strettamente indispensabili! L'idea che sto per dirvi mi è stata proposta dal Principe dell'Acqua, dopo averne discusso con lo stesso Imperatore ieri sera: inutile dire che a me è subito piaciuta, e spero che anche voi sarete della stessa idea! Siccome nelle settimane precedenti nell'Impero l'anniversario dell'Incoronazione dell'Imperatore Lasyrindes è stata rovinata da diversi attacchi dell'Ordine di Yeni Aci, abbiamo deciso di rimediare a questa perdita oggi stesso! Verrà organizzato un torneo lungo tutta l'isola di Manhattan, in onore a quelli che si svolgono nei vari Istituti dell'Impero: chiunque potrà partecipare, a condizione ovviamente di saper duellare e di avere il Deck con sé, indipendentemente dalla provenienza!".
    "Finalmente un'idea interessante! Dopo questo trionfo della noia ci voleva proprio, almeno me ne starò un po' da solo!" pensò rincuorato Rayshin, felice che qualcosa lo avrebbe salvato da quella tortura. La stessa reazione arrivò da una parte di coloro che assistevano alla Parata, mentre probabilmente gli altri sarebbero rimasti ad assistere alla marcia.
    Il solo dubbio di Rayshin era perché Lasyrindes aveva tirato fuori un'idea del genere durante un evento nell'Other, quando lui stesso non vi partecipava. Sicuramente c'era qualcosa sotto, ma poi un pensiero gli balenò in testa: "Conoscendolo sicuramente anche Esteban parteciperà al torneo! In questo modo mi sarà più facile ritrovarlo!", facendolo sorridere come non mai. Finalmente avrebbe rivisto il suo adorato fratellino minore.
    "Ma questo torneo sarà, diciamo, un tantino diverso! Piuttosto che basarsi su un classico sistema di turni o rotazione, i duellanti saranno divisi in due fazioni distinte! Una delle due sarà nell'Upper West Side, mentre l'altra sarà parallelamente nell'Upper East Side! Il Central Park, in mezzo alle due zone, sarà a vostra completa disposizione per duellare: ognuno dei due gruppi dovrà affrontare l'altro e sconfiggerlo, in modo tale da superarlo ed entrare così nella zona avversaria! Lì verrà celebrata la vittoria di uno dei gruppi nei seguenti modi: il gruppo dell'Upper West Side dovrà raggiungere il Carnagie Hall nell'altra zona, mentre il gruppo dell'Upper East Side dovrà raggiungere il Metropolitan Opera nell'altra zona! Lì, al centro del palco di ciascun edificio troverete un addetto mandato appositamente per decretare la vostra vittoria! Raggiungetelo prima dei vostri avversari, ed avrete trionfato!" illustrò ancora la Presindetessa. Nel mentre era comparsa sugli schermi una mappa di Manhattan, con le due zone interessate evidenziate in rosso ed un asterisco sui due palazzi da cercare.
    L'idea sembrò piacere particolarmente alla gente, tanto che esclamarono ancora di più. A Rayshin non importava molto di quali fossero le regole, tanto con il suo nuovo Deck non avrebbe avuto grosse difficoltà. Gli unici che lì conosceva erano Delver ed i suoi, e sapeva già di poter battere Louis. Non conosceva la forza di Zyan o Eve, ma probabilmente non sarebbe stata un grosso problema per lui.
    "Perdete anche un solo duello e verrete esclusi dalla competizione! Chiunque intenda registrarsi può farlo gratuitamente, basta che si iscriva nei due centri che adesso vi mostreremo sulla mappa: lì verrete assegnati ad uno dei due gruppi, ed inviati nella zona di competenza: da lì potrete agire singolarmente o a squadre, come preferite! E non cercate di scambiarvi di gruppo o simili, perché in quel caso verrete esclusi immediatamente dal torneo... Inoltre, anche nel caso in cui non vi scambiate di gruppo ma dichiariate di appartenere all'altro non sarete abilitati a duellare tra di voi! Per cui badate bene prima di mentire all'avversario e agli organizzatori! Detto questo, auguro di nuovo buon divertimento a tutti, e ci rivedremo questa sera per coronare la squadra vincente!" concluse allora la Presidentessa, aprendo le braccia e salutando con un elegante cenno di capo gli spettatori, prima che la sua immagine fosse sostituita da quella di un'altra mappa dell'isola dove erano indicati i luoghi per iscriversi.
    "Beh... Direi che abbiamo da fare! E' proprio il tipo di copertura che mi aspettavo, e per fortuna uno di quei luoghi è vicino al chiosco dello zucchero filato! Andiamo!" concluse con un sorriso Delver, mentre i ragazzi erano persi nei loro pensieri.

    ---


    Ore - 12:21

    Alla fine della registrazione Rayshin ed i membri dell'Ordine di Yeni Aci erano tutti finiti nel gruppo per l'Upper West Side.
    Si erano diretti verso il luogo indicato dalla mappa, trovandoci un soppalco in legno dove tre addetti dell'Other segnavano su registri elettronici i nomi dei partecipanti, dopo che questi esibivano loro i documenti di identità. Delver aveva provveduto la sera prima a fornire loro tutti i documenti necessari per ogni evenienza, così Rayshin non arrivò a mani vuote lì davanti.
    Quando toccò a lui però commise un errore fatale: non essendo abituato ad usare documenti falsi quando gli chiesero i suoi dati rispose con il suo vero nome, per poi tapparsi la bocca con la mano. Era però troppo tardi, e la donna addetta registrò il nome, ripetendolo a voce alta: "Adrian Anderson".
    Subito il ragazzo rimase confuso: non aveva ancora mostrato il documento fasullo, eppure la donna aveva pronunciato il nome fasullo senza averlo neanche letto. Al suo fianco Delver gli spiegò sussurrandogli: "L'anima che hai usato fa sì che gli altri esseri umani abbiano una concezione diversa di te! Per cui puoi dire anche il tuo vero nome, la tua vera altezza, il vero nome del gatto dello zio del cognato di tuo nonno ma la gente udirà al loro posto quelli del possessore della vecchia anima!".
    Così facendo si era regolarmente iscritto al torneo usando informazioni false, cosa che gli causava qualche problema di coscienza. Non era mai stato il tipo da dire bugie ad eventi del genere, per cui si chiedeva se aveva fatto davvero la cosa giusta.
    Camminava così assieme ai suoi compagni per raggiungere la zona di Manhattan quando una persona sbucò dall'angolo davanti a loro, ed allora Rayshin rabbrividì: quello era Lyedar, e lo stava salutando allegramente come suo solito.
    "Come può avermi riconosciuto!? Delver ha detto che l'anima fornisce una protezione completa, e che gli altri non si dovrebbero accorgere di me! Adesso che faccio!?" pensò terrorizzato il ragazzo, mentre il suo vecchio amico si avvicinava sempre di più. Fissò disperatamente i suoi compagni, ma si accorse che nessuno si stava preoccupando di Lyedar, e che anzi lo ignoravano.
    Ormai il ragazzo dai capelli biondi lo aveva raggiunto, per cui era inevitabile dover interagire con colui che aveva attaccato la sua famiglia. Si ripromise che, cani o no con lui, se Lyedar lo avesse attaccato avrebbe fatto di tutto per vendere cara la pelle.
    Cominciò a sollevare la mano in segno di saluto al vecchio amico, pronto a parlargli, quando Lyedar lo superò senza degnarlo di uno sguardo. Il ragazzo allora rimase di sasso, abbassando però immediatamente la mano e continuando a camminare, anche più velocemente di prima.
    Si voltò di nascosto e vide Lyedar parlare una graziosa ragazzina, di quattordici anni circa, con un vestito tropicale e la gonna a fiori come quello che portava dietro l'orecchio sinistro.
    "Non mirava a me... Per fortuna... Mi sono sentito morire dentro..." rifletté ancora terrorizzato Rayshin, mentre si calmava lentamente.
    Quando superò l'angolo da dove Lyedar era arrivato si sentì meglio, ma un pensiero inquietante gli attraversò la mente: "Gli umani non possono vedermi... Ma Lyedar non è più un essere umano...".

    ---


    Ore 12:57

    "Bene bene bene! Tra pochi minuti dovrebbe esserci il segnale dell'inizio del Torneo! Mi auguro che siate pronti!" esclamò allegramente Delver, controllando l'orologio che aveva al polso.
    Erano ormai davanti a Central Park, assieme a circa quattrocento persone che erano state assegnate a quella squadra. Una buona parte di essi preferì sparpagliarsi nella zona per evitare di lasciare così scoperto il Carnagie Hall, e quindi alla fine solo duecento o meno persone preferivano un attacco diretto agli avversari: probabilmente perché, a prescindere dall'esito generale della squadra, se non si vincevano almeno tre duelli contro gli avversari non si aveva diritto a partecipare all'incoronazione dei vincitori, secondo le regole.
    Rayshin si voltò a vedere grosso modo le persone attorno a lui, e vide a qualche metro di distanza la ragazzina hawaina con cui Lyedar aveva parlato qualche minuto prima: deglutì lievemente agitato, ma a conti fatti quella ragazzina non lo conosceva né lo guardava ora, quindi di certo non l'avrebbe attaccato. Come non bastasse erano nella stessa squadra, quindi non aveva nulla da temere.
    Solo allora da Central Park si alzò in aria una luce rossa, per poi scoppiare in un magnifico fuoco d'artificio cremisi a forma d'aquila, simbolo dell'Other.
    Quello era il segnale: il torneo cominciava.
    Delver salutò i suoi sottoposti, dichiarando: "Ci vediamo dall'altra parte, ragazzi! Agite come preferite, ma niente violenza contro gli avversari! Ah, e vorrei che uno di voi stesse con Rayshin per tutto Central Park! A dopo!", e detto questo sparì con un salto nell'oscurità degli alberi.
    Rayshin fece per obiettare, osservando: "Ma Delver... Aspetta...!", però si accorse che assieme al Dadoducco erano spariti anche Louis e Zyan. Restavano solo lui e Eve, e anche quest'ultimo sembrava piuttosto confuso dal comportamento degli altri.
    "Oh.. Beh, mi sa che dovremmo andare assieme Rayshin... Spero di non esserti d'intralcio!" commentò mestamente Eve. Aveva due anni in meno di Rayshin, ed era uno dei membri più giovani dell'Ordine: non era chiaramente pronto a prendersi la responsibilità di accompagnare Rayshin in giro.
    Dal canto suo neppure Rayshin avrebbe voluto stare con Eve, non per antipatia ma perché lui stesso sapeva che il ragazzino non era preparato a badargli. Cercò però di non mortificarlo, e commentò: "Non preoccuparti Eve, sono certo che andrà tutto bene! Ora andiamo, altrimenti resteremo indietro rispetto agli altri!".
    Il membro dell'Ordine annuì, ed i due entrarono in Central Park.
    In ogni altra occasione sicuramente Rayshin si sarebbe perso ad ammirare la magnificenza degli alberi lì presenti e dell'architettura che accompagnava e decorava il parco: splendidi ponticelli in pietra bianca attraversavano strade sottostanti oppure ruscelli di acqua fresca, all'ombra di grandi querce che svettavano fino al cielo. Di tanto in tanto scorgeva tra le foglie qualche movimento di animaletti, probabilmente scoiattoli o gatti, ed in misura minore anche alla base delle cortecce. Il vento fresco faceva ondeggiare i rami, che emettevano così un sottile sibilo mentre alcune foglie cadevano sulle loro teste, per poi scendere a terra.
    C'era però anche da dire che in un tale silenzio, quasi surreale, quel paesaggio con così tanti giochi di luce e ombre tra la vegetazione era anche inquietante, e Rayshin ringraziò la presenza di Eve al suo fianco. Il membro dell'Ordine infatti sembrava a suo agio anche lì in mezzo, e camminava con calma e tranquillità, di tanto in tanto commentando quello che vedeva in giro.
    Arrivarono nei pressi di un ponte in pietra grigiastra sopra un corso d'acqua quando dall'altra parte sbucò fuori un uomo: indossava una giacca grigiastra fino alle ginocchia, aperta sul davanti e con sotto una maglia a righe blu e azzurre. I pantaloni bluastri gli lasciavano scoperti i sandali marroni, benché ricadessero un po' all'indietro sulla caviglia. Aveva circa quaranta o quarantacinque anni, con gli occhi neri ed un cappello di stoffa che gli ricadeva leggermente da un lato. Nonostante la prima apparenza trasandata sembrava normale, ed al braccio destro aveva un Duel Disk a forma ondulata e decorato con diverse gemme preziose.
    "Voi... Siete dell'Upper West End?" chiese allora l'uomo, con voce neutra e comunque guardinga nei confronti dei due avversari.
    Prima che Rayshin potesse rispondere Eve intervenne, dichiarando: "Esatto, veniamo da là! E se ce lo chiedi immagino che tu verrai dall'Upper East End, giusto?".
    L'uomo per tutta risposta sollevò il Duel Disk, commentando con un sorriso sulle labbra: "Esatto... Ed in quanto tale devo sconfiggervi! Sono stato fortunato a trovarvi assieme, così avrò già due vittorie fin dall'inizio!".
    Eve si voltò allora verso di Rayshin, chiedendogli: "Ehm, Rayshin, ti dispiace se lo affronto prima io? In questo modo se fosse pericoloso tu avresti tempo a scappare!".
    Nonostante il ragazzo avesse voglia di provare ancora il suo nuovo Deck convenne che quella era una splendida idea: se quell'uomo si fosse rivelato essere come Lyedar e Ofelia allora lui avrebbe avuto il tempo di fuggire, in caso contrario se fosse stato capace di sconfiggere Eve lui avrebbe già osservato il suo stile di gioco. Per questi motivi rispose: "Vai pure Eve, è tutto tuo!".
    Il ragazzino allora lo ringraziò chinando il capo, per poi andare verso l'uomo materializzando il suo Duel Disk simile ad un pianeta.
    Quando i due raggiunsero i rispettivi luoghi gridarono: "Duello!", e i loro Duel Disks brillarono. Rayshin materializzò il suo Duel Disk, ed osservò che lo schermo gli riportava che i due avversari erano Allen (il nome falso di Eve) e Jakob, l'uomo.

    EVE: 4000
    JAKOB: 4000

    "Sembra che tocchi a me per primo, pesco!" esclamò il membro dell'Ordine di Yeni Aci, aggiungendo alla sua mano una carta.
    "Comincio subito Evocando Normalmente Agente della Creazione – Venere dalla mia mano! Inoltre, attivo immediatamente il suo effetto: posso pagare 500 Life Points, ed Evocare così Specialmente una Sfera Mistica Lucente dalla mia mano dal Deck! Per cui rinuncio a 1000 Life Points per Evocarne due!" cominciò Eve, mentre davanti a lui compariva la sua creatura. Un angelo con una lunga veste verdastra, eccezione fatta per il ventre e per le maniche coperte da una leggera stoffa color ocra, spalancò le grandi ali marroncine, mentre i suoi lunghi capelli castani gli ricadevano sulla schiena. Appena scese in campo portò le braccia incrociate al petto, chiudendo gli occhi (ATK 1600 DEF DEF 0 LV 3).
    In seguito il corpo di Eve venne avvolto da un sottile strato di luce bianca, ed il ragazzo emise un gemito mentre i suoi Life Points scendevano (LIFE POINTS EVE: 3000): la stessa luce allora si divise i due grosse sfere biancastre, che presto si solidificarono fino a formare una versione perfettamente identica della sfera che Rayshin aveva avuto due giorni fa, solo molto più grosse (ATK 500 DEF 500 LV 2 x 2).
    "Sovrappongo quindi le mie due Sfere Mistiche Lucenti! Con questi due mostri creo una Rete di Sovrapposizioni: Evocazione Xyz! Vieni, Gachi Gachi Gantetsu!" aggiunse il ragazzino, sollevando il Duel Disk. In quello stesso momento i suoi due mostri assunsero la forma di due sfere giallastre, mentre convergevano verso un portale dimensionale formatosi al centro del ponte. Quando questo esplose da esso ne uscì un essere dal corpo umanoide basso e tarchiato, dal fisico estremamente muscoloso e con una strana pelle grigiastra. Aveva alcune strisce di metallo più chiare attaccate al corpo mediate bulloni che gli foravano la carne, ed indossava un paio di pantaloni aderenti rossicci (ATK 500 DEF 1800 RANK 2).
    Eve allora indicò il proprio mostro, dichiarando: "Con l'effetto di Gachi Gachi Gantetsu, tutti i miei mostri guadagnano 200 punti di Attacco e di Difesa per ogni suo Materiale Xyz! Quindi ottengono un bonus di 400 punti!", e puntualmente i valori dei suoi mostri salirono, a cominciare da Venere (ATK 1600 --> 2000 DEF 0 --> 400 LV 3) e lo stesso Gantetsu (ATK 500 --> 900 DEF 1800 --> 2200 RANK 2).
    "Con questo posiziono due carte coperte, e ti cedo il turno!" concluse allora il ragazzino, mettendo sul Terreno altre due carte rivolte verso il basso e finendo il turno.

    EVE: 4000
    JAKOB: 4000

    "Uhm, i mostri Agente... Tocca a me, pesco!" rifletté Jakob, prima di iniziare il suo turno.
    Dopo aver guardato bene le sei carte nella sua mano decise di agire, dichiarando: "Per quanto mi piacciano i parchi, temo che dovremo cambiare paesaggio! Attivo dalla mia mano la Carta Magia Terreno Antica Città – Rovine Arcobaleno!".
    Dopo che l'uomo posizionò la carta nel proprio Duel Disk il paesaggio circostante cominciò a cambiare drasticamente: colonne di marmo bianco cominciarono a fuoriuscire dalla terra, schiacciando gli alberi e nascondendo la vista della città davanti e dietro di loro. A trasformazione finita Rayshin si trovava sugli spalti di un vasto anfiteatro, benché cominciasse già ad essere il rovina, con quattro gigantesche colonne sia a destra che a sinistra, in mezzo alle quali passava un arcobaleno che si perdeva oltre le gradinate.
    "Ora che abbiamo modificato un pochetto lo sfondo del duello, posso giocare più a mio agio! Il che significa grossi guai per te, Allen!" commentò con un sorriso Jakob, mentre ammirava la propria città compiaciuto.


    E così finisce il capitolo cari lettori.
    Allora, come avete visto la Parata ora ha assunto la forma di un torneo tra due gigantesche squadre, ognuna delle quali deve attaccare e difendesi meglio rispetto all'altra. Come giustamente Rayshin ha fatto notare perché l'Imperatore ha deciso per una tale modifica, e cosa c'è dietro?
    Inoltre, anche il comportamento di Lyedar, che parteciperà al torneo, è bizzarro: non essendo più umano avrebbe dovuto riconoscere tranquillamente Rayshin, eppure lo ha ignorato completamente pur avendo l'incarico di "catturarlo a vista" e rischiando la morte in caso di fallimento.
    E restando sempre in tema di comportamenti ambigui, perché Eve non ha voluto rispondere a Rayshin in merito alle lance di Louis?
    Nel mentre, tra le ombre di Central Park, il membro dell'Ordine ha iniziato lo scontro contro un uomo, Jakob: riusciranno i suoi impavidi Agenti a trionfare contro le selvagge Bestie Cristallo dell'avversario?
    La risposta a quelle domante ed altre nel prossimo capitolo, cari lettori, mentre dall'alto dei cieli il Babylon II, il dirigibile del Dottor Gren, scruta inesorabile l'evento.
    Alla prossima e buona serata.


    - EXTRA -
    Come vi avevo promesso settimane fa, ecco in spoiler gli effetti definitivi delle Virtù Angeliche di Rayshin apparse più le carte di supporto.
    Avverto che, non essendo io pratico con il card making, potrei aver sbagliato a scrivere parti degli effetti o la punteggiatura. Siate clementi, sono solo a scopo illustrativo.

    Virtù Angelica – Castitas
    Oscurità – Livello 8
    Fata / Effetto
    ATK 100 DEF 100

    Se non controlli nessun mostro, o se controlli tutti mostri OSCURITA', puoi Evocare Specialmente questa carta (dalla tua mano). Quando questa carta viene Evocata Specialmente, puoi Evocare Normalmente 1 mostro “Virtù Angelica” con nome diverso dalla tua mano. Questa carta non può essere distrutta dagli effetti delle carte. Se un mostro "Virtù Angelica" scoperto sul tuo Terreno viene bersagliato da un attacco: puoi fare tornare questa carta nella tua mano; scegli come bersaglio il mostro attaccante, annulla l'attacco e guadagna Life Points pari alla metà dell'ATK del bersaglio. Una volta per turno, durante la tua Main Phase: puoi pescare dal tuo Deck un numero di carte pari al numero di mostri "Virtù Angelica" scoperti sul Terreno e, se lo fai, guadagni 700 Life Points per ogni mostro mostro "Virtù Angelica" pescato con questo effetto. Puoi attivare l'effetto di "Virtù Angelica – Castitas" una sola volta durante questo turno.


    Virtù Angelica - Caritas
    Oscurità – Livello 8
    Fata / Effetto
    ATK 100 DEF 100

    Se non controlli nessun mostro, o se tutti controlli tutti mostri OSCURITA', puoi Evocare Specialmente questa carta (dalla tua mano). Quando questa carta viene Evocata Specialmente, puoi Evocare Normalmente 1 mostro “Virtù Angelica” con nome diverso dalla tua mano. Questa carta non può essere distrutta dagli effetti delle carte. Se un mostro "Virtù Angelica" scoperto sul tuo Terreno viene bersagliato da un attacco: puoi fare tornare questa carta nella tua mano; scegli come bersaglio il mostro attaccante, annulla l'attacco e guadagna Life Points pari alla metà dell'ATK del bersaglio. Una volta per turno, durante la tua Main Phase: puoi bandire questa carta dalla tua mano; Evoca Specialmente tutti i mostri "Virtù Angelica" possibili dalla tua mano sul tuo Terreno, scoperti in posizione di Attacco. Durante la tua End Phase: fai ritornare tutti i mostri "Virtù Angelica" Evocati Specialmente in questo turno nella tua mano. Puoi attivare l'effetto di Virtù Angelica Caritas una sola volta durante questo turno.


    Virtù Angelica - Industria
    Oscurità – Livello 8
    Fata / Effetto
    ATK 100 DEF 100

    Se non controlli nessun mostro, o se controlli tutti mostri OSCURITA', puoi Evocare Specialmente questa carta (dalla tua mano). Quando questa carta viene Evocata Specialmente, puoi Evocare Normalmente 1 mostro “Virtù Angelica” con nome diverso dalla tua mano. Questa carta non può essere distrutta dagli effetti delle carte. Se un mostro "Virtù Angelica" scoperto sul tuo Terreno viene bersagliato da un attacco: puoi fare tornare questa carta nella tua mano; scegli come bersaglio il mostro attaccante, annulla l'attacco e guadagna Life Points pari alla metà dell'ATK del bersaglio. Una volta per turno, durante la tua Main Phase: bersaglia 1 mostro sul Terreno del tuo Avversario, l'ATK del bersaglio diventa 0; aumenta l'ATK di tutti i mostri "Virtù Angelica" sul tuo Terreno dello stesso valore fino all'End Phase di questo turno. Puoi attivare l'effetto di "Virtù Angelica – Industria" una sola volta durante questo turno.


    Virtù Angelica - Temperantia
    Oscurità – Livello 8
    Fata / Effetto
    ATK 100 DEF 100

    Se non controlli nessun mostro, o se controlli tutti mostri OSCURITA', puoi Evocare Specialmente questa carta (dalla tua mano). Quando questa carta viene Evocata Specialmente, puoi Evocare Normalmente 1 mostro “Virtù Angelica” con nome diverso dalla tua mano. Questa carta non può essere distrutta dagli effetti delle carte. Se un mostro "Virtù Angelica" scoperto sul tuo Terreno viene bersagliato da un attacco: puoi fare tornare questa carta nella tua mano; scegli come bersaglio il mostro attaccante, annulla l'attacco e guadagna Life Points pari alla metà dell'ATK del bersaglio. Se questa carta ha attaccato o è stata attaccata durante questo turno: puoi infliggere un danno al tuo avversario pari alla metà della somma del valore di ATK di tutti i mostri distrutti. Puoi attivare l'effetto di "Virtù Angelica – Temperantia" una sola volta durante questo turno.


    Devozione alle Virtù
    Carta Trappola Normale

    Se controlli 4 o più mostri "Virtù" scoperti sul tuo Terreno: i mostri "Virtù" sul tuo Terreno non possono essere distrutti in seguito ad una battaglia, e non ricevi danni dalle battaglie che li coinvolgono.


    Dispersione di Virtù
    Carta Magia Normale
    Se controlli 2 o più mostri "Virtù" scoperti sul tuo Terreno, puoi effettuare un'Evocazione Normale addizionale in questo turno. I mostri Evocati Normalmente possono attaccare direttamente il tuo avversario, fino alla fine di questo turno.


    Virtù Cardinale – Prudentia
    Luce – Rank 8
    Fata / Xyz / Effetto
    ATK 4000 DEF 4000

    5 mostri di Livello 8
    Quando questa carta viene Xyz Evocata: bersaglia un mostro sul Terreno del tuo avversario; annulla gli effetti di tutte le carte sul suo terreno e fai ritornare quel bersaglio nel Deck, poi aumenta l'ATK di questa carta pari all'ATK del bersaglio. - Resto dell'effetto ancora non rivelabile -


    Edited by Xivren - 27/8/2014, 03:31
     
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