Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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  1. Xivren
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    Ok.
    Siete abilitati ad insultarmi, maledirmi ecc., vi ho fatto aspettare troppo e me ne rammarico davvero, cari lettori. Sperando che non mi abbiate abbandonato, riprendo la pubblicazione dei capitoli!
    Bene, se ricordate eravamo rimasti alla vittoria di Francesco su Lyedar, dopo un lungo duello. Intanto Ofelia è alle prese con il gruppo di Rayshin, che non abbiamo più visto.
    Questo capitolo, più breve del solito, è la "fine" degli attuali eventi dal punto di vista di Francesco e Lyedar, nel prossimo vedremo cosa Ofelia ha combianto in tutto questo tempo.
    Bene, eccoci:


    CAPITOLO 15 - IL MAGGIORDOMO GETTA LA MASCHERA

    Domenica 4 Novembre - Ore 17:22 - Villa Elger, Monte Bianco, Regno Europeo

    Il duello tra Lyedar e Francesco si era appena concluso, con la vittoria del maggiordomo sul ragazzo.
    Mentre il suo Ninja Armatura di Lame spariva lentamente, ed il pavimento della sala, distrutto nel corso del duello, tornava come prima, Francesco si avvicinò al ragazzo.
    "Uhg... Che male!" gridò Lyedar, mentre si portava una mano al petto, dove poco fa il Ninja lo aveva colpito, e si metteva seduto. Nel fare, il sangue cominciò a colare tra le dita della mano, e ciò costrinse Lyedar a stringere i denti per il dolore.
    A circa un metro di distanza, Francesco commentò: "Non credo che da una ferita del genere tu possa avere problemi, sbaglio?", squadrando il ragazzo dall'alto verso il basso.
    Cambiando immediatamente espressione, Lyedar sorrise senza alcuna difficoltà, ed inoltre tolse la mano dalla ferita, che si rivelò essere cicatrizzata.
    "Uhm, pare che tu mi conosca molto bene, o sbaglio?" gli domandò Lyedar, restando sempre seduto a terra. "Sinceramente, non mi aspettavo che un semplice maggiordomo sapesse così tante cose..." aggiunse, per poi sogghignare sotto i baffi.
    "Tu e la ragazza non siete altro che Ibridi: me ne sono accorto già quando siete arrivati, e nel duello ne ho avuto la conferma!" gli illustrò Francesco, ora arrivato a pochi passi da Lyedar, per poi chiedergli: "Chi vi ha mandati qui?", senza alcuna emozione apparente, freddo come una lastra di ghiaccio.
    "Eh eh... Io e Ofelia siamo stati mandati dall'Ordine di Yeni Aci!" gli rispose subito Lyedar, ma per tutta risposta Francesco gli sferrò un micidiale calcio al costato. L'impatto fu tale da scaraventare il ragazzo, in un grido di dolore, a qualche metro di distanza. Nell'impatto si scontrò e distrusse un comodino ornamentale, mentre il rumore di legno e ossa spezzate riecheggiava nell'aria.
    "Non ti conviene mentirmi... Neppure questo per te è grave, ma non costringermi ad esagerare! Ora rispondimi: chi vi ha mandati qui?" gli chiese ancora Francesco, ricomponendosi e raggiungendolo.
    Lyedar, dal canto suo, non aveva riportato danni troppo seri, e mentre si toglieva i pezzi di legno dal petto constatò che le ossa fratturate si stavano ricomponendo. Ciò nonostante, l'impatto gli aveva procurato diversi tagli sul corpo, e non riusciva più ad alzarsi.
    "Uhg... Come fai a sapere che ti ho mentito?... Per quanto ne sai, io potrei essere un membro dell'Ordine!" rispose il ragazzo, tentando di abbozzare un sorriso innocente al maggiordomo, che dal canto suo aveva il viso meno espressivo di una lastra di pietra.
    "Per l'ultima volta: voglio sapere chi vi ha mandato qui!" gridò Francesco, ed a ciò l'aria presente nella sala divenne subito molto più pesante e, soprattutto, fredda e carica di tensione.
    Nonostante Lyedar non si aspettasse questo mutamento, che lo inquietò notevolmente, non perse il sorriso e rispose: "Pff... Credi davvero che io te lo dica? Ma non dire cazzate...".
    Francesco, al limite della sopportazione, serrò gli occhi azzurri in due fessure, sussurrando: "L'hai voluto tu...".
    Ma in quello stesso momento, una voce sorprese entrambi alle spalle: "Francesco! Ho trovato la mia bambola! Ora possiamo andarcene!".
    Era Esteban, che davanti alla scalinata salutava Francesco agitando la mano, mentre in mano teneva la bambola che, per sua stessa ammissione, aveva dimenticato nella fuga con Irene.
    "Ma come... Allora Irene aveva ragione!" esclamò il maggiordomo, voltandosi di scatto verso il bambino, sorpreso di vederlo lì. "Eppure per tutto il duello non me ne sono accorto!" rifletté, tentando di ricordare se aveva percepito la presenza di Esteban durante lo scontro con Lyedar.
    Alle sue spalle il ragazzo, vedendo le sue ferite essersi rimarginate quasi completamente, emise uno sbuffo divertito, per poi volgere lo sguardo verso Esteban.
    Francesco si accorse immediatamente del comportamento di Lyedar, ma prima che potesse voltarsi verso di lui vide chiaramente apparire Ofelia.
    La ragazza era infatti comparsa a mezz'aria, sopra l'ignaro Esteban, con le braccia spalancate, mentre nella sua mano portava un fucile diverso da quello usato in precedenza, più lungo e sottile. Il suo vestito però era piuttosto stropicciato e rovinato, se non tagliato in alcuni parti.
    Ma ciò che colpì davvero Francesco fu il fatto di vedere spuntare dalla schiena della ragazza due gigantesche ali da pipistrello, mentre lei sorrideva a trentadue denti fissando il bambino sotto di lui.
    "Dannazione!" gridò Francesco, per poi scattare in avanti verso il bambino che, sollevata di poco la testa, sussurrò un: "Eh?" di sorpresa vedendo la ragazza avvicinarsi.
    Il maggiordomo vide Ofelia posargli lo sguardo addosso, dopo di che gli puntò l'arma contro e, sbattendo le ali, precipitarsi verso di lui. Alle sue spalle Lyedar aveva appena ripreso in mano la sua falce, che già si scagliò contro di lui.
    Vedendosi chiuso da davanti e dietro, Francesco si fermò sul posto dichiarando: "Peggio per voi...", e prima che la lama di Lyedar potesse colpirgli il collo, l'intera villa venne avvolta dalla più completa oscurità.
    In quelle coltre infinita di tenebre, si udirono unicamente due rumori metallici nell'aria ed una serie di colpi, che esattamente come erano apparse, le tenebre sparirono senza lasciare traccia.
    Lo scenario, però, era molto diverso. Ofelia e Lyedar giacevano a terra, la prima con entrambe le ali strappate dalla schiena e priva di un braccio, mentre invece il ragazzo, tenendo sempre in mano la sua falce completamente distrutta, aveva perso entrambe le gambe. Dalle loro ferite perdevano una notevole quantità di sangue, mentre erano privi di sensi, pur continuando a respirare.
    Ma ciò che colpiva di più, in tutta la sala, era Francesco: indossava un elegante completo bianco, decorato con diversi motivi in oro sul petto e sulle braccia, mentre due lunghe ed appuntite strisce gli arrivavano fino alle caviglie. Portava un'elegante cravatta da lavoro di colore nero, mentre da sotto il colletto presentava due fasce, che passando sotto le spalle gli arrivavano fino al ventre, per poi risalire fino al collo. I pantaloni, bianchi anch'essi, dal ginocchio in giù, venivano portati dentro un paio di stivali, neri ed intervallati da una striscia di tessuto bianco.
    Portava in braccio Esteban, che a quanto sembrava giaceva privo di sensi, come immerso in un tranquillo sonno.
    Francesco lo guardò sorridendo, per poi posarlo delicatamente a terra. Si mise a frugare nella giacca del bambino commentando: "L'Ibrida è riuscita a colpirlo in quel secondo, ho perso troppo tempo con l'altro...", ed estressa la bambola di Esteban.
    La bambola, sempre con quel ghigno inquietante, era rovinata da una crepa che le andava dalla "testa" fino alla fine, causata da un proiettile che Francesco scacciò via. Nel farlo, rivelò che la punta delle due dita era macchiata di sangue: "Per fortuna la Coscienza ha fermato il colpo, causandogli solo qualche graffio... Ma se fosse troppo danneggiata sarebbe un vero guaio, lui non potrebbe più tornare ed il Maestro sarebbe irrimediabilmente danneggiato...".
    Mentre Francesco riponeva la bambola nel vestito di Esteban, davanti a lui si materializzò uno schermo, o meglio un ologramma di colore grigiastro, per poi assumere una forma ben definita.
    "Elsmay, va tutto bene?" chiese Delver, che era comparso sullo schermo, purché oscillante e tremante.
    Francesco, ovvero Elsmay, sollevò lo sguardo e sorridendo rispose: "Certamente, Delver! Ho avuto qualche piccolo inconveniente, ma ora li ho in pugno entrambi! Per fortuna che Irene mi ha dato una mano...", mentre riprendeva in braccio l'ancora incosciente Esteban.
    Delver emise una risatina divertita, per poi commentare: "Eh eh! Non per nulla sei il nostro Araldo! Bene, allora aspettiamo il tuo ritorno, e mi raccomando, prendi anche Inamor, lo sai quanto il Sommo Ierofante ci tenga...".
    "Adesso vado, in questo modo penso che per stasera potremo festeggiare la riuscita della missione! A più tardi, Delver!" lo salutò Elsmay, superando l'ologramma e cominciando a salire le scale.
    Alle sue spalle, Delver lo salutò con la mano e poi sparì, assieme allo schermo.
    Mentre saliva le scale, dalle spalle di quello che era parso fin'ora un semplice maggiordomo, si formò un mantello bluastro con lo stemma dell'Ordine di Yeni Aci.

    ---


    Sangue.
    Solo ed unicamente sangue: sul pavimento, sulle pareti, sui suoi vestiti e sul suo volto.
    Rayshin era seduto a terra, appoggiato ad un tavolino, completamente stravolto: gli occhi sgranati e bagnati dalle lacrime, la bocca tremante ed il viso più pallido di un foglio di carta.
    Il ragazzo gridò disperatamente, mettendosi le mani trai i capelli e piangendo, mentre le sue lacrime gli scorrevano sul viso e gli bagnavano la giacca nera.
    Davanti a lui, Inamor e Elger giacevano a terra, con il corpo crivellato da colpi da arma da fuoco, morti.


    Fine del capitolo.
    Ebbene, ci sono un po' di rivelazioni, specie la vera natura di Lyedar e Ofelia: che cosa sono questi Ibridi? E perché loro due lo sono?
    Inoltre, come avete visto, Francesco in realtà è Elsmay, colui che ha sempre accompagnato lo Ierofante, e che per tutto questo tempo si è finto un normale maggiordomo, anche se per un motivo ancora sconosciuto.
    Inoltre, che cosa c'entra la bambola di Esteban? Elsmay era piuttosto preoccupato, non trovate?
    Beh, lo saprete presto, intanto vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo, dal titolo: "L'IBRIDA".

    Edited by Xivren - 19/2/2014, 15:58
     
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