Yu-Gi-Oh! La Catena dell'Inesistenza

[AVVENTURA][COMICO][SERIO][VM 13]

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    E nonostante il precedente capitolo risalga soltanto a pochi giorni fa, colto da una feroce ispirazione ho già completato il capitolo 5, per cui non indugio oltre a pubblicare il quarto.
    Come abbiamo visto nell'ultimo capitolo, Lyedar è uscito vincitore dal duello contro Diell, e dopo poco è toccato anche a Rayshin, che attualmente si trova alle prese con Simsek: quest'ultimo, però, ha organizzato male il suo deck per il duello, in quanto sviato dalle informazioni di Esteban. Riuscirà Simsek a trionfare anche in queste condizioni avverse, oppure i mostri Costellazione di Rayshin avranno la meglio.
    Inoltre vedremo anche duellare Ofelia contro il suo secondo avversario, Talil.


    CAPITOLO 4 – SCONTRO TRA STELLE E SAETTE AD HALLOWEEN -

    Giovedì 1 Novembre – Ore 11:15 – Finoma, Regno Europeo

    Nonostante il fatto che Simsek avesse da poco scoperto di essersi preparato male per il duello, era completamente intenzionato a trionfare.
    “Pesco! Evoco Patuono in posizione di Attacco!” dichiarò Simsek, mentre sul suo lato del Terreno compariva una creatura a prima vista identica ad un normale essere umano dal completo verde, ma con i palmi ricoperti da scariche di elettricità, cosi come la sua capigliatura (ATK 1300 DEF 600 LV 4).
    Ma l'offensiva di Simsek non si fermò lì: “Attivo l'effetto del mio mostro: posso compiere una seconda Evocazione Normale durante questo turno! Ecco che dalla mia mano appare la sua consorte: Matuono!”, ed a fianco dell'uomo evocato poco prima comparve una donna, dal completo rosso e con le stesse scariche elettriche di Patuono (ATK 1400 DEF 700 LV 4).
    “Ora sovrappongo i miei due mostri di livello 4, e con essi creo una Rete di Sovrapposizioni! Appari, Paladinamo Stellavassallo!” dichiarò Simsek, mentre i due mostri di prima si tramutavano in due sfere d'energia gialla, che confluirono nel varco creatosi al centro del Terreno.
    Dall'esplosione del varco emerse un cavaliere, dall'armatura bianca esattamente come quella dei mostri di Rayshin, soltanto più futuristica e con un elmo viola. Aveva in mano una sciabola, la cui lama era costituita da particelle di luce concentrate e che brillarono appena il cavaliere entrò in campo (ATK 2000 DEF 1000 RANK 4).
    Infine il ragazzo in porpora passò all'azione: “Attivo il potere speciale del mio mostro! Stacco le due Unità Xyz, ma i punti di attacco di uno dei tuoi mostri diventano 0! Paladinamo, rendi inoffensivo Costellazione Omega!”.
    In quello stesso momento, il mostro di Simsek si scagliava contro Omega, mentre la sua sciabola si illuminava.
    Rayshin sembrò non curarsi della cosa, ed anzi invitò il suo avversario a continuare: “Fai pure, tanto la situazione non cambia! Scarto dalla mia mano Dissimulatore di Effetto: con questo piccolo essere, l'effetto del tuo mostro è annullato! Mi dispiace, Simsek, ma hai sprecato le tue Unità!”.
    Intanto, la spada di Paladinamo si era allargata, ma non aveva potuto portare a compimento la sua missione.
    Simsek, stizzito dalla cosa, non si fermò: “Non importa! Paladinamo, attacca Costellazione Pollux sul suo Terreno!” ed al suo ordine il guerriero si scagliò contro il mostro di Rayshin, che prontamente si mise in posizione per difendersi, ma ciò non fu necessario.
    “Attivo la mia carta coperta Forza Riflessa, che distrugge tutti i tuoi mostri in posizione di Attacco!” rispose prontamente Rayshin, e con la sua mossa uno specchio costituito da luce si formò davanti alle sue due creature.
    Quando il fendente di Paladinamo Stellavassallo lo colpì, il riflesso dello specchio distrusse lo stesso guerriero.
    Mentre Simsek si copriva il viso dalla luce dovuta alla distruzione del suo mostro, dichiarò: “Non prenderti gioco di me! Attivo l'effetto di Paladinamo Stellavassallo! Quando viene distrutto da una delle tue carte, sia in seguito ad una battaglia che da un effetto, io posso pescare una carta dal mio deck! Ammira!” ed estrasse con foga una carta.
    Dopo aver dato un'attenta occhiata alle carte che aveva in mano, Simsek decise: “Adesso metto due carte coperte sul mio Terreno, e termino il mio turno!”.

    RAYSHIN: 4000
    SIMSEK: 4000

    Mentre Rayshin pescava dal suo deck, Simsek gongolava tra se e se: “Ah ah ah! Ora con Catena Demoniaca potrò annullare l'effetto di Omega, e poi ho anche Forza Riflessa, con cui ripagherò Rayshin per prima!”.
    Mentre ancora rifletteva, Simsek venne destato dai suoi pensieri da Rayshin, che iniziò il suo turno: “Evoco dalla mia mano Costellazione Kaus, in posizione d'Attacco!” ed un secondo centauro, molto più minuto e leggero di Omega compariva sul Terreno, caricando una freccia nel suo arco dorato (ATK 1800 DEF 700 LV 4).
    “Ah-ha! Attivo Catena Demoniaca! Con questa trappola, il tuo Costellazione Omega non potrà più attaccare e neppure attivare i suoi effetti! Ben ti sta!” esclamò Simsek, mentre una delle sue due carte coperte si alzava, e da essa fuoruscirono delle catene che bloccarono completamente il mostro di Rayshin.
    “Tze! Attivo l'effetto di Kaus! Fino a due volte per turno, posso aumentare o diminuire di uno il livello di un mostro Costellazione! Per la prima volta, scelgo di aumento il livello di Kaus stesso, che così sale a cinque! Dopo di che, aumento anche il livello di Pollux!” continuò Rayshin, ignorando la superbia di Simsek.
    Costellazione Kaus aveva, nel frattempo, scagliato due frecce in cielo: la prima ricadde su di lui, ed il suo corpo venne pervaso da una luce biancastra; la seconda freccia finì su Pollux, il quale subì lo stesso processo del suo compagno.
    Rayshin, allora, dichiarò: “Bene! Adesso sovrappongo Costellazione Pollux e Costellazione Kaus, entrambi di livello cinque! Con questi due mostri, creo una Rete di Sovrapposizioni: appari, Costellazione Pleiades!”, ed al suo ordine i suoi due mostri si trasformarono in sfere di luce gialla, assorbite poi da un portale dimensionale.
    Esploso questo, apparve sul Terreno il nuovo mostro di Rayshin: si trattava di un maestoso guerriero, con addosso un'armatura brillante e decorata con diverse placche dorate, che ne contornavano altre di colore bianco. Portava un lungo mantello che, come quello di Costellazione Omega, era diviso in alcune strisce: in questo caso sette. Brandiva un'arma simile ad una lancia, con la lama d'oro che ricopriva anche in parte la funzione di guardia (ATK 2500 DEF 1500 RANK 5).
    “Sì, sì! Continua ad aumentare le tue schiere di mostri, tanto cadranno sotto il gioco di Forza Riflessa!” pensò Simsek, ormai certo della sua vittoria.
    Rayshin continuò: “Attivo il potere speciale di Pleiades! Staccano un materiale Xyz, posso far tornare nella tua mano una carta sul tuo Terreno! Inutile dire che la mia scelta ricade su Catena Demoniaca!”.
    Il suo mostro, allora, roteò con eleganza la lancia sopra di sé, e poi la puntò verso la carta trappola di Simsek: dall'arma partì un sottile raggio di luce, che rimpicciolì la carta e la fece tornare nella mano del suo proprietario, il quale esclamò: “Merda!”.
    Rayshin sogghignò: “Immaginavo che avresti cercato di impedirmi di usare Omega come protezione per i miei mostri! Effettivamente è ciò che faccio sempre, ma per questo caso sono preparato! Ora che non c'è più la limitazione di Catena Demoniaca, stacco l'ultimo Materiale Xyz da Costellazione Omega per rende inoffensiva la tua carta coperta!”, mentre i suoi due mostri venivano avvolti da un alone di energia biancastra.
    Simsek era impallidito, e cominciò a gridare imbestialito: “Non può essere! La mia Forza Riflessa! La mia Catena Demoniaca! Il mio Duello... anzi la mia vittoria! Hai mandato tutto in fumo!”.
    “Mi dispiace per te, ma in duello non bisogna fare sconti a nessuno! Andate, Costellazione Omega e Costellazione Pleiades: attaccatelo direttamente!” gridò Rayshin, mentre le sue due creature concludevano il duello: Omega generò una sfera di luce dorata, che esplose non appena colpì Simsek (LIFE POINTS SIMSEK 1600), ed infine Pleiades scagliò contro l'avversario la sua lancia, colpendolo in pieno petto (LIFE POINTS SIMSEK 0).

    RAYSHIN: 4000
    SIMSEK: 0

    Mentre i due mostri di Rayshin lentamente scomparivano, Simsek si rialzò lentamente, portandosi la mano destra dove era stato colpito dalla lancia di Pleiades, borbottando: “Uhg... Se quel moccioso non mi avesse mentito, avrei preparato un'altra strategia, con altri Xyz e trappole!”.
    Rayshin si avvicinò per chiedergli: “Ecco...”, ma prima che potesse continuare Simsek riprese la parola: “Che vuoi? Ah, già! Ecco a te la mia Scheda! Sarai contento, no!?”, e gli porse con riluttanza la piccola tessera.
    Rayshin prese la Scheda e la fece scorrere sul suo Duel Disk, ma continuò da dov'era stato interrotto: “Io volevo sapere che cosa quel ragazzino ti ha detto nello specifico, se non sono indiscreto...”.
    Detto questo, il ragazzo diede al suo legittimo proprietario la Scheda, che la riprese con brusco gesto: “Umpf! Quando mi misi alla tua ricerca, quel piccoletto mi si avvicinò e mi disse, innocentemente: “Devi affrontare il ragazzo di nome Rayshin, giusto? Ebbene, sappi che egli utilizza un deck basato principalmente sull'aumento dell'Attacco dei mostri... Ora, la cosa migliore che tu possa fare è cercare di impedirglielo!”... Ecco, questo è più o meno ciò che mi ha detto! Ma ti giuro che se lo prendo...!” disse minaccioso Simsek, per poi voltarsi e correre da dov'era venuto.
    Rayshin, rimasto solo con sé stesso, rifletté: “Al di là del motivo per cui ha agito così, mi chiedo solo una cosa: come ha fatto Esteban a sapere quale sarebbe stato il mio prossimo avversario? Nessuno di noi può accedere ad i dati relativi agli altri partecipanti... Quindi, da questa informazione, se ne deduce che egli potrebbe essere in grado di accedere ai dati di tutti noi!”.
    Piuttosto agitato da quest'ultima eventualità, Rayshin controllò il suo Duel Disk, per scoprire dove si trovava il suo prossimo avversario, e poi si incamminò via.

    ----


    “I miei complimenti, Esteban! Hai già sconfitto il secondo avversario!” gridò entusiasta Diell, mentre il suo amico riconsegnava la Scheda Identificativa al suo avversario, che se ne andò con aria visibilmente afflitta.
    Sparito quest'ultimo, Esteban si voltò verso Diell: “Grazie mille, Diell! Questa volta è stato persino più semplice di prima... Uff, avrei bisogno di più movimento!”.
    Subito dopo, il suo Duel Disk cominciò ad emettere un suono metallico, e mentre Esteban se lo portava davanti al viso, disse: “Uhm, potresti aspettarmi qui, Diell? Ho un incontro leggermente importante da sbrigare a qualche metro di distanza da qui! Sempre che non ti dispiaccia...”.
    “Oh, no! Stai tranquillo, Esteban: se è importante, aspetto con calma... Fai pure!” gli rispose Diell, sedendosi su una panchina nelle vicinanze.
    Ottenuta la risposta che voleva, Esteban si voltò e concluse: “Bene, arrivo tra un attimo!”, per poi dirigersi verso il porticato che aveva alla sua sinistra.

    ----


    Ofelia stava canticchiando mentre passeggiava all'interno di un corridoio interno.
    Si fermò quando alla sua sinistra trovò una porta in legno, che aprì.
    La ragazza era infatti entrata in un'aula, costituita da una ventina di banchi, tutti bianchi e vuoti. Davanti alla lavagna trovò due ragazzi, che si stavano dando alcune pacche sulle spalle.
    Uno di loro, sorridente, diceva: “E' stato un bel duello, non trovi?”.
    L'altro gli rispose: “Già! Peccato che contro di te, Talil, non ho potuto fare nulla!”.
    In quel momento, i due ragazzi si accorsero dell'arrivo della ragazza, e lo stesso Talil prese la parola: “Oh! Abbiamo qui una bellissima signorina! Come posso aiutarti, di grazia?”.
    “Salute a te! Io sono Ofelia, e noi due siamo stati scelti come avversari, vista la tua recente vittoria!” gli illustrò la ragazza.
    Talil controllò lo schermo del suo Duel Disk, facendo scorrere con il dito una serie di nomi, e poi esclamò: “Hai ragione! Siamo entrambi avversari! Ma immagino che una bella signorina come te non possa mai fare del male ad alcuno, o sbaglio!”.
    Ofelia preparò il suo Duel Disk, e rispose: “Questo lo vedrai da solo! Ho vinto soltanto un duello, ma perché il mio deck è piuttosto lento... Per cui non aspettarti alcuna pietà!”.
    L'altro ragazzo si allontanò di qualche passo da Talil, mentre questo ridacchiava: “Uh uh uh! Una gattina che sfodera gli artigli! Bene, verrai travolta dalla potenza del mio deck! In guardia!”, ed entrambi gridarono: “DUELLO!”.

    OFELIA: 4000
    TALIL: 4000

    Ofelia aprì per prima le danze: “Pesco dal deck! Bene, evoco sul mio Terreno Guida Tour del Mondo Sotterraneo!”, e sul suo campo comparve, dalle tenebre, una giovane donna, molto carina e graziosa, con i capelli corti e rossi, ed un completo color nero che si intonava con le sue calze a rete (ATK 1000 DEF 600 LV 3).
    Talil commentò divertito: “Un'altra bella signorina... Sembra essere un party molto interessante!”.
    “La signorina, come la chiami tu, mi permette di Evocare Specialmente un mostro di Tipo Demone di Livello 3: i suoi effetti saranno annullati, e non potrà essere usato per una Synchro Evocazione! Appari, seconda Guida Tour!” aggiunse Ofelia, mentre dall'ombra compariva una seconda signorina del tutto identica a quella già evocata prima.
    Ofelia schioccò le dita, e dichiarò: “Adesso sovrappongo le due Guide Tour, e con questi due mostri Evoco tramite Evocazione Xyz Alucard Fantasmatrucco!”, e le sue due creature intanto divennero due sfere di colore viola, che si diressero al centro del portale dimensionale formatosi al centro del Terreno.
    Quando questo esplose, sul Terreno si presentò, comparendo dal nulla, una nuova creatura: dall'aspetto vampiresco, aveva la pelle pericolosamente pallida, così come i suoi capelli, bianchi e pettinati all'indietro. Spalancando con forza il lungo mantello nero e cremisi all'interno, indossava un elegante completo in stile gotico, con buffe scarpe rivolte verso l'alto.
    Attorno al vampiro svolazzavano due piccoli pipistrelli, più buffi che pericolosi (ATK 1800 DEF 1600 RANK 3).
    “Adesso posiziono due carte coperte, e termino il mio turno!” concluse Ofelia.

    OFELIA: 4000
    TALIL: 4000

    “Pesco! Adesso attivo Richiamo Oscuro dalla mia mano! Con questa carta bandisco dalla mia mano Malicius Edge EROE Malvagio e Valkyrion Guerriero Magnetico, così Evoco EROE Malvagio Gaia Oscuro sul mio Terreno, in posizione d'Attacco!” disse Talil, giocando la sua combinazione di carte.
    Prima apparve sul suo Terreno un vortice di oscurità, nel quale sprofondarono due creature: la prima, umanoide, completamente vestita in pelle nera e con tre artigli per mano; la seconda invece una creatura meccanica armata di una piccola spada.
    Dalle tenebre poi comparve quindi, in tutto il suo splendore, un demone alato, con il corpo, ben formato e muscoloso, rivestito da un'armatura costituita presumibilmente in pietra grigia. Aveva negli occhi, coperti da una maschera di pietra, un'espressione superba e desiderosa di combattere, desiderio ancora accentuato dalla coda che si dimenava nell'aria (ATK ? DEF 0 LV 8).
    “Ammira il mio potente mostro, nulla a confronto del tuo piccolo vampiro! I punti di ATK di Gaia Oscuro diventano la somma dei valori di Attacco dei mostri usati nella Fusione: ciò significa che ha ben 6100 punti!” gridò Talil.
    La sua creatura, intanto, veniva avvolta da un'aura oscura: il suo corpo cominciò ad ingigantirsi ed i muscoli ad ingrossarsi (ATK 6100 DEF 0 LV 8).
    Nel frattempo, spaventato da quell'essere gigantesco, Alucard aveva cominciato ad agitarsi disperatamente, e con egli anche i due pipistrelli.
    Talil allora passò all'azione: “Attacca Alucard, Gaia Oscuro: vai!!”, ed il suo mostro si scagliò contro il vampiro di Ofelia, che, preso dal panico, si nascose dietro alla sua padrona.
    Ma la ragazza, per sfortuna di Talil, sapeva già cosa fare: “Attivo dalla mia mano l'effetto di Lanterna Fantasmatrucco: quando un mostro “Fantasmatrucco” viene scelto come bersaglio di un attacco, posso annullare l'attacco, ed evocare Lanterna coperta in Difesa!”.
    Intanto, sul Terreno di Ofelia era comparsa una buffa creatura, dalla faccia costituita da una zucca intagliata e coperta da mantelli logori, con una lanterna in mano.
    Aveva quindi puntato la lanterna contro Gaia Oscuro, il quale, illuminato dalla luce della lanterna, era tornato nella sua posizione originaria.
    Fu solo in quel momento che Alucard smise di nascondersi, rientrando sul Terreno con finta spavalderia. Salutando il vampiro con la lanterna, il mostro-zucca di Ofelia cambiò posizione, mentre al suo posto compariva una carta rivolta verso il basso.
    “Oh-oh! Non mi aspettavo che salvassi la tua creaturina! Ma quei piccoli mostri non mi spaventano: posiziono due carte coperte e ti cedo il turno!” affermò con spavalderia Talil.

    OFELIA: 4000
    TALIL: 4000

    Ofelia estrasse una carta dal suo Deck, e poi giocò: “Attivo dalla mia mano la mia carta magia Libro della Luna! Con questa carta, posso mettere in posizione coperta un mostro sul Terreno: inutile dire che la mia scelta ricade su Gaia Oscuro!”, ed il demone sparì, lasciando posto ad una carta coperta com'era successo poco prima per il mostro di Ofelia.
    “Ora attivo il potere speciale di Alucard: staccando un'Unità Xyz, posso distruggere una carta coperta sul tuo Terreno: andate, miei pipistrelli, distruggete Gaia Oscuro!” dichiarò Ofelia, mentre uno dei piccoli pipistrelli di Alucard si fiondava sul mostro di Talil, ed assieme ad esso venne distrutto.
    “O no! Com'è possibile che il tuo piccolo mostro abbia distrutto il mio potente demone!?” domandò allibito Talil, ma subito dopo si ricompose, riflettendo: “Ho Prigione Dimensionale sul mio Terreno, così eliminerò Alucard, mentre con Buco Trappola Senza Fine eliminerò possibili mostri pericolosi!”.
    “Adesso evoco dalla mia mano Spettro Fantasmatrucco, in posizione di attacco, e scopro anche Lanterna!” continuò Ofelia, mentre al suo fianco compariva, oltre alla creatura già vista prima, anche un piccolo fantasmino, con il corpo costituito da quello che sembrava essere un lenzuolo rattoppato (ATK 600 DEF 0 LV 1).
    La ragazza, però, non aveva ancora finito: “Con i miei due mostri di Livello 1, creo una Rete di Sovrapposizioni! Benvenuta, Maga Fannullona!”.
    Sul suo Terreno comparve quindi una fanciulla, dai lunghi capelli blu, che però sembrava essere decisamente scocciata dalla situazione: aveva in volto un'espressione annoiata, ed entrò in campo sbuffando (ATK 200 DEF 2100 RANK 1).
    Talil non trattenne più le risate, e peccò di superbia: “AH AH AH! E cosa penseresti di fare, con quella maghetta inutile? È una carta talmente inutile che non ne ho mai sentito parlare! Sembra proprio che il tuo deck sia costituito da carte patetiche!”.
    “Non dovresti mai giudicare nessuno dalle apparenze, anche perché Maga Fannullona sta per attaccarti direttamente!” dichiarò Ofelia, mentre la ragazzina lanciò una piccola sfera di luce contro Talil.
    Il ragazzo, in quel momento e per sua sfortuna, agì d'impulso, e soprattutto senza riflettere sulle sue azioni: “Patetico! Quel mostro inutile non mi sfiorerà mai! Attivo la trappola Prigione Dimensionale, che bandisce il tuo mostro attaccante! Ben ti sta!”, mentre davanti alla Maga apparve una breccia dimensionale, che cominciò a risucchiarla al suo interno.
    “Sei tu ad essere patetico, Talil! Se conoscessi anche i mostri più piccoli, sapresti che Maga Fannullona, staccando un'Unità Xyz, può annullare l'attivazione di una carta che, nel turno di entrambi i giocatori, la bersaglia e può distruggerla!” lo rimproverò Ofelia, mentre la sua creatura, frettolosamente, scagliò contro la breccia un'ampolla di vetro, contenente uno strambo liquido verde. Quando l'ampolla toccò la breccia, entrambe esplosero.
    “Maledizione! Come può quell'insulsa creatura sconfiggere la mia strategia??” imprecò Talil, mentre la sfera di Maga Fannullona lo colpiva (LIFE POINTS TALIL 3800).
    “Ma non è ancora finita: vai Alucard, attaccalo anche tu direttamente!” gridò Ofelia, mentre il suo vampiro, dispiegando il mantello, generava uno stormo di pipistrelli che travolsero Talil. La forza dello stormo volante causò lo schianto del ragazzo contro la lavagna che aveva alle spalle, che si spezzò e crollò (LIFE POINTS TALIL 2000).
    “Ora posso anche terminare il mio turno!” concluse Ofelia, alla fine del turno in cui aveva dimezzato i Life Points del suo avversario.

    OFELIA: 4000
    TALIL: 2000

    “Umpf! Pesco dal deck! Ora evoco dalla mia mano Zanna Fossile, in posizione di Attacco!” disse Talil, mentre da una crepa sul pavimento comparve ciò che sembrava essere il fossile di una creatura, con due lunghissime zanne rivolte verso l'alto. Benché priva di vita propria, dalle orbite della creatura si intravvedevano due piccole luci giallognole (ATK 1800 DEF 0 LV 4).
    “Adesso attivo la carta magia Tifone Spaziale Mistico, con cui distruggo la carta coperta alla tua destra!” continuò Talil, mentre un vortice d'aria spazzava via la carta indicata, che si rivelò essere Prigione Dimensionale.
    “Tocca a te, Zanna Fossile! Spazza via quella piccola ed inutile streghetta!” gridò Talil, infuriato verso la Maga che prima lo aveva umiliato. La creatura fossile azzannò la signorina, che divorò in un sol boccone.
    Ma la vendetta di Talil non si fermò lì: “Si attiva l'effetto di Zanna Fossile! Quando questa carta distrugge un mostro in battaglia e lo manda al Cimitero, ti infligge un ulteriore danno di 400 punti!”.
    A quella dichiarazione, Zanna Fossile scagliò contro Ofelia alcune scaglie e frammenti d'ossa dalla sua bocca, infliggendole un danno (LIFE POINTS OFELIA 2000).
    “Umpf, attivo dalla mia mano l'effetto di Maria Fantasmatrucco! Quando subisco un danno, posso scartare questa carta, ed evocare Specialmente un mostro Fantasmatrucco coperto in posizione di Difesa! La mia scelta ricade su Strega Fantasmatrucco!” ribatté Ofelia, più che mai decisa con la sua contromossa.
    “Fa nulla, perchè ora ho rimesso le cose a posto! Tocca a te, Ofelia!” disse Talil, concludendo il suo turno.

    OFELIA: 2000
    TALIL: 2000

    “Molto bene, pesco! Adesso scopro Strega Fantasmatrucco, che avevo evocato prima!” cominciò subito Ofelia, mentre rivelava sul suo Terreno una piccola bambina, con i capelli biondi, travestita da strega con tanto di scopa (ATK 1200 DEF 200 LV 2).
    “Attivo l'effetto della mia nuova arrivata! Posso mettere, fino ad una volta per turno, un tuo mostro coperto in posizione di difesa! Scelgo Zanna Fossile!” dichiarò Ofelia, mentre la sua Strega puntò la punta della sua scopa verso il mostro di Talil, che venne messo coperto.
    “Ora non mi resta che utilizzare l'ultimo Materiale Xyz di Alucard per distruggere il tuo mostro!” continuò Ofelia, mentre l'ultimo piccolo pipistrello del vampiro si sacrificava.
    “No! Come hai potuto distruggere ancora i miei mostri!?” esclamò Talil, che sapeva di essere sull'orlo della fine.
    “Mi dispiace Talil, ma credo che tu mi abbia sottovalutata! Andate, Alucard e Strega: finite il duello!” gli rispose Ofelia, mentre prima il vampiro liberava un secondo stormo di pipistrelli (LIFE POINTS TALIL 200), e subito dopo la streghetta lo colpiva goffamente sulla testa con la scopa, sconfiggendolo (LIFE POINTS TALIL 0).

    OFELIA: 2000
    TALIL: 0

    Mentre i mostri di Ofelia sparivano, e Talil si rialzava, i pezzi caduti a terra della lavagna tornavano al loro posto, cosicché dopo pochi secondi la lavagna era di nuovo intera.
    Talil si massaggiò la testa nel punto in cui era stato colpito dalla scopa, ed intanto si chiedeva: “Come ho fatto a perdere...”.
    “Hai un deck davvero potente, ma la tua sconfitta è stata dovuta al fatto che hai volutamente ignorato le carte che TU ritenevi “inferiori”! Non dovresti essere così critico: ogni carta può rivelarsi importante, se saputa giocare, ed a prescindere dal Livello!” disse Ofelia, che nel frattempo gli si era avvicinata, rivelandosi di poco più alta.
    “Anche Larva di Falena?” le chiese allora Talil, stupito ed incuriosito dalla precedente dichiarazione di Ofelia.
    La ragazza deglutì, ed imbarazzata balbettò: “... Beh... suppongo che... possa tornare utile qualche volta... credo...”.
    Talil parve illuminarsi, ed estasiato le disse: “Ho capito! Quindi anche carte deboli possono rivelarsi forti! Grazie, cara Ofelia! Come posso sdebitarmi per questa lezione?”.
    “Potresti darmi un secondo la tua Scheda Identificativa, così posso registrarla!” gli suggerì Ofelia, ed al consiglio il ragazzo obbedì prontamente, dandole la piccola scheda.
    Dopo che la ragazza fece scorrere la tessera, e la restituì al proprietario, Talil afferrò il bracciò del ragazzo che aveva battuto prima: “Andiamo! Devo preparare un nuovo Deck Insetto per i prossimi duelli!”.
    Detto questi, entrambi uscirono dall'aula.
    “Ehm, forse credo di averlo illuso un po' troppo...” rifletté Ofelia, rimasta sola.

    ----


    “OH SANTO CIELO! Ma che diavolo...” gridò terrorizzato Esteban, portandosi davanti alla bocca la mano destra.
    Il motivo della sua paura era ciò che trovò davanti a sé: il corpo di Simsek era rivolto a terra, morto, con il volto ed il petto sfregiati e maciullati da diversi tagli profondi, ed inoltre sembrava che la sua morte fosse stata piuttosto recente, visto che il sangue sgorgava ancora dai tagli.
    La mutilazione, la posa contorta del ragazzo ed il sangue che colava a terra rendevano la scena orribile, specie per quel bambino di dodici anni, che poteva solo immaginare la sofferenza provata da Simsek prima di morire.
    Esteban cadde sulle ginocchia, chiedendosi a bassa voce: “Cosa diamine può aver fatto ciò? Sapevo che sarebbe venuto da me appena scoperto il mio piccolo dispetto... ma questo scempio... Non è opera di un essere umano... O forse lo è?”.
    Lentamente si alzò, ridendo follemente: “Eh eh, ma io non c'entro niente! Non è stata colpa mia! Io non l'ho toccato! È colpa di qualcun altro!”, e cominciò ad indietreggiare.
    “Ben gli sta! Ha voluto cercarmi per vendicarsi, ed ha avuto ciò che si meritava! Nessuno deve mettersi contro di me, o contro il mio fratellone!” disse istericamente Esteban, allontanandosi barcollando dal cadavere.
    Mentre se ne andava, con un ghigno malevolo sulla faccia, sembrò che i suoi occhi, verdi, brillassero di una luce rossastra, assolutamente innaturale.
    Quando Esteban sparì oltre il corridoio, qualcosa nell'ombra risucchiò il corpo di Simsek, assieme al sangue. Si udì un rumore secco, come di ossa spezzate e qualcosa che masticava, poi il silenzio assoluto.
    “Ehi! Fratello, sei qui? Simsek!” chiese dopo qualche minuto una piccola bambina, che era arrivata in quello stesso corridoio.
    “Uhm, il mio Duel Disk diceva che Simsek era qui... Ma in questo corridoio non c'è nessuno!” disse la bambina, e mentre pronunciava questa frase passò esattamente sul punto in cui prima c'era il corpo, ormai sparito completamente.

    ----


    Ore 12:04

    “Bene! Allora, a che punto siete arrivati?” chiese Lyedar, mentre si sedeva su un divanetto rosso.
    Il ragazzo, assieme a Rayshin e Ofelia, si trovava in un salotto, adibito fastosamente e collegato, da una piccola serie di gradini, ad un cucina provvista di tutto.
    Tale luogo non era altro che la stanza principale dell'appartamento di Lyedar nell'Istituto.
    Ogni studente ne possedeva uno, che poteva allestire ed abbellire come preferiva: in genere era costituito da un atrio, un salotto, un bagno e due stanze da letto, ma potevano anche essere diversi.
    Rayshin era seduto alla destra di Lyedar, e rispose: “Io per ora sono arrivato a tre vittorie: dopo Simsek, ho dovuto affrontare un bambino come Esteban che giocava un deck misto senza senso... E poi ho affrontato un tizio con deck Verme, che mi ha causato qualche piccolo fastidio...”.
    Ofelia lo imitò: “Che coincidenza! Anch'io sono arrivata tre! Ma è stato davvero lungo: una contro un deck EROE Malvagio, e che presto diventerà un deck Insetto... E poi contro un deck Spirit... Dannato Prete Asura!”.
    “Te l'ho sempre detto, cara Ofelia: i Fantasmatrucco sono mostri lenti! Avranno anche una buona strategia, ma in un duello è importante la velocità! Guarda me: con la violenza dei miei Re del Fuoco ho già vinto tre duelli, e tutti nel giro di poco tempo! E dire che dicevano che non sarebbe mai stato un deck forte... Comunque, nella vita bisogna essere veloci!” le disse Lyedar, balzando in piedi.
    “Ma...! Come ti permetti di insultare i miei amabili mostri! E proprio tu parli di velocità! Chi è quello che dopo pochi secondi ha sempre finito, ogni volta? Così non c'è gusto!” gridò Ofelia, in risposta alle osservazioni di Lyedar.
    Lyedar cominciò a correre per la stanza, inseguito da Ofelia, sbeffeggiandola come un bambino: “Doveva restare un segreto privato tra di noi! Svergognata!”, ma non poté continuare perché finì a terra, inciampando nella gamba di Rayshin.
    Mentre Rayshin prendeva la tazza di tè che aveva lasciato precedentemente sul tavolino alla sua sinistra, Lyedar, rialzandosi, gli gridò contro: “Bastardo! Come hai osato farmi lo sgambetto!? Mi hai fatto un male tremendo alla faccia!”.
    Rayshin ignorò volutamente la faccia arrossata del suo amico, e ribatté semplicemente: “Sei proprio infantile, Lyedar...”.
    “Tu! Come hai potuto tradirmi?? Io che...” cominciò a piagnucolare Lyedar, ma il suo piagnisteo fu interrotto dal suono di un campanello.
    I tre ragazzi si voltarono verso l'entrata dell'appartamento, da dove entrò una piccola donna, che portava un carrello metallico diviso su tre livelli. Ogni livello, ad una rapida vista, conteneva una serie di piatti e bottiglie.
    “Ehm... buongiorno... Vengo qui per portare i pranzi dei signori Lyedar e Rayshin e per la signora Ofelia... Con permesso...” disse timidamente la piccola donna, lasciando il vassoio nell'atrio ed uscendo.
    “Urrà! Finalmente si mangia! A me il cibo!” esclamò Lyedar, che dimenticandosi della recente caduta si fiondò sul carrello.
    Stancamente, Rayshin e Ofelia lo imitarono.

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    Diell era rimasto tutto il tempo a fissare il cielo e a dondolare le gambe, canticchiando: "Guardo su, guardo giù, mi cerco un'amica e quella sei tu!".
    Quando vide arrivare Esteban scese dalla panchina, e gli andò incontro: “Esteban! Spero che tu abbia fatto tutt...” ma si fermò appena vide il volto del suo amico.
    “Cos'hai? Hai una faccia pallidissima...” gli chiese allora Diell, preoccupato per le condizioni di salute del suo amico.
    Esteban, con un sospiro, lo tranquillizzò: “Tranquillo Diell! Sto bene, sto bene... Ho soltanto avuto un incontro... un po' forte, ecco tutto!”.
    Diell esitò un attimo, guardando in faccia il suo amico, e poi disse: “Mi fido di te, Esteban, ma se stai male dimmelo!”.
    “Grazie Diell, è bello saperti così disponibile... Tra l'altro, che ne diresti da andare un attimo nel Laboratorio di Chimica al ventunesimo piano?” gli chiese Esteban, stuzzicandolo.
    Il biondino parve illuminarsi: “Oh sì! Sai che non disdegno mai le materie scientifiche, ma... posso sapere perché?”.
    Esteban si limitò a prenderlo per il polso e a costringerlo a seguirlo, dicendo: “Ho in mente un'idea per il caro amico Lyedar!”.

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    Lyedar starnutì: “Etciù! Qualcuno deve aver parlato male di me! Ed è già successo prima!”.
    I tre ragazzi stavano pranzando, o meglio avevano quasi finito: Lyedar stava finendo la sua insalata, Rayshin stava mangiando un budino al cioccolato con la cima coperta dalla panna, ed infine Ofelia stava sorseggiando un bicchiere di vino rosso.
    “Prima di riprendere il Torneo, che ne direste di accendere il televisore? Immagino che ci siano risvolti per la situazione nel Regno Cinese!” consigliò Rayshin, riponendo la ciotola con in cucchiaino sul tavolo.
    “Sì! Buona idea, così vedremo cosa sta succedendo fuori da questo vecchio castello!” disse entusiasta Lyedar, accendendo il televisore che aveva sul fondo del salotto.
    Appena accesso, i tre si ritrovarono a guardare ciò che sembrava essere un notiziario: in quel momento venivano proiettate le immagini di una città, di notte, in cui riecheggiavano spari e rumori metallici.
    La voce di una donna, probabilmente la presentatrice del programma, illustrava: “..me potete vedere la città di Pechino è ormai quasi completamente libera dall'oppressione dei ribelli, rifugiati nella loro ultima roccaforte a sud! Nonostante le loro atrocità rivolte verso la popolazione inerte, le abili manovre e decisioni del Ministro Elger hanno limitato il più possibile le morti: esse, secondo una stima recente, ammonterebbero solo a 10 milioni, ovvero la metà degli abitanti! Purtroppo devo dirvi che la mente di tutta l'operazione, ovvero il capo dei ribelli Ling-Dao non è ancora stato catturato, ma il Ministro Elger ha dichiarato che è solo questione di tempo! Inoltre nel...”.
    “Caspita, tuo padre ha fatto un ottimo lavoro, Rayshin! Contenere così le vittime denota grandi capacità!” lodò Ofelia parlando con il suo amico.
    “La cara Ofelia ha ragione: tuo padre è fantastico!” aggiunse Lyedar, dandogli una pacca sulla spalla.
    Rayshin, piuttosto imbarazzato dalla cosa, balbettò: “Ehm... grazie... ma dovreste dirlo direttamente a lui: io non c'entro niente!”.
    “Questo è anche vero, però spero proprio che catturino Ling-Dao, quel folle!” continuò Ofelia.
    Lyedar annuì con foga: “Osare levare la spada contro il nostro Imperatore... Spero che sia condannato a morte nel minor tempo possibile!”.
    “Giusto! Non bisogna avere pietà per chi tradisce l'Impero! Ma ora pensiamo a preparaci per oggi pomeriggio!” concluse Rayshin, mentre tutti e tre si alzavano, pronti a riprendere i duelli.


    Fine del capitolo (ovviamente :asd: ). Purtroppo non ce l'ho fatta a farlo più corto, perché originariamente avrebbe dovuto finire con l'ultimo paragrafo su Esteban e Diell, ma ho aggiunto quello sul notiziario perché mi è servito per realizzare il quinto capitolo.
    Infatti nel prossimo la scena si sposterà a Pechino, e vedremo come la ribellione finirà. Vedremo anche comparire un personaggio che avrà molta rilevanza nella seconda parte della storia, ed il primo dei personaggi proposti da voi lettori!
    Spero che questo capitolo, nonostante abbia usato Esteban e Diell come intermezzo tra un duello e l'altro, sia stato di vostro gradimento.
     
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