Yu-Gi-Oh! ZEXAL: Chronicles of ZEXAL

[SERIO][COMICO][AVVENTURA][VM 13]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Zadkal
        Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Signore delle notti senza luna

    Group
    Member
    Posts
    6,619
    Reputation
    +1,272
    Location
    Il Mondo dell'Oscurità Eterna

    Status
    Offline
    Ok, gente! Proseguiamo: Nell’ultimo capitolo abbiamo assistito all’epilogo del duello Tag Team, che vedeva protagonisti Reginald e Zamian, contro il gruppo di bulli di cui una volta Shark era il capo. I buoni hanno trionfato...ma tutto questo fa ormai, già parte del passato. Che succederà oggi? Beh, leggete e lo saprete....

    Capitolo 6: Indagini in corso...

    LUOGO SCONOSCIUTO

    Il capitolo odierno, si apre in un luogo piuttosto....particolare: Esso era completamente avvolto dalle tenebre, e sembrava situato in mezzo al nulla. Vi era soltanto una cosa apparentemente presente...ossia una strada: Una sorta di strada fatta completamente di roccia, e sospesa nell’apparente vuoto di quel luogo misterioso...che nonostante tutto NON era completamente deserto: Una persona stava infatti camminando lungo quel bizzarro percorso di pietra, e doveva stare attento, perché di tanto in tanto alcuni pezzi del sentiero crollavano e rischiavano di farlo cadere di sotto. Per essere più precisi...la persona in questione, è in realtà qualcuno che noi tutti conosciamo MOLTO bene.

    “Oh, accidenti!!! Come ho fatto a finire di nuovo, in questo posto? Starò sognando di nuovo? Era un bel pezzo che non mi ritrovavo da queste parti!” disse Yuma in quel momento, continuando a camminare sul percorso. Ora signori....IN REALTA’ la scena a cui stiamo assistendo, non è propriamente nuova...in quanto abbiamo già potuto vederla in alcune occasioni, durante la prima serie anime di Yu-Gi-Oh ZEXAL: Yuma si era difatti ritrovato nuovamente, all’interno di quella dimensione misteriosa, nel quale era già finito alcune volte in passato, nel corso dei suoi sogni o durante determinati avvenimenti piuttosto particolari...ma la ragione ancora non si conosceva. “Tsk! Che rottura: Ormai conosco questo luogo, come le mie tasche! Scommetto che fra pochi istanti arriverò alla....e infatti eccola qua: Come tutte le altre volte!” commentò in quel momento Yuma, fermandosi all’improvviso.

    Perché si era fermato? Beh, molto semplice: la strada che stava percorrendo era finalmente giunta al termine...e finiva di fronte a quella che sembrava essere un gigantesco portale chiuso, dall’apparenza chiaramente diabolica, e bloccato con diverse catene che impedivano di poterlo aprire. Anche questa è roba che abbiamo già visto: Tale portale misteriosa, conosciuta al momento solo come “La Porta”, era in realtà una qualche sorta di “essere vivente” dotato di apparente coscienza e legato in qualche maniera all’arrivo di Astral sulla terra. Tutt’oggi è un’entità ancora quasi del tutto, avvolta nel mistero...e Yuma finiva per intraprendere un dialogo con lui, ad ogni sua “visita” in quella dimensione misteriosa. Anche questa volta, non faceva eccezione....

    “...COLORO CHE APRIRANNO QUESTA PORTA, OTTERRANNO UN NUOVO POTERE...MA PERDERANNO IL CAMBIO CIO’ CHE E’ PER LORO, PIU’ IMPORTANTE!” esclamò in quell’istante una voce, che sembrava proprio provenire dal portale misterioso: Essa era una frase piuttosto “ricorrente” che La Porta tendeva a ripetere, ogni volta che Yuma giungeva di fronte ad essa...e ormai Yuma la conosceva fino alla noia, al punto che in quel momento sbadigliò con fare annoiato.

    “Uffa! Sempre la stessa storia: Cambia musica almeno! Vabbè...lasciamo perdere! Dimmi perché mi trovo qui, stavolta! E per una volta....CERCA di spiegarmi le cose con chiarezza, anziché con frasi enigmatiche!” disse Yuma in quel momento, ritornando poi serio.

    “...HAI AGITO BENE, UMANO: COLUI CHE IN PASSATO INTERFERI’ CON IL PATTO, E’ STATO NEUTRALIZZATO! MA ORA...UNA NUOVA INTERFERENZA SI STA VERIFICANDO! QUALCUN ALTRO E’ COMPARSO DI RECENTE...ED E’ UN’ALTRA POTENZIALE MINACCIA, ALLA RISOLUZIONE DEL PATTO!” dichiarò la porta in quel momento. Yuma assunse immediatamente un’aria confusa.

    “EH??? Interferenza? Minaccia? Di che diavolo stai parlando? Non ti avevo appena domandato, di poterti esprimere con più chiarezza per una volta?” domandò in quell’istante Yuma, con aria alquanto perplessa.

    “...QUALCUNO HA FATTO LA SUA COMPARSA, E HA IL POTERE DI INTERFERIRE CON IL PATTO! E’ QUALCUNO....CHE APPARTIENE A DUE MONDI! E’ PERICOLOSO....PUO’ MANDARE TUTTO ALL’ARIA! UMANO: DEVI ADOPERARE IL POTERE CHE TI HO DATO IN PASSATO...E NEUTRALIZZARE QUESTA NUOVA INTERFERENZA! SOLO ALLORA....IL NOSTRO PATTO POTRA’ REALIZZARSI!” dichiarò in quell’istante la porta, facendo riferimento ad una misteriosa minaccia, che a detta sua “appartiene a due mondi”. Yuma non poté ovviamente evitare, di rimanere confuso da quelle rivelazioni.

    “Ma che...che stai farneticando? Non ci ho capito un acca! Qualcuno...che appartiene a due mondi? Di chi diamine stai parlan....AAAAAAAHHHHH!!!! NO!!!! NON UN’ALTRA VOLTA, CAZZOOOOOOOOOOOO!!!” gridò in quell’istante Yuma. Il motivo della lamentela era semplice: Prima ancora che potesse terminare la sua domanda alla Porta....il sentiero di pietra situato sotto di lui, finì improvvisamente per sgretolarsi e crollare...causando un’inevitabile volo nel vuoto assoluto, per il povero Yuma. Anche questa scena però....non è roba nuova per noi lettori.

    MONDO REALE – CASA TSUKUMO - ORE 8,00 DEL MATTINO

    “AHIAAAAAAAA!!!” imprecò Yuma in quell’istante, cadendo dall’amaca che lui utilizzava come letto. Come i lettori ben ricorderanno, la “stanza da letto di Yuma”...era in realtà la soffitta di casa sua, dove lui teneva tutti i cimeli che i genitori esploratori ed archeologi, gli portavano come souvenir dai loro viaggi. Non essendo una vera e propria camera, non vi era quindi un letto vero...ma bensì un’amaca che Yuma utilizzava per dormire. COME DI CONSUETO, il sogno di Yuma riguardante “La Porta”, si concluse con una sua caduta dall’amaca e con una conseguente musata sul pavimento. Mentre Yuma si massaggiava la mascella dolorante...dalla Chiave dell’Imperatore emerse in quell’istante Astral, che subito si mise ad osservare Yuma a braccia incrociate.

    “...non pensi che sarebbe ora di sostituire il tuo giaciglio per la notte, con uno più sicuro? Ho fatto caso al fatto, che almeno una volta alla settimana, termini una nottata cascando dall’amaca!” commentò in quel momento Astral.

    “Sgrunt!!! Molto spiritoso! E comunque non è colpa mia: Ho fatto di nuovo quel dannato sogno, con quella dannata porta...e non rammento UNA volta, in cui dopo essermi svegliato, NON sia caduto dall’amaca! E’ sempre la stessa storia...” replicò Yuma con aria infastidita. Nel sentire nominare “La Porta”, il volto di Astral si fece serio.

    “Come Yuma? Hai...hai sognato di nuovo La Porta? E che ti ha detto stavolta? Ti ha...forse parlato di qualcosa di importante?” domandò subito Astral, senza cambiare espressione. Yuma si voltò verso di lui, e dopo pochi istanti sospirò.

    “Beh...ad essere sincero...credo di si! Mi ha parlato ancora di quella sorta di “patto” che io avrei fatto con lei, e di cui ancora NON ci ho capito niente peraltro....e mi ha detto di una nuova...interferenza che rischierebbe di mandarlo a monte! Ha fatto accenno ad un certo “qualcuno che appartiene a due mondi”....ma sinceramente non ci ho capito nulla: Mai una volta che quel dannato portale, si spieghi in modo DECENTE!” spiegò Yuma, per poi sbuffare subito dopo.

    “Qualcuno...che appartiene a due mondi? Beh...sinceramente parlando, è una frase che dice poco anche a me! Che significato potrebbe avere? Si riferisce forse...ai guerrieri del Barian World...o magari a qualcos’altro? Non capisco...” disse Astral in quel momento, assumendo un’espressione pensierosa. Yuma si alzò dal pavimento in quell’istante, e subito dopo fece spallucce.

    “Bah! Sai che ti dico? Chi se ne frega! Quella porta dovrebbe imparare ad esprimersi più chiaramente, se vuole farsi capire dalla gente....ed in ogni caso, io non intendo certo rovinarmi la giornata, a causa dei suoi discorsi! Lasciamo perdere, Astral: Te l’ho già detto anche ieri! Se si presenteranno nuove minacce, che siano i guerrieri del Barian o qualunque altra cosa, l’affronteremo a tempo debito...ma per adesso non fasciamoci la testa, e viviamo il presente con serenità! Ok? Ad esempio....ho appena notato che nel mio brusco risveglio, c’è qualcosa di positivo: Mi sono svegliato in anticipo, e quindi oggi NON arriverò a scuola in ritardo! Forte, no?” domandò in quel momento Yuma, sorridendo solare. La sua allegria contagiosa, influenzò anche lo stesso Astral che sorrise a sua volta.

    “Beh...ok, hai ragione in fondo! Comunque vediamo di tenere ugualmente gli occhi aperti! Non si sa mai...” propose poi Astral, mentre Yuma annuì ed in velocità iniziò a vestirsi. Meno di cinque minuti dopo, scese dalla soffitta con indosso la divisa dell’Accademia di Heartland, pronto per andare a scuola. Scendendo al piano di sotto, Yuma notò una persona seduta sul divano del salotto, che in quel momento stava armeggiando con un PC, e con alcuni display virtuali a mezz’aria. Era una ragazza all’incirca sui vent’anni, con occhi viola e capelli magenta scuro, legati ad una coda di cavallo. Indossava un paio di jeans bianchi, una maglietta corta azzurra e un gilet nero sopra la stessa. La persona in questione era Kari Tsukumo, ossia la sorella maggiore di Yuma, che lo aveva in “custodia” da ormai cinque anni, dopo la scomparsa dei coniugi Tsukumo. Come lavoro faceva la giornalista, e quindi trovarla ad armeggiare con il PC, per preparare i suoi articoli e per ricercare notizie e fatti di cronaca nella rete informatica...era una cosa molto frequente. In quel preciso momento, Kari alzò lo sguardo dal computer e notò Yuma che stava passando per il salotto, diretto verso la porta d’ingresso.

    “Toh! Miracolo! Non solo oggi non ti sei svegliato tardi...ma sei addirittura in anticipo: Questo è un evento storico, da festeggiare con lo champagne!” commentò in quell’istante Kari, con un filo di evidente ironia nelle sue parole. Yuma gli fece la linguaccia in risposta.

    “Ha ha! Molto divertente...e comunque sono fatti miei, se mi sveglio in ritardo oppure no: Tanto NESSUNO mi viene mai a chiamare, se vede che non sono ancora sceso ad una certa ora, e quindi...” commentò Yuma in risposta, scandendo per bene il suo “nessuno” e lasciando infine sospesa la sua frase.

    “Oh, beh....mica è colpa mia, se ti svegli sempre tardi! Vai a letto prima, la sera oppure procurati una sveglia! Te l’ho già detto altre volte, d’altronde...” disse Kari in risposta, continuando ad armeggiare con il suo computer. Yuma sbuffò.

    “Ma si, ho capito! Lo so, ma...aaah! Lasciamo perdere che è meglio: Vado a scuola! Ciao!” disse Yuma, decidendo infine di troncare la conversazione, e continuando poi a dirigersi verso la porta di casa. In quell’istante però.

    “...Yuma...aspetta un attimo per favore: Prima che tu vada...c’è una cosa che devo mostrarti!” disse in quell’istante Kari, ora con fare visibilmente più serio e facendo cenno a Yuma di avvicinarsi. Dal canto suo, Yuma assunse un’aria confusa...ma decise infine di avvicinarsi, e quando fu accanto a sua sorella, lei lo invitò a guardare sullo schermo del suo PC: Quando lui lo fece, la sua espressione facciale cambiò improvvisamente...e divenne un misto fra lo stupore e la preoccupazione.

    Il motivo era semplice: In quel momento infatti, sembrava che Kari stesse navigando su di una pagina Web...una pagina, nella quale erano state pubblicate delle foto piuttosto....particolari: Queste ultime raffiguravano infatti cadaveri...e più precisamente cadaveri CARBONIZZATI. Ve n’erano parecchie che li raffiguravano, sparsi apparentemente in varie zone di Heartland City...e non si poteva dire che per Yuma fosse un qualcosa di particolarmente “allegro” da visionare. In quell’istante Astral si manifestò nuovamente, ed osservò a sua volta le foto presenti sul computer...non potendo nascondere a sua volta, un’espressione piuttosto turbata.

    “....cos....ma...che diavolo...? Kari, scusa ma....” balbettò in quel momento Yuma, visibilmente disturbato da ciò che sua sorella gli aveva appena mostrato sul suo PC. La spiegazione di quest’ultima non tardò ad arrivare...

    “...sono corpi che sono stati rinvenuti in giro per la città, in questi ultimi tre giorni! Visto il loro attuale...stato...la polizia sta ancora lavorando, per il loro riconoscimento! Potrai constatare da solo, che sono stati tutti uccisi nella STESSA maniera: Bruciati completamente! Visto quindi il comune modus operandi...ho idea che sia opera, di un qualche tipo di serial killer! Sto giusto lavorando ad un articolo a riguardo...” spiegò in quel momento Kari con aria seria.

    “Oh...ca...capisco! Beh...davvero una brutta faccenda, non c’è che dire! Solo che....non mi è chiaro il motivo, per il quale mi hai mostrato queste foto!” disse in quel momento Yuma, con aria un po’ confusa. Dopo alcuni secondi di silenzio, Kari sospirò e poi si voltò verso Yuma.

    “...diciamo che è...semplice precauzione: Non si sa ancora nulla sul responsabile di queste morti, e per questo al momento, non si può ancora stabilire se le persone uccise possano avere dei collegamenti fra di loro...o se l’assassino è solo qualche psicopatico, che aggredisce persone a caso! Fino al riconoscimento dei cadaveri, non si potrà avere risposta...e per questa ragione...volevo solo metterti in guardia su questo fatto! Cioè, voglio dire......Yuma......fai attenzione....ecco!” spiegò Kari, chiaramente preoccupata per la sicurezza del fratello, e chiedendogli di essere prudente. Dopo alcuni secondi di stupore, Yuma sorrise e fece il pollice alto.

    “Tranquilla Kari: Vedrò di fare attenzione...ma in ogni caso, con tutte le persone che abitano nella nostra città...credo proprio che mi servirebbe una sfiga MOSTRUOSA, per imbattermi proprio in questo fantomatico assassino, no? Ah ah ah!” rise leggermente Yuma, mentre Kari fece spallucce, realizzando che tutto sommato, suo fratello aveva ragione.

    “Immagino che sia così....ma ad ogni modo tieni gli occhi aperti, ok?” domandò Kari, mentre Yuma annuì. Dopo aver salutato sua sorella, Yuma si diresse all’ingresso ed infine uscì da casa sua, sempre seguito in volo da Astral, ed iniziando a seguire il percorso per andare a scuola.

    HEARTLAND CITY – ROVINE DELLA “HEARTLAND TOWER” – NEL FRATTEMPO

    Cambiamo ora ambientazione: Ci ritroviamo ora, presso l’area centrale di Heartland City. Tale zona era conosciuta semplicemente con il nome di “Heartland"...e fino a sei mesi prima era l’area cittadina dov’era situata la cosiddetta “Heartland Tower”: Essa era l’edificio più alto di tutta la città, ed era caratterizzato da un’apparenza molto futuristica, e da una sommità costruita ad immagine e somiglianza di un’enorme cuore rosa. In gran segreto, tale edificio altro non era che la base operativa del Dottor Faker, in cui lo scienziato stesso risiedeva e da cui dirigeva tutte le operazioni relative al ritrovamento delle cento carte Numero....nonché di quelle relative alla distruzione stessa dell’Astral World. Durante quegli eventi, la torre finì distrutta...e nonostante fosse l’edificio più famoso e caratteristico dell’intera città...non venne comunque MAI fatta ricostruire, nel corso dei sei mesi successivi. Nell’attualità quindi....ciò che rimaneva di quella torre, era solamente la sua base diroccata, che faceva perfettamente intuire a chiunque la vedesse, che l’edificio in questione era ormai una struttura in rovina completamente disabitata.

    ....o almeno questo era ciò che PENSAVANO la stragrande maggioranza delle persone: Difatti all’insaputa di tutti, e a conoscenza solo di un numero MOLTO ristretto di persone...la torre di Heartland City, era dotata infatti ANCHE di un vasto livello SOTTERRANEO: Tale livello era in realtà addirittura, il VERO cuore della Heartland Tower e la VERA base operativa nella quale il Dottor Faker lavorava al suo progetto di distruzione dell’Astral World. Nonostante gli eventi del passato, attraverso i quali SIA la torre che lo stesso livello sotterraneo erano completamente crollati....sembrava apparentemente che nel corso dei sei mesi successivi, a differenza del resto della torre...il livello sotterraneo fosse stato completamente RICOSTRUITO da qualcuno: Spostandoci infatti all’interno della torre e del sotterraneo stesso...non troviamo infatti assolutamente una zona in rovina....ma bensì un luogo altamente tecnologico, rimesso COMPLETAMENTE in piedi dopo gli avvenimenti del passato.

    Ci spostiamo adesso, lungo lo stesso livello sotterraneo della Heartland Tower....fino a giungere all’interno di una stanza piuttosto particolare, che sembrava essere una sorta di Sala di Controllo: Il motivo era che la sua apparenza sembrava essere molto più cibernetica e tecnologica del resto del luogo...con pavimento e muri costruiti in metallo nero ed entrambi attraversati da una complicatissima rete di fessure, irradiate con energia elettrica...che contribuivano a dare un aspetto piuttosto futuristico alla sala in questione, che doveva quindi avere una certa importanza. All’interno della sala, vi si trovava inoltre una serie di monitor e computer, fra cui uno di dimensioni molto grandi...ed apparentemente con una funzione differente dagli altri: Mentre infatti i monitor piccoli, riprendevano le immagini delle telecamere sparse in giro per i corridoi dell’edificio....il monitor grande ritraeva invece una sorta di mappa dell’intera Heartland City, con alcune zone della città contrassegnate: Molto probabilmente si trattava di una qualche sorta di “radar” collegato tramite un satellite.

    La stanza inoltre NON era deserta: All’interno della stessa vi si trovava infatti una persona...un ragazzo per la precisione: Esso aveva occhi di un chiaro colore azzurro-grigio, e capelli biondi con diversi ciuffi frontali che erano invece di colore verde scuro. Indossava una giacca nera e blu, con un ampio colletto rosso ed allungata nella parte dietro, nonché un paio di jeans di colore bianco ed una cintura a cui stava attaccato un porta-deck. Nella mano destra portava un guanto bianco tagliato sulle dita. Il ragazzo appena descritto, era in quel momento seduto di fronte ai vari monitor della sala, e stava visionando proprio quello grande...dove in quel momento stavano comparendo diverse fotografie: Erano le stesse che Kari Tsukumo aveva mostrato a Yuma....e ritraevano sempre persone decedute e bruciate completamente, al punto da risultare irriconoscibili a prima vista. Sembrava proprio che come la sorella di Yuma...anche questo ragazzo stesse studiando quelle fotografie...e non solo lui: Alla sua destra vi si trovava infatti un bizzarro robottino bianco, con occhi rossi a telecamera e che si muoveva su due ruote. Immagino che dalla descrizione dei due individui in questione...i lettori abbiano ben capito, con chi stiamo avendo a che fare.

    “...sembra proprio che tutti questi omicidi, siano stati compiuti in differenti angoli della città! A prima vista non sembrerebbe esserci nessun collegamento fra le varie morti...anche se, vista l’attuale impossibilità di riconoscere i deceduti...probabilmente è ancora presto per dirlo!” commentò in quel momento il ragazzo biondo, con aria pensierosa. In quell’istante il robottino bianco che lo affiancava, gli si rivolse.

    “NON RIESCO A CAPIRLA, KITE-SAMA: SONO ORMAI SEI MESI CHE HART-SAMA E’ GUARITO, E CHE TUTTA QUELLA FACCENDA DELLE NUMERO SI E’ CONCLUSA NEL MIGLIORE DEI MODI! DOVREBBE ESSERE FINALMENTE IN PACE, A VIVERE CON LA SUA FAMIGLIA, E...” commentò in quel momento l’androide, rivolgendosi al ragazzo...che come avrete capito, era Kite Tenjo: Il figlio maggiore del Dottor Faker, nonché colui che fino a sei mesi prima svolgeva la “professione” di “Cacciatore di Numero”, per conto di suo padre, allo scopo di curare il suo fratellino Hart. Nel catturare le Numero, Kite Tenjo ricorreva purtroppo ad un meccanismo conosciuto come “Mano Fotonica”, attraverso cui però, finiva con il sottrarre anche l’anima dei possessori di Numero, lasciandoli dunque in uno stato comatoso e di invecchiamento precoce. Numerose furono le sue vittime, che comunque alla fine di tutta quella faccenda, recuperarono le loro anime e poterono tornare a vivere le proprie vite...e anche lo stesso Yuma rischiò a più riprese di diventarlo. Fra lui e Kite si creò una vera e propria rivalità, sia a livello di Cacciatori di Numero, che a livello di duellanti....e sebbene alla fine gli eventi portarono i due a divenire amici ed alleati, Kite rimaneva ancora uno dei pochissimi duellanti che Yuma non era ancora riuscito a battere: Anche nel duello fra i due avvenuto dopo il Duel World Carnival, Yuma ne era uscito sconfitto. Sconfitto, ma ancor più determinato a riuscire un giorno a superarlo.

    “No, Orbital...sarebbe troppo facile: Quel lungo incubo sarà anche finito...ma non posso ignorare il male che ho fatto, quando ero Cacciatore di Numero! Non posso non pensare a tutte le anime innocenti a cui ho dato la caccia in passato...e con un simile peso sulla mia coscienza, non posso certo vivere con serenità! Anche Hart, mi ha già detto cose simili alle tue...ma io proprio non ci riesco: Non posso ignorare il passato...non è giusto! Devo espirare le mie colpe....redimere i miei peccati: Solo così potrò mettere a tacere la mia coscienza!” spiegò Kite in quel momento, rivelando palpabile e profondo rimorso per il burrascoso passato, e rivolgendosi al robottino bianco....che ovviamente era Orbital 7: Esso era l’inseparabile compagno di Kite Tenjo, ed era un robot provvisto delle più svariate funzioni, che in passato furono molto utili a Kite, nel suo lavoro di Cacciatore di Numero. Alcune di esse erano la capacità di localizzare le carte Numero, e pure trasformarsi in svariate forme diverse fra cui un aliante ed una motocicletta. Orbital 7 era inoltre un robot piuttosto particolare, apparentemente in grado di provare emozioni...e proprio per questo, conosceva molto bene la sofferenza provata dal suo padrone, e continuava a rimanergli a fianco come partner, anche in questa sua nuova missione di “redenzione”.

    “KITE-SAMA: COMPRENDO IL SUO RIMORSO MA...RITENGO COMUNQUE CHE DI QUESTA STRANA VICENDA, SIA MEGLIO CHE SE NE OCCUPI LA POLIZIA: VI SONO MOLTI ALTRI MODI, IN CUI PUO RIPARARE AGLI ERRORI DEL PASSATO...E PER DI PIU’ QUESTA STORIA DEGLI OMICIDI E DEI CADAVERI BRUCIATI, E’ DAVVERO INQUIETANTE! BRRRR!” disse in quel momento Orbital 7, avendo addirittura un brivido di paura lungo il suo corpo meccanico. In quel preciso momento, Kite si alzò dalla poltrona su cui sedeva, ed iniziò poi a dirigersi verso l’uscita della Sala di Controllo.

    “Si, lo è...ed è proprio per questo che intendo fare anch’io la mia parte, e svolgere le mie personali indagini sulla faccenda: Non metto in dubbio le capacità della polizia...ma chiunque abbia commesso simili delitti in questi ultimi giorni, è indiscutibilmente un individuo molto pericoloso...che va fermato il prima possibile! Più persone gli danno la caccia e più possibilità ci sono, di riuscire a trovarlo in tempi relativamente brevi: Ecco perché anch’io voglio mettermi sulle sue tracce...ed intendo farlo immediatamente! Forza Orbital: Andiamo a fare un giro di ricognizione per la città...” disse in quel momento Kite, facendo un cenno al suo robot bianco, che per tutta risposta trasalì ed iniziò poi a seguire il suo giovane padrone.

    HEARTLAND CITY – UN’ORA DOPO

    All’incirca un’ora più tardi troviamo Kite Tenjo in sella ad Orbital 7, trasformato nella sua forma di motocicletta, in giro per le strade di Heartland City: L’ex Cacciatore di Numero stava passando in rassegna, una dopo l’altro, tutti i luoghi dove si erano consumati i delitti delle persone carbonizzate. Nell’ora appena trascorsa, ne aveva visionati tre...ma in nessuno era riuscito purtroppo a trovare, degli indizi che lo potessero ricondurre al colpevole. Dopo un po’, Kite raggiunse una nuova zona...ove si trovava l’ingresso a quello che sembrava essere un parcheggio sotterraneo. Giunto di fronte ad esso, Kite si fermò e scese dalla forma motocicletta di Orbital 7, che subito dopo si ritrasformò nella sua normale forma di robottino.

    “Secondo le informazioni, anche all’interno di questo parcheggio si sarebbe consumato uno di quei delitti! Forza Orbital: Andiamo dentro a controllare...” disse in quel momento Kite, iniziando ad incamminarsi ed oltrepassando l’ingresso del parcheggio.

    “OH, LA PREGO KITE-SAMA!!! MI ASPETTI: NON CAMMINI COSI’ IN FRETTA...” commentò in quel momento Orbital, cercando di stare dietro al suo padrone. Fu così che i due scesero all’interno del parcheggio sotterraneo, ed iniziarono ad esplorarlo. Dopo un paio di minuti, i due giunsero in un’area abbastanza grande...e proprio qui, Kite notò poco lontano sul pavimento una sagoma di persona distesa, disegnata con il gesso e recintata con diversi nastri che davano il divieto di avvicinarsi e di toccare, sicuramente posizionati precedentemente dalle forze di polizia: Kite comprese così, di aver trovato ciò che cercava.

    “Eccolo! Le informazioni erano corrette: Anche qui c’è stato di quegli omicidi...” commentò Kite, avvicinandosi alla sagoma disegnata al suolo, che ovviamente contrassegnava il punto dove la polizia aveva precedentemente trovato il cadavere. “...cosa dice il tuo radar, Orbital? Rileva impronte digitali? Traccie organiche? Qualche traccia di materiali? Odori particolari?” domandò in quel momento Kite, rivolgendosi al suo robot.

    “MI DISPIACE, KITE-SAMA...MA NON RILEVO NULLA DI DIVERSO, DA CIO’ CHE ABBIAMO TROVATO NEI PRECEDENTI TRE LUOGHI: IMPRONTE DIGITALI CE NE SONO INNUMEREVOLI, MA E’ NORMALE TRATTANDOSI DI UN LUOGO PUBBLICO...E PURTROPPO DI TRACCIE ORGANICHE O MATERIALI, NON CE NE SONO! INFINE ANCHE QUI, L’UNICO ODORE CHE RILEVO...E’ UN VAGO ODORE DI BRUCIATO, SICURAMENTE APPARTENENTE AL CADAVERE CHE SI TROVAVA QUI POCO TEMPO FA! NON C’E’ ALTRO, MI DISPIACE...” rispose in quel momento Orbital 7, scuotendo la sua testa meccanica. A quelle parole, Kite si rialzò in piedi e sospirò.

    “Un altro buco nell’acqua, dunque: Chiunque sia l’autore di questi omicidi, è davvero bravo a non lasciare tracce di se! Comunque continuiamo a cercare Orbital: Vi sono altri posti da controllare, e magari là potremo essere più fortunati!” disse in quel momento Kite, per poi muoversi ed iniziare a percorrere all’inverso il percorso fatto per giungere fino a lì, muovendosi dunque verso l’uscita del parcheggio. Orbital lo seguì a ruota.

    All’improvviso però...l’ex Cacciatore di Numero, ebbe una spiacevole sorpresa. Mentre infatti si avviava verso l’uscita...una figura sbucò fuori all’improvviso dall’oscurità del parcheggio sotterraneo, e sbarrò velocissima il percorso a Kite e Orbital 7, che furono quindi costretti a fermarsi: La figura in questione era un individuo avvolto in un mantello e cappuccio neri...e che aveva sul volto una maschera da scheletro. Essa iniziò velocemente a guardarsi attorno, per poi portare il suo sguardo su Kite...che dopo un istante di sorpresa, assunse immediatamente un’aria molto seria.

    “....tu chi sei? Perché mi stai bloccando la strada? Cosa vuoi da me?” domandò immediatamente Kite, con aria seria ma con i sensi allarmati dall’apparizione improvvisa, di quel bizzarro individuo.

    “Uuuh...il mio nome....è Darken! Sono il Signore dell’Oltremendo....Creatore della Morte! E tu, ragazzo...dovrai diventare uno di noi! Loro...loro lo vogliono! Loro....mi parlano, e mi dicono che vogliono che tu diventi uno di noi! Tu...devi venire con noi...nelle tenebre...nel mondo della morte...uuuh!” dichiarò l’individuo mascherato, con voce contraffatta dalla maschera che indossava...e continuando più volte a guardarsi attorno. Come se percepisse attorno a se, delle presenze invisibili. Subito dopo estrasse il suo braccio sinistro da sotto il suo mantello nero...e con esso, anche il D-Pad nero che indossava.

    “AAAAAHHH!!! OH MAMMA MIA, HA...HA SENTITO KITE-SAMA??? QUESTO INDIVIDUO...E’ UN DEMONE DELL’ALDILA’!!! HA...HA DETTO CHE VUOLE TRASCINARLA NEL MONDO DELLA MORTE!!! ODDIO, CHE FACCIAMO KITE-SAMA??? LEI E’ FORTE, MA SE QUESTO TIPO E’ DAVVERO UN DEMONE, IO NON SO SE...” iniziò a dire Orbital 7, spaventatissimo dalla situazione. In quell’istante però Kite lo interruppe bruscamente.

    “Chiudi la bocca, Orbital! Non so chi sia questo tizio, ma mi risulta già chiaro che non ci lascerà passare, fino a quando non l’avrò sconfitto a duello! E per quanto riguarda la sua...natura...sinceramente ho già un mezzo sospetto a riguardo, fin da ora! Vedrò di accertarlo completamente dopo...quindi anziché stare lì ad urlare come un deficiente, vedi di passarmi il D-Pad: Voglio concludere velocemente questa roba! Abbiamo cose più importanti da fare...TRASFORMAZIONE FOTONICA...ATTIVATA!!!” gridò in quel momento Kite: A quelle parole, accadde che il suo abito nero iniziò improvvisamente ad irradiarsi di luce...e quando essa svanì, l’abito era diventato di colore bianco ed irradiava fasci di luce di tanto in tanto. Nello stesso momento, Orbital 7 aprì uno scomparto sul suo stomaco...da cui venne improvvisamente sparato un oggetto, che Kite prese al volo...e che si rivelò essere un D-Pad dalla forma di mezzaluna allungata. “D-PAD...PRONTO!!! D-GAZER...PRONTO!!!” disse poi Kite, lanciando il suo D-Pad in aria e lasciando che esso si agganciasse al suo polso sinistro, durante la fase di caduta. Subito dopo inoltre, attorno al suo occhio sinistro si materializzò un tatuaggio blu, e la stessa colorazione dell’occhio passò dall’azzurro-grigio chiaro, ad un rosso cremisi. Anche il misterioso avversario di Kite, presentatosi come Darken, attivò in quel momento il suo D-Pad.

    “...INIZIO DUELLO! CREAZIONE SPAZIO REALTA’ AUMENTATA, IN CORSO!!!” dichiarò in quell’istante una voce meccanica. Subito dopo lo spazio circostante, si “virtualizzò”, creando così la “realtà aumentata”...e permettendo quindi al duello, di avere inizio.

    “DUELLO!!!” dichiararono i due duellanti, contemporaneamente.

    KITE LP 4000
    DARKEN LP 4000

    “Uuuh...loro...loro mi dicono che devo cominciare per primo! E’ il mio turno...pesco!” dichiarò in quel momento Darken, pescando la prima carta del duello. Subito dopo iniziò a guardarsi attorno di scatto. “Huh...uuuh...loro...loro mi stanno dicendo...di attivare Distruggi-Carte: Con essa, entrambi dovremo scartare al cimitero tutte le carte nella nostra mano, e pescarne un numero eguale dai nostri Deck! E’...è così che volevate, giusto?” dichiarò Darken, continuando a guardarsi attorno per poi scartare tutte le carte dalla sua mano al cimitero, e pescarne di nuove dal deck. Lo stesso fece Kite. In quel preciso instante inoltre, due mostri fecero la loro improvvisa comparsa sul terreno di Darken: Erano due demoni neri, uno provvisto di decorazioni argentee ed armato con due lunghe lame ricurve dello stesso materiale...e l’altro provvisto di decorazioni dorate, ed armato con una grossa mannaia, anch’essa di materiale dorato. “Uuuh...fra le carte che ho scartato, erano presenti Sillva, Signore della Guerra del Mondo Oscuro, e Goldd, Signore-Wu del Mondo Oscuro! Loro...mi dicono che grazie al loro rispettivo potere speciale, Sillva e Goldd possono essere evocati specialmente in gioco, quando vengono scartati al cimitero dall’effetto di una carta!” spiegò in quel momento Darken, indicando i suoi due demoni (LV 5 ATK 2300 DEF 1400 ENTRAMBI).

    “K-KITE-SAMA....N-NON MI PIACE...NON MI PIACE PER NIENTE: CONTINUA A RIVOLGERSI A QUALCUNO, CHE SEMBRA TROVARSI ATTORNO A LUI...MA NOI NON VEDIAMO NIENTE! FORSE...FORSE I “LORO” A CUI SI RIFERISCE...SONO FANTASMI! E...E SE LUI FOSSE DAVVERO UN DEMONE? IO...IO INIZIO DAVVERO AD AVERE PAURA, KITE-SAMA!” commentò in quel momento Orbital 7, iniziando a tremare come una foglia...per quanto assurdo fosse, che un robot fosse in grado di tremare si intende. Kite si voltò immediatamente verso di lui, guardandolo con aria truce.

    “...non ti avevo detto di FARLA FINITA poco fa? Vedi di smetterla, Orbital...perché inizio ad arrabbiarmi! Piantala con queste stupidaggini: Non c’è nessun demone di fronte a noi...è solo un tizio mascherato! E come ho già detto...ho GIA’ un mezzo sospetto, per quanto riguarda i suoi comportamenti! Di conseguenza...tappati la bocca e stai zitto!!! Quando ti esibisci in questi atteggiamenti, proprio non ti sopporto...” replicò in quel momento Kite, con aria seccata ed in tono abbastanza intimidatorio, tanto che il povero Orbital si spaventò e subito si zittì. Nel frattempo il duello proseguiva.

    “Uuuh....loro...loro mi dicono di sovrapporre i miei due mostri di livello cinque, per effettuare un’evocazione Xyz! Così sia...OVERLAY!!!” dichiarò in quel momento Darken, mentre i suoi due demoni divennero due luci violacee, che subito volarono verso il cielo. Subito dopo un varco dimensionale di luce violacea, si aprì sul campo di gioco, e le due luci viola vi entrarono all’interno. “CON QUESTI DUE MOSTRI, CREO UN LEGAME DI SOVRAPPOSIZIONE......EVOCAZIONE XYZ!!! APPARI ADESSO....ADREUS, CUSTODE DELL’ARMAGEDDON!!!” dichiarò Darken in tono solenne. Subito dopo un’esplosione luminosa si generò dall’interno del varco violaceo...e pochi istanti dopo, dall’interno dello stesso spuntò fuori un nuovo mostro: Aveva l’aspetto di una sorta di angelo caduto, con una tonaca ed un’armatura di colore nero pece. Dello stesso colore erano le sue ampie ali piumate, e i suoi lunghi capelli neri. La sua pelle era di colore bianco cadaverico, e sul volto portava una maschera blu scura, su cui stavano due fessure che rendevano visibili i suoi occhi rossi irradianti un’energia malevola. Rossa era anche la daga demoniaca, che il mostro teneva salda nella sua mano destra. Con due luci svolazzanti attorno, Adreus, Custode dell’Armageddon si presentò così sul terreno di gioco (RANK 5 ATK 2600 DEF 1700). “...uh uh uh...il Signore dell’Oscurità è giunto fra noi! Loro...loro mi dicono che essendo il primo turno del duello, non posso attaccare...ma mi dicono anche che con Adreus in gioco, non ho nulla da temere! Termino così il mio turno!” dichiarò Darken, ponendo fine al suo turno.

    “Bene! Adesso tocca a me: E’ il mio turno! Pesco!” dichiarò Kite, iniziando il suo turno e pescando una carta dal suo deck. “...ok, vediamo di concludere alla svelta questa pagliacciata: Non avendo mostri in gioco, posso ricorrere al potere speciale di Distruttore Fotonico dalla mia mano...ed evocarlo specialmente in gioco, in posizione d’attacco!” dichiarò Kite, evocando in gioco un bizzarro guerriero fatto completamente di una qualche energia azzurra, e ricoperto con una bizzarra armatura principalmente di colore blu, e con parti e decorazioni di colore grigio ed arancione. La feritoia del suo elmo rivelava un unico occhio rosso luminoso, ed in mano maneggiava un’enorme spada di apparenza simile ad un gigantesco coltello (LV 4 ATK 2100 DEF 0). “Proseguo poi, evocando normalmente Annientatore Fotonico, anch’esso in posizione d’attacco!” proseguì poi Kite, chiamando in gioco un secondo guerriero di energia azzurra, coperto da una pesante armatura di colore verde, con alcune parti grigie. Anche lui aveva un unico occhio rosso, proprio come Distruttore Fotonico...ed in mano maneggiava un’arma che sembrava avere l’aspetto di due enormi clave di metallo, unite insieme da un’impugnatura (LV 4 ATK 2000 DEF 0). “Ora dispongo di due mostri Luce di livello 4....e questo mi permette di poterli sovrapporre insieme, per un’Evocazione Xyz...OVERLAY!!!” proseguì Kite Tenjo, mentre i suoi due mostri si trasformarono in due luci gialle, che subito volarono verso il cielo. Nello stesso momento, un portale irradiante una luce gialla si aprì sul terreno di gioco, e le due luci volarono al suo interno. “CON QUESTI DUE MOSTRI, CREO UN LEGAME DI SOVRAPPOSIZIONE......EVOCAZIONE XYZ!!! APPARI ADESSO....RADIANT PHOTON PARADIOS!!!” dichiarò Kite Tenjo. In quell’istante dal portale giallo si generò un’esplosione multicolore...e subito dopo un mostro balzò fuori dallo stesso: Esso aveva l’aspetto di un guerriero dalla pelle blu zaffiro, e ricoperto per la maggior parte, da una pesante armatura bianca, provvista anche di due enormi alettoni dietro la schiena. In gran parte delle giunture dell’armatura, si potevano vedere dei cristalli di luce, ed il mostro era armato con una grande spada, la cui lama era composta per la maggior parte, di una luce color azzurro chiaro. Due Materiali Xyz iniziarono a svolazzare attorno a Radiant Photon Paradios, che fece così la sua apparizione sul campo di gioco (RANK 4 ATK 2000 DEF 1000). “Ora attivo il potere speciale di Radiant Photon Paradios: Rimuovendo due suoi Materiali Xyz, potrò scegliere un mostro sul terreno del mio avversario...che vedrà annullati i suoi poteri speciali, ed azzerato il suo valore d’attacco! Il mio bersaglio è ovviamente Adreus: Vai Paradios!” dichiarò in quell’istante l’ex Cacciatore di Numero. Entrambi i Materiali Xyz di Paradios, furono in quell’istante assorbiti all’interno della sua spada...che il guerriero lucente, rivolse subito dopo verso Adreus, Custode dell’Armageddon: Dalla lama della spada, partì in quell’istante un raggio di energia lucente che investì Adreus...che apparentemente ne uscì illeso...ma con un’aria molto indebolita e sofferente sul suo volto (ADREUS ATK 0).

    “Uuuh....NO!!! Il Signore delle Tenebre...ha perduto i suoi poteri? Impossibile!!! Loro...loro non avevano previsto questo!!!” si lamentò in quel momento Darken, con aria apparentemente agitata e spaventata, iniziando poi a guardare velocemente attorno a se, per l’ennesima volta. Alla mossa di Kite, Orbital iniziò ad esultare....ma l’Ex Cacciatore di Numero non aveva ancora finito.

    “Non è tutto! Ora infatti, attivo la carta magia conosciuta come Santuario Fotonico: Grazie ad essa, posso evocare specialmente in gioco, due Segna-Fotonici in posizione di difesa!” spiegò Kite, attivando la sua magia ed evocando in gioco due strani globi di energia luminosa (LV 4 ATK 2000 DEF 0 X2). “E adesso offro in tributo i miei due Segna-Fotonici, entrambi con 2000 punti d’attacco...per poter effettuare un’evocazione speciale!” dichiarò Kite, sacrificando i suoi due segna mostri. In quel preciso istante...avvenne un fatto piuttosto bizzarro: Dal nulla si materializzò infatti un futuristico e bizzarro shuriken di metallo rosso, e di dimensioni medio-grandi...che subito fu afferrato per un’estremità da Kite Tenjo, che immediatamente dopo lo lanciò in aria. Giunto ad una certa altezza, il bizzarro shuriken si fermò, ed iniziò poi ad irradiare una fortissima luce di colore azzurro. “GALASSIA CHE SI CELA NELL’OSCURITA’....DIVENTA LA LUCE DELLA SPERANZA, ED IL MIO SERVITORE!!! INCARNAZIONE DELLA LUCE...DISCENDI!!! APPARI ADESSO...DRAGO FOTONICO OCCHI GALATTICI!!!” dichiarò in quell’istante Kite. Subito dopo quelle parole, la luce irradiata dallo shuriken rosso....iniziò ad assumere la consistenza e la forma, di quello che sembrava proprio essere un enorme drago di luce azzurra, che venne poi rivestito in gran parte, da un’armatura di colore blu zaffiro che si manifestò sul mostro, pochi secondi dopo. Lo shuriken rosso, si incastonò sul petto dell’enorme drago di luce, che era provvisto anche di un paio di ali fatte a loro volta di pura luce, al punto da sembrare quasi eteree. La sua caratteristica più particolare...erano però i suoi occhi: Essi infatti, avevano l’apparenza di due vere e proprie galassie piene di stelle. La creatura appena comparsa in gioco, era uno dei mostri più potenti di Kite Tenjo, nonché la sua creatura più rappresentativa: Drago Fotonico Occhi Galattici (LV 8 ATK 3000 DEF 2500).

    “UUUUGH!!! NO, LA LUCE!!! Ci acceca!!! Loro...sono spaventati! Quel drago...è troppo luminoso!” esclamò in quel momento Darken, indietreggiando e coprendosi il volto con il suo mantello nero, mostrando grande fastidio per la luce azzurra emessa dal corpo di Drago Fotonico Occhi Galattici. Intanto Kite si apprestava a concludere il duello.

    “Finiamola qui: Radiant Photon Paradios...attacca e distruggi Adreus, Custode dell’Armageddon!” dichiarò Kite in quel momento. Al suo ordine, Paradios si mosse e si gettò sull’ora inerme Adreus, colpendolo con un fendente verticale della sua spada di luce, con il quale tagliò letteralmente in due l’angelo oscuro di Darken, che dopo pochi istanti esplose. Lo scoppio coinvolse anche Darken stesso, che perse diversi Life Points (DARKEN LP 2000). “E ora è il tuo momento, Drago Fotonico Occhi Galattici: Concludi il duello....PHOTON STREAM OF DESTRUCTION!!!” gridò poi l’ex Cacciatore di Numero. A quelle parole, Drago Fotonico Occhi Galattici caricò un raggio di luce nella sua bocca...che dopo pochi istanti rilasciò in tutta la sua potenza contro l’ora scoperto Darken, che ne fu travolto con forza tale da essere sbalzato in aria.

    “NOOOOOOO!!!! AAAAARGHHHHHH!!!!” gridò il duellante mascherato (DARKEN LP 0), cadendo infine al suolo ad alcuni metri di distanza.

    KITE LP 4000
    DARKEN LP 0

    BEEEEEEEEPPPPPPP!!!!!
    WINNER: KITE

    In quell’istante, la “realtà aumentata” iniziò a dissolversi nella zona, e nello stesso momento Kite disattivò la sua “Trasformazione Fotonica”, facendo ritornare neri i suoi abiti e facendo sparire anche il suo D-Gazer Tatoo. La sfida era finita e grazie anche alle sue geniali capacità come duellante, Kite ne era uscito vincitore senza perdere Life Points, e vincendo in un solo turno. Orbital 7 si avvicinò in quel momento al suo padrone.

    “ECCEZIONALE!!! COME SEMPRE, E’ STATO GRANDE KITE-SAMA! MI DEVO PROFONDAMENTE SCUSARE: AVREI DOVUTO CAPIRLO SUBITO, CHE CI VUOLE BEN PIU’ DI UNO STUPIDO DEMONE, PER AVERE RAGIONE DI L...EH? EHI, KITE-SAMA...COSA...COSA STA FACENDO?” domandò in quell’istante Orbital 7, interrompendo all’improvviso i suoi complimenti, dopo aver notato che Kite si era avvicinato al suo avversario mascherato, ora steso al suolo. Subito dopo...Kite tolse la maschera a Darken...rivelando sotto di essa un normale volto umano, senza particolari degni di nota e che rivelava quindi che quel Darken non era assolutamente un demone, come inizialmente sospettato da Orbital. In quell’istante inoltre, Darken riaprì i suoi occhi...e dopo alcuni secondi di apparente smarrimento....iniziò a ridere improvvisamente, e senza un’apparente motivo. All’inizio era una risata normale...ma secondo dopo secondo, diventava sempre più isterica e selvaggia. Dopo averlo osservato per alcuni secondi, Kite sospirò e si rialzò in piedi.

    “Come immaginavo: Il mio sospetto era fondato! Questo tizio non ha nulla di sovrannaturale: E’ semplicemente pazzo! Probabilmente si tratta di qualcuno fuggito da qualche ospedale psichiatrico, o qualcosa del genere...ma in ogni caso, non è sicuramente lui il serial killer! Forza, andiamo Orbital: Non abbiamo nient’altro da fare qui! Dobbiamo muoverci nella prossima zona...” disse Kite in quel momento, svelando così di come quel Darken fosse solo uno psicopatico, e di come quindi i “Loro” a cui si riferiva...esistevano SOLO nella sua mente malata. Subito dopo riprese a camminare verso l’uscita del parcheggio, seguito a ruota da Orbital 7....e lasciandosi così alle spalle Darken, che nel frattempo era ancora steso sul suolo del parcheggio, a ridere avvolto nella sua stessa follia.

    STRADE DI HEARTLAND CITY – ORE 16,30 DEL POMERIGGIO

    Facciamo ora un discreto salto temporale, e lasciamoci dietro il resto della mattinata: Siamo ora nel tardo pomeriggio, e ci ritroviamo lungo una strada di Heartland City. Su quest’ultima ritroviamo ora Yuma, in compagnia di Tori Meadows: La giornata scolastica era ormai finita, ed i due ragazzi stavano tornando a casa, facendosi compagnia durante il tragitto.

    “Per fortuna che stamattina sei arrivato a scuola in tempo, Yuma! A dire il vero è stato un po’ sorprendente da parte tua...” disse in quel momento Tori, ridendo leggermente.

    “Ehm...si, in effetti non posso negarlo! In realtà però...c’è un motivo preciso dietro alla mia puntualità! Oggi mi stato svegliato bruscamente dopo aver fatto uno strano sogno, e questo mi ha permesso di non tardare a scuola!” spiegò Yuma in risposta. A quelle parole, Tori assunse un’aria leggermente confusa. Nel frattempo i due ragazzi...sembravano NON essersi accorti di una figura in ombra, comparsa alle loro spalle di loro in quel momento...che passo dopo passo, si avvicinava sempre di più ai due ragazzi.

    “Uh? Uno strano sogno? E che sogno er....AAAAAAHHHH!!!” gridò all’improvviso Tori, interrompendo bruscamente la sua domanda. Nel sentirla urlare, Yuma si spaventò....e voltandosi di scatto, vide che Tori era appena stata bloccata da dietro, dalla figura comparsa alle spalle dei due ragazzi...ossia un uomo che aveva tutta l’aria di essere un criminale, e che in quel momento stava tenendo in ostaggio Tori, minacciandola con un coltello e guardando verso Yuma, con sguardo maligno e divertito. In quello stesso momento, Astral emerse fuori dalla Chiave dell’Imperatore...e vedendo la situazione, si preoccupò a sua volta. “AH...ah...Y-Yuma....A-Astral....v-vi prego, aiutatemi...” supplicò Tori in quel momento, spaventatissima dal coltello che in quel momento era rivolto verso la sua faccia. Prima che Yuma potesse rispondere...fu il criminale a prendere la parola.

    “Guarda guarda...la vostra mamma non vi ha mai detto, che non si dovrebbe andare in giro tutti soli soletti? Sapete com’è...si possono fare brutti incontri! Uh uh uh!” ridacchiò in quel momento il bandito, con aria soddisfatta e divertita. MOLTO meno lo era quella di Yuma.

    “Tu chi sei??? Cos’hai intenzione di fare alla mia amica??? Lasciala andare subito!!!” gridò Yuma, in tono arrabbiato. Per tutta risposta, il criminale negò con il capo.

    “Oh, no...non così in fretta! Credi che non ti abbia riconosciuto, ragazzo? Tu sei Yuma Tsukumo: Hai vinto il Duel World Carnival, sei mesi fa! Quel trionfo ti ha dato notevole notorietà...e ha fatto acquisire al tuo deck, un notevole valore, sai? Ci sono un sacco di collezionisti, che sarebbero disposti a spendere qualunque cifra pur di averlo! Non hai mai pensato all’eventualità di venderlo? Ci faresti una fortuna...” disse in quel momento il criminale, continuando a puntare il suo coltello al viso di Tori.

    “Di che diavolo stai parlando??? No, che non ci ho mai pensato! Io non ho alcuna intenzione di vendere il mio deck, e...” iniziò a dire Yuma con aria molto arrabbiata. Ancora una volta però, il criminale lo interruppe.

    “Eh, già! Proprio come pensavo! Tuttavia come ti ho già detto...il tuo deck vale MOLTO per i collezionisti...e diciamocela pure tutta: Nelle mani di un moccioso come te, è sprecato! Tagliamo corto, dunque: Consegnami subito il tuo deck, oppure la tua amichetta qui presente, farà una brutta fine! A te la scelta...e hai meno di un minuto, per decidere!” intimò il bandito, esponendo così il suo ricatto a Yuma. Ovviamente quest’ultimo assunse un’aria furente in volto, trovandosi suo malgrado, in una situazione dove aveva le mani completamente legate.

    “...Yuma...mi rendo conto che la situazione è estremamente critica...ma cerca di stare calmo, e di non prendere decisioni avventat...” iniziò a dire Astral in quel momento, cercando di poter essere di qualche aiuto per Yuma. All’improvviso però....i due furono distratti da un lamento del criminale, e riportarono quindi la loro attenzione su di lui: A quanto sembrava infatti...Tori era riuscita ad approfittare del fatto che il criminale avesse la sua attenzione rivolta verso Yuma...e sfruttare la cosa per mordergli con forza la mano con cui la tratteneva, facendogli male e costringendolo a mollarla. Subito dopo Tori si allontanò rapidamente, e riuscì a raggiungere Yuma, mettendosi così in salvo.

    “Tori!!! Va tutto bene? I miei complimenti: Sei stata in gamba ad approfittare della sua attenzione distratta!” disse Yuma, cercando subito di sincerarsi che la sua amica stesse bene, e complimentandosi con lei per la sua azione di fuga.

    “Si...ti ringrazio Yuma! Ora però dobbiamo fuggire subito, oppure...AAAAHH!!! Y-YUMA!!!” esclamò all’improvviso Tori, con aria spaventatissima ed indicando in direzione del criminale. Yuma si voltò, allarmato a sua volta...e fu così che vide che il criminale, aveva ora estratto una pistola dalla sua giacca, e che la stava ora puntando verso i due ragazzi con aria furente in volto. Inutile dire che a Yuma si raggelò il sangue, e anche Astral era visibilmente spaventato in volto.

    “GROAR!!! Stupidi ragazzini pestiferi, che non siete altro!!! L’avete voluta voi: Vorrà dire che mi prenderò il deck del vincitore del Duel World Carnival...dal suo stesso cadavere! Tanto in questo momento, siamo soli qui...e avrò tutto il tempo per svignarmela, dopo aver finito con voi: Dite pure le vostre preghiere...PERCHE’ SIETE FINIT...” gridò in quel momento il criminale, con aria furente e spaventando ancora di più Yuma, Tori ed Astral, che ormai si stavano rassegnando al peggio. Tuttavia, proprio in quel momento...una nuova voce interruppe la dichiarazione del criminale.

    “...guarda un po’, cos’abbiamo qui: Un’altro rifiuto ambulante...che necessità di essere eradicato da questo mondo...” dichiarò in quell’istante la nuova voce...che peraltro sembrava essere PIUTTOSTO familiare. Nel sentire la voce, il bandito assunse un’aria confusa.

    “Uh? Che cosa...ma chi....” iniziò a dire il malvivente, cercando di voltarsi. Ma non ci riuscì: All’improvviso infatti...una figura in ombra apparsa all’improvviso dietro al malvivente, gli afferrò la testa da dietro...e lo spinse con violenza in avanti, facendogli perdere l’equilibrio e SCHIANTANDOLO così al suolo, facendolo atterrare dolorosamente sulla faccia. Ma questo era ancora niente: Infatti nello STESSO medesimo momento, in cui la faccia del criminale impattò al suolo...una potente ESPLOSIONE INFUOCATA si scatenò tutt’attorno, e costrinse Yuma e Tori a balzare indietro, con arie incredule e spaventate da quell’evento del tutto improvviso ed inaspettato.

    “AAAAAHHHH!!! ODDIO!!! Y-YUMA...” gridò in quell’istante una spaventatissima Tori. Ma non era la sola ad essere allibita.

    “MA CHE DIAMINE...CHE STA SUCCEDENDO??? CHE STORIA E’ QUESTA???” gridò a sua volta Yuma, dopo aver preso le adeguate distanze dal punto dello scoppio. Ma né lui, né Tori e né Astral riuscirono però a distogliere lo sguardo dal terrificante spettacolo che ora gli si parava davanti agli occhi: Dopo che un po’ del fumo causato dall’esplosione iniziò a diradarsi...i tre poterono riuscire a vedere nuovamente il criminale che li aveva aggrediti...o per meglio dire, tutto quello che ne rimaneva: L’esplosione infuocata di poco prima...lo aveva infatti ridotto ad uno SCHELETRO CARBONIZZATO, ora riverso al suolo ed ancora avvolto da fiamme che non si erano ancora estinte. A quella vista terrificante, espressioni di orrore erano ora presenti, sui volti di Yuma, Tori e Astral: Era stato bruciato talmente in fretta, che non aveva neppure fatto in tempo ad urlare di dolore.

    All’improvviso poi...Yuma notò qualcos’altro: A pochi passi dietro al cadavere carbonizzato del criminale...era ora presente una persona. Pur essendo parzialmente coperta dal fumo, e dalle fiamme che ancora si levavano alte dal cadavere del malfattore...Yuma riuscì ugualmente a riconoscere la sagoma di un giovane ragazzo, dai capelli alti e bruni e vestito con una tuta bianca ed arancione. Il particolare che più lo impressionò però, era che fra i suoi capelli ed attorno alle sue mani, erano presenti delle vere e proprie fiamme incandescenti, che non sembravano però causargli alcun dolore o problema. Proprio in quell’istante....gli occhi di colore rosso magenta di Yuma, finirono per incrociare lo sguardo degli occhi di colore arancione brillante del giovane sconosciuto. Sconosciuto a Yuma...ma NON certamente a noi.

    E’ infine successo, cari lettori: I due....si sono incontrati.

    Continua...

    E anche questa è fatta. Devo ancora chiedervi scusa, per la scarsa qualità dei duelli di questi primi capitoli...ma dovevo “guadagnare tempo” per montare gli avvenimenti, ed inserirli nel giusto ordine e nei giusti tempi. Purtroppo ve ne saranno altri probabilmente...ma state tranquilli: Vi CONFERMO che ci stiamo finalmente avvicinando, all’inizio “ufficiale” della trama della storia. Ciò che accadrà nel prossimo capitolo intanto...sarà un discreto aperitivo, per stuzzicare il vostro “appetito di trama”: Due ragazzi...due eroi...due combattenti della giustizia...due punti di vista RADICALMENTE differenti, così come lo sono i modi di fare. Diciamo pure...due facce OPPOSTE di una stessa medaglia, chiamata “giustizia”. Quali conseguenze avrà il loro incontro? Come influirà su di loro e sulla loro stessa mentalità? Ma soprattutto...siamo proprio sicuri, che il loro debba PER FORZA essere un incontro...pacifico? Tranquilli cari lettori...che nel prossimo capitolo, inizierò finalmente a tirare fuori “l’artiglieria pesante” come scrittore. Nel frattempo però, vi saluto: Appuntamento al prossimo capitolo. Non mancate mi raccomando. Ciao.
     
    Top
    .
382 replies since 23/12/2012, 12:48   21038 views
  Share  
.