Yu-Gi-Oh! ZEXAL: Chronicles of ZEXAL

YU-GI-OH! ZEXAL: “CHRONICLES OF ZEXAL”


Capitolo 1: Le Fiamme della Giustizia...

STRADE DI HEARTLAND CITY – IN QUEL MOMENTO

Ci troviamo adesso lungo una strada di Heartland City. Come ho già detto in precedenza, essa era una “città che non dorme mai”, e per questa ragione la vita notturna non mancava assolutamente: Un sacco di persone giravano per le vie della città, ed anche le varie strade erano piuttosto trafficate. Un sacco di luci venivano proiettate verso il cielo...alcune azzurre...alcune gialle...alcune viola...alcune rosate...erano innumerevoli e multicolori: Veri e propri “fari” che illuminavano il cielo notturno. Molti grattacieli della città, erano caratterizzati dall’avere schermi montati sulle loro facciate, dove venivano proiettati programmi di vario genere, come ad esempio film, telegiornali, notizie sportive ed altro ancora. E NON solo sugli schermi “solidi”: Molto spesso infatti, a mezz’aria si materializzavano veri e propri “display virtuali”, in cui si poteva vedere le stesse cose, o anche programmi diversi...e che erano chiaramente frutto di una tecnologia molto avanzata e sofisticata, che era però all’ordine del giorno, nell’epoca in cui ci troviamo in questa storia...e che perciò non ci deve stupire.

Il personaggio misterioso, che abbiamo visto poco fa all’ingresso della città...stava passeggiando proprio su una di queste strade e di questi marciapiedi: Essendo un “forestiero”, era evidente che la sua intenzione fosse quella di tentare di ambientarsi per Heartland, almeno in modo parziale...e per questa ragione si guardava spesso attorno, osservando strade, strutture ed anche le persone stesse che passeggiavano in giro e che gli passavano accanto.

“...notevole, non c’è che dire: Non mi sorprende che sia proprio qui, che fino a poco tempo fa si era disputato il Duel World Carnival! E viste le dimensioni...non è così difficile credere che gran parte di “quelle carte”, abbiano trovato “sistemazione” proprio qui: Se mi capitasse di incontrarne, sarà bene dargli la priorità su tutto il resto...” commentò in quel momento lo sconosciuto, a mano a mano che proseguiva nel suo tragitto.

Ad un certo punto però, lo sconosciuto si fermò all’improvviso: A pochi metri più avanti, era presente l’ingresso ad un vicolo...e di fronte allo stesso, vi era un bambino che doveva avere all’incirca dieci anni, inginocchiato a terra, e che piangeva per motivi misteriosi. Dopo alcuni secondi, lo sconosciuto ricominciò a muoversi e giunse nei pressi del bambino, abbassandosi per raggiungere la sua altezza, e rivolgendogli infine la parola.

“...ciao...non per disturbarti, ma...posso sapere come mai stai piangendo? Ti sei forse perso? Ti è successo qualcosa?” domandò immediatamente lo sconosciuto. Nel sentirlo, il bambino alzò lo sguardo verso di lui, e poi cercò di asciugarsi le lacrime dagli occhi.

“....s-si...un...un uomo cattivo, m-mi ha a-appena rubato il deck, ed è s-scappato via dentro questo vicolo: E’...è grosso, brutto e cattivo! M-ma quel deck me lo ha regalato il mio papà, e g-gli sono affezionato: L-lo rivoglio indietro, ma non so come fare per r-riprendemelo...” spiegò fra i singhiozzi e le lacrime il bambino, svelando allo sconosciuto di essere appena stato derubato. Dopo alcuni secondi di silenzio, lo sconosciuto aiutò il bambino a rialzarsi, e gli mise poi una mano sulla spalla.

“...tranquillo, piccolo! E’ appena arrivata la soluzione al tuo problema: Andrò io a recuperare il tuo deck, per te! Hai detto che quell’uomo cattivo, si è rintanato dentro questo vicolo...giusto?” dichiarò lo sconosciuto, per poi chiedere conferma al bambino riguardo all’ubicazione del ladro. Nel sentirlo, il bambino assunse un’aria stupita.

“Come? Eh....beh, si è andato di là, ma...ma davvero tu vorresti aiutarm...” iniziò a dire il bambino, sorpreso dell’inaspettato aiuto offertogli dal forestiero sconosciuto. Non fece però neanche in tempo a finire di parlare, perché non appena ricevuta la conferma del bambino...lo sconosciuto entrò di corsa nel vicolo, sparendo in pochi instanti nell’oscurità dello stesso.

VICOLO – IN QUEL MOMENTO

Nel frattempo in una zona allargata all’interno del vicolo...vi era presente un uomo: Aveva il tipico abbigliamento da teppista criminale, ed in quel momento era appoggiato ad un muro e stava apparentemente esaminando le carte di un deck, con aria molto soddisfatta e ghignando malignamente.

“Uh uh uh! Ma guarda che belle carte che sono riuscito a rimediare oggi: Nelle mani di quel mocciosetto, erano davvero sprecate...ma nelle MIE lo saranno molto di meno! Ah ah ah ah ah!” stava ridendo l’uomo, svelando così di essere il ladro del deck del bambino all’ingresso del vicolo: Dalle sue parole, sembrava molto soddisfatto del furto appena compiuto. Ma proprio in quell’istante...

“....praticamente appena arrivato...e già trovo della spazzatura da smaltire! E’ proprio vero quel che si dice: Più sono grandi le città...più sono vaste le tonnellate di merda, in esse contenute...” esclamò in quel momento una voce. Nel sentirla, il criminale assunse all’improvviso un’aria stupita, staccandosi dal muro ed iniziando a guardarsi attorno con fare allarmato.

“EH??? Chi è? Chi c’è? Vieni fuori se ne hai il coraggio!!!” iniziò a dire il criminale, chiaramente agitato e non aspettandosi la presenza di qualcun altro in quel vicolo. Dopo alcuni istanti, il forestiero sconosciuto uscì dalle ombre, e rivelò così la sua presenza al criminale: Benché non sia ancora visibile a noi...lo era invece al bandito, che lo osservò per alcuni istanti con aria confusa. “Ma che...e tu chi sei? Che ci fai qui? I ragazzini come te, a quest’ora non dovrebbero già essere a nanna?” disse poi il bandito, con aria visibilmente più calma di pochi secondi prima...e apostrofando lo sconosciuto come un “ragazzino”, come effettivamente la sua stessa voce, suggeriva che fosse. Per tutta risposta, lo sconosciuto iniziò a far scrocchiare le nocche delle mani: Dopo averlo visto, il bandito non sembrava più spaventato o preoccupato dalla sua presenza...ma lo stesso valeva per lo sconosciuto.

“...non ho disponibilità ad abbassarmi al dialogo, con un rifiuto: Fuori da questo vicolo, tu hai appena rubato il mazzo di carte di un bambino indifeso! Un atto vile, deplorevole e vigliacco...un atto che io non intendo lasciar correre, e per il quale ora tu pagherai un ALTO prezzo: Tira fuori carte, D-Gazer e D-Pad, sacco di merda...perché ora tu farai un duello contro di me! Un duello dove ti giocherai ben DUE cose: Il deck che hai rubato....e la tua stessa spregevole vita!” dichiarò lo sconosciuto in tono cupo, lanciando una vera e propria sfida a duello al criminale, che ovviamente ne rimase stupito.

...ma quello era NIENTE rispetto a ciò che accadde pochi secondi dopo. All’improvviso infatti, SIA fra le mani, sia nella zona della fronte e dei capelli dello sconosciuto...si generarono delle vere e proprie FIAMME INCANDESCENTI di colore arancio vivo, che iniziarono poi ad ardere animatamente. La cosa più incredibile però, è che tali fiamme NON sembravano stare assolutamente bruciando lo sconosciuto...e se a questo aggiungiamo l’aria assolutamente calma del forestiero misterioso, appariva piuttosto evidente che tali fiamme dovessero rappresentare una qualche sorta di...“potere”, di cui lui disponeva. Penso sia inutile specificare che il criminale, rimase invece sconvolto dall’evento.

“AAAAAAAAHHHHH!!! MA...MA CHE...CHE SIGNIFICA QUESTO??? COME HAI FATTO A PRENDERE FUOCO COSI’??? E PERCHE’ NON...” iniziò ad urlare spaventato il ladro, incredulo dall’evento innaturale che si stava ora consumando davanti ai suoi occhi. Nel frattempo, la luce delle fiamme generate dallo sconosciuto, aveva creato un po’ di “luce” all’interno di quel vicolo buio....e grazie a ciò, l’apparenza del nostro “uomo del mistero”, divenne finalmente visibile anche a noi.

Il criminale non aveva mentito: Era DAVVERO un ragazzino. Il suo aspetto suggeriva che doveva avere all’incirca fra i 14 ed i 15 anni, e come abbiamo detto in precedenza, aveva un paio di bizzarri occhi arancione acceso...nonché capelli marroni, con varie ciocche sparate a destra e a sinistra, ma con un andamento che andava chiaramente verso l’alto. Indossava un paio di jeans neri, ed una tuta con cappuccio, di colore bianca e arancione. Indossava inoltre un paio di guanti di materiale visibilmente ferreo...che in quel momento, erano completamente circondati dalle fiamme, che gli si erano generate fra le mani, e che erano presenti in parte anche fra i capelli. In definitiva...qualcuno con QUEST’aspetto...

SPOILER (clicca per visualizzare)

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