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In NBA c'è stato il Lockout come nella stagione 1998/99 a causa di un mancato accordo tra i dirigenti e i giocatori. Fino alla stagione 2010/2011 gli incassi della NBA si spartivano in questo modo: 53% ai giocatori e 47% ai dirigenti. David Stern, Commissioner della NBA, vedendo che si stavano perdendo troppi soldi e che alcune squadre stavano diventando più forti di altre (Vedi Miami che ha preso LBJ e Bosh a prezzi "stracciati", i Lakers che hanno sfiorato i 50 milioni da dare alla Lega perchè hanno sforato il tetto salariale, proprio come i Dallas Mavericks, ora campioni NBA, che sono la squadra che l'anno scorso ha speso più di tutte per avere un roster d'eccellenza).
Alla fine hanno trovato un'accordo più o meno a metà strada, ma i conti ancora non tornano e in questo campionato così compresso è fin troppo facile entrare in una striscia negativa di partite e finire in fondo alla classifica. Quindi è molto probabile che succeda qualcos'altro per "equilibrare" le squadre per rendere il campionato ancora più competitivo e riguardo ai soldi che mancano (si fa per dire, la NBA è una delle prime associazioni mondiali per incassi), si sta pensando di inserire gli "sponsor" proprio come in tutto il resto del mondo. Non esisteranno i Burger King Lakers, ma magari si vedranno un bel panino stampato sulla loro divisa, giusto per guadagnare qualche soldo in più.
E' previsto inoltre per il 2013 una ulteriore diminuzione degli stipendi dei giocatori più pagati.
Parlando della stagione... I Miami Heat se non dovessero vincere il titolo quest'anno, passerebbero come la più grande bufala della storia della NBA, visto che hanno messo insieme tre giocatori niente male e una panchina di tutto rispetto. Mancano più che altro un centro decente (Joel Anthony sarebbe buono come riserva) e un play che non voglia essere troppo al centro della attezione in termini di punti segnati (che Rondo possa andare ai Miami?). Per il resto, forza Oklahoma!
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16 replies since 4/9/2011, 23:08 213 views
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