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CAPITOLO DUE: AGGUATO ALLA FORESTA.
Milo e Viola camminavano verso il centro pokèmon, discutendo degli affari del team -Cioè quindi i quattro team si sono uniti contro un nemico comune?- Chiese la ragazza. -Si, ci siamo fusi, formando il team Chaos.- Spiegò il ragazzo -Tutta colpa di quei tizi, che si fanno chiamare team tenebra, avevano cominciato a rubarci tutti i nostri mezzi di trasporto e a metterci i bastoni nelle ruote.- -Ma quindi tutti i membri del team dovranno obbligatoriamente fare parte di questo nuovo team?- Chiese la quindicenne. -Ovviamente non è obbligatorio, ma sono tutti invitati a reclutarsi.- Spiegò il castano. -mmm.... Vabbè si mi unisco anche ai chaos, e dire che avevo paura di annoiarmi troppo.- Disse ridacchiando la ragazza -Però tu sembri proprio un tipo che pensa sempre e solo al lavoro, non hai nemmeno la ragazza vero?- -Ma che vai a dire? Ovvio che ce l'ho, è una ragazza di Nevepoli.- Rispose irritato il ragazzo -E comunque non sono fatti tuoi!- *Per stare con uno come lui è sicuramente una bruttona...* Pensò la ragazza -Oh! Ma non è quello il centro pokèmon?- Chiese indicando l'edificio. -Si entriamo.- I due entrarono e videro Karen accarezzare la sua Wartortle e i suoi Myghtena e Staraptor -Ciao Karen.- Disse secco il ragazzo -Lei è Viola una nuova recluta.- -Oh piacere!- Disse sorridendo la ragazza -Io sono la sorella di Milo.- -Piacere, mi chiamo Viola.- Si presentò la quindicenne -Deve essere duro avere quest'armadio a sei ante come fratello.- -Eh già.- Disse ridacchiando Karen -E poi hai visto come rimbalza il suo ciuffo quando muove la testa?- -Allora non lo vedevo solo io.- Commentò Viola. -LA VOLETE FINIRE?!- Urlò Milo esasperato -Tsk io vado, ho da fare.- -Mi chiedo come lo hai potuto sopportare per tutto questo tempo...- Disse la neo-recluta -Mi ha detto che ha la ragazza, è una racchia vero?- -Non direi proprio...- Disse sorridendo la ragazza -Sta con Bianca, la capopalestra di Nevepoli.- -Coooosa? Quel tizio là sta con una tanto famosa, forte e bella come lei? Non ci posso credere...- Commentò sconvolta Viola. -Fanno tutti la stessa espressione quando lo scoprono!- -Karen, ma fai anche tu parte del team?- Chiese curiosa. -Non proprio.- Spiegò la ragazza -Sono solo una specie di apprendista recluta, ma non mi interessa molto entrarci, il mio sogno è diventare una grande coordinatrice.- -Come mai hai questo posto privilegiato?- -Bè, io e Milo siamo i figli di Ivan, il capo.- Spiegò la ragazza. -Davvero? Non me lo ha detto questo tuo fratello.-
In un misterioso tempio. *Secondo mio padre i membri del team Tenebra si aggirano qui, chissà che vogliono fare...* Milo entrò e si guardò intorno *Che desolazione... Questo posto mette i brividi...* Pensò incamminandosi. Sapphire si trovava nelle vicinanze, e vedendo il giovane entrare si incuriosì *Ma perchè entra in un posto tanto cupo?...* Decise di seguirlo ed entrò anche lei.
Vicino al centro pokèmon di Kahonno. Una ragazza castana, con i capelli lunghi, di circa quattordici anni, si guardava confusa *Uffa ma dov'è Viola? Ieri al telefono mi ha detto di aspettarla davanti al centro, sono qui da mezz'ora, forse è dentro.* La ragazza entrò e subito vide l'amica conversare con Karen -Violaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!- La quattordicenne si buttò addosso all'amica. -Chibi!- Esclamò Viola *Diavolo mi ero scordata che veniva anche lei, cavolo ho paura che questa storia sia troppo pericolosa per lei.* -Stupida, mi hai lasciato aspettare per una sacco di tempo.- Disse la ragazza arrabiata. -Scusa mi ero dimenticata...- Disse la quindicenne -Lei è Karen un'amica.- -Piacere, io sono Chibi.- Si presentò, porgendo la mano. -Piacere.- Disse la ragazza *Ma che razza di nome è?!* -Guarda ho già due pokèmon!- Esclamò la ragazza -Dratini! Haunter!- Fece uscire i due pokèmon e fece un espressione soddisfatta. -Wow, hai catturato un Haunter, complimenti!- -Ora vado a farli curare!- E si precipitò verso il bancone. -Karen, non dire a Chibi che sono del Team Idro, ti prego.- Disse Viola -Non voglio che finisca nei guai a causa mia.- -Stai tranquilla non le dirò niente.- Disse sorridendo Karen. -Vedo che siete molto amiche.- -Si ci conosciamo praticamente da una vita.- Spiegò la quindicenne -Sono anche allieva di suo padre.- -Davvero? Dev'essere un allenatore in gamba.- -Ovvio che sì!- Esclamò Viola -E' figlia di Adriano il campione di Hoenn, e di Alice la capopalestra di Forestopoli.- -VERO?!- Urlò sorpresa Karen. In quel momento entrò al centro una ragazza castana con i capelli castani corti e si avvicinò al bancone -Infermiera vorrei prenotare una stanza.- -Certo, mi dica il suo nome.- Rispose gentilmente la donna. -Greta Petri.- -Ok, ecco la sua chiave.- Disse l'infermiera porgendogliele -Il dormitorio è sopra le scale.- -Greta Petri?- Chiese Chibi, che era lì vicino -Sei la cugina di Rocco?- -Si, ma tu chi sei?- Chiese la ragazza -Una sua fan?- -Non proprio.- Spiegò la quattordicenne -Sono la figlia di Adriano, e figlioccia di tuo cugino, mi ha anche dato delle lezioni.- -Ah quindi tu sei la famosa Chibi!- Esclamò la ragazza -Che bello conoscerti, quanti anni hai?- -Quattordici, tu?- -Anche io.- Rispose Greta. -Ora vado a catturare qualche nuovo pokèmon, ci vediamo!- -Ciao!-
Foresta di Kahonno. *Non riesco ancora a sconfiggere un pokèmon selvatico con un colpo solo, devo impegnarmi di più se voglio sconfiggere quel vecchio bastardo.* Pensava Black camminando -Chi siete? Fatevi avanti.- Chiese sentendo dei rumori. -Vedo che ha fatto dei grandi miglioramenti signorino Black.- Un uomo e una donna di giovane età spuntarono da dietro degli alberi, il primo aveva i capelli neri e corti, la seconda rossi e a caschetto, entrambi avevano sopra la faccia una maschera spezzata a metà, dai lati opposti. -Shum e Kart?!- Il ragazzo mandò in campo il suo Magmar ma non ebbe tempo nemmeno il tempo di ordinargli l'attacco che venne avvolto da uno strano gas -Ma che diav...- Il ragazzo si inginocchiò a terra -Che cazzo mi avete fatto?- -Questo è un gas velenoso, noi ci siamo iniettati degli anticorpi quindi non ci fa nessun effetto, addio signorino Black.- I due se ne andarono, abbandonando il ragazzo al suo destino. -Merda...- Black e il suo Magmar si accasciarono per terra e la loro vista si annebbiò -Devo resistere... devo resist...- Il ragazzo sentì i passi di un uomo avvicinarsi che diceva -Black, Black.... Non riesci proprio a stare lontano dai guai.- E dopo queste ultime parole perse completamente i sensi.
Joey entrò nel centro pokèmon e dopo essersi fatto curare i pokèmon, si guardò intorno *Quelle ragazze non sono niente male.* Pensò guardando il tavolino dove erano sedute Karen, Viola e Chibi -Hey, ragazzi avvicinatevi verso quel tavolo, così ho un pretesto per conoscere quelle belle ragazze.- Disse ai suoi pokèmon, ma Charmender non ne voleva sapere mezza -Bulbasaur almeno tu?- Il pokèmon d'erba fece cenno di sì e si avvicinò alle tre ragazze -Che carino questo Bulbasaur!- Chibi lo prese in braccio e lo accarezzò -Ti hanno smarrito?- -Oh scusatemi.- disse Joey avvicinandosi -Non mi ascolta mai questo biricchino.- -Figurati.- Disse la quattordicenne porgendo il Bulbasaur. -Comunque io sono Joey, da Ebanopoli.- Si presentò il ragazzo -Ho quattordici anni.- -Io mi chiamo Chibi- Disse la ragazza -Ed ho la tua stessa età.- *Ma che razza di nome è?! Bè comunque è carina.* Si sedette vicino alla ragazza -Un altra cosa che abbiamo in comune.- -Oltre a cosa?- Chiese confusa la ragazza. -All'amore per i Bulbasaur ovvio!- -Ah...- Disse Chibi poco convinta *Questo è fuori come un balcone.* -E voi chi siete leggiadre fanciulle?- Chiese alle altre due. -Viola.- Disse fredda. -Karen.- Lei invece gli porse la mano. -Non sei troppo rigidina mentre parli all'allievo di una celebrità?- Chiese a Viola. -Chi tu?- -Esatto sono l'allievo di Lance, il campione di Johto.- Spiegò il ragazzo. -Non ci credo nemmeno se lo vedo.- Disse la quindicenne. -Guarda!- Il ragazzo aprì il portafogli e mostrò una foto dove lui e Lance erano davanti alla torta di compleanno del primo *Non credo ci sia bisogno di specificare che mi ha preso come allievo solo perchè glie lo ha chiesto mia madre, dato che sono amici di infanzia.* -Oddio, non ci credo...- Disse Viola. -Comunque vado.- Disse il ragazzo -Questo è il mio numero di pokègear, chiamatemi.- Ed uscì. -Era parecchio esaltato.- Commentò Karen. -E' simpatico.- Disse Chibi. -E' un coglione.- Commentò Viola.
Nel misterioso tempio. *Oddio, lo sapevo che non dovevo entrare, ormai non so nemmeno dov'è l'uscita.* Sapphire continuava a seguire Milo, che sembrava anche lui piuttosto disorientato. -Ti sei perso Milo?!- La voce di una donna risuonò nel tempio. *Ma chi è?* Pensò preoccupata Sapphire. -Chi sei? Fatti avanti!- Urlò Milo. Continua...
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