Yu-Gi-Oh! 5D's: Code of A.L.

[AZIONE][SERIO][CROSS-OVER][VM16]

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  1. Fenicottero Rosa
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    Capitolo 16
    A.L. - Artificial Love


    - Seto? Seto Seto Seto???
    Crow: Ma che cazzo---LASCIAMI!!!!

    Disse, dimenandosi come un pazzo ed uscendo da quella presa, mettendosi quindi a debita distanza da quell'essere. Non capiva cosa fosse quel coso o come fosse arrivato li, fatto sta di aver compreso, dopo un rapido paio di occhiate, di essere su una strana piattaforma circolare bianca, al cui bordo si prospettava un piccolo baratro e, poco distante, una catena di collinette poco più alte che circondavano la zona. La superficie sulla quale camminava aveva dei segni strani...delle linee pulsanti, che si propagavano più o meno per tutta la superficie. Tali linee parevano dirigersi verso un piccolo obelisco posto al centro del piano, dando l'impressione di fungere da terminale o chissà cosa. Il Signer si guardò bene dall'avvicinarsi alla bestia a quattro zampe, che nel frattempo avanzava proprio verso di lui:

    Crow: (spaventato) C-c-c-c-c-c-c-chi...
    - Setooo??? Seto Seto?
    Crow: (indietreggiando ancora) N-noo....credo che tu ti stia confondendo con un altro...non sono quello che--

    Il Corvo barcollò non poco, rischiando seriamente di perdere l'equilibrio. Giusto un istante dopo essersi ripreso dall'improvviso attacco al cuore che lo aveva colpito, si guardò indetro e vide di essere drammaticamente proprio sul bordo della piattaforma, oltre il quale si prospettava il vuoto. Ancora scioccato dal fatto che ci sarebbe potuto cadere dentro si voltò ancora, vedendo solo un qualcosa di nero. Alzò la testa, e vide l'elmo minaccioso a venti centimetri di distanza dal suo guardarlo con curiosità:

    - ....Seto???!

    A quel punto, lo strano essere iniziò ad annusarlo. Per quanto fosse tale situazione strana, Crow non poteva esimersi dal non fare nulla, dato che qualsiasi cosa avesse fatto si sarebbe potuto tradurre in morte certa. Contrariamente a quanto si poteva pensare, la cosa non fu così spaventosa, anzi: lo annusò e lo leccò tante di quelle volte che pareva essere un cane, quell'essere orribile con l'elmo cornuto, mani artigliate, ed alto il doppio del ragazzo. Poco dopo, l'essere smise di fare ciò che stava facendo, restando quindi immobile.

    Crow: Co-cosa ti prende?!?! Nuuu...mi stavo quasi divertendo...certo, non sono Seto ma--

    In quel preciso istante, il ragazzo fu preso con forza dalle caviglie e tirato in avanti, cadendo a terra nel mentre. Spinto davanti ed attraversando la divaricazione che l'essere aveva lasciato tra le proprie gambe, sentì un forte suono, riconducibile alla distruzione di vari pezzi di muro, quindi vide una certa persona con occhiali e berretto al seguito, visibilemente preoccupato:

    Deez: CROW! Stai bene?!?!
    Crow: ...ahia...
    Crow: (arrabbiato)...COSA CAZZO STAI FACENDO?!?!
    Deez: Ti ho appena salvato la vita idiota...disattiva il generatore, ora!!!
    Crow: (alzandosi) Si certo, come se quello fosse--

    Mentre il Signer stava esponendo le sue ragioni, lo strano essere si girò in direzione dei due ragazzi che lo stavano osservando, ovverosia voltandosi alle sue spalle. A prima vista, si potevano notare tre vistosi squarci nella roccia fino a poco prima dietro la schiena di Hogan, presumibilmente prodotti da poderosi artigli. Ed un tizio viola con elmo cornuto ed artigli affilati come rasoi visibilmente molto, MOLTO, arrabbiato.

    Crow: --fosse un......essere mostruoso che vuole farci fuori...
    Deez: Che stai facendo?!?! Devi andare a--
    - SETO?!
    Deez: ...chi?
    Crow: Non ti preoccupare...secondo me è talmente stupido da dire solo Seto...chissà cosa mai gli avrà fatt--

    In quel momento, l'essere scattò con una velocità quasi fulminea, prendendo il "Corvo" Hogan tra le sue grosse mani e stritolandolo. Lo sguardo che aveva lasciava ben poco spazio all'immaginazione.

    Crow: (stritolato in più punti dallo strano essere) ....aaaaaaahAAAAAAAHHHHH....AAAAAAA....
    - (arrabbiato) SSSeeeeTo.......OOOOO!!!!
    Crow: AAAAAAAAHHHH!
    Deez: Fermati!!!
    Crow: Come vuoi cazzo facciAAAAAAAAAAAAA....

    Dopo tale frase, il ragazzo robusto stese qualche secondo in silenzio sicchè, stremato dalle urla (ora lancinanti) del suo compagno, urlò:

    Deez: SMETTILA, KURAMON!!!

    (silenzio)

    Fu così che lo strano essere, dopo un attimo di improvvisa stasi, lasciò cadere a terra il Signer che stava essere soffocato fino a poco prima. Ripreso il respiro e sincerandosi delle proprie condizioni, Crow vide Deez visibilmente sudato ed affannato, come se avesse paura di qualcosa. Allo stesso modo, l'altro essere rimase basito di fronte a tale frase, riuscendo con fatica ad elaborare la seguente:

    - SE...TO...KA...IBA?

    (silenzio)

    Deez: ............si, sono io...non volevo arrivare a tanto...
    Crow: Ma che--
    - ...LASCIATO...QUI...
    Deez: Non so veramente...sono successe tante cose...
    - ...(arrabbiato)...BUGIE!!!
    Deez: Non è come pensi...io--
    Crow: ASPETTA UN SECONDO!!! VOI DUE VI CONOSCETE?!?!?!?!
    Deez: Non...non esattamente...
    - FALSO!!!
    Deez: C-c-c-cioè....abrxgadsggszd...come posso...eeer...mfp...sssa...
    Crow: Cosa cazzo vai blaterando?!?!?! Perchè--
    Deez: Quello...quel coso...QUELLO È IL MIO DIGIMON, VA BENE?!?!?!?!?!

    (silenzio glaciale)

    Crow: Cioè? Non ho capito...

    L'altro non rispose all'istante. Era ancora affaticato, ma aveva sentito perfettamente la frase rivoltagli contro:

    Deez: Non fare l'idiota...ma (guarda l'essere strano) lo ricordavo diverso quando l'ho dovuto lasciare...
    Crow: Ah, quindi quello è solo--

    Hogan si bloccò. Solo in quel momento, infatti, aveva ben compreso la situazione attuale:

    Crow: CHE È QUESTA STORIA?!?!?!?! DA QUANDO IN QUA HAI--
    Deez: Ti prego, non rinfacciarmelo anche tu...dopo tutti questi anni...
    - 740 MILA, CIRCA...
    Deez: Grazie per esserti ricordato del contegg--ma se non è passato nemmeno un decennio!!!!
    - MENTI. IO PASSATO MOLTI PIU'ANNI DI QUANTO AFFERMI TU IN QUESTO CIMITERO VERDE...
    Deez: Ad ogni modo...scusami se me ne sono dovuto andar--
    Crow: STOP!!! Qualcuno può spiegarmi cosa cazzo sta, stava e sta per succedere?!?!?!
    Deez: ...

    L'essere strano guardò il ragazzo con gli occhiali quasi per curiosità. Davanti a quegli occhi gialli che perforavano persino l'elmo, Deez non potè fare a meno di un sospiro e dire la seguente:

    Deez: (sospiro)...in effetti, è giusto che voi sappiate...specie te, Crow, dato che ti ho mentito per tutto questo tempo senza neanche rendermene conto...

    Davanti a quella frase, il Signer si sentì offeso. Non sapeva spiegarsi il perchè, ma preferì lasciare all'altro il fiato necessario per raccontare quanto segue:

    Deez: (osservato dallo strano essere e da Crow) Beh, allora...vediamo...prima di tutto, Crow...devi sapere che il mio vero nome è Seto Kaiba. (Crow si sorprende) Lo so, lo dovevo dirtelo sin dalla prima volta, ma non credo mi avresti dato retta...no, non sono quel Seto Kaiba...solo un comune omonimo. Ho deciso di chiamarmi Deez per evitare di fare confusione e per non farmi beccare dalla mafia che di solito cerca il vero Kaiba...
    Crow: Ma--
    Deez: Prima che me lo chieda...non sono di Neo Domino. Questo spiega il nome potenzialmente strano per gente come voi.

    (silenzio)

    Deez: Ho raggiunto il vostro..."mondo"...attraverso un portale digitale che io stesso ho creato per sbaglio nel 2001, quando cioè avevo si e no 11 anni...beh lo sai, smanettando coi computer di casa...(risata di circostanza, non colta da nessuno dei presenti)...eh eh...comunque sia, prima di sbucare da uno schermo della cassa di un vostro fast food, ho conosciuto Kuramon (indica l'essere strano al suo compagno, che annuisce seppur alquanto confuso)...lo so, ti sembrerà anormale, ma quando lo conobbi era molto più piccolo di quanto non lo sia adesso...
    Kuramon: MANCATO...TANTO...
    Deez: Lo so, lo so...per quanto riuarda le mie fortune, sono riuscito ad accumularle attraverso il mio nome, a quanto pare uguale a quello di un famoso...VIP? In altre parole, anche se son stato da solo, ed anche grazie al mio intelletto ben superiore alla media, non me la sono poi passata così male...
    Crow: Si, ma le persone a te care, che fine hanno fatto?! E perchè sputi tutto ciò solo ora?!?!?!
    Deez: ...per quanto mi ricordi, UNO, sono stato adottato da una famiglia che amava giocare solo al Bingo, lasciandomi anche una decina di ore da solo al computer ogni giorno. E DUE, della vecchia Tokyo, ricordo solo Izzy, detto anche Yoshi...nonchè mio compagno di quinta elementare...e dire allora che ero già stato bocciato due volte! Ah! Peccato che lui non si ricordi di me, quindi...
    Crow: Ma sarà passato così tanto tempo...mi sembra chiaro!!!
    Deez: NO CHE NON LO È!!! Non so cosa sia successo, ma quando sono arrivato da..."voi", ho perso buona parte della mia memoria...ricordando qualcosa tornato qui a Toyko e riacquistandola completamente si e no solo poco dopo il salto dimensionale...e nonostante ciò, mi ricordo ancora di lui! Io si, lui no. COME LO SPIEGHI?!?!?!
    Crow: ...

    Il Signer non rispose, dando all'altro la sicurezza di dire la seguente:

    Deez: Anzi, visto che non mi considera oramai più nessuno, (si rivolge a Kuramon) penso resterò qui...
    Kuramon: Si...si...si...si...si...
    Crow: S-s-s-sei sicuro?
    Deez: Sicurissimo. A questo mondo, solo Kuramon merita il mio affetto...quando tornerai nel mondo reale, dii che Deez è morto con onore sigillando il generatore...

    Alla pronuncia di "sigillando", il digimon iniziò a muoversi con veemenza, quasi fosse arrabbiato per qualcosa:

    Kuramon: RARAZZO...GILLO?
    Deez: No, dobbiamo solo spegnere il reattore principale in modo da--
    Kuramon: (muovendosi e gesticolando più velocemente di prima) SPEG-NERE???!!! MONDO, SPEGNERE?!?!?!
    Deez: Kuramon, fermati...
    Kuramon: NONDO, NON SPEGNERE! IO, SETO, (si gira verso Crow) MONDO!!!
    Deez: Oh--

    Prima che il ragazzo con gli occhiali potesse dire alcunchè di sensato, un Kuramon accecato dalla rabbia si scagliò contro un Crow leggermente ammaccato dall'incontro ravvicinato di poco prima. Pur non sapendo di essere stato preso di mira nell'immediato, il Corvo ebbe i riflessi necessari per evitarlo tramite una capriola laterale, sebbene si tagliò nel mentre una parte dei pantaloni, per la precisione in prossimità della sua gamba destra. Dopo essersi rialzato, Crow si guardò intorno per vedere dove fosse andato a finire, quell'essere omicida. Guardò in quasi tutte le direzioni, ma niente; sicchè:

    Deez: Merda...DIET--

    Anche qui, non ebbe tempo che Kuramon si avventò con le lame artigliate contro la schiena del Signer. Egli non aveva fatto però i conti contro un improvviso abbassamento del ragazzo, che gli fece di fatto mancare il bersaglio e conficcare i sui artigli per terra, rimanendo quindi incastrato. Mentre questi cercava di liberarsene, Deez chiese all'altro, appena rialzato e ridendo della figura fatta fare al suo avversario:

    Deez: (sbalordito) M-m-ma come...
    Crow: (osservando compiaciuto Kuramon incastrato) Come "Il Manuale del Perfetto Supercattivo" insegna...libro a cui non ho mai creduto...se non vedi il nemico da nessuna parte, allora sarà dietro di te...
    Deez: Mmm...vorrei tanto obiettare, ma non abbiamo tempo...sigilliamo questo maledetto generatore!!!

    Crow resto sorpreso:

    Crow: Ma come...?! Non volevi restare con Kuramon?!?!
    Deez: (raggiungendo Crow) ...ho creduto fosse rimasto uguale, ma mi sbagliavo...non è più quello che conosco, ormai...raggiungiamo il--
    Crow: Come fai a dirlo, dopo neanche 10 minuti che vi siete--
    Deez: Gli amici veri si riconoscono dal solo sguardo...e quello non è Kuramon...ma basta storie!!!
    Crow: Uh...beh...

    Detto questo, i due corsero verso il centro della piattaforma circolare, con relativa tranquillità dato che Kuramon era ancora incastrato con gli artigli per terra. Arrivati al terminale, i due smanettano incessantemente sullo schermo sulla sommità, senza risultato alcuno.

    Deez: Aspetta...se continuiamo così non concluderemo nulla...lascia il lavoro a me...se tutto va bene, dovrei metterci un paio di minuti ed andare via di qui...
    Crow: Giusto per sicurezza...se non va bene?
    Deez: Ahah...come sei ottimista...merda, come diavolo si configura questo coso...?!
    Crow: (spaventato, ed indicando un punto della piattaforma) Eer...Deez, abbiamo un problema...
    Deez: (smanettando con lo schermo) Centomila Yen su Kuramon che si libera...

    E così fu. Il problema decantato da Crow non era altri che il Digimon che, accortosi di non poterne uscire intero, si morse entrambe le braccia con una forza tale da staccarle dal corpo. Ora libero di alzarsi, camminò barcollando verso i due, con uno sguardo tutt'altro che raccomandabile e mormorando qualcosa...

    Kuramon: ...eto...solo mio...

    Detto ciò, dal corpo di costui uscirono altre due braccia, identiche a quelle precedenti, che di fatto sostituivano quelle appena morse dallo stesso. Crow era disgustato ma allo stesso tempo preoccupato da quanto visto:

    Crow: Ma porca...sempre a portare sfiga, tu! Perchè diavolo lo hai fatto?!
    Deez: (a detta del compagno, assurdamente tranquillo) Beh, non era difficile immaginarlo...ed ecco come vincere centomila Yen facili facili...
    Crow: MA TI PARE IL MOMENTO DI PENSARE AI SOLDI, ADESSO?!?!
    Deez: Sbrigati.
    Crow: MA IO--eh?
    Deez: Quel coso ci sta raggiungendo...e visto che solo io so usare questo schermo, o distrai Kuramon o mezza umanità ti lincierà se viene a sapere di ciò che non hai fatto...
    Crow: Non mi lasci altra scelta, eh? (si volta verso Kuramon, distante circa sette metri da lui, mentre avanzava lentamente verso di loro come se volesse fare le cose con calma) E va bene, bestione mutante...se vuoi prendermi guarda, sono qui (alza le mani in aria sventolandole)

    Nonostante la provocazione del Signer, Kuramon lo ignorò completamente, preferendo andare a fare i conti proprio col diretto interessato:

    Kuramon: Seto...tu non puoi...NON--

    A quel punto, il digimon sentì un lieve formicolio sulla schiena. Si voltò e vide che a dare il pugnetto era stato Crow, scappando appena in tempo prima che una violenta sfuriata di risposta lo colpisse. Fu così che Hogan corse anche più volte attraverso l'estrema circonferenza della piattaforma, facendo ben attenzione che Kuramon gli stesse alle costole. Fortunatamente per lui, la cosa cornuta non era in grado di controllare la sua incredibile accelerazione, ragion per cui era costretto a moderare la velocità poichè non voleva rischiare di cadere nel baratro superando inavvertitamente il bordo. Andò così per un paio di minuti a velocità sostenuta sicchè al ragazzo, non più abituato a correre come una volta, gli venne il fiatone, rallentando leggermente il ritmo ma riducendo drammaticamente il distacco dal suo inseguitore, tecnicamente ancora fresco come una rosa. Premesso ciò, Kuramon potè infine compiere un balzo sulla spalla di Crow, che cadde in avanti e, quindi, dritto verso il baratro:

    Crow: PorcA PUTTANAAAAAAAAAAAAAAAAAAA........

    Continuò ad urlare per una manciata di secondi, ovvero fino a quando credeva ancora di cadere nel vuoto. Constatando infatti di non potersi muovere liberamente, una prerogativa di chi si butta da una altezza anche considerevole, s'accorse di sentire una forte fitta su entrambi i legamenti in prossimità dei rispettivi talloni. Persino lui stentava a crederci, ma per una incredibile casualità era stato spinto dalla distanza ottimale dal bordo affinchè i suoi piedi si potessero ancorare alla parte superiore della piattaforma, lasciandolo di fatto appeso come un salame. Resosi a stento conto della surreale situazione, comprese di non poter muovere busto, testa e braccia per il timore di perdere il precario ancoraggio cui disponeva, senza contare l'incredibile forza che doveva mettere ai suoi piedi affinchè reggessero. L'unica opzione rimasta fu pertanto il seguente:

    Crow: Sono in una brutta situazione...staccati da quel fottuto monitor ed aiutami, cazzo!!!

    Il Corvo provò più volte a chiamare il suo compagno, ma complice il basso tenore di voce con cui doveva parlare in quanto ormai allo stremo delle forze, non ottenne risposta alcuna. Se non quella di una morsa...fredda, spinosa e soprattutto forte, tant'è vero che Crov vide alzarsi di qualche centimetro dalla posizione in cui dov'era. Il ghigno poco dopo l'avvenuta presa non lasciava molta fantasia in merito: sebbene Deez sia un grasso dalle grosse mani, non sarebbe MAI riuscito ad alzare oltre 50 chili di peso con una mano sola e senza apparente fatica. Accortosi di essere preso per una caviglia, Crow potè cominciare a dimenarsi, ma non si mosse molto sia per la risibile utilità delle azioni derivati da tale pratica sia perchè, oramai, non aveva più forza di fare alcunchè. Il volto di Hogan stava ora oltrepassando dal basso verso l'alto l'anello bianco che delineava, nel complesso, lo spessore della piattaforma stessa. Tra qualche istante si sarebbe aspettato di vedere le scure gambe demoniache di Kuramon, magari con un sorriso stampato in faccia, pronto per ammazzarlo. Ma dov'era andato a finire quel--
    Improvvisamente, udì un forte suono acuto, provenire presumibilmente dalla piattaforma superiore, insieme ad una serie di bagliori derivati da probabili lampi di colore tra il verde ed il giallo. Poteva solo supporre, visto che aveva la superficie dell'anello a 10 centimetri dal suo naso e nessuno che lo stesse portando su...un momento! Perchè Kuramon pareva si fosse immobilizzato, a giudicare dalla presa che stava ora tenendo alla caviglia?!?!?! Forse era riconducibile alla seguente:

    Kuramon: NOOO!!! È MIO...SOLO MIO!!!

    Comunque sia, non credo che al ragazzo gliene importasse qualcosa. O almeno, di ciò che non riguardava la sua sua salute. Infatti, il digimon lasciò repentinamente la sola presa che impediva al Corvo di cadere nel vuoto, per poi scappare da qualche parte senza una valida ragione apparente.

    Crow il "Corvo" Hogan ebbe come un altro attacco di cuore, che si materializzò più o meno nello stesso momeno in cui sentì un secondo strattone su tutto il corpo, in particolare alla stessa caviglia stretta fino a poco prima. A livello di altezza, era ancora più giù rispetto a prima ma ciononostante, non poteva credere assolutamente di essere stato...salvato, per la seconda volta in pochi secondi. Anche se nell'ultimo periodo era fermamente convinto della non-esistenza di un essere al di sopra delle parti, la seguente ruppe i pensieri del Signer riguardanti ad una possibile conversione a qualche credo a faccenda conclusa:

    Deez: Porca puttana, ma quanto pesi?!?!?!?!
    Crow: (sorpreso) Ti sembra il momento di battute del genere?!?! Piuttosto, cosa diavolo--
    Deez: (dando alle proprie spalle un enorme obelisco di luce, circondato da scariche elettriche e da Kuramon, che tenta disperatamente di entrarvi dentro) Ringraziami di non aver cliccato quello strano popup col punto interrogativo sul lato dello schermo...altrimenti non ti terrei--
    Crow: Lasciami!!! Quel coso tornerà ad attaccare!!!
    Deez: Se potessi vedere l'inferno che c'è quassù, diresti l'esatto oppost--
    Kuramon: (impazzito, dentro all'obelisco al centro della piattaforma, emettendo al contempo lampi che vanno in ogni direzione) VOI NON ANDATE via...mio...mio...TUTTO MIO NESSUNO PORTERÀ PIU' VIA!!! VIA VIA VIA MIO...
    Crow: (ascoltando gli strani versi di Kuramon) ...non importa...io non posso muovermi non ho una parete su cui aggrapparmi...pensi di portarmi su entro 10 secondi?!?!
    Deez: Eeehm...
    Crow: CHE C'È ADESSO?!?!?!
    Deez: (disteso a terra, ed affacciato nel vuoto dal torace in su) Come posso dirtelo...ti ho preso per il rotto della cuffia...e rischio di cadere pure io così come sono...
    Crow: LASCIAMI, ALLORA!!!!
    Deez: M-m-ma--
    Crow: Cinico come sei, sai meglio di me che è meglio squagliarsela prima che qui salti tutto come credo stia succedendo, piuttosto che morire--

    Nello stesso momento, il ragazzo iniziò a sentir sordo, come fosse stato colpito da un qualcosa...in realtà, come ha potuto drammaticamente verificare lui stesso, era stato il suo amico non proprio magro a beccarsi quella forte scarica elettrica. Tale constatazione fu possibile dal momento che egli svenne e, non esercitando più la forza sufficiente per stare a terra in una posizione precaria come quella, cadde inevitabilmente nel vuoto. Con "zavorra" al seguito.

    -----

    Era buio. Buio pesto.
    Silenzio assoluto, solo il suono di una lieve brezza. Come fosse li, non lo sapeva.
    Qualunque cosa facesse, non vedeva alcunchè. Si spaventò. Ma si accorse che le palpebre funzionavano ancora, e tirò quindi un sospiro di sollievo.
    All'atto di espirare, provò fastidio in prossimità della gabbia toracica. Mai aveva trovato una resistenza così flebile, e per poco non si sentì affogare.
    Passata la paura, s'accorse si sentirsi strano, dappertutto. Complice il fatto di non poter vedere niente, non sapeva nulla di ciò che lo circondava. Inoltre, non riusciva a dare una spiegazione a tutti quegli stimoli arrivati al cervello da non si sa--
    Rettifica...si è appena toccato le mani...e le gambe...è ancora nel suo corpo.
    Ehi...
    Ma perchè quella strana senzasione di leggerezza...come stesse volando...?
    Non è fosse morto, e non lo sapeva ancora?!?!?!
    Ci sei?
    Non poteva crederci...ma in fin dei conti, si era immaginato una cosa simile...con l'eccezione dell'assenza del Paradiso angeli nuvole però...peerò...si sentiva incredibilmente rilassato, come mai prima...forse è veramente questo, l'Aldil--
    RISPONDI!!!

    Crow: COSA CAZZO VUOI?!?!?!?!?!

    (silenzio)

    Deez: Non c'è bisogno di gridare così tanto...poi...
    Crow: Se non urlassi a venti centimetri di distanza dal mio orecchio, forse---COSA CI FAI TU QUI?!?!?!?!
    Deez: Ma che domande...siamo--
    Crow: PORCA PUTTANA LO SAPEVO CHE SAREMMO ARRIVATI QUI!!! ...non pensavo però...così...
    Deez: Così come? Io non noto nulla di strano...
    Crow: Così...così, ecco!!!
    Deez: ...per le parole, sei un drago...
    Crow: Ora non pigliarmi per il culo, sai benissimo cosa voglio dire!!!

    (silenzio)

    Crow: Visto che oramai siamo qui...perc--
    Deez: Perchè tu lo sai.
    Crow: Sai cosa?!
    Deez: Non c'è bisogno di dirtelo ancora una volta...
    Crow: Ma se non mi hai mai detto nulla!!!
    Deez: Ai tempi, temevo che non mi accettassi...
    Crow: Non cambiare discorso, io--
    Deez: Eri il mio idolo...
    Crow: (continuando la frase precedente) Pretendo sapere perchè--eh?!
    Deez: Te lo avrei dovuto dire prima, ma poi Kuramon si sarebbe incazzato di brutto...
    Crow: Vero...Seto? (ride, seppure a singhiozzi per via della strana zona in cui erano i due)

    (silenzio, intervallato da una sonora risata da parte del duo)

    Deez: Ahahah...sapevo che potevo contare su di te...
    Crow: Ahah...in che senso...?
    Deez: Beh, ti ricordi la Blackbird che ti ho regalato? Bene, quella l'avevo comprata a suo tempo pensando a te...
    Crow: (sorpeso ed imbarazzato) ...ah, beh...grazie, ma--
    Deez: Stessa cosa per il Drago Piuma Nera che hai trovato a terra durante il duello con Hawk...te lo avevo lanciato io, da dietro dei blocchi di compensato...
    Crow: Ah, questo spiega tutt-- (esterrefatto) DICI SUL SERIO?!?!
    Deez: Rubare quella carta non è stato così difficile...anche se poi mi son sentito in colpa...
    Crow: E fai bene, visto che non ti appartiene!!!
    Deez: ...certo, lo avevo fatto per farmi accettare dal mio idolo, ma qualcosa dentro di me mi diceva che sbagliavo...
    Crow: E quindi sei giunto alla--(leggermente spaventato) CALMA CALMA CALMA!!! COS'È STA'STORIA DEL TUO..."IDOLO"?!?!?! SAREI IO?!?!?!
    Deez: Ah ah...anche questo me lo aspettavo da uno come te...forse non lo sai, ma crescendo qui ho provato ad ispirarmi a te...come Duellante, come Motociclista, e come stile di vita......fallendo in tutti e tre (singhiozza)
    Crow: (imbarazzato) ...ah...eeeer...capisco che ti senta depresso, ma ciò che conta è che hai provato a salvarmi la vita...
    Deez: No...non sono depresso...non più...
    Crow: ...prima che tu vada avanti...sei stato ancora tu a portarmi all'ospedale dopo aver vinto contro quel biondone, e quando per poco non saltai in aria con quella moto nera...
    Deez: ...più o meno...
    Crow: COME SAREBBE A DIRE?!?!
    Deez: Ahah! No...solo che mi vien difficile esporre così apertamente i miei sentimenti...forse perchè solo in quest'ultimo periodo ho relazionato con qualcuno che non sia ritratto su una rivista hard...con qualcuno il quale ho condiviso i miei segreti e quant'altro...con qualcuno che, nel bene e nel...male, si è...divertito con...me...insieme...a...me...
    Crow: ...ho capito, non c'è bisogno di andare oltre...
    Deez: E dopo tutto, solo uno come te si poteva dimenticare di aumentare l'ATK di un Drago Piuma Nera di 800 punti per effetto di Hyper Synchron...

    Deez: Che c'è, non l'hai capita?

    Immediatamente dopo, Deez avvertì un sonoro impatto in prossimità della sommità del cranio.

    Deez: AHIA!!! Non c'era bisogno di reagire in questo modo!!!
    Crow: Scusami amico...riflesso condizionato...solo un'altra cosa...
    Deez: Dimmi...ahio...
    Crow: Non è che per il resto dei giorni tu mi perseguiterai essendo un tuo dio, vero?
    Deez: Nono...ho altro a cui pensare...(si immagina Hikari, vestita più o meno nello stesso modo con cui l'aveva vista la prima volta)...mmm...(contrariamente per quanto avviene con tutte le altre persone di sesso femminile, non riesce ad usare "l'immaginazione a raggi X" su di lei)...cazzo!!!
    Crow: Fiuu...beh, visto che ormai siamo qui tanto vale abituarsi, dato che rimarremo qui per il resto dei secoli e dei secol--

    Qualche istante più tardi, ed Hogan si ritrovò faccia a terra. Sentì una voce dietro di lui:

    - Già di ritorno, Crow-kun?

    Non riusciva a capire chi fosse, ma sicuramente era assai famigliare. Poco dopo, qualcuno saltò sulla sua testa, infastidendolo non poco. Fu così che il ragazzo alzò repentinamente il volto staccandolo dal suolo. Facendo rotolare Gomamon verso le gambe di un Joe esterrefatto. Ma come diavolo--

    Izzy: Impossibile!!! Non siete nemmeno entrati e già--
    Deez: Fatti da parte...tra poco salta tutto...
    Izzy: Come sarebbe a dire?! Non l'avete--
    Deez: SPOSTATI!!!

    Detto ciò, il ragazzo poco magro scaraventò lo sfortunato nano dai capelli rossi via dal terminale con collegato il digivice nelle immediate vicinaze. Dopodichè, iniziò a premere rumorosamente tasti su uno schermo apparentemente nero. Il ragazzo con occhiali e berretto premeva con tale foga da far spaventare i presenti, che indietreggiarono spaventati. In quella situazione, Joe iniziò a perdere lucidità:

    Joe: Cosa sta facendo, il tuo amico?!?!
    Crow: Non lo so...non so nulla!!!
    Gomamon: (abbracciando le gambe di Joe) Joe...ho paura...
    Izzy: (rivolgendosi a Deez, che lo aveva appena spinto) EHI, COME TI PERMETTI?!?! NON--

    Inaspettatamente per i presenti, il generatore iniziò a produrre uno strano ronzio, divenendo sempre più acuto col passare dei decimi di secondo. Complice il fatto che oltre a ciò la sala si stava illuminando con colori tendenti al giallo accecante ed alle potenzialità distruttive che tale cilndro di tecnologia poco conosciuta potesse esprimere in caso di instabilità di varia natura, i quattro credettero che il generatore fosse sul punto di esplodere. Fu così che Izzy, Joe e Gomamon scapparono per istinto verso l'uscita più vicina, ovverosia la stesa galleria dalla quale erano entrati. Crow, invece, rimase fermo per qualche istante, giusto per decidere se portare via il ragazzone dalla console che stava ancora usando, oppure darsela a gambe come, umanamente, hanno fatto i suoi compari. Il suo cervello, dopo un tragico meeting di neuroni senza esclusione di colpi, decise di fare la cosa più sensata:

    DRIIIN!!!

    (silenzio)

    Crow si coprì gli occhi per qualche istante: era ormai abituato a tutto quel giallo, che gli tornava difficoltoso vedere nuovamente le pareti rocciose e scure della grande sala. Stesso discorso per le orecchie, che continuarono a sentire un lieve ronzio anche quando non volava una mosca. La risposta a molte delle domande sorte nella sua mente furono tempestivamente risolte dal tizio col cappello, che abbandonò la postazione per dire, con sorriso a 36 denti e pollice all'insù:

    Deez: MISSIONE COMPIUTA!

    In seguito alla pubblicazione di tale frase, nessunò osò aprire bocca. Specie Izzy che, con la faccia finita a terra a seguito di una pietra presa male nella foga di poco prima e col risutato sotto l'occhio di tutti, non sapeva come usicire da una situazione che avrebbe sicuramente portato la sua (misera) popolarità ai minimi dalla creazione dell'Uomo in poi. Se non altro, Joe colpì accidentalmente un muro, distratto nella fuga dalla affermazione del compagno del Corvo.

    -----

    Il Signer guardò, con un misto di meraviglia, timore e malinconia, l'incredibile naturalezza del guerriero bianco nell'affondare la sua grande spada in prossimità della bocca del cannone dell'ultimo serpente marino rimasto, dopo aver viaggiato un paio di metri sopra l'acqua a velocità sostenuta ed avvicinarlo quanto basta per ingaggiarlo. Mentre Metal Seadramon si contorse più e più volte per il colpo subito portandosi con sè l'altro contendente, Yusei guardò istintivamente il braccio cui era solito mettere il Duel Disk...bloccandosi non appena si accorse che non c'era nessuna carta da pescare, visto che aveva lasciato l'oggetto alla stazione. Dopo che un Tai spazientito disse "ATTENTO!!!" in seguito ad un raggio emesso dal drago marino con la spada ancora conficcata nella canna da cui era appena partito il colpo...fortunatamente, senza gravi conseguenze, Yusei Fudo capì solo ora che era solo d'intralcio...come poteva, LUI, battere delle macchine assassine che assomigliano alle carte cui usa abitualmente?! Come poteva, LUI, aver portato i suoi amici per questo gioco al massacro...per una speranza anche azzardata, poi!!! Udì un lamento alle spalle: purtroppo, si ricordò del disperato Matt Ishida, curato dal digimon della sua fidanzata morta in una disperata corsa contro il tempo...forse anche scaduto da un pezzo. Ok, non è stato lui a portarlo sul ponte ma...ma...

    Metal Seadramon era andato a picco, sotto l'esultanza di Tai e Jack, che si rivolse al compagno:

    Jack: Che colpi!!! È stata una lotta spettacolare!!! Non è vero, Yusei?
    Yusei: (sorpreso)...eerr...si, certamente!!!
    Tai: SIII...MUORI!!!! (rivolgendosi a Biyomon) Biyomon, il--
    Biyomon: Non ti preoccupare...sta bene (mostra ai presenti un Matt opportunamente fasciato che dorme, seppur con qualche disturbo alla respirazione)
    Tai: Grazie al cielo!!! Sei grande (abbraccia il digimon)!!!
    Biyomon: (ancora dolorante per le ferite subite) Si ma ahia ahia ahia AHIA mi fai male mi fai male!!!
    Tai: (imbarazzato) Ah già...scusa scusa...(lascia la presa)
    Jack: (osservando Matt) Non sarò un medico ma...come diavolo hai fatto a stabilizzarlo con i pochi mezzi a tua disposizione?!
    Biyomon: (arrabbiata) Pensi che non ce l'avrei fatta, vero?!
    Jack: Nono...solo chiedo come sia anche solo possibile--
    Yusei: Jack (posa la mano destra sulla spalla sinistra del ragazzo), ne parleremo più tardi. Piuttosto, dobbiamo andarcene di qui! Il tonfo avrà richiamato l'attenzione delle altre macchine vicine...!!!
    Tai: Buona idea. Ma prima arrivamo sulla terraferma...(osserva il ponte, crollato in più punti e martoriato da buchi di proiettili, morsi ed impatti dello scontro appena avvenuto)...è un miracolo che questo trabiccolo regga ancora...
    Jack: Si, ma come?

    -----

    - (sorpreso) Cioè, hai intenzionalmente provocato l'esplosione del nucleo interno per attivare i comandi di sigillo manuale al terminale esterno?!?!?! Con Diaboromon all'interno?!?!?!
    Deez: Se per Diaboromon intendi quello che ha provato ad ucciderci allora si, Yoshi-Kun...
    Izzy: (irritato) NON CHIAMARMI YOSHI-KUN!!! Lo sapete che odio farmi chiamare con questo...nomignolo...
    Joe: Mmm...veramente io non ne ero a conoscenza...ne discuteremo approfonditamente a pelle salvata...
    Izzy: Nooo...anche tu, Joe...(volto rassegnato)
    Joe: La vostra avventura mi ha fatto pensare...se siete entrati e sbucati fuori in meno di 0,555 secondi, vuol dire che il sistema digitale interno era isolato dal resto del Mondo Digitale...
    Crow: ...in altre parole?
    Joe: (sospiro)...vuol dire che 1 secondo speso nel Mondo Digitale all'interno del generatore equivale ad 1 giorno umano circa...è da 8 anni che non registro un fenomeno simile...
    Crow: ...
    Joe: E poi quel digimon...Diaboromon...dubito sia lo stesso che ci provocò casini due volte su due...

    (scossa tellurica)

    Gomamon: Joe...andiamo via da questo antro oscuro!!!
    Izzy: Finalmente una frase sensata...andiamo...

    Detto questo, il gruppo ripercorse al contrario lo stesso tratto che avevano fatto per arrivare lì. A testa c'era Izzy, preoccupato per le condizioni di Kabuterimon che stava presumibilmente combattendo contro il golem colossale che provocava le frequenti scosse sul terreno, a metà Joe col suo digimon, ed in coda Deez e Crow, l'ultimo dei quali aveva ancora una pulce nell'orecchio:

    Crow: (salendo la scala che conduce alla botola esterna) Non ho capito una cosa...
    Deez: (sopra di lui, leggermente infastidito)...ecchecc...che c'è?!
    Crow: Stavo pensando...se siamo ancora vivi, cos'era quel posto strano dove non si vedeva niente???
    Deez: ....AHAHA! Cioè, hai veramente pensato di essere morto?!?!
    Crow: M-ma--
    Deez: Ce ne vuole, per confondere un pozzo digitale ad altezza t con t tendente all'infinito per una esperienza ultraterrena!!!
    Crow: ...lasciamo---
    Deez: Ah una cosa...mi devi ancora un centinaio di mille Yen...
    Crow: ...vai a cagare...

    E così, dopo vari tentativi da parte del ragazzino dai capelli rossi di aprire la botola propio sopra di lui, si mosse solo dopo l'aiuto da parte della foca blu, nel frattempo riuscito a raggiungere la sommità viste le sue piccole dimensioni. Sbirciando fuori, non notò nulla di strano, se non una gigantesca macchia nera arrivare proprio verso di lui. Fu questo ad indurre il ragazzo allo spavento totale ed a richiudere repentinamente l'entrata, dopo aver trovato resistenza verso coloro che si aspettavano di salire ed avvertendo immediatamente dopo un forte scossone, proveniente proprio sopra essa. Trascorso poco meno di una decina di secondi sotto i lamenti di Crow, Izzy aprì nuovamente la cupola, trovando stavolta e nelle immediate vicinanze un ImperialDramon stremato e ferito anche in maniera grave. Accorso precipitosamente verso di lui, il digimon gli disse:

    ImperialDramon: È...troppo...f.ff.f.fort...

    Detto questo, il digimon si rimpicciolì, scomponendosi in Veemon e Wormon sotto gli occhi spaventati dei loro compagni arrivati sul posto:

    Ken: Wormon! Stai bene?!
    Davis: Izzy! Che è successo?!?!
    Izzy: Abbiamo sigillato il generatore prima di quanto previsto. Che è successo agli altri?!
    Davis: Gomamon sta bene? Ha combattuto?!
    Joe: (arrivato con gli altri del gruppo) Perchè lo stai chedendo?!
    Davis: La situazione è tragica...Angemon e Kabuterimon sono andati K.O. neanche il tempo di sfiorare o essere sforati da quella macchina pazzesca...e con ImperialDramon non c'è mai stata vera partita...ma forse lui potrebe sconfiggerlo...
    Deez: Escluso. Anche se non mi intendo di queste creature, so con certezza che quello che proponi sarebbe un suidicio. Dobbiamo trovare gli altri. Dov'è il walkie Talkie?
    Joe: Io l'ho dato a Crow.
    Crow: Io l'ho buttato...quello all'altro capo mi stava dando sui nervi...

    (silenzio)

    Davis: (strozzando Crow) IDIOTA!!! ADESSO COME FAREMO A TROVARLI IN TEMPO, EH?!?!?!
    Ken: Calmati! Non ci serve un altro morto ammazzato!!!
    Davis: Può darsi, ma lui ci ha condannati a morte!!!
    Crow: (tossisce) Quello che ho capito...(tosse)...dalla trasmissione è che erano al rain...ge...qualche suggerimento?!
    Joe: Rain ge? Rainbow Bridge!!!
    Crow: Se lo dici tu...
    Izzy: Resta il problema del mezzo di trasporto...quel bestione non ci metterà molto a trovarci...
    Deez: ...sempre ottimista eh, Yoshi?
    Izzy: NON CHIAMARMI YOSHI!!!
    Ken: Zitto!!! Sennò quello ci scopre!!!
    Deez: Ah, per quello nessun problema...ci sta già raggiungendo...

    Tutti gli altri guardarono verso la direzione del sole già alto: in lontananza, il colossale golem con aura viola avanzava lentamente verso di loro, provocando delle scosse nel mentre vista la stazza. Il gruppo, occupato com'era a redigere un piano di sorta, si accorse di ciò solo quando egli era a circa mezzo chilometro da loro: distanza notevole, ma certamente da lui percorribile con una manciata di passi. Qualcuno gridò al panico:

    Davis: PERCHÈ CAZZO NON C'È L'HAI DETTO PRIMA?!?!?!
    Deez: Perchè vi sareste presi dal panico...
    Davis: NON È COSI', SECONDO TE?!?!?!
    Crow: (osservando un punto ben definito dello scenario quasi apocalittico) Ragazzi, ho un piano per andarcene di qui...dov'è il biondino...quello che fuma, insomma...
    Ken: Takeru? Dovrebbe essere nelle vicinanze...sta cercando di curare Patamon e Tentomon...
    Crow: Bene. Seguite scrupolosamente quelli che io e Deez vi diremo e FORSE ce la potremo fare.
    Deez: (confuso)...perchè io?

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    FINE PRIMO TEMPO
    SPOILER (click to view)

    image

    "Mek Forza" di Tipo Macchina sul Terreno + "Comandante Covington" + 1 o più mostri "Mek".
    Questa carta non può essere Evocata Specialmente se non tramite Fusione con i Mostri-Materiale da Fusione sopra riportati. In base al numero di mostri "Mek" usati per l'Evocazione per Fusione di questa carta, guadagna gli effetti appropriati: *2+ Se questa carta attacca, il tuo avversario non può attivare effetti di carte fino alla fine del Damage Step. *4+ Una volta per turno, distruggi 1 carta sul Terreno del tuo avversario. *6+ Se questa carta verrebbe rimossa dal Terreno o coperta dall'effetto di una carta controllata dal tuo avversario, puoi ridurre invece ATK e DEF di questa carta di 1000 punti. *20+ ATK e DEF originali di questa carta sono pari ad infinito.



    INIZIO SECONDO TEMPO

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    Nonostante le condizioni stabili del biondino mutilato, l'operazione di trasporto dal ponte al lembo di terra più vicino avvenuto grazie al passaggio offerto dal digimon bianco ai ragazzi furono molto lente, impiegando in totale dalla decina di minuti al quarto d'ora, onde evitare scossoni di varia natura che avrebbero quasi sicuramente aggravato le condizioni del biondino. Una volta arrivati a destinazione e posati tutti a terra con lo specchio d'acqua e ponte davanti ai loro occhi, il gruppo decise quale strada verso il nascondiglio avrebbe dovuto prendere e, in base al piano stabilito nel mentre, il guerriero si sarebbe dovuto scomporre in Wargreymon e MetalGarurumon per facilitare il viaggio e rendersi meno visibili al nemico. Un paio d'istanti prima dell'involuzione programmata, Matt pur dormendo emise degli strani versi, per smettere poco dopo. Passarono un paio di secondi, ed il ragazzo urlò. Poco dopo, ancora, e così via. Al quinto urlo, Yusei avvertì qualcosa di strano sotto i propri piedi:

    Yusei: Ragazzi, una domanda...ma li sentite anche voi?
    Jack: Cosa?

    Matt urlò ancora una volta, confortato prontamente da Biyomon. Nello stesso momento, Tai non perse di poco l'equilibrio.

    Tai: Ma che sta succedendo?!?!
    Matt: AAAAAAAAAAHHHH!!!! AAAAAAAAAAAHH!!!! AAAAAAAAAAA...
    Jack: Sembrano delle scosse sismiche...che ripetono ad intervalli regolari...
    Matt: AAAAAAAH....
    Jack: Uccello rosa...cerca di alzare il ragazzo...soffre atrocemente ogni volta che avverte una scossa in prossimità delle gambe...
    Biyomon: Non sono un uccello rosa...ma ci proverò....(prova ad alzare un Matt urlante, senza risultato)...aiutami piuttosto...
    Tai: Aspetta...ci penso io...(va verso Biyomon, barcollando per via delle scosse che si fan sempre più frequenti)

    Ad un certo punto, il colossale digimon bianco annuì, osservando in una direzione perpendicolare al ponte un paio di puntini in lontananza: assistito dallo sguardo di Yusei e Jack, videro un paio di esseri avvicinarsi a loro a gran velocità...in particolare una mastodontica macchia violastra, e due rettangolini quadrati, apparentemente davanti a quest'ultimo. Man mano che si avvicinavano, fu chiaro che era...l'abnorme golem viola a provocare quelle scosse telluriche coi propri passi (mettendo nel frattempo quel che resta del Rainbow Brigde a dura prova), e che gli altri puntini erano dei veicoli che stavano scappando da esso, il quale lasciava dietro di sè solo terra bruciata. Il digimon si mise in assetto d'attacco, pronto a riceverli. I Signer, proccupati da ciò che poteva accadere di lì a poco, si ripararono sotto un detrito vicino, senza tuttavia distogliere lo sguardo dalle tre cose in rapido avvicinamento. Poco dopo, Yusei ebbe modo di distinguere il volto di Crow alla guida del veicolo alla sua destra, una moto ammaccata e, poco distante, l'ormai inseparabile nerd panzone che faceva letteralmente i quattro salti mortali pur di tenere il veicolo a due ruote su cui guidava ancora in piedi. Ma non erano soli...

    Yusei: TAI!!! Stanno arrivando gli altri!!!
    Tai: (tenendo il suo amico in modo che non toccasse a terra, ed ignaro di un qualsivoglia macchina gigante in avvicinamento) Cosa?! Come hanno fatto a rintracciarci?!?!
    Yusei: Non ne ho idea, ma adesso abbiamo un problema molto più urgente da risolvere...

    Il ragazzo con i capelli castani si guardò intorno, ancora frastornato dalle continue scosse. Non notando nulla di strano, tornò ad occuparsi del suo amico. Quando poco dopo un'ombra improvvisa coprì il suo volto, si voltò nella direzione opposta e vide infine il mostro metallico cui si riferiva il Signer. Ad occhio e croce risultava essere alto il doppio di Metal Seadramon, e la strana aura viola che lo circondava non prometteva nulla di buono.

    Il golem, ormai a circa duecento metri di distanza dal digimon bianco nel momento di formulare le osservazioni precedenti, si fermò, lasciando alle moto inseguite il tempo di arrivare nei pressi del Signer ed arrestarsi, facendo scendere gli altri digiprescelti con digimon associati nonchè passeggeri delle suddette due ruote. Hogan fu l'eccezione alla regola:

    Crow: YUSEI!!! Dobbiamo andarcene via di qui! Quel golem ha fatto a pezzi tutti i loro digimon (indica i ragazzi ancora sulle moto)
    Jack: CAZZO! Che è successo?!?! E come diavolo avete pigliato quelle moto--
    Izzy: (sceso dalla moto cui guidava Deez) È una storia lunga...ma perchè c'è Omni---OMMIODIO MATT!!! (corre verso il ragazzo, spaventato) COSA HANNO--
    Tai: Per il momento sta bene...ma siamo in trappola...
    Takeru: FRATELLO!!! Che ti hanno fatto?!?!
    Joe: Ha detto che sta bene...per ora...dobbiamo sperare che Omnimon ce la faccia...
    Deez: Non per qualcosa, ma lui...se intendete quel coso bianco...è molto più piccolo di quel bestione...
    Takeru: Come forse tu non sai...la speranza è l'ultima a morire...
    Deez: Ma--

    Un ruggito dal retrogusto metallico fu avvertito da tutti i presenti, gettando sul luogo un silenzio agghiacciante: il suono, molto simile a quello proferito prima di dargliele ad ImperialDramon di santa ragione, aveva tutta l'aria di essere un avvertimento. Contrariamente a quanto si poteva aspettare, il guerriero bianco non si mosse di un millimetro, con armi estratte ed occhi sbarrati, pronto a rispondere al benchè minimo movimento dell'altro. Dopo un paio di secondi senza che nessuno disse nulla, il golem emise un altro stridio, molto più potente dell'emissione precedente. Anche qui, nessuna risposta da parte dello sfidato. Fu così che i due rimasero immobili per un periodo interminabile: questo secondo i ragazzi, che senza via di fuga alcuna (le moto di fortuna recuperate per la fuga erano ormai andate e comunque, non ci sarebbe stato posti sufficienti per tutti), avevano di fatto posto le loro speranze verso il digimon più forte o, per altri, verso l'unica creatura che non avesse un programma di sterminio della razza umana in agenda.

    Alla realtà dei fatti, la "pausa di riflessione" durò circa una ventina di secondi, trascorsi i quali Omnimon si fiondò contro l'essere corazzato, più o meno come fece con il serpente dorato. Spada sguainata, il cavaliere bianco viaggiò a grande velocità verso il bersaglio, puntando in particolare alla spalla destra. Lo attraversò senza difficoltà alcuna, senza che lui rispondesse con alcunchè.
    Atterrato alle sue spalle, Omnimon controllò la lama per verificare l'entità dei danni causati...notando che un'ombra sempre più scura incombava su di lui. Tempo due secondi, e con una scossa di moderato magnitudo il colossale pezzo di ferro cadde all'indietro, schiacciandolo come una frittella.

    Evitato di far cadere Matt per il rotto della cuffia, il suo compagno rattristì al vedere quella scena...non poteva finire in quel modo. Ed infatti, tramite alcune mirabolanti acrobazie usando il braccio sinistro del golem ancora a terra, Omnimon si era fatto strada verso il volto del suo avversario. Posatosi proprio davanto alla sua bocca, ebbe modo di abbassarsi, mettere il suo cannone blu dentro la fessura, e di aprire il fuoco. Il risultato fu un imponente cono di fuoco, generato proprio dalla bocca di costui ed andando a colpire il digimon bianco in pieno. Mandato in aria in seguito a tale "esplosione" ed atterrato sullo specchio d'acqua poco distante (Deez notò infatti come questi levitasse su essa), il digimon fece mente locale su quanto era appena accaduto mentre il suo avversario si rimetteva lentamente in piedi. Certo, poteva attaccarlo nel mentre, ma non conosceva praticamente nulla di lui, se non che la spada non aveva alcun effetto su di lui (ed infatti, buona parte della lama si era inspiegabilmente fusa) e che aveva fatto fuori da solo tutti i digimon dei propri compagni senza subire danni.

    Se non altro, poteva indurre l'avversario a spostare l'incontro sull'acqua, in modo da non coinvolgere i ragazzi che impotenti guardavano dal bordo lo svolgersi degli eventi. Così fu: il "Digimon Mek", così ribattezzato da Deez dopo una seconda analisi sul digivice di Izzy e date le somiglianze coi Mek, si avviò verso il ponte, sollevando enormi masse d'acqua ad ogni passo.

    SCRFLUSHHHHHHH..........TRTRTRTRTTRRRRUUUMMMM........BULBLBLBLLBLTTTTTTRRRRFLUSHHHHTRTBLUUUSH....

    Il peso sbalzato in aria era tale che fu proprio uno di questi getti d'acqua a demolire quel poco che rimaneva del Raindow Bridge, crollato sotto il terrore di tutti i presenti, Omnimon compreso, che fino ad ora non aveva ancora bene in mente contro chi avesse a che fare. Da quel momento in avanti, infatti, iniziò a schivare ogni getto d'acqua spostato dal golem che, una volta arrestata la sua corsa verso la stratosfera, scendeva a terra sotto la forza implacabile della cosiddetta gravità, per timore di fare la stessa fine. E fu proprio nello schivare uno dei tanti getti d'acqua, che un pugno inferto dall'essere viola lo sorpese, non colpendolo per pochissimo. Quache istante più tardi, un proiettile colpisce il golem, per poi deviare su un edificio vicino ai ragazzi, facendolo esplodere. Da qui, un'altra osservazione doverosa: il Digimon Mek defletteva ogni proiettile che Omnimon tentasse di scagliarli contro.

    Quello che doveva essere un posto sicuro, lo stava invece condannando: anche se non aveva subito ancora nessun pugno da parte sua, il Digimon Mek era troppo più forte di lui, superandolo in potenza sotto ogni parametro di umana comprensione: se la sola acqua spostata dai piedi poteva abbattere un ponte, un pugno ben assestato lo avrebbe disintegrato senza troppi complimenti. Come se non bastasse, ogni arma a sua disposizione risultava essere inefficace ed anzi, pareva che la strana aura emettesse forza bruta allo stato puro...solo così si potrebbero spiegare le ferite che ebbe subito dopo il pugno, pur solo mancandolo di qualche centimetro. E dato per scontato che il mostro non si sarebbe fermato in seguito per stanchezza o per sovraccarico, Omnimon squadrò la macchina davanti a lui e vide che era possibile attuare solo una strategia, assai rischiosa. Ma la posta in ballo era altrettanto alta, quindi non si pose molti problemi nell'attendere il colpo successivo.

    Fortunatamente per lui, il Digimon Mek non era veloce quanto forte, per cui riuscì ad evitare facilmente il contrattacco del mostro, composto da una poderosa manata verso la superficie liquida, avendo modo di salire sopra il palmo prima dell'impatto. Senza che i muri d'acqua così creati potessero dagli fastidio i quali, tuttavia, precludevano la visuale ai ragazzi che guardavano lo scontro assai tesi, ebbe modo di salire per il braccio di costui, arrivando fino alla enorme spalla destra del golem. Giunto li, si sentì improvvisamente debole, quindi guardò sotto di sè: l'aura cui avvolgeva la macchina aveva ricoperto le sue gambe fino all'altezza delle ginocchia, e con buona probabilità era proprio la cappacità di assorbire la forza altrui che aveva reso il suo avversario così forte.

    Ma non aveva senso continuare con queste seghe mentali, specie se vieni colpito all'improvviso alle spalle e poi vieni tirato in avanti da una forza spaventosa, spiaccicandoti contro la testa che stavi guardando fino a poco prima: così si potrebbe riassumere lo scellerato gesto del Mek che, pur di liberarsi di un moscherino quale era il digimon bianco, colpì anche la sua testa con una forza tale da staccarla dal resto del corpo, mandandolo assai lontano da lì.

    La colossale bestia senza testa rimase immobile, ad aura scomparsa, generando non poche "lamentele" da parte degli spettatori: anche se il muoro d'acqua aveva reso convulse le ultime fasi del combattimento, TUTTI avevano visto Omnimon essere spiaccicato prima dal pugno, e poi dalla testa del Mek a mò di hamburger; e data la potenza che quest'ultimo ha saputo dimostrare al resto del mondo, persino l'ottimista Izzy dovette mettere una mano su un Tai sull'orlo della disperazione, il quale trattenne le lacrime per oscuri motivi. Ci vollero due minuti sani affinchè la macchina inanimata perdesse l'equilibrio, cadendo con la schiena e crollando sullo specchio d'acqua alle sue spalle, alzando poi delle onde che in seguito andarono ad inondare parti della città devastate in precedenza, e comunque non così vicine da poter coinvolgere i ragazzi. Poco dopo il crollo del golem, complice la massa d'acqua sollevata in aria, iniziò a piovere. Solo allora una voce ruppe la catena del silenzio:

    Yusei: (sconvolto)...è finita...
    Jack: ...
    Tai: (posando Matt sotto un tetto improvvisato)...pensate che i fulmini porteranno via qualcun altro?
    Yusei: ...ma non ci sono nuvole nere...
    Tai: ...appunto...
    Deez: ...dai, ritorniamo al cam--
    Davis: MA COME?!?! Dobbiamo cercare Omnimon...sicuramente è ancora vivo!!!
    Ken: Come pensi di fare, sentiamo!!! Senza mezzi, senza digimon sani a parte Gomamon...e dimentichi delle macchine assassine ancora in giro!!!
    Davis: Non so te, ma è nostro dovere trovarlo!
    Takeru: Mi spiece dirlo...ma sono d'accordo con te. Non devi mollare, Tai, perchè noi--
    Tai: (glaciale) Lascia perdere.
    Takeru: (sorpreso) M-ma--
    Tai: Sora s'è sacrificata salvando Biyomon da morte certa...pensi di fare altrettanto?
    Takeru: (sconvolto dalla notizia)...n-non può essere vero...
    Tai: ....
    Takeru: ...(rassegnato) capisco...
    Crow: RAGAZZI!!! EEEEEHI!!!!
    Tai: (inferocito) COSA PORCA PUTTANA VUOI?!?!?! Non ci credo...
    Crow: (trasportando Agumon e Gabumon svenuti sulle loro spalle) Li ho trovati che galleggiavano...e prima di svenire mi han detto che si sono separati (posa i due digimon accando a Tai ed al biondino) prima dell'impatto col cranio di quel coso...
    Tai: Dici sul serio?
    Crow: Guarda, ancora si muovono...
    Tai: (abbraccia Crow) Non so come ringraziarti, davvero...
    Crow: (imbarazzato) Oh, non c'è bisogno di--

    In quel preciso istante, tutti i presenti furono colpiti da un improvviso malore, che non si manifestò in maniera uniforme: i digimon, per esempio, provarono una strana sensazione di malessere mentre il loro corpo andava via via sempre più trasparente; i Signer, invece, vennero presi da un dolore lancinante in prossimità del loro rispettivo Marchio, mentre tutti gli altri ebbero modo di sperimentare un violento quanto improvviso mal di testa.
    Tale stato durò comunque poco, ma quanto basta a far perdere loro la cognizione per una manciata di secondi, passati i quali molti di loro di spaventarono da quanto videro dinnanzi a loro: sebbene fosse molto più piccolo del Mek appena abbattuto e presentasse ben quattro batterie di armi dispiegate in linea retta e puntate contro di loro, la forma del corpo e quelle quattro inconfondibili gambe meccaniche cui disponeva non lasciavano dubbi nella mente di Yusei Fudo: anche se cercasse disperatamente di non ammetterlo, il Megalith era li. Pronto a fare fuoco.

    Joe: Whoah! Cos'è quella cosa?!?!
    Gomamon: Joe, fammi evolvere.
    Joe: Come può---cosa?!
    Gomamon: Io sono l'unico ancora in forze...
    Joe: Si, ma---
    Gomamon: Dammi almeno una possibilità.
    Yusei: NO, FERMO!!! QUELLO---
    Qualcosa di simile ad una cassa ad alta fedeltà di riproduzione: FOCA BLU...EVOLVITI E MORIRAI SEDUTA STANTE!!!
    Gomamon: ...Joe, ho paura!!!
    Takeru: Aspetta un secondo...parli?!?!
    Cassa audio Megalith: Ovviamente...ma tu non sei certo nella posizione di fare altre domande...YUSEI FUDO ED I SUOI AMICI...strano che siate arrivati fin qui...
    Tai: (a Yusei) Cosa, lo conosci?
    Yusei: (spaventato) Purtroppo si...è lo stesso che ha semidistrutto la mia città...
    Cassa Megalith: Infatti...ma gioite: l'ho fatto per un bene superiore...!!!
    Jack: NON È VERO!!! HAI PORTATO SOLO MORTE E--
    Cassa Megalith: STA'ZITTO!!! (punta una batteria d'armi contro il biondino)
    Yusei: COAL...riconoscerei la tua voce tra mille...perchè sei qui?!
    Coal: Ah ah...sapevo fossi un tizio interessante, ma hai anche avuto le palle di venir qui!!! Come già detto, questo sangue umano è stato versato per motivi che voi non potete comprendere...anche quel golem è una delle mie invenzioni più riuscite...
    Tai: Quindi questa......carneficina, è opera tua?!?!
    Coal: Si, PRECISAMENTE. Ma stai sicuro, non è fine a se stesso...
    Yusei: Ed Akiza, eh?!?! Perchè l'hai ridotta in quel modo?!?! È servita ai tuoi piani, ma ancora non si sveglia!!!
    Crow: Yusei, calmati...
    Yusei: NO!!! Non mi importa se verrò bruciato vivo seduta stante o decapitato in modo subdolo, ma pretendo sapere cosa le hai fatto!!!
    Coal: Mmm...ti ammiro per la determinazione che stai imprimendo in queste frasi...evidentemtente ti importa più di quanto pensassi. Però il mio scopo è infinitamente più importante del tuo: dimmi dov'è Yolona.
    Yusei: ...cosa?
    Coal: Hai sentito bene: dov'è Yolona?!?!
    Yusei: Ma che c'entra con Akiza?!?!
    Coal: Nulla, ma se non me lo dirai morirai senza darti soddisfazione! DOV'È YOLONA?!?!?!
    Yusei: ......
    Coal: Come immaginavo, tu non puoi saperlo...DIGIPRESCELTI, DITEMI DOV'È YOLONA E VI LASCERO'VIVERE!!!

    Nessuno di loro proferisce parola, incentivato anche dal fattore paura. Tuttavia, uno ruppe il tabù:

    Davis: M-ma...chi sarebbe Yolona? Un consiglio, un suggerimento, un---
    Ken: (zittendolo e parlandigli a bassa voce) Porca puttana, ci vanno anche qui le battute del cazzo?!?! Come se non fossimo nella merda!!!
    Davis: Non so te, ma a meno di non conoscere questo Yolla questo è l'unico modo per temporeggiare!!!
    Coal: ...ah ah, divertente...davvero...NON LO RIPETERO'ANCORA: O SPUTATE ADESSO IL POSTO ESATTO OVE POSSO TROVARE YOLONA, (arma le quattro batterie con proiettili al plasma, puntati tutti sul gruppo di ragazzi e digimon, con tutta l'impressione di essere sparati da un momento all'altro) OPPURE NON MI FARO'TANTI SCRUPOLI A FARVI FUORI!!! IN TRE, DU--

    VRRUUUUUUUUMMMMM....... BZZZZZZZZZZZZZZ.....

    In modo quantomai inaspettato, una testata sparata da chissà dove scende dall'alto e, sorprendendo i presenti, colpisce in pieno la parte superiore del ragno gigante. O meglio, "tenta" di colpire il Megalith, sicchè tale missile viene prontamente intercettato e rinchiuso in una sorta di campo energetico a forma sferica posta qualche metro sopra la macchina, lasciandolo fluttuare all'interno della stessa. Coal affermò, sotto lo stupore (e terrore) dei presenti:

    Coal: Oh, ma guarda cosa mi hanno regalato gli statunitensi...una testata nucleare sperimentale da 3500 Kilotoni stealth con occultamento visivo e magnetico...

    Detto ciò, il suddetto missile esplose in un tripudio di colori e cenere, senza che qualcosa oltrepassi i limiti della sfera di contenimento...

    Coal: ...PATETICI......tornando a noi...ah già, i tre secondi son passati da un pezzo quindi--

    E così, e senza poter dare tempo materiale al gruppo di mettersi in salvo,
    If any beast comes out from the trees,
    Il Megalith perfezionò il puntamento sui suoi bersagli,
    I will stay with you
    Ed aprì il fuoco con tutte le quattro batterie.
    And help you.


    Andarono a vuoto, colpendo invece palazzi disabitati in zona.

    (silenzio)

    - "If any beast comes out from the trees, I will stay with you and help you".

    Disse una persona uscita dal cumulo di macerie, poco distante dal Megalith e dai ragazzi ancora bianchi dall'aver appena visto la morte in faccia e di esserne usciti per non si sa quale intervento divino.
    Pressappoco poco più grande della media dell'età dei ragazzi, tale persona camminava lenta, ma sicura, verso il ragno gigante, per poi fermarsi poco dopo. Era vestito con degli abiti apparentemente presi a caso e con qualche strappo qua e là, ma non per questo fuori taglia: indossava dei sandali, dei pantaloni generici color grigio, ed una maglia blu-scura.

    - Se non corrispondo alla Yolona che cerchi, sei libero di uccidermi a sangue freddo;

    La mancanza di un qualsivoglia cappello lasciava al scoperto dei capelli color biondo arancio che scendevano fino a metà collo, leggermente martoriati dalla polvere e dai calcinacci ma ancora inconfondibile dalla maggior parte dei presenti, sconvolti a tale vista. Lo sguardo della ragazza era determinato come non mai:

    Sora: (determinata) Altrimenti, lasciali stare. Non c'entrano nulla con questa storia.

    (silenzio)

    Biyomon: (corre verso la sua partner senza incontrare resistenza alcuna) SORA!!! SEI VITA!!!
    Davis: (incredulo) Co-com'è possibile?!?! Ti avevano data per morta!!!
    Sora: (abbracciata dal suo digimon, contento) Eh lo so...ho fatto vestire un manichino con i miei indumenti e me ne sono dovuta trovarne altri...(accarezza Biyomon sul capo) e scusami Biyomon per aver fatto questo, ma altrimenti ti saresti preoccupata per me...
    Biyomon: M-ma mi hai fatta preoccupare lo stesso...
    Sora: Eh eh lo so...potrai perdonarmi?

    Mentre pronunciava queste parole, una strana piattaforma circolare scese dalla corazza inferiore del ragno gigante, per toccar poi terra. Una voce aggiunse:

    Coal: Sali.
    Sora: ...mi sembra giusto...
    Biyomon: NO! Non te ne puoi andare adesso!!!
    Davis: Non ascoltare le richieste di quel folle!!!
    Izzy: Chiunque tu sia, non hai il diritto di--
    Coal: (puntando una batteria su Izzy) Non sbaglierò la prossima volta. Sali.
    Sora: Mi dispiace Biyomon...so che non capirai il perchè della mia decisione, ma sai anche che...
    Biyomon: (occhi lucidi) Che...tie...me...tee...e.....ee..e....
    Sora: Su su...e poi te l'avevo detta che sarei sopravvissuta, no? Sono sicura che ce la farai anche senza di me...
    Biyomon: Non puoi farmi questo...

    Fu così che, con gran presa di coraggio, la ragazza si avviò lentamente verso la piattaforma che forse, la avrebbe abbandonata per sempre dal mondo che aveva finora conosciuto. Prontamente, Jack ed Izzy andarono in soccorso del digimon, che mal sopportava tale separazione forzata. Tai strinse i pugni: avrebbe fatto qualunque cosa per proteggere un compagno, specie la sua migliore amica, ma alla realtà dei fatti tutto si sarebbe torto contro di lui: aveva ancora qualcosa da perdere, ossia se stesso ed altri suoi cari, che la ragazza avrebbe salvato compiendo tale gesto. Che fosse quella, la frattura definitiva dal mondo leggero, scanzonato, ma anche brutto, della giovinezza che aveva finora passato, al mondo cupo, duro, e brutale dell'età adulta che lo attendeva al varco? Tale pensiero fu espresso anche dagli altri, inclusi i Signer, più o meno nella stessa maniera, che si trovavano comunque impotenti alla scena.

    Salita sulla piattaforma, fu avvolta da un muro d'energia trasparente di colore giallo, e la stessa iniziò a portarla su, sotto la disperazione del pennuto. Coal commentò:

    Coal: Ora, lei non può vedervi nè sentirvi, ma voi potete ancora salutarla un'ultima volta. Fatelo, finchè ne avete occasione.
    Yusei: Sei un mostro!!!
    Coal: Se fosse così, Akiza non avrebbe la possibilità di dirti di persona tutto ciò che ha dovuto attraversare...quindi attento a quello che dici.
    Yusei: ....
    Tai: (arrabbiato col mondo) PERCHÈ QUESTO?!?!?!
    Coal: Semplicemente, perchè lei possiede il Codice A.L., o Artificial Love per gli idioti. Come forse saprete, lei è la Digiprescelta dell'Amore, ed il suo medaglione reagisce in base a determinate emozioni scaturite dalla ragazza stessa. L'amore, appunto.
    Tai: Perchè hai preso lei, e non solo il medaglione?!?!
    Coal: Troppo complicato da spiegare, ma vi basti sapere che quel ciondolo non c'entra nulla...vi ricordate lo scontro con Apocalymon?
    Izzy: Apocalymon?!?!?! Ma questo è successo oltre 11 anni fa!!!
    Coal: Precisamente. Dai file LOG che son in possesso, il programma ha reagito direttamente alle emozioni che avete provato in tali momenti. E conseguentemente, i medaglioni non servono a nulla. Inoltre, data la possibilità di trasformare mezzi organici in dati e viceversa senza errori di sorta, sono giunto alla conclusione che se riesco a riprodurre tali condizioni, posso estrapolare i dati che reagiscono all'Amore, e di conseguenza A.L.
    Tai: Perchè non me, allora?!?!
    Coal: Il Coraggio?! Bah, di quello non me ne faccio molto. L'Amore invece è quel sottomeccanismo che fa parte della riproduzione, uno dei pilastri fondamentali del concetto di vita che conosciamo. Da essa nascono guerre, amicizie, legami, sentimenti, e chi più ne ha più ne metta. Voi vi chiamate Digiprescelti soltanto perchè ai tempi un programma vi ha selezionato come esseri più idonei allo studio di vari valori umani, quali Coraggio, Amore, Conoscenza e via discorrendo. Da qui l'incopatibilità tra lei e tutti gli altri sulla faccia di questo pianeta.
    Izzy: Beh, potresti essere anche un genio in materia, ma sei--
    Coal: Come promesso, disattiverò tutte le macchine attive a Tokyo. La nostra discussione è terminata.

    Biyomon: (liberandosi da Jack ed Izzy) NON ME LA PORTERAI VIA UN'ALTRA VOLTAAAAAAAAAAAAAA!!!!

    Detto ciò, il digimon iniziò ad evolversi di sua spontanea volontà. Divenne rapidamente molto grande, assumendo le dimensioni di una maestosa aquila rossa, con poderosi artigli sulle mani e sui piedi, con una bandana rossa sul braccio sinistro. Era inoltre decorato con molti simboli tribali, e brillava come una fiamma viva. Questo avvenne sotto lo sconcerco dei digiprescelti, i quali dissero:

    Joe: NON È POSSIBILE!!!
    Ken: Come ha fatto ad evolversi direttamente in Garudamon?!?!?!
    Tai: È questa, la forza dell'Amore?

    Ciononostante, il fiammeggiante digimon non perse tempo e si fiondò verso la colonna gialla che stava portando su la sua partner, guardandosi a vuoto poichè incapace di vedere l'esterno. L'ascensore aveva quasi finito di fare la sua corsa, ma c'era ancora un'ultima occasione di liberare la ragazza. E così, schivato le batterie i quali erano troppo lenti per lui, caricò un pugno che avrebbe dovuto mandare in frantumi la barriera che separava Sora dal resto del mondo.
    Beffardo destino, s'aprì una fessura dallo scafo inferiore del ragno, il quale fece scendere una torretta automatica che, mettendosi tra la ragazza ed il digimon, sorpreso, iniziò a crivellare di colpi quest'ultimo.
    La scena era agghiacciante: benchè Garudamon non arretrasse di un solo millimetro dalla sua posizione, era anche vero che era colpito da cinquecento mille duemila proiettili, la cui maggior parte andò a segno. Dopo 7 secondi e 8123 proiettili incassati, il digimon non potè fare altro che posare la sua mano insanguinata sulla parete gialla, per poi crollare inesorabilmente a terra. Sora, che stava guardando proprio in quella direzione benchè non potesse sapere assolutamente nulla di quanto appena avvenuto, pensò un attimo a Biyomon, se effettivamente poteva farcela senza di lei. Mentre pensava ciò, la piattaforma finì il suo corso, permettendo quindi al ragno la possibilità di potersi muovere.
    Così fu: mentre tutti accorrevano disperati a prestare soccorso ad un...Biyomon tra la vita e la morte, il Megalith scomparve tra le profondità del mare poco distante, mentre uno ad uno iniziarono a disattivarsi tutte le macchine assassine ancora presenti nella città di Tokyo.

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    CARTA DEL CAPITOLO 16
    SPOILER (click to view)

    image


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    Come avete avuto modo di vedere, ho scalato di un capitolo a tutti gli altri affinchè questo fosse il numero 16, ovverosia quello che reputo essere uno dei più importanti della storia. Certo, ci saranno alcune sbavature, e la storia ha preso adesso tutt'altra piega, ma è da qui che inizierà un'altra parte della storia. Ora che sapete molte cose, ce ne sono altrettante che chiedono risposta.
    E no, non ho messo la parte (cosa accadrà ecc ecc ecc...) in questo capitolo, perchè sarebbe inutile nonchè fuori testo.
    A me i commenti, gente!!!

    P.S. L'immagine del Mek Infinità è sotto cortesia di Notorius.

    Per Notorius:
    SPOILER (click to view)
    Scusa se non ho commentato i tuoi capitoli, ma dovevo lavorare prima a questo...rimedierò quanto prima :P


    Edited by Fenicottero Rosa - 3/10/2010, 14:59
     
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