Yu-Gi-Oh! 5D's: Code of A.L.

[AZIONE][SERIO][CROSS-OVER][VM16]

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  1. Fenicottero Rosa
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    Capitolo 15
    Our War Game - Parte III


    - Dove diavolo è l'entrata?!?! Eppure doveva essere qui, nei paraggi...

    Disse un Izzy innervosito, mentre gattonava inutilmente nell'erba alla ricerca di una qualche botola, sotto i passi pesanti del golem in lontananza.

    Joe: Strano, visto che--

    Nello stesso tempo, il ragazzo sente una vibrazione da una tasca dei pantaloni, prendendo da esso un walkie-talkie. Non appena ebbe messo l'orecchio sul terminale d'ascolto, l'apparecchio rispose quasi senza preavviso:

    Walkie-talkie: STANNO.......BZZZ.....DUE....RAIN...GE......A....STEN....!!!!

    Joe lanciò l'oggetto, infastidito dal forte suono arrivato quasi all'improvviso. Lo prese Crow al volo, che disse:

    Crow: Che c'è?!
    Walkie-talkie: Sbrigatevi!!! Siamo al Rainbow Bridge e Matt sta affrontando due grossi serpenti marini!!! Da solo!!! Aiuta--
    Crow: Spiacente, ma non siamo ai vostri comodi...
    Walkie-talkie: Ma cosa cazz--
    Crow: Anche noi siamo nella merda, ok?! C'è un...coso abnorme davanti a noi e siamo ancora fuori...
    Izzy: Crow, ti sbrighi?!?! Il tuo amico ha trovato l'entrata!!!
    Crow: Ah come non detto...mi hanno detto che stiamo entrando...devo andare...
    Walkie-talkie: Non staccare devo ancora parlare--

    Immediatamente dopo quella frase, il Signer lanciò l'oggetto lontano e si avviò con gli altri. Borbottò:

    Crow: Walkie...coso...uff, devo ricordarmi di uccidere chiunque me ne regalerà uno al prossimo Natale...

    -----

    Tai: Ma porca...hanno riattaccato!!!
    Jack: Ci mancava solo questa!!! Aiutami a trasportare il pennuto via di qui!!! Pensi ce la faccia, da solo?!
    Tai: (guardando il biondino su MetalGarurumon, evitando violenti colpi di coda e raggi energetici provenienti dal muso di Metal Seadramon) ...a dire la verità, non lo so...lascia che lo porti Wargre--
    Yusei: Sarebbe inutile. Anche perchè così facendo, il tuo digimon non potrebbe combattere...
    Tai: Ma lui vuole combattere da solo...
    Yusei: Non importa...la nostra priorità ora è portare questo...digimon, al sicuro...devi restare qui a dare man forte al tuo amico.
    Tai: Ma non avete paur--
    WarGreymon: (mettendo una zampa sulla spalla del suo compagno) Non ti preoccupare...loro sanno quello che fanno.
    Tai: (voltandosi) Sei sicuro?

    (silenzio, a parte degli stridii dei due mostri dopo aver retto ad una qualche dozzina di missili scagliati poco prima dal lupo blu)

    Tai: Ho capito...buona fortuna, ragazzi...
    Yusei: Grazie, ne avremo bisogno...andiamo, Jack!

    Detto questo, Yusei strinse la mano al suo nuovo amico, per poi voltarsi indietro dopo che Jack, con digimon in spalla, lo raggiunse. Senza guardarsi mai indietro, si diressero verso l'altra estremità del ponte, sperando che nessuno li bloccasse durante il tragitto...

    Biyomon: (in spalla a Jack) Dove...perchè...?
    Jack: Non ti preoccupare...ti tireremo fuori di qui!!!

    Tuttavia, dopo essere arrivati quasi sulla terraferma ed aver percorso quindi un centinaio di metri scarso, un enorme tentacolo emerge davanti a loro da sotto il ponte stesso, perforandolo senza troppa fatica. Dopo essersi innalzato per una quarantina di metri, il grande tentacolo blu squamato con placche di grigio iniziò ad oscillare a destra ed a sinistra, ad una frequenza sempre crescente, sotto l'occhio spaventato dei tre che si trovarono di fatto la strada sbarrata:

    Jack: PORCA PUTTANA, ANCHE QUESTO COSO!!! CHE FA, VUOI STU--

    Nello stesso momento, il tentacolo smise di oscillare e lascio che essi continuò il suo corso, ovverosia andare a sbattere contro il lato sinistro del ponte, tranciando tutto ciò che incontrasse nel suo cammino, fossero fili metallici, cemento od altro. Questo creò una lieve scossa che coinvolse i Signer ancora atterriti, dopodichè videro che, seppur lentamente, il pavimento stava crollando sotto i loro piedi:

    Yusei: Cazzo! Ha distrutto tutto!!! Scappa!!!

    Detto questo, i due tornarono rovinosamente sui loro passi sperando di raggiungere in tempo il grosso pilone che avevano attraversato poco prima. L'impresa era tutt'altro che semplice, visto che Jack doveva trasportare anche il digimon, dal peso non indifferente seppure fossero dei semplici dati. Yusei si accorse di ciò quando egli era già arrivato a destinazione e l'altro era poco dietro di lui, mentre il terreno continuava ad andare giù ed i crolli lo stavano raggiungendo. Non sapeva che fare, sicchè non gli restò altro di tornare indietro, sebbene le probabilità di sopravvivenza/salvataggio/e vissero tutti felici e contenti fossero tutt'altro che a suo favore. Il biondino se ne accorse:

    Jack: Cosa diavolo fai?!?!?! Non--

    In quel preciso istante, egli barcollò, per poi non sentire più nulla sotto i piedi. Il cuore gli iniziò a battere molto forte, anche se non ne sapeva bene il perchè. Neanche il tempo di rendersene conto, stava già cadendo nel vuoto. Nella discesa, sempre senza capire quello che stava succedendo, vide all'improvviso un grosso blocco di macerie davanti a lui, non sfregiandolo per una manciata di centimetri. Immediatamente dopo, sentì un violento dolore manifestarsi sul braccio destro e, quindi, sulle sue spalle: queste ultime imputabili al digimon, che si stava tenendo stretto a lui, l'altro a Yusei, che aveva sconfitto i demoni della probabilità e della casistica riuscendo a prendergli la mano appena in tempo, senza cadere a sua volta:

    Jack: (sospeso nel vuoto, ed aggrappato solo alla mano del suo amico) Lasciami!!!
    Yusei: Non è il momento di usare l'ego...specie davanti a terzi...
    Jack: Che cazzate vai blaterando?!?!
    Yusei: SALI E BASTA!!! Non reggerò ancora a molto!!!

    Detto questo, l'altro Signer capì infine che non voleva morire in quel modo...specie se ci doveva rimettere un altro senza che questi avesse colpa alcuna. Ragion per cui si fece coraggio e con l'altra mano riuscì a trovare un appiglio tra i resti del ponte, proprio davanti a lui, per poi portarsi su senza, tutto sommato, troppa fatica. Non appena ebbe modo di toccare terra, disse:

    Jack: Non ti devo nessun favore...
    Yusei: Ma che cazz---ti ho appena salvato la vita!!!
    Jack: Non è vero. Era semplicmente il mio ego che si voleva ammazzare.
    Yusei: Non l'ho capita...
    Biyomon: AAAAAAAAAAHHH!!! Cos'è quella cosa?!?!?!
    Jack: Non urlarmi davanti all'orecchio, pennuto del--

    Il Signer si zittì di colpo. Nello stesso punto in cui fino a pochi istanti fa si erigeva un maestoso ponte in acciaio e cemento, ed ora ridotto ad un baratro nell'acqua buia, comparve ancora una volta il tentacolo blu, oscillando questa volta oscillando in maniera più dolce, quasi stesse aspettando qualcosa.

    Biyomon: Ancora quel coso!!! Scappiamo!!!
    Jack: Dove pensi di andare?! Ci ha sbarrato la strada, e dietro di noi ci sono due bestie ci farebbero la pelle!!! Come pen--Yusei!
    Yusei: (fino a pochi istanti fa, con lo sguardo verso un'altra direzione) Scusami...ma mi sembrava strano di aver visto già quella cosa...
    Jack: Che cosa intendi?!
    Yusei: Guarda bene: il colore ed i motivi del tentacolo sono gli stessi, identici del Levia-Dragone - Dedalo, dietro di noi...
    Jack: E allora? Non vorrai dire che...
    Yusei: Esatto...quella è la sua coda. Non vuole mica lasciare superstiti, quel bastardo...!!!

    -----

    Crow: Dove diavolo siete finiti?!?!

    (silenzio)

    Crow: Bastardi, dove siete?!?!?! Non mi potete lasciare da sol--

    Crow cade a terra, come fosse stato spinto da un qualcosa sotto di lui. Appena ebbe modo di rialzare la testa per capire cosa cosse successo, vide un blocco quastrato davanti a sè. Immediatamente dopo, spuntò da sopra essa la stesa del digimon, che disse:

    Gomamon: Dai Crow...non possiamo tenerlo aperto solo per te...quanto pesi?
    Crow: (leggermente irritato)...perchè ti interessa saperlo?!
    Gomamon: Credi sia stato facile, aprire la botola con te sopra? Ho dotuto pure aiutarli...quegli altri!!!
    Crow: ...

    E così, il Signer si rialzò e, dopo aver fatto mente locale nonchè elaborare un qualche stratagemma per farla pagare al digimon stesso per la provocazione di poco prima, entrò attraverso un buco dal diametro abbastanza ristretto, sormontato dalla suddetta botola protettiva che ben si mimetizzava con il terreno circostante, rendendolo di fatto invisibile ad un occhio anche abbastanza attento. Su una parete del buco era attaccata una scala di ferro, che il Corvo utilizzò per scendere, dopo aver chiuso accuratamente l'unica entrata attraverso una ruota incrastrata sul retro della placca mimetizzata. L'operazione non era dellle più semplici, visto che doveva evitare le parti arruginite della scala stessa, essendo presumibilmente molto antica, assicurarsi che il digimon sulla propria testa non cadesse nel vuoto, unica opizione possibile per trasportarlo essendo lo stesso una foca, nonchè fare attenzione alle continue scosse telluriche provenienti dalla superficie, segno che il golem gigante si stava muovendo.
    I due toccarono terra dopo una cinquantina di gradini circa, in una stanza insolitamente illuminata con i tre che li stavano aspettando:

    Izzy: Ma quanto ci avete messo?!?!
    Crow: La metà del tempo che ci metteresti a scendere le scale con questo coso urlante in testa...
    Joe: Come lo hai chiamato?!?!?!
    Izzy: Calma calma, non credo sia---

    Altra scossa tellurica, che distrae i presenti da quel che stavano facendo in quel preciso istante...

    Crow: Penso sia meglio di andare.
    Joe: Per la prima volta, concordo con te.
    Crow: Sicuro che non sia la seconda, invece?
    Joe: No, è la prima...
    Crow: Sono sicuro che è la seconda!
    Joe: Prima...
    Crow: Second--

    THUM!!!

    Deez: (dopo aver dato una botta in testa a Crow) Fate le seghe mentali dopo!!! Abbiamo un......eeer....qualcosa da salvare!!!
    Crow: (infastidito, e con un bernoccolo in testa) Si...certo...ma perchè non hai colpito anche J--DEEZ!!!

    Nulla da fare, il grassone se ne era già andato...correndo in quel cunicolo sconosciuto come se per lui fosse la cosa più naturale del mondo. Il che era anche surreale, dal proprio punto di vista. Comunque sia, doveva effettivamente smetterla di fare simili scenate, specie in momenti come questo...il tentativo di salvare la città e non solo era certamente ben più importante che aver ragione su un arrogante nerd a forma di acciuga gigante con foca al seguito, e fu con questo pensiero che si avviò tra un misto di fretta, dovere, stupore, e preoccupazione, in quella piccola caverna scavata nella roccia, ed illuminata da un paio di luci a neon sul soffitto...con tutta probabilità risalenti a chissà quale era, ma soprendentemente ancora funzionanti. Tale buco era assai lungo, ma il Corvo non fece caso a ciò sicchè si chiese, nel tragitto...

    Crow: Ma...come diavolo ha fatto Deez, a scendere in quel buco così piccolo?!?! L'avranno spinto da sopra?!

    Crow rise, anche perchè sapeva che la situazione era possibilissima, viste le dimensioni del "grassone". Fu così e con questi pensieri che cadde a terra, proprio al termine del lungo tunnel in discesa, quasi senza rendersene conto.

    Crow: (con la faccia a terra) AHIA!!!!!

    Il Signer si rialzò, seppur dolorante e lentamente per fare mente locale e capire cosa fosse accaduto poco prima. Innanzitutto, si guardò indietro, e vide un piccolo buco sulla grossa parete rocciosa, che dava vita ad una piccola galleria illuminata in salita. Ovvero la stessa che aveva appena percorso.

    Deez: Crow?! Che fai, siamo qui!!!
    Crow: (voltandosi) Ma che--

    Crow, detto "Il Corvo" Hogan, rimase a bocca spalancata: poco dietro i tre ragazzi, più Gomamon al seguito, si apriva un enorme baratro, apparentemente senza fondo. Le pareti rocciose della grossa camera circolare erano terreno fecondo per dei strani tubi trasparenti, che emergevano dalla superficie trasportanto dello strano liquido blu, nonchè fonte di luce della stanza stessa. Questi, attraverso un numero indefinito di reti, collegamenti, diramazioni e via discorrendo, raggiungevano infine un enorme cilindro luminoso, alto 25 e largo 10, sospeso in mezzo vuoto lasciato dal baratro composto sommariamente da tre anelli rotanti indipendenti tra loro e divisi l'uno dall'altro da una moltitudine di tubi trasparenti i quali trasportavano liquidi di vario colore fluorescente e, nella parte bassa, una serie di terminali, fili elettrici e macchine assortite, che insieme ad un apposito ponte d'accesso facevano intendere che tale sezione era adibita a centro di controllo, o comunque un qualcosa di simile. Il rumore generato dalla macchina era indubbiamente forte, ma non assordante.

    Gomamon (osservando il cilindro): Che bello Joe...che cos'è...?
    Joe: Beh...dovrebbe essere...
    Deez: Si, è questo. È incredibile come si sia mantenuto bene...

    Tutti lo guardarono allibito. L'occhialuto capì solo dopo il perchè.

    Deez: Nono! Intendevo dire che...questo generatore è stato costrutito molto tempo fa e lasciato in disuso da una trentina d'anni circa, quindi mi sembra strano che sia in così buone condizioni...
    Izzy: Va beh...l'importante è che sia ancora qui senza mandarci all'altro mondo senza preavviso...(scossa tellurica)...cazzo si sente anche da qui...non abbiamo molto tempo...

    Detto questo, il gruppo attraversa, con le dovute precauzioni, il ponte d'acciaio senza sbarre di protezione che divideva il terminale del generatore dal terreno su cui erano sino a poco prima, sospesi nel vuoto.

    Joe: (sul ponte, in testa al gruppo) Ricordatevi, qualunque cosa facciate, non guardate in basso...
    Deez: AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!!
    Joe: (voltandosi) Che è successo?!?!?!
    Crow: (trascinando Deez) Nulla...ha solo un attacco di vertigini...
    Joe: ...

    Non appena il gruppo attraversò il ponte e rinsavire Deez nel solo modo che il suo...amico conosceva Izzy, computer portatile e cavo USB alla mano, disse:

    Izzy: Se tutto va bene, dovrei configurare questa bestia in modo da attivare anzitempo il sistema di sigillo...(cerca tra i fili del terminale) basta solo sapere dov'è il terminale USB...ecco...(collega il computer al terminale del generatore usando il cavo, per poi gesticolare in modo quasi incomprensibile)... ... ...

    Qualche istante dopo, il computer di Izzy espose. Spaventato poichè lo stava tenendo tra le mani, lo lasciò cadere a terra, rompendosi in più di un pezzo.

    Izzy: (incredulo) ... ... ... ... MA PORCA PUTT--
    Joe: (tenendo il suo amico, furioso) Calmati...non fare cose avventate!!!
    Izzy: Ok ok...ma ora lasciami!!!

    Poco dopo, suo amico obbedì all'ordine, allentando la presa. Quindi il ragazzo dai capelli rossi se ne liberò abbastanza infastidito.

    Crow: Che...è successo?!?!?!?!
    Dezz: Nulla...s'è semplicemente fritta la cosa che un vero uomo dal calibro di me, Yoshi o altri della nostra specie non possono mai separarsi...
    Crow: ...capisco...
    Izzy: (con le mani ai capelli) Magari fosse solo questo...(scossa tellurica, avvertita da tutti)...come faremo ad entrare...(cambia repentinamente umore) IDEA!!!
    Gomamon: AAAAAH! Mi hai spaventato, Yoshi-kun...
    Izzy (alterato): Come mi hai chiamato?!?!?!
    Gomamon: Izzy scusa Izzy!!! Ti chiami Izzy, vero Izzy?
    Izzy: (perplesso)...scusami per lo spavento che ti posso avere provocato...ma abbiamo una soluzione (estrae un oggetto dal suo taschino)
    Deez: Ehi, è la stessa cosa che mi hai mostrato poco fa!
    Izzy: Lo so. Questo è un Digivice. Cosa vi dice?
    Crow: ...nulla, a dire il vero...
    Izzy: Ah gia! ...dimenticavo che non conoscete molte cose di questo mondo...allora, sapete che questo mondo si è...per così dire..."fuso" col mondo digitale, giusto?
    Crow: ...beh...si.
    Deez: Vai al punto.
    Izzy: Bene. Supponendo tuttavia che questo reattore sia stato completamente isolato dal mondo esterno per tutto questo tempo, dovrebbe esserci un qualche residuo di mondo all'interno...
    Crow: ...
    Izzy: In altri termini, configurerò il Digivice in modo da poter entrare all'interno del sistema e sigillarlo manualmente.
    Crow: ....penso di aver capito.
    Izzy: Perfetto.

    Detto questo, Izzy si mise immediatamente al lavoro, lasciando gli altri da parte...

    Joe: Beh, questo vorrà dire che sarà la vostra prima volta che diverrete dati...
    Deez: Che figata!!!
    Crow: Aspetta un attimo...in che senso diventiamo..."dati"?!?!?!
    Joe: Utilizzando parole che puoi facilmente comprendere, il tuo corpo verrà interamente trasformato in impulsi elettrici. Tuttavia, ti muoverai, penserai ed agirai come se fossi vero.
    Crow: ....quindi se per caso...morissi, avrei un'altra vita, non è così?
    Joe: No. Come nella vita vera, se muori, muori.
    Crow: ....

    (silenzio)

    Crow: NON SE NE PARLA ASSOLUTAMENTE!!!! NON ENTRERO' MAI LI DENTRO!!!
    Izzy: Pronti per il trasferimento!!!
    Deez: (dietro di lui) Crow!!!
    Crow: (voltandosi) Eh?

    Detto questo, il Signer fu preso con vigore dalla mano destra, e tirato nella direzione del suo amico. Qualche istante e dopodichè, nulla.

    -----

    Sebbene avesse un qualche leggero dolore in corrispondenza del cranio, non fece molta fatica ad aprire gli occhi ammirando, seppur per qualche istante, il limpido cielo verde di quel luogo...ma notò che c'era qualcosa che non andava...per esempio, come diavolo mai il cielo era proprio verde?!?!?! Fu con questo dubbio che "il Corvo" Hogan si alzò da terra quasi di soprassalto, comportandosi come se ogni cosa che toccasse fosse per lui potenzialmente letale. In effetti, il mondo che lo circondava era assai insolito, data la presenza di alberi di cocco da una parte, costruzioni in stile gotico da un altra, un sentiero oscuro delimitato da dei strani alberi blu da un'altra parte ancora e nella direzione rimasta Deez, mentre strofinava la schiena contro un albero vicino:

    Deez: (strofinandosi contro un albero) Aaaaaaaah.....che guduri--

    Non appena questi ebbe modo di constatare che il suo amico fosse davanti a lui, ebbe cura di togliersi da quella ambigua posizione il più velocemente possibile, forse con l'intento di evitare una qualche ramanzina. Così non fu:

    Crow: Deez, ma che cazzo fai?!?!?!?!
    Deez: Ah....niente...
    Crow: Come niente?!?!?! E poi, dove siamo?!?! Che è successo?!?!
    Deez: Non ti preoccupare, loro stanno bene...
    Crow: Loro chi?!
    Deez: Come chi? Gli altri, no? Izzy, Gomamon...
    Crow: Cosa c'entra questo adesso?!?!
    Deez: A dire la verità, nulla. Ma dobbiamo sbrigarci, il terminale dovrebbe essere vicino...

    Detto questo, il ragazzo dalla corporatura non lineare si voltò verso il poco raccomandabile sentiero e fece due passi, prima di essere fermato dal compagno:

    Crow: Dove pensi di andare?!?!
    Deez: Come ho già detto, il terminale dovrebbe essere qui nei dintorni, quindi non--
    Crow: Ma come può essere?! Il nanerottolo ha chiaramente detto che dovevamo andare nel Mondo Digitale per ferm--

    Il Signer si bloccò, come se avesse appena scoperto qualcosa di sconcertante. Lo shock doveva essere forte, visto che non mosse un muscolo per più di due minuti abbondanti. Fu allora che Deez mise la mano davanti all'altro sventolandola, nel tentativo di capire se fosse ancora coi piedi per terra:

    Deez: (sventolando la mano davanti ad Hogan) Ci sei???? Stai bene--
    Crow: (muovendosi in maniera repentina e spaventando il suo interlocutore) CAZZO!!! PERCHÈ MI HAI PORTATO NEL MONDO DIGITALE?!?!?! AVEVO DETTO ESPRESSAMENTE DI NON VOLER VENIRE QUI!!!
    Deez: Do-dovevi dirlo prima...
    Crow: Prima tua sorella!!! Ad ogni modo...(apre e chiude ripetutamente la mano destra)...non mi sento affatto strano...
    Deez: Infatti...questo è un mondo di dati...guardati attorno e se vedi qualcosa di strano non preoccuparti...TUTTO è composto di dati...pure noi, ma non ce ne accorgiamo...
    Crow: Una sorta di programma per--CHE STAI FACENDO?!?!?!
    Deez: (ancora una volta sorpreso a strofinarsi la schiena presso la corteccia di un albero vicino) AaaaAaaaAaahAhhhhHhhh...

    TUM!!!

    Deez: (con un dolorino in prossimità del capo) Volevo provare solo le reazioni della grattata sul corpo digitalizzato...
    Crow: (pugno destro ancora fumante dal colpo inferto qualche istante prima) Certo certo...dove sono gli altri?
    Deez: Loro? Sono ad aspettarci fuori, che domande!!!
    Crow: ....

    (silenzio)

    Crow: (furioso, prendendo per il colletto il suo compagno) CIOÈ, SIAMO SOLI, SPERDUTI IN UN MONDO CHE NESSUNO DI NOI DUE HA MAI MESSO PIEDE, SENZA VALIDO MOTIVO?!?!
    Deez: Veramente io--
    Crow: E PRESUMO ANCHE CHE SIA STATO TU A BUTTARMI IN QUESTO INFERNO, VERO?!?!
    Deez: Si, ma--
    Crow: PORTAMI FUORI DI QUI!!!
    Deez: Non posso...ci penseranno loro a portarci via di qui a missione compiuta...
    Crow: ...e cioè, tra quando?
    Deez: Non posso darti risposte.
    Crow: ...

    Il Signer butta Deez a terra, senza preoccuparsi delle ferite immediate che gli avrebbe potuto arrecare con quel gesto, andando a farlo sbattere su un albero. Il ragazzo sbattè quindi violentemente il capo contro la corteccia, facendo cadere la testa verso in avanti. Le gambe di questi erano divaricate e non gli permettevano di alzarsi nell'immediato. Crow, deluso dall'altro per quello che aveva fatto, disse:

    Crow: Ora, strofinati il deretano pure quanto ti pare, tanto nessuno vorrà vedere le tue oscenità! E visto che siamo soli in mezzo ad un mondo sconosciuto senza una benchè minima difesa, tanto vale scoprire cosa il Mondo Digitale ha da offrire...

    Detto questo, il Corvo prese la direzione opposta allo sguardo oramai sottomesso del suo compagno, con tutta l'intenzione di andare via di lì. Provò a fermarlo:

    Deez: Non andartene!!! Morirai!!!

    Crow si fermò, dopo aver fatto un paio di passi. Senza voltarsi disse, secco:

    Crow: Almeno so a chi dovrò dare la colpa.

    Detto questo, il fisico del ragazzo scomparve piano piano tra le ombre degli alberi.

    -----

    Tai: Che è successo?!?! E perchè diavolo siete tornati?!?!?!
    Yusei: Siamo circondati...la coda di quel coso blu ha distrutto l'accesso...
    Tai: Merda! Che facciamo adesso?!?!
    WarGreymon: Possiamo volare via di qui...ma non credo di lasceranno andare via così facilmente...
    Tai: Ok ma cavolo...non possiamo restare con le mani in mano...(si rivolge a Jack) voi, restate qui! WarGreymon, andiamo ad aiutarli!!!
    WarGreymon: Si!!!

    Detto questo, il ragazzo dalla divisa universitaria salì con grande maestria sulla schiena del possente guerriero dorato, per poi partire in direzione di Matt e del suo digimon, che stava già combattendo da non poco tempo in una lotta numericamente impari. Mentre il lupo blu stava scagliando un imprecisato numero di testate verso il muso di Metal Seadramon, il quale sembrava subire seppur non im maniera eclatante, il biondino sopra si accorse dei rinforzi che sarebbero arrivati di qui a breve. La cosa non gli andò molto a genio:

    Matt: (guardando a destra, in direzione di WarGreymon, e furioso) ANDATEVENE!!! SONO QUESTIONI CHE NON VI RIGUARDANO!!!!

    Esito negativo. I due continuavano ad avvicinarsi.

    Matt: QUESTA NON È LA VOSTRA BATTAGLIA!!! NON AVVICINATEVI O--
    MetalGarurumon: GIU!!!

    Detto questo, il ragazzo venne sbalzato verso l'alto, perdendo inaspettatamente la presa col digimon, sceso inspiegabilmente ad una quota più bassa dopo un breve tratto di salita. Non avendo la minima idea di cosa fosse successo, si guardò attorno, in particolare davanti a sè: se agli estremi del suo campo visivo poteva vedere a malapena uno dei due grossi piloni laterali, sullo sfondo si prospettava il maestoso mare fuori dalla baia di Tokyo, mentre abbassando lo sguardo notava la strada rovinata sotto i suoi piedi nonchè i due digimon, MetalGarurumon e Metal Seadramon appunto, il quale presentava il collo e muso abbassati senza apparente motivo valido.
    Questione di un attimo, dall'acqua proprio dietro il seprente marino meccanico spuntò il feroce volto del Levia-Dragone - Dedalo, superò in altezza con una poderosa carica l'altro serpente marino e si fiondò proprio contro il ragazzo, con entrambe le bocche spalancate. Quando i denti affilati e pieni di bulloni della bocca principale del suddetto furono ad una manciata di metri dal biondo ancora in aria, egli non si era ancora reso conto del pericolo che stava correndo, veloce com'era l'esecuzione. Altrettanto veloce fu il forte movimento delle sue mascelle, che si chiusero generando un forte rumore sordo. Così come la provvidenziale presa da parte di WarGreymon, che tolse per il rotto di cuffia Matt dalla letale traiettoia dai denti aguzzi del drago marino, lasciando quindi che anche il resto del corpo saltasse il ponte (in fondo, il serpente blu è molto lungo). Catalogando come "bazzecole" il lieve scossone ricevuto durante la presa del biondino seguito dal un rumore riconducibile ad uno strappo, Tai era entusiasta del salvataggio, scendendo quindi dalla schiena ed andando a trovare il suo amico tra le mani del digimon dorato:

    Tai: Che culo! Bravo, Wargreymon!!! Matt, stai ben--OH MIO DIO MATT!!! MATT!!!!!!

    -----

    Era da un po che aveva abbandonato il suo...ex, compagno Deez, preferendo quindi girovagare da solo per quella foresta strana, piena di foglie blu bagnate dal sole di un cielo verdognolo. Era troppo arrabbiato per avere paura degli strani esseri che potevano abitare dietro i rami ed anzi, sperava proprio che una besta la colpisse all'improvviso dietro di lui, magari al collo, giusto per avere l'occasione per maledire il grassone per il resto dei giorni. Nonostante ciò, nessuna anima digitale apparve o si nascose accanto a lui durante tutta la camminata. Proprio per questo, Crow iniziò ad innervosirsi. Non poco:

    Crow: CHE DIAVOLO AVETE CONTRO DI ME?!?! PROVATE PIETÀ PER QUESTO POVERO DISGRAZIATO SPERDUTO NON-SI-SA-DOVE?!?!?! AVETE PAURA DI ME, ESSERI INSIGNIFICANTI?!?! AVANTI, VENITE! CHE--

    La frase si interruppe. La colpa era da da attribuire ad uno strano animale che aveva colpito il Signer preso alla sprovvista. Invece di buttarlo a terra come ci si sarebbe dovuto aspettare, la velocità e la forza dell'essere con cui colpì il ragazzo fu tale che i due, a quanto pare aggrappati l'uno all'altro, rotolarono a mò di palla, percorrendo un numero imprecisato di metri nell'erba bassa e senza incontrare o abbattere alcun albero nel processo. Dopo circa una decina di secondi, la palla vivente andò fuori dalla foresta proseguendo, a tutta velocità, verso l'orlo di un burrone. Il Corvo non fece mente locale in tempo sufficiente ad accorgersi di ciò sicchè la palla attraversò anche l'ultimo lembo di terra, precipitando quindi nel vuoto.
    Ironia della sorte, i due non precipitarono nemmeno un metro sicchè atterrarono su una superficie all'apparenza piatta. Fortunatamente per Crow, fu l'altro essere ad attutire, con la schiena, tutta la dinamica della caduta; ciononostante avvertiva dei leggeri dolori alle spalle, le stesse con cui l'altro si era tenuto a lui durante tutto il tragitto. Mentre Hogan stava osservando con attenzione la sua spalla sinistra, coperta da una specie di grosso guanto violastro con delle terminazioni artigliate color marron-rossastro, sentì un lieve solletico in prossimità della guancia destra. Infastidito, voltò la testa davanti a sè, vedendo un grosso elmo cornuto violastro, che ricopriva un volto apparentemente di colore grigio, con una folta chioma di capelli biondi che scendevano dietro di lui. Ancora visibile, era la lunga lingua dello stesso colore dell'elmo con cui lo aveva appena leccato. Il Signer non fiatò per una manciata di sencondi sicchè l'altro, sorridendo, disse:

    - .........Seto?

    -----

    Anche se l'intensità del suono era molto bassa, si poteva perfettamente distinguere un urlo, in mezzo alle forti deflagrazioni dell'acqua causate dal salto del serpente blu, avvenuto pochi istanti prima. L'unica cosa che potè vedere un Yusei sopreso da quanto aveva visto, e preoccupato per le sorti dei ragazzi situati dall'altra parte del ponte, era una serie di movimenti strani da parte del digimon dorato, cambiando repentinamente rotta più volte quasi fosse impazzito. Anche MetalGarurumon, impegnato ancora nella lotta contro Metal Seadramon, a parte lo spauracchio per il proprio compagno avuto poco prima, aveva capito che qualcosa non era andato per il verso giusto. Allarmato anche dalle strazianti urla che esso emetteva, provò a chiamarlo:

    MetalGarurumon: (voltandosi verso il digimon che aveva in braccio il suo compagno, ora atterrato poco distante dai Signer) MAT--

    Immediatamente dopo, fu colpito in pieno da un raggio energetico partito dallo strano mostro giallo davanti a lui. Il serpente non parlava, ma le sue movenze gli dicevano chiaramente che non doveva abbassare la guardia, in nessun caso. Era lui, il suo avversario. Ma quelle urla...

    Jack: (sorpreso) PORCA PUTTANTA COSA CAZZO È SUCCESSO?!?!?!
    Tai: (terrorizzato, e tenendo tra le mani il suo amico, quest'ultimo pieno di sangue) NON LO SO NON LO SO!!!
    Matt: (urlando a squarciagola) AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH! BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAA.....
    Yusei: OH MIO DIO!!! STA PERDENDO TROPPO SANGUE!!!
    Tai: PROPRIO ADESSO?!?! MERDA!!!!

    Detto questo, il ragazzo poggia delicatamente a terra il suo amico, cosa non semplice date le sue drammatiche condizioni, finendo per aumentare il dolore lancinante di quest'ultimo. Non sapendo cosa fare, egli controllò nella borsa che si era portato dappresso, buttando fuori ogni cosa che gli capitasse a tiro. Una volta preso il kit di pronto soccorso, lo aprì con le mani tremolanti, facendo cadere alcuni attrezzi medici nel processo. La cosa non aveva però molta rilevanza, visto che quelle forbici e quella manciata di metri di garza insieme a del disnfettante non potevano fare molto con una ferita simile. Ormai disperato, come forse allo stesso modo dei suoi simili attorno, strinse forte il biondino delirante urlando più volte, con le lacrime agli occhi:

    Tai: (stringendo Matt accanto a se, piangendo) RESISTI!!! TU NON MORIRAI, OGGI! TU NON MORIRAI IN QUESTO MODO!!! TI PREGO, NON CHIUDERE GLI OCCHI!!! SII FORTE--

    Gli altri, al ripetere di quelle strazianti parole, non poterono far meno di non essere tristi per la sorte del ragazzo, specie considerando la ferita riportata. In quel momento, MetalGarurumon non poteva ignorare quelle grida disperate, ma stava ancora combattendo contro il MetalSeadramon...e Levia-Dragone, appena riemerso proprio accanto al primo serpente. Essendo una lotta impari e con una situazione alquanto drammatica sul peso della propria coscienza, il digimon non fu in grado di combattere come si deve, e risultato fu che prese colpi su colpi, mandandolo prosgressivamente al tappeto a suon di raggi energetici e violente codate.
    Tuttavia, in quel clima di angoscia, qualcuno si prese coraggio e, dopo aver pulito gli occhi lacrimanti col braccio, si fece capo a Tai e disse:

    Biyomon: (malridotta, e determinata come non mai) Tai, dammi quelle garze.
    Tai: Ma--
    Biyomon: SUBITO!!!!!
    Tai: (sorpreso) Si, subito!!!! (da garza, disinfettante e forbici al digimon)
    Biyomon: Bene. Ci penserò io a Matt. Voi altri, fatevi da parte!!!
    Jack: Come puoi--
    Biyomon: (occhi infuocati) SO QUELLO CHE FACCIO!!!
    Jack: S-s-s-si...

    Detto questo, il gruppo si fece da parte lasciando il pennuto alle prese con...un uomo di 22-23 anni dai capelli biondi, con indosso una maglietta nera, sgargiante e lacerata in prossimità del bacino, interamente ricoperto di sangue dalla testa all'osso sacro, e con due moncherini dello stesso colore, quasi fossero glassati, che con un tragicomico equivoco pareva volessero dire: "le gambe di Matt Ishida sono state qui". Ma l'uccello viola non si perse d'animo:

    Biyomon: Se c'è una cosa che una mia amica mi ha insegnato, è che bisogna tenere più agli altri piuttosto che a se stessi!!!
    Matt: (vedendo appannato, forse per via delle ferite) ...

    Intanto, MetalGarurumon era stato messo ufficialmente fuori combattimento, dopo un violente colpo ricevuto alla schiena da parte del Levia-Dragone. A terra, e con le gambe distese nelle quattro direzioni diverse, aveva lottato fino alla fine senza però, a quanto pare, rimediare qualcosa. Era a pezzi, impossibilitato quindi a camminare. Voleva sapere che fine aveva fatto il suo compagno...nonchè suo amico da oltre dieci anni a questa parte, ma a quanto pare il destino beffardo non gli vole concedere almeno un ultimo saluto, drammaticamente rappresentato da un secondo violente attacco del serpente blu, che si stava avventando contro di lui nel chiaro intento di divorarlo, poco importava se avesse preso anche pezzi interi di ponte. Quando lo vide avvicinarsi, e dopo essersi assicurato di aver esaurito tutte le opzioni a sua disposizione, tra i quali anche l'autodistruzione, chiuse gli occhi, bisbiglando qualcosa di incomprensibile.
    Un paio di istanti dopo, li riaprii osservando di fronte a lui un enorme dinosauro dorato che, con le sue possenti mani, teneva aperte le mascelle della bocca grande del seprente blu, impedendo alla seconda di divorare alcunchè, essendo essa sopra la prima. Certo, l'altro digimon faticava, e non poco, nel tenere la bocca aperta, senza contare che si stava ferendo poichè esso andava a toccare i denti bullonati dello stesso. Sopreso da una azione simile, specie dopo i continui allontanamenti arrivati agli altri per via del suo compagno, chiese:

    MetalGarurumon: C-che stai facendo?!?! Tu non c'entri nulla!!!
    WarGreymon: Al diavolo! Piuttosto, puoi muoverti?!?!
    MetalGarurumon: (tenta inutilmente di alzarsi) N-no...
    WarGreymon: Trova una scusa valida...questa bestia mi sta per mangiare dopo aver fatto lo spuntino con le gambe di Matt...!!!

    Il digimon meccanizzato restò esterrefatto da tale affermazione, per poi arrabbiarsi non poco con l'altro:

    MetalGarurumon: Non può essere!!! So che stai mentendo!!!
    WarGreymon: Pensala come vuoi ma (le fauci si stringono sempre più)...vattene finchè puoi...
    MetalGarurumon: Non devi--

    In quel preciso momento, il digimon nota delle vistose chiazze di sangue di color rosso scargiante sulle braccia del dinosauro dorato. Sapendo che quelli della proprio specie, i digimon appunto, non possono far uscire sangue, almeno non nel caso di specie, tale macchia doveva provenire da una qualche altra parte. Ora che ci pensava, WarGreymon era perfettamente pulito, almeno finchè non ha salvato Matt dall'attacco di quel--

    E quelle urla, allora...? No, non poteva essere...ma se fosse veramente così, correndo quindi il rischio di non vedere mai più il proprio compagno vivo, senza neanche stargli accanto per accompagnarlo nel suo ulitmo viaggio?

    No, non doveva andare a finire in questo modo. Assolutamente.

    Beffardo destino, Tai non fu dello stesso avviso specie dopo aver visto, seppur in lontananza, il proprio digimon essere stato divorato in un sol boccone dal Dedalo, portandosi via anche qualche pezzo di cemento armato. Il fatto che anche MetalGarurumon avesse fatto la stessa fine non fu sufficiente a calmare, se non placare, la furia disperazione e paura che stava provando in quel momento. Non poteva credere a ciò che aveva appena visto, ma i 20 minuti appena trascorsi gli avevano fatto capire come tutte le cose cattive di questo mondo potessero perettamente materializzarsi nella realtà, ossia il peggiore degli incubi. Non poteva nemmeno piangere, sicchè avrebbe potuto demotivare l'ormai moribondo Matt, poco distante, dal tenere aperti gli occhi; oppure muoversi, pietrificato com'era dalla paura generata dal successivo cambiamento di direzione della testa del Dedalo, che ora stava lentamente avanzando verso di loro senza dar alcuna via di fuga. Il ragazzo fu successivamente toccato da una mano, in prossimità della spalla. Tremolante, egli si voltò, e vide un Jack insolitamente tranquillo:

    Jack: Non so come vi comportate in situazioni come questo...ma in ogni caso...(risata forzata)...sii forte...

    Dopo un attimo di esitazione, Tai sorrise. Si vedeva perfettamente che il biondino avesse paura, ma almeno aveva il coraggio di fare buon viso a cattivo gioco.
    E fu con la ritrovata determinazione che egli si rivoltò verso il volto sempre più vicino del Dedalo, ben intenzionato dal non farsi sfuggire uno spuntino come quello.

    SGFLUSH!!!!


    Come un fulmine a ciel sereno, uscì improvvisamente una grossa spada dalla testa del serpente blu, che iniziò in quel momento a dimenarsi come fosse stato colpito ad un nervo vitale. Nemmeno il tempo per capire chi o cosa avesse fatto chissà che, si ingrossa la parte del corpo subito accanto alla testa. Poi un'altra, ed un'altra ancora, e così via finchè tutto il lungo collo del serpente blu non si ingrossò a dismisura. Immediatamente dopo, il Levia-Dragone - Dedalo esplose.

    KA-KA-KA-KA-KA-KA-KA-KA-KA-KA-KA-BOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!!!!!

    La deflagrazione, che avvenne più o meno in un punto sopra il livello del mare, coinvolse anche il digimon dorato restante, che fu lievemente danneggiato dallo stesso vista la breve distanza dello punto dell'esplosione. I ragazzi sul ponte, in specie Tai, rimasero sbalorditi nel vedere le carcasse fumanti del Dedalo scomparire lentamente sott'acqua, quasi non curandosi dell'onda d'urto generata dall'esplosione che, tutto sommato, non fu forte quanto bastava da farli cadere a terra. Stupore a parte, nessuno sapeva dire con assoluta certezza chi o cosa avesse fatto chissàche e perchè, sicchè anche Metal Seadramon fu sbalordito da quanto appena successo. Inoltre, la coltre di fumo che si alzò subito dopo non permetteva di vedere molto, in fin dei conti.

    Quando il fumo si diradò quasi del tutto consentendo di vedere oltre la ventina di metri, Tai non potè fare a meno di sorridere, se non gioire. Jack, in quel momento accanto a lui, provò a chiedergli cosa avesse da esser così contento. Non potè fare tale frase poichè la risposta era sul ponte, davanti ai suoi occhi: infatti, nello stesso punto in cui giaceva poco prima la testa del Dedalo e con le spalle ai ragazzi, sorgeva ora un enorme e possente guerriero dal mantello bianco, in quel momento rannicchiato e completo di: una elaborata corazza dello stesso colore con alcuni particolari giallastri, un cannone di modeste dimensioni, montato su un braccio destro che rassomigliava non poco a MetalGarurumon, e di una maestosa spada, decorato con alcuni simboli in mezzo ai due fili nonchè parte terminale del braccio sinistro la cui mano era rappresentata dalla testa di WarGreymon. Per essere più precisi, il cannone era rivolto nella direzione dove fino a poco prima era presente il lungo collo del Dedalo, mentre la spada era ancora puntata verso l'alto, segno evidente che era stato lui, a far fuori quel mostro.
    Diradata completamente la coltre di fumo, quello che sembrava palesemente essere la fusione dei digimon appena divorati si alzò nei suoi venti e passa metri di altezza e, senza mai distogliere lo sguardo dal serpente marino rimasto, in quel momento a debita distanza, mise le braccia in assetto neutro, come se si stesse riposando.
    Poco dopo, il digimon scattò, abbandonando il ponte e fiondandosi su Metal Seadramon.

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    CARTA DEL CAPITOLO 16
    SPOILER (click to view)

    image



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    La cavalleria è arrivata!!! Ma forse anche troppo tardi, viste le condizioni del biondino...chi ha incontrato Crow? Questo ed altro lo scoprirete nei prossimi capitoli!!!

    Innanzitutto, devo ben specificare che questo sarebbe dovuto essere il primo tempo dell'originale capitolo 16, tagliato quindi per mancanza di spazio. Se non troverete molte rivelazioni è normale, ma mi sono messo al lavoro sul seguito...dispiace anche a me, ma sono stato costretto a fare il taglio...intanto, commentate!!!

    Edited by Fenicottero Rosa - 2/10/2010, 23:52
     
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