Yu-Gi-Oh 5D'S: Chronicles of Neo Domino

[SERIO][COMICO][AVVENTURA][VM 13]

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  1. Bulloneria
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    bello bello
    IO SONO IL DEMONIO WHAWHAWHA!!!!!!!!!!!!
     
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    Scusate! Ho fatto leggere il mio nuovo capitolo ad un mio amico....e mi ha detto che nel film di Dragonball "Il Super Sayan della Leggenda", Broly diceva la stessa identica frase, durante il combattimento contro Junior...è vero?
     
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    Signore delle notti senza luna

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    So che avevo detto un capitolo a settimana...ma sapete com'è l'ispirazione...perciò prima che svanisca...proseguiamo subito...

    Capitolo 9: Le origini del Diavolo - 1° Parte

    Il giorno dopo Yusei, Jack, Akiza, Crow, Leo e Luna si trovarono, di comune accordo, al Ministero della Sicurezza: Li avrebbero atteso un elicottero che li avrebbe condotti alla residenza di Rex Goodwin. Mentre attendevano, ciascuno di loro avevano vari pensieri nella testa, ma tutti rivolti alla stessa persona: Chi o che cos'era Grendell? Era un loro nemico? Era un Signer? Era....umano...o no? Ciascuno rimembrava gli avvenimenti della scorsa notte, e, mentre erano ancora immersi nei loro pensieri, arrivò l'elicottero, che atterrò davanti all'entrata del Ministero. Da esso uscirono Mina e Trudge, che era il pilota.

    “Buongiorno ragazzi. Siamo venuti a prendervi.” disse Mina. “Arriveremo alla residenza del Direttore tra circa mezz'ora.” continuò a dire.

    “Molto bene! Forza ragazzi....tutti a bordo!” disse Yusei. L'elicottero prese poi il volo, e si allontanò dal Ministero, per dirigersi all'isola privata di Rex Goodwin. Mentre erano in volo, i ragazzi iniziarono a chiacchierare.

    “Quindi per pagare il debito della sua D-Wheel, ha lavorato per un giorno alla vostra officina. E vi è stato d'aiuto?” chiese Akiza, dopo che Yusei gli raccontò di come lui, Jack e Crow avessero conosciuto Grendell.

    “Altroché! Si è rivelato un vero genio della meccanica: Riparava moto in soli dieci minuti. Mai visto nulla di simile...” spiegò Jack all'amica.

    “Anche noi l'abbiamo conosciuto all'officina!!!” disse Leo, intervenendo nella discussione. “L'ho pure sfidato a duello....e non ci crederai....ma ho perso. Erano mesi che vincevo in continuazione.” continuò.

    “Per forza.....i tuoi avversari erano tutti bambini di 5 anni....” disse Luna. Leo si voltò verso di lei con volto scocciato.

    “NE AVEVANO 6!!! E comunque smettila di prendermi sempre in giro!!!” disse Leo arrabbiato alla sorella, con il quale, intraprese il classico e immancabile litigio, mentre Akiza li osservava ridendo.

    “Comunque non solo Leo è caduto sotto i suoi colpi....anche Crow le ha prese...” spiegò Yusei divertito, guardando l'amico, che per tutta risposta, gli fece il palo, senza dire nulla, e continuando a guardare il panorama dal finestrino dell'elicottero.

    “Pure Crow....beh...ad essere sincera, non mi stupisce troppo. Non è un duellante ordinario.” disse Akiza. Poi spiegò come lo conobbe lei, e raccontò anche del suo duello contro di lui.

    “Cosa??? Ha battuto pure te??? Da non credere: Ha battuto tre dei duellanti che hanno sconfitto i Dark Signer! E Akiza è pure una Signer!” disse Mina stupita, unendosi alla conversazione. “Sarà pure gentile ed educato come dite voi....ma è un tipo imperscrutabile....e possiede quegli strani poteri....” continuò a dire.

    “Io credo che i suoi poteri abbiano a che fare con la paura: L'aura che emana sembra stimolare l'emozione della paura, nelle persone che gli stanno intorno. E credo che sia pure in grado di percepirla. So quel che dico, avendo duellato contro di lui e avendolo fatto arrabbiare!” spiegò Trudge, mentre guidava l'elicottero.

    “Beh...questo spiegherebbe perché quel bandito, e il teppista alla Daimon, avevano una espressione così spaventata, mentre lui gli stava vicino. Ma che cosa c'entra questo con il suo Birthmark?” chiese Akiza.

    “Forse ci sono!!! Ha poteri psichici come te!!! Ecco come fa!!!” disse Leo. Ma Akiza scosse la testa.

    “Le capacità psichiche possono rendere parzialmente reali le carte, o permettere altre cose a livello mentale....ma non possono potenziare le prestazioni fisiche!” spiegò Akiza riferendosi al pugno di Grendell contro il ladro. “E poi, in qualche modo, possono essere percepite da altre persone dotate di capacità simili....ma io non ho sentito proprio nulla, sebbene la sua aura fosse visibile....” continuò a spiegare, davanti ad un deluso Leo. Improvvisamente Trudge indicò qualcosa sotto di se.

    “Siamo arrivati! Ecco l'isola. Preparatevi all'atterraggio!” disse l'Ufficiale. Poco dopo i ragazzi atterrarono. Una persona li stava aspettando, dopo che furono a terra: Era piuttosto basso, e, dal trucco che aveva in faccia, sembrava un vero frocio.

    “Benvenuti! Il Direttore mi ha mandato per ricevervi, e mi ha incaricato di dirvi che vi attende in sala da pranzo.” spiegò Lazar, Vice Direttore della Sicurezza, e capo delle Squadre Speciali di Investigazione di Neo Domino, nonché membro dell'Yliaster assieme allo stesso Goodwin. Non poté nascondere una espressione di fastidio, vedendo Crow tra i presenti: Non aveva scordato il duello intrapreso contro di lui all'epoca dei Dark Signer.

    “Noto che ti ricordi ancora di me, eh? Quasi mi dispiace che quel duello non sia terminato...” disse Crow, con tono di scherno, facendo innervosire il Vice Direttore.

    “Bada a come parli pidocchio! Continui ad essere un problema per la Sicurezza! Se non fosse che sei qui, per un invito ufficiale del Direttore, ti avrei già fatto arrestare!!!” disse Lazar con tono infastidito.

    “Basta! Crow, non siamo qui per litigare! Facci pure strada Lazar.” disse Yusei. Il Vice Direttore accompagnò tutti i presenti, all'interno dell'enorme residenza di Rex Goodwin, fino a che non giunsero davanti alle porte della sala da pranzo. Lazar chiese di attendere fuori, ed entrò nella sala. Ne uscì pochi secondi dopo, invitando i Signer ad entrare. La tavola era imbandita, e iRex Goodwin era seduto a capotavola.

    “Benvenuti ragazzi, vi stavo aspettando....benvenuta anche tu Akiza. Tuo padre mi ha telefonato per avvisarmi che saresti venuta anche tu. Ho fatto preparare un buffet per voi. Sedetevi e servitevi pure.” disse Goodwin, in tono educato e cortese. Yusei ed i suoi amici si sedettero.

    “Non venivamo qua dal giorno del tuo....come lo posso definire....dispetto!” disse Jack, con mezzo tono di scherno. Il Direttore abbassò lo sguardo assumendo un'espressione triste.

    “Sono consapevole aver causato numerosi problemi, e pure di aver attentato alla vostra vita, per un mio sciocco e irrealizzabile desiderio di potere. Vi chiedo però, di poter evitare, di discutere adesso di quella storia.” disse il Direttore tristemente. Yusei lo guardò.

    “D'altronde, siamo qui per altro....” disse Yusei. Il Direttore annuì, e si alzò.

    “Prima di cominciare, volevo sapere: Spero che Grendell non vi abbia causato problemi.” chiese.

    “No, non ce ne ha causati, anzi....ieri sera ci ha pure salvati da un ladro. Ma non nego che ci ha spaventati: Lo ha tramortito con un pugno, degno di Superman: Un volo di sette metri e quasi sfondava il muro della gelateria nella quale ci trovavamo, quel bandito.” spiegò Yusei. Goodwin assunse una espressione stupefatta.

    “State scherzando? Che diavolo significa? Ora salta fuori che ha pure la superforza? Ma cosa gli è capitato?” chiese Goodwin, più a se stesso che agli altri.

    “Cosa? Direttore! Se nemmeno lei ha una spiegazione, io inizio a preoccuparmi...” disse Akiza. Il Direttore si rivolse poi verso i presenti.

    “Vi devo confessare che il Grendell che ho visto, e di cui mi avete parlato...è molto diverso da quello che conoscevo io. L'unica cosa che vi posso raccontare...è ciò che io so su di lui: Le sue origini...” spiegò il Direttore.

    “Ti ascoltiamo Goodwin....” disse Yusei, ricevendo un cenno positivo da tutti i presenti. Il Direttore fece un profondo sospiro, poi iniziò il suo racconto.

    “Dopo la morte di mio fratello Rudger e l'incidente dello Zero Reverse, io arrivai a Neo Domino, e in breve tempo, salì al potere diventando il Direttore della Sicurezza. Il mio obiettivo era quello di trovare i cinque Signer, ed evocare il Crimson Dragon in modo da usarne il potere per richiudere le porte dell'Oltremondo e risigillare gli Immortali Terrestri, liberati dall'incidente, nelle viscere della terra. Ma questo lo sapete benissimo anche voi. Ma c'è una cosa che non potete sapere, perché avvenne alcuni anni prima, che io mi mettessi alla vostra ricerca.” Spiegò Rex Goodwin, mentre i presenti ascoltavano in silenzio, mangiando un boccone ogni tanto. “Come ben saprete, mio fratello, era il Signer che possedeva la Testa del Drago, che mi affidò prima di morire. Grazie ad essa mi sarei potuto mettere alla ricerca degli altri Signer. Ma pensai anche al tempo, che questa ricerca avrebbe potuto comportare: Ero impaurito all'idea che i Dark Signer potessero entrare in città, e potare morte e distruzione, prima che io vi trovassi. Fu così che ebbi un'idea. Ed il braccio di mio fratello mi avrebbe aiutato a realizzarla.” continuò a spiegare il Direttore.

    “Un'idea? Che idea?” chiese Leo incuriosito, mentre si ingozzava di patatine.

    “L'idea era che il bracco di mio fratello, conteneva una parte del potere del Crimson Dragon. Perciò attraverso una sofisticata e speciale operazione di chirurgia, i miei scienziati riuscirono ad “estrarre” dal braccio, una parte del potere del suo Birthmark.” spiegò Goodwin, causando la sorpresa dei presenti. “Quella parte estratta, venne poi, iniettata all'interno di cinque bambini, ancora allo stadio fetale. Praticamente l'idea era che questi bambini, crescessero con il potere del Birthmark dentro di loro.” continuò a spiegare il Direttore.

    “Signer artificiali???” chiese Jack sorpreso. “Avete usato quella parte di potere per creare dei Signer artificialmente?”continuò a chiedere.

    “Esattamente. La parte di potere, estratta dal braccio, era minima. Ma avevamo teorizzato che quel potere, si sarebbe sviluppato e sarebbe cresciuto, parallelamente alla crescita dei bambini....cosa che effettivamente avvenne.” spiegò Goodwin. Poi Luna intervenne.

    “Scusi...immagino che fosse un esperimento rischioso. Perché le madri dei bambini hanno accettato di sottoporre i loro figli ad un simile rischio?” Chiese la bambina. Goodwin la guardò, poi...

    “Non credo proprio che le madri avessero qualcosa in contrario....visto che non esistevano. Quei bambini non sono nati....sono stati creati....” spiegò il Direttore, stupendo tutti i presenti.

    “Sta dicendo che sono stati creati in laboratorio???” chiese Akiza. Goodwin annuì.

    “Come ben sapete il Birthmark è un fato. Normalmente è impossibile che una persona qualunque lo possa avere. Abbiamo perciò dovuto creare noi delle forme di vita, con i requisiti adeguati per ricevere e controllare tale potere.” spiegò il Direttore. Questa volta fu Yusei ad intervenire.

    “Fammi indovinare......Grendell era uno di quei bambini.....vero?” chiese. Goodwin fece una breve pausa, come se stesse pensando a qualcosa di importante. Poi con un profondo respiro continuò.

    “Si....era uno di loro. Come però vi stavo dicendo, questi bambini crebbero, e con loro, il potere del Birthmark che possedevano. Tuttavia, i loro segni artificiali, si manifestavano di tanto in tanto, durante gli allenamenti e i duelli, che organizzavamo per accrescere il loro potere....ma non si risvegliarono mai del tutto: In parole povere compariva la luce rossa del Birthmark....ma non si manifestò mai il tatuaggio.” spiegò il Direttore, mentre i ragazzi ascoltavano. “Credemmo tuttavia che ciò, fosse dato dal fatto che non fossero i Signer originali: in fondo il loro potere continuava a crescere. Come ormai avrete capito, in definitiva, il mio obiettivo era quello di usare loro per evocare il Crimson Dragon, senza dover, per forza, cercare voi. Gli insegnammo la storia del Crimson Dragon, quella dei 5 Draghi, e pure quella degli Immortali e del King of the Underworld, in modo che comprendessero l'importanza della loro missione. Poi venne il giorno. I ragazzi avevano solo 10 anni, ma il loro potere era già abbastanza maturo. Quello stesso giorno tentammo di evocare il Crimson Dragon. Ma, benché i loro 5 segni si illuminarono insieme.....non successe nulla.” spiegò Rex Goodwin. “Facemmo ben poche indagini sul problema, anche perché in cuor mio, conoscevo già la risposta: Non erano i veri prescelti. Benché fossero nati e cresciuti, con il potere del Crimson Dragon in loro, era stata comunque una forzatura del fato, voluta dall'uomo. Era ovvio, quindi il perché, la divinità non avesse risposto alla chiamata. In fondo, il fatto che il tatuaggio non si manifestasse, avrebbe dovuto essere un avvertimento per noi. In parole
    povere.....quell'esperimento si rivelò fallimentare.” Terminò di dire il Direttore.

    “Capisco...e quindi hai iniziato a cercare noi...” disse Yusei. “Ma che ne è stato dei Signer artificiali?” chiese Yusei. Goodwin sospirò.

    “Con il fallimento dell'esperimento, capimmo che i ragazzi, erano purtroppo inutilizzabili per gli scopi dell'Yliaster. Quindi decisi di mettermi alla vostra ricerca. Ma temetti che, quando il giorno sarebbe arrivato, la parte di potere dei ragazzi avrebbe potuto in qualche modo....causare interferenze, con l'evocazione del Dio Drago, e quindi impedirne l'apparizione. Anche se si trattava di una possibilità remota, come spiegato dai miei scienziati, non potevo permettermi comunque di rischiare. C'era in gioco la pace nel mondo. Fui quindi costretto a prendere una decisione drastica: Dovevo impedire che i loro birthmark interferissero con l'apparizione del Dio...quindi dovetti farli sparire!” spiegò il Direttore, mentre tutti i presenti si alzarono di scatto guardando Goodwin con orrore.

    “Li hai fatti uccidere???” chiese Yusei, con volto terrorizzato, al solo pensarci, come tutti gli altri del resto. Fortunatamente Goodwin scosse subito la testa.

    “No, no! Assolutamente. Nel corso degli anni mi sono pure affezionato a quei bambini, che ho praticamente visto crescere. Ma per la pace, fui costretto comunque a separarmi da loro....perciò, senza spiegargli nulla, ordinai ai miei uomini di portarli via...e di esiliarli a Satellite...era un luogo abbastanza lontano, perché potessero interferire con l'evocazione a Neo Domino.” disse il Direttore, con tono come se si fosse appena liberato da un enorme macigno.

    “Li ha esiliati da Neo Domino e abbandonati a Satellite?” chiese Jack sorpreso. “Dei bambini di 10 anni? Senza dirgli perché...e solo per una tua paura, probabilmente infondata? Goodwin....MA TI SEI LESSATO I NEURONI COL PHON???” chiese Jack con rabbia. Goodwin sospirò.

    “Non ho avuto scelta....so di aver fatto un cosa orribile: Abbandonare cinque bambini, in una città diroccata, piena di criminali...e dove praticamente operavano i Dark Signer. Loro tuttavia non sapevano nulla del nostro esperimento, e quindi ero certo che non si sarebbero interessati a quei bambini. Comunque benché remoto, il rischio di interferenze c'era....e non potevamo permetterci di sbagliare. Fu da quel giorno, che isolai Satellite, per impedire ai Dark Signer di entrare in città, ed avere altro tempo per cercare voi. Comunque sia mi ero ripromesso di ritrovarli, una volta che quella storia sarebbe finita. E così ho fatto. Durante la ricostruzione di Satellite, li ho fatti cercare senza sosta. Era mia intenzione riportarli qui, spiegargli il perché delle mie azioni....e magari riuscire a riappacificarmi con loro. Ma le ricerche fallirono....e ho quindi pensato che fossero morti. Questo almeno finché Trudge non mi ha detto di aver duellato con un ragazzo misterioso, e dalle descrizioni che mi ha dato, ho capito che era uno di loro.” finì di dire il Direttore.

    “Ed infatti si trattava di Grendell....” disse Luna. “Beh...dopo aver udito questa storia....non mi sorprenderebbe se quei ragazzi le portassero rancore. Adesso comprendo meglio la reazione di Grendell, quando l'ha vista all'officina.” continuò a dire la bambina con tono serio.

    Gia...Grendell.....quanto è cambiato....che voi ci crediate o no, quando aveva 10 anni, era un bambino carino e sorridente....con capelli biondi e occhi azzurri....” raccontò il Direttore, causando una espressione di sorpresa su tutti i presenti, che sapevano benissimo che Grendell aveva capelli neri e occhi rosso scuro. “E non è solo cambiato nell'aspetto fisico: Possedendo parte del potere del Crimson Dragon, il suo potere derivava dalla luce....ma quello che ho visto ieri era un potere buio...oscuro...e profondo. E poi, capisco che, in cinque anni il suo potere possa essere cresciuto, ma non può essere diventato così potente: Sembrava inarrestabile. Per non parlare dell'incremento della sua forza fisica di cui mi avete parlato. Non so proprio che cosa dirvi....” spiegò Goodwin. Poi si alzò dalla sedia. “Comunque questo è tutto ciò che so!” finì di dire, mentre anche i ragazzi si alzarono.

    “Una storia davvero incredibile....come pensa che dovremmo comportarci?” Chiese Akiza, ma il Direttore fece spallucce.

    “Non saprei ragazzi....in fondo voi non centrereste nulla: E' stata una cosa del tutto improvvisa, nonché inaspettata.” rispose Goodwin, mentre il gruppo uscì dalla sala, e si diresse verso l'esterno. Una volta usciti, Goodwin riprese a parlare. “Comunque da quello che ho visto, mi sembrava solo spaventato. Non penso avesse intenzione di farvi del male. E poi mi avete detto che vi ha perfino aiutato. Ah, come mi piacerebbe poter parlare con lui...magari chiedergli come stanno gli altri. Devo confessarvi che tra tutti e cinque.....Grendell era quello, che più di tutti, speravo di rivedere....” disse il Direttore.

    “Ah si? E Come mai?” chiese Crow. Goodwin assunse un espressione pensierosa.

    “Ho le mie ragioni personali.....che per il momento preferisco non rivelare...” rispose solamente Goodwin, mentre i ragazzi risalirono sull'elicottero, che li avrebbe riportati a Neo Domino. “Comunque sia, se doveste rincontrarlo....vi chiedo di farmelo sapere...per favore.” chiese poi.

    “D'accordo Goodwin...lo faremo.” disse solamente Yusei. Dopo i saluti, l'elicottero partì. Durante il viaggio nessuno disse niente. Anche Mina e Trudge erano presenti da Goodwin: In fondo anche loro volevano sapere. Ed anche loro erano silenti. Arrivati a destinazione i ragazzi scesero. Mina e Trudge li salutarono e poi ripartirono. I ragazzi si misero in cammino, verso il parco. Durante il tragitto, iniziarono a parlare.

    “Diavolo, la storia del Direttore Goodwin aveva dell'incredibile. Signer artificiali...ma ci pensate? Deve essere una figata!” disse Leo con voce eccitata. Yusei, Jack, Crow e Akiza erano silenti.

    “Quei cinque....sono cresciuti senza dei veri genitori...sono stati abbandonati per Satellite...e sono stati quindi costretti a sopravvivere con le loro sole forze....non è una figata Leo....è tristissimo....” disse Yusei. Jack annuì.

    “Anche io, Yusei e Crow, siamo stati costretti a crescere senza famiglia, visto che i nostri genitori sono morti nello Zero Reverse. Noi più di tutti, comprendiamo come si possano essere sentiti.” disse Jack, ricevendo un cenno positivo da Crow. Akiza in quel momento rammentò alcune parole di Grendell, durante il loro duello alla Daimon.

    “Ciascuno di noi ha i suoi piccoli segreti...e alcuni non ci fa piacere che vengano alla luce...ho vissuto avvenimenti poco piacevoli, e convissuto con sentimenti ed emozioni che a nessuno piacerebbe provare...”.

    “Ha sofferto....” disse improvvisamente, attirando su di lei l'attenzione degli altri. “Avevo letto la tristezza nei suoi occhi...ma non capivo da che cosa fosse causata....adesso mi è tutto chiaro.” disse Akiza. “Immagino che a causa dei suoi poteri abbia dovuto nascondersi a lungo....fino a che non ne ha acquisito il completo controllo. Probabilmente Grendell non ha amici....perché aveva paura di essere denigrato a causa dei suoi poteri...mi fa una pena.....mi ricorda tanto me....” disse Akiza con una nota triste nella voce.

    “Ma adesso non è più così! Noi siamo tuoi amici! E quando lo rincontreremo, con Grendell, sarà la stessa cosa: Che importanza ha chi sia, o di che natura siano i suoi poteri. Ci ha apertamente dimostrato di essere un buon ragazzo....solamente alla ricerca di amici...e noi non lo denigreremo di certo per il suo bisogno di affetto...” disse Luna, ricevendo un cenno affermativo da tutti.

    “Comunque sia....sarei curioso di conoscere i motivi e le cause del cambiamento in lui, di cui ci ha parlato Goodwin.” disse Crow, mentre erano ormai giunti al parco.

    “Se permettete......ve lo spiego io......” disse una voce, proveniente da li vicino. I ragazzi si guardarono intorno, fino a voltarsi in direzione di una panchina su cui stava seduto un ragazzo....più precisamente il soggetto della loro discussione.

    “GRENDELL!!!!” urlarono tutti all'unisuono, vedendo il ragazzo seduto sulla panchina, mentre a pochi metri di distanza, stava parcheggiata la sua inseparabile Dark Devil. Stava sorseggiando una limonata con cannuccia, presa al chiosco del parco. Aveva una espressione tranquilla.

    “Mi sono un po' stancato di fuggire...e poi da quello che ho capito...il gran capo vi ha raccontato qualcosina. E dato che io non sono un maleducato...con il vostro permesso, vi racconterò la parte della mia storia, che nemmeno Goodwin conosce: La mia vita a Satellite!” disse Grendell.

    Fine prima parte...

    Finalmente le nebbie iniziano a diradarsi....e nel prossimo capitolo saprete dell'altro.....per ora commentate come sempre.....ciao!!!!
     
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    *_* ke devo dire? image ____ image trooooppo bello
    forza, voglio sapere il resto :Q______
     
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    In verità non ho avuto una fantasia gigantesca: L'idea l'ho presa ispirandomi al gioco Yu-Gi-Oh: Stardust Accelerator. Ho già in mente il prossimo capitolo....ma per oggi mi prendo una pausa. Domani vederemo...
     
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  6. Bulloneria
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    sul serio devi partire per Tokio e far pubblicare la tua storia e se non accettano ti faccio da avvocato
     
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    Più che altro mi serve un traduttore...io non parlo e non capisco il giapponese XD.
     
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    Oh dio eccola....l'ispirazione continua inarrestabile...come un'orgasmo che si fa strada (vabbé che esagerato...)! Presto!!! Più presto!!! Devo proseguire prima che svaniscaaaa!!!!

    Capitolo 10: Le Origini del Diavolo – 2° Parte

    Quando i ragazzi, dopo il colloquio con Rex Goodwin, si erano diretti al parco, era per fare una passeggiata salutare e trovare un po' di relax. Di certo, quello era l'ultimo posto dove si sarebbero aspettati di trovare Grendell. Yusei si avvicinò a lui, ma prima che potesse aprire bocca, Grendell lo precedette.

    “Innanzitutto devo delle scuse a tutti quanti: Yusei, Jack, Crow...non è stato educato da parte mia scappare in quel modo dall'officina. In fondo ero lì per un debito. Leo, Luna....eravate i più vicini alla porta del garage...se non aveste avuto la prontezza di riflessi di spostarvi, vi avrei certamente investiti e uccisi...non ho nessuna scusante. Akiza....ieri ho passato una bella serata in tua compagnia alla Daimon...ma alla gelateria, sono consapevole di averti spaventata assieme agli altri, e, immagino che ora mi considererai un mostro...ne hai tutte le ragioni...”disse Grendell con tono di colpevolezza ed uno sguardo triste. Yusei si avvicinò a lui.

    “Grendell, non ti devi scusare! Non siamo arrabbiati con te. Anzi, eravamo preoccupati: Non capivamo il perché della tua fuga così precipitosa dall'officina. Volevamo solo delle risposte.” spiegò Yusei, ricevendo un cenno positivo da Jack e Crow. Poi furono Leo e Luna ad avvicinarsi a lui.

    “Ehi, amico, scherzi? A parte che io e Luna, ci eravamo spostati appena eri salito sulla moto, quindi non ci avresti investiti comunque....ma si vedeva dal tuo volto che ti era successo qualcosa. Anche dopo essere tornati a casa, Luna era preoccupatissima per te, e anche io ho sperato che non ti fosse accaduto niente. Non hai nulla di cui scusarti! Siamo contenti di sapere che stai bene.” disse Leo, dandogli una pacca sulla spalla, mentre Luna lo guardava sorridendo. Anche Akiza si avvicinò.

    “Alla Daimon, mi hai riconosciuta come la Rosa Nera. A parte i miei amici e la mia famiglia, nessun'altro mi aveva mai giudicata per come sono realmente, ma tu l'hai fatto, e per te non ero una strega, ma una ragazza normale. Perciò ora io ti chiedo...cosa dici? Non sei un mostro, ed io non potrei considerarti tale ne adesso, ne mai. E poi, se alla gelateria non ci fossi stato tu, non so come sarebbe finita. Chiedi scusa per cosa? Per averci salvati? Un po' insensato non trovi....” disse Akiza, prendendogli una mano, e sedendosi al suo fianco sulla panchina. Grendell arrossì, ma fortunatamente riuscì a non darlo a vedere.

    “Non so proprio che cosa dire....non mi sarei mai immaginato una simile comprensione...e dire, che mi conoscete tutti, da così poco....si vede che ne avete passate tante anche voi....” disse Grendell quasi commosso. Poi si riprese. “Comunque avevo detto che vi avrei raccontato la mia storia, ma prima vorrei che mi diceste ciò che vi ha raccontato Goodwin...giusto per avere una base da cui iniziare.” chiese. Yusei gli raccontò dunque il loro colloquio con Goodwin. Alla fine Grendell sghinazzò.

    “Devo dire che non ha tralasciato nulla....e vi confermo che questa storia è vera dalla prima all'ultima frase....” disse Grendell. “E vi ringrazio per avermi detto il motivo delle sue azioni verso di noi. Interferenze nell'evocazione....bastava chiuderci da qualche parte, fino al completamento del rituale, no?” continuò poi, rivolto verso se stesso. Poi Yusei intervenne.

    “Prima che tu inizi....avrei una domanda da farti...da parte di tutti: Che ne è degli altri quattro tuoi fratelli?” chiese. Tutti sembravano ansiosi di sapere la risposta, mentre Grendell chiuse gli occhi, fece un profondo respiro, e poi li riaprì.

    “Loro? Non credo che Goodwin sarà così fortunato, come lo è stato nel trovare me....visto che sono morti....tutti e tre. Sono stati uccisi...” spiegò Grendell, causando una espressione di tristezza nei volti di tutti. Poi improvvisamente Leo intervenne.

    “Scusa...hai detto tutti e tre....ma eravate in cinque...questo significa che rimanete in due...e il quarto?” chiese il bambino timidamente: Doveva essere duro per lui parlare di persone a lui care che ora non c'erano più. Alla domanda di Leo, Grendell strinse i pugni, e abbassò lo sguardo.

    “Il quarto? Semplice: ...lui....” iniziò Grendell. Aveva la voce calma ed il viso rilassato, ma si vedeva chiaramente che era furente. “....è il loro carnefice....” finì di dire. Alle sue ultime frasi Yusei, Jack, Crow e Akiza, spalancarono gli occhi con volto sconvolto, mentre Luna si mise le mani davanti alla bocca, chiaramente spaventata. Leo era incredulo.

    “....cosa? Il vostro quarto compagno....ha ucciso gli altri tre? Perché? Non eravate praticamente fratelli?” chiese Leo, che, conoscendo bene il legame affettivo che si crea tra fratelli, nel corso della vita, non poteva credere che una persona uccidesse il sangue del suo sangue. Grendell si alzò dalla panchina.

    “Forse è meglio se prima vi spieghi la storia per bene. Dunque...” iniziò Grendell, mentre gli altri si misero all'ascolto sedendosi sull'erba intorno a lui.

    “Dopo che fummo abbandonati a Satellite, io e i miei fratelli eravamo confusi e spaventati: Potete immaginarvi il trauma che possono passare cinque bambini di 10 anni, che prima si trovano in una struttura dove vengono cresciuti e trattati benissimo, e subito dopo vengono gettati sulla strada di una città in rovina, senza cibo ne acqua. Fortunatamente, durante il corso del nostro apprendistato, ci fu insegnata la geografia di Neo Domino, e pure quella di Satellite. Sapevamo quindi perlomeno, quali erano i posti più sicuri di quella città diroccata. Riuscimmo a trovare un capanno abbandonato, e ne facemmo la nostra nuova casa. Con almeno un tetto sotto la testa, riuscimmo a rilassarci un pochettino. Avevamo solo un quesito in testa: Perché Goodwin, che ci aveva creato e cresciuto, ci aveva fatto questo? Non avemmo mai una risposta, e, nemmeno tentammo di trovarla: Anche se eravamo piccoli, con la formazione avuta a Neo Domino, avevamo già sviluppato la consapevolezza che i santi salvatori non esistono...e che perciò, se volevamo sopravvivere, ci saremmo dovuti impegnare ed aiutarci gli uni con gli altri. E la sopravvivenza viene prima dei quesiti.” spiegò Grendell, mentre i ragazzi ascoltavano attenti e silenti. “Da quel giorno cominciammo una nuova vita: Fummo fortunati, perché non eravamo ragazzi come gli altri, e ciascuno di noi scoprì in se stesso qualità e capacità che nemmeno immaginava di possedere: Mio fratello Deysal si dimostrò, per esempio, un vero genio dello stealth e del movimento furtivo, e, per lui, fottere le provviste e il cibo, dai camion che passavano da Satellite per andare a Neo Domino, si rivelò una passeggiata. Io invece scoprì di essere uno che imparava in fretta: Ho imparato velocemente a fare un po' di tutto, ed ero quello che lavorava per portare a casa i soldi.” spiegò Grendell.

    “Devo dire che te la cavi alla grande sopratutto come meccanico.” gli disse Crow.

    “Già! Fra tutti i lavori che ho imparato, è quello che effettivamente mi riesce meglio. Ma andiamo avanti: Poi c'era mio fratello Lovoon, che si scoprì una sentinella nata: Correva velocissimo, e aveva occhi e orecchie, a cui non sfuggiva nulla: Andava in cerca di informazioni e di soffiate: Per fare un esempio, se veniva a sapere di qualcuno che cercava personale lavorativo, me lo veniva subito a dire. Devo dire che è sopratutto grazie a lui se ho trovato molti lavoretti da fare. Inoltre, se c'era un problema, in cinque minuti era li, ce lo spiegava nei minimi dettagli, e se dovevamo nasconderci, sapeva già dove portarci. Mia sorella Viro, scoprì invece, di essere una perfetta casalinga, ed una cuoca provetta. Era quella che manteneva in ordine la nostra nuova casa. Noi due rivaleggiavamo spesso per vedere chi era il più bravo in cucina....ma non c'era niente da fare: Vinceva sempre lei...” disse Grendell ridacchiando, e strappando una risatina a tutti. “E poi....” disse improvvisamente incupendosi. “..c'era lui...Beowulf: Era il nostro angelo protettore: Quando c'era un problema, era lui che ci proteggeva dai pericoli: Sia che fosse una rissa, sia che fosse una fuga dai criminali, sia che fosse qualunque cosa. Svolgeva praticamente il ruolo di fratello maggiore, anche se avevamo tutti la stessa età. Ma c'era qualcosa di strano in lui....” spiegò Grendell.

    “In che senso?” chiese Akiza curiosa.

    “Beh, lui era quello che più di tutti era rimasto scioccato dall'abbandono su Satellite. Aveva una paura tremenda per la nostra incolumità, e quando ci allontanavamo troppo o tornavamo in ritardo, aveva degli scatti d' ira terribili. Altro che il mio, quando ho fatto l'incidente davanti alla vostra officina...” spiegò Grendell, guardando Yusei e Jack. Poi Leo intervenne.

    “Era sicuramente paura per voi. In fondo si era preso la responsabilità di proteggervi. E' un bel fardello....ed anche io so che cosa significa portarlo...” disse Leo spostando gli occhi verso sua sorella. Grendell sorrise.

    “Già! Anche se, con tutti i vostri battibecchi, non lo davate a vedere, io avevo capito subito che tu e Luna siete uniti da un legame fraterno, molto profondo.” disse Grendell sorridente, facendo sorridere anche i due gemelli, e Leo, per istinto, strinse la sua mano a quella di Luna. Un gesto che intenerì Grendell non poco. “Anche io pensavo che la causa del comportamento di Beowulf fosse questa. Ma purtroppo...” disse con voce bassa e malinconica, facendo preoccupare tutti i presenti. “...non era così! Ed ancora oggi non so spiegarmi la causa del suo comportamento: Prima ci protegge e poi....” si interruppe Grendell con sguardo triste, quasi incapace di andare avanti. Leo ebbe un terribile sospetto.

    “Non mi dirai.....che lui è...” disse con voce tremante. Grendell si riprese.

    “Vivemmo per Neo Domino per circa tre anni. Quindi a quell'epoca avevamo tutti tredici anni. E giunse quella notte...la notte che io maledissi con tutta la mia anima, per tutto il resto della mia vita....” disse Grendell, mentre gli altri si rimisero all'ascolto preoccupati: Erano consapevoli che Grendell stava per arrivare al sodo. “Quella notte tornai un po' tardi dal lavoro. Arrivai al nostro capanno...ed entrai...e quando fui all'interno....quello che vidi mi raggelò il sangue.” spiegò Grendell con voce tremante. “I miei tre fratelli...Deysal, Lovoon e Viro....erano stesi a terra....immersi in un lago di sangue....mentre in piedi davanti ai loro corpi...stava Beowulf....con un ghigno sadico sul volto.....e le mani imbrattate di sangue....del sangue dei miei fratelli....” continuò a raccontare, iniziando a tremare quasi convulsamente, a tal punto che Akiza, che già era vicino a lui, gli prese le mani, sperando che, quel gesto, potesse calmarlo. Sia lei che i ragazzi rimasero agghiacciati da quello che avevano appena sentito.

    “...allora avevo immaginato giusto.....è stato Beowulf.....” disse Leo. Poi si alzò con volto sconvolto. “MA PERCHE'??? COME HA POTUTO??? ERA VOSTRO FRATELLO!! PER GIUNTA QUELLO CHE SI ERA INCARICATO DI PROTEGGERVI!!! PERCHE' HA COMPIUTO UN DELITTO COSI' FOLLE???” chiese Leo urlando: Non poteva crederlo: Pensò che fosse, come se lui, da un giorno all'altro, decidesse di uccidere Luna. Voleva sapere il motivo del suo gesto insano. Grendell lo guardò tristemente.

    “Ci credi se ti dico che non lo so? Tra le lacrime e il dolore continuavo ad urlarglielo: Perché lo hai fatto? Perché? Ma lui mi rispose con discorsi senza senso: Per diventare l'essere perfetto. Per testare le mie capacità e capire se ero degno di un onore così grande....e tutte cose del genere. Non riuscì a strappargli altro da quella sua fottutissima bocca. Anche perché, in quel momento, non era molto disponibile a spiegazioni: Era sua intenzione uccidere anche me...” rispose Grendell, e tutti lo guardarono spaventati. “E adesso viene il bello...” continuò. “Ma prima di andare avanti vi devo confessare una cosa, di cui nemmeno Goodwin è a conoscenza. Dovete sapere che tutti noi possedevamo un birthmark artificiale, ma il mio aveva un difetto....era instabile...” spiegò Grendell.

    “In che senso?” chiese Crow.

    “Non so...ogni tanto si illuminava senza motivo, e a volte emanava una luce intermittente....non era una cosa normale...ma nessuno lo venne mai a sapere, ed il giorno della tentata evocazione del Crimson Dragon, non mi successe niente, quindi non credo che sia colpa mia se il drago non è apparso. Ma non ho mai scoperto la causa.” spiegò Grendell, per poi prendere un respiro e continuare. “Poi... mentre Beowulf si avvicinò per ammazzarmi, e mi urlò che ero un debole, che non ero io quello degno, e altre frasi simili, sentì qualcosa dentro di me: Un miscuglio incredibile di emozioni che si facevano strada, a ritmo rapidissimo e che si sovrapponevano in continuazione in un ciclo apparentemente infinito: Paura, dolore, sofferenza, disperazione, rabbia, desiderio di vendetta....e pure di morte....ed uno stranissimo senso di terrore, che però, invece di spaventarmi, sentivo che alimentava la mia rabbia....e soprattutto il mio odio. E li avvenne....” spiegò Grendell, mentre Yusei e gli altri lo guardarono curiosi. “In quel momento, il mio birthmark si illuminò, e sentì Beowulf che diceva che finalmente era giunta l'ora....ma poi alzando lo sguardo lo vidi mentre mi guardava con volto stupito e spaventato: Il mio segno aveva ricominciato a fare le bizze....ma stavolta accadde qualcosa: Le mie emozioni negative continuavano a crescere d'intensità, Poi, ad un certo punto, le sfogai tutte in un urlo di rabbia tremendo con cui giurai che Beowulf me l'avrebbe pagata. Improvvisamente l'aura di luce intorno a me, iniziò a cambiare tonalità...divenendo più scura...fino a che non si trasfermò, in una vera e propria aura di oscurità.” spiegò, mentre gli altri ascoltavano. “In quel momento, provai una sensazione indescrivibile: Mi sentì come se fossi appena venuto al mondo...come se fossi rinato...e sentì che il potere dentro di me era aumentato vertiginosamente: Mi sembrava di essere diventato invincibile. Beowulf provò ad attaccarmi, ma io, lo respinsi a diversi metri di distanza da me, solo con l'emanazione della mia aura...che ebbe un altro effetto oltre che quello di respingerlo: Dopo essere finito a terra, iniziò a tremare convulsamente: Aveva paura....una paura tremenda. Poi si rialzò, e disse che ero un vero mostro, e che per uccidermi sarebbe dovuto divenire più forte. Dopodiché fuggì da retro del capanno. Da quella sera non l'ho mai più rivisto. Poco dopo io seppellì i miei fratelli e piansi a lungo sulla loro tomba, ma capì che non potevo restare li in eterno: Loro non l'avrebbero mai voluto. Da li in poi, dovetti imparare a cavarmela da solo...e così ho fatto...fino ad oggi.” disse infine alzandosi dalla panchina. “Questa è la mia storia....spero che abbiate avuto le risposte alle vostre domande ...” terminò. Anche gli altri si rialzarono.

    “E' terribile....non avrei mai immaginato una cosa del genere....” disse Crow con voce strozzata.

    “A volte mi domando ancora cosa sia successo con esattezza: Forse, dato che a quei tempi, le porte dell'Oltremondo erano socchiuse, le esalazioni oscure che vagavano nell'aria di Satellite, hanno alterato il mio segno, già instabile, mutando la luce in tenebre: Una specie di versione in scala microscopica dello Zero Reverse...” teorizzò Grendell. “Oppure più semplicemente, a causa della sua instabilità.....ho semplicemente corrotto e potenziato io stesso il mio birthmark....nutrendolo con il mio dolore, la mia disperazione....e tutto il mio odio....” continuò. “Quella trasformazione provocò alterazioni perfino sul mio fisico: Una volta ero biondo con gli occhi azzurri, e dopo quel fenomeno, i miei capelli divennero neri, e i miei occhi rosso sangue. Anche la mia vista si alterò: Da quella notte riesco a vedere al buio, quasi come se fosse giorno...” finì di dire. I ragazzi avevano avuto la risposta a tutte le loro domande. Luna improvvisamente si avvicinò a lui...e lo abbracciò. Aveva le lacrime agli occhi.

    “Non ti dare pena....luce o oscurità poco importa. Non sei un mostro, né un demonio come credi tu. Sei una persona buona...che ha sofferto in maniera indicibile per la morte dei propri fratelli. Posso percepire i tuoi sensi di colpa: So che pensi che, se quella sera, fossi tornato prima...forse avresti potuto fermarlo....” disse la bambina, ricevendo un lento e triste cenno positivo da Grendell. “Ma non devi incolpare te stesso: Nessuno, né tu né nessun'altro, avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Sono certa che i tuoi fratelli, negli ultimi momenti della loro vita, avevano un unico pensiero: Avevano paura per te...speravano che almeno tu ti salvassi...” disse la bambina senza sciogliere il suo abbraccio. Poi fu Leo ad avvicinarsi.

    “Ha ucciso i suoi stessi fratelli....Beowulf non è degno del sangue che scorre nelle sue vene...non lo merita....dovunque lui sia....io gli auguro ogni male....” disse Leo con rabbia. Poi mise una mano sulla spalla di Grendell e sospirò. “Non so che cosa farei io se dovessi perdere mia sorella....ne se riuscirei mai a riprendermi. Sei riuscito a continuare a vivere, e, perfino a tornare a sorridere, nonostante quello che ti è accaduto...ti ammiro: Tu si che sei un vero uomo!” gli disse Leo. Poi, dopo che Luna sciolse il suo abbracciò, Grendell sentì una mano posizionarsi sulla spalla opposta: Era Akiza.

    “La solitudine è uno delle cose più terribili che esistano: E' come camminare sull'orlo di un baratro dal quale rischi sempre di cadere....e dal quale sai che nessuno verrà a tirarti fuori. Io mi ritengo molto fortunata ad aver incontrato Yusei e gli altri prima che fosse troppo tardi. Anche loro conoscevano bene la solitudine, ed hanno saputo aiutarmi. Anche se per poco, io sono felice di averti conosciuto ieri sera alla Daimon...anche io mi sono divertita in tua compagnia...e mi farebbe molto piacere, se potessimo continuare a frequentarci e ad essere amici...l'amicizia e l'affetto sono i mezzi con cui si sconfiggono la solitudine e la sofferenza ....” disse Akiza, facendo sorridere Grendell, che annuì con la testa.

    “E non è la sola che vuole esserti amica....non credere di sbarazzarti di noi due così facilmente: Ormai ci sei troppo simpatico!” disse Leo raggiante, mentre Luna sorrideva.

    “E un amico dei nostri amici, è anche amico nostro!” disse Crow, ricevendo un cenno positivo da Yusei e Jack. A quel punto Grendell non poté più trattenere la commozione, e permise ad alcune lacrime di bagnargli le guance. “Eddai, non fare così...non sarà così terribile...” disse Jack in tono scherzoso. Grendell si calmò quasi subito.

    “Ah ah...chiedo scusa...è che mi ricordate tanto i miei fratelli: Siete le prime persone con cui mi sono legato, dopo di loro....comunque volevo porvi una domanda. Yusei, Jack, Luna....se ieri durante la mia fuga non ho visto male...voi tre siete Signer, giusto?” chiese Grendell. I tre annuirono e mostrarono i loro marchi.

    “E non solo loro...” disse Akiza, attirando l'attenzione di Grendell su di lei, e mostrandogli il suo segno. Grendell ridacchiò.

    “Già...l'avevo immaginato fin dalla Daimon: Drago Rosa Nera è uno dei 5 servitori del Crimson Dragon. Chissà: Se è vero che il birthmark è un fato....può darsi che il nostro incontro fosse destino.” disse Grendell. Improvvisamente guardò Yusei. “Ehi Yusei! Cos'hai sulla spalla?” chiese, mettendo una mano sulla sua spalla, e togliendone qualcosa. “Ma....è una miscrospia!!!” disse Grendell. Tutti guardarono confusi e sorpresi

    “Cosa? Che ci faceva sulla mia spalla??? Chi c'è l'ha messa???” chiese Yusei. Improvvisamente Jack lo scosse e attirò la sua attenzione.

    “Yusei....se non mi ricordo male...prima di salire sull'elicottero per tornare in città....Goodwin ti aveva messo una mano sulla spalla....su quella spalla....è stato lui...” sibilò Jack. I presenti restarono di sasso: Goodwin aveva piazzato una cimice su Yusei...ma perché? Poi a tutti giunse un atroce sospetto.

    “Non è che possa averlo fatto per....” iniziò Luna, ma Grendell la precedette.

    “E bravo Goodwin! Ti faccio i miei complimenti! Sapevi che io avrei fatto di tutto per starti alla larga, ma tu eri troppo curioso di scoprire cosa mi era accaduto...e non hai lasciato nulla al caso: Hai piazzato una cimice su Yusei, nel caso avessi deciso di confidare la mia storia a lui e ai suoi amici...cosicché anche tu potessi ascoltarla e trovare risposta ai tuoi quesiti. Davvero bravo! Come al solito usi gli altri per raggiungere i tuoi scopi...come hai fatto con me e i miei fratelli....e con gli stessi Signer....cos'è....credevi che non la fossi venuta a sapere la tua stronzata di tentare di ottenere il potere dei Signer e quello dei Dark Signer assieme? E invece si! Beh Goodwin...posso dirti parole di fuoco? CHE DIO TI BRUCI!!!” urlò Grendell, rompendo la cimice.


    RESIDENZA DI GOODWIN

    “Dannazione!! L'ha scoperta! Era troppo presto!” imprecò Lazar, in quel momento assieme a Goodwin nel suo studio, mentre erano entrambi all'ascolto della cimice. “Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a scoprire dove abita...” disse poi. Il Direttore era immobile.

    “...non ha importanza Lazar...quello che mi interessava....l'ho già ascoltato. Porta via tutto. Ora voglio restare da solo.” disse Goodwin. Lazar obbedì ed uscì dallo studio. Goodwin appoggiò la testa sulla scrivania tra le braccia. Il suo sguardo era triste...colpevole...

    “Se avessi saputo che ciò che ho fatto, avrebbe portato Beowulf alla follia, e al suo insano gesto....avrei certamente trovato un'altra soluzione...Grendell ha sofferto inutilmente a causa delle mie decisioni....Grendell....mi dispiace....” pensò il Direttore mentre alcune lacrime rigarono il suo volto. “....mi dispiace di tutto....”


    PARCO DI NEO DOMINO

    “Cavoli! Vorrei vedere la faccia di Goodwin adesso....quel brutto spione....” disse Leo. “Ben fatto Grendell!” aggiunse poi, ricevendo un pollice alto da Grendell, in risposta.

    “Ah, prima che me lo scordi....tenete ragazzi...” disse Grendell porgendo ad ognuno un pezzo di carta con su scritto qualcosa. “E' il mio indirizzo, con il mio numero di cellulare! Così se mi cercate e non mi trovate, saprete cosa fare...” spiegò. I ragazzi lo ringraziarono e gli diedero i loro indirizzi e numeri in risposta. Poi Grendell si diresse verso la sua D-Wheel. “Ora, vi chiedo scusa, ma è ormai mezzogiorno, e devo andare a casa a mangiare.” disse.

    “Io e Luna siamo in piazza oggi pomeriggio! Incontriamoci, così ci divertiamo in compagnia!” disse Leo. Grendell annuì. Poi fu Yusei a parlare.

    “Ascolta! Domani mattina potresti passare per la nostra officina? Io e i ragazzi dovremmo parlarti...” chiese. Grendell era curioso, ma decise di non indagare per il momento.

    “D'accordo! Leo, Luna, ad oggi pomeriggio. Yusei, Jack.....ci vediamo domani. Crow...a quando capita....Akiza...” disse, ma Akiza lo fermò.

    “Io stasera vado alla Daimon. Se vuoi possiamo vederci...” gli disse. Grendell annuì nuovamente. Poi salì su Dark Devil, fece partire il motore e salutò i ragazzi, dirigendosi verso casa. Così fecero anche gli altri. Era stata davvero una giornata piena di brutte sorprese e tristi rivelazioni...ma una cosa buona, Yusei e i ragazzi l'avevano guadagnata da quella storia triste: Un nuovo amico.


    ZONA SCONOSCIUTA DI NEO DOMINO.

    In un sotterraneo situato da qualche parte a Neo Domino, dieci individui tutti incappucciati (in stile Nazghul de “Il signore degli Anelli”), si erano radunati. Uno di essi, presumibilmente il capo, stava su di un altare nella stanza in cui erano riuniti. Sembrava una specie di una setta satanica, considerando le canzoni sinistre da loro intonate per cinque minuti abbondanti. Poi l'incappucciato sull'altare parlò.

    “Compagni....a lungo siamo rimasti nell'ombra....ma finalmente è giunto il momento: Rammentate il nostro scopo: Il potere del Crimson Dragon è il mezzo che ci condurrà al dominio del mondo, quindi il nostro obiettivo è quello di impadronircene!!!” disse l'uomo, ricevendo un'esclamazione di giubilo da parte di tutti i seguaci. “Per fare ciò....dobbiamo innanzitutto sbarazzarci degli attuali possessori di tale potere: I Signer!” continuò l'incappucciato ricevendo una seconda esclamazione di giubilo. “Ma non si può affrontare un'avversario senza conoscerlo: In passato i Dark Signer hanno fallito, per aver sottovalutato il Crimson Dragon e i Signer. Ma noi non siamo come loro....noi li batteremo! E ci prenderemo ciò che è nostro di diritto!!!” disse l'uomo, mentre una nuova esclamazione si alzò nella stanza. “Ora mi servono due volontari, da mandare in città perché affrontino i Signer...ma il loro obbiettivo non è batterli....ma studiarli...scoprire i loro punti di forza...e le loro debolezze...e riferirceli.” continuò l'uomo misterioso. Improvvisamente due incappucciati, più bassi degli altri, si fecero avanti.

    “La prego Gran Sacerdote! Mandi noi!!! Mandi noi!!!” imploravano i due incappucciati con voce eccitata. Un'altro incappucciato uscì dal mucchio e si fece avanti. Questo era di media altezza.

    “Voi? E' una barzelletta vero? Toglietevelo dalla testa! E' un compito importantissimo, e voi siete due autentici incapaci!!! Gran Sacerdote....se c'è una persona che possiede le carte in regola per portare a termine questo compito....quello sono io.....e non ho nemmeno bisogno del compagno...io da solo, basto e avanzo...” disse l'uomo deciso.

    “Spero che mi perdonerai....ma ho deciso di mandare loro...andate pure....” disse il Gran Sacerdote. I due incappucciati bassi saltarono di eccitazione.

    “Grazie signore! Grazie! So che abbiamo fatto delle brutte figure nelle precedenti missioni, ma questa volta non la deluderemo!!!” dissero i due congedandosi e uscendo dalla stanza. L'uomo che si era proposto per la missione da solitario si avvicinò al Gran Sacerdote.

    “Ma signore...perché loro? Non sono degli inetti....di più: E' solo una settimana che sono nell'organizzazione, e hanno già guadagnato il titolo di coppia più incapace nella storia della nostra organizzazione. Non hanno mai completato una missione, sono due completi idioti, ed eravamo già decisi a sbarazzarci di loro e a sostituirli. Mi dispiace, ma esigo una spiegazione!” disse l'uomo.

    “Ricordo benissimo quello che avevamo deciso! Per questo tu li seguirai di nascosto: Per osservare i Signer dall'ombra, mentre quei due idioti falliranno per l'ennesima...ed ultima volta. Infatti, sono andati via così in fretta, da non lasciarmi dire un'ultima cosa: Questa è l'ultima possibilità che gli concedo....” disse il sacerdote. sghignazzando malignamente. “Ora vai...e ricordati che sei uno dei miei uomini più fidati....a differenza di quei due. Se falliranno nuovamente....e so già che falliranno....lascio a te il compito di “licenziarli”....e ti do carta bianca sul metodo che vorrai usare per farlo....” terminò il sacerdote..

    “Oh bé...in questo caso....ottima idea signore....così prenderemo due piccioni con una fava....” disse l'uomo, mettendosi a ridere malignamente, assieme al sacerdote e ai restanti sei incappucciati.

    Continua...

    Il mistero di Grendell è finalmente stato svelato.... ma una nuova misteriosa minaccia incombe sui nostri eroi....chi sono questi misteriosi incappucciati? A dire il vero io lo so già....e quando anche voi lo saprete, miei cari e affezionati lettori...so già che mi ucciderete....ma vi rassicuro: La loro vera identità non cambierà il rating serio della fanfic. Alla prossima.
     
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    Signore delle notti senza luna

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    D'accordo.....ho troppa fretta di morire.....andiamo avanti. Un piccolo avviso: Anche quando apparirà la “sorpresa spiacevole”...consiglio comunque di leggere il capitolo fino alla fine...non è demenziale...lo giuro...

    Capitolo 11 – Una nuova minaccia....

    Dopo essere tornato a casa, Grendell pranzò. Poi si coricò a letto per farsi un riposino: L'appuntamento con Leo e Luna era alle 15,30 in piazza a Neo Domino. In quel momento erano le 13,30, quindi un paio d'ore di sonno se le poteva fare.

    “Yusei....Jack...Crow...Leo...Luna...Akiza...devo proprio riconoscerlo: Sono davvero dei ragazzi speciali: Hanno saputo la mia storia....sanno che non sono umano....hanno visto i miei poteri...eppure non mi considerano un mostro...per loro sono come gli altri...e vogliono essere miei amici...” Pensò Grendell, per poi sorridere. “Amicizia...che bello....mi ero quasi scordato di quanto questo sentimento...ti riscaldasse il cuore....” continuò a pensare, lasciandosi cadere fra le braccia di Morfeo.


    OFFICINA “STARDUST”

    A causa dell'appuntamento con Goodwin, Yusei ed i suoi amici, avevano tenuta chiusa l'officina quella giornata. Si trovavano tutti nel garage, in quel momento...e Yusei aveva appena finito di raccontare le scoperte fatte a Rally e agli altri.

    “Da non credere...se me l'avesse raccontato qualcun'altro...non ci avrei mai creduto...” disse Rally stupito.

    “Adesso gli scienziati del Direttore Goodwin si mettono pure a creare esseri umani nei loro laboratori...” disse Blitz indignato.

    “Sempre così sono quei bastardi....prima usano le persone...e quando non gli servono più le gettano via...povero Grendell...” disse Nervin tristemente.

    “Fosse solo quello....è stato pure tradito da un suo stesso compagno....ah, ma se incontro questo Beowulf.....gli fracasso tutte le ossa!!!” disse Tank deciso.

    “...per quello basta che ti ci siedi sopra Tank...” gli rispose Blitz ridendo. “...con quello che pesi, credo che il risultato sarà più o meno quello...” continuò, sempre ridendo.

    “Ehi!! Piantala Blitz! Io non sono grasso...sono solo robusto!” rispose Tank con tono offeso, mentre i ragazzi iniziarono a prenderlo in giro, sotto lo sguardo divertito di Yusei e Crow. Improvvisamente Jack entrò nel garage: Era andato al piano di sopra, ed ora era tornato, e stava parlando al cellulare con qualcuno. Era anche piuttosto agitato...

    “Non me ne frega niente delle tue motivazioni!!! Te lo ripeto di nuovo: SEI UNO STRONZO!!! Usare una microspia per spiarci è stato davvero un gesto di bassissimo livello!!!” urlò Jack con tono arrabbiato, e lì, tutti capirono anche chi ci fosse dall'altro capo del cellulare.

    “Senti Jack....lo so! Ho sbagliato! Ma sentivo che Grendell si sarebbe messo in contatto con voi...chiamalo sesto senso se vuoi. Ieri pomeriggio, quando l'ho rincontrato per la prima volta dopo cinque anni, avrei avuto tante domande da fargli....ma hai visto come ha reagito vedendomi...” disse Rex Goodwin dall'altro capo, e li i ragazzi scoprirono, che Jack aveva messo il viva voce.

    “Non mi sorprende.....visto quello che gli hai fatto...” rispose Jack con tono acido. “Se ha passato quello che ha passato è soprattutto per colpa tua!!!! Potevi trovare mille altre soluzioni....ma la verità è che a te, di loro, non te ne fregava niente! E lo sai perché? PERCHE' SEI UNO STRONZO!!!! E NON MI STANCHERO' MAI DI RIPETERLO!!!” urlò nuovamente Jack.

    “Jack! Adesso basta!!! Li ho visti crescere...volevo bene a quei ragazzi....e se proprio lo vuoi sapere...a Grendell perfino più che agli altri...ma ho dovuto scegliere tra i miei sentimenti e la sicurezza del mondo: Tu che cosa avresti fatto al posto mio?” chiese Goodwin. Jack ridacchiò di scherno.

    “Di certo non avrei abbandonato cinque bambini in giro per Satellite...specie se uno di loro è uno psicopatico!!! Te l'ho già detto! Potevi trovare mille altre soluzioni!!! Quei tre sono morti, uccisi da uno skizzato....ma soprattutto da quelle che sono state le tue decisioni! Lo sai che Grendell si sente in colpa per la morte dei suoi fratelli, perché afferma che avrebbe potuto salvarli se quella notte fosse tornato prima? Sono cinque anni che questa cosa lo fa soffrire! Oh bé...certo che lo sai....dato che ci stavi spiando!!!” rispose Jack, sempre in tono acido.

    “Non immagini quanto vorrei tornare indietro nel tempo...e cancellare quello che è stato...ma non posso...nessuno può farlo! Ti ripeto che mi dispiace per avervi spiato....ma sapevo che Grendell non me lo avrebbe mai detto, e io dovevo sapere: Quello che gli è accaduto è terribile: Io non sapevo che il suo marchio fosse instabile: Forse non me lo ha mai detto, perché si vergognava....io non lo so....comunque, potrebbe essergli davvero capitato, un fenomeno simile a quello dello Zero Reverse...” rispose Goodwin.

    “Di quello ti preoccupi...solo del suo marchio...non di lui e dei suoi sentimenti...non hai nemmeno il coraggio di andare a chiedergli scusa. GOODWIN!!! VOGLIO CHE TI DAI FUOCO!!!” urlò Jack. In quel momento Yusei gli prese il cellulare dalla mano. “Ehi! Cosa fai???” chiese Jack indignato.

    “Adesso basta Jack!!! Sei troppo nervoso! Vatti a fare una camomilla! Con lui ci parlo io...pronto!” disse Yusei, mentre Jack si diresse di sopra mollando bestemmie.

    “Yusei....sei tu? Senti...prima che tu inizi...ti chiedo umilmente perdono per la cimice...anche io mi sono vergognato....ma pur di sapere ero pronto anche a quello...” disse Goodwin.

    “Lascia perdere la cimice! Senti...Jack ha esagerato...ma lo sai come è fatto. E' una testa calda! Ma su una cosa ha ragione lui: Devi chiedere scusa a Grendell. Se davvero sei pentito, devi farglielo sapere. Può darsi che non le accetti...ma almeno saprà che sei pentito...può anche darsi che possa fuggire di nuovo se ti rivedesse...ma ti aiuterò io, e cercherò di farlo rimanere. Se tutto va come ho previsto, da domani, dovresti trovarlo molto spesso alla nostra officina...” disse Yusei.

    “Hai ragione Yusei....è la prima cosa che avrei voluto fare ieri. Se alla prossima occasione, mi aiuterai a farlo restare...forse ci riuscirò...” gli rispose Goodwin. Yusei chiuse poi la chiamata.

    “Senti Yusei....secondo te, Grendell accetterà il lavoro pagato che gli vogliamo offrire qui all'officina?” chiese Rally.

    “Non so....non gli ho neppure chiesto se ha già un lavoro...ma volevo che fosse una sorpresa. Gli ho chiesto di passare domani mattina, così potremmo dirglielo tutti insieme.” disse Yusei. Jack tornò in garage. “Allora? Hai calmato i tuoi bollenti spiriti?” gli chiese Yusei.

    “Si si....comunque ora rivorrei il mio cellulare...” chiese Jack. Yusei glielo restituì. Poco dopo, Crow salutò i ragazzi e se ne andò. Poi tutti tornarono di sopra.


    PIAZZA DI NEO DOMINO – ORE 15,30

    Dopo essersi svegliato alle ore 15,00, Grendell prese la sua D-Wheel e si diresse in piazza. Era appena arrivato, e si stava guardando intorno. Improvvisamente da dietro di lui sentì la voce di Luna.

    “Grendell!! Siamo qui!” lo avvertì la bambina. Grendell parcheggiò Dark Devil, e si diresse verso Leo e Luna, che erano assieme ad altre tre persone. Un ragazzino con gli occhiali, un vecchietto con un sorriso un tantino ebete, ed un uomo adulto con i capelli azzurri appuntiti. “Ciao! Volevamo presentarti tre nostri amici. Questo è Dexter. E' nostro amico da sempre.” disse Luna indicando il bambino con gli occhiali.

    “Leo e Luna mi hanno parlato molto di te. Sono felice di conoscerti...” disse Dexter stringendo la mano a Grendell. Poi Luna indicò il vecchietto.

    “Questo è Yanagi! Ha una vitalità tale, che sembra avere la metà degli hanno che porta.” Spiegò Luna, mentre il vecchietto iniziò a saltellare intorno a Grendell, e pure sulle sue spalle.

    “Ciao!!! Sono Yanagi!!! Mi ricordo di te!!! Eri quello che fuggiva sul Daedalus Bridge, e che ha fatto fare un bell'incidente alla macchina di Rex Goodwin. Complimenti....gli sta bene!!!” disse Yanagi, continuando a saltellare a destra e a manca, davanti ad uno stupito Grendell, che stava iniziando a domandarsi, se quel vecchio, si fosse fumato qualcosa di particolare. Poi Luna indicò l'uomo, ma prima che potesse parlare Grendell la precedette.

    “Ehi! Io la conosco! Lei è Bolt Tanner!! E' un ex duellante Turbo professionista. Mi è dispiaciuto il suo ritiro...” disse Grendell, mentre Bolt gli strinse la mano e ridacchiò.

    “Anche a me...ma così va la vita...comunque non essere così formale: Dammi pure del tu!” gli disse Bolt. Grendell sorrise e annuì. Poi fu Leo a parlare.

    “Senti...abbiamo detto anche a loro di te....ma non temere: Sono amici fidati: Sanno dei Signer e della battaglia che combattemmo contro i Dark Signer. Con loro il tuo segreto è al sicuro.” Spiegò Leo, mentre i tre annuirono, e fecero il gesto di cucirsi la bocca.

    “Se le cose stanno così non ho nulla in contrario. Piuttosto...cosa vogliamo fare?” chiese Grendell. Mentre parlavano, nessuno dei sei si accorse che qualcuno li stava spiando: Due figure incappucciate stavano osservando il gruppetto, da un vicolo buio.

    “Allora? Lo facciamo? Lo facciamo???” chiese uno dei due eccitato.

    “Non ancora...aspettiamo...vediamo che cosa fanno....magari potremmo scoprire qualcosa su di loro...se entro le 16,30 non scopriamo nulla, usciremo allo scoperto.” spiegò l'altro. Il primo dei due batté le mani.

    “Bravo! Bravo! Sei un genio!!!” gli disse. Il secondo incappucciato, si passò una mano sulla testa.

    “Eh eh eh! Modestamente....sono il migliore.” rispose lusingato. Ma mentre loro osservavano il gruppetto, non si accorsero di essere osservati a loro volta da qualcun altro, anch'esso incappucciato, e seduto sul cornicione di un tetto di un palazzo, da cui si aveva la visuale completa del vicolo.

    “...sono proprio due deficienti...” disse la terza figura incappucciata.

    Nel frattempo il gruppetto fece varie cose: Mangiarono un gelato...fecero alcuni acquisti...girarono per la città. Erano le 16,30, e, in quel momento uscirono da una sala giochi. Leo aveva una espressione sconvolta, mentre Grendell stringeva la mano a Dexter: Entrambi avevano un sorriso divertito sul volto.

    “Dannazione Dexter!!! Non è possibile che tu non abbia barato! MI HAI BATTUTO 32 VOLTE DI FILA A TEKKEN!!!” urlò Leo sconvolto, mentre Yanagi, Grendell e Bolt ridevano a crepapelle.

    “Leo...sono semplicemente bravo. Ho l'intera serie a casa sulla mia playstation. E poi come faccio ad usare trucchi in una sala giochi? Certo che 32 volte...” rispose Dexter un po' divertito. Poi Luna parlò.

    “Adesso che cosa facciamo? Dove andiamo?” chiese la bambina. Ma prima che i ragazzi potessero rispondere, lo fece qualcun'altro.

    “Non andrete più da nessuna parte...perché ora ve la vedrete con noi...” dissero due voci. I ragazzi si voltarono, e,con espressione sorpresa, videro due basse figure incappucciate avvicinarsi a loro. I ragazzi li guardarono chiedendosi chi fossero.

    “Preparati...perché siamo qui per sfidarti a duello....Signer...” disse uno dei due. I ragazzi si allarmarono: Quei due conoscevano il segreto di Luna...e non sembravano avere buone intenzioni...

    “Come fate a sapere dei Signer? Chi siete?” chiese Luna con sguardo serio, mentre Leo si mise al suo fianco.

    “Non vedevamo l'ora che c'è lo chiedeste! Forza amico! La presentazione!!!” disse l'incappucciato di destra, al suo compagno. I due presero le loro tuniche....e con un gesto secco, se le tolsero, e le lanciarono in aria, rivelando così il loro vero aspetto.

    “Noi siamo membri degli Alias 10!” Dissero i due all'unisuono. “IO SONO RIPPER ROE!!!” urlò il primo. “ED IO SONO NITRO BOSCOLO!!!” urlò il secondo. I due si misero poi in una posa orribile: Nemmeno la Squdra Ginyu di Dragonball possedeva una posa di gruppo così ridicola.

    Il gruppetto non poté impedire, che una goccia cadesse dietro la loro testa: I due individui erano due bambini al massimo di 11 anni....e soprattutto avevano una faccia da culo da far paura. Nel frattempo il terzo incappucciato, li osservava ora da un'altro tetto, e si passò una mano sul viso oscurato dal cappuccio.

    “...sono senza speranza....” disse con tono rassegnato.

    “Alias 10? E chi sono? E come mai i vostri genitori vi hanno dato due nomi così brutti?” chiese Grendell con volto perplesso. I due ragazzini fecero una caduta da manga. Ma si ripresero subito.

    “NON SONO I NOSTRI VERI NOMI, DEFICIENTE!!! Sono nomi in codice ovviamente...” spiegò Nitro Boscolo. “Per quanto riguarda la tua prima domanda....per saperlo dovrete batterci a duello!!!” aggiunse poi.

    “Vogliamo duellare con la Signer e con suo fratello: Lui non è un Signer, ma avendo saputo tenere testa ad un Dark Signer...meglio non sottovalutarlo...” disse Ripper Roe. I ragazzi ora si preoccuparono: Quei due sapevano anche dei Dark Signer. Benché sembrassero innoqui, Leo e Luna, pensarono saggiamente, che era meglio non fidarsi delle apparenze.

    “E va bene...accettiamo la vostra sfida....ma se vinciamo vogliamo sapere chi sono questi Alias 10.” disse Leo. Boscolo e Roe annuirono.

    “D'accordo! Accettiamo!!! Possiamo cominciare subito...o potete anche arrendervi subito...noi due siamo invincibili!!!” li minacciò Boscolo. I quattro poi attivarono i Duel Disk. Un Tag Duel stava per avere inizio...

    “DUELLIAMO!!!” dissero i quattro all'unisuono.

    LEO & LUNA LP 8000
    NITRO BOSCOLO & RIPPER ROE LP 8000

    “Inizio io!” disse Boscolo pescando. “Io evoco Amante Felice in posizione d'attacco!” dichiarò, mentre uno strano angioletto dal corpo rotondo apparve sul campo. (LV 2 ATK 800 DEF 500). “E termino il mio turno!” aggiunse, con volto soddisfatto.

    “Un mostro così debole, in attacco e niente carte coperte? Che strano...” pensò Leo pescando. “Ora tocca a me, e gioco la carta magia equipaggiamento Unità di Riparazione Morfotronica. Con essa mando un mostro Morfotronico dalla mia mano al cimitero, e così facendo, posso evocare un Morfotronico sempre nel mio cimitero, ed equipaggiarlo con questa carta, che se viene distrutta, rimanderà il mostro al cimitero. Io mando al cimitero Stereo Morfotronico, e lo rievoco per effetto della mia carta!” dichiarò Leo, mentre uno strano robot simile ad uno stero comparve in campo (LV 4 ATK 1200 DEF 400). “Poi evoco Telecomando Morfotronico in posizione d'attacco!” aggiunse, mentre un nuovo robot simile ad un telecomando fece la sua apparizione (LV 3 TUNER ATK 300 DEF 1200). “Ed ora effettuo una bella evocazione Syncro: Unisco Telecomando con Stereo, per evocare un Sycnro di Livello 7!” dichiarò Leo, davanti ai suoi avversari, ora stupiti.

    “Vieni a me....il messaggero dell'amore e della giustizia....DRAGO UTENSILE!!!”

    Dopo il cantico, il drago meccanico di Leo apparve sul campo (LV 7 SYNCRO ATK 2300 DEF 2500). “Ed ora il suo effetto speciale: Ora io prendo dal mio deck tre carte equipaggiamento, e voi ne dovrete scegliere una. Quella che sceglierete verrà aggiunta alla mia mano, mentre le altre torneranno nel mio deck....a voi la scelta.” disse Leo prendendo le tre carte dal deck. I due si guardarono e si consultarono a bassa voce, poi...

    “Ok, scegliamo la carta a sinistra, di comune accordo.” disse Ripper Roe.

    “Bene, ora le altre due torneranno nel deck. Infine posiziono due carte coperte, e vi passo la mano!” terminò Leo. Ora era il turno di Ripper Roe.

    “Abbiamo fatto bene a sfidare anche te...te la cavi amico...ma il duello è appena iniziato!!” disse deciso pescando. “Ora io evoco Mokey Mokey in posizione d'attacco!” dichiarò, mentre uno strano angioletto bianco e quadrato comparve sul campo (LV 1 ATK 300 DEF 100). “Poi gioco la carta magia continua Esplosione Mokey Mokey! Per quanto riguarda il suo effetto...lasciamo che sia un mistero, per il momento...” disse Ripper Roe con un ghigno sinistro. “Prego...tocca a te Signer...” aggiunse poi concludendo il suo turno.

    “Ho un nome...mi chiamo Luna!” disse decisa pescando. “Io gioco la carta magia magia Sepoltura Sciocca: Con essa scelgo un mostro da mio deck e lo mando al cimitero. Poi gioco Mostro Reincarnato per riportarlo in vita. Torna tra noi, Sunlight Unicorn!” disse la bambina, mentre un unicorno dalla criniera azzurra comparve sul terreno (LV 4 ATK 1800 DEF 1000). Poi evoco Spirito della Brezza in posizione d'attacco!” dichiarò nuovamente, mentre uno strano spirito femminile, comparve su campo (LV 3 ATK 0 DEF 1800). “Gioco poi la carta magia Onda di Luce Sintonizzante: Grazie ad essa se ho un mostro Luce di livello 4 sul terreno, potrò considerarlo come un mostro Tuner. La uso su Sunlight Unicorn, che ora è un Tuner. Sincronizzo Poi Spirito della Brezza, con Sunlight Unicorn. Siete pronti amici miei?” chiese Luna ad i suoi mostri.

    “Certo! Quando vuoi Luna....” ripose l'unicorno. I due mostri poi iniziarono la sincronizzazione, ed emersero in una nuova forma.

    “Evoco tramite Sincronizzazione....ANCIENT FAIRY DRAGON!!!” dichiarò Luna, mentre sul campo apparve un bellissimo drago azzurro, dalle grandi ali fatate, e dall'aspetto regale (LV 7 SYNCRO ATK 2100 DEF 3000). “Poi metto una carta coperta e termino il mio turno!” terminò Luna. Nitro Boscolo ora, era un tantino nervoso.

    “Ehm, senti....ma sei sicuro che li possiamo battere?” chiese al suo compare.

    “Tranquillo! Lo sai che siamo invincibili....” rispose il compagno rassicurandolo. “E poi non possono attaccare nel loro primo turno...” aggiunse poi.

    “Così quello è l'Ancient Fairy Dragon. Lo conoscevo, ma è la prima volta che lo vedo dal vero...è Luna quindi il Signer, con la facoltà di parlare con gli spiriti dei Duel Monsters...” disse Grendell.

    “Si, è così! Lei è una bambina prodigio: Renditi conto che ha duellato per la prima volta in vita sua, all'età di tre anni...” spiegò Dexter, mentre Grendell assunse un'espressione sorpresa.

    “Addirittura? Allora mi sa che quei due passeranno tempi bui...” disse Grendell ridacchiando...ma era un po' nervoso....si sentiva osservato....sentiva che qualcuno da qualche parte lo stesse spiando. Infatti l'uomo incappucciato, continuava ad osservare il gruppetto ed il duello, dal tetto su cui stava.

    “Finalmente uno dei cinque draghi...ora vediamo di che cosa è capace...” pensò

    LEO & LUNA LP 8000
    NITRO BOSCOLO & RIPPER ROE LP 8000

    “Adesso tocca a me!” Disse Nitro Boscolo pescando. Poi sorrise. “Amante Felice...vai ed attacca Ancient Fairy Dragon!” dichiarò, sotto lo sguardo stupito di tutti. L'angioletto attaccò, ma ovviamente non poteva vincere quello scontro, e venne distrutto (NITRO BOSCOLO & RIPPER ROE LP 6300). Ma poi entrambi risero. “Sapete perché ho fatto così? Per attivare l'effetto di Esplosione Mokey Mokey del mio compagno: Quando un mostro di tipo Fata, viene distrutto, mentre un Mokey Mokey si trova sul terreno, l'effetto di Esplosione, carta porterà l'attacco di quel Mokey Mokey a 3000 punti!” spigò Boscolo ridendo, con il suo compagno, mentre il Mokey Mokey, si gonfiò, divenne rosso e assunse una espressione arrabbiata (MOKEY MOKEY ATK 3000).

    “Adesso capisco il loro piano...” disse Leo. “E dato che siamo in un duello Tag, ciascuno dei due, può attaccare anche con i mostri del proprio compagno...” aggiunse, ricevendo un cenno positivo da parte di Luna.

    “Ah ah ah! Proprio così! Vai Mokey Mokey! Attacca Drago Utensile e distruggilo!” disse Boscolo, ma Leo reagì.

    “Non così in fretta: Svelo Annulla Attacco! Con essa termino la tua Battle Phase!” disse deciso. Boscolo sbuffò.

    “Beh, vabbé! Lo distruggerò nel prossimo turno! Ora gioco un secondo Amante Felice!” disse, mentre un'altro angioletto rotondo comparve in campo. “Metto una carta coperta e termino il mio turno. Così facendo il valore d'attacco di Mokey Mokey tornerà normale.” disse Boscolo, mentre il suo mostro tornò ai classici 300 punti d'attacco. “E quando mi attaccherai...ci penserà Forza Riflessa a sistemarvi tutti e due....” pensò sogghignando.

    “Adesso tocca a me!” disse Leo pescando. La carta trappola del suo avversario non lo convinceva, perciò preferì agire in modo diverso, da come voleva inizialmente. “Io gioco la carta magia equipaggiamento che avete scelto prima: Doppio Attrezzo Taglio & Perforazione: La equipaggio al mio Drago Utensile, e con essa, guadagnerà 1000 punti d'attacco supplementari, nel mio turno!” spiegò Leo (DRAGO UTENSILE ATK 3300). Poi termino il mio turno, e così facendo i punti d'attacco del mio Drago torneranno normali!” spiegò Leo. Roe lo guardò strano.

    “Non ci attacchi? Sei un tipo prudente, lo ammetto...ma non ti basterà a vincere il duello!” disse Roe deciso, pescando. “Adesso io....”

    “Svelo la carta coperta Smania di Battaglia: Ora sarete costretti ad attaccarci!” dichiarò Luna improvvisamente, mentre Amante Felice e Mokey Mokey si lanciarono all'attacco. “E dato che il mostro di mio fratello è equipaggiato con Doppio Attrezzo Taglio & Perforazione, tutti i vostri attacchi verranno diretti su di lui...” aggiunse poi la bambina.

    “Peggio per lui! Perché siamo noi a decidere quale mostro attaccherà per primo! Vai Amante Felice!” dichiarò Ripper Roe, mentre l'angioletto veniva distrutto dal drago meccanico (NITRO BOSCOLO & RIPPER ROE LP 4800). “e ora l'effetto di Esplosione Mokey Mokey...” aggunse poi, ma Luna non era d'accordo.

    “Gioco dalla mia mano la carta magia rapida Tifone Spaziale Mistico! E la uso per distruggere Esplosione Mokey Mokey!” dichiarò Luna, mentre la carta magia si distrusse, per la disperazione dei due avversari.

    “OH NOOOO!!!” urlarono all'unisuono, mentre Mokey Mokey continuava il suo attacco. Leo sorrise.

    “Ed io gioco dalla mia mano ben due carte magia rapide Rimozione di Limite: Con esse i punti d'attacco di tutti i mostri Macchina sul terreno raddoppieranno, e dato che ne ho giocate due, Drago Utensile vedrà quadruplicarsi il suo valore d'attacco! Dichiarò Leo, mentre il suo drago si potenziava (DRAGO UTENSILE ATK 9200). Mokey Mokey venne distrutto, con conseguenze ovvie sull'esito del duello. (NITRO BOSCOLO & RIPPER ROE LP 0)

    LEO & LUNA LP 8000
    NITRO BOSCOLO & RIPPER ROE LP 0

    Leo e Luna batterono il cinque, e ricevettero i complimenti dai loro amici, mentre Boscolo e Roe erano ancora fermi, con occhi sbarrati e bocca spalancata. Improvvisamente si girarono l'uno verso l'altro.

    “DANNAZIONE!!! L'AVEVI DETTO TU CHE LI AVREMMO BATTUTI! GUARDA COM'E' ANDATA A FINIRE! E' TUTTA COLPA TUA, DEFICIENTE!!!” urlò Boscolo al suo compagno.

    “COLPA MIA??? SEI TU CHE NON SAI FARE IL TUO LAVORO!!! E' LA TREDICESIMA VOLTA CHE PERDIAMO UN DUELLO! ED E' COLPA TUA BUONO A NULLA!!!” rispose Roe. I due iniziarono poi a picchiarsi, davanti allo sguardo stupito e perplesso dei presenti.

    “Bah...sono due alle prime armi, ed in più non sanno perdere....che idioti...” commentò Bolt, mentre Leo e Luna si avvicinarono ai due.

    “Abbiamo vinto noi! Ora risponderete alle nostre domande!” disse Leo. Ma i due non accennavano a smettere di picchiarsi. Improvvisamente, poi accadde una cosa: Un fumogeno lanciato chissà da chi, cadde proprio al centro dei due schieramenti. I ragazzi dovettero allontanarsi per non respirare il fumo, mentre si chiedevano chi potesse averlo tirato. Poco dopo il fumo si diradò...ma di Ripper Roe e Nitro Boscolo, non vi era più nessuna traccia....

    Poco lontano da li, e più precisamente alla stazione ferroviaria di Neo Domino, Roe e Boscolo vennero scagliati pesantemente per terra. In quel momento la stazione era deserta.

    “AHIA!!! Ma chi è che, dopo aver tirato quel fumogeno, ci ha sollevato di peso e portati fino a qui?” chiese Nitro Boscolo, guardando verso l'altro, per trovarsi davanti ad un tizio che indossava una tunica incappucciata, simile alla loro. I due lo guardarono stupiti! “TU!! Cosa ci fai qui???” Chiese Boscolo sorpreso.

    “Eh bravi ragazzi...anche questa volta avete fallito...ma poco importa: Grazie a voi ho potuto avere qualche informazione sul Signer Luna, come mi aveva ordinato il Gran Sacerdote.” spigò l'incappucciato, mentre i due lo guardavano stupiti. “Per quanto riguarda voi...” disse l'uomo, ma prima di continuare, prese per il collo entrambi e li sollevò di peso da terra tenendoli a mezz'aria. “...il Gran Sacerdote mi ha detto di dirvi che questa era la vostra ultima possibilità...” terminò di dire l'uomo, avvicinandosi a dei binari, continuando a tenere sollevati i due, che, sentendo il rumore di un treno in avvicinamento, realizzarono con orrore ciò che l'uomo aveva in mente.

    “N-no..as-aspetta. Vi prego...dateci un'altra possibilità. P-promettiamo d n-non deludervi...” disse Ripper Roe con fatica, a causa della stretta dell'uomo. Ma l'uomo sghignazzò.

    “Allora non avete capito....ve lo dirò più chiaramente: Voi due...” iniziò l'uomo, mentre ormai si vedeva chiaramente il treno in arrivo. “..SIETE LICENZIATI!!!” urlò per poi lanciarli sui binari. I due tentarono disperatamente di levarsi da li....ma ormai era troppo tardi.

    “CHE TU SIA MALEDETTO, GO....” urlò Boscolo disperato e furente, ma prima di poter terminare di pronunciare il nome dell'uomo, entrambi vennero investiti dal treno, e scomparvero all'interno di una galleria, mentre il treno iniziò a frenare: Fu una morte così rapida ed improvvisa, che non fecero nemmeno in tempo a sentire il dolore. Soddisfatto, l'uomo incappucciato uscì poi dalla stazione tramite un sottopassaggio. Quando fu all'esterno guardò il cielo.

    “Preparatevi Signer...questo non era nemmeno l'antipasto di quello che vi aspetta: Il bello deve ancora venire!” disse l'uomo, per poi incamminarsi verso una destinazione ignota.

    Continua....

    NO! VI PREGO!! METTETE GIU' QUEI GIAVELLOTTI! POSSO SPIEGARE....non era un capitolo dal fine comico...avete visto pure voi il finale violento. Comunque ammetto che non avevo idee per i cattivi, e volevo un po' di originalità. E così ho deciso che i cattivi....sarete voi! Ed ora una sorpresa per tutti: Dichiaro ufficialmente aperte le iscrizioni agli Alias 10: A parte il capo, chiunque vorrà essere un membro degli Alias 10, me lo dovrà solo scrivere, e i primi otto, diventeranno i componenti. Mi dovrete dire anche il tipo di deck che vorrete utilizzare: Vi sono però delle limitazioni ai fini della trama: Niente Immortali Terrestri, niente mazzi usati dai protagonisti (Alanera, Morfotronici e simili) e niente Fedeli della Luce (Mi servono più avanti). I posti sono otto, perché uno è occupato dal capo, e l'altro dalla persona che ha ucciso Boscolo e Roe, che presumo, dalle iniziali, si sia già riconosciuto. Scrivete numerosi, anche tramite mp, e fatemi sapere. Ditelo anche a coloro che non seguono questa fanfic: Mi servono otto volontari. Alla prossima!!!

    Edited by Zadkal - 4/4/2010, 18:24
     
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  10. Tennosuke
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    Voglio essere uno di loro! : devo sistemare il mazzo.

    P.S. posso morire con onore?
     
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    Beh...effettivamente essendo i nemici dovrete prima o poi perdere tutti....ma non preoccupatevi: Boscolo e Roe erano due casi a parte, che per altro io odio, e penso che coloro che frequentano Deck Lab, li odino a loro volta....prometto per tutti gli altri una fine onorevole.....
     
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  12. Bulloneria
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    potrei entrare anche io?Il mazzo lo stò costruendo
     
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    Signori...rimangono ancora cinque posti vacanti. Scrivete senza paura. Se per caso volete un deck che però è già stato scelto da altri, ve lo farò sapere, cosicchè possiate cambiare. Ripeto: Ci sono ancora cinque posti disponibili.
     
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  14. RiccardoUchiha
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    io voglio partecipare cn un GB ma devo postare ank la lista?
     
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    bello bello... in questi giorni nn ho risposto ma ho letto..
    e nn so sssere felice o offeso XD
    ma ammzare nitro e ripper roo mo rende euforico
     
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918 replies since 19/5/2009, 22:43   61907 views
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