| CITAZIONE CITAZIONE (Michaelsuel @ 9/7/2021, 20:46) il discorso sulla mafia non ha nessun senso e qui non parliamo di estremismi ma di situazioni reali e di argomenti complessi come il razzismo e la discriminazione. Se poi farti notare che "ne*ro" può risultare offensivo viola in qualche modo la tua libertà non so che dirti, io onestamente faccio facilmente a meno di determinate parole o atteggiamenti e non mi cambia molto la giornata, magari a qualcun altro si. A parte il fatto che il discorso sulla mafia era una similitudine giocosa che non hai colto, vedo inoltre che ti prostri come paladino delle vittime di razzismo perché non hai mai pronunciato la parola negro, beh allora ti chiedo: hai mai stretto il cellulare con maggiore forza quando passavi vicino ad un gruppo di zingari? Hai mai pensato che il tizio marocchino affianco a te sul pullman potesse essere un terrorista (specialmente quando c'erano tantissimi attacchi terroristici qualche anno fa)? Hai mai imitato un cinese dicendo tle eulo? Hai mai discriminato la cucina estera senza magari nemmeno averla mai provata? Hai mai riso ad una battuta sugli ebrei? Sappi che tutte queste sono forme di discriminazioni e nessuno ne è escluso. L'unica cosa che si può fare è accettare la cosa ed evitare di odiare il prossimo, solo così si evita il vero razzismo No nemmeno una delle cose che hai citato o almeno nemmeno una dopo i quindici anni, dopo quell'età potrebbe essere grave. La metafora giocosa evidentemente non l'ho colta ma per come l'hai formulata intende che "una rosa non è una rosa se il primo uomo non l'avesse chiamata rosa" che mi sembra un ragionamento abbastanza banale e inutile ai fini della discussione.
Detto ciò, se tu senti di non odiare il prossimo è un ottimo passo, ma se persone che odiano utilizzano termini come quelli che abbiam citato allora nell'usarli perpetui in modo inconsapevole il peso dell'odio di quelle stesse parole, proprio per il discorso che esponevo prima.
Altra cosa poi è non confondere il black humor con l'utilizzo indiscriminato di una certa terminologia.
CITAZIONE (EmperorOfFire2 @ 9/7/2021, 16:02) il discorso sulla mafia non ha nessun senso e qui non parliamo di estremismi ma di situazioni reali e di argomenti complessi come il razzismo e la discriminazione. Se poi farti notare che "ne*ro" può risultare offensivo viola in qualche modo la tua libertà non so che dirti, io onestamente faccio facilmente a meno di determinate parole o atteggiamenti e non mi cambia molto la giornata, magari a qualcun altro si. [/QUOTE]
Questo discorso non può valere, sai perché? Perché il tuo è un falso sillogismo. Parti da premesse errate, e arrivi di conseguenza a conclusioni false. Il problema è proprio questo, l'essere umano è egoista per natura, a nessuno importa di come si senta il prossimo. Il signor Rossi non rinuncia alla battuta sui neri perché il signor Bianchi potrebbe offendersi, perché la battuta sui neri porta benessere a se stesso . Il problema vero non è tanto che l'uomo è razzista ma che l'uomo è per definizione ipocrita ed egoista. Il punto è che facciamo finta di non accorgercene, o cerchiamo di convincerci di essere tutti buoni, altruisti e premurosi. La realtà è molto diversa, e prima si riesce a prenderne consapevolezza e meglio è. Devi passare attraverso determinate esperienze che ti rivelano chi effettivamente hai intorno ogni giorno della tua vita. È quando sei tu il primo a gettare la maschera che puoi vedere cosa si cela dietro quella degli altri [/QUOTE]
zio è un bel discorso ma ragionare per convinzioni non mi ha mai convinto (inside joke), quindi generalizzare sul siamo tutti egoisti (cosa che in una certa misura credo anch'io) non ha molto senso perché potrei affermare che siam tutti per indole violentatori e quindi fanculo le leggi sulla violenza sessuale prima ci leviamo la maschera meglio è tutti violentatori e felicissimi così, e questo discorso può esser fatto con ogni cosa
CITAZIONE (DarwisBellium92 @ 9/7/2021, 15:43) Ah ok. Ma uno che fa razzismo all'italia può essere considerato come un reato oppure no? claro, anche quella è discriminazione, e fidati che sensibilizzare su una forma di discriminazione specifica e attuale tira con sé la sensibilizzazione verso ogni altra forma di discriminazione.
CITAZIONE (EmperorOfFire2 @ 9/7/2021, 15:43) Leggo della rilevanza storico-culturale di determinati vocaboli, connessi in modo inscindibile ad una lunga serie di esperienze incresciose che hanno generato una (solo una, sebbene enorme) delle infinite macchie del vissuto del genere umano. Sono abbastanza d'accordo su questo punto, sarebbe anche complesso non esserlo dopotutto. Epperò, e questa è una considerazione necessaria, le parole intese come sostanza Aristotelica, quindi al di là di ogni contaminazione umana, sono esattamente identiche alle armi, ma allo stesso tempo anche ai giocattoli, agli utensili da cucina e ad ogni altra sostanza che compone la realtà che ci circonda. Perché come un coltello può essere usato per tagliare una fetta di pane, così può essere considerato un' arma perfettamente idonea ad attentare la vita altrui. Ciò che rileva quindi, fermo restando che l'uomo è bugiardo, ipocrita ed egoista per natura, è la volontà umana, sono le scelte che guidano l'uso delle sostanze, quindi l'uso di un termine discriminatorio o di un utensile qualsiasi. Detto questo bisogna altresì considerare che l'essere umano, escluse le dovute eccezioni, si trova ancora al vertice dell'evoluzione, e ciò che lo contraddistingue dall'animale è la capacità di discernimento tra giusto e sbagliato, buono o cattivo, preferibile o meno preferibile. Di conseguenza, sebbene sia indiscutibilmente vero che il razzismo rappresenta un tumore sociale tutt'ora vigente, principalmente per ignoranza, o per i difetti insiti nella natura stessa di una specie malvagia come quella umana, è altresì vero che in molte circostanze sono la sofferenza stessa ed il sentimento di persecuzione, che sono conseguenze storiche pressoché inevitabili, a vedere discriminazione anche dove di odio razziale non vi è traccia. E dunque, la sensibilità di percepire quale sia la verità è necessariamente rimessa al giudizio personale, che dovrà essere applicato caso per caso. Chiaramente questo porterà sempre con sé una serie di problematiche, perché l'intollerante continuerà a vedere discriminazione in ogni singola espressione, ed il menefreghista ignorante continuerà ad inveire contro le minoranze. Il punto è che, esagerando nelle valutazioni si rischia solamente di sminuire il valore di un concetto, con la conseguenza che, quella linea che ora separa la satira dalla discriminazione si assottiglierà sempre di più, fino a sbiadirsi completamente, rendendo ardue le singole valutazioni di cui sopra. Mentre chi è realmente razzista, non cambierà di una virgola il suo modus operandi. Per far capire cosa sia realmente il razzismo c'è bisogno di un lavoro di educazione che parta dalle fondamenta della società, dalle nuove generazioni quindi, perché chi è già in età avanzata difficilmente può essere recuperato. Ci vorrà ancora del tempo ma il razzismo scomparirà, l'egoismo e l'ipocrisia no. hai tutta la ragione di questo mondo, e se tutti ragionassero come me, te o come gli altri che stan scrivendo in questo post il problema non si porrebbe. Ed è proprio per "gli altri" (aka, i razzisti che nel 2021 usano "ne*ro" in modo offensivo) che certe battaglie vengono combattute.
Se nessuno avesse intento di odio o discriminazione nell'usare certi termini o nel fare certe battute, allora potremmo usare ogni termine senza problemi.
Edited by Tarantix - 2/8/2021, 11:07 |
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